Attendere...voce del verbo amare! Attendere voce del verbo ascoltare!

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Transcript:

Veglia d Avvento «TU LO CHIAMERAI GESÙ» La veglia che si colloca alle soglie dell Avvento si pone sulla scia del tema diocesano della pastorale giovanile: «Questi sono i nomi» e si struttura come un momento di preghiera e di riflessione articolato attorno al tema biblico del nome. La pagina della genealogia di Gesù si pone come una lunga catena di nomi, di vite e di volti, di uomini e di donne, che nel tempo hanno atteso e conosciuto il Signore. Anche a Gesù, prima della nascita, viene posto un nome, un nome che indica il progetto di salvezza di Dio per gli uomini. L attesa, atteggiamento tipico dell Avvento, si colora quindi dei nomi e dei volti di coloro che attendono, da Abramo fino alla fine dei tempi, e assume lo stile dell invocazione affinché il progetto racchiuso nel nome si realizzi pienamente. Attendere...voce del verbo amare! Attendere voce del verbo ascoltare! Attendere, voce del verbo amare: era un espressione di mons. Tonino Bello (Vescovo di Molfetta), con la quale egli voleva mettere in luce questo verbo attendere come il verbo degli innamorati. E gli innamorati si attendono, si aspettano, perché non riescono a stare uno senza l altro. Il tempo dell Avvento è per sua essenza il tempo dell attesa, un tempo di innamoramento forte per prepararsi all incontro con l Amore che si fa carne, che si fa uomo, Gesù, l Emmanuele, il Dio con noi. Attendere è optare per l inedito, per l accoglienza della diversità di Dio, del suo diverso modo di pensare e vedere la vita e il mondo. Attendere è come attendere che una gemma di un fiore nuovo sbocci come primizia di un tempo nuovo, mettendo al centro delle nostre attenzioni Gesù il Figlio di Dio, l inedito e l imprevedibile di Dio, la Parola di Dio fatta carne che spesso mette in discussione anche la nostra tranquillità. Attendere è affidarci alla leggerezza quasi insostenibile della Provvidenza, sfidando i benpensanti che si chiudono spesso ad ogni novità di vita e rischiando la propria esistenza per amore, con amore e immersi nell amore di un Dio che si fa vicino, provvidente come al solito. Ma soprattutto attendere è ascoltare: è mettersi in ascolto delle parole d amore dell Amato, è lasciarci prendere il cuore e la mente da quelle parole d amore, è lasciarci conquistare dalla Parola d amore e di vita di Gesù, che non vuole semplicemente affascinarci, ma vuole proprio prenderci la vita. Attendere è voce del verbo ascoltare. Ascoltare è il primo e il più grande atto d amore che possiamo vivere nei confronti degli altri e anche nei confronti di Dio e della sua Parola. Tutti noi vorremmo essere ascoltati da qualcuno, capiti, accolti per ciò che siamo. Quando noi ascoltiamo qualcuno con amore vero, allora lo ospitiamo nel nostro cuore e lo amiamo davvero. Chi ascolta l altro in modo vero, non lo giudica, ma gli offre piuttosto la possibilità di esprimersi, gli mostra stima, lo fa sentire amato. E chi si sente amato può aprirsi, offrire se stesso, la bellezza di ciò che porta nel cuore, o la sofferenza che ha segnato la sua esistenza. Permettere a qualcuno di raccontarsi perché tu gli offri ascolto, è uno straordinario dono d amore che tutti noi possiamo dare a chi desidera incontrarci. Ma c è una persona speciale che desidera essere ascoltato, per essere capito, per potersi raccontare e dirci cosa prova il suo cuore per il mondo, per ogni uomo, per te che ti metti ad ascoltarlo. E questa persona speciale è Dio. Dio, attraverso la Sacra Scrittura che è la sua Parola d amore per l umanità, parla a tutti noi, desidera essere ascoltato e ospitato nel nostro cuore. Ascoltare la Parola di Dio, che troviamo espressa nella Sacra Scrittura (la Bibbia), è amare Dio, è ospitarlo nel nostro cuore perché Lui si possa raccontare, è dirgli con grande amicizia e affetto: Io, mio Dio, ti amore davvero!.

Facciamo un po di silenzio in questo tempo, per ascoltare i sussurri d amore che Dio pronuncia per la nostra autentica felicità. Fare silenzio per ascoltare le parole degli uomini e la Parola di Dio: è questa la via di un amore vero, perché, come ha scritto ancora il nostro Arcivescovo nella sua lettera pastorale Ascolta, figlio, le mie parole, la parola degli innamorati nasce dal silenzio La parola nasce da un silenzio ed entra in un altro silenzio per creare comunione tra due cuori. E un dono che nasce dal silenzio della mia interiorità, dove nessun uomo può entrare, e porta qualcosa della mia anima dentro il silenzio dell interiorità di un altra persona. Potremmo dire che Dio stesso ci fa questo invito, dicendoci: Fai dunque silenzio, figlio, per ascoltare le mie parole; fai silenzio perché la parola d amore che è nata nel silenzio del mio cuore di Dio, entri nel silenzio del tuo cuore di uomo e lo possa illuminare, riscaldare, ristorare. 1. Canto iniziale 2. Saluto e introduzione 3. Orazione iniziale P Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, Dio della vita e delle generazioni, Dio della salvezza, compi ancora oggi le tue meraviglie, perché nel deserto del mondo camminiamo con la forza del tuo Spirito verso il regno che deve venire. Per Cristo nostro Signore. Amen. 4. Di nome in nome La prima tappa è segnata dal libro delle generazioni, l elenco degli antenati di Gesù: una serie di nomi che rimanda ad una storia di alleanza che Dio ha stipulato con uomini e donne concreti immersi nella loro storia quotidiana. Questo lungo elenco di nomi, solo apparentemente arido ha preparato la venuta del Signore. Il brano può essere letto da una voce fuori campo. Dal vangelo secondo Matteo (1, 1-17) Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abia, Abia generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, Ozia generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechia, Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.

Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleazar, Eleazar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. Al termine della lettura vengono proposte alcune immagini che rappresentano alcuni dei personaggi elencati nella genealogia di Gesù. 5. Preghiamo con il salmo 78 Il salmo narra le cose grandiose che Dio ha compiuto con il suo popolo: cose da ripetere di generazione in generazione. M Ascolta, popolo mio, la mia legge, porgi l'orecchio alle parole della mia bocca. Aprirò la mia bocca con una parabola, rievocherò gli enigmi dei tempi antichi. Ciò che abbiamo udito e conosciuto e i nostri padri ci hanno raccontato non lo terremo nascosto ai nostri figli, raccontando alla generazione futura le azioni gloriose e potenti del Signore e le meraviglie che egli ha compiuto. F Ha stabilito un insegnamento in Giacobbe, ha posto una legge in Israele, che ha comandato ai nostri padri di far conoscere ai loro figli, perché la conosca la generazione futura, i figli che nasceranno. Essi poi si alzeranno a raccontarlo ai loro figli, perché ripongano in Dio la loro fiducia e non dimentichino le opere di Dio, ma custodiscano i suoi comandi. M Non siano come i loro padri, generazione ribelle e ostinata, generazione dal cuore incostante e dallo spirito infedele a Dio. I figli di Èfraim, arcieri valorosi, voltarono le spalle nel giorno della battaglia. Non osservarono l'alleanza di Dio e si rifiutarono di camminare nella sua legge. Dimenticarono le sue opere, le meraviglie che aveva loro mostrato. F Cose meravigliose aveva fatto davanti ai loro padri

nel paese d'egitto, nella regione di Tanis. Divise il mare e li fece passare, e fermò le acque come un argine. Li guidò con una nube di giorno e tutta la notte con un bagliore di fuoco. Spaccò rocce nel deserto e diede loro da bere come dal grande abisso. Fece sgorgare ruscelli dalla rupe e scorrere l'acqua a fiumi. Sia gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, al Dio che per noi ha compiuto opere prodigiose e non ci abbandona in mezzo al cammino. 6. Canto al Vangelo: Ascolterò la tua Parola Ascolterò la tua parola, nel profondo del mio cuore, io l'ascolterò, e nel buio della notte la parola come luce risplenderà. Mediterò la tua parola, nel silenzio della mente, la mediterò, nel deserto delle voci la parola dell'amore risuonerà. E seguirò la tua parola sul sentiero della vita, io la seguirò, nel passaggio del dolore la parola come croce mi salverà. Custodirò la tua parola per la sete dei miei giorni, la custodirò, nello scorrere del tempo la parola dell'eterno non passerà. Annuncerò la tua parola, camminando in questo mondo, io l'annuncerò. le frontiere del tuo regno la parola come un vento spalancherà. 7. Vangelo Dal Vangelo secondo Matteo (1, 18-25) Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati". Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele,

che significa Dio con noi. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa; senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù. 8. Omelia 9. Gesto dell iscrizione del nome I giovani vengono invitati a scrivere il proprio nome su un grande quaderno dove è riportata la pagina del brano evangelico proclamato. L iscrizione del nome è un gesto presente nel rito di iniziazione cristiana: la nostra persona e la nostra vita è compromessa con il progetto di salvezza che Dio ha preparato per noi. Anche i pellegrini medievali amavano riportare i loro nomi sui fogli degli antichi evangeliari: la grande Storia di Dio si confonde così e si fonde con la piccola storia di ogni uomo. Mentre tutti compiono il gesto si canta: Nel mare del silenzio una voce si alzò; da una notte senza confini una luce brillò, dove non c era niente quel giorno. RIT. Avevi scritto già il mio nome lassù nel cielo, avevi scritto già la mia vita insieme a Te. Avevi scritto già di me. E quando la Tua mente fece splendere le stelle, e quando le Tue mani modellarono la terra, dove non c era niente quel giorno. E quando hai calcolato la profondità del cielo, e quando hai colorato ogni fiore della terra, dove non c era niente quel giorno. E quando hai disegnato le nubi e le montagne, e quando hai disegnato il cammino di ogni uomo, l avevi fatto anche per me. Se ieri non sapevo oggi ho incontrato te, e la mia libertà è il Tuo disegno su di me, non cercherò più niente perché... Tu mi salverai. Se si vuole è possibile inserire in questo momento l Esposizione del santissimo per l Adorazione Eucaristica. (infondo trovate le indicazioni) 10. Grande invocazione Alcuni giovani si alternano nel proporre delle invocazioni mentre vengono accese alcune lampade davanti al libro della Scrittura. 1. Tu sei atteso dalle genti, sospirato dai popoli, desiderato da schiere infinite di uomini e di donne:

soddisfa le nostre attese rispondi alle nostre domande. 2. Tu sei la realizzazione della promessa fatta ad Abramo e alla sua discendenza: fa che la Chiesa riprenda il cammino degli antichi padri per incontrarti sulle strade degli uomini. 3. Tu sei il discendente di Davide e il nuovo re d Israele: ispira anche a noi parole intense per cantare la grandezza dell amore di Dio per noi. 4. Tu sei la ricchezza dei poveri e la dignità degli stranieri: fa che ogni uomo veda riconosciuti i propri diritti e realizzata la propria libertà. 5. Tu sei il nuovo Mosé che sul monte doni a tutti gli uomini la legge dell amore: insegnaci l apertura ad ogni uomo, l accoglienza e la solidarietà. 6. Tu sei lo Sposo che viene nella notte, le nostre lampade sono accese e splendenti: fa che ti attendiamo sempre vigilanti senza addormentarci nel peccato e nell egoismo. Colui che presiede introduce la preghiera del Signore: Nel nome di Gesù è racchiuso il progetto di salvezza del Padre. Con la preghiera dei figli di Dio domandiamo che anche noi veniamo contagiati della santità e della bellezza del nome di Dio: Padre nostro P O Dio, nel tuo Figlio fatto uomo come noi ci hai donato la tua salvezza e il tuo amore: guardaci ancora con occhio di misericordia, perché tutti riconoscano che non c è altro nome da invocare per essere salvati, se non quello del tuo unico Figlio e fa che mentre camminiamo verso il Regno

possiamo rallegrarci perché anche i nostri nomi sono scritti nel cielo. per Cristo nostro Signore. Amen. 11. Benedizione 12. Canto finale

INDICAZIONI PER L ADORAZIONE EUCARISTICA 1. Esposizione del Santissimo Sacramento (dopo il numero 3 della veglia) Pane del cielo Pane del cielo, sei tu, Gesù via d'amore, tu ci fai come te. No, non è rimasta fredda la terra: tu sei rimasto con noi per nutrirci di te: pane di vita, ed infiammare col tuo amore tutta l'umanità. Sì, il cielo è qui su questa terra: tu sei rimasto con noi ma ci porti con te nella tua casa, dove vivremo insieme a te tutta l'eternità. No, la morte non può farci paura: tu sei rimasto con noi e chi vive di te vive per sempre. Sei Dio con noi, sei Dio per noi, Dio in mezzo a noi. 2. Guida all adorazione eucaristica La guida propone alcune domande legate ai brani biblici commentati, intervallate da uno spazio adeguato di silenzio. 3. Grande preghiera di invocazione (il testo al numero 10 della veglia) 4. Recita del Padre nostro e colletta 5. Benedizione eucaristica Il sacerdote introduce alla benedizione eucaristica a cui ci si prepara con un canto. Può essere il tradizionale Adoriamo il Sacramento o un altro. Adoriamo il Sacramento che Dio Padre ci donò. Nuovo patto, nuovo rito nella fede si compì. Al mistero è fondamento la Parola di Gesù. Gloria al Padre Onnipotente, gloria al Figlio Redentor; lode grande, sommo onore all'eterna Carità. Gloria immensa, eterno amore alla Santa Trinità

Amen.

6. Preghiera di benedizione conclusiva Tutti insieme si recita Dio sia benedetto Dio sia benedetto. Benedetto il suo santo nome. Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo. Benedetto il nome di Gesù. Benedetto il suo sacratissimo Cuore. Benedetto il suo preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel santissimo Sacramento dell'altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima. Benedetta la sua santa e immacolata concezione. Benedetta la sua gloriosa assunzione. Benedetto il nome di Maria, vergine e madre. Benedetto san Giuseppe, suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi. 7. Canto finale