064 ARMI CORTE
P228 Jubilaumsmodell P228 Jubilaumsmodell Il Giubileo della Sauer & Sohn Molto spesso le armi sono usate per celebrare ricorrenze della più varia natura, indipendentemente dalla loro origine. Ben rappresentate nel particolare quanto gremito segmento commemorativo sono le pistole semiautomatiche, tra cui fa bella mostra la SIG Sauer P228 Jubilaumsmodell realizzata in occasione del duecentocinquantesimo anniversario della Sauer & Sohn di Francesco Battista - Foto di Roberto Allara La J.P. Sauer & Sohn GmbH, oggi sita nella cittadina tedesca di Eckernförde, nacque nel lontano 1751 a opera di Johann Paul Sauer in quel di Suhl, importante centro della Turingia che è tradizionale epicentro dell industria armiera germanica, tanto da essere nota come Waffenstadt o Città delle Armi. Nel corso degli anni la Sauer acquisì una meritata fama per l eccellenza dei suoi prodotti e, all inizio del ventesimo secolo, entrò anche nell emergente settore delle pistole semiautomatiche; qui, oltre agli eleganti ma meccanicamente consueti modelli con carrello a sezione tubolare in 6,35 e 7,65 Browning (tra cui il Behordenmodell, che fu ben accetto anche da parte delle forze di polizia tedesche), si ricorda soprattutto la splendida 38H che trovò impiego durante la Seconda guerra mondiale, periodo in cui la Sauer fu peraltro una delle principali produttrici della carabina 98k e dello StG 44. Nei primi anni del dopoguerra l attività dell azienda subì una forzata interruzione, in quanto Suhl fu inglobata nella zona occupata dall Armata Rossa poi divenuta la Repubblica Democratica Tedesca, e gli stabilimenti della Sauer furono requisiti dai sovietici: solo nel 1951 la storica firma fu riorganizzata nella parte occidentale del Paese e fu la prima ditta del comparto armi a ottenere l autorizzazione a riprendere l attività da parte delle potenze occidentali che all epoca ancora amministravano il territorio. Da allora il suo cammino è proseguito su un sentiero costellato di successi sia nel campo delle armi lunghe tra cui non possiamo esimerci dal citare i fucili costruiti per conto della Weatherby e i modelli 80, 90 e 200/202 sia in quello delle corte: in quest ultimo settore commerciale, dopo una serie di rivoltelle tipo Single Action e una composta da armi ispirate ai classici Smith & Wesson M&P, l impulso che proiettò la Sauer nell empireo dei produttori di pistole semiautomatiche venne dalla Svizzera. Nella prima metà degli anni Settanta, infatti, essa si legò alla SIG di Neuhausen, con cui sviluppò la nuova pistola d ordinanza della Confederazione Elvetica: la P75, conosciuta commercialmente come P220, che prese il posto della leggendaria P210. Dalla P220 derivarono numerosi modelli di larghissimo 065
ARMI CORTE I comandi esterni sono quelli comuni a tutti i modelli derivati dalla capostipite P220: qui vediamo il chiavistello di smontaggio, che deve essere ruotato in basso per consentire di rimuovere il carrello dal fusto 066
P228 Jubilaumsmodell La P228 è la versione compatta della P226, rispetto alla quale è più corta e bassa e presenta il ramo anteriore del paragrilletto arrotondato invece che squadrato introdusse quella variante che è oggi probabilmente la più diffusa e in cui i tradizionali risalti anulari che vincolano la canna al carrello impegnando gli appositi recessi fresati nel cielo di quest ultimo sono sostituiti dal contrasto tra la sezione di culatta della canna e l ampia finestra di espulsione. Un disegno le cui radici risalgono alle pistole Webley & Scott calibro.455 Auto della Grande Guerra e che fu ripreso dall ordinanza francese M1935S, ma che nelle SIG Sauer venne ot- successo, rapidamente diffusisi tra le forze militari e di polizia di tutto il mondo occidentale e accolti con enorme favore dal pubblico civile tanto in Europa quanto negli Stati Uniti. Innovazione meccanica ed eccellenza costruttiva Le pistole della serie P220 introdussero per la prima volta, in un mondo ancora largamente aduso a metodologie costruttive di impianto tradizionale, tecnologie innovative e capaci di coniugare alti standard di esecuzione e costi industriali sostenibili anche dalle moderne industrie occidentali. Grande interesse destò in primo luogo il processo di realizzazione del carrello, ottenuto tramite piegatura e sagomatura di una pesante lamiera di acciaio stampata, alla cui sezione distale veniva quindi saldata una piastra frontale recante la boccola di volata e il foro per l asta di guida della molla di recupero; l otturatore era invece un pezzo separato, macchinato e quindi brasato e spinato al guscio del carrello. Il fusto era invece di lega leggera e ospitava un blocchetto centrale di acciaio entro cui era ricavato il piano inclinato deputato a interagire con l analoga superficie scavata nello zoccolo della canna, al fine di indurre l abbassamento della sezione posteriore della stessa. La P220 era infatti basata sul sistema di chiusura geometrica a corto rinculo di canna, cosa scontata data la cameratura per la cartuccia calibro 9x19 mm (o 9 Parabellum), ma anche in questo caso disse qualcosa di nuovo: difatti, pur adottando lo schema basilare Browning con canna a due gradi di libertà, ne Il pulsante di svincolo del serbatoio caricatore è posto alla base della guardia, soluzione oramai universalmente adottata che presenta il vantaggio di una immediata acquisizione da parte del pollice del tiratore La linea della P228 è ancora oggi moderna e funzionalmente elegante e può oramai essere definita senza ombra di dubbio classica 067
ARMI CORTE Da sinistra si osservano la leva che permette di portare a riposo il cane in piena sicurezza e il tasto di comando del congegno di arresto del carrello: entrambi i comandi sono comodamente raggiungibili timizzato e adeguato ai moderni cicli di produzione. Decisivo per le fortune della serie P220 furono le prove di selezione XM9, condotte dall esercito degli Stati Uniti nel 1984 nell ambito del programma interforze volto a trovare una nuova e moderna pistola d ordinanza in sostituzione della Colt 1911A1: per la partecipazione a questa gara, conclusasi come noto con la vittoria della Beretta M92F, la SIG Sauer realizzò infatti il modello P226, versione della P220 modificata per accogliere un serbatoio caricatore bifilare capace di 15 cartucce. Sebbene sconfitta dall arma italiana, la P226 conobbe in breve tempo un enorme successo che dura tuttora e diede origine, qualche anno dopo, alla compatta P228, altro modello accolto con grande favore e adottato anche da alcune branche delle forze armate degli Stati Uniti con la sigla M11. Della P228 fu realizzata nel 2001 una serie limitata denominata Jubilaumsmodell, per celebrare i 250 anni di vita della Sauer & Sohn. Eleganza funzionale Dobbiamo dire che la P228 Jubilaumsmodell, prodotta in soli cinquanta esemplari uno dei quali abbiamo potuto ammirare durante una visita presso la Bignami di Ora, in provincia di Bolzano, si presenta con una sobria eleganza, decisamente più aderente ai nostri gusti rispetto a molte armi commemorative di produzione mitteleuropea: niente foglie di quercia pesantemente incise e scolpite su metallo e legni, bensì una calda e pastosa brunitura nera lucida su cui risaltano senza troppo sfarzo le scritte e i comandi rimessi in oro. Insomma una pistola sì fuori dal coro, ma senza sfacciataggini rutilanti o sovrabbondanze barocche, corredata di un bel paio di guancette di legno che ci sembrano proprio delle Nihl. Al di là dell abito da cerimonia, la P228 del giubileo è meccanicamente identica alle sue sorelle di tutti i giorni. Della chiusura abbiamo già detto; resta ora da sottolineare come tutte le pistole della serie principiata con la P220 siano caratterizzate dallo scatto in azione mista, ovvero dalla possibilità di sparare il primo colpo in doppia azione (anche se sono stati e vengono tuttora offerti congegni di scatto alternativi basati sulla tipologia DAO), nonché dall assenza di qualsiasi sicura manuale. Le SIG Sauer, compresi i modelli di piccolo calibro come le P230 e P232, presentano infatti unicamente il blocco automatico del percussore, integrato dalla leva che permette di portare a riposo il cane senza dover toccare il grilletto; esse furono anzi le prime pistole semiautomatiche a fare a meno della sicura facoltativa pur essendo progettate per essere portate con la cartuccia in camera, una scelta senz altro coraggiosa quarant anni fa (anche la Tokarev TT30 Le scritte identificative sono elegantemente rimesse in oro, come i comandi esterni e il cane. La P228 del giubileo celebra i duecentocinquant anni della Sauer, ricorrenza caduta nel 2001, e fu prodotta in soli cinquanta esemplari 068
P228 Jubilaumsmodell Il sistema di chiusura stabile a corto rinculo di canna prevede la sostanza del progetto Browning, sostituendo però il contrasto tra il blocco di culatta della canna e la finestra di espulsione ai classici risalti anulari e ai corrispondenti incavi 069
ARMI CORTE L unico sistema di sicurezza presente nelle SIG Sauer è il blocco automatico del percussore, che viene escluso solo premendo a fondo corsa il grilletto Questo particolare ravvicinato permette di apprezzare l affidabile molla di recupero a fili intrecciati La P228 nel classico smontaggio da campagna 070
P228 Jubilaumsmodell Gli organi di mira sono ben dimensionati e offrono un ottima visuale al tiratore: i riferimenti bianchi di tacca e mirino devono essere sovrapposti, secondo il sistema noto come Von Stavenhagen è priva di sicura manuale, ma vorremmo conoscere colui che si fiderebbe a portarla pronta all uso affidandosi solo alla monta di sicurezza del cane ). Considerazioni finali Da qualche anno la produzione della P228 è cessata anche se ogni tanto vengono approntati piccoli lotti di questo modello in esecuzione speciale, come la P228R e il suo posto è stato preso dalla versione in calibro 9 mm della P229: ricordiamo che questa pistola nacque infatti nel 1994 appositamente per impiegare le cartucce calibro.40 S&W e.357 SIG e si differenzia dalla P228 solo per la costruzione del carrello, che è monolitico e ricavato per fresatura e lavorazione da una barra di acciaio inossidabile al fine di conferire una maggiore resistenza alle sollecitazioni originate dalle due esuberanti munizioni testé menzionate. Sul finire dello scorso secolo le due cartucce sono poi state offerte come camerature opzionali anche per la P226, con la logica conseguenza che la nuova metodologia di costruzione del carrello è stata estesa anche a questo modello. La rosata di prova allegata alla Jubilaumsmodell testimonia che, anche in questa veste, la P228 rimane una pistola precisa e del tutto funzionale: bella certo, ma anche e soprattutto all altezza della sua fama in ambito operativo. n Scheda tecnica La rosata di prova che accompagna la Jubilaumsmodell numero 10 da noi provata: i cinquanta esemplari prodotti sono numerati Produttore: J.P. Sauer & Sohn GmbH, Ziegelstadel 20, 88316 Isny im Allgäu, Germania; internet www.sauer.de Importatore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (BZ), telefono 0471.803000, fax 0471.810899; internet www.bignami.it, email@bignami.it Modello: P228 Jubilaumsmodell Tipologia: pistola semiautomatica Calibro: 9x21 mm IMI Sistema di funzionamento: chiusura geometrica a corto rinculo di canna, sistema Browning modificato Scatto: azione mista Alimentazione: serbatoio caricatore bifilare amovibile, capacità 13 cartucce Congegni di mira: tacca di mira e mirino fissi, montati in sedi a coda di rondine, con riferimenti bianchi Congegni di sicurezza: sicura automatica al percussore, leva disarmo cane Lunghezza canna: 98 mm Lunghezza totale: 180 mm Peso: 745 g Materiali: fusto di lega leggera, carrello di acciaio Finitura: brunitura nera lucida, particolari rimessi in oro Prezzo: 2.720 (indicativo, IVA compresa) Note: arma comune da sparo, già inserita al numero 6462 nel soppresso Catalogo Nazionale 071