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OSSERVATORIO NORD EST Il Nord Est ha fiducia in Napolitano Il Gazzettino, 16.04.2013

NOTA INFORMATIVA L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 2-4 aprile 2013 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1004 persone (rifiuti/sostituzioni: 5469), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,09%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti. Documento completo su www.agcom.it. 2

TRA "ITALIA" E "GIOVANI" NAPOLITANO HA MERITATO LA FIDUCIA DEL NORD EST di Adriano Favaro Italia. Giovani. Paese. Italiani. Tra le frasi che il presidente Giorgio Napolitano ha pronunciato nei suoi discorsi fine anno queste quattro parole sono le più frequenti. L analisi è scientifica e viene da uno dei linguisti più attenti del nostro paese, Michele Cortellazzo, docente all università di Padova, che con alcuni collaboratori ha analizzato tutti i discorsi di fine anno dei presidenti della Repubblica dal 1949 in poi. Tra gli ultimi abitanti del Colle per capirci solo Ciampi ha avuto un lessico paragonabile a Napolitano. Né Cossiga né Scalfaro dicevano tra le prime dieci parole più frequenti la parola Italia o italiani: preferivano stato, popolo, società. Anche questo fa la differenza. Al punto che la copertina di Famiglia Cristiana della scorsa settimana proponeva una copertina con Napolitano a mani giunte e occhi al cielo (l idea che preghi insomma) e un titolo Grazie Presidente. Per sette anni il punto di riferimento degli italiani. E anche del Nordest. Pur con il suo passato da cardinale del Pci - come lo chiamavano a Porto Marghera quando il mondo degli operai nella zona era molto simile a quello di Cinisello Balsamo, la Stalingrado milanese mai Giorgio Napolitano è andato sotto il 50 per cento della fiducia di Veneto e friulano. Il punto più basso del monitoraggio che l Osservatorio Nordest ha fatto ogni anno è stato nel gennaio 2088, (57,9 per cento). Anche allora sei su dieci gli dichiaravano molta o abbastanza fiducia. Due anni dopo si passava all 81 per cento. Complice i festeggiamenti dei 150 dell Unità d Italia. Fiducia senza differenza di età, anche se dopo i 55 anni la preferenza si impenna oltre il 66 %.Discreto, deciso, duro forse, ma anche elegante come certa scuola politica dei decenni scorsi aveva insegnato a destra e sinistra. Capace di reggere in equilibrio un percorso al di sopra delle parti, come solo uno statista sa fare Napolitano ha superato con gli elettori del Nordest due test partitici piuttosto difficili. Quello con la coalizione Berlusconi dove il 52,7% gli dichiarano fiducia ma anche quello con M5S (il movimento che lo aveva attaccato con continuità e una certa durezza) dove il 45% gli dice di sì. Non poco, davvero. Del resto il Presidente ha dato prova di saper aggiustare le tremende sbandate che la politica italiana in questi anni ha avuto. Anche se, ovviamente, oltre che la rotta, altro non ha potuto indicare. E non è poco. E adesso? Se fosse trasferibile anche per il Quirinale 3

una battuta che gira in alcuni ambienti industriali i presidenti non si amano, si rimpiangono fra qualche giorno per molti potrebbe arrivare il tempo del rimpianto. Chi lo ha incontrato da cronista, come noi anni fa (quando, 1983, all interno del Pci uno come Macaluso spiegava che la democrazia interna al partito era una pericolosa insidia), ne ha un ricordo preciso. Veniva a Mestre, Venezia, Marghera e parlava (discorsi lunghi quasi due ore), tra gli operai e i sindacalisti delle esigenze della società italiana, delle mancanze della pubblica amministrazione, della questione giovanile. E diceva che proprio il centralismo democratico comunista era una vecchia ideologia. Asciutto, rigoroso. Con un sguardo che andava come ha dimostrato in questi sette anni di Colle al di là del momento politico. Una fiducia meritata. 4

IL PRESIDENTE E IL NORD EST. IL 66% SI FIDA DI NAPOLITANO. di Natascia Porcellato A pochi giorni dall elezione del nuovo Presidente della Repubblica, l Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, si occupa oggi del consenso che i cittadini di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento tributano all attuale Capo dello Stato. A provare molta o abbastanza fiducia verso Giorgio Napolitano è circa il 66% dei nordestini. Sembra quasi un ritorno al 2006, all inizio della sua presidenza, quando era il 65% degli intervistati a mostrare lo stesso livello di gradimento. Invece, molte cose sono cambiate in questi anni nel rapporto tra Napolitano e le regioni del Nord Est. L inizio del settennato, infatti, parte con la sfida di un Presidente eletto con i soli voti del centrosinistra e dalla storia politica molto lontana dalle sensibilità dell area: per questi motivi, Napolitano era guardato con un certo sospetto soprattutto dagli elettori nordestini di Pdl e Lega Nord. Gli anni tra il 2006 e il 2008, dunque, appaiono caratterizzati da un consenso stabile, con valori oscillanti intorno al 60%. La conquista della fiducia in queste regioni è il frutto di un paziente lavoro di conoscenza e relazione che Napolitano ha intessuto con queste terre. Attraverso visite frequenti e ascolto attento, il Presidente è riuscito a costruire un rapporto di fiducia con i nordestini. Già nel 2009, il gradimento sale al 73% e mostra che qualcosa sta cambiando: soprattutto leghisti e pidiellini appaiono maggiormente fiduciosi. Tra il 2010 e il 2011, con un gradimento intorno all 80% -al pari o anche più di quanto ha potuto raccogliere lo stesso Ciampi, Presidente incontestato e trasversale- Napolitano si afferma anche in questa area come uno dei pochi, se non l unico, riferimento istituzionale condiviso. È nel 2012 che assistiamo a un brusco arretramento: la fiducia nel Presidente scende al 61%. Questo dato, probabilmente, è da ricollegarsi alla crisi economica che ha depresso i sentimenti dei cittadini rispetto alle istituzioni. Ma va considerata anche la crisi politica in cui versava il Paese: il governo di tecnici, sempre meno compreso; il degrado complessivo del sistema politico italiano; l antipolitica dilagante. Tutto questo tende ad allontanare i cittadini dalle istituzioni, compreso il Presidente. 5

Oggi, i consensi verso Napolitano si sono sollevati, assestandosi intorno al 66%. D altra parte, questa fase appare particolarmente critica: l assenza di una maggioranza chiara e la grande difficoltà nella formazione di un nuovo governo rendono molto incerta la situazione politica. Ecco, quindi, seppur meno di un tempo, che la popolazione torna a guardare con maggiore fiducia al Presidente, unico riferimento stabile a cui affidarsi. Sono soprattutto le persone adulte e anziane a mostrare il gradimento più ampio verso il Presidente: tra quanti hanno tra i 55 e i 64 anni, infatti, è circa il 69% ad esprimere molta o abbastanza fiducia, ma è tra gli over-65 che il consenso si allarga fino a sfiorare l 80%. Nelle altre classi d età, però, rileviamo come non si scenda mai sotto la soglia critica del 50%. Consideriamo, infine, l influenza dell orientamento politico. Gli elettori delle coalizioni di centrosinistra e di centro sono quelli che guardano a Napolitano con fiducia (quasi) unanime: tra loro, è il 91% a mostrare di gradire il Presidente. Sotto la media dell area, invece, gli altri schieramenti. Quanti hanno orientato il proprio voto per la coalizione guidata da Berlusconi, infatti, esprimono un consenso intorno al 53%, quindi comunque al di sopra della soglia della maggioranza assoluta. I più critici verso il Presidente, infatti, sono i simpatizzanti del Mov. 5 Stelle: tra loro, la fiducia si ferma al 45%. 6

LA FIDUCIA NEL CAPO DELLO STATO Quanta fiducia prova nei confronti del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano? (valori percentuali Nord Est) Abbastanza 32.5 Poca 19.9 Molta o abbastanza fiducia 66.4 Nessuna 13.7 Molta 33.9 Fonte: Demos, Osservatorio sul Nord Est, Aprile 2013 (Base: 1000 casi) 7

I SETTE ANNI DI NAPOLITANO Valori percentuali di quanti dichiarano molta o abbastanza fiducia nel Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano serie storica Nord Est Abbastanza Molta 73.3 81.6 79.4 64.7 17.6 63.6 20.1 57.9 17.7 25.0 35.7 39.6 61.0 25.1 66.4 33.9 47.1 43.5 40.2 48.3 45.9 39.8 35.9 32.5 lug-06 gen-07 gen-08 gen-09 apr-10 giu-11 giu-12 apr-13 Fonte: Demos, Osservatorio sul Nord Est, Aprile 2013 (Base: 1000 casi) 8

IL FATTORE ETÀ Valori percentuali di quanti dichiarano molta o abbastanza fiducia nel Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in base alla classe d età 79.8 Tutti 66.4 68.5 61.7 51.8 65.5 57.4 15-24 anni 25-34 anni 35-44 anni 45-54 anni 55-64 anni 65 anni e più Fonte: Demos, Osservatorio sul Nord Est, Aprile 2013 (Base: 1000 casi) 9

L INFLUENZA DELLA POLITICA Valori percentuali quanti dichiarano molta o abbastanza fiducia nel Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in base all orientamento politico Coalizione Bersani 91.4 Coalizione Berlusconi 52.7 Coalizione Monti 91.2 Movimento 5 Stelle - Grillo 44.6 Altri partiti 54.5 Incerti, reticenti 61.4 TUTTI 66.4 Fonte: Demos, Osservatorio sul Nord Est, Aprile 2013 (Base: 1000 casi) 10