Evento temporalesco a Firenze del 1 agosto 2015

Documenti analoghi
REPORT METEOROLOGICO settembre Per info: Consorzio LaMMA Laboratorio di Monitoraggio e

REPORT METEOROLOGICO. 4-5 marzo Per info:

25 giugno 2017: forte temporale a Rovereto

SECONDO RAPPORTO SULL EVENTO METEOPLUVIOMETRICO DEL 20 GIUGNO 2007

EVENTO TEMPORALESCO DEL 2 LUGLIO 2016

RAPPORTO EVENTI TEMPORALESCHI TRA 09 E 10 LUGLIO 2011

Rapporto dell evento meteorologico del 7 ottobre 2011

Rapporto dell evento meteorologico del aprile 2011

Rapporto dell evento meteorologico del 15 maggio 2015

REPORT EVENTI METEO-IDROLOGICI OCCORSI NEL PERIODO 5-19 MARZO 2013 SUL TERRITORIO REGIONALE

EVENTO TEMPORALESCO DEL 29 AGOSTO 2009

Rapporto dell evento meteorologico del 24 giugno 2013

Analisi meteorologica mensile. agosto agosto 2017 Lago di Calaita (Efisio Siddi)

Precipitazioni intense del 20 settembre a cura di Andrea Piazza -

Carte meteorologiche, fronti, instabilità

Analisi meteorologica della perturbazione del 27 e 28 novembre 2012

Glossario dei termini meteorologici più utilizzati nel bollettino meteo

Rapporto dell evento meteorologico del 3 e 4 maggio 2016

ANALISI ANOMALIE DELL ATTIVITA TEMPORALESCA TRA NORD ITALIA E EUROPA CENTRALE NEI MESI DI GENNAIO E FEBBRAIO Pretemp

Rapporto dell evento meteorologico dal 15 al 17 settembre 2017

Luglio Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Rapporto dell evento meteorologico del agosto 2015

precipitazioni intense sui settori sudorientali trentini tra il 23 e 24 giugno 2013

Rapporto dell evento meteorologico dall 1 al 3 settembre 2017

REPORT EVENTO METEO-IDROLOGICO DEI GIORNI GENNAIO 2014

Autunno Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte. Sistemi Previsionali

Rapporto dell evento meteorologico del maggio 2014

Evento del novembre 2012 Sintesi Meteo

Elementi di meteorologia. Corso per docenti delle scuole primaria, secondaria di I e II grado

Rapporto dell evento meteorologico dal 29 al 30 luglio 2014

CORSO DI METEOROLOGIA GENERALE E AERONAUTICA 6 - Le Correnti a Getto

03 Agosto 2017: importante evento sahariano questa mattina sull intera Italia.

ANALISI DEL TEMPORALE CHE HA COLPITO VERONA IL 27 LUGLIO 2016

Rapporto dell evento meteorologico dell 1 e 2 luglio 2016

Lezioni di meteorologia

Mese di maggio Andamento meteorologico Sicilia Maggio 2015 Media regionale stazioni SIAS

Rapporto dell evento meteorologico del 22 settembre 2014

METEOROLOGIA AERONAUTICA Parte II METEOROLOGIA AERONAUTICA. Parte II. enav.it

Rapporto radar dell evento meteorologico del 3, 4, 5 e 6 marzo 2009

Aspetti meteorologici a grande scala del mese di maggio 2003

Rapporto dell evento meteorologico del 14 agosto 2014

Rapporto radar dell evento meteorologico del gennaio 2010

24 giugno 2014: maltempo in Trentino

Analisi meteorologica mensile. luglio Lago di Calaita Vanoi (24 luglio 2016) Paolo Trevisan

Aprile Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Transito di un fronte freddo e temporali sparsi nella notte tra il 29 e 30 giugno 2011

B Analisi idrologica dell evento

Figura 2. Analisi satellitare delle ore UTC del Elaborazione grafica a cura di Marco Bruno. Immagine di proprietà di

Rapporto dell evento meteorologico del 9 maggio 2017

Rapporto dell evento meteorologico del 29 luglio 2017

Rapporto dell evento meteorologico del 4-5 giugno 2011

Rapporto dell evento meteorologico del 21 aprile 2014

SCHEDA EVENTO 30/05/2014

La formazione delle precipitazioni. Meteorologia

Rapporto dell evento meteorologico del maggio 2013

Analisi di una situazione di caldo anomalo nelle zone pedemontane del NW. Gli eccezionali valori termici del 19 marzo 2005

Agosto Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Agosto Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Arpa Emilia-Romagna, Servizio IdroMeteoClima. Rapporto dell evento meteorologico del 23 e 24 giugno 2012

Caldo e secco nell ultimo bimestre del 2015

La perturbazione del 25 e 26 dicembre 2013

Figura 3. Precipitazione cumulata il Dati ottenuti dalla Rete Stazioni Meteonetwork CEM.

Il forte maltempo del 29 giugno 2006

TEMPORALI DA LINEA DI CONVERGENZA OROGRAFICA. Dott. Francesco MONTANARO

Mese di Ottobre Andamento meteorologico Sicilia ottobre 2014 Media regionale stazioni SIAS

NOZIONI DI METEOROLOGIA. di Piernando Binaghi

Rapporto radar dell evento meteorologico del 7-9 gennaio 2010

Corso di Meteorologia marina

Rapporto dell evento meteorologico del 27 giugno 2015

Previsioni meteorologiche per il week-end del 1-2 aprile 2017

RELAZIONE EVENTO 30/06 01/07/2016

Settembre Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

L ANOMALIA TERMICA DELLA PRIMA DECADE DI APRILE 2011

Meteorologia. Meteorologia. G.Vitali. beamer-icsi-l

Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio. Corso di Costruzioni Idrauliche A.A

Fig 1. Situazione meteo da satellite delle ore 10 UTC del Elaborazione grafica di Lorenzo Catania.

Situazioni meteo invernali sulle Alpi

Analisi meteorologica della perturbazione del 10 e 11 novembre 2012

Rapporto dell evento meteorologico del 28 giugno 2017

Rapporto dell evento meteorologico del 25 e 26 giugno 2017

Relazione tecnica TEMPORALI INTENSI SULLE DOLOMITI MARTEDI 4 AGOSTO 2015

CRONACA METEO LIGURIA

Gennaio Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Rapporto dell evento meteorologico dal 18 al 19 agosto 2016

Rapporto dell evento meteorologico del novembre 2010

SCHEDA EVENTO PLUVIO 12 maggio 2010

METEO REPORT Provincia Autonoma di Trento

Figura 1. Situazione meteo vista da satellite delle ore UTC del Elaborazione grafica a cura di Michele Salmi.

Rapporto dell evento meteorologico dal 22 al 23 ottobre 2017

RELAZIONE METEOROLOGICA MENSILE LOMBARDIA

Rapporto radar dell evento meteorologico del 23 e 24 gennaio 2009

LA PREVISIONE METEOROLOGICA

GESTIONE DEL CONSEGUENTE AI. da parte del sistema di allerta della Regione del Veneto

Primavera Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte. Sistemi Previsionali

Attualità sul tempo. Violento temporale in Valle Maggia. 27 giugno 2008 / Guido Della Bruna

TORNADO DI MASERADA DI PIAVE: analisi dell evento

Rapporto dell evento meteorologico dal 14 al 15 luglio 2016

Eventi intensi di foehn del novembre 2004

RELAZIONE EVENTO 19-20/10/2016

GME. Le carte a 850 hpa

Transcript:

REPORT METEOROLOGICO 1 Agosto 2015 Per info: previsori@lamma.rete.toscana.it Consorzio LaMMA - Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale 1

Evento temporalesco a Firenze del 1 agosto 2015 Sinottica ed evoluzione meteo: il 1 agosto una saccatura collegata ad una circolazione depressionaria sulle Isole Britanniche transita sull Italia centro settentrionale determinando un generale peggioramento delle condizioni meteorologiche (immagine 1). Il sistema, associato ad aria fredda in quota e sospinto da un ramo secondario del getto, determina la formazione di numerose linee di instabilità, una delle quali interessa direttamente la Toscana (immagine 2). Quest ultima favorisce l innesco di un attivo fronte temporalesco che, inserito nel flusso sud-occidentale alla media troposfera, tende a spostarsi rapidamente verso nord-est interessando gran parte della Toscana centro-settentrionale tra il tardo pomeriggio e le prime ore della sera. Nel suo movimento verso levante il sistema tende ad intensificarsi grazie all aumento dell instabilità legata all avanzamento della saccatura; in questa fase si assiste alla formazione di una seconda cella temporalesca al confine tra le province di Firenze e Prato (immagine 3) cui si associano forti piogge, intense raffiche di vento e locali grandinate. L assenza di blocchi anticiclonici sui Balcani favorisce lo spostamento della saccatura verso est e, quindi, una rapida cessazione dei fenomeni. Immagine 1: temperatura e altezza geopotenziale a 500 hpa alle ore 18 UTC del 1 agosto; si noti l aria fredda associata alla saccatura in transito sulle zone centro-settentrionali 2

Immagine 2: pressione al suolo e fronti alle ore 12 UTC del 1 agosto; si noti la linea di instabilità tra Arcipelago e Toscana nord-occidentale responsabile dell innesco dei sistemi temporaleschi Immagine 3: cerchiato in nero il secondo sistema temporalesco in formazione tra le province di Firenze e Prato alle ore 18 e 30 ora locale; la formazione della cella è probabilmente legata all orografia locale che ha fatto da innesco al suolo (rilievi del Montalbano) 3

Nel pomeriggio del 1 agosto l avvicinamento della saccatura associata ad aria fredda in quota determina la formazione di una linea di instabilità lungo la costa centro-settentrionale della Toscana e sull Elba dove, tra le 16:00 e le 17:00, si assiste alla formazione di una prima cella temporalesca (immagine 4). Quest ultima, a causa della presenza di un intenso ed umido flusso di correnti sudoccidentali alle medie quote (immagine 5), si sposta verso nord-est. Il movimento verso nord-est è altresì favorito dalla presenza di un ramo secondario della corrente a getto (immagine 6), la cui presenza contribuisce in maniera decisiva ad aumentare lo shear verticale del vento (immagine 7) e, quindi, anche ad intensificare l intensità dei sistemi temporaleschi in formazione. Immagine 4: area temporalesca in prossimità della costa centro settentrionale toscana; la cella coincide con la posizione della linea di instabilità individuata dalle mappe sinottiche (immagine 2) 4

Immagine 5: umidità relativa e vento a 700 hpa alle ore 18 UTC del 1 agosto; si noti gli elevati valori di umidità e l intenso flusso sud occidentale Immagine 6: corrente a getto (300 hpa) alle ore 18 UTC del 1 agosto 5

Immagine 7: shear verticale del vento alle ore 18 UTC del 1 agosto Tra le 18:00 e le 19:00 l ingresso della cella nell entroterra determina piogge intense sulle province di Livorno, Pisa, Lucca e sulla parte più occidentale della provincia di Firenze. Tra le 19:00 e le 20:00 si assiste alla formazione di una seconda cella temporalesca al confine tra le province di Firenze e Prato cui si associano forti piogge, intense raffiche di vento e locali grandinate. L innesco al suolo di questa seconda cella temporalesca sembra legato all orografia locale (rilievi del Montalbano - immagini 8-9-10), mentre il rapido sviluppo della stessa in quota è favorito, oltre che dagli elementi sinottici fin qui descritti, dall ambiente particolarmente ricco di energia. A dimostrazione di quest ultima affermazione si riportano le immagini relative a: CAPE (energia potenziale), Total Totals (gradiente termico verticale) e K-Index (probabilità di occorrenza di temporali) (immagini 11-12-13). Da rimarcare i valori molto elevati sia del K-Index che della CAPE, in entrambi i casi prossimi ai rispettivi fondo scala. Relativamente alle violente raffiche di vento che hanno colpito la parte sud orientale di Firenze (immagine 14) si presume che siano state causate da intense correnti discendenti generale dalla cella temporalesca (downburst* vedi nota a fondo report) e non da una tromba d aria; questa ipotesi pare suffragata dall osservazione dei danni osservati attraverso la quale si evince, ad esempio, che gli alberi sono stati abbattuti sullo stesso lato, senza torsione e hanno conservato la chioma (in presenza di tornado, al contrario, gli alberi vengono totalmente defogliati, si osservano torsioni del tronco e i fusti abbattuti possono distare centinaia di metri dalla loro base). 6

Immagini 8-9-10: evoluzione del temporale (ore 18 e 15, 18 e 30, 18 e 45 ora locale) formatosi a sud delle province di Pistoia e Prato; nella mezz ora successiva sul bordo meridionale della stessa cella si è assistito alla genesi di altri temporali secondari (sistema multicellulare) 7

Immagine 11: CAPE (Convective Available Potential Energy) alle ore 18 ora locale Immagine 12: TOTAL TOTALS + SWEAT INDEX alle ore 18 ora locale 8

Immagine 13: K INDEX alle ore 18 ora locale Immagine 14: la posizione della cella temporalesca alle ore 18:45; il sistema avanza verso nord-est e nella zona frontale si generano i downburst (probabilmente responsabili dei danni nella zona sud est di Firenze) 9

Per quanto riguarda le precipitazioni massime registrate dalle stazioni meteorologiche gestite dal Centro Funzionale Regionale nell area di Firenze, si segnalano valori di 40-45 mm in un ora e di 20-25 mm in 15 minuti (immagine 15). Questo quantitativo orario osservato dalle stazioni meteorologiche ufficiali mostra tempi di ritorno intorno a 20 anni. Tuttavia occorre sottolineare che, in presenza di piogge particolarmente intense, specialmente se accompagnate da forte vento e grandine, i pluviometri possono anche sottostimare la reale precipitazione; inoltre, trattandosi di eventi estremamente circoscritti nello spazio non è detto che i pluviometri abbiano intercettato la quantità massima di pioggia. Immagine 15: piogge osservate dalle 19:00 alle 20:00 del 1 agosto 10

*DOWNBURST: in una cella temporalesca è sempre presente una corrente ascensionale (updraft) che fornisce l alimentazione del temporale e una discendente (downdraft) in cui sono presenti le precipitazioni. Queste ultime, evaporando durante la caduta, contribuiscono a rendere più fredda e quindi più densa e pesante la massa d'aria in discesa. Quando, per svariati motivi, come per esempio una marcata differenza di temperatura tra l updraft e il downdraft o l immissione di aria secca nelle parti alte del sistema temporalesco, la corrente discendente diventa molto intensa e violenta, si forma il downburst. Quando il downburst raggiunge il suolo si diffonde in tutte le direzioni (ma con maggior intensità nella direzione di spostamento del sistema temporalesco), favorendo raffiche di vento estremamente forti, che possono produrre effetti al suolo simili a quelli delle trombe d aria. In realtà le caratteristiche fisiche del downburst sono abbastanza diverse da quelle delle trombe d aria, in quanto in questo ultimo caso i venti ruotano attorno ad un asse verticale e i danni sono concentrici rispetto alla zona di passaggio. Nella figura è rappresentato lo schema di formazione di un downburst. 11