UNITA PASTORALE DI S.ANTONIO E DI S.LUIGI Comunità in Missione Comunione di Comunità Anno 35 n 14/1 18 dicembre 2016 - QUARTA DOMENICA DI AVVENTO Dal vangelo secondo Matteo Mt 1,18-24 Cosi fu generato Gesu Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovo incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiche era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, penso di ripudiarla in segreto. Pero, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che e generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella dara alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesu : egli infatti salvera il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo e avvenuto perche si compisse cio che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepira e dara alla luce un figlio: a lui sara dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi. Quando si desto dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l angelo del Signore e prese con se la sua sposa. Giuseppe è, nei vangeli, un uomo senza parole, di lui non si riferisce nessuna espressione, sembra che la dinamica della sua vita sia avvolta dal silenzio che pure si fa loquace, è nel silenzio che Giuseppe pensò..., è il silenzio che permette di considerare... è il silenzio che diventa il sogno rivelatore. Giuseppe, nello stesso tempo, appare come l'uomo della azione, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo e prese con sé la sua sposa. «Nel verbo "fece" possiamo leggere l'inizio della "via" percorsa da Giuseppe. Lungo questa via i Vangeli non annotano alcuna parola detta da lui. Ma il silenzio di Giuseppe ha una speciale eloquenza: grazie ad esso si può leggere pienamente la verità contenuta nel giudizio che di lui dà il Vangelo: il "giusto" (Mt 1,19)» (Giovanni Paolo II, "Redemptoris Custos", n 17). Il sogno in Giuseppe diventa realtà concreta della vita, nel sogno trova l'ispirazione del domani, della sua sposa e del suo figlio. Il verbo "fare" ci riporta nella storia che non è fatta di pensieri e sogni anche se ha bisogno dei pensieri e dei sogni. In questo racconto è sottesa la dinamica della vita di fede: il fatto inaspettato di Maria stimola pensieri e sogni per diventare ancora fatti, per passare a nuovi pensieri, sogni e compimenti. Se la storia si costruisce con i fatti è anche vero che in essi dobbiamo scoprire l'azione dello Spirito e con lui pensare e sognare. Il Vangelo ci conferma ancora una volta che, contrariamente alle fantasie degli uomini, Dio si serve delle piccole cose, di quelle più normali e comuni, quelle che appartengono alla quotidianità come una donna che attende un figlio o il sogno di un uomo, per realizzare il suo progetto di salvezza. A quelli dobbiamo prestare la nostra considerazione, i nostri sogni, perché la fede sia capace di generare storia. Da mettere in agenda HELP!!!! ATTENZIONE Lunedì 19 scadono le adesioni al campeggio invernale che si svolgerà dal 27 al 30 Dicembre a Rordengo di Bolzano per I giovani dalla prima superiore in su delle due comunità di san Luigi e di sant Antonio. Affrettatevi a prenotarvi presso i vostri educatori o presso i don
I don sono a disposizione per le confessioni Martedì 20 Dicembre in san Luigi dalle 15 alle 21 Giovedì 22 dicembre in san Luigi dalle 15 alle 20,30 venerdì 23 Dicembre in sant Antonio dalle 15 alle 18,30, sabato 24 Dicembre in sant Antonio dalle 9,30 alle 12 e dalle 15 alle 20 Novena di Natale La Novena di Natale si celebra - In sant Antonio tutte le mattine durante la messa delle 8,30 - In san Luigi tutte le mattine alle 7,45 Sabato 31 dicembre La messa pre-festiva dell ultimo dell anno verrò celebrata in san Luigi alle ore 19:00 Alla fine della Messa ci sarà il canto del Te Deum per ringraziare il Signore per tutte le grazie ricevute nell anno. Poi per chi fosse interessato c è la possibilità di continuare la serata in compagnia aspettando la mezzanotte nel salone di san Luigi tra chiacchere e risate si addobberà la sala e poi si gusterà in amicizia il ricchissimo cenone di fine anno a cui chiunque può contribuire portando qualcosa da casa. Tutte le persone delle due comunità della nostra Unità Pastorale sono invitate a partecipare e ad estendere l invito ad amici e conoscenti che altrimenti passerebbero la serata dell ultimo dell anno in solitudine Leggiamo la nuova Lettera Pastorale Vieni e vedrai del nostro Vescovo Massimo Domenica 13 novembre, durante la celebrazione eucaristica per la solenne conclusione del Giubileo della Misericordia, con la chiusura della Porta Santa della Cattedrale, è stata presentata la seconda Lettera Pastorale del vescovo Massimo Camisasca dal titolo Vieni e vedrai. Il tema che il Vescovo sviluppa è quello della VOCAZIONE, invitando soprattutto i giovani a prendere in considerazione l ipotesi che Dio possa chiamarli a partecipare del sacerdozio di Cristo nella Chiesa. Scrive il Vescovo: Le diverse vocazioni nella Chiesa hanno un unico scopo: delineare il nostro volto personale e, nello stesso tempo, indicare la modalità concreta con cui ciascuno di noi partecipa alla costruzione dell unico corpo di Cristo che è la Chiesa Vorrei che guardassimo ciò che sta accadendo nella nostra Chiesa con uno sguardo autenticamente cristiano, illuminato dalla fede. Essa ci assicura che Dio ha a cuore la sua Chiesa, non è lontano da essa, non l abbandona. Egli la provvede di tutto ciò che è necessario alla sua vita e al suo sviluppo nel mondo. Vi darò pastori secondo il mio cuore (Ger 3, 15): questa è la promessa che Dio ci ha fatto ed egli è fedele alle sue promesse. In Gesù, nella sua Chiesa, Dio compie questa promessa. Gesù non ci ha parlato di un numero sempre abbondante di pastori, ma ci ha detto che essi non verranno mai a mancare e che la Chiesa stessa, indipendentemente dalle sue dimensioni", permarrà fino al Suo ritorno e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa (Mt 16, 18). Non possiamo perciò pensare che Dio abbia smesso di chiamare dei giovani al sacerdozio ordinato. Ma la voce di Dio, non avendo di per sé bisogno di alcuna mediazione umana per arrivare a noi, ha scelto come via ordinaria di raggiungerci attraverso altri uomini. La sua proposta arriva al ragazzo, all'adolescente, al giovane, attraverso la sua famiglia, attraverso la vita e la testimonianza di altri sacerdoti, attraverso altri giovani, amici, compagni di strada... Egli vuole insegnarci un modo più vero e più profondo di essere Chiesa, vuole insegnarci che ogni battezzato, proprio per la sua partecipazione al Corpo di Cristo, per la sua incorporazione al Popolo santo di Dio, riceve dal Signore Gesù la missione di essere suo testimone e profeta dentro il mondo, attraverso la vita familiare, il lavoro, le amicizie. A ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo... È lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri
come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo (Ef 4,7.11-12). Siamo dunque invitati a leggere questa lettera sentendola indirizzata a ciascuno di noi, affidando al Signore il nostro cammino e delle nostre comunità. IL PRESEPE.. Nella cristianità la festa del Natale ha assunto una forma definita nel IV secolo, quando essa prese il posto della festa romana del "Sol invictus", il sole invincibile; si mise così in evidenza che la nascita di Cristo è la vittoria della vera luce sulle tenebre del male e del peccato. Tuttavia, la particolare e intensa atmosfera spirituale che circonda il Natale si è sviluppata nel Medioevo, grazie a san Francesco d Assisi, che era profondamente innamorato dell uomo Gesù, del Dio-con-noi. Il suo primo biografo, Tommaso da Celano, nella "Vita seconda" racconta che san Francesco "al di sopra di tutte le altre solennità celebrava con ineffabile premura il Natale del Bambino Gesù, e chiamava festa delle feste il giorno in cui Dio, fatto piccolo infante, aveva succhiato a un seno umano" (Fonti Francescane, 199, p. 492). Da questa particolare devozione al mistero dell incarnazione ebbe origine la famosa celebrazione del Natale a Greccio. Essa, probabilmente, fu ispirata a san Francesco dal suo pellegrinaggio in Terra Santa e dal presepe di Santa Maria Maggiore in Roma. Ciò che animava il Poverello di Assisi era il desiderio di sperimentare in maniera concreta, viva e attuale l umile grandezza dell evento della nascita del Bambino Gesù e di comunicarne la gioia a tutti. Con san Francesco e il suo presepe venivano messi in evidenza l amore inerme di Dio, la sua umiltà e la sua benignità, che nell incarnazione del Verbo si manifesta agli uomini per insegnare un nuovo modo di vivere e di amare. Si racconta che, in quella notte di Natale, fu concessa a Francesco la grazia di una visione meravigliosa. Vide giacere immobile nella mangiatoia un piccolo bambino, che fu risvegliato dal sonno proprio dalla vicinanza di Francesco. E aggiunge: "Né questa visione discordava dai fatti perché, a opera della sua grazia che agiva per mezzo del suo santo servo Francesco, il fanciullo Gesù fu risuscitato nel cuore di molti, che l avevano dimenticato, e fu impresso profondamente nella loro memoria amorosa" (Vita prima, Fonti Francescane, 86, p. 307). Questo quadro descrive con molta precisione quanto la fede viva e l amore di Francesco per l umanità di Cristo hanno trasmesso alla festa cristiana del Natale: la scoperta che Dio si rivela nelle tenere membra del Bambino Gesù. In quel Bambino, infatti, si manifesta Dio-Amore: Dio viene senza armi, senza la forza, perché non intende conquistare, per così dire, dall esterno, ma intende piuttosto essere accolto dall uomo nella libertà; Dio si fa Bambino inerme per vincere la superbia, la violenza, la brama di possesso dell uomo. In Gesù Dio ha assunto questa condizione povera e disarmante per vincerci con l amore e condurci alla nostra vera identità. Non dobbiamo dimenticare che il titolo più grande di Gesù Cristo è proprio quello di "Figlio", Figlio di Dio; la dignità divina viene indicata con un termine che prolunga il riferimento all umile condizione della mangiatoia di Betlemme, pur corrispondendo in maniera unica alla sua divinità, che è la divinità del "Figlio". Chi non ha capito il mistero del Natale, non ha capito l elemento decisivo dell esistenza cristiana. Chi non accoglie Gesù con cuore di bambino, non può entrare nel regno dei cieli: questo è quanto Francesco ha voluto ricordare alla cristianità del suo tempo e di tutti tempi, fino ad oggi. Preghiamo il Padre perché conceda al nostro cuore quella semplicità che riconosce nel Bambino il Signore, proprio come fece Francesco a Greccio. Allora potrebbe succedere anche a noi quanto Tommaso da Celano riferendosi all esperienza dei pastori nella Notte Santa (cfr. Luca 2, 20) - racconta a proposito di quanti furono presenti all evento di Greccio: "Ciascuno se ne tornò a casa sua pieno di ineffabile gioia" (Vita prima, Fonti Francescane, 86, p. 479). È questo l'augurio che formulo con affetto a tutti voi, alle vostre famiglie e a quanti vi sono cari. Buon Natale a voi tutti! (tratto dalla Catechesi tenuta da Benedetto XVI all'udienza generale di mercoledì 23 dicembre 2009). notizie di casa In questi giorni sono tornati alla casa di Dio nostro Padre, Eugenio il fratello di Gulli, Aldo il papà di Gianni Bartoli, e Chiara Giovanardi cugina di Marco, Franco ed Edda Mentre li affidiamo all amore di Dio, preghiamo per i loro familiari, chiedendo per loro consolazione e coraggio
Appuntamenti comunitari dell Unità Pastorale Lunedì 19 Dicembre Sant Antonio ore 8,30 e 18.30 santa Messa Ore20,30 incontro di formazione per tutti gli aiuto catechisti dell Unità Pastorale Ore 7,45 novena di Natale per i bimbi Martedì 20 Dicembre Sant Antonio ore 8,30 santa Messa Mercoledì 21 Dicembre Sant Antonio Ore 7,45 novena di Natale per i bimbi Ci si può confessare dalle 15 alle 21 ore 15,30 18,30 Ludoteca ore 20-21 catechismo per le ragazze ed i ragazzi di terza media ore 21.00 santa Messa ore 8,30 e 18,30 santa.messa Ore 7,45 novena di Natale per i bimbi ore 18.45 19,45 catechismo per le ragazze ed i ragazzi di prima media ore Giovedì 22 Dicembre Sant Antonio ore 8,30 - ore 18.30 santa Messa ore 7.45 Novena di Natale per i bimbi Ci si può confessare dalle 15 alle 20,30 Ore 21.00 santa Messa con la comunità di via Petrolini ore 20.30 incontro giovani di prima superiore ore 20.30 incontro giovani di seconda/tera/quarta super. Venerdì 23 Dicembre Sant Antonio ore 8,30 e 18,30 santa Messa Ci si può confessare dalle ore 15 alle 18,30 ore 7.45 recita Novena di Natale per i bimbi Sabato 24 Dicembre Sant Antonio ore 8,30 s.messa Vigilia di Natale Ci si può confessare dalle 9,30 alle 12 e dalle 15 alle 20 Ore 24 Santa Messa Ore 23 veglia di Natale animata dai ragazzi e dalle ragazze della Cresima Ore 24 Santa Messa Domenica 25 Sant Antonio ore 8,30 - ore 10 ore 18,30 Santa Messa Dicembre Natale del Signore ore 9 - ore 11,30 S.Messa I sacerdoti saranno presenti in san Luigi tutti i martedì ed i giovedì pomeriggio dalle ore 15 alle 18,30 Parroco don Jacek Rudziewicz. telefono 347 2547464 e-mail don.jacek@virgilio.it Vicario don Lorenzo Zamboni telefono 349 6702032 e-mail occhioparrocchia@libero.it Per ulteriori informazioni consultare il sito www.sanluigireggio.it - facebook Parrocchia di Sanluigi reggio emilia. Altre comunicazioni
San.Luigi : dal lunedì al venerdì tutti i giorni alle ore 15 recita della coroncina della Divina Misericordia - Sant Antonio la seconda e la quarta domenica di ogni mese a partire dalle ore 17 incontro del Terzo Ordine Francescano