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Emessa il 07/03/2009 - Rev. n. 1 del 23/11/2010 Pagina 1 di 5 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/MISCELA E DELLA SOCIETÀ/IMPRESA 1.1. Identificazione della sostanza o preparato Nome commerciale : Codice commerciale: GRL300 1.2. Utilizzo: CERE OLI PROTETTIVI Usi professionali 1.3. Identificazione della società/impresa Gubra S.r.l Via Vigevano,14 20053 MUGGIO' (MB) Tel +39 03927191 Fax +39 0392785465 1.4. Telefono di emergenza Centro Antiveleni Ospedale Niguarda (MI) - 0266101029 24 ore su 24 2. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI Classificazione del preparato ai sensi della direttiva 1999/45/CE: Non pericoloso 2.1. Classificazione 2.1.1. Classificazione di pericolosità: R10 R52/53 2.1.2. Indicazioni di pericolosità specifiche per l'uomo e l'ambiente R10 - Infiammabile R52/53 - Nocivo per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. 2.1.3. Rischi per la salute / accidentali Il prodotto è un liquido che infiamma a temperature superiori a 21 se sottoposto ad una fonte di accensione. 2.1.4. Pericoli ambientali Il prodotto è nocivo per l'ambiente e per gli organismi acquatici a seguito di esposizione acuta. Il prodotto può provocare, a lungo termine, effetti negativi per l'ambiente acquatico, essendo difficilmente degradabile e/o bioaccumulabile 3. COMPOSIZIONE/INFORMAZIONE SUGLI INGREDIENTI 3.1. Sostanze considerate pericolose dalle direttive 67/548/CEE - 1999/45/CE e successivi adeguamenti. Sostanza nafta di "hydrotreating" con basso punto di ebollizione Concentrazione Classificazione CEE CAS EINECS REACH > 50 < 75% Xn; R 65 649-327-00-6 64742-48-9 265-150-3 R10 R43 N; R50/53 OLIO DI PINO > 0,1 < 1% 8002-09-3 Xn; R 65 4. INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO 4.1. Contatto diretto con gli occhi (del prodotto puro) Lavare immediatamente con acqua abbondante per almeno 10 minuti. 4.2. Contatto diretto con la pelle (del prodotto puro)

Emessa il 07/03/2009 - Rev. n. 1 del 23/11/2010 Pagina 2 di 5 Lavare abbondantemente con acqua e sapone. 4.3. Inalazione Areare l'ambiente. Rimuovere subito il paziente dall'ambiente contaminato e tenerlo a riposo in ambiente ben areato. In caso di malessere consultare un medico. 4.4. Ingestione E' possibile somministrare carbone attivo in acqua od olio di vaselina minerale medicinale. Non provocare assolutamente il vomito od emesi. Ricorrere immediatamente a visita medica. 5. MISURE ANTINCENDIO 5.1. Mezzi di estinzione consigliati Acqua nebulizzata, CO2, schiuma, polveri chimiche a seconda dei materiali coinvolti nell'incendio. CO2 o estintore a polvere. 5.2. Mezzi di estinzione da evitare Getti d'acqua. Usare getti d`acqua unicamente per raffreddare le superfici dei contenitori esposte al fuoco. 5.3. Pericoli dei prodotti della combustione Evitare di respirare i fumi. 5.4 - Istruzioni ed equipaggiamenti speciali di protezione Usare protezioni per le vie respiratorie. Raffreddare i contenitori con getti d acqua 6. PROVVEDIMENTI IN CASO DI DISPERSIONE ACCIDENTALE 6.1. Precauzioni per le persone Indossare guanti ed indumenti protettivi. Eliminare tutte le fiamme libere e le possibili fonti di ignizione. Non fumare. 6.2. Precauzioni ambientali Contenere le perdite. Avvisare le autorità competenti. 6.3. Metodi di bonifica Raccogliere il prodotto per il riutilizzo, se possibile, o per l'eliminazione. Successivamente alla raccolta, lavare con acqua la zona ed i materiali interessati. 7. MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO 7.1. Manipolazione Evitare il contatto e l'inalazione dei vapori. Vedere anche il successivo paragrafo 8. Durante il lavoro non mangiare nè bere. Durante il lavoro non fumare. 7.2. Immagazzinamento Tenere i contenitori in posizione verticale e sicura evitando la possibilità di cadute od urti. 7.3. Condizioni di stoccaggio Tenere lontano da fiamme libere, scintille e sorgenti di calore. Evitare l'esposizione diretta al sole. 7.4. Indicazioni per i locali Freschi ed adeguatamente areati.

Emessa il 07/03/2009 - Rev. n. 1 del 23/11/2010 Pagina 3 di 5 8. PROTEZIONE PERSONALE/CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE 8.1. Valori limite per l'esposizione Relativi alle sostanze contenute: nafta di "hydrotreating" con basso punto di ebollizione TLV - TWA: 300 ppm 8.2. Controllo dell'esposizione 8.2.1. Controllo dell'esposizione professionale Areare adeguatamente i locali dove il prodotto viene stoccato o manipolato. 8.2.1.1. Protezione respiratoria 8.2.1.2. Protezione delle mani 8.2.1.3. Protezione degli occhi 8.2.1.4. Protezione della pelle Indossare normali indumenti da lavoro. 8.2.2. Controllo dell'esposizione ambientale nafta di "hydrotreating" con basso punto di ebollizione NON permettere che questo agente chimico contamini l'ambiente. NON eliminare in fognatura. 9. PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE 9.1 - Informazioni generali 9.2 - Importanti informazioni sulla salute umana, la sicurezza e l'ambiente 9.2.1 - ph : 7 10. STABILITÀ E REATTIVITÀ 10.1. Condizioni da evitare Stabile in condizioni normali. 10.2. Materiali da evitare Evitare il contatto con materie comburenti. Il prodotto potrebbe infiammarsi. 10.3. Prodotti di decomposizione pericolosi Può generare gas infiammabili a contatto con metalli elementari, nitruri, agenti riducenti forti. Può generare gas tossici a contatto con acidi minerali ossidanti, perossidi ed idroperossidi organici. Può infiammarsi a contatto con acidi minerali ossidanti, nitruri, perossidi ed idroperossidi organici, agenti ossidanti forti. 11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE 11.1. Sostanze contenute : 11.1.1. nafta di "hydrotreating" con basso punto di ebollizione VIE DI ESPOSIZIONE:La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi vapori e per ingestione. RISCHI PER INALAZIONE:Non può essere fornita alcuna indicazione circa la velocità con cui si raggiunge una contaminazione dannosa nell'aria per evaporazione della sostanza a 20 C. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE:Il vapore e' leggermente irritante per gli occhi La sostanza può avere effetti sul sistema nervoso centrale L'esposizione a elevata concentrazione di vapori può portare ad uno stato di incoscienza. Se il liquido viene ingerito, l'aspirazione nei polmoni può portare a polmonite chimica. EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE:Il liquido ha caratteristiche sgrassanti la cute.

Emessa il 07/03/2009 - Rev. n. 1 del 23/11/2010 Pagina 4 di 5 RISCHI ACUTI/ SINTOMI INALAZIONE Vertigine. Mal di testa. Sonnolenza. Nausea. Stato d'incoscienza. CUTE Cute secca. OCCHI Arrossamento. INGESTIONE Tosse. Diarrea. Mal di gola. Vomito. (Inoltre vedi Inalazione). 12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, non disperdere il prodotto nello ambiente 12.1. Sostanze contenute : 12.2.1. nafta di "hydrotreating" con basso punto di ebollizione La sostanza è tossica per gli organismi acquatici. 13. OSSERVAZIONI SULLO SMALTIMENTO 13.1. Disposizioni relative ai rifiuti Non riutilizzare i contenitori vuoti. Smaltirli nel rispetto delle normative vigenti. Eventuali residui di prodotto devono essere smaltiti secondo le norme vigenti rivolgendosi ad aziende autorizzate. 13.2. Metodi di eliminazione Recuperare se possibile. Operare secondo le vigenti disposizioni locali o nazionali. 14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO Non rientrante nel campo di applicazione della direttiva comunitaria 96/86/CE e attuati dalla Legislazione Italiana, concernenti il trasporto di sostanze pericolose su strada (A.D.R). 15. INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA 15.1. Classificazione 15.1.1. Simboli previsti: Nessun simbolo di pericolo previsto 15.1.2. Natura dei rischi specifici attribuiti: R10 - Infiammabile R52/53 - Nocivo per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. 15.1.3. Consigli di prudenza: Nessun consiglio di prudenza previsto. 15.1.4. Consigli specifici: Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta per gli utilizzatori professionali 15.2. Etichettatura: 15.2.1. Contiene: OLIO DI PINO: può provocare una reazione allergica.

Emessa il 07/03/2009 - Rev. n. 1 del 23/11/2010 Pagina 5 di 5 16. ALTRE INFORMAZIONI Descrizione delle frasi di rischio esposte al punto 3 R10 = Infiammabile R43 = Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle R50 = Altamente tossico per gli organismi acquatici R53 = Può provocare, a lungo termine, effetti negativi per l'ambiente acquatico R65 = Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione Riferimenti normativi: Direttiva 67/548 29 Adeguamento Direttiva 1999/45/CE Direttiva 2001/60/CE Direttiva 2008/58/CE *** Questa scheda annulla e sostituisce ogni edizione precedente.