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Transcript:

Itinerario biblico-liturgico sui vangeli della domenica Domenica 7 febbraio (Anno C) V del Tempo Ordinario Sulla tua parola getterò le reti INVOCAZIONE ALLO SPIRITO (dal salmo 137) RIT. VIENI SPIRITO CREATORE, VIENI, VIENI (2 VOLTE) Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: hai ascoltato le parole della mia bocca. Non agli dei, ma a te voglio cantare, mi prostro verso il tuo tempio santo. RIT. Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà: hai reso la tua promessa più grande del tuo nome. Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto, hai accresciuto in me la forza. RIT. Ti renderanno grazie, Signore, tutti i re della terra, quando ascolteranno le parole della tua bocca. Canteranno le vie del Signore: grande è la gloria del Signore! RIT. La tua destra mi salva. Il Signore farà tutto per me. Signore, il tuo amore è per sempre: non abbandonare l'opera delle tue mani. RIT. LETTURA DEL TESTO DAL VANGELO SECONDO LUCA (5, 1-11) In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. 1

QUADRO BIBLICO La scorsa volta abbiamo visto il discorso inaugurale di Gesù nella sinagoga di Nazaret. Il punto focale di quel discorso è che la Parola che abbiamo ascoltato è potente: si attua oggi, ci libera oggi dal male, ci salva oggi. Il vangelo non è una cronistoria, non è una biografia di Gesù, ma è una Parola che si attua oggi nella nostra vita, perché Dio agisce dentro questa Parola. Il popolo di Dio, Israele, aveva posto come premessa a tutti i comandi del Signore l ascolto. Ascolta, Israele Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai (Dt 6, 4-7). Questa lettura che ci viene proposta durante la preghiera di compieta dei primi vespri della domenica, ci ricorda che tutto il tempo della festa è vissuto dentro l ascolto di questa Parola che ci viene donata. Il salmo 137 ci introduce ad una verità profonda della vocazione cristiana, e cioè che non siamo noi a scegliere il Signore, ma che è Lui a scegliere noi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi (Gv 15,16). Noi viviamo nella fedeltà ad una promessa che il Signore realizzerà e porterà a compimento. Questa sera Luca ci descrive il tema della vocazione; ci aiuta a comprendere il suo significato e la sua origine. Come dicevamo anche l altra volta, l ottica in cui scrive Luca si avvicina molto alla nostra sensibilità. Egli appartiene alla terza generazione di cristiani. Egli quindi si rivolge a dei cristiani già battezzati, impegnati in un cammino di vita cristiana, ma nonostante tutto il loro impegno non pescano nulla e si trovano in una situazione di delusione e stanchezza pastorale. Nella prima parte del racconto sono protagoniste le barche. La barca è immagine della Chiesa e Gesù sceglie quella di Simone detto Pietro. Luca ha gia in mente una Chiesa post-pasquale, già costituita, con ruoli differenti e una certa organizzazione: Pietro avrà l incarico di confermare i fratelli nella fede. La Chiesa è chiamata da chi l ha creata, il suo Signore, a non aver paura di andare al largo, a non avere paura di entrare nel mondo. Il mare e l abisso sono il simbolo del mondo, del male e delle avversità. Allora si può avvertire la paura di rischiare e si preferirebbe navigare sotto costa o rimanere sulla riva a vedere altre barche che partono. Tutto parte da una scelta: da una parte la scelta di Gesù di salire sulla barca di Simone, dall altra la scelta di Pietro di fidarsi di Gesù e gettare le reti. La prima scelta, quella di Gesù, è dettata dal desiderio: Gesù desidera entrare in comunione con il proprietario di quella barca, Pietro; una comunione che non vuole essere solo una buona amicizia ma che cambierà la sua persona nella sua essenza: quella Parola lo farà diventare pescatore di uomini. Dall altra parte, la scelta di Pietro di gettare le reti è dettata dalla fiducia, dal coraggio di fidarsi che diventa azione questo fidarsi diventerà nel tempo obbedienza (consegna totale della vita). Quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi (Gv 21,18). Sarebbe interessante fermarsi già sul tema della scelta, per vedere quale orientamento hanno preso le nostre scelte di vita. Spesso nel cammino di fede, soprattutto nel cammino vocazionale, ci blocca l indecisione e l insicurezza. A causa della nostra debolezza umana, spesso rischiamo di rimanere ad un bivio, perché vorremmo gia sapere le conseguenze delle nostre scelta ancora prima di viverle, oppure di rimandare le scelte fino a quando avrò chiaro le prospettive. 2

Qui si gioca la mia libertà che comporta necessariamente la fede, cioè il dar credito ad una intuizione, ad un desiderio o una chiamata del Signore che inizialmente si configura soltanto come una promessa. All inizio di un rapporto di fiducia c è sempre l amore, la certezza di essere amati. Di questo ne facciamo esperienza fin da bambini. Tanto più forte è questa certezza tanto più grande sarà la fiducia. Pietro non è chiamato perché ha fatto un pesca incredibile, ma dopo aver fatto una pesca infeconda e dopo aver conosciuto il suo peccato. Nel vangelo di Giovanni, la chiamata di Pietro è posta addirittura dopo il suo rinnegamento. Allora la mia infecondità, il luogo del mio peccato, diventa l occasione dove sperimento la grazia e il perdono dove conosco veramente chi è il Signore. È interessante notare che la parola obbedienza contiene la parola ascolto, audire: Sulla parola ascoltata, getterò le reti. Questo brano è analogo al brano dell Annunciazione a Maria: Avvenga per me secondo la tua Parola (Lc 1,38). La chiamata di Maria è la stessa del discepolo: nell obbedienza alla Parola anche noi concepiamo come Maria; concepiamo in noi l uomo nuovo a immagine del Figlio. Il problema è vedere se veramente ascoltiamo la Parola o come l ascoltiamo. All inizio del racconto Pietro chiama Gesù maestro, ma alla fine di questa esperienza lo riconosce come Signore della sua vita, perché in Lui tutto è possibile. Quando Pietro sperimenta il fallimento inizia la sua chiamata. Quando noi sperimentiamo su di noi la salvezza del Signore, diventiamo persone nuove allora il Signore ci manda annunciare ad altri questa salvezza, perché l abbiamo sperimentata come vera. Ne diventiamo testimoni oculari. Lettura del testo SCRUTATIO In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Possiamo dividere il brano in tre parti: 1. L incontro con Gesù maestro. 2. La pesca miracolosa. 3. L identità dell uomo peccatore e l invio in missione di Pietro. Gesù inizia il suo ministero pubblico e la folla si riversa su di lui, ad ascoltare la sua Parola, in riva al mare. Il mare nell Esodo è il grande ostacolo da attraversare, ma anche il luogo dove gli Israeliti sperimentano la grandezza, la forza, la potenza del loro Dio. Sul mare passava la tua via, i tuoi sentieri sulle grandi acque, ma le tue orme rimasero invisibili (Sal 77,20). Gesù, come nuovo Mosè, conduce e guida il suo popolo. Gesù sceglie una barca. Su di essa si siede solennemente, in atteggiamento di maestro e insegna. Da quest unica barca si rivolge a tutti (alla cattolicità). Questa barca è figura della Chiesa. Gesù è dentro la sua Chiesa. Oggi assistiamo al tentativo di separare Gesù dalla Chiesa, ma questo non è possibile se siamo diventati cristiani lo dobbiamo alla Chiesa. 3

Allora diventa necessario coltivare dentro il nostro cammino di fede anche una coscienza ecclesiale matura. Quali sono i segni che questo sta avvenendo? Forse ci accorgiamo di aver scoperto con più profondità il significato del sacramento dell'eucaristia; vi partecipiamo con maggiore attenzione; ci prepariamo con più accuratezza; magari abbiamo cominciato a frequentarla non solo la domenica, ma qualche volta anche durante la settimana; lo stesso si può dire per quanto riguarda il sacramento della Riconciliazione o per la preghiera della Chiesa: lodi e vespri. Un altro segno è che sta crescendo in noi una vera e propria spiritualità del servizio. Forse ci rendiamo conto all interno della parrocchia di aver superato dei momenti faticosi, dovuti magari a stanchezza personale o a critiche altrui. Se in altri momenti queste difficoltà ci avrebbero scoraggiato, fatto ripiegare su noi stessi, mollare l'impegno ciò non è avvenuto. Il servizio è continuato e le difficoltà ci hanno aiutato a purificare le motivazioni rafforzando la scelta di seguire più radicalmente il Signore. Ancora: è aumentato in noi il coraggio di esporre la nostra posizione davanti a giudizi sommari o superficiali circa la Chiesa o vivendo nella professione uno stile di attenzione per le persone e i loro bisogni. Infine un altro segno sta pure nella costanza con cui stiamo partecipando a questo itinerario o altri incontri formativi proposti in parrocchia. Sono segni che indicano chiaramente come stiamo cogliendo maggiormente la Chiesa nel senso della sua vera realtà: una esperienza di sequela a Cristo, segnata dalla fatica e dalla bellezza di appartenervi. Questa è la grazia del nostro Battesimo. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Pietro riceve l incarico da Gesù di guidare al largo la barca. Gesù da un ordine che per certi aspetti sembra insensato, ma sotto c è l esperienza della Chiesa: nella pesca è raffigurata la missione apostolica che inizia ora, in obbedienza alla Parola, e che giungerà molto al largo, fino agli estremi confini della terra. È solo nell obbedienza alla Parola, che Pietro sperimenta che l impossibile diventa possibile. In Gv 21,11 sono 153 i pesci pescati, per Agostino simbolo di pienezza. La Chiesa come sacramento universale di salvezza è chiamata a portare alla salvezza tutti i fratelli perduti. Solo quando l ultimo uomo sarà salvo, Dio sarà tutto in tutti (1 Cor 15,28). Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. Di fronte alla potenza di colui che opera ciò che dice, Pietro si scopre peccatore. Davanti alla verità di Dio e al suo dono di salvezza, l uomo scopre la propria verità. Si sente lontano da Dio Pietro gli dice di allontanarsi da lui si nasconde e prova vergogna, si vede perduto, si sente indegno, perché prende coscienza del suo peccato. 4

Gesù dice a Simone: Non temere, continua ad aver fede. Lascia tempo al tempo, vedrai cosa sarò capace di fare di te...ora che ti sei scoperto peccatore, salvato, pescato e amato, sei chiamato a pescare uomini per la vita (immagine bella ed eloquente). Gli apostoli hanno trovato il tesoro nel campo (Mt 13,44), hanno trovato Qualcuno che gli ha cambiati interiormente, e in forza di questa scoperta lasciano tutto. In realtà non lasciano nulla, perché hanno trovato il tutto, la pienezza di vita. I primi chiamati restano dei pescatori, ma la loro professione compie un salto qualitativo, si umanizza, assume un volto nuovo a servizio del Regno 1. CANONE: Dona la pace Signore a chi confida in te. Dona, dona la pace, Signore. Dona la pace. Dentro la vita Quali sono i sentimenti o le risonanze che vengono evocati in te dall annuncio di questa Parola (consolazioni, desolazioni, dissonanze, resistenze )? Ci sono dei tratti dell esperienza di Pietro che mi accomunano a lui? Guardando al modo in cui io mi pongo di fronte alla Chiesa, quali segni positivi mi sembra che lo Spirito abbia fatto maturare in me? In particolare: - ho notato una maggior gioia, dedizione, "capacità di tenuta" nei servizi prestati? - nei confronti di quali lentezze o difetti della mia comunità è maturata una più comprensiva tolleranza? - c'è una maggiore convinzione e coraggio nel vivere e "dire" la mia fede in ambienti quotidiani di vita? 1 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI: ANGELINI G., Le ragioni della scelta, Edizioni Qiqajon, Magnano 1997; DAL MOLIN N., Diventare dono per far fiorire la vita, CSV, Castelgandolfo 1997; FAUSTI S., Una comunità legge il Vangelo di Luca, Edizioni Dehoniane, Bologna 1994. 5