Verso i 5 anni della Fondazione Napoli, Sabato 12 Aprile ore 11.30 presso la sede del Maschio Angioino Epicentro Mediterraneo raccontare il mondo nuovo il giornalismo racconta il nuovo Mediterraneo e le sfide dell Italia multiculturale unendo alle parole della cronaca le emozioni della musica con la prospettiva e le testimonianze di Ilaria Guidantoni e di Sandro Petrone Il giornalismo come racconto, dalla cronaca alla novella passando per le emozioni Sandro Petrone, Conduttore del Tg2 e inviato speciale e Ilaria Guidantoni, Scrittrice raccontano il giornalismo delle emozioni, che cede il passo alla presunzione della verità, alla rincorsa dell immediatezza per narrare storie di vite e terremoti interiori di cronache lontane e situazioni di crisi. La musica e i racconti, due modi per parlare di rivolte, guerre e battaglie per rivendicare diritti. Dopo tante peregrinazioni, il viaggio di ritorno, il bisogno di tornare a riscoprire il nostro Mediterraneo vicino e lontano, il mare nostrum, che bagna popoli e civiltà in un unico intreccio. L universalità emotiva della musica che disegna corrispondenze mediterranee con le voci e i suoni di Tony Cercola e Brunello Canessa. Canto e letture di Monica Doglione,, da "Chiacchiere, datteri e thé. Tunisi, viaggio in una società che cambia" (Albeggi Edizioni) e dal racconto "Chéhérazade non abita qui" del libro collettivo "Chiamarlo amore non si può" (Casa Editrice Mammeonline). L Italia, lingua allungata nel centro del Mediterraneo, è radicalmente cambiata negli ultimi 10 anni ed è diventata la scialuppa di approdo dei disperati di tutto il mondo. Le lingue che si parlano qui, le culture, le identità e i casi umani che si mescolano in un nuovo melting pot, costringono non solo ad un radicale cambiamento di gestione istituzionale, ma prima ancora ad un racconto diverso della realtà. Chi e con quali strumenti si racconterà agli italiani cos è l Italia oggi? Qual è questo baricentro Mediterraneo. Chi è il popolo di stranieri che lo affolla (oltre il 10% stranieri arrivati da fuori, meno del 90% stranieri in una Patria che non riconoscono più).
La prima scoperta del Mediterraneo parte da lontano: noi come italiani non lo chiamiamo con il suo vero nome ma lo decliniamo nel particolare, sul territorio, lo chiamiamo Tirreno ad esempio. E quello che abbiamo sempre di fronte agli occhi e del quale neppure ci accorgiamo: la nozione 0universale appartiene più alla geografia storica dei nostri studi. La dimensione del viaggio porta l inviato e lo scrittore altrove: l entusiasmo di perderci nell altro, qualche volta la diffidenza, la percezione della distanza, ma piano piano la consapevolezza dell esistenza di corrispondenze mediterranee. Il cronista sfuggito alle secche (pastoie) italiane, abituato a raccontare il Mondo, guarda al Mondo in casa propria. Come negli anni Settanta, a contatto con l esplosione di una nuova realtà, cronaca e racconto si fondono. Si urla, si denuncia, si canta... Napoli è stata da sempre il fulcro Mediterraneo, la Capitale culturale di questo incrocio. Non a caso nella lingua napoletana oltre al francese, allo spagnolo, al portoghese, al greco e al latino, troviamo parole o intere frasi arabe. La scala musicale detta napoletana ha dissonanze arabe. E il viaggio di ritorno verso il nuovo Mediterraneo che non può più giocarsi su contrapposizioni ma può provare la dialettica del dialogo. Il mondo del sud e dell oriente mediterraneo lo sa da sempre che si parte per tornare e che la contaminazione serve per lavorare sul proprio territorio con una nuova consapevolezza. La musica in tal senso è il veicolo più facile, il linguaggio più universale perché anche la parola che da un certo punto di vista è più difficile da comprendere cantata, è più semplice da intuire. Non è un caso che se l italiano sopravvive a livello internazionale lo deve alla lirica e alla sua canzone popolare. per ulteriori informazioni: segreteria@fondazionevalenzi.it Si prega di prenotare il biglietto gratuito in tempo utile al link: https://www.eventbrite.it/e/registrazione-recital-epicentro-mediterraneo-11176881353
Verso i 5 anni della Fondazione Il giornalismo come racconto, dalla cronaca alla novella passando per le emozioni Napoli, Sabato 12 Aprile ore 11.30 presso la sede del Maschio Angioino Epicentro Mediterraneo raccontare il mondo nuovo il giornalismo racconta il nuovo Mediterraneo e le sfide dell Italia multiculturale unendo alle parole della cronaca le emozioni della musica con la prospettiva e le testimonianze di Ilaria Guidantoni e di Sandro Petrone Sandro Petrone, Conduttore del Tg2 e inviato speciale e Ilaria Guidantoni, Scrittrice raccontano il giornalismo delle emozioni, che cede il passo alla presunzione della verità, alla rincorsa dell immediatezza per narrare storie di vite e terremoti interiori di cronache lontane e situazioni di crisi. La musica e i racconti, due modi per parlare di rivolte, guerre e battaglie per rivendicare diritti. Dopo tante peregrinazioni, il viaggio di ritorno, il bisogno di tornare a riscoprire il nostro Mediterraneo vicino e lontano, il mare nostrum, che bagna popoli e civiltà in un unico intreccio. L universalità emotiva della musica che disegna corrispondenze mediterranee con le voci e i suoni di Tony Cercola e Brunello Canessa. Canto e letture di Monica Doglione,, da Chiacchiere, datteri e thé. Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni) e dal racconto Chéhérazade non abita qui del libro collettivo Chiamarlo amore non si può (Casa Editrice Mammeonline). La sinagoga ad Avenue de la Libérté
L Italia, lingua allungata nel centro del Mediterraneo, è radicalmente cambiata negli ultimi 10 anni ed è diventata la scialuppa di approdo dei disperati di tutto il mondo. Le lingue che si parlano qui, le culture, le identità e i casi umani che si mescolano in un nuovo melting pot, costringono non solo ad un radicale cambiamento di gestione istituzionale, ma prima ancora ad un racconto diverso della realtà. Chi e con quali strumenti si racconterà agli italiani cos è l Italia oggi? Qual è questo baricentro Mediterraneo. Chi è il popolo di stranieri che lo affolla (oltre il 10% stranieri arrivati da fuori, meno del 90% stranieri in una Patria che non riconoscono più). La prima scoperta del Mediterraneo parte da lontano: noi come italiani non lo chiamiamo con il suo vero nome ma lo decliniamo nel particolare, sul territorio, lo chiamiamo Tirreno ad esempio. Il-porto-punico-di-Cartagine E quello che abbiamo sempre di fronte agli occhi e del quale neppure ci accorgiamo: la nozione 0universale appartiene più alla geografia storica dei nostri studi. La dimensione del viaggio porta l inviato e lo scrittore altrove: l entusiasmo di perderci nell altro, qualche volta la diffidenza, la percezione della distanza, ma piano piano la consapevolezza dell esistenza di corrispondenze mediterranee. Il cronista sfuggito alle secche (pastoie) italiane, abituato a raccontare il Mondo, guarda al Mondo in casa propria. Come negli anni Settanta, a contatto con l esplosione di una nuova realtà, cronaca e racconto si fondono. Si urla, si denuncia, si canta Palazzina-liberty-della-Libreria-Mille-Feuilles-a-La-Marsa. Napoli è stata da sempre il fulcro Mediterraneo, la Capitale culturale di questo incrocio. Non a caso nella lingua napoletana oltre al francese, allo spagnolo, al portoghese, al greco e al latino, troviamo parole o intere frasi arabe. La scala musicale detta napoletana ha dissonanze arabe. E il viaggio di ritorno verso il nuovo Mediterraneo che non può più giocarsi su contrapposizioni ma può provare la dialettica del dialogo. Il mondo del sud e dell oriente mediterraneo lo sa da
sempre che si parte per tornare e che la contaminazione serve per lavorare sul proprio territorio con una nuova consapevolezza. La musica in tal senso è il veicolo più facile, il linguaggio più universale perché anche la parola che da un certo punto di vista è più difficile da comprendere cantata, è più semplice da intuire. Non è un caso che se l italiano sopravvive a livello internazionale lo deve alla lirica e alla sua canzone popolare. per ulteriori informazioni: segreteria@fondazionevalenzi.it Si prega di prenotare il biglietto gratuito in tempo utile al link: https://www.eventbrite.it/e/registrazione-recital-epicentro-mediterraneo-11176881353
Maurizio Valenzi, Sindaco a Napoli, pittore a Tunisi-1 parte Maurizio Valenzi, l italiano ditunisi di Ilaria Guidantoni da sinistra:lucia Valenzi,Vittorio dell Uva, l autrice, Rosalba Di Girolamo Non si vede bene che da lontano. Parafrasando Antoine De Saint-Exupéry, non si vede bene che con il cuore, crescendo non solo perché la vista subisce modifiche, si impara a prendere la distanza, possibilmente la giusta distanza, per leggere se stessi e il proprio Paese da un altro punto di vista. E stato così che prendendo il largo verso le coste tunisine ho scoperto realtà italiane che non conoscevo. Peregrinando tra i miei contatti, primo tra i quali Il Corriere di Tunisi del quale ho largamente parlato nelle precedenti puntate, ho fatto la conoscenza di Maurizio Valenzi. Purtroppo per poco ho perso la possibilità di incontrarlo realmente. E morto nel 2009 prima che io conoscessi la sua storia e quella della sua famiglia. L incontro è avvenuto così, grazie ad un collega, Lorenzo Gallico che da molti anni si occupa di comunicazione nel mondo dei trasporti che conoscevo come romano, scoprendo solo in seguito ad un mio libro che era nato a Tunisi. E stato infatti leggendo una pagina de I giorni del gelsomino che mi ha detto di aver risentito gli odori, in particolare quello del pesce fritto, nelle strade di Tunisi quando era bambino. Ho scoperto cos, non senza meraviglia, che un vicino di casa era in realtà di un mondo lontano. Da lui sono stata messa in contatto con Silvia Finzi e il giornale italiano attraverso i quali ho poi appreso la storia di Maurizio Valenzi, che molti ricorderanno per essere stato il primo Sindaco di sinistra di Napoli dopo trent anni di governo democristiano della città. A quel punto mi sono messa in contatto con la figlia, Lucia Valenzi, che a Napoli nel frattempo aveva dato vita alla Fondazione Valenzi dove sono stata ospite con Sandro Petrone (Conduttore e inviato del TG2) proprio per parlare di Mediterraneo anzi di Epicentro mediterraneo. Ho così guardato Napoli con occhi diversi, come il nord di un sud africano e il luogo dove la musica, esplosiva, ha inglobato nel proprio linguaggio lingue diverse tra le quali l arabo. La sua storia l ho ricostruita da Tunisi, come ho raccontato nel mio libro Chiacchiere, datteri e thé. Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni, 14 gennaio 2013).
Quale legame esiste tra la città di Napoli, un porto importante per i traffici culturali come per gli incontri di culture diverse, fin dall epoca romana e Tunisi? Oggi il dialogo tra questi due porti è infatti ridotto quasi a zero. C è stata però un occasione singolare di riavvicinamento ideale, grazie all esposizione tenutasi a maggio 2012 all Istituto Italiano di Cultura di Tunisi, dedicata a Maurizio Valenzi. Nato nella capitale tunisina nel1909, da una famiglia di origine ebraica livornese, è stato sindaco di Napoli dal 1975 al 1983. Le due sponde del Mediterraneo non si richiamano solo per una coincidenza. Si tratta piuttosto di un rapporto profondo sia in termini politici sia di ispirazione culturale, in gran parte motivata dal mare. Maurizio Valenzi ha cominciato infatti la propria avventura sotto il cielo dell Africa dove ha frequentato gli studi artistici. Amava, ci ha raccontato la figlia, amava le cose belle, non esteticamente frivole, ma l armonia e la vitalità che il bello trasmette. Mangiar bene, abitare una bella casa, godere dell arte. La sua arte fu influenzata dalla pittura e dalla cultura francese di Matisse e dei surrealisti come dei pittori tunisini Jules Lellouche e Moses Levy (altro artista ebreo di origini livornesi nato a Tunisi, tra i fondatori della Scuola di pittura tunisina). Rientrato a Roma, ha aperto, negli Anni Trenta del XX secolo uno studio insieme all amico e pittore Antonio Corpora. L altra grande passione della sua vita è stata la politica: divenuto funzionario del Partito comunista, impegnato durante la guerra, prigioniero e vittima della tortura. Non ha mai rinunciato all impegno politico, né alla sua passione per l arte. Fu infatti intellettuale impegnato in prima linea pagando di persona la sua politica attiva. Aderisce al partito comunista tunisino tra il 1935 e il 1936 e nel corso della guerra di Spagna è a Parigi nella redazione de La Voce degli Italiani di Giuseppe Di Vittorio.
Eventiculturali magazine Epicentro Mediterraneo aprile 7, 2014 Il giornalismo come racconto, dalla cronaca alla novella passando per le emozioni Sandro Petrone, Conduttore del Tg2 e inviato speciale e Ilaria Guidantoni, Scrittrice raccontano il giornalismo delle emozioni, che cede il passo alla presunzione della verità, alla rincorsa dell immediatezza per narrare storie di vite e terremoti interiori di cronache lontane e situazioni di crisi. La musica e i racconti, due modi per parlare di rivolte, guerre e battaglie per rivendicare diritti. Dopo tante peregrinazioni, il viaggio di ritorno, il bisogno di tornare a riscoprire il nostro Mediterraneo vicino e lontano, il mare nostrum, che bagna popoli e civiltà in un unico intreccio. L universalità emotiva della musica che disegna corrispondenze mediterranee con le voci e i suoni di Tony Cercola e Brunello Canessa. Canto e letture di Monica Doglione,, da Chiacchiere, datteri e thé. Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni) e dal racconto Chéhérazade non abita qui del libro collettivo Chiamarlo amore non si può (Casa Editrice Mammeonline). L Italia, lingua allungata nel centro del Mediterraneo, è radicalmente cambiata negli ultimi 10 anni ed è diventata la scialuppa di approdo dei disperati di tutto il mondo. Le lingue che si parlano qui, le culture, le identità e i casi umani che si mescolano in un nuovo melting pot, costringono non solo ad un radicale cambiamento di gestione istituzionale, ma prima ancora ad un racconto diverso della realtà. Chi e con quali strumenti si racconterà agli italiani cos è l Italia oggi? Qual è questo baricentro Mediterraneo. Chi è il popolo di stranieri che lo affolla (oltre il 10% stranieri arrivati da fuori, meno del 90% stranieri in una Patria che non riconoscono più). La prima scoperta del Mediterraneo parte da lontano: noi come italiani non lo chiamiamo con il suo vero nome ma lo decliniamo nel particolare, sul territorio, lo chiamiamo Tirreno ad esempio. E quello che abbiamo sempre di fronte agli occhi e del quale neppure ci accorgiamo: la nozione 0universale appartiene più alla geografia storica dei nostri studi. La dimensione del viaggio porta l inviato e lo scrittore altrove: l entusiasmo di perderci nell altro, qualche volta la diffidenza, la percezione della distanza, ma piano piano la consapevolezza dell esistenza di corrispondenze mediterranee.
Il cronista sfuggito alle secche (pastoie) italiane, abituato a raccontare il Mondo, guarda al Mondo in casa propria. Come negli anni Settanta, a contatto con l esplosione di una nuova realtà, cronaca e racconto si fondono. Si urla, si denuncia, si canta Napoli è stata da sempre il fulcro Mediterraneo, la Capitale culturale di questo incrocio. Non a caso nella lingua napoletana oltre al francese, allo spagnolo, al portoghese, al greco e al latino, troviamo parole o intere frasi arabe. La scala musicale detta napoletana ha dissonanze arabe. E il viaggio di ritorno verso il nuovo Mediterraneo che non può più giocarsi su contrapposizioni ma può provare la dialettica del dialogo. Il mondo del sud e dell oriente mediterraneo lo sa da sempre che si parte per tornare e che la contaminazione serve per lavorare sul proprio territorio con una nuova consapevolezza. La musica in tal senso è il veicolo più facile, il linguaggio più universale perché anche la parola che da un certo punto di vista è più difficile da comprendere cantata, è più semplice da intuire. Non è un caso che se l italiano sopravvive a livello internazionale lo deve alla lirica e alla sua canzone popolare. Napoli, Sabato 12 Aprile ore 11.30 presso la sede del Maschio Angioino Epicentro Mediterraneo raccontare il mondo nuovo per ulteriori informazioni: segreteria@fondazionevalenzi.it Si prega di prenotare il biglietto gratuito in tempo utile al link:https://www.eventbrite.it/e/registrazione-recital-epicentro-mediterraneo-11176881353
Napoli. Sabato 12 Aprile alle 11 e 30 presso il Maschio Angioino Epicentro Mediterraneo Pubblicato il 04 aprile 2014 da paolom (ilmezzogiorno) NAPOLI. Il giornalismo racconta il nuovo Mediterraneo e le sfide dell Italia multiculturale unendo alle parole della cronaca le emozioni della musica con la prospettiva e le testimonianze di Ilaria Guidantoni e di Sandro Petrone. La scrittrice e giornalista Ilaria Guidantoni e l inviato speciale del Tg2 Sandro Petrone racconteranno le sfide attuali dell area del Mediterraneo, stretta tra popolazioni in rivolta per i diritti civili e cambiamenti epocali, la sua ricchezza culturale e le prospettive dell Italia alle prese con la multiculturalità.l incontro intreccerà le testimonianze dei cronisti e la verità della notizia con le emozioni della musica. Gli interventi musicali sono affidati alle voci e ai suoni di Tony Cercola e Brunello Canessa.L Italia, lingua allungata nel centro del Mediterraneo, è radicalmente cambiata negli ultimi dieci anni ed è diventata la scialuppa di approdo dei disperati di tutto il mondo. Le lingue che si parlano qui, le culture, le identità e i casi umani che si mescolano in un nuovo melting pot, costringono non solo ad un radicale cambiamento di gestione istituzionale, ma prima ancora ad un racconto diverso della realtà. Chi e con quali strumenti si racconterà agli italiani cos è l Italia oggi? Qual è questo baricentro Mediterraneo. Chi è il popolo di stranieri che lo affolla? Il cronista sfuggito alle pastoie, abituato a raccontare il mondo, guarda al mondo in casa propria. Come negli anni Settanta, a contatto con l esplosione di una nuova realtà, cronaca e racconto si fondono.
Fondazione Valenzi al Maschio Angioino Epicentro Mediterraneo Comunicato STAMPA 04/04/2014 Il giornalismo racconta il nuovo Mediterraneo e le sfide dell Italia multiculturale unendo alle parole della cronaca le emozioni della musica con la prospettiva e le testimonianze di Ilaria Guidantoni e di Sandro Petrone. La scrittrice e giornalista Ilaria Guidantoni e l inviato speciale del Tg2 Sandro Petrone racconteranno le sfide attuali dell area del Mediterraneo, stretta tra popolazioni in rivolta per i diritti civili e cambiamenti epocali, la sua ricchezza culturale e le prospettive dell Italia alle prese con la multiculturalità. L incontro intreccerà le testimonianze dei cronisti e la verità della notizia con le emozioni della musica. Gli interventi musicali sono affidati alle voci e ai suoni di Tony Cercola e Brunello Canessa. L Italia, lingua allungata nel centro del Mediterraneo, è radicalmente cambiata negli ultimi dieci anni ed è diventata la scialuppa di approdo dei disperati di tutto il mondo. Le lingue che si parlano qui, le culture, le identità e i casi umani che si mescolano in un nuovo melting pot, costringono non solo ad un radicale cambiamento di gestione istituzionale, ma prima ancora ad un racconto diverso della realtà. Chi e con quali strumenti si racconterà agli italiani cos è l Italia oggi? Qual è questo baricentro Mediterraneo. Chi è il popolo di stranieri che lo affolla? Il cronista sfuggito alle pastoie, abituato a raccontare il mondo, guarda al mondo in casa propria. Come negli anni Settanta, a contatto con l esplosione di una nuova realtà, cronaca e racconto si fondono.
Dettagli evento La Fondazione Valenzi è lieta di invitare la S.V. Sabato mattina 12 Aprile alle 11 e 30 presso la sede del Maschio Angioino al recital Epicentro Mediterraneo il giornalismo racconta il nuovo Mediterraneo e le sfide dell Italia multiculturale unendo alle parole della cronaca le emozioni della musica con la prospettiva e le testimonianze di Ilaria Guidantoni e di Sandro Petrone La scrittrice e giornalista Ilaria Guidantoni e l inviato speciale del Tg2 Sandro Petrone racconteranno le sfide attuali dell area del Mediterraneo, stretta tra popolazioni in rivolta per i diritti civili e cambiamenti epocali, la sua ricchezza culturale e le prospettive dell Italia alle prese con la multiculturalità. L incontro intreccerà le testimonianze dei cronisti e la verità della notizia con le emozioni della musica. Gli interventi musicali sono affidati alle voci e ai suoni di Tony Cercola, Brunello Canessa e Monica Doglione.
Anticipazioni sulle iniziative della Fondazione Valenzi per i giorni 10 11 12 Aprile Posted by: Mario Mazzella On: 09/04/2014 0 Fondazione Valenzi sarà impegnata nel corso della prossima settimana Nell organizzazione e nella promozione di tre iniziative ospitate nella sede del Maschio Angioino a Napoli. Le tre diverse iniziative si terranno in particolare nei giorni di giovedì 10, venerdì 11 e sabato 12 Aprile. Vista l eccezionalità della totale consequenzialità temporale delle manifestazioni e con l obiettivo di agevolare il lavoro delle Redazioni e di ogni singolo collega nel programmare le agende, si anticipano brevemente, di seguito, le informazioni principali degli appuntamenti. Tale nota non sostituirà, tuttavia, l inoltro consueto di singoli e specifici comunicati stampa, i quali saranno diramati nei prossimi giorni, per ogni appuntamento secondo le ordinarie modalità di comunicazione dell Ente. 10Aprile Giovedì 10 Aprile alla Fondazione Valenzi l iniziativa per la promozione delle aziende locali nel mercato arabo Le imprese napoletane e il mercato internazionale: il caso degli Emirati Arabi. Questo è il momento giusto! Dalle 17 al Maschio Angioino un incontro tra imprenditori e analisti di mercato estero per aiutare le piccole e medie imprese della Campania a cogliere le opportunità del nuovo mercato orientale.
11 Aprile Venerdì 11 Aprile alla Fondazione Valenzi Omaggio ad Antonio Ghirelli Dalle17 al Maschio Angioino amici, giornalisti e politici ricordano l uomo e il cronista con testimonianze, video e il nuovo libro di Giuseppe Pesce Elogio di Antonio Ghirelli. 12 Aprile Sabato 12 Aprile alla Fondazione Valenzi il recital Epicentro Mediterraneo Il giornalismo racconta il nuovo Mediterraneo e le sfide dell Italia multiculturale unendo alle parole della cronaca le emozioni della musica Dalle 11 e 30 al Maschio Angioino un racconto suggestivo e attuale dell area del mediterraneo, delle sue tensioni, delle sue opportunità e del ruolo del Bel Paese con la prospettiva e le testimonianze della scrittrice Ilaria Guidantoni e dell inviato del Tg2 Sandro Petrone.
Piazza Municipio, 80132, Napoli 12 Aprile alle 11:30 12 Aprile alle 14:30 La Fondazione Valenzi è lieta di invitare la S.V. Sabato mattina 12 Aprile alle 11 e 30 presso la sede del Maschio Angioino al recital Epicentro Mediterraneo il giornalismo racconta il nuovo Mediterraneo e le sfide dell Italia multiculturale unendo alle parole della cronaca le emozioni della musica con la prospettiva e le testimonianze di Ilaria Guidantoni e di Sandro Petrone. La scrittrice e giornalista Ilaria Guidantoni e l inviato speciale del Tg2 Sandro Petrone racconteranno le sfide attuali dell area del Mediterraneo, stretta tra popolazioni in rivolta per i diritti civili e cambiamenti epocali, la sua ricchezza culturale e le prospettive dell Italia alle prese con la multiculturalità. L incontro intreccerà le testimonianze dei cronisti e la verità della notizia con le emozioni della musica. Gli interventi musicali sono affidati alle voci e ai suoni di Tony Cercola e Brunello Canessa.
Epicentro Mediterraneo Il giornalismo racconta il nuovo Mediterraneo e le sfide dell Italia multiculturale. Sabato 12 aprile, dalle 11 e 30 al Maschio Angioino alla Fondazione Valenzi. Un racconto suggestivo e attuale dell area del mediterraneo, delle sue tensioni, delle sue opportunità e del ruolo del Bel Paese con la prospettiva e le testimonianze della scrittrice Ilaria Guidantoni e dell inviato del Tg2 Sandro Petrone: Epicentro Mediterraneo è il titolo dell'incontro volto a raccontare l area che, stretta tra popolazioni in rivolta per i diritti civili e cambiamenti epocali, non manca di una sua ricchezza culturale. Anche il nostro Paese ha un ruolo in tutto ciò: L Italia, lingua allungata nel centro del Mediterraneo dichiarano Ilaria Guidantoni, Sandro Petrone e Lucia Valenzi è radicalmente cambiata negli ultimi 10 anni ed è diventata la scialuppa di approdo dei disperati di tutto il mondo. Le lingue che si parlano qui, le culture, le identità e i casi umani che si mescolano in un nuovo melting pot, costringono non solo ad un radicale cambiamento di gestione istituzionale, ma prima ancora ad un racconto diverso della realtà. Chi e con quali strumenti si racconterà agli italiani cos è l Italia oggi? Qual è questo baricentro Mediterraneo. Chi è il popolo di stranieri che lo affolla? Il cronista sfuggito alle pastoie, abituato a raccontare il Mondo, guarda al Mondo in casa propria. Come negli anni Settanta, a contatto con l esplosione di una nuova realtà, cronaca e racconto si fondono. Il recital intreccerà le testimonianze dei cronisti e la verità della notizia con le emozioni della musica. Gli interventi musicali sono affidati alle voci e ai suoni di Tony Cercola, Brunello Canessa e Monica Doglione. Si prega di prenotare il biglietto gratuito in tempo utile al link:https://www.eventbrite.it/e/registrazione-recital-epicentro-mediterraneo- 11176881353