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Transcript:

Episodio di Contrada Marangola, Montenerodomo, 8-9.12.1943 Nome del compilatore: Ilaria Del Biondo I.STORIA Località Comune Provincia Regione Contrada Marangola Montenerodomo Chieti Abruzzo Data iniziale: 8.12.1943 Data finale: 9.12.1943 Vittime decedute: Totale U Bam bini (0-11) Ragaz zi (12-16) Adult i (17- Anzia ni (più s.i. D. Bambi ne (0-11) Ragazze (12-16) Adult e (17-1 1 1 Anzian e (più S. i Ig n Di cui Civili Partigiani Renitenti Disertori Carabinieri Militari Sbandati 1 Prigionieri di guerra Antifascisti Sacerdoti e religiosi Ebrei Legati a partigiani Indefinito Elenco delle vittime decedute (con indicazioni anagrafiche, tipologie) D Orazio Rosalba Giovina (d natalicchie), fu Domenico e fu Di Francesco Maria Vincenza nata a Montenerodomo nel 1867 di anni 76 per AdM, contadina vedova di Di Giorgio Felice, deceduta il 9.12.1943 a Contrada Marangola a Montenerodomo per lo scoppio di mina durante azione di terra bruciata Altre note sulle vittime: Partigiani uccisi in combattimento contestualmente all episodio:

Descrizione sintetica (max. 2000 battute) Nell autunno del 1943, la guerra giunse direttamente nella valle del Sangro e nel Medio Sangro dove insiste Montenerodomo. Appena fuori dal nucleo urbano s installò un presidio tedesco. Il contingente militare requisì alcune case per l installazione del comando della guarnigione e dei servizi logistici ed intimò alla popolazione di consegnare beni e di prestare la loro opera. Le forze occupanti avrebbero mantenuto il possesso dell area per tutto l inverno mantenendo il collegamento strategico con la valle dell Aventino mediante le due strade che dal Sangro vi si dirigono. Nel giro di pochi giorni gli uomini validi fuggirono dal paese mentre il bestiame veniva nascosto per impedirne la razzia nei boschi vicini. Tra ordini di sgombero, razzie e prevaricazioni sempre più violenti, si arriva alla tattica della vera e propria terra bruciata che insanguina questi territori nei mesi invernali tra il 1943 e il 1944 e che colpisce Montenerodomo a fine novembre 1943*. Dopo aver cacciato dalle loro abitazioni i pochi vecchi o malati rimasti, iniziò la distruzione, durata più giorni e sistematica casa per casa ad opera dei reparti dei genieri germanici. Le poche case che non erano state completamente distrutte dalle mine furono definitivamente abbattute l 8 dicembre. La donna, infatti, morì il 9 dicembre proprio per lo scoppio di una mina in seguito a questa operazione che portò alla completa distruzione del patrimonio abitativo del paese. La donna trovò la morte e la sepoltura presso contrada Marangola nella masseria di Coletti Martino. Modalità dell episodio: Scoppio di una mina Violenze connesse all episodio: Minamenti ed esplosioni Tipologia: Terra bruciata/desertificazione Esposizione di cadaveri Occultamento/distruzione cadaveri II. RESPONSABILI TEDESCHI Reparto (divisione, reggimento, battaglione, corpo di appartenenza, ecc.) Soldati tedeschi non meglio identificati. Nell area operavano gli uomini del 3 battaglione di alta montagna staccato della 5 divisione da montagna (Artese). Nell area di Pizzoferrato, Gessopalena e Montenerodomo operava fino alla fine di dicembre 1943 l Hochgebirgsjäger-Bataillon 3 (Gentile).

Nomi: ITALIANI Ruolo e reparto Nomi: Note sui responsabili: Estremi e Note sui procedimenti: III. MEMORIA Monumenti/Cippi/Lapidi: MONTENERODOMO: Monumento composto da una stele in granito su basamento in marmo a forma di croce dedicato alla memoria delle vittime civili e militari. Il monumento è situato in Piazza Benedetto Croce a Montenerodomo, dove vi è anche il Municipio, ed è accompagnato da tre lapidi in marmo dedicate rispettivamente ai militari caduti e dispersi della I Guerra Mondiale, ai militari caduti e dispersi della II Guerra Mondiale e alle vittime civili durante l occupazione tedesca nella II Guerra Mondiale; anno di inaugurazione 2 agosto 2006. Musei e/o luoghi della memoria: Mostra fotografica permanente realizzata nell ambito del progetto Per non dimenticare la nostra memoria a cura del gruppo di progetto coordinato da Gesualdo Carozza; alcune foto sono state gentilmente concesse da Mr. Macy Whitehead dell American Friends Service Commitee (AFSC), anno di realizzazione della mostra 2006. La mostra ha ad oggetto la distruzione a seguito dell occupazione tedesca durante la II Guerra Mondiale e la ricostruzione del Comune di Montenerodomo, ed è ubicata al Palazzo Comunale, pian terreno, Piazza Benedetto Croce, n. 1 Montenerodomo. Essa testimonia anche la ricostruzione del paese più a valle rispetto alla sua collocazione originaria; interi rioni, infatti, non furono più ricostruiti come nel caso del rione Le colle, uno dei rioni più popolosi della Montenerodomo degli inizi del 900. Il paese venne riedificato anche grazie all aiuto dei volontari della AFSC, organizzazione pacifista quacchera che sarebbe stata insignita del premio Nobel nel 1947 e che partecipava al progetto di ricostruzione dei villaggi abruzzesi distrutti dalla guerra.

Onorificenze Croce al valor militare concessa dal Ministero della Difesa con Decreto del Presidente della Repubblica 26 giugno 1975 al Comune di Montenerodomo per attività partigiana (registrato alla Corte dei Conti il 6 marzo 1976, registro n. 6 Difesa, Foglio 319 Motivazione Durante sette mesi di occupazione nazifascista, sostenne coraggiosamente le forze partigiane subendo, per la sua attività patriottica, enormi sacrifici culminati nella distruzione dell intero abitato. Reagendo con fierezza alla barbara tracotanza dell oppressore offrì un valido contributo di sangue generoso, di combattenti, di sacrifici e di valore alla causa della libertà della patria Zona di Montenerodomo, novembre 1943-maggio 1944 ) Commemorazioni Il 2 agosto 2006 è stato celebrato il Giorno della memoria nell ambito dell attuazione del progetto Per non dimenticare la nostra memoria. La giornata, che ha visto l inaugurazione del monumento di cui sopra, ha commemorato le vittime della II Guerra Mondiale comprendente le 55 vittime civili (di cui 47 morte per fucilazione, 6 per scoppio di mine, 1 per bombardamento ed 1 per assideramento) e delle 17 vittime militari monteneresi morte nel corso della II GM partecipando alle operazioni militari sui vari fronti di guerra i cui nomi sono elencati in due delle tre targhe che sono state apposte sul muro di cinta della piazza vicino al monumento. La giornata si inseriva nella sere di iniziative promosse dal Progetto tra le quali gli incontri di sensibilizzazione della cittadinanza, culminati nella celebrazione di una messa alla memoria il 6 agosto e nella cerimonia di consegna degli attestati di benemerenza a firma del Primo Cittadino agli anziani del paese il 7 agosto 2006. All incirca ogni anno si tiene nell ambito dell Estate Monteneresi - organizzata dall Amministrazione comunale, in collaborazione con il Gruppo Alpini di Montenerodomo e Domenico D Orazio - la passeggiata tra boschi e pascoli un percorso escursionistico lungo il versante occidentale del territorio comunale ricco di luoghi di interesse naturalistico, panoramico e storico. In particolare si raggiunge il versante montano che, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, fu utilizzato, tra l autunno 43 e la primavera 44, quale postazione dall esercito tedesco attestato sulla Linea Gustav. In queste località ci si ferma per un breve ricordo (rintracciando un annuncio della VIII a edizione del 10 agosto 2009 si fa esplicito riferimento ad alcuni dei caduti monteneresi: Rossi Domenico e Fedele, Calabrese Giuseppe, Di Nicolantonio Pasqua, D Antonio Giovanni, Rossi Rosa, D Antonio Giuseppina ed un uomo della vicina Fallascoso). Note sulla memoria Sebbene la memoria di questi avvenimenti sia stata particolarmente viva ed abbia portato al riconoscimento della Croce al Valore Militare, nel tempo, complice anche la scomparsa dei testimoni sopravvissuti a quegli avvenimenti si è andata progressivamente affievolendo. A rilanciarla è stato un progetto cofinanziato dalla UE, Per non dimenticare la nostra memoria, che ha visto anche la celebrazione di un Giorno della Memoria. L iniziativa, però, è rimasto un unicum nell ambito dell attuazione del progetto nell agosto 2006. L evento, infatti, nonostante alcuni tentativi operati dal gruppo di lavoro del Progetto, non è stato mai istituzionalizzato e non si ripete a dimostrazione che non vi

è ancora una precisa volontà di sedimentare un ricordo vivo e condiviso di quei drammatici fatti. Per il 2015, però, è prevista una giornata commemorativa da realizzarsi il 2 febbraio, giorno in cui ricorre la strage della cd. Candelora, tra le più efferate che ha coinvolto il paese, organizzata dal Consiglio Pastorale Parrocchiale. IV. STRUMENTI Bibliografia: Artese Giovanni, La guerra in Abruzzo e Molise (1943-1944), Edigrafital, Teramo, vol. 2, La battaglia del Sangro, la battaglia del Moro e di Ortona, i combattimenti nell'area a nord di Venafro, p. 111 Artese Giovanni, La linea Bernhard-Gustav nella valle dell Aventino, saggio inedito, p. 22 Cavaliere Albino, Gli eccidi nazisti nell Alto Sangro-Aventino e le origini della Brigata Maiella, in «Rivista Abruzzese di Studi Storici dal fascismo alla Resistenza», a. IV, n. 2-3, p. 136-137. Comune di Montenerodomo, Progetto di ricerca Per non dimenticare la nostra memoria, vol. I e II, Montenerodomo, 2006 Oddino Bo, Società rurale e resistenza, in Attilio Esposto (a cura di), Democrazia e contadini in Italia nel ventesimo secolo, Robin Edizioni, Roma, 2006, vol. I, p. 359 E. Fimiani (a cura di), L'Abruzzo e Montenerodomo nel secondo dopoguerra: ricostruzione e nuovo esodo, Media, Teramo, 2007, p.11 Fonti archivistiche: ASC Montenerodomo, RAM 1944-1947 e SC ASC Montenerodomo, Dossier Lorenzo D Orazio Onorificenza ASCH Stato Civile Comune di Montenerodomo Sitografia e multimedia: Siti: Sezione del sito ufficiale del Comune dedicata al Progetto di ricerca Per non dimenticare la nostra memoria, http://www.montenerodomo.net/comeravamo/content/blogcategory/6/19/ Altro: * Non è stato possibile accertare la data precisa dell avvio della distruzione totale del paese, sicuramente durata più giorni, dal momento che non è stato rintracciato il singolo provvedimento di sgombero. Il dato più attendibile sembra quello del Consiglio Comunale di Montenerodomo del 25.10.48 che riporta come data di distruzione dell edificio comunale il 27 novembre (ASCH Prefettura b. 278 div. 1 serie 2

Montenerodomo casa comunale cat. 54); alcune testimonianze, però, raccolte nel Progetto di ricerca Per non dimenticare la nostra memoria e lo stesso progetto riportano il 26 novembre 1943, mentre in Giovanni Artese, La linea Bernhard-Gustav nella valle dell Aventino, op.cit., p. 22 si riporta il 21/22 novembre, e ancora una testimonianza e la relazione del sindaco del Paese datata 15.12.1971 inserita nel Dossier Lorenzo D Orazio Onorificenza indica la data del 23 novembre. La registrazione in Comune dell atto di morte venne effettuata per circostanze gravi imposte dalla guerra il 23.06.1945 da Di Francesco Filomena con la testimonianza di D Orazio Giuseppe e Santucci Maria, RAM Montenerodomo 1944 n. 65. I dati anagrafici, come quelli relativi alla data di nascita, non ritrovati presso l ASC - dove sono andati distrutti - sono stati verificati presso l ASCH Stato Civile del Comune di Montenerodomo dove però sono stati controllati gli anni dal 74 all 82 e non risulta. V. ANNOTAZIONI VI. CREDITS Comune di Montenerodomo, responsabile anagrafe ed archivio Di Francesco Francesco Lorenzo Coordinatore del progetto Per non dimenticare la nostra memoria, Gesualdo Carozza