PARROCCHIA SAN LEONE VIA LUCIS NATALIZIA

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Transcript:

PARROCCHIA SAN LEONE VIA LUCIS NATALIZIA La rappresentazione inizia alla fine della messa pomeridiana, tutti i corsi saranno già sistemati nelle loro postazioni, invece 10 ragazzi per corso, insieme a 2 catechiste del proprio corso, si troveranno all uscita della Chiesa per dare inizio al corteo con un canto. Ogni postazione dovrà essere allestita con un cartellone con su scritto il titolo della scena rappresentata (vedi varie postazioni riportate sotto). Alla fine di ogni commento sarà recitata la preghiera e si riprenderà il cammino cantando. Canto iniziale: Venite fedeli 1 postazione (scalinata Chiesa Madre): L annunciazione Dio viene tra noi Narratore 1: Al sesto mese, l angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all angelo: «Come avverrà questo poiché non conosco uomo?». Le rispose l angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l angelo si allontanò da lei. Narratore 2: Maria è «piena di grazia», così la saluta l angelo e così la invochiamo nell Ave Maria. 1

In lei sono tutte le virtù, i meriti In lei ci sono l umiltà, la carità, l obbedienza Per questo Dio l ha guardata con un amore di predilezione e l ha scelta come madre per suo figlio Gesù. Quando i cristiani si preparano ad accogliere Gesù e ad annunciare la sua venuta, si comportano come Maria: lei ha atteso Gesù, lo ha portato in grembo, lo ha donato al mondo e a ciascuno di noi. Da Maria dobbiamo ricavare anche noi il vero modo per accogliere Gesù. Apri il nostro cuore, Signore, perché in questo tempo di attesa di Gesù, riusciamo a farti posto nella nostra vita. Come Maria ha accolto Gesù nel suo grembo, anche noi accogliamo Gesù nel nostro cuore e ti diciamo: Eccomi! Canto: È apparso l angelo Gabriel (ci incamminiamo verso la 2 postazione cantando) 2 postazione (scalinata Badia S. Chiara): Visita di Maria a Elisabetta Andiamo incontro agli altri Narratore 1: In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell adempimento di ciò che il Signore le ha detto. Allora Maria disse: Canto: Magnifica il Signore anima mia 2

Narratore 2: Il mistero della Visitazione è il mistero della comunicazione mutua di due donne diverse per età, ambiente, caratteristiche e della rispettosa vicendevole accoglienza. Due donne che hanno vissuto alcuni mesi nella solitudine l attesa di un figlio, una a causa dell età, l altra perché non sa spiegare a nessuno le parole dell angelo. Forse per questo parte in fretta, ha bisogno di trovarsi con qualcuno che la capisca; anche noi alziamoci e partiamo in fretta, comunichiamo agli altri la nostra scelta di servizio scaturita dall amore gratuito: mai chiudersi nei propri piccoli e grandi problemi, ma sforziamoci costantemente di uscire fuori da noi stessi per andare incontro agli altri. Così matura una famiglia e cresce una comunità. Cogliamo anche noi lo stile di Dio nella nostra vita, ringraziandolo come Maria nel suo cantico. Lei ci insegna a ringraziare il Signore per tutto quello che ogni giorno ci dona, il ringraziamento allora si fa benedizione, cioè certezza che Dio accompagna, segue e aiuta a superare ogni difficoltà. (ci incamminiamo verso la 3 postazione cantando) Canto: Figghiu mio la to capanna 3 postazione (scalinata Chiesa Misericordia): Apparizione dell angelo a Giuseppe Confidiamo nel disegno divino Narratore 1: Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l angelo del Signore e prese con sé la sua sposa; senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù. 3

Narratore 2: Giuseppe è la figura centrale, il destinatario della rivelazione ricevuta attraverso l apparizione di un angelo nel sogno. Egli è chiamato giusto perché da una parte è desideroso di osservare la legge che obbligava il marito a sciogliere il matrimonio in caso di adulterio e, dall altra, mitiga con la magnanimità il rigore della legge, accettando il piano che Dio ha pensato per lui. Giuseppe è stato chiamato da Dio a servire direttamente la persona e la missione di Gesù mediante l'esercizio della sua paternità. Ancora oggi, la Chiesa ama invocarlo come Custode del Redentore per il suo atteggiamento di totale disponibilità ai voleri divini. Il suo silenzio manifesta la pienezza di fede che egli porta nel cuore, e che guida ogni suo pensiero ed ogni sua azione. Un silenzio grazie al quale Giuseppe, all unisono con Maria, custodisce la Parola di Dio: Gesù fatto uomo. Quella di Giuseppe è stata una vita intessuta di preghiera costante, preghiera di benedizione del Signore, di adorazione della sua santa volontà e di affidamento senza riserve alla sua provvidenza. Impariamo da lui ad accettare il progetto che Dio ha pensato per ognuno di noi, con la certezza di aver contribuito a portare avanti la storia della salvezza. Canto: A Natale puoi (ci incamminiamo verso la 4 postazione cantando) 4 postazione (scalinata ( Chiesa Spirito Santo): L incubo di Erode: la nascita di Gesù Mettiamoci in cammino per la salvezza Narratore 1: Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele». 4

Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un altra strada fecero ritorno al loro paese. Narratore 2: Nasce Gesù a Betlemme e anche i magi partono dal lontano oriente, guidati dalla stella, per venire ad adorarlo come RE. Gesù è venuto a fondare sulla terra il suo regno, un regno senza soldati, senza denaro, senza confini di nazione ma aperto a tutta l umanità, un regno d amore, di umiltà e speranza, un regno dove tutti gli ultimi della terra saranno i primi. Ma Erode non sa tutto questo, è legato al suo potere, alle sue ricchezze, al suo primato, ha paura di Gesù, di questo Re che è appena nato, interroga gli scribi e i sacerdoti, vuole sapere dove trovare il Cristo che egli teme. Oggi a distanza di secoli la paura di Erode ci ricorda le nostre paure, paura di perdere i nostri averi, le nostre certezze, perdere quelle cose che noi riteniamo importanti, ma abbiamo riflettuto su che cosa è veramente importante? I magi con il loro viaggio a Betlemme rappresentano i popoli pagani che si avvicinano al vangelo, oggi li possiamo paragonare a tutte quelle persone che hanno voglia di conoscere Gesù e per questo si mettono in cammino, un cammino nella fede per andare incontro al Cristo ed accoglierlo. Al contrario Erode, con gli scribi, i farisei e i giudei sono capaci di scrutare le Scritture e di scoprire il luogo della nascita del Messia predetta dal profeta, ma non fanno un passo per trovarlo, per mettersi almeno al seguito degli adoratori stranieri. Questo comportamento ci ricorda quanti dicono di conoscere Gesù ma in verità lo rifiutano, lo temono, non lo accolgono. Mettiamoci perciò in cammino anche noi, verso la grotta di Betlemme andiamo incontro alla nostra salvezza. Canto: Maestà 5

(ci incamminiamo verso la 5 postazione cantando) 5 postazione (scalinata Chiesa degli angeli): La nascita di Gesù Sacra Famiglia: a servizio della vita Narratore 1: In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nazaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c era posto nell alloggio. C erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». È subito apparve con l angelo una moltitudine dell esercito celeste, che lodava Dio e diceva: Canto: Gloria Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l un l altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo quest avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 6

Narratore 2: Da un omelia di Benedetto XVI: Cari Amici, la santa famiglia è certamente singolare e irripetibile, ma al tempo stesso è modello di vita per ogni famiglia, perché Gesù, vero uomo ha voluto nascere in una famiglia umana e così facendo l ha benedetta e consacrata. Affidiamo pertanto alla Madonna e a San Giuseppe tutte le famiglie, affinché non si scoraggino di fronte alle prove e alle difficoltà, ma coltivino sempre l amore coniugale e si dedichino con fiducia al servizio della vita e dell educazione. Canto: Di notte a mezzanotte La rappresentazione si conclude con il canto di John Lennon: Buon Natale (in italiano), eseguito da tutti i catechisti, posti sulla scalinata. 7