NOTE Giro poco impegnativo, che si svolge in gran parte su strade di ciottoli. Dagli estesi pascoli si godono delle belle visuali.

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Transcript:

ATTRAVERSO L'ALPE DI SENNES Camminata su alpeggi al confine con la regione altoatesina QUOTA DI PARTENZA: 1668 m ALPI: A. DOLOMITICHE DESCRIZIONE giorno 1 Punto di partenza: accesso carrozzabile da Cortina per la Strada d'alemagna fino al grande tornante (1420 m) presso Podestagno; si prosegue quindi dritti per una strada asfaltata ad una corsia a tratti estremamente ripida, fino al parcheggio presso il rifugio (11 km in tutto). Le famose cime delle Dolomiti Ampezzane sono altrove, comprese le più alte, ma ciò non costituisce affatto un punta a sfavore di questo percorso. Qui si incontrano infatti delle Dolomiti completamente diverse: le enormi distese alpestri dolcemente ondulate tra la croda del Becco e le montagne di Fanes. I pascoli prendono il posto delle erte rocce; l'orizzonte è incredibilmente ampio e proprio lungo il percorso si trovano due rifugi, che invitano a sostare per una piacevole merenda. Da Ra Stua si percorre dapprima la stradina arenosa che sale dolcemente addentrandosi nella valle fino al Plan de Gralba (Cianpo de Crosc). Qui si piega a destra oltrepassando il torrente e si seguono i molti tornanti della vecchia strada dei pascoli, salendo per il Bosco de Rudo. Si sale ora solo dolcemente fino al Lago di Rudo, poco profondo e talvolta completamente prosciugato, e si prosegue per l'ospitale Rif. Fodara Vedla (1972 m). Esiste un collegamento stradale con l'utia de Senes; è pero consigliabile prendere il sentiero marcato che piega a destra a 200 metri a nord del rifugio e taglia l'ampio tornante della pista ghiaiosa. Al Plan de Lasta il sentiero sbocca nuovamente sulla strada carrozzabile risalente alla Prima Guerrra Mondiale. Si percorre questa strada, che offre una bella visuale della Croda del Becco (2810 m), dagli strati rocciosi disposti obliquamente, e della Croda Rossa (3146 m), giungendo al Rifugio Sennes (Utia de Senes, 2122 m). ore 2:45 circa DISLIVELLO 454 m NOTE Giro poco impegnativo, che si svolge in gran parte su strade di ciottoli. Dagli estesi pascoli si godono delle belle visuali. PERNOTTAMENTO CON MEZZA PENSIONE RIFUGIO SENES (UTIA DE SENES) http://www.sennes.com Costo circa 48 mezza pensione per le cuccette DESCRIZIONE giorno 2 Un ambiente davvero inconsueto quello dell Alpe di Sennes, un suggestivo altopiano prativo caratterizzato da dolci ondulazioni. Siamo in zona di parco: l intera area è ben collegata da una fitta rete di sentieri mentre non sono ammessi mezzi quali

fuoristrada e moto. L impossibilità nell utilizzare mezzi a motore salvaguarda l integrità di questo bellissimo settore. Punto di partenza: Dal Rifugio Sennes ripartiamo il giorno dopo alla volta del Rif. Fodara Vedla (1972m.) (sent.7), un ambiente a pascolo di grande suggestione caratterizzato da un piccolo gruppo di malghe in legno immerse nel verde di questo appartato angolo in quota, e poi con una discesa impegnativa su strada sterrata (l'ultimo tratto con pendenza oltre il 20%) al Rif. Pederù (1548 mt.) (sent.9/7) in circa 1 ora e mezza. L'itinerario procede ora verso il passo di Limo, in un paesaggio costellato da laghetti e vette tondeggianti (sent.7/alta via delle dolomiti n.1). Si attraversa il prato oltre il rifugio e passato un ponticello si segue l indicazione per il sentiero n 7 (alternativo alla mulattiera altavia n 1). Il sentiero sale per un lungo tratto molto ripido con delle serpentine per poi sbucare nel vallone detritico di Fanes. Qui si affronta una parte quasi in falsopiano che attraversa mughi e boschetti e che passa sopra la strada sterrata a cui ci si ricongiunge nei pressi del lago Le Piciodel 1820 m. (lago verde)si continua lungo la strada sterrata che fiancheggia il Ru d Al Plan e che con una salita costante conduce al Rif. Fanes. In 20 min. si può poi raggiungere il Rif. Lavarella. circa 5 ore + soste DISLIVELLO: 540 m circa NOTE: Nelle giornate estive il sole non perdona PERNOTTAMENTO CON MEZZA PENSIONE RIFUGIO FANES Costo circa 49 mezza pensione per le cuccette http://www.rifugiofanes.com IN ALTERNATIVA http://www.lavarella.it RIFUGIO LAVARELLA Costo circa 49 mezza pensione per le cuccette DESCRIZIONE giorno 3: Dal Rif. Fànes 2060m al Rif. Lagazuòi 2742m Dal rifugio Fànes, una rotabile sale, con alcune svolte verso sud, all'ampia Sella del Passo di Limo 2174m (0h20') e prosegue passando presso il piccolo Lago di Limo, fino al bivio per la Val di Fanes, poco oltre il quale si incontra la Malga di Fanes Grande 2104m (0h30'). Si prosegue per i dossi dell'alpe di Fanes Grande, giungendo in breve ad un bivio. Da qui si prosegue verso SO, seguendo una pista per jeep fino al Passo Tadèga 2157m (1h00). Si sale ora verso SSO per dossi di pascolo, verso la Forcella del

Lago 2486m situata fra la Torre del Lago e la possente cima Scotoni (2h30'). Dalla forcella si scende per ghiaie e in circa 0h30' si giunge alla stupenda Alpe Lagazuòi 2185m, con l'omonimo laghetto. Da questo punto, con buon sentiero, costeggiando le pendici occidentali del Lagazuòi Nord e del grande Lagazuòi, si perviene alla Forcella Lagazuòi 2573m, dalla quale, con buon sentiero si sale alla stazione della funivia dove sorge anche il rifugio (3h00'). ore 6 circa DISLIVELLO 1070m - dislivello in discesa: 375m NOTE Giro impegnativo ma molto panoramico. Luoghi della grande guerra con trincee e appostamenti ricostruiti. RIFUGIO LAGAZZUOI http://www.rifugiolagazuoi.com Costo circa 52 mezza pensione per le cuccette DESCRIZIONE giorno 4 da definire: Proposta 1: ITINERARIO Partendo dal Rifugio Lagazuoi, si scende per il sentiero 401 che molto tranquillamente (e sempre in discesa...) ci porta per tutta la Val Travenanzes mostrando bellissimi panorami. Con un pò di attenzione si possono vedere i molti escursionisti impegnati in Tofana di Rozes sulla ferrata Giovanni Lipella. Una volta superato tutto il gruppo delle Tofane, in zona Fanes, si può andare a vedere l'omonima cascata mediante la semplice via ferrata Giovanni Barbara e Lucio Delaiti. Il sentiero prosegue sulle pendici del Tabulo e del Col Rosà, fino ad arrivare sull' ampio Pian di Loa. Una breve salita porta a S. Uberto (m 1.449) ed al vicino rudere del Forte di Podestagno (m 1421), sulla strada per Cortina d'ampezzo. Sentieri 412, 402, 404, 401, 10 (cartina topografica Tabacco N 3) Solo per il breve tratto che scende alle Cascate di Fanes: il tratto è munito per sicurezza di corde fisse. È obbligatorio naturalmente l uso di cordino e moschettone, per giungere poi a Podestagno, punto di partenza. Difficoltà: Nessuna, il percorso è prevalentemente in discesa : 5-6 ore

Proposta 2: Questo particolarissimo itinerario della Grande Guerra, completamente attrezzato con fune metallica, consente di percorrere la famosa galleria elicoidale che i soldati italiani - partendo dalla Cengia Martini - scavarono all'interno del Piccolo Lagazuoi, per sorprendere i soldati austriaci che ne occupavano la cima. ACCESSO Direttamente dal Rif. Lagazuoi per breve tratto di sentiero. ITINERARIO Vista la notevole pendenza, normalmente la galleria viene percorsa in discesa accedendo dal Rifugio Lagazuoi, facilmente ed in breve, al suo imbocco superiore. La galleria con percorso molto ripido, umido e buio, rischiarato solo per brevi tratti dalle poche spettacolari finestre scavate nella roccia, sbuca all'aperto sulla cengia Martini, suo imbocco inferiore, fra baraccamenti ed altri resti di guerra. E indispensabile munirsi di torcia elettrica, ed è molto consigliato l uso di lampade frontali. Ottima scelta per giornate con meteo brutta od incerta, l escursione, indubbiamente interessante ed unica nel suo genere, permette di toccare con mano l enorme sofferenza e lavoro sopportato dalle truppe, dei due opposti schieramenti, nella Guerra delle Dolomiti. DISCESA Dalla cengia Martini, con percorso segnalato, si raggiunge in breve il segnavia 402 e per questo il Passo Falzarego. MATERIALE Normale dotazione ferrata, lampada tascabile (consigliata lampada frontale), guanti. NOTE DIFFICOLTÀ Facile: La galleria, completamente attrezzata con fune metallica, non presenta particolari difficoltà. E Richiesta comunque attenzione vista la notevole pendenza, l ambiente buio e umido e la possibile presenza di tratti ghiacciati. : 5-6 ore Da qui con Pullman raggiungiamo Cortina per il recupero delle auto e partenza per Venezia in circa 2/3 ore