ECONOMIA AZIENDALE A.A Il sistema di bilancio

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ECONOMIA AZIENDALE A.A. 2011-2012 Il sistema di bilancio

Argomenti trattati Riferimenti normativi Finalità del bilancio d esercizio Le norme generali sul bilancio I criteri di valutazione La struttura del bilancio d esercizio Il testo normativo e la sua applicazione Economia aziendale A.A. 2011-2012 2

Riferimenti normativi Codice civile libro V titolo V sezione IX artt. 2423-2435 bis; D. Lgs. 127/91 (attuazione IV e VII direttiva CEE in tema di armonizzazione della rappresentazione dei valori di bilancio); Riforma organica della disciplina delle società di capitali e società cooperative, in attuazione della Legge 3-10-2001, n. 366, modificata dalla Legge n. 310/2004. Eccezioni: enti creditizi e finanziari/imprese di assicurazioni Economia aziendale A.A. 2011-2012 3

Il bilancio d esercizio È documento che deriva da un origine contabile: Problematiche inerenti: A) Completezza delle rilevazioni; B) sicurezza logica dei dati ivi elaborati. Economia aziendale A.A. 2011-2012

Finalità del bilancio d esercizio strumento di conoscenza sui fatti della gestione sia verso interlocutori interni (è una delle informazioni per gli azionisti o Stockholders, alta direzione ) che esterni (è spesso l unica fonte di informazione per i vari portatori di interesse o Stakeholders ). Risponde alla necessità di documentare l operato gestionale: modello Principale- Agente); strumento di comportamento: il bilancio è base informativa per assumere decisioni, ad esempio i dividendi, le stock options ; strumento di comunicazione, ma attenzione ai comportamenti opportunistici. Economia aziendale A.A. 2011-2012 5

Le norme generali sul bilancio Economia aziendale A.A. 2011-2012

Le norme generali sul bilancio 1. CLAUSOLA GENERALE 2. PRINCIPI DI REDAZIONE 3. CRITERI DI VALUTAZIONE E NORME SPECIFICHE Economia aziendale A.A. 2011-2012 7

La clausola generale art. 2423 c.c. QUADRO FEDELE - true and fair view Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell esercizio. Economia aziendale A.A. 2011-2012 8

La clausola generale: Chiarezza Significato: La chiarezza riguarda la comprensibilità, ovvero l attitudine del bilancio a fornire indicazioni che non lascino elementi di ambiguità ed indeterminatezza. Ha particolare importanza per la nota integrativa. Concretamente, esistono norme specifiche volte a: 1. disciplinare la struttura di C.E. e S.P. ed eventuali elementi di elasticità (ad esempio: adattamento delle voci di bilancio); 2. informazioni aggiuntive nella nota integrativa Economia aziendale A.A. 2011-2012 9

La clausola generale: Verità e Correttezza Verità: attendibilità dei valori di bilancio, descrizione esatta dei fatti di gestione. Connessione con i valori storici. Correttezza: rispetto nella determinazione dei valori di bilancio dei principi e dei criteri di redazione del bilancio stesso. Verità e correttezza vanno letti congiuntamente ed indicano la oggettività ed obiettività delle poste di bilancio Economia aziendale A.A. 2011-2012 10

La clausola generale: effetti Obbligo di fornire le informazioni supplementari se necessarie alla rappresentazione veritiera e corretta. Deroga obbligatoria. Disapplicazione, obbligatoria, delle norme se, in casi eccezionali, risultano incompatibili con la rappresentazione veritiera e corretta. Motivazione in nota integrativa e influenza sulla rappresentazione di bilancio. Eventuali utili in una riserva non distribuibile fino al loro recupero. Economia aziendale A.A. 2011-2012 11

I principi di redazione art. 2423 bis c.c. 1. Prudenza: La valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza Comportamento coerente: divieto di iscrivere utili solo sperati ma non realizzati, obbligo di iscrivere le perdite probabili anche se non realizzate, purché prevedibili e quantificabili in modo ragionevolmente fondato. È il c.d. PRINCIPIO DI DISSIMMETRIA Economia aziendale A.A. 2011-2012 12

I principi di redazione art. 2423 bis c.c. 2. Continuità: La valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell attività Infatti i beni a disposizione dell impresa in funzionamento non hanno un valore di per se stessi ma lo derivano dal fatto di essere strumentali alla produzione del reddito. (altrimenti valori di liquidazione = di realizzo, non di funzionamento). La continuità va verificata all atto della redazione del bilancio. Economia aziendale A.A. 2011-2012 13

I principi di redazione art. 2423 bis c.c. 3. Funzione economica degli elementi: La valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell attività, nonché tenendo conto della funzione economica dell elemento dell attivo o del passivo considerato. Rileva il concetto di sostanza sopra la forma. Economia aziendale A.A. 2011-2012 14

I principi di redazione art. 2423 bis c.c. 4. Realizzazione Si possono indicare esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dell esercizio. Il principio della realizzazione è un corollario del principio di prudenza e, letti congiuntamente, formano il citato Principio di dissimmetria. Obiettivo: garantire la salvaguardia dell equilibrio economico e evitare distribuzioni di utili non realizzati. Economia aziendale A.A. 2011-2012 15

I principi di redazione art. 2423 bis c.c. 5. Competenza Si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza dell esercizio, indipendentemente dalla data dell incasso o del pagamento. Si deve tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dell esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di questo. La lettura congiunta dei principi di prudenza, competenza e realizzazione esprime la logica di imputazione dei componenti positivi e negativi al bilancio. Economia aziendale A.A. 2011-2012 16

I principi di redazione art. 2423 bis c.c. 6. Valutazione separata degli elementi eterogenei Gli elementi eterogenei ricompresi nelle singole voci devono essere valutati separatamente. (Finalità: evitare occultamenti di perdite tra operazioni che si compensano tra loro.) 7. Uniformità dei criteri di valutazione nel tempo I criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizio all altro. (Principio derogabile in casi eccezionali, motivazione in nota integrativa e effetti sulla rappresentazione). Economia aziendale A.A. 2011-2012 17

La struttura del bilancio d esercizio artt. 2423 ter- 2425 c.c. Il bilancio di esercizio si compone dei seguenti 3 documenti che formano un tutto inscindibile: 1. Stato patrimoniale (struttura obbligatoria, sezioni contrapposte. Attivo riclassificato per destinazione, passivo per natura). Indica come è formato il capitale di funzionamento. 2. Conto economico (struttura obbligatoria, scalare a Valore e costi della produzione, riclassificazione per natura). Indica come si è formato il reddito d esercizio. 3. Nota integrativa (contenuto minimo). È la chiave interpretativa di C.E. e S.P. 4. Relazione sulla gestione (che correla il fascicolo di bilancio in senso stretto) 5. Rendiconto finanziario (non previsto dal c.c. ma vivamente consigliato dalla prassi contabili.) Economia aziendale A.A. 2011-2012 18

Lo stato patrimoniale: macroclassi e classi ATTIVO A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti B) Immobilizzazioni I) immateriali II) materiali III) finanziarie C) Attivo circolante I) rimanenze II) crediti III) attività finanziarie non immobilizzazioni IV) disponibilità liquide D) Ratei e risconti PASSIVO A) Patrimonio netto I) capitale II) riserva sovrapprezzo azioni III) riserva di rivalutazione IV) riserva legale V) riserve statutarie VI) riserva per azioni proprie in portafoglio VII) altre riserve distintamente indicate VIII) utili (perdite) portate a nuovo IX) utile (perdita) dell esercizio B) Fondi per rischi e oneri C) Trattamento di fine rapporto lavoro subordinato D) Debiti E) Ratei e risconti Economia aziendale A.A. 2011-2012 19

Il conto economico: struttura Gestione caratteristica e accessoria A) Valore della produzione: 1) ricavi delle vendite e delle prestazioni; 2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti; 3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione; 4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni; 5) altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio. B) Costi della produzione: 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci; 7) per servizi; 8) per godimento di beni di terzi; 9) per il personale: 10) ammortamenti e svalutazioni: 11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci; 12) accantonamenti per rischi; 13) altri accantonamenti; 14) oneri diversi di gestione. Differenza tra valore e costi della produzione (A - B). Economia aziendale A.A. 2011-2012 20

Il conto economico: struttura Gestione finanziaria C) Proventi e oneri finanziari: 15) proventi da partecipazioni, con separata indicazione di quelli relativi ad imprese controllate e collegate; 16) altri proventi finanziari: 17) interessi e altri oneri finanziari, con separata indicazione di quelli verso imprese controllate e collegate e verso controllanti; 17 bis) utili e perdite su cambi. Totale (15 + 16-17+ - 17 bis). D) Rettifiche di valore di attività finanziarie: 18) rivalutazioni: 19) svalutazioni: Totale delle rettifiche (18-19). Economia aziendale A.A. 2011-2012 21

Il conto economico: struttura Gestione straordinaria E) Proventi e oneri straordinari: 20) proventi, con separata indicazione delle plusvalenze da alienazioni i cui ricavi non sono iscrivibili al n. 5); 21) oneri, con separata indicazione delle minusvalenze da alienazioni, i cui effetti contabili non sono iscrivibili al n. 14), e delle imposte relative a esercizi precedenti. Totale delle partite straordinarie (20-21). Gestione fiscale Risultato prima delle imposte (A - B + - C + - D + - E). 22) imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate; 23) utile (perdite) dell'esercizio. Economia aziendale A.A. 2011-2012 22

La nota integrativa Funzione descrittiva, integrativa, esplicativa È la chiave di lettura per meglio comprendere i valori riportati nel C.E. e nello S.P.. Talvolta integra tali documenti, ad esempio indicando possibili rischi solamente possibili e che pertanto non possono essere iscritti in C.E. o S.P. Contenuto minimo richiesto dall art. 2427 c.c. punti 1-22 ad esempio: 1. Criteri applicati nelle valutazioni di bilancio 2. movimenti avvenuti in alcune delle voci dello Stato Patrimoniale e informazioni di dettaglio 3. Economia aziendale A.A. 2011-2012 23

La relazione sulla gestione Relazione redatta dagli amministratori contenente una descrizione della situazione della società e sull andamento della gestione Contenuto minimo richiesto dall art. 2428 c.c. punti 1-6 bis ad esempio: 1. Attività di ricerca e sviluppo 2. Rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e imprese sottoposte al controllo di queste ultime 3.... Economia aziendale A.A. 2011-2012 24