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Elementi essenziali del progetto E UN MIO DIRITTO: ORA LO SO! 2016 Settore e area di intervento Educazione e promozione culturale Sportelli Informa Descrizione dell area di intervento L invecchiamento della popolazione è un fenomeno in costante aumento; l Italia risulta particolarmente soggetta a questo processo demografico, tanto che oggi è il paese con il più basso tasso di fecondità al mondo e con la percentuale più alta di anziani ultrasessantacinquenni (oltre il 17%), percentuale che è destinata a crescere secondo le proiezioni demografiche per i prossimi anni. In questo quadro il Piemonte rappresenta una delle regioni più colpite da questo fenomeno: il numero di anziani ultrasessantacinquenni, nel 2015 è di circa 1.082.540, pari al 24,5% dell intera popolazione. L ONU ha stimato che nel 2050 gli anziani raggiungeranno il 30% della popolazione, in Italia saranno addirittura il 38%. I dati parlano quindi di una fetta rilevante di cittadini over 65, attori consapevoli del processo di invecchiamento con esigenze e stili di vita eterogenei e una comune attenzione verso gli aspetti sanitari che inesorabilmente accompagnano l età avanzata. La popolazione anziana è tutt'altro che omogenea; al suo interno si possono distinguere almeno 2 fasi: - la terza età, in cui rientrano gli anziani autonomi, attivi e in buone condizioni di salute (e si fà iniziare convenzionalmente verso i 60-65 anni -pensionamento-vecchiaia sociale) definita "l'età d'oro" e considerata età felice in quanto le persone ormai libere da impegni lavorativi e familiari ma, ancora in buona salute, potrebbero dedicarsi alla piena realizzazione personale. - La quarta età: segna l'inizio del decadimento fisico e contempla quelle persone anziane, spesso in precario stato di salute o addirittura in condizioni di dipendenza parziale e/o totale dagli altri (intorno ai 75-80 anni). Inoltre all interno della popolazione anziana dobbiamo considerare le persone non autosufficienti che comprende coloro che non possono, in modo continuativo e permanente, gestire compiutamente se stessi e la propria vita. Tale condizione non discende esclusivamente ed automaticamente dall età ma da incidenti, malattie fisiche o psichiche e loro sequele, nonché dal contesto socio-economico e relazionale. Tale non autosufficienza si esprime con modalità ed esigenze ampiamente differenziate che richiedono interventi necessariamente personalizzati. 1

L Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato diversi fattori che causano disabilità o malattie tra gli anziani. I più diffusi sono le cadute e gli infortuni, lo sviluppo di malattie croniche, la povertà, l isolamento, l esclusione sociale, i disturbi di salute mentale e i maltrattamenti. Il rischio di cadute aumenta molto con il passare degli anni. Le relative lesioni, come la frattura del femore, richiedono spesso ospedalizzazione e cure costose e causano gran parte delle limitazioni funzionali che portano alla necessità di assistenza a lungo termine, compresi i ricoveri nelle case di cura. Secondo l OMS è bene prestare attenzione alle misure di prevenzione sostenute dalle politiche pubbliche. In Lombardia è stata svolta un indagine di profilo socio- demografico, economico e di salute dell anziano, gli indagati hanno un età media di 82 anni, con una rappresentanza (37%) di grandi anziani, ultra 85enni. Nel 60% si tratta di donne. In tre quarti dei casi degli anziani assistiti vinvono con altre persone, vi è un 20% di anziani che vivono soli, pur potendo contare sull aiuto di qualcuno in caso di bisogno, solo 3,5 % degli anziani vivono soli senza alcun tipo di supporto nemmeno del vicinato. Il 60,7% degli intervistati dichiara di aver un reddito appena sufficiente per soddisfare le cure, mentre 1/3 dichiara che non possiede un reddito sufficiente a far fronte alle necessita giornaliere. La ricerca ha indagato in particolare sulle patologie fra gli anziani che marcano il lavoro di cura. Inoltre la ricerca indaga sull uso e l interesse verso alcuni servizi fra i più comuni offerti agli anziani non autosufficienti. 2

Alcune volte nonostante l esistenza di servizi sul territorio gli anziani non ne fanno richiesta, in questa indagine è stata esaminata la motivazione che spinge le persone ad astenersi nel fare richiesta di servi. Le motivazioni potrebbero essere i prezzi alti, difficoltà di accesso, mancanza di requisiti. Una parte che sfiora il 45% non sa rispondere e/o non usa i servizi. Questo dato riporta all attenzione che quasi la metà degli anziani bisognosi di assistenza non ha esperienza alcuna dei servizi offerti. SI riscontrano spesso difficoltà burocratiche di accesso (26%), prezzi alti (25%) o una impossibilità di accesso (61%). Per il 7% del campione il bisogno di ricorre ai servizi non è ancora emerso. Le risposte classificate sotto la voce altro si dividono più che altro fra quelle che additano la scarsità di informazione sui servizi e quelle che additano la scarsità di informazione sui servizi e quelle che semplicemente riportano un assenza di bisogno perché per il momento riescono a gestire la situazione. 3

Obiettivi del progetto L obiettivo fondamentale dell intervento progettale è dare voce ai diritti degli anziani over 65 delle provincie lombarde coinvolte, in tutte le articolazioni ed estensioni possibili, per garantire una migliore qualità della vita. Lo sguardo solidale che anima l intervento progettuale si confronta con le esigenze di promozione e sviluppo della società locale lombarda e vuole sensibilizzare e aggregare gli anziani perché si confrontino con queste problematiche. Obiettivo specifico n.1: Informare gli anziani dei servizi esistenti sul territorio. Guidarli all esercizio dei propri diritti di cittadino anziano e indirizzandoli al soddisfacimento delle prore esigenze. Questo obiettivo vuole facilitare la nascita di nuove relazioni sociali, facendoli sentire ed essere parte attiva della società. Essere informato costituisce esso stesso un diritto, in quanto per godere dei servizi disponibili bisogna innanzitutto conoscerli. Con questo progetto si vuole spendere molta energia per la realizzazione di una comunicazione efficace, anche porta a porta o telefonica, per mettere realmente a conoscenza della persona anziana delle iniziative presenti sul territorio e garantire il loro accesso ai servizi e la loro fruizione. Il sentirsi chiamati in causa, l essere informati, fruire dei servizi e delle iniziative del territorio sono espressione concreta del diritto di cittadinanza Obiettivo specifico n.2: guidare la famiglia della persona anziana alla scelta dei servizi più adatto al familiare over 65. Il progetto vuole informare le famiglie che si prendono cura del familiare anziano e che molto spesso non conoscono i servizi a loro disposizione. Lo sportello informativo vuole mettere in atto un azione mirata alle famiglie perché sono coloro che spesso sostituiscono la persona anziana nella ricerca dei servizi e nella scelta più consona alle esigenze. Per questo tipo di informazione si può pensare ad altri canali d informazione come ad esempio quelli telematici che sono alla portata di persone più giovani. Indicatore Indicatori di Situazione attesa partenza Apertura sportello informativo 3 ore/sett 6 ore/sett Aggiornamento dei social network e sito 0 1 volta a settimana internet Numero di anziani assistiti 2000 2500 Opuscolo informativo 0 5000 copie Numeri di schede compilate da chi si reca 2000 2500 allo sportello Numero famiglie assistite 0 1000 Numero schede compilate di famiglie 0 1000 assistite Numero incontri seminari 0 2 4

Numero partecipanti seminari 0 300 Attività d impiego dei volontari Obiettivo specifico n.1: Informare gli anziani dei servizi esistenti sul territorio, guidarli all esercizio dei propri diritti di cittadino anziano, indirizzandoli al soddisfacimento delle prore esigenze. Azione A: Costituzione e gestione di uno sportello informativo rivolto alle persone anziane Attività A1: predisposizione dello sportello Supporto nelle attività di diffusione informazione Assistenza nella predisposizione del desk Attività A2: raccolta delle informazioni da associazioni, centri di accoglienza anziani, comune, strutture pubbliche e private Supporto nella creazione della rete di contatti per raccogliere informazioni di servizi esistenti Assistenza nella predisposizione del materiale Attività A3 Strutturazione dello sportello informativo Assistenza nel ricevere gli utenti e gestire le loro richieste affiancando lo psicologo Supporto nella creazione del materiale informativo Distribuzione del materiale informativo circa i servizi alla persona anziana Attività A4 Orientamento, supporto e accompagnamento delle persone anziane che usano il servizio telefonico Supporto nel gestire le telefonate e registrazione degli utenti Assistenza nella gestione del servizio telefonico Attività A5 Realizzazione di un opuscolo con le informazioni utili alle persone anziane Affiancamento allo psicologo nello svolgimento delle sue attività Assistenza al responsabile della comunicazione nel predisporre il materiale informativo Stampa e distribuzione del materiale 5

Obiettivo specifico n.2: guidare la famiglia della persona anziana alla scelta dei servizi più adatto al familiare over 65. Azione B: Accompagnamento e orientamento sportello per le famiglie che si occupano della cura delle persone anziane Attività B1 Strutturazione dello sportello informativo per le famiglie Assistenza nella gestione dello sportello diretto alle famiglie e accoglienza degli utenti Supporto nella raccolta e predisposizione del materiale informativo Distribuzione del materiale Attività B2 Diffusione informazioni attraverso canali telematici Assistenza nella raccolta del materiale informativo Affiancamento nella gestione dei social Supporto nell aggiornamento periodico dei social 1 responsabile attività che raccoglie il materiale informativo Attività B3: Seminari informativi diretti alle famiglie sul come prendersi cura della persona anziana Assistenza nel coordinamento dell attività Supporto nella gestione logistica degli incontri seminariali Assistenza nella diffusione del materiale informativo Criteri di selezione CONVOCAZIONE La convocazione avviene attraverso il sito internet dell ente con pagina dedicata contenente il calendario dei colloqui nonché il materiale utile per gli stessi (bando integrale; progetto; procedure selettive, etc.); Presso le sedi territoriali di ADOC è attivato un front office finalizzato alle informazioni specifiche ed alla consegna di modulistica, anche attraverso servizio telefonico e telematico. SELEZIONE Controllo e verifica formale dei documenti; Esame delle domande e valutazione dei titoli con le modalità di seguito indicate e con i seguenti criteri di selezione che valorizzano in generale: - le esperienze di volontariato; - le esperienze di crescita formative - le capacità relazionali; - l interesse del candidato. 6

Valutazione dei titoli massimo Precedenti esperienze Titoli di studio, esperienze aggiuntive e altre conoscenze MAX 50 PUNTI MAX 30 PUNTI MAX 20 PUNTI ESPERIENZE Precedenti esperienze di volontariato max 30 punti L esperienza di attività di volontariato costituisce un titolo di valutazione. Sono valutate le esperienze per mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg; il periodo massimo valutabile è di 12 mesi per ogni singola tipologia di esperienza svolta. Le esperienze sono cumulabili fino al raggiungimento del punteggio massimo previsto. ITEM Precedenti esperienze di volontariato presso lo stesso Ente che realizza il progetto nello stesso settore Precedenti esperienze di volontariato nello stesso settore del progetto presso Ente diverso da quello che realizza il progetto Precedenti esperienze di volontariato presso lo stesso Ente che realizza il progetto ma in settore diverso Precedenti esperienze di volontariato presso Enti diversi da quello che realizza il progetto ed in settori diversi PUNTEGGIO 1 punto (per mese o fraz. 15gg) 0,75 punti (per mese o fraz. 15gg) 0,50 punti (per mese o fraz. 15gg) 0,25 punti (per mese o fraz. 15gg) Esperienze aggiuntive non valutate in precedenza: max 4 punti 7

Si tratta di esperienze diverse da quelle valutate al punto precedente (per esempio: stage lavorativo, animatore di villaggi turistici, attività di assistenza ai bambini durante il periodo estivo, etc.). L esperienze sono cumulabili fino al raggiungimento del punteggio massimo previsto. ITEM Esperienze di durata superiore od uguale a 12 mesi Esperienze di durata inferiore ad un anno PUNTEGGIO 4 punti 2 punti TITOLI DI STUDIO Titoli di studio: max 8 punti Sono valutabili i titoli rilasciati da scuole, istituti, università dello Stato o da esso legalmente riconosciuti. Viene valutato solo il titolo più elevato. ITEM Laurea (magistrale, specialistica, vecchio ordinamento) Laurea triennale Diploma scuola superiore Per ogni anno di scuola media superiore concluso (max 4 punti) PUNTEGGIO 8 punti 7 punti 6 punti 1 punto/anno Titoli di studio professionali: max 4 punti I titoli professionali sono quelli rilasciati da Enti pubblici o Enti accreditati (valutare solo il titolo più elevato). ITEM Titolo completo Titolo non completo PUNTEGGIO 4 punti 2 punti N.B.: in caso di qualifica professionale afferente il triennio della scuola media superiore, essa non và valutata se è presente il diploma; in caso 8

contrario il titolo viene riportato solo in questa sezione e non anche nella precedente ALTRE CONOSCENZE Altre conoscenze in possesso del giovane max 4 punti Si valutano le conoscenze dichiarate e/o certificate riportate dal giovane (es. specializzazioni universitarie, master, conoscenza di una lingua straniera, conoscenza del computer). Per ogni conoscenza riportata è attribuito 1 punto fino ad un massimo di 4 punti ITEM PUNTEGGIO Attestato o autocertificati 1 punto/conoscenza I candidati effettueranno, secondo apposito calendario pubblicato sul sito web dell ente, un colloquio approfondito sui seguenti argomenti: 1. Il servizio civile nazionale 2. Il progetto 3. Le pregresse esperienze sotto l aspetto qualitativo (con particolare riguardo alle precedenti esperienze di volontariato e lavorative nel settore specifico del progetto e non) 4. La motivazione e l idoneità del candidato al fine di avere un quadro completo e complessivo del profilo del candidato, delle sue potenzialità, delle sue qualità e delle sua attitudini. COLLOQUIO MAX 60 PUNTI La somma di tutti i punteggio assegnati al set di domande diviso il numero delle domande dà come esito il punteggio finale del colloquio. L idoneità a partecipare al progetto di servizio civile nazionale viene raggiunta con un minimo di 36 PUNTI al colloquio REDAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA FINALE Al termine delle selezioni si procederà alla pubblicazione on-line della graduatoria. REDAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA FINALE Al termine delle selezioni si procederà alla pubblicazione on-line della graduatoria. 9

Condizioni di servizio ed aspetti organizzativi Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Realizzazione (eventuale) delle attività previste dal progetto anche in giorni festivi e prefestivi, coerentemente con le necessità progettuali Flessibilità oraria in caso di esigenze particolari Disponibilità alla fruizione dei giorni di permesso previsti in concomitanza della chiusura della sede di servizio (chiusure estive e festive) Partecipazione a momenti di verifica e monitoraggio Frequenza di corsi, di seminari e ogni altro momento di incontro e confronto utile ai fini del progetto e della formazione dei volontari coinvolti, anche nei giorni festivi, organizzati anche dagli enti partner del progetto Disponibilità ad effettuare il servizio al di fuori della sede entro il massimo di 30 gg previsti Osservanza della riservatezza dell ente e della privacy di tutte le figure coinvolte nella realizzazione del progetto Disponibilità ad utilizzare i veicoli messi a disposizione dell Ente. Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Cultura media; buone conoscenze informatiche; buone capacità relazionali. E titolo di maggior gradimento: - diploma di scuola media superiore; - pregressa esperienza nel settore specifico del progetto; - pregressa esperienza presso organizzazioni di volontariato; - buona conoscenza di una lingua straniera; - spiccata disposizione alle relazioni interpersonali e di gruppo; - capacità relazionali e dialogiche; - studi universitari attinenti; - buone capacità di analisi. 10

Sedi di svolgimento e posti disponibili Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 8 Numero posti con vitto e alloggio: 0 Numero posti senza vitto e alloggio: 8 Numero posti con solo vitto: 0 11

Caratteristiche conoscenze acquisibili Eventuali crediti formativi riconosciuti: NO Eventuali tirocini riconosciuti: NO Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae: Durante l espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita professionale: competenze tecniche (specifiche dell esperienza vissuta nel progetto, acquisite in particolare attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al personale professionale): supporto alle relazioni sociali, organizzazione logistica, segreteria tecnica, ideazione e realizzazione grafica e testuale di volantini informativi, valutazioni tecniche, uso di strumentazione tecnica. competenze cognitive (funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e organizzativa): capacità di analisi, ampliamento delle conoscenze, capacità decisionale e di iniziativa nella soluzione dei problemi (problem solving), team working; competenze sociali e di sviluppo (utili alla promozione dell organizzazione che realizza il progetto ma anche di se stessi): capacità nella ricerca di relazioni sinergiche e propositive, creazione di reti di rapporti all esterno, lavoro all interno di un gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una buona dose di creatività; competenze dinamiche (importanti per muoversi verso il miglioramento e l accrescimento della propria professionalità): competitività come forza di stimolo al saper fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di lavoro, ottimizzazione delle proprie risorse. ADOC, nell ambito del comune impegno a far interagire l impresa e la Business Excellence con il mondo del volontariato e della solidarietà, s impegna a implementare, nell ambito dell elaborazione e dell attuazione dei propri progetti di Servizio Civile, gli skills relativi alla professionalizzazione dei volontari, mediante la condivisione con O.P.E.S. Formazione del disegno del percorso formativo e professionalizzante contenuto nel presente progetto. O.P.E.S. Formazione riconosce la validità formativa ed esperienziale che deriva ai giovani dalla partecipazione al presente progetto, in particolare impegnandosi a certificare le competenze e le professionalità sopra esplicitate e a partecipare alla valorizzazione delle stesse, anche attraverso la realizzazione di una apposita banca dati contenente i curricula vitae dei giovani da mettere a disposizione dei propri aderenti. 12

Formazione specifica dei volontari In aula: I APPROFONDIMENTO: Modulo I: Gestire uno sportello informativo: il back-office e il front-office; Modulo II: L informazione ai cittadini: attività di orientamento e di ricerca; II APPROFONDIMENTO: Modulo III: Informazione ai volontari (conforme al D.Lgs 81/08 art. 36). Rischi per la salute e sicurezza sul lavoro Procedure di primo soccorso, lotta antincendio, procedure di emergenza Organigramma della sicurezza Misure di prevenzione adottate Modulo IV: Formazione sui rischi specifici (conforme al D.Lgs 81/08 art. 37, comma 1, lett.b e accordo Stato/Regioni del 21 Dicembre 2011). Rischi derivanti dall ambiente di lavoro Rischi meccanici ed elettrici generali Rischio biologico, chimico e fisico Rischio videoterminale Movimentazione manuale dei carichi Altri Rischi Dispositivi di Protezione Individuale Stress lavoro correlato Segnaletica di emergenza Incidenti ed infortuni mancati Corso e-learning: Modulo I: Diritti dei consumatori Com-sumo il ruolo del consumatore nella società della comunicazione Il mercato e la tutela del consumatore I diritti dei consumatori dalle leggi all effettività Modulo II: Comunicazione interpersonale Comunicazione interpersonale Ascolto attivo Feed back Empatia Stili di comunicazione Tecniche dell assertività Regole di comportamento 13

Modulo III: Piani di comunicazione Analisi del contesto. Definizione degli obiettivi. Definizione del target di riferimento. Scelta delle strategie. Scelta dei contenuti. Scelta delle attività e degli strumenti. Comunicazione on-line e diretta comunicazione e organizzazione pubblica Contenuti della metaformazione: Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista in cui il discente costruisce il proprio sapere, permette di acquisire un set di metacompetenze quali: capacità di analisi e sintesi abilità comunicative legate alla comunicazione on line abitudine al confronto e alla discussione L'uso di una piattaforma FAD inoltre consente inoltre, indipendentemente dagli argomenti della formazione specifica, l'acquisizione di una serie di competenze informatiche di base legate all'uso delle TIC e di Internet. 14