IN LETIZIA LITURGIA PENITENZIALE 1 Agosto 2015 Santa Maria degli Angeli (PG) Canto: Dio del sole Celebrante: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Il Dio di ogni bontà e misericordia, purifichi i nostri cuori e li riempia con l olio santo della letizia. Uniti al Serafico Padre san Francesco chiediamo perdono dei nostri peccati. Signore, tu sei la verità, che svela l errore. Signore pietà. Cristo, tu sei la luce, che illumina la via. Cristo pietà. Signore, tu sei la vita, che ci doni ogni giorno. Signore pietà. Il Signore della gioia ci doni il perdono e la speranza di diventare più forti nelle prove. Dagli Atti degli Apostoli (2,42. 44. 46-48) Erano assidui nell ascoltare l insegnamento degli apostoli e nell unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo. Salmo (Isaia 12, 2-6) Ritornello cantato: Attingeremo con gioia alle fonti della salvezza.. Ecco, Dio è la mia salvezza; io confiderò, non temerò mai, perché mia forza e mio canto è il Signore; egli è stato la mia salvezza. R Manifestate tra i popoli le sue meraviglie. Gridate gioiosi ed esultate, perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele. R. 1
Dal vangelo di Giovanni (15, 7-12) Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch io ho amato voi. Rimanete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. CONFESSIONI La gioia cristiana si trasforma in letizia, che sgorga da un cuore perennemente innamorato di Gesù. Francesco ritrova il suo amato in tutto ciò che lo circonda: nel fratello come nel creato. La letizia è un dono e una conquista dovuta alla preghiera incessante, alla conoscenza e alla conformità a Cristo povero e crocifisso. Tutto e solo per amore di Gesù, anche la croce, come spiega bene la parabola della vera letizia ripresa nel capitolo VIII dei Fioretti, che rispecchia la gravissima tentazione dello spirito sofferta per due anni da Francesco, lacerato dal dubbio di sentirsi progressivamente emarginato da una Fraternità troppo cresciuta di numero, di cultura, di progetti operativi. Sarà l esperienza suprema della Verna a ricomporre il dissidio interiore di Francesco, facendogli percorrere con il Signore crocifisso la via dell amore sofferto fino al dono della vita. Canto: Rapisca Della vera e perfetta letizia (FF 278) Lo stesso fra Leonardo riferì nello stesso luogo che un giorno il beato Francesco, presso Santa Maria degli Angeli, chiamò frate Leone e gli disse: Frate Leone, scrivi. Questi rispose: Ecco sono pronto. Scrivi, disse, quale è la vera letizia. Viene un messo e dice che tutti i maestri di Parigi sono entrati nell Ordine; scrivi: non è vera letizia. Così pure che sono entrati nell Ordine tutti i prelati d oltralpe, arcivescovi e vescovi e anche il re di Francia e di Inghilterra; scrivi: non è vera letizia. Ancora, si annuncia che i miei frati sono andati tra gli infedeli e li hanno convertiti tutti alla fede e inoltre che io ho ricevuto da Dio tanta grazia che risano gli infermi e faccio molti miracoli; io ti dico: in tutte queste cose non è vera letizia. Ma qual è vera letizia? Ecco, io torno da Perugia e a notte fonda arrivo qui, ed è tempo d inverno fangoso e così freddo che all estremità della tonaca si formano dei dondoli d acqua fredda congelata, che mi percuotono continuamente le gambe e da quelle ferite esce il sangue. E io tutto nel fango e nel freddo e nel ghiaccio giungo alla porta e, dopo che ho picchiato e chiamato a lungo, viene un frate e chiede: Chi è?. Io rispondo: Frate Francesco. E quegli dice: Vattene non è ora decente questa di andare in giro; non entrerai. E poiché io insisto ancora, l altro risponde: Vattene, tu sei un semplice e un idiota, qui non ci puoi venire oramai; noi siamo tanti e tali che non abbiamo bisogno di te. E io resto ancora davanti alla porta e dico: Per amor di Dio, 2
accoglietemi per questa notte. E quegli risponde: Non lo farò. Vattene al luogo dei Crociferi e chiedi là. Io ti dico che se avrò avuto pazienza e non mi sarò inquietato, in questo è vera letizia e vera virtù e la salvezza dell anima. Canto: Laudato si, Signore Dalla Lettera Enciclica Laudato si (10-12) Non voglio procedere in questa Enciclica senza ricorrere ad un esempio bello e motivante. Ho preso il nome di san Francesco d Assisi come guida e come ispirazione nel momento della mia elezione a Vescovo di Roma. Credo che Francesco sia l esempio per eccellenza della cura per ciò che è debole e di una ecologia integrale, vissuta con gioia e autenticità Egli manifestò un attenzione particolare verso la creazione di Dio e verso i più poveri e abbandonati. Amava ed era amato per la sua gioia, la sua dedizione generosa, il suo cuore universale. Era un mistico e un pellegrino che viveva con semplicità e in una meravigliosa armonia con Dio, con gli altri, con la natura, con se stesso Così come succede quando ci innamoriamo di una persona, ogni volta che Francesco guardava il sole, la luna la sua reazione era cantare, coinvolgendo nella sua lode tutte le altre creature. Egli entrava in comunicazione con tutto il creato e predicava persino ai fiori e li invitava a lodare e amare Dio, come esseri dotati di ragione D altra parte san Francesco, fedele alla Scrittura, ci propone di riconoscere la natura come uno splendido libro nel quale Dio ci parla e ci trasmette qualcosa della sua bellezza e della sua bontà. Cantico di frate Sole (FF 1820) Altissimo, onnipotente, bon Signore, tue so le laude, la gloria e l onore e onne benedizione. A te solo, Altissimo, se confàno e nullo omo ène digno te mentovàre. Laudato sie, mi Signore, cun tutte le tue creature, spezialmente messer lo frate Sole, lo quale è iorno, e allumini noi per lui. Ed ello è bello e radiante cun grande splendore: da te, Altissimo, porta significazione. Laudato si, mi Signore, per sora Luna e le Stelle: in cielo l hai formate clarìte e preziose e belle. Laudato si mi Signore, per frate Vento, e per Aere e Nubilo e Sereno et onne tempo per lo quale a le tue creature dai sostentamento. 3
Laudato si, mi Signore, per sor Acqua, la quale é molto utile et umile e preziosa e casta. Laudato si, mi Signore, per frate Focu, per lo quale enn allumini la notte: ed ello è bello e iocundo e robustoso e forte. Laudato si, mi Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sostenta e governa, e produce diversi fructi con coloriti flori ed erba. Laudato si, mi Signore, per quelli che perdonano per lo tuo amore e sostengo infirmitate e tribulazione. Beati quelli che l sosterranno in pace, ca da te, Altissimo, siràno incoronati. Laudato si, mi Signore, per sora nostra Morte corporale, da la quale nullo omo vivente po scampare. Guai a quelli che morranno ne le peccata mortali! Beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati, ca la morte seconda no li farrà male. Laudate e benedicete mi Signore e rengraziate e serviteli cun grande umilitate. Canto: Lodi di Dio altissimo Dalle Ammonizioni, V (FF153) Considera, o uomo, in quale sublime condizione ti ha posto il Signore Dio, poiché ti ha creato e formato a immagine del suo Figlio diletto secondo il corpo e a similitudine di Lui secondo lo spirito. E tutte le creature che sono sotto il cielo, per parte loro servono, conoscono e obbediscono al loro Creatore meglio di te. E neppure i demoni lo crocifissero, ma tu insieme con loro lo hai crocifisso, e ancora lo crocifiggi quando ti diletti nei vizi e nei peccati. Di che cosa dunque puoi gloriarti? Infatti se tu fossi tanto sottile e sapiente da possedere tutta la scienza e da saper interpretare tutte le lingue e perscrutare in profondità le cose celesti, in tutto questo non puoi gloriarti; poiché un solo demonio seppe delle realtà celesti e ora sa di quelle terrene più di tutti gli uomini, quantunque sia esistito qualcuno che ricevette dal Signore una speciale cognizione della somma sapienza. Ugualmente, anche se tu fossi più bello e più ricco di tutti, e se tu operassi cose mirabili, come scacciare i demoni, tutte queste cose ti sono di ostacolo e nulla ti 4
appartiene e in esse non ti puoi gloriare per niente; ma in questo possiamo gloriarci, nelle nostre infermità e nel portare sulle spalle ogni giorno la santa croce del Signore nostro Gesù Cristo. Canto: Amor divino fuoco Dallo Specchio di perfezione, cap. 95 (FF1793) Il beato Francesco si impegnò sempre con ardente passione ad avere, fuori della preghiera e dell ufficio divino, una continua letizia spirituale interiore e anche esteriore. La stessa cosa che egli amava e apprezzava nei suoi frati, ché anzi era pronto a rimproverarli quando li vedeva tristi e di malumore. Diceva: Se il servo di Dio si applica ad acquistare e mantenere sia all interno che all esterno la letizia che proviene da un anima pura e si ottiene con la devozione della preghiera, i demoni non gli possono far danno e direbbero: -Dal momento che questo servo di Dio è felice nella tribolazione come nella prosperità, noi non troviamo adito per entrare in lui e nuocergli -. Ma i demoni esultano allorché possono estinguere o impedire in un modo o nell altro la devozione e la gioia che provengono da un orazione pura e da altre azioni virtuose. Poiché se il diavolo riesce ad avere qualche cosa di suo nel servo di Dio, quando questi non sia attento e svelto nel distruggerla e sradicarla al più presto, con il potere attinto dalla preghiera, dal pentimento, dalla confessione e dalla soddisfazione, il demonio in breve tempo saprà trasformare un capello in una trave, a forza di ispessirlo. E per questo, miei fratelli, siccome tale letizia spirituale sgorga dall innocenza del cuore e dalla purezza di un incessante orazione, sono queste due virtù che bisogna soprattutto acquistare e conservare, affinché la gioia, che bramo e amo vedere e sentire in me e in voi possiate averla dentro e fuori, a edificazione del prossimo e a scorno dell avversario. A costui infatti e ai suoi seguaci si conviene la tristezza; a noi invece l essere sempre lieti e gioire nel Signore. Canto: Come era Preghiera a san Francesco (FF820) Ricordati, o Padre, di tutti i tuoi figli. Tu, o santissimo, conosci perfettamente come, angustiati da gravi pericoli, solo da lontano seguono le tue orme. Dà loro forza per resistere, purificali, perché risplendano, rendili fecondi, perché portino frutto. Ottieni che sia effuso su di loro lo spirito di grazia e di preghiera, perché abbiano la vera umiltà che tu hai avuto, 5
osservino la povertà che tu hai seguito, meritino quella carità con cui tu hai sempre amato Cristo crocifisso. Egli vive e regna col Padre e lo Spirito santo nei secoli dei secoli. Amen Benenedizione Il Signore sia con voi. Il Signore vi benedica e vi protegga. Faccia risplendere il suo volto su di voi e vi doni la sua misericordia. Rivolga su di voi il suo sguardo e vi doni la sua pace. E la benedizione di Dio Onnipotente Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Glorificate il Signore con la vostra vita, andate in pace. E con il tuo spirito. Rendiamo grazie a Dio. Canto: Tutto canterà 6