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Transcript:

Meditazione Prima. Il DONO più grande di tutti i tempi Preghiera preparatoria alla meditazione: Gesù, Ti amo. Vieni, Divina Volontà, a pregare in me e poi offri questa preghiera a Te come mia, per soddisfare alle preghiere di tutti e per dare al Padre la gloria che dovrebbero dargli tutte le creature. Regina Immacolata, celeste Madre mia, vengo sulle tue ginocchia materne per abbandonarmi nelle tue braccia, per chiederti coi sospiri più ardenti che mi ammetta a vivere nel Regno della Divina Volontà. Mamma santa, tu che sei la Regina di questo Regno, ammettimi a vivere in esso, affinché non sia più deserto, ma popolato dai figli tuoi. Perciò, sovrana Regina, a te mi affido, affinché guidi i miei passi nel Regno del Volere Divino, e stretto alla tua mano materna guiderai tutto l'essere mio, perché faccia vita perenne nella Divina Volontà. Tu mi farai da mamma, e come a Mamma mia ti faccio la consegna della mia volontà, affinché me la scambi con la Divina Volontà, e così possa restare sicuro di non uscire dal Regno suo. Perciò ti prego che mi illumini, attraverso questa meditazione, per farmi comprendere sempre più e sempre meglio che cosa significa "Volontà di Dio" e come vivere in essa. Ave Maria Testo da meditare: C è, in questi tempi, chi ha la grandissima grazia di trovarsi tra le mani libri dal contenuto del tutto particolare: Libro di Cielo, si legge fra l altro, nel lungo titolo che si trova sul frontespizio di ogni volumetto di questa collana. Si tratta di inimmaginabili rivelazioni su verità riguardanti la Vita della stessa Volontà Unica che è nelle Tre Divine Persone, la Vita della Divina Volontà. Seguendo queste nuove conoscenze che ci vengono date da Gesù attraverso la sua piccola - ma grandissima agli occhi di chi, per dono di Dio, può captarne almeno qualche raggio della straordinaria esperienza interiore in cui si trova coinvolta quest anima eletta, nella realizzazione del compito a Lei affidato dalla Trinità SS. a beneficio di tutta quanta l umanità - sposa e vittima, Luisa Piccarreta, nasce spontaneo nel cuore il bisogno di ringraziare Dio per questo inaspettato dono ; e si tratta veramente del dono più grande che Dio abbia mai fatto all Umanità! Ringraziamo quindi Dio, sì! Ma ora il Signore ci fa capire che Egli si attende da noi ringraziamenti divini, non più soltanto riconoscenza umana come è stato per tutti questi millenni! Lui ci aveva - in Adamo, capostipite di tutta l umanità - creati divini, dandoci come dono (dono che è assolutamente al di sopra della sola nostra natura umana) la Sua stessa Volontà Divina come sostegno alla nostra volontà umana. Ed è con questa Volontà Divina da noi accolta come principio e vita di ogni nostro atto che il Creatore avrebbe avuto dalla sua creatura uomo un continuo ricambio d amore divino, degno di Lui che è Dio. Purtroppo però il primo uomo rifiutò questo Dono, questa Volontà Divina come vita propria, e colui che prima era il gioiello del suo Creatore, la sua bella statua (come Dio stesso definisce questa sua creatura), divenne per Lui motivo di grande dolore. Vivendo l uomo, dal primo peccato in poi, solo più di volontà umana, ne vediamo attorno a noi ed in noi le conseguenze catastrofiche

La stessa natura che nei suoi infiniti e meravigliosi elementi circonda l uomo - natura creata in funzione dell uomo e della quale era stato costituito re - ora si ribella al suo re, perché, vivendo lei ancora nella Volontà Divina, non può obbedire ad un uomo che vive solo più di volontà umana in opposizione alla Volontà Divina. Ed eccone le conseguenze: terremoti, inondazioni Pensiamo al grande dolore di questa Volontà Divina che, pur creando e mantenendo continuamente in vita ogni volontà umana, è da esse disconosciuta e combattuta! Però, Dio è Dio, ed i suoi progetti li porta a compimento! Ecco quindi che, dopo millenni (che per Lui sono come un punto solo!), ha ristabilito, in Maria Santissima - questa splendida creatura che fin dal primo istante del suo concepimento è sempre vissuta di Volontà Divina legando la sua volontà umana ai piedi del trono divino! - questo primo anello di congiunzione tra Volontà Divina ed umana. E questa Celeste Regina in questi tempi, con la sua continua, materna presenza in ogni parte del mondo, sta riportando i suoi figli a riconoscere in Dio il Creatore, che è Padre che ci ama, è Padre che ha messo in tutte le cose create il suo Amore per noi, il suo ti amo per me, per ognuno di noi (come dice Gesù a Luisa Piccarreta) e che quindi attende da noi il nostro Ti amo in risposta al suo ti amo. La Regina Madre con i suoi numerosi inviti ci sta premurosamente preparando ad accogliere l avvento del Regno di suo Figlio, il Regno del Padre in mezzo a noi, come regnava all inizio della Creazione, con la Sua Volontà Divina. Negli Scritti di Luisa Piccarreta, Gesù ci porta, passo passo, a conoscere ed a vivere nuovamente in questa Volontà Divina; ci insegna a richiamare in noi, in ogni nostro atto (interno ed esterno, volontario ed involontario) la Sua Volontà, perché i nostri atti non siano più fatti da volontà umana, ma compiuti in noi dalla Volontà Divina, e quindi ridonino al Padre gloria divina, amore divino, ringraziamenti divini, adorazioni, benedizioni, lodi divine: tutti atti divini che Gli diano perciò soddisfazione divina, per tutto e per tutti. Solo un atto divino, compiuto cioè dalla Volontà Divina chiamata in noi in quell atto, è un atto completo, che darà perciò soddisfazione divina alla Maestà Suprema, per tutto e per tutte le creature. I primi passi in questa vita divina saranno quindi unirsi in tutti alla Divina Volontà, chiamandola in sé attraverso gli atti attuali : Vieni, Divina Volontà, a pensare in me Vieni, D.V., a parlare in me Vieni, D.V., a respirare in me Vieni a camminare in me Vieni a guardare in me Vieni, D. V., ad operare nelle mie mani Vieni, D. V., a pregare, a riposare in me Vieni, ad adorare, ad amare, a riparare in me. E poi, come ci ricorda anche il Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 521: Tutto ciò che Cristo ha vissuto, Egli fa sì che noi possiamo viverlo in Lui e che Egli lo viva in noi ; e gli Scritti di Luisa ci riportano proprio a questo, a ripetere in noi la vita di Gesù e quindi: 1. Ci fanno conoscere ciò che Gesù ha vissuto nel suo interiore (finora, dal Vangelo, conoscevamo solo la vita esteriore di Gesù: predicazione, miracoli, guarigioni ). 2. Ci fanno conoscere ciò che operava la sua Volontà Divina con la sua volontà umana (vero Dio e vero uomo). 3. Ci fanno conoscere come in Lui tutto rimaneva fatto, vissuto nella Divina Volontà; la Quale, operando insieme con la sua volontà umana, si faceva depositaria di tutti i suoi atti, e tutto in Lui rimaneva nella sua D.V., in attesa che

4. Vivendo noi nella D.V. prendiamo tutti gli atti della vita di Gesù, li facciamo nostri perché diventino vita di ciascuno dei nostri atti. E tutto questo è possibile perché, come sappiamo, Dio è Atto Unico ed Eterno, e quindi tutto è presente nella sua Divina Volontà; la Creazione quindi è in atto, la Redenzione e la Santificazione sono in atto: perciò, tutto ciò che Gesù ha fatto nella sua vita terrena (dentro e fuori di Sé), essendo, Gesù, sempre vissuto con la sua volontà umana perfettamente fusa nella sua Volontà Divina, tutti i suoi atti sono sempre in atto, sono sempre presenti, e sono sempre a disposizione di chi li vuole prendere. E noi vogliamo certamente prendere possesso di questo grande patrimonio degli atti divini di Gesù, di questa grande eredità lasciataci in dono dal nostro Redentore! Ed ecco che quindi: 1. Prendiamo, nella Divina Volontà, tutti gli atti di Gesù e facciamoli nostri, per ridare a Dio atti divini (era questo lo scopo per cui aveva dato all uomo, nel crearlo, la sua Volontà Divina come vita dei suoi atti). 2. Mettiamo i nostri pensieri nei pensieri di Gesù e prendiamo per noi, facendoli nostri, i pensieri di Gesù, per ridare al Padre pensieri divini, che Gli diano gloria, amore, adorazione, ringraziamento, riparazione, lodi divine, per ogni pensiero di creatura. 3. Mettiamo le nostre parole, i nostri passi, le nostre opere, i palpiti del nostro cuore, i nostri sentimenti nelle parole, nei passi, nelle opere, nei palpiti, nei sentimenti di Gesù, prendendo e facendo nostri le parole, i passi, le opere, i palpiti del Cuore, i sentimenti di Gesù, per dare a Lui ed alla Maestà Suprema tutti atti divini, atti completi, gli stessi atti di Gesù, Verbo Divino del Padre. 4. E poi, avendo fatti nostri gli atti della SS. Umanità di Gesù, stando nella Divina Volontà - nella Quale tutto e tutti sono presenti - entriamo in ogni pensiero, parola, passo, opera, palpito, sentimento di tutte le creature, ed a tutte diamo questi stessi atti di Gesù (pensieri, parole, passi, opere ) e poi portiamoli tutti al Padre, perché il Padre abbia la gioia di avere dinanzi a Sé tanti Gesù (perché sappiamo che il Padre ci riconosce come figli suoi solo se siamo altrettanti Gesù, se siamo cioè rivestiti degli atti dell Umanità SS. del suo Figlio Divino, se abbiamo quindi in noi, come vita nostra, i pensieri, le parole, i passi, i sentimenti tutti gli atti di Gesù). Vivendo noi - come Adamo ed Eva innocenti - ogni nostro atto nella D.V., con gli stessi atti ed intenzioni di Gesù, in Lui e con Lui, fusi in Lui, riporteremo l Umanità al Padre, e Dio riconoscerà nuovamente nella sua creatura (nell uomo) il suo gioiello, la sua bella statua, con la quale si profonderà nuovamente, come ai primi tempi, in continui trastulli divini. Ritorneremo ad essere la gioia del Cuore del Padre e ritornerà così nel suo ordine il disegno iniziale di Dio sull uomo (cfr. il titolo che Gesù stesso ha voluto dare a questi Scritti sulla D.V.: Il Regno del FIAT in mezzo alle creature Libro di Cielo Il richiamo della creatura nell ordine, al suo posto e nello scopo per cui fu creata da Dio ). Queste sono cose semplici e, nello stesso tempo, infinitamente grandi, quanto è grande Dio nei suoi progetti, nei suoi piani! Punti di meditazione: 1. Il Dono perduto e ritrovato. Questa prima meditazione del secondo ciclo di Scuola della Divina Volontà è una magnifica e sintetica panoramica di tutto ciò che Dio ha voluto regalare all umanità con questo Dono. Il Dono della Volontà Divina significa

divinizzazione piena dell uomo e di tutti i suoi atti che, per l unione perfetta con la volontà Divina, acquisiscono valenza e valore infinito, eterno ed immenso e quindi rendono a Dio il massimo della gloria possibile, il massimo della forza di intercessione possibile e, dopo la caduta dell uomo nella colpa, il massimo della riparazione possibile. Il motivo dell importanza capitale dell agire in unione assoluta con la Divina Volontà è semplicissimo. Dio è eterno ed infinito ed è, in se stesso, amore eterno e infinito. La creazione delle creature libere e intelligenti, le sue immagini e somiglianze e il suo capolavoro della creazione materiale, la sua statua più bella - l uomo - sono atti di puro ed eterno amore. Ora, essendo infinito, Dio può essere adeguatamente amato solo da se stesso (ed infatti la vita intratrinitaria è eterno e infinito amore reciproco delle Tre Divine Persone); per questo fece ai nostri progenitori il dono della Divina Volontà, perché, uniti ad essa, avrebbero potuto offrire al Creatore un contraccambio di amore degno di Lui (perché infinito) ed anche la gloria (infinita) di cui Dio è degno. Come ben hanno insegnato i santi, l uomo è tenuto a dare gloria a Dio, anzi è questa la sua prima occupazione e il suo primo dovere. Ora, la Gloria di Dio è in se stessa infinita, poiché è quella che Dio ha in quanto è Dio (i teologi parlano a questo riguardo di gloria essenziale, che a Dio NESSUNO, nemmeno tutti i peccati dell universo, potrebbero togliere); però la Gloria di Dio risplende e ridonda nella sua creazione ( i cieli narrano la gloria di Dio e l opera delle sue mani annunzia il firmamento, si legge nel salmo 18/19) e la creazione è tenuta a riconoscerla e rendergliela (questa gloria si chiama accidentale e può essere tolta a Dio dal peccato dell uomo). Le creature non intelligenti lo fanno in maniera automatica, semplicemente essendo quello sono e facendo quello che fanno in base alle leggi in loro iscritte dal creatore (anche una pietra sottosta a questa legge, perché come sappiamo anche la materia inerte è composta di atomi, al cui interno c è vita, energia e movimento); le creature intelligenti, invece, devono farlo unendosi alla Divina Volontà (per dare ad ogni proprio atto valore infinito) ed ubbidendo in tutto ad Essa. Così non fecero i nostri progenitori, scatenando il finimondo, perdendo l obbedienza che il creato e tutte le creature davano loro come loro prìncipi e incorrendo perfino nella morte corporale. Attraverso la redenzione tale ordine fu, in Gesù e Maria, ripristinato. Attraverso il Dono e le rivelazioni fatte a Luisa questo Dono torna a disposizione delle creature umane che lo accoglieranno. 2. Maria Santissima e il suo Fiat. La prima creatura umana che tornò a vivere la condizione dei nostri progenitori, sia per la santa ed immacolata concezione che per l unione assoluta con il Fiat supremo, realizzata già nel momento stesso del concepimento e sempre conservata, fino a non concedere alla propria volontà umana di compiere un solo minimo atto senza una fusione assoluta con i Voleri Divini, fu la Vergine Santissima e benedetta, che è la prima - dopo Gesù - e la più grande Maestra in assoluto di cosa significhi fare la Divina Volontà e vivere nella Divina Volontà. Le anime veramente mariane troveranno la via della Divina Volontà come lo sbocco naturalissimo, logico e consequenziale della vera devozione alla Madonna, perché solo vivendo nella Divina Volontà e facendo in tutto la Divina Volontà si diviene, come amava dire san Massimiliano Maria Kolbe, un altra Maria vivente, parlante e operante. Le anime che vivono la Divina Volontà in unione con la Madonna hanno

uno stile e un modo di vivere che si distingue in maniera inconfondibile. Quattro sono le virtù che emergono in maniera chiarissima ed evidente in queste anime. Anzitutto amore assoluto (verso Dio e verso il prossimo), nella tensione verso l adempimento perfetto del duplice comandamento dell amore. Questo comporta uno stile e un modo di fare che è lontano anni di luce da quello del mondo. Gli esempi potrebbero essere infiniti. Ma un anima mariana che vive nella Divina Volontà acquisisce una tale forza di amore e una tale delicatezza nell evitare anche la minima mancanza alla carità che è impossibile non notarlo. Subito dopo umiltà assoluta, per cui si ritengono realmente le infime tra le creature, si disprezzano (santamente) profondamente e amano essere disprezzate e nascoste. Arroganza, superbia, orgoglio, presunzione, alterigia, caparbia, protervia, tracotanza, vanagloria, millanteria, iattanza e baldanza sono aborti e orrori da cui queste anime fuggono come dalla peggiore peste bubbonica. La terza è l ubbidienza assoluta, per cui queste anime si distinguono per un ubbidienza incondizionata a Dio non solo in ciò che è doveroso (i dieci comandamenti, i doveri di stato, le leggi della Chiesa) ma ad ogni minima cosa che comprendono essere gradita (o più gradita) a Dio. E sono esemplari anche nell obbedienza più difficile, che è quella DOVUTA alle creature che rappresentano Dio: il Papa e i legittimi pastori della Chiesa; i sacerdoti che hanno autorità sull anima (parroco, confessore e direttore spirituale); i propri superiori divini (il marito per la moglie, il vescovo per i sacerdoti, il superiore diretto per i religiosi). E non si azzardano nemmeno minimamente di allontanarsi dall obbedienza, dal rispetto e dall onore dovuti a chiunque rappresenta Dio. La quarta è una purezza ASSOLUTA, non solo di atti (queste anime aborriscono ogni minima forma di impurità), ma anche nei gesti, nelle parole e nei pensieri e in un esteriore che sia sempre casto, modesto ed edificante in tutto. Da Maria Santissima imparano a vivere in unione ininterrotta con la Divina Volontà e alla Divina Presenza. Gradualmente, ma risolutamente, fino a giungere ad una grande unione con Dio. 3. Gli effetti dell unione con l atto unico del Fiat eterno. Quando ci uniamo con gli atti attuali al Fiat eterno produciamo questi straordinari effetti: ogni nostro atto rende a Dio gloria infinita (come Lui merita) e amore infinito degno di Lui ed ha una portata santificante (per chi lo compie) e meritoria (aumento di gloria nel Paradiso) parimenti infinita; ha una forza di riparazione dei peccati commessi infinita, per cui un solo atto compiuto in unione con la Divina Volontà ripara per innumerevoli peccati commessi dagli uomini; ha un infinita forza impetratrice, per cui tali atti attirano innumerevoli grazie e benedizioni divine per sé e per tutta l umanità. Inoltre, attraverso l unione con la Divina Volontà che è sempre in atto e pervade l universo intero, unendosi a Lei si può e si deve unirsi a tutte le creature (specie gli uomini ingrati) per rendere anche al posto loro e in loro tutte le riparazioni, le lodi, i ringraziamenti e le adorazioni dovute dalle creature intelligenti che omettono di farlo, contribuendo infinitamente a far scendere grazia e misericordia divina sulla Chiesa e sul mondo. Le anime che fanno la Divina Volontà questo fanno: niente guerre, niente rivoluzioni, niente stili aggressivi, niente critiche, sparate a zero su tutto e su tutti, sdottoregiamenti vani su questo e su quello. Hanno la forza immensa di Maria che è TUTTA INTERIORE. E sanno e credono

che con questa forza, invisibile ma IMMENSA, possono cambiare (in meglio, anzi in molto meglio) la Chiesa e il mondo. Preghiera dell anima alla Madre Regina del Fiat supremo: Tu, o Divina Maria, con il tuo Fiat sei stata la Prima a vivere perfettamente ciò che Adamo ed Eva sciaguratamente perdettero. A te chiedo, o Divina Regina del regno della Divina Volontà, di prendermi per mano e condurmi in questo Divino Regno, insegnandomi tutto, perché questo regno non sia vuoto di creature ma abitato per la massima gloria di Dio, la conversione del maggior numero di peccatori e la degna riparazione della Divina Gloria offesa dai peccati degli uomini. Fioretto del giorno: Esercitarsi in qualche giro nelle creature per offrire a Dio il grazie, ti amo e ti benedico a nome di esse, portando in loro gli atti di Gesù per offrirli al Padre. Giaculatoria del giorno alla Divina Volontà: Adveniat regnum tuum, adveniat regnum Mariae!