Le terrecotte votive della collezione Gorga

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Les Carnets de l ACoSt Association for Coroplastic Studies 11 2014 Varia Le terrecotte votive della collezione Gorga Claudia Cenci Editore ACoSt Edizione digitale URL: http://acost.revues.org/421 DOI: 10.4000/acost.421 ISSN: 2431-8574 Edizione cartacea Data di pubblicazione: 30 juin 2014 Notizia bibliografica digitale Claudia Cenci, «Le terrecotte votive della collezione Gorga», Les Carnets de l ACoSt [Online], 11 2014, Online since 30 July 2015, connection on 30 September 2016. URL : http://acost.revues.org/421 ; DOI : 10.4000/acost.421 Questo documento è stato generato automaticamente il 30 septembre 2016. Les Carnets de l'acost est mis à disposition selon les termes de la licence Creative Commons Attribution - Pas d'utilisation Commerciale - Pas de Modification 4.0 International.

1 Le terrecotte votive della collezione Gorga Claudia Cenci 1 Nel 2011 la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma ha avviato un progetto di ricerca volto a riprendere lo studio sui materiali archeologici del tenore Evan Gorga confluiti nelle collezioni del Museo Nazionale Romano, con l obiettivo di esporli al pubblico per la prima volta in maniera sistematica. Il progetto ha riguardato reperti in gran parte inediti (ceramiche, marmi, stucchi, intonaci, ossi, avori, terrecotte architettoniche e figurate, vetri, bronzi, epigrafi, etc ) e ha prodotto come primi risultati scientifici il volume di studi Evan Gorga. La collezione di archeologia e la mostra Evan Gorga. Il collezionista, allestita nelle nuove sale del Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps (fig. 1).

2 Ingresso del Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps 2 Gorga fu un collezionista vorace e onnivoro ; la sua bramosia di accumulare oggetti, non solo archeologici, fu tale da spingerlo ad abbandonare una promettente carriera di cantante per dedicarsi completamente a questa passione. Nel corso della sua lunga e movimentata esistenza raccolse una smisurata quantità e varietà di oggetti, sia di valore comune che di gran pregio, costituendo una delle più eterogenee e numericamente corpose collezioni del mondo, definitivamente acquisita dallo Stato italiano nel 1950. 3 Della notevole raccolta di reperti archeologici, tanto numerosa da essere suddivisa e destinata a diverse università e musei, italiani e stranieri, un nucleo particolarmente consistente fu assegnato al Museo Nazionale Romano. Un primo sistematico studio di questi materiali, avviato negli anni 90, si è concluso nel 1999 con la pubblicazione del volume La collezione Gorga a cura di Maria-Rosaria Barbera, oggi Soprintendente archeologo della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma. Il nuovo progetto Gorga, coordinato da Alessandra Capodiferro Direttrice del museo di Palazzo Altemps, è stato portato avanti da un équipe di archeologi, tecnici, restauratori della Soprintendenza coadiuvati da specialisti esterni ; si è partiti dalle ricognizioni nei magazzini e negli archivi, a cui è seguito lo studio delle singole classi da parte dei diversi studiosi e la successiva esposizione. 4 Le terrecotte votive Gorga, già conservate in varie casse presso il magazzino Monteporzio delle Terme di Diocleziano (fig. 2), costituiscono un nucleo di oltre 2000 fittili, integri e frammentari, per lo più inediti e in gran parte privi di inventario.

3 Cassa con materiali fittili Gorga, magazzino Monteporzio delle Terme di Diocleziano (MNR-SSBAR) 5 Nel contributo realizzato per il catalogo, così come nel progetto espositivo della corrispondente vetrina (fig. 3), ho cercato di offrire la selezione più ampia possibile sia per cronologia che per tipologia, focalizzando la mia attenzione sugli eventuali contesti di provenienza e/o produzione. La ricerca si è basata per lo più sullo studio autoptico degli oggetti e su confronti con materiali affini provenienti da contesti noti, non essendo conservata negli archivi nessuna informazione sulla loro acquisizione da parte del collezionista. Tra le terrecotte prese in esame è stato individuato un gruppo di statuine votive femminili di produzione siceliota, di cui si presentano in mostra due esemplari di divinità con pettorali, cd. Athena Lindia, e una di offerente con porcellino (VI-V sec. a.c.). Mostra Gorga. Il collezionista, particolare della vetrina delle terrecotte votive (MNR-Palazzo Altemps) 6 A queste si affiancano tre statuine beotiche con pettinatura voluminosa (fig. 4) connesse al culto tebano dei

4 Statuine beotiche con pettinatura voluminosa, V inizi IV sec. a.c. (Archivio Fotografico SSBAR) 7 Cabiri (V-inizi IV sec. a.c.) con tracce di pittura ancora ben visibili sul volto e sui capelli. L esposizione prosegue con una selezione di teste e piccole teste votive maschili e femminili, per lo più velate, di ambito etrusco-italico (V-III sec. a.c.), a seguire tre coppie in trono, una statuina frammentaria di kourotrophos e una bella mano votiva, con bracciale e anello, che doveva tenere sul palmo un offerta, forse un frutto, oggi perduta. A questi oggetti si aggiungono fittili a forma di frutto (tra i quali melagrane, mele cotogne e un fico), di animale (in particolare bovini) e di parti anatomiche (si tratta per lo più di ex voto di piccole dimensioni come occhi e orecchie, probabilmente sfuggiti alla divisione effettuata negli anni 50 quando questa classe di materiali fu assegnata al museo di storia della Medicina della Sapienza). L esposizione si chiude con un insieme scelto di statuine femminili panneggiate, cd. tanagrine, di produzione ellenistica, di cui la collezione Gorga conserva numerosissimi esemplari. Si tratta prevalentemente di statuine acefale o di sole teste, cosa piuttosto comune in quanto le teste venivano prodotte separatamente dal corpo ed assemblate ad esso solo in fase di cottura. Degno di nota il fatto che alcuni esemplari conservino ancora evidenti tracce di colore sul volto e sulle acconciature, a volte alquanto elaborate. 8 Lo studio condotto fino ad oggi su questi materiali non può considerarsi in ogni caso concluso ; allo stato attuale sarebbe opportuno procedere con le indagini archeometriche di alcuni reperti già presi in esame e, al tempo stesso, portare avanti l analisi e la pubblicazione dei materiali inediti, in modo da far confluire in futuro i dati raccolti in un catalogo sistematico e complessivo delle terrecotte votive Gorga. 9 Mostra Evan Gorga. Il collezionista, Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps, via Sant Apollinare 8, Roma (18 ottobre 2013-12 gennaio 2014, prorogata fino al 4 maggio 2014).

5 BIBLIOGRAFIA C. CENCI, Terrecotte votive, in Evan Gorga. La collezione di archeologia, Milano 2013, pp. 384-398 M. BARBERA (a cura di), La collezione Gorga. Museo Nazionale Romano, Milano 1999. A. CAPODIFERRO (a cura di), Evan Gorga. La collezione di archeologia, Milano 2013. INDICE Parole chiave : terrecotte votive, ex-voto, etrusco-italico AUTORE CLAUDIA CENCI Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto) claudia.cenci@beniculturali.it