LA SOFFITTA DI CARTA 3 GIALLISSIMO Giallissimo è il colore del gioco letterario più vecchio del mondo: personaggi che si sostituiscono ai creatori nel mondo reale. Così nella grande mappa della storia della letteratura poliziesca ad avere un rilievo speciale sono soprattutto gli investigatori, che, senza alcun timor reverenziale, hanno sostituito nel cuore e nella mente dei lettori i loro padri, i quali, al contempo, hanno cercato di eliminarli. Successe ad Hercule Poirot la Christie scrisse Sipario, romanzo-epilogo dell investigatore diversi anni prima dell effettiva pubblicazione posticipata per volere dell editore mentre Sherlock Holmes morì e risorse dalla penna di Arthur Conan Doyle, dopo le proteste dei numerosi ammiratori dell ispettore più noto al mondo. Doyle aveva scritto L ultima avventura con l intento di chiuderne la carriera facendolo uccidere, ma non fu così semplice. Intanto fu costretto a scrivere Il mastino dei Baskerville, avventura ambientata prima della morte dell investigatore, e poi lo riportò in vita con L avventura della casa vuota. Furbo fu Edgar Allan Poe che utilizzò il suo Auguste Dupin soltanto in tre racconti (I delitti della Rue Morgue, Il mistero di Marie Roget e La lettera rubata), salvando così il resto della sua produzione dall invadenza del tranciante ispettore francese. Lo stesso non può dirsi di Doyle, la cui immensa produzione e il suo nome di scrittore, furono mozzati dalla persistenza reale e fisica di Sherlock Holmes. Del resto ne aveva scritto anche Stephen King in Misery non deve morire: il pubblico non accetta che gli si ammazzi l eroe di turno. Più scaltra fu la Christie che, invece, si trovò delle docili alternative come Miss Marple. asterischi.it un progetto di rosario battiato e agata sapienza Scrive Otto Penzler, un monumento dell editoria newyorkese, che è errata e consolidata la norma secondo cui il noir viene dall hard boiled americano. In realtà il poliziesco e il noir sono due sottogeneri del giallo e si profilano come realtà diametralmente opposte, con premesse filosofiche che si escludono a vicenda. Il noir è la parte malata del colore giallo che tende, appunto, verso un nero degenere da città piovose e impermeabili e che, allo stesso tempo, odora di peccato, di cadute, di corruzione e di rovina. Il poliziesco, invece, si muove sulle orme dell investigatore/ cavaliere Chandler dixit - senza paura e con una morale discutibile ma solida. I generi, poi, si sa, non sono mai così netti, e noi non siamo appassionati di questi scomparti letterari, ma di certo dal giallo classico, dove le macchie di sangue erano già di per sé scandalose e gli omicidi erano degli esercizi di logica, ne è passato di sangue sotto i ponti. Meno cervello e più pugni (oppure roba vagamente mista come il grasso Nero Wolfe tutto cervello che mostrava i pugni dei suoi assistenti) e vennero così gli anni della violenza, della polizia venduta, dello squallore, della femme fatale nella pornografia, fino alle rilevazioni mediche stile CSI e altre migliaia di varianti. Tutto un magma grondante sangue, perché, sia chiaro, il giallo non viene assassinato, ma diventa giallissimo così da prendere tutte le sfumature (e le malattie) del mondo. Anche se facessi Cenerentola, il pubblico cercherebbe qualche cadavere nella carrozza. Alfred Hitchcock a cura di RAPPORTO DI POLIZIA DIECI INVESTIGATORI DA NON PERDERE Uno studio in rosso di Arthur Conan Doyle Sherlock Holmes Assassinio sull Orient Express di Agatha Christie Hercule Poirot Una testa in gioco di Georges Simenon Jules Maigret Il falcone maltese di Dashiell Hammet - Sam Spade Fer-de-Lance di Rex Stout Nero Wolfe Il grande sonno di Raymond Chandler Philip Marlowe Nessuno è colpevole di Giorgio Scerbanenco Arthur Jelling I mari del sud di Manuel Vázquez Montalbán - Pepe Carvalho La fabbrica dei corpi di Patricia Cornwell Kay Scarpetta Chourmo - Il cuore di Marsiglia di Jean Claude Izzo Fabio Montale
LA SOFFITTA DI CARTA 3 GIALLISSIMO Anche se facessi Cenerentola, il pubblico cercherebbe qualche cadavere nella carrozza. Alfred Hitchcock Giallissimo è il colore del gioco letterario più vecchio del mondo: personaggi che si sostituiscono ai creatori nel mondo reale. Così nella grande mappa della storia della letteratura poliziesca ad avere un rilievo speciale sono soprattutto gli investigatori, che, senza alcun timor reverenziale, hanno sostituito nel cuore e nella mente dei lettori i loro padri, i quali, al contempo, hanno cercato di eliminarli. Successe ad Hercule Poirot la Christie scrisse Sipario, romanzo-epilogo dell investigatore diversi anni prima dell effettiva pubblicazione posticipata per volere dell editore mentre Sherlock Holmes morì e risorse dalla penna di Arthur Conan Doyle, dopo le proteste dei numerosi ammiratori dell ispettore più noto al mondo. Doyle aveva scritto L ultima avventura con l intento di chiuderne la carriera facendolo uccidere, ma non fu così semplice. Intanto fu costretto a scrivere Il mastino dei Baskerville, avventura ambientata prima della morte dell investigatore, e poi lo riportò in vita con L avventura della casa vuota. Furbo fu Edgar Allan Poe che utilizzò il suo Auguste Dupin soltanto in tre racconti (I delitti della Rue Morgue, Il mistero di Marie Roget e La lettera rubata), salvando così il resto della sua produzione dall invadenza del tranciante ispettore francese. Lo stesso non può dirsi di Doyle, la cui immensa produzione e il suo nome di scrittore, furono mozzati dalla persistenza reale e fisica di Sherlock Holmes. Del resto ne aveva scritto anche Stephen King in Misery non deve morire: il pubblico non accetta che gli si ammazzi l eroe di turno. Più scaltra fu la Christie che, invece, si trovò delle docili alternative come Miss Marple. a cura di asterischi.it un progetto di rosario battiato e agata sapienza Uno studio in rosso di Arthur Conan Doyle Sherlock Holmes Assassinio sull Orient Express di Agatha Christie Hercule Poirot Una testa in gioco di Georges Simenon Jules Maigret Il falcone maltese di Dashiell Hammet - Sam Spade Fer-de-Lance di Rex Stout Nero Wolfe Il grande sonno di Raymond Chandler Philip Marlowe Nessuno è colpevole di Giorgio Scerbanenco Arthur Jelling I mari del sud di Manuel Vázquez Montalbán - Pepe Carvalho La fabbrica dei corpi di Patricia Cornwell Kay Scarpetta Chourmo - Il cuore di Marsiglia di Jean Claude Izzo Fabio Montale RAPPORTO DI POLIZIA DIECI INVESTIGATORI DA NON PERDERE Scrive Otto Penzler, un monumento dell editoria newyorkese, che è errata e consolidata la norma secondo cui il noir viene dall hard boiled americano. In realtà il poliziesco e il noir sono due sottogeneri del giallo e si profilano come realtà diametralmente opposte, con premesse filosofiche che si escludono a vicenda. Il noir è la parte malata del colore giallo che tende, appunto, verso un nero degenere da città piovose e impermeabili e che, allo stesso tempo, odora di peccato, di cadute, di corruzione e di rovina. Il poliziesco, invece, si muove sulle orme dell investigatore/ cavaliere Chandler dixit - senza paura e con una morale discutibile ma solida. I generi, poi, si sa, non sono mai così netti, e noi non siamo appassionati di questi scomparti letterari, ma di certo dal giallo classico, dove le macchie di sangue erano già di per sé scandalose e gli omicidi erano degli esercizi di logica, ne è passato di sangue sotto i ponti. Meno cervello e più pugni (oppure roba vagamente mista come il grasso Nero Wolfe tutto cervello che mostrava i pugni dei suoi assistenti) e vennero così gli anni della violenza, della polizia venduta, dello squallore, della femme fatale nella pornografia, fino alle rilevazioni mediche stile CSI e altre migliaia di varianti. Tutto un magma grondante sangue, perché, sia chiaro, il giallo non viene assassinato, ma diventa giallissimo così da prendere tutte le sfumature (e le malattie) del mondo.