La Santa Suor Faustina

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La Santa Suor Faustina La testimonianza di vita e la missione della Santa Suor Faustina ci indicano come deve essere realizzato il compito di proclamare e di introdurre nella vita il mistero della misericordia e la grande preghiera, che è grido alla misericordia di Dio, proposta dal Santo Padre a tutta la Chiesa. Suor Faustina Kowalska nacque nel 1905 a Glogowiec, presso Lódz, nella Polonia centrale, come terzogenita in una povera famiglia contadina di dieci figli. Sin dalla più tenera età si distinse per la predilezione verso la preghiera, per la laboriosità, per l obbedienza e per una grande sensibilità alla povertà umana. Frequentò la scuola solamente per tre anni e appena sedicenne lasciò la casa paterna per andare a servizio presso famiglie benestanti. A 20 anni entrò nella Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia dove visse gli ultimi tredici anni della sua vita con il nome di Maria Faustina. Soggiornò in diverse case della Congregazione, soprattutto a Cracovia, Plock e Vilnius, svolgendo mansioni di cuoca, giardiniera e portinaia. Esteriormente la vita di Suor Faustina fu normale e anzi poteva sembrare monotona e grigia, ma in realtà fu straordinariamente ricca grazie ad un'intensa vita interiore, piena di esperienze mistiche. Sin dall'infanzia Suor Faustina desiderava diventare una grande santa e vi tendeva con tutte le forze. Era sempre pronta a collaborare con Gesù Cristo per la salvezza delle anime perdute, fino al punto di offrire la propria vita per i peccatori. Gli anni della sua vita religiosa furono segnati dalla sofferenza e nello stesso tempo da grazie mistiche. Il Signore le concesse doni straordinari: visioni, apparizioni, stimmate nascoste, partecipazione alla Passione di Cristo, unione mistica e le fece conoscere il mistero della Sua Misericordia. A questa religiosa polacca, semplice e senza istruzione, ma forte, umile e caratterizzata da una illimitata fiducia in Dio, 1 Signore ha rivolto parole sorprendenti: «Nell' Antico Testamento mandai al mio popolo i profeti con fulmini. Oggi mando te a tutta l' umanità con la Mia misericordia. Non voglio punire l'umanità sofferente, ma desidero guarirla e stringerla al Mio cuore misericordioso» (522) 1 1 Vedi Diario della Santa Suor Faustina Kowalska, Libreria Editrice Vaticana. Le cifre fra parentesi indicano le pagine del Diario.

La missione della Santa Suor Faustina consiste nel: ricordare la verità di fede, rivelata nella Sacra Scrittura, sull'amore misericordioso di Dio per ogni uomo, anche per il peccatore più grande; trasmettere nuove forme di culto della Divina Misericordia; promuovere un grande movimento di devoti e di apostoli della Divina Misericordia che dovrebbe portare al rinnovamento religioso nello spirito del suddetto culto, cioè nello spirito evangelico della fiducia in Dio e nella carità e misericordia verso gli uomini. Suor Faustina, consumata dalla tubercolosi e da numerose sofferenze accettate come volontario sacrificio per i peccatori, è morta in concetto di santità a Cracovia, il 5 ottobre 1938, all'età di soli 33 anni. La seconda domenica di Pasqua (domenica in Albis), il 18 aprile 1993, il Santo Padre Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro a Roma ha elevato Suor Faustina alla gloria degli altari. Il giorno seguente durante l'udienza generale il Santo Padre ha detto: «Dio ci ha parlato attraverso la ricchezza spirituale della Santa Suor Faustina Kowalska. Ella ha lasciato al mondo il grande messaggio della Misericordia Divina come pure l'invito di affidarsi completamente al Creatore. Dio le ha dato una grazia particolare perché ella ha potuto conoscere la sua Misericordia mediante le esperienze mistiche e grazie al dono speciale della preghiera contemplativa. Ti ringrazio, Santa Suor Faustina Kowalska per aver ricordato al mondo questo grande mistero della Misericordia Divina. Quel "mistero sconvolgente", quell'ineffabile mistero del Padre di cui oggi l'uomo ed il mondo hanno tanto bisogno».2 L'immagine di Gesù Misericordioso L'immagine di Gesù Misericordioso riproduce la visione che la Santa Suor Faustina ha avuto a Plock il 22 febbraio 1931. Durante questa visione Gesù Cristo ha espresso il desiderio che si dipingesse il quadro con la scritta: Gesù, confido in Te! 2 L Osservatore Romano del 19 20 aprile 1993, p. 7.

L'immagine rappresenta il Cristo risorto con i segni della crocifissione nelle mani e nei piedi. Dal Cuore trafitto, non visibile nel quadro, escono due raggi: rosso l'uno e pallido l'altro. Gesù Cristo sul significato dei raggi ha dato la seguente spiegazione: II raggio pallido rappresenta l'acqua che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime... Entrambi i raggi uscirono dall'intimo della mia misericordia, quando sulla croce il mio cuore, già in agonia, venne squarciato con la lancia (132). In altre parole, questi due raggi rappresentano sia i sacramenti che la Chiesa, nata dal Cuore trafitto di Gesù Cristo, come pure i doni dello Spirito Santo il cui simbolo biblico è proprio l'acqua. Beato colui che vivrà alla loro ombra, dice Gesù poiché non lo colpirà la giusta mano di Dio (132). L'immagine, quindi, raffigura la grande misericordia di Dio che è stata rivelata nel mistero pasquale di Cristo e si attua pienamente nella Chiesa tramite i sacramenti. Essa ha ruolo di un recipiente dal quale si attingono le grazie e nello stesso tempo è segno che ricorda ai fedeli la necessità di avere fiducia in Dio e misericordia verso il prossimo. L'atteggiamento di fiducia viene rammentato dalle parole scritte sotto l'immagine: Gesù, confido in Te! L'immagine stessa, secondo le parole di Gesù, deve ricordare le esigenze della Mia misericordia, poiché anche la fede più forte, non serve a nulla senza le opere (278). Il culto di questa immagine consiste nella preghiera fiduciosa unita alle opere di misericordia. A tale culto Gesù ha legato le seguenti promesse: la grazia della salvezza, grandi progressi sulla via della perfezione cristiana, la grazia della morte santa, nonché tutte le altre grazie e i benefici terreni richiesti con fiducia dagli uomini. Dice il Signore: Porgo agli uomini il recipiente, col quale debbono venire ad attingere le grazie alla sorgente della misericordia. Il recipiente è quest'immagine con la scritta: Gesù, confido in Te (141). Attraverso questa immagine concederò molte grazie alle anime, perciò ogni anima deve poter accedere ad essa (227). Prometto che l'anima che venererà quest'immagine, non perirà. Prometto pure già su questa terra, ma in particolare nell'ora della morte, la vittoria sui nemici. Io stesso la difenderò come mia gloria (26). Le fiamme della misericordia mi bruciano, desidero riversarle sulle anime degli uomini. Oh, che dolore mi procurano quando non vogliono accettarle!... Dì all'umanità sofferente che si stringa al mio cuore misericordioso e io la colmerò di pace (374). L'umanità non troverà pace,

finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia misericordia (132). Figlia mia, parla al mondo della Mia misericordia. Che conosca tutta l'umanità la Mia insondabile misericordia. Questo è un segno per gli ultimi tempi, dopo i quali arriverà il giorno della giustizia. Fintanto che c'è tempo ricorrano alla sorgente della Mia misericordia, approfittino del Sangue e Acqua scaturiti per loro (309). Prima che io venga come Giudice giusto, spalanco la porta della Mia misericordia. Chi non vuole passare attraverso la porta della misericordia, deve passare attraverso la porta della Mia giustizia (390). La Festa della Divina Misericordia Secondo il desiderio di Gesù la Festa della Divina Misericordia deve essere celebrata nella seconda domenica di Pasqua. Ciò per sottolineare la stretta unione che esiste tra il mistero pasquale della Salvezza e la festa. La liturgia di quel giorno infatti loda Dio in particolare nel mistero della Sua misericordia. La Festa della Divina Misericordia deve essere inoltre un giorno di grazia per tutti gli uomini, poiché Cristo ha legato a questa festa grandi promesse, di cui la più grande si riferisce alla Santa Comunione ricevendo la quale si ottiene la remissione totale dei peccati e delle pene temporali, cioè si riceve la stessa grazia del Battesimo. L'importanza di questa festa consiste nel fatto che tutti gli uomini, anche quelli che si convertono proprio in quel giorno, possono chiedere tutte le grazie che corrispondono alla volontà di Dio. «Voglio che l'immagine,... ha detto Gesù alla Santa Suor Faustina venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la Festa della Misericordia (27). Desidero che la Festa della Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della Mia misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia misericordia. L'anima che si accosta alla confessione ed alla santa Comunione, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene. In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto (267).

ha festa della Mia misericordia è uscita dalle Mie viscere a conforto del mondo intero (504) ed è confermata nell'abisso delle Mie grazie» (174), ha detto Gesù. Preparazione alla Festa della Divina Misericordia La Festa della Divina Misericordia deve essere preceduta da una novena, che consiste nel recitare (cominciando dal Venerdì Santo) la Co-roncina alla Divina Misericordia. Nel «Diario» di Suor Faustina è riportata anche una Novena (404-411), che il Signore ha dettato alla mistica solo per il suo uso privato e ha fatto una promessa riguardante soltanto la sua persona. I fedeli possono però fare anche questa novena in preparazione alla Festa.