Rassegna del 26/09/2017 FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY 26/09/17 Gazzettino Rovigo 15 Zambelli al Comune: «Il comodato d'uso dello stadio va rifatto» Romagnolo Paolo 1 26/09/17 Brescia Oggi 36 Il Patarò Calvisano non è ancora sazio di vittorie... 2 26/09/17 Gazzetta dello Sport 37 Rugby ro.pa. 5 26/09/17 Giornale di Brescia 43 II Patarò Calvisano allarga gli orizzonti e punta anche all'europa che conta Barca Gianluca 6 26/09/17 Voce di Rovigo 7 Cioffi: "Fame di vittorie" Spano Stefano 8 26/09/17 RUGBY1823.BLOGOSF ERE.IT 26/09/17 RUGBY1823.BLOGOSF ERE.IT WEB 1 Italrugby: Zebre e Benetton, la svolta è anche fisica... 9 1 Affari italiani: l'azzurro tifa Francia per il futuro... 10
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RASSEGNA WEB RUGBY1823.BLOGOSFERE.IT Data pubblicazione: 26/09/2017 Link al Sito Web HiQPdf Evaluation 09/26/2017 Cerca Informazione libera e indipendente NEWS SPORT ENTERTAINMENT TECH MOTORI DONNA&LIFESTYLE BLOGO TV MAG #TRANSFORMERS5 Rugby Altri Sport Sconti News Gallerie Video shares Like Tweet +1 Mail Italrugby: Zebre e Benetton, la svolta è anche fisica Di DuccioFumero martedì 26 settembre 2017 La doppietta dello scorso weekend andrà confermata, ma per Tommaso Castello gran merito è della preparazione atletica. I MAGAZINES DI BLOGO SCELTI PER VOI In Evidenza Pro 14: Zebre e Treviso, highlights di due trionfi [VIDEO] Italrugby: un weekend da ricordare per O'Shea Una doppietta, la terza nella storia della Celtic League, che fa sognare. Una doppietta che non deve illudere, perché arrivata contro i modesti (al momento) Southern Kings e contro degli Ospreys in crisi. Ma comunque due vittorie, quelle di Benetton e Zebre, che sono un segnale importante, non il traguardo, ma un punto da cui partire e ripartire. E sulle pagine della Gazzetta il capitano bianconero Tommaso Castello spiega cosa è cambiato. Affari italiani: l'azzurro tifa Francia per il futuro "Meglio non sbilanciarsi: il valore dei Kings, per esempio, è tutto da pesare. Resta che laggiù abbiamo raccolto più del Leinster e che certi risultati fanno benissimo al morale" esordisce il capitano bianconero, che quindi predica di tenere i piedi ben saldi per terra. Ma Castello segnala anche che le cose sono cambiate, soprattutto come rapporti con lo staff nazionale e con la preparazione atletica. "Siamo nel mezzo di processo di cambiamento, è evidente: rispetto al passato c'è una maggior collaborazione con lo staff della Nazionale, soprattutto per quanto riguarda la preparazione atletica. Sanguin e Atkinson, che con ruoli diversi se ne occupano in azzurro, operano a stretto contatto coi colleghi di club e la sensazione è che in campo ci si senta meglio. A ognuno, non solo a seconda dei reparti, dopo una serie di test è stato dato un programma personalizzato, da seguire. Io, per esempio, sono un po' carente in forza esplosiva e velocità e sto insistendo su questo. Ora serve continuità, anche in ottica Nazionale. Perché per vincere occorre imparare a farlo" conclude Castello. Parole che riportano, inesorabilmente, alla mente quelle di Conor O'Shea ormai un anno e mezzo fa, quasi. Era il 24 maggio, a Milano, e il neoct azzurro si presentava con queste parole: "L'Italia ha molti giocatori di talento, ma che fisicamente non sono adatti a questo livello". Fitness, un mantra che da quel giorno Conor ha ripetuto più volte, che è costato la maglia azzurra a più di un giocatore. Ora, a 16 mesi di distanza, qualcosa è cambiato e il fitness sta diventando un'arma e non un limite del rugby italiano. CATEGORIE Categorie principali Vedi tutte Archivio Leggi anche: Guinness Pro 14 Nazionale italiana Vota l'articolo: 4.00 su 5.00 basato su 10 voti. Foto Getty Images - Tutti i diritti riservati Homepage Guinness Pro 14 WEB 9
RASSEGNA WEB RUGBY1823.BLOGOSFERE.IT Data pubblicazione: 26/09/2017 Link al Sito Web HiQPdf Evaluation 09/26/2017 Cerca Informazione libera e indipendente NEWS SPORT ENTERTAINMENT TECH MOTORI DONNA&LIFESTYLE BLOGO TV MAG #TRANSFORMERS5 Rugby Altri Sport Sconti News Gallerie Video shares Like Tweet +1 Mail Affari italiani: l'azzurro tifa Francia per il futuro Di DuccioFumero martedì 26 settembre 2017 Bernard Laporte e Alfredo Gavazzi si sono incontrati a Milano settimana scorsa per discutere di una collaborazione futura. I MAGAZINES DI BLOGO SCELTI PER VOI In Evidenza Italrugby: Zebre e Benetton, la svolta è anche fisica Italrugby: Parisse, stop di 3 settimane La notizia è uscita ieri su Repubblica ed è una di quelle notizie che non passano inosservate. Alfredo Gavazzi e Bernard Laporte - cioè i numeri 1 del rugby italiano e francese - si sono incontrati venerdì scorso a Milano per parlare di un futuro sempre più vicino tra i due movimenti rugbistici. Un futuro che passa dalla Rugby World Cup 2023 e, va detto, anche da come Laporte risolverà i suoi problemi legali legati proprio alla candidatura mondiale della Francia. Mondiali 2019: in Giappone i lavori sono in ritardo Ma andiamo con ordine. Come scrive Massimo Calandri, infatti, dall'incontro tra i due numeri 1 sarebbero uscite diverse proposte di collaborazione. Da quella di una più stretta collaborazione tecnica che coinvolga i settori giovanili e femminile a un match tra le due nazionali senior per fare cassa, in programma ogni anno a partire dal 2019 all'inizio della stagione in Europa o Asia; fino ad arrivare a un 'partenariato' tra una delle franchigie (Zebre?) e un club o una grande regione ovale francese. Il tutto, però, se la Francia si vedrà assegnare i Mondiali 2023 e, a questo punto, è facile intuire dove andrà il voto dei tre rappresentanti italiani. Anche perché una RWC in Francia vorrebbe dire per gli azzurri una sede per la prima fase del torneo vicina, con Marsiglia o Nizza candidate d'obbligo. E come ha detto Claude Atcher, a capo del progetto per la Coppa del Mondo, se la Francia si aggiudicasse l'organizzazione dei mondiali 2023 "l'italia potrebbe trovare nuovi sponsor importanti, come era accaduto nell'edizione transalpina del 2007: allora arrivarono Cariparma, Renault, Edison". "Vogliamo ritrovare quelle relazioni con la FIR che abbiamo perduto da una decina di anni" ha detto Laporte a Gavazzi venerdì scorso. E per farlo la FFR vuole incassare l'ok italiano al proprio progetto mondiale. Un progetto che, fra l'altro, prevede che "le squadre eliminate dalla competizione non torneranno subito a casa: siamo pronti a pagare le spese perché gli atleti restino fino alla finale, a patto che si facciano coinvolgere in iniziative di propaganda sportiva visitando scuole, ospedali e università, calcando i piccoli campi di periferia insieme agli appassionati". Insomma, tanti progetti e tante opzioni. Ma, intanto, Laporte sembra aver incassato l'ok italiano per i Mondiali. Sul resto vedremo. CATEGORIE Categorie principali Vedi tutte Archivio Leggi anche: Nazionale italiana Rugby mondiale Vota l'articolo: 4.00 su 5.00 basato su 17 voti. WEB 10