Il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione è sostanzialmente ascrivibile ad elementi di cittadinanza albanesi e romena.

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225 Il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione è sostanzialmente ascrivibile ad elementi di cittadinanza albanesi e romena. Sodalizi delinquenziali cinesi - oltre che nello sfruttamento di proprie connazionali nel meretricio, solitamente utilizzando fittizi centri massaggi - risultano coinvolti nello spaccio di droghe sintetiche - quali l ecstasy - e nella gestione del gioco d azzardo.

226 PRINCIPALI OPERAZIONI DI POLIZIA 11 febbraio 2015 - Milano, Catania, Como, Crotone, Monza, Piacenza e Torino - La Polizia di Stato ha eseguito 25 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti cittadini stranieri, prevalentemente eritrei, responsabili di favoreggiamento dell immigrazione clandestina. Le indagini - avviate a seguito dell arresto a Monza di un passeur brasiliano, che trasportava 5 clandestini eritrei verso la Germania - hanno consentito di disarticolare una rete criminale eritrea operante a Milano ed a Monza, con ramificazioni in Sicilia, Calabria e Grecia, dedita al favoreggiamento dell immigrazione clandestina di connazionali verso il nord Europa, in particolare la Germania, la Svezia e la Norvegia. 26 maggio 2015 - Piacenza, Lodi e Parma - L Arma dei Carabinieri ha eseguito 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti di cittadinanza romena e albanese, ritenuti responsabili di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione su strada di giovani donne, loro connazionali.

227 PROVINCIA DI RAVENNA Nella provincia di Ravenna, caratterizzata da un economia prevalentemente orientata verso i settori agricolo e turistico, non si registrano forme radicate di criminalità organizzata, sebbene nel territorio siano presenti esponenti di gruppi criminali di matrice mafiosa appartenenti a Cosa nostra, alla Ndrangheta e alla Camorra. Particolare attenzione viene rivolta al comparto turistico-alberghiero che, costituendo una fondamentale fonte di reddito del territorio, risulta più esposto al rischio di contaminazione da parte delle organizzazioni criminali. D altra parte l attuale contesto di generalizzata crisi economica, rappresenta un aspetto suscettibile di comportare forme di indebitamento imprenditoriale, con conseguente necessità di dismissione e cessione delle relative attività commerciali e ricettive. Relativamente a Cosa nostra, sono operativi soggetti legati al mandamento mafioso di Villabate (PA) - collegati al nucleo familiare del defunto Francesco Pastoia, già capo della famiglia di Belmonte Mezzagno (PA) - nonché alla famiglia Nicotera-Avellino, attiva a Misterbianco. La Ndrangheta è presente con elementi della famiglia Femia di Marina di Gioiosa Jonica (RC), leader nel gioco elettronico e nella distribuzione e noleggio di apparecchiature di intrattenimento video slot. Affiliati o contigui a clan camorristici - in particolare le frange Schiavone dei casalesi - sono dediti all usura, alle estorsioni ed al reimpiego di capitali. La criminalità straniera - alimentata da compagini etniche provenienti dall est europeo e dall area balcanica, dall Africa settentrionale e sub-sahariana, dal sud America - incide per il 41,2% sul totale dei reati segnalati, distinguendosi precipuamente nella detenzione e nello spaccio di sostanze stupefacenti, nel favoreggiamento e nello sfruttamento della prostituzione, nei reati predatori. Per questi ultimi delitti, anche se nel periodo in esame si è assistito ad un sensibile calo delle rapine e dei furti (resta comunque elevato il numero delle denunce per i furti in genere, quelli con destrezza e in abitazione), appare significativa l incidenza di segnalazioni riferite a cittadini stranieri. Le operazioni antidroga censite nel 2015 sono state 249, con il sequestro di 156,39 kg. di sostanze stupefacenti e 341 piante di cannabis. I sequestri di droga hanno riguardato precipuamente l hashish e l eroina. Il meretricio viene svolto, principalmente, da donne provenienti dall est europeo, assoggettate allo sfruttamento da parte di cittadini albanesi e romeni, questi ultimi dediti anche al compimento di reati di tipo predatorio. Inoltre, vi è un importante numero di cittadini cinesi, coinvolti principalmente nel lavoro nero e nello sfruttamento della prostituzione di connazionali in appartamenti o centri massaggi. Continua ad essere particolarmente massiccia la presenza di cittadini extracomunitari, dediti specialmente nel periodo estivo all abusivismo commerciale ed alla vendita di marchi contraffatti.

228 PRINCIPALI OPERAZIONI DI POLIZIA 16 gennaio 2015 - Ravenna e Fusignano - La Guardia di Finanza ha arrestato un cittadino italiano trovato in possesso di 3,5 kg. di cocaina, 2 kg. di hashish, 1 kg. di marijuana e somma contanti, provento dell attività di spaccio. 22 gennaio 2015 - Ravenna - La Polizia di Stato ha tratto in arresto un soggetto trovato in possesso di 6 kg. di eroina e della somma in contanti di 1.690,00 euro. Nel corso della successiva perquisizione domiciliare sono stati sequestrati ulteriori 26 kg di eroina, gr. 30 di cocaina, materiale atto al confezionamento dello stupefacente ed una pistola semiautomatica mod. 85 con matricola abrasa e completa di caricatore. 27 luglio 2015 - Lugo (RA) - La Polizia di Stato, nell ambito dell operazione Pigna d'oro 2015, ha arrestato un soggetto, fermato alla guida di un camion di ritorno dalla Spagna, e trasportante circa 60 kg. di hashish. 20 settembre 2015 - Fusignano (RA), Catania e Acicatena (CT) - L Arma dei Carabinieri ha eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti catanesi, responsabili di rapina, ricettazione e sequestro di persona. L attività investigativa consentiva il recupero di refurtiva, provento di una rapina ai danni di un oreficeria di Ravenna. 28 ottobre 2015 - Ravenna - La Polizia di Stato, nell ambito dell operazione Radio Station, ha arrestato un soggetto trovato in possesso di 780 gr. circa di cocaina, di 1,6 kg. di marijuana e 2,9 kg. di hashish, oltre che di somma contante, provento di spaccio.

229 PROVINCIA DI REGGIO EMILIA La posizione geografica della provincia e le fiorenti attività commerciali ed industriali favoriscono i tentativi di infiltrazione nel tessuto sociale, economico ed imprenditoriale, posti in essere da organizzazioni criminali di tipo mafioso. Sul territorio è stata riscontrata la presenza di affiliati a clan di tipo mafioso provenienti dalla Calabria, Campania e Sicilia, che si sono stabiliti in vari comuni della provincia. In particolare, soggetti originari di Cutro e di Isola Capo Rizzuto, vicini alle famiglie, tra loro contrapposte, dei Dragone e dei Grande Aracri, sono dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti e allo sfruttamento della prostituzione, ma anche impegnate ad insinuarsi nell economia legale, nel tentativo di accaparrare risorse e commesse pubbliche. Si conferma la gravitazione di soggetti della famiglia Vrenna-Pompeo di Crotone - attivi nella gestione di bische clandestine, nelle estorsioni e nel traffico e spaccio di sostanze stupefacenti - ed elementi del sodalizio Amato di Rosarno (RC). Si evidenzia la presenza di soggetti legati ai clan Arena e Nicoscia di Isola Capo Rizzuto (KR). Particolarmente sovra-esposto ad infiltrazioni della criminalità organizzata mafiosa è il settore dell autotrasporto, caratterizzato dalla presenza di numerose ditte non integralmente in regola sotto il profilo delle autorizzazioni e/o delle iscrizioni di legge e che speculando sulla possibilità di beneficiare di talune agevolazioni e/o di eludere taluni controlli, finiscono per alterare le regole della concorrenza. Diffuse risultano le pratiche usuraie ed estorsive - anche ricorrendo ad atti intimidatori - spesso effettuate da soggetti calabresi sia in pregiudizio di corregionali che imprenditori locali. Del pari è emerso come organizzazioni criminali calabresi, con l allestimento fraudolento di società appositamente costituite, siano ricorsi a fatturazioni per operazioni finanziare inesistenti, al fine di realizzare il riciclaggio di rilevanti capitali illecitamente acquisiti. Il 28 gennaio 2015, la provincia, unitamente ad altre località dell Emilia Romagna e del territorio nazionale, è stata interessata dall operazione Aemilia che ha consentito di disarticolare un sodalizio di stampo ndranghetista, attivo sul territorio emiliano ed operante anche nelle regioni Veneto e Lombardia, capace di un autonoma e localizzata forza di intimidazione, con epicentro a Reggio Emilia, risultato collegato alla cosca Grande Aracri di Cutro (KR) Nel maggio 2015, il Ministro dell Interno ha disposto l accesso presso l amministrazione comunale di Brescello (RE).

230 Nel quadro delle attività finalizzate alla disarticolazione economica del sodalizio Grande Aracri, il 24 febbraio 2015 è stato eseguito un provvedimento di sequestro beni - emesso dal Tribunale di Reggio Emilia - nei confronti di un soggetto originario di Cutro, già indagato per associazione mafiosa, riciclaggio ed altro, che aveva tentato di dissimulare le disponibilità economiche intestando fittiziamente a prestanome, società aventi sede in Montecchio Emilia (RE) ed operanti in Emilia Romagna e Val d Aosta. Nel settore degli appalti pubblici, il Prefetto di Reggio Emilia ha adottato numerose interdittive - in specie nei confronti di ditte e società, i cui amministratori erano contigui a personaggi affiliati a ndrine calabresi - oltre che provvedimenti di rigetto delle istanze di iscrizione nella white liste. Pregresse attività investigative hanno documentato la presenza di soggetti provenienti dalla Campania, alcuni dei quali legati a clan dei casalesi, attivi nel settore degli stupefacenti - soprattutto nell area della bassa reggiana - nelle estorsioni, nell usura e nel reimpiego dei proventi illeciti in attività economiche. Sul territorio si rileva anche l operatività di soggetti vicini a Cosa nostra, in particolare contigui al mandamento di Villabate (PA) e collegati al nucleo familiare del defunto Francesco Pastoia, già capo della famiglia di Belmonte Mezzagno (PA). In quest area, connotata da un diffuso benessere, i reati contro il patrimonio sono quelli che maggiormente incidono sulla percezione di sicurezza della popolazione; i furti sono i delitti più denunciati (tra questi quelli in abitazione e con destrezza), mentre le rapine risultano in calo rispetto all anno precedente. Il coinvolgimento degli stranieri si conferma talmente diffuso, che le segnalazioni a loro carico per la violazione di tali reati sono più numerose di quelle che riguardano gli italiani. Il traffico di sostanze stupefacenti registra forme di sinergia tra le organizzazioni criminali italiane e sodalizi a composizione etnica. Lo spaccio viene gestito prevalentemente da nigeriani, marocchini ed albanesi, che detengono il monopolio della tratta proveniente dai Balcani. Nel 2015 9 le operazioni antidroga censite sono state 110, con il sequestro di 33,68 kg. di sostanze stupefacenti e 837 piante di cannabis. Il dato complessivo relativo alle persone denunciate nell ambito del contrasto ai traffici di droga, evidenzia una prevalenza dei cittadini stranieri rispetto agli italiani. Si segnala la gravitazione di aggregazioni delinquenziali georgiane dedite a reati contro il patrimonio. 9 Fonte DCSA.

231 PRINCIPALI OPERAZIONI DI POLIZIA 21 gennaio 2015 - Montecchio Emilia (RE), Parma, Busseto (PR), Soragna (PR), Montechiarugolo (PR), Isola Capo Rizzuto (KR) e Crotone - La Guardia di Finanza, nell ambito dell operazione Millefiori, ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni riconducibili ad un soggetto già colpito in passato da misure cautelari e interdittive, collegato, a vario titolo, ad esponenti di spicco della ndrina di Cutro (KR) e a disposizione delle cosche Grande Aracri operanti nel reggiano. L attività ha consentito il sequestro di aziende, immobili, autoveicoli, terreni, conti e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 10,3 milioni di euro. 28 gennaio, 11 luglio e 29 ottobre 2015 - Catanzaro, Crotone, Mantova, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia - L Arma dei Carabinieri ha eseguito un ordinanza di custodia cautelare in carcere e due fermi di indiziato di delitto nei confronti di complessive 163 persone, responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, reimpiego di capitali di illecita provenienza, riciclaggio, usura, emissione di fatture per operazioni inesistenti, trasferimento fraudolento di valori, porto e detenzione illegali di armi da fuoco, danneggiamento e altri reati, aggravati dal metodo mafioso. I provvedimenti scaturiscono da un articolata manovra investigativa, sviluppata su più fronti e successivamente collegata a convergenti inchieste condotte in Calabria e in Lombardia, i cui esiti hanno consentito di delineare il quadro complessivo degli assetti organizzativi della cosca Grande Aracri di Cutro (KR) in Emilia Romagna e in Lombardia. Le indagini hanno comprovato la capacità della consorteria di attuare una pervasiva infiltrazione del tessuto economico e imprenditoriale nei settori dell edilizia, dei trasporti, del movimento terra e dello smaltimento dei rifiuti, tanto nel territorio d origine, quanto nelle aree di proiezione, mediante una sistematica pressione estorsiva esercitata nei confronti di imprenditori locali, finalizzata ad imporre, nella fase di esecuzione delle opere, la scelta di subappaltatori e fornitori fra quelli di riferimento dell organizzazione criminale. 11 febbraio 2015 - Reggio Emilia - La Polizia di Stato, nell ambito dell operazione Exit, ha arrestato 2 soggetti - di cui uno di nazionalità marocchina - responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, sequestrando 13,46 kg. di hashish. 3 marzo 2015 - Reggio Emilia - La Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato 3 cittadini stranieri, responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti essendo stati trovati in possesso di 4 kg di hashish. 19 maggio 2015 - Reggio Emilia - La Polizia di Stato ha arrestato 3 soggetti di cui 2 di nazionalità spagnola e uno di marocchina - responsabili di traffico di sostanze stupefacenti, essendo stati trovati in possesso di 186 kg di hashish. Nell ambito della medesima inchiesta erano già stati già sequestrati 90 kg della medesima sostanza stupefacente.

232 20 ottobre 2015 - Reggio Emilia - La Polizia di Stato, nell ambito dell operazione House of Cards, ha eseguito una misura cautelare nei confronti di 5 soggetti di origini calabresi, responsabili di associazione per delinquere finalizzata all emissione di fatture per operazioni inesistenti la cui emissione era destinata ad abbassare l imponibile di numerose ditte in modo da consentire loro, di evadere le imposte ed agli emittenti di recuperare i crediti di IVA. Uno dei destinatari dei provvedimenti fungeva da intestatario fittizio di almeno una ditta c.d. cartiera, con il compito di emettere fatture per operazioni inesistenti e di prelevare da sportelli bancomat il denaro versato sui conti correnti bancari della società compiacenti. 30 dicembre 2015 - Reggio Emilia - La Polizia di Stato, nell'ambito dell operazione Rexit, ha tratto in arresto due soggetti, trovati in possesso di 1 kg. di eroina.

233 PROVINCIA DI RIMINI L area riminese, per le sue peculiari caratteristiche socio-economiche, evidenzia chiari indicatori di possibile vulnerabilità rispetto a tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata. Recenti risultanze investigative - peraltro estese nella limitrofa Repubblica di San Marino - hanno rivelato le ininterrotte offensive espansionistiche della Camorra, presente con articolazioni riconducibili ai clan D Alessandro-Di Martino di Castellammare di Stabia (NA), Stolder di Napoli, Vallefuoco di Brusciano (NA), Mariniello di Acerra (NA), Verde di Sant Antimo (NA), Grimaldi di Napoli, e da ultimo, anche a compagini dei casalesi. Tali sodalizi - oltre che ad assicurare supporto logistico ai latitanti - risultano attivi nel narcotraffico, nel gioco d azzardo e nelle pratiche estorsive ed usuraie, soprattutto in pregiudizio di imprenditori locali e proprietari di locali notturni. L attivismo della criminalità organizzata campana nella riviera romagnola trova ulteriore riscontro dagli esiti di brillanti indagini sviluppate nei confronti di consorterie contigue ai clan dei casalesi, precipuamente impegnate a riallocare e reimpiegare capitali di provenienza illecita. Quanto alla Ndrangheta, la sua rappresentazione è assicurata dalle cosche: Vrenna-Pompeo di Crotone (KR), dedita alla gestione di bische clandestine, alle estorsioni ed al traffico di stupefacenti; Forastefano di Cassano Ionio (CS), rivolta a privilegiare attività di moneylaundring nei comparti turistico-alberghiero, immobiliare ed agricolo. Il 3 settembre 2015 a Rimini, nell ambito dell operazione Aemilia, è stato eseguito un provvedimento di sequestro di quote sociali e conti correnti di società operanti nel settore della ristorazione, riconducibili a due soggetti legati alla cosca Grande Aracri, indagati per trasferimento fraudolento di beni ed omessa comunicazione delle variazioni patrimoniali. Per quanto attiene alla criminalità straniera, è stata accertata la significativa presenza di soggetti provenienti dall est europeo e da aree balcaniche - su tutti romeni ed albanesi - dediti principalmente al traffico ed allo spaccio di stupefacenti, allo sfruttamento della prostituzione, ai furti ed alle rapine. Nel 2015, le segnalazioni all Autorità Giudiziaria ascritte agli stranieri sono state complessivamente 2.455 (confermando un trend pluriennale in decremento) ed hanno pesato per il 39,3% sul totale di quelle riferite a persone denunciate e/o arrestate, mantenendo, dunque, anche nell anno in esame, un incidenza contenuta, fatta eccezione per le rapine, i furti e i tentati omicidi. Compagini delinquenziali provenienti dal nord e centro Africa sono risultate operative nei settori del traffico e dello spaccio di stupefacenti, dello sfruttamento della prostituzione.

234 Con riferimento al 2015 10 le operazioni antidroga censite sono state 124, con il sequestro di 46,43 kg. di sostanze stupefacenti e 351 piante di cannabis. Le sostanze maggiormente sequestrate sono risultate l hashish, la marijuana e la cocaina. Per quanto attiene ai reati predatori, si segnalano la perpetrazione di furti (numerosi quelli in abitazione, ma anche quelli con destrezza) e rapine (prevalentemente quelle in pubblica via), anche se in diminuzione rispetto al precedente anno. Inoltre, anche le segnalazioni riferite ai danneggiamenti, tra l altro in incremento rispetto al precedente anno, hanno fatto registrare un dato non trascurabile. La criminalità diffusa interessa le aree a maggior vocazione e concentrazione turistica - Rimini, Riccione, Cattolica, Bellaria, Igea Marina - con la consumazione di rapine, furti, truffe, clonazioni di sistemi di pagamento elettronico. Il dispositivo di contrasto operato dalle Forze di Polizia è risultato efficace, facendo registrare un significativo incremento del numero di soggetti segnalati all Autorità Giudiziaria. Il fenomeno dell abusivismo commerciale, posto in essere soprattutto da cittadini senegalesi ed asiatici, si manifesta costantemente, in specie nel corso della stagione estiva: di giorno lungo l arenile, nella zona sud di Rimini, e la sera sui marciapiedi delle isole pedonali più frequentate dai turisti. 10 Fonte DCSA.

235 PRINCIPALI OPERAZIONI DI POLIZIA 8 aprile 2015 Rimini e Torino - La Polizia di Stato, nell ambito dell operazione Black Car, ha eseguito 7 ordinanze di custodia cautelare - di cui uno agli arresti domiciliari - nei confronti di altrettanti soggetti responsabili di furto e rapina. Nel medesimo contesto è stato sottoposto all obbligo di dimora un altro soggetto. Nel corso delle investigazioni in Torino, sono stati arrestati in flagranza di reato altre 3 persone, responsabili di rapina aggravata in danno di un ufficio postale, mentre altre 5 venivano arrestati mentre si apprestavano a perpetrare una rapina ai danni di una gioielleria di Rimini. 4 giugno 2015 - Rimini e Ravenna - L Arma dei Carabinieri ha eseguito 14 provvedimenti cautelari nei confronti di altrettanti soggetti - albanesi e romeni - responsabili, a vario titolo, di illecita detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, detenzione abusiva di arma clandestina. 9 giugno 2015 - Rimini, Pesaro, Ravenna, Ancona e Milano - La Polizia di Stato, nell ambito dell operazione Titano, ha dato esecuzione a 29 ordinanze di custodia cautelare - di cui 18 in carcere, 8 agli arresti domiciliari e 3 divieti di dimora - nei confronti di un sodalizio multietnico, alimentato da elementi di nazionalità albanese, italiana e colombiana, ritenuti responsabili, a vario titolo, di spaccio di stupefacenti, spendita di banconote false e porto abusivo di armi. Nel medesimo contesto, il Questore di Rimini ha disposto la sospensione della licenza, ai sensi dell art. 100 del TULPS, per un noto locale del capoluogo, ritenuto la base operativa del predetto gruppo criminale. 25 agosto 2015 - Province di Rimini e Forlì-Cesena - L Arma dei Carabinieri ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto 7 cittadini albanesi, responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. 3 settembre 2015 - Rimini - L Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza, nell ambito dell operazione Aemilia, hanno sottoposto a sequestro le quote sociali ed i conti correnti di due società operanti in provincia di Rimini nel settore della ristorazione, riconducibili a due soggetti ritenuti legati alla cosca calabrese Grande Aracri. I due erano stati oggetto di indagini per i reati di trasferimento fraudolento di beni ed omessa comunicazione delle variazioni patrimoniali. 12 settembre 2015 - Riccione - L Arma dei Carabinieri ha eseguito sette ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti cittadini albanesi, responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. 20 novembre 2015 - Lanciano (CH) e Rimini - La Polizia di Stato ha tratto in arresto un cittadino albanese, trovato in possesso di 100 gr. di cocaina. In prosecuzione venivano tratti in arresto altri due albanesi, trovati in possesso di 1.561 gr. di cocaina.

236 ABITANTI SUPERFICIE DENSITÀ COMUNI 1.221.218 7.854 KMQ 156,2 AB./KMQ 216

237 REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA La Regione Friuli Venezia Giulia, collocata al confine nazionale con Austria e Slovenia (lungo circa 390 chilometri) e con ampio sbocco sul mare, è caratterizzata da una dinamica attività economica, soprattutto di piccola e media imprenditoria. Il comprensorio, inoltre, è interessato da ingenti investimenti finalizzati alla realizzazione di grandi opere infrastrutturali quali, ad esempio: la costruzione della terza corsia dell autostrada A4 e la previsione dell ampliamento del Porto di Trieste, anche attraverso la realizzazione di una moderna piattaforma logistica. I cantieri navali della Fincantieri a Monfalcone e quelli edili, presenti all interno della base militare U.S.A.F. di Aviano, costituiscono elementi di sicuro richiamo per soggetti riconducibili alle tradizionali consorterie criminali, attivi, principalmente, nel reimpiego di proventi illeciti in attività economiche. Sebbene non si rilevi la presenza stabile di strutture associative di tipo mafioso, la Regione non può considerarsi del tutto immune da infiltrazioni. La permeabilità del tessuto economico consente alle organizzazioni criminali di potersi insinuare nelle realtà locali, senza ricorrere a metodi che destino allarme sociale. A tal proposito, si registra l operatività di affiliati o, comunque, vicini ad organizzazioni criminali di tipo mafioso che potrebbero fornire supporto logistico, al fine di favorire la latitanza di affiliati, e consentire il reinvestimento dei proventi illeciti in attività economiche legali. In particolare, si registrano: soggetti collegati alla ndrina dei Mancuso di Limbadi (VV), nelle province di Trieste e Udine, degli Iona di Belvedere di Spinello (KR), nel territorio di Gorizia, dei Gallace di Guardavalle (CZ), Gallelli di Badolato (CZ), ad Udine, dei Raso- Gullace-Albanese di Taurianova a Pordenone; articolazioni di Cosa nostra a Udine, riconducibili alle famiglie Mazzei-Carcagnusi e Palermo-Acquasanta, quest ultima presente anche a Gorizia; a Pordenone, ascrivibili alle famiglie Campobello di Mazara (TP), Caltagirone-Ramacca di Catania, Brusca di San Giuseppe Jato ed Emmanuello di Gela; elementi campani riferibili ai clan D Alterio-Pianese di Qualiano (NA) e Zazo- Mazzarella di Napoli che sono operativi nell area di Udine e Gorizia; affiliati agli Amato-Pagano di Napoli e agli Ascione-Iacomino-Birra di Ercolano (NA),censiti a Trieste; inoltre, nel territorio di Gorizia, sono risultati presenti elementi riferibili ai Vollaro di San Sebastiano al Vesuvio (NA), ai Limelli-Vangone di Boscotrecase (NA) e agli Ascione di Ercolano; referenti della criminalità organizzata pugliese e, in particolare, dei clan baresi Stramaglia e Di Cosola, stanziati a Udine; dei Mangione-Gigante-Matera di Gravina in Puglia (BA) e Rogoli-Buccarella-Campana di Brindisi attivi a Gorizia.

238 Inoltre, la particolare collocazione geografica della regione, in posizione centrale nell area europea, favorisce la commissione di reati transfrontalieri, agevolati anche dalla recente estensione del territorio comunitario ai nuovi Paesi dell'est, che consente ingressi più veloci. Tra questi si evidenziano il traffico di armi e di sostanze stupefacenti, l immissione di merce contraffatta, il favoreggiamento dell immigrazione clandestina, lo sfruttamento della prostituzione e il contrabbando di sigarette. In questa area territoriale, inoltre, si rileva l insorgere del nuovo fenomeno legato al contrabbando di gasolio, importato illegalmente sul territorio nazionale e destinato a distributori stradali compiacenti del centro-sud Italia, con conseguente evasione fiscale. Si segnala, altresì, la cosiddetta zoomafia che consiste nell importare clandestinamente cuccioli di cani di razze di pregio dall Europa dell Est. Vere e proprie organizzazioni allogene gestiscono i trasporti, utilizzando i valichi regionali quale porta d ingresso verso il territorio nazionale. Attività delittuosa di carattere transazionale, ormai consolidata, è costituita dal contrabbando di tabacchi lavorati esteri - gestito da soggetti di nazionalità ucraina, moldava, bosniaca, russa, ungherese, albanese, romena, nonché italiana - destinati al mercato nazionale, in modo particolare a quello campano. Il tabacco, che in passato giungeva in Italia attraverso la Svizzera, i Balcani o approdando sulle coste pugliesi, attualmente viene introdotto illegalmente nel nostro Paese attraverso i valichi frontalieri con la Slovenia e con l Austria. Le organizzazioni criminali, infatti, hanno individuato nel trasporto su ruote il metodo migliore per trasferire t.l.e. e, quindi, il Friuli Venezia Giulia rappresenta la via più breve per giungere al mercato italiano. Le organizzazioni criminali, particolarmente attive nel settore del narcotraffico, denotano sempre più caratteri di multi etnicità; sono composte da italiani, albanesi, sloveni, colombiani, dominicani, ghanesi, afghani, tunisini e marocchini. Soggetti cinesi confermano il proprio interesse nello sfruttamento della prostituzione. Tali soggetti hanno avviato numerosi centri massaggi, alcuni dei quali costituiscono attività di copertura per l esercizio del meretricio ad opera di connazionali. Soggetti di nazionalità italiana, romena, siriana e pakistana, slovacca e ungherese sono risultati attivi nel favoreggiamento dell immigrazione clandestina. Il territorio regionale, tuttavia, costituisce prevalentemente una zona di transito piuttosto che una meta finale per gli immigrati. Pregresse attività investigative hanno documentato come soggetti frequentatori delle case da gioco site nelle vicine Slovenia e Croazia, siano stati vittime di reati quali l estorsione e l usura. Nell ambito dell attività predatoria, nella regione sono risultati attivi soprattutto romeni, marocchini, ucraini, croati, moldavi, russi, tunisini, afgani nonché italiani di origine nomade.

239 I romeni, in particolare, dominano in tutti i principali reati contro il patrimonio, spaziando dalle rapine ai furti in abitazione ed in esercizi commerciali, ai furti e truffe in danno di anziani, ai furti di rame, fino alle ricettazioni di autovetture e attrezzi da lavoro precedentemente trafugati. Nel 2015, nella regione, sono state eseguite 249 operazioni antidroga (-6,04% rispetto al 2014) e sono stati sequestrati in totale 78,65 kg. di sostanza stupefacente (- 50,15% rispetto al 2014). Nel 2015, inoltre, sono state deferite all Autorità Giudiziaria per reati in materia di stupefacenti 360 persone (-11,33% rispetto all annualità precedente) di cui 124 straniere (-6,06% rispetto al 2014). La delittuosità complessiva nel 2015, rispetto all anno 2014, è risultata in diminuzione del 5,5%; in particolare, si segnala una diminuzione delle rapine (-9,5%), dei furti (-10,5%), in particolar modo dei furti in abitazione (-25%). Di contro, si segnala, rispetto al precedente anno, un aumento delle estorsioni (+36,5%) e delle truffe e frodi informatiche (+16,7%). L attività di contrasto, nel 2015, ha fatto segnare un aumento delle persone denunciate/arrestate del 2,6% rispetto al 2014. Nell anno di riferimento, gli stranieri denunciati sono stati il 4,9% in più rispetto all anno precedente.

240 PROVINCIA DI TRIESTE La strategica posizione geografica della provincia di Trieste, con una vasta linea di confine con la Slovenia, nonché la presenza di un importante porto commerciale, costituiscono elementi di attrazione per la criminalità organizzata transazionale. Inoltre, la provincia, è interessato da ingenti investimenti infrastrutturali che attraggono le organizzazioni mafiose. In particolare, nel 2015, si è concluso l'iter di approvazione del nuovo Piano Regolatore Portuale triestino che prevederà, tra le altre, la realizzazione di una moderna piattaforma logistica, l allungamento del molo esistente e la creazione di un altro molo. Nell area non sono radicati sodalizi delinquenziali organizzati tipici delle regioni meridionali, anche se in passato è stata documentata la presenza di alcuni soggetti legati: alla ndrina dei Mancuso di Limbadi (VV); ai clan Amato-Pagano di Napoli ed Ascione-Iacomino-Birra di Ercolano (NA). La provincia, inoltre, costituisce un importante crocevia di scambi commerciali e transiti di merci da e verso l Europa nord-orientale, attraverso l utilizzo del valico di Fernetti e del porto di Trieste. Tale condizione favorisce la commissione di attività illecite di carattere transnazionale come il traffico di sostanze stupefacenti, il favoreggiamento dell immigrazione clandestina, il riciclaggio di autovetture provento di furti e rapine, nonché il contrabbando di t.l.e., tutte gestite prevalentemente da gruppi criminali stranieri. Quest area rimane un nodo sensibile per i traffici internazionali di stupefacenti, con destinazione nazionale ed europea. Risultano attivi, nello specifico settore, albanesi, italiani, tunisini e sloveni, anche in concorso tra loro. Altro fenomeno illecito di carattere transazionale di rilevante importanza è costituito dal contrabbando di tabacchi lavorati esteri, di produzione ucraina e russa, introdotti illegalmente in Italia sia dal porto di Trieste che attraverso la frontiera terrestre italo-slovena, perpetrato soprattutto da ungheresi, ucraini, bosniaci e moldavi. Fenomeno di interesse è il traffico di armi gestito, in passato, da cittadini originari della ex Jugoslavia i quali le introducevano nel nostro territorio dai Paesi balcanici. La provincia di Trieste, inoltre, è notoriamente attraversata dalle direttrici dell immigrazione clandestina, in specie la cd. rotta balcanica. Il percorso migratorio di maggior interesse è quello proveniente dalla Slovenia, ove giungono i migranti irregolari che hanno percorso la rotta terrestre turca ovvero quella marittima mediterranea, arrivando in Grecia e risalendo lungo la direttrice terrestre balcanica meridionale sino alla Serbia, alla volta dell Italia, che normalmente costituisce area di transito. Soggetti di nazionalità italiana, romena e pakistana sono risultati dediti al favoreggiamento dell immigrazione clandestina. Pregresse attività investigative hanno documentato la presenza, in questo comprensorio, di una numerosa comunità serba che gestisce il mercato del lavoro nero di connazionali e di cittadini dell est-europa. Si tratta di un etnia poco integrata con la popolazione autoctona, stanziata principalmente in un quartiere dove si riuniscono i lavoratori in attesa di essere assunti in nero da imprenditori edili.