Guida :fffff G Guida: Gesù è cibo vero che nutre l esistenza dell uomo. Una realtà che ci coinvolge in tutto il nostro essere e fa della nostra preghiera un momento significativo di accoglienza e di oblazione. Qui sta la necessità del nostro adorare. La preghiera è la forza che rigenera, che dà senso al nostro vivere, che anima il nostro operare. Mettiamoci alla scuola di mons. Delle Nocche per attingere dall eucaristia il significato più profondo della nostra esistenza. Con questo atteggiamento oggi vogliamo adorare il Signore. Canto di esposizione Tutti: Signore Gesù, con gioia ci prostriamo in adorazione presso il tuo santo altare. Con te, o Gesù, tutto è merito di vita eterna, tutto è luce che rischiara la vita, tutto aiuta a proseguire il cammino, tutto è dolcezza anche il dolore! Tu sei fonte copiosa di purissima gioia. Gioia che cominciamo a gustare qui, nella valle del pianto, e che sarà gioia piena quando ci svelerai la tua gloria: al gaudio della fede subentrerà quello della visione. Signore Gesù, tu, pane vivo disceso dal cielo, ci basti. Non abbiamo bisogno di altri. Tu sei la nostra vita. Tu sei la nostra gioia. Tu sei il nostro tutto. Ci affidiamo a te: nostro conforto, nostro gaudio, nostra pace. (Paolo VI) 2
Dal vangelo secondo Giovanni In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: "Sono disceso dal cielo"?». Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno istruiti da Dio". Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Gv 6, 41-51 Momento di silenzio per rileggere il brano e sottolineare i passaggi più importanti. 3
Tutti: «Tu sei il Pane della vita, Signore Gesù!» 1L Signore Gesù, tu sei il Figlio dell Altissimo, per noi ti si è fatto uomo, entrando nel grembo santissimo di Maria, la piena di grazia, primo tabernacolo della storia. Rit. 2L Signore Gesù, tu, l eterno, sei nato a Betlemme, la casa del pane, per nutrire dell amore di del Padre tutti gli uomini e le donne di ogni tempo. Rit. 3L Signore Gesù, tu sei la Parola viva, che era presso il Padre ed è risuonata nella storia del Popolo eletto per arrivare a tutti i popoli della terra. Rit. 4L Signore Gesù, tu sei il fratello di ogni uomo e donna e a tutti proponi di conoscere e testimoniare la tenerezza del Padre tuo e nostro. Rit. 5L Signore Gesù, tue sei la misericordia di Dio, e ti sei rivolto a chi si sentiva solo ed escluso dalla comunità dei credenti. Rit. 6L Signore Gesù, tu sei la potenza creatrice che guarendo le persone indica che il Regno di Dio è in mezzo a noi e possiamo aprirci alla sua grazia. Rit. 7L Signore Gesù, tu sei la speranza di quanti altrimenti non trovano motivo di fiducia in se stessi e nei fratelli e avvertono la vita come peso impossibile. Rit. 8L Signore Gesù, tu sei l uomo nuovo, principio e conferma che la creazione stessa è incamminata verso la sua piena e definitiva rivelazione. Rit. 9L Signore Gesù, tu sei il punto verso cui è incamminata la storia dell umanità, la grande comunità dei fratelli che attendi nella casa 4
Padre. Rit. 10L Signore Gesù, tu preparerai anche per noi il banchetto della vita senza fine, nel giorno che non conosce tramonto. Rit. Canto Lettore: «Sempre abbiamo bisogno di raccoglimento nel considerare la verità della fede innanzi all Ostia Santa, questo raccoglimento deve crescere perché il vero Mysterium Fidei, mistero di fede, nel quale, come dice san Tommaso, la vista, il tatto, il gusto si ingannano, e si deve credere solo perché Gesù ha parlato e ci dice che nell Ostia Santa Egli è veramente presente vivo e vero, per farsi nostro cibo, per restare realmente, sebbene nascosto, in mezzo a noi, perché ci ama, conosce la nostra debolezza, vuol sostenere le nostre forze». (Brano dall omelia di mons. Delle Nocche nella festa del Corpus Domini del 31.05.1956) 5
Tutti: Lode a Te, o Cristo, che attraverso la tua viva presenza nel Sacramento del Eucaristia, alimenti e sostieni la nostra fede. Ti rendiamo grazie, Gesù, per il prodigio della tua venuta che sempre si rinnova sulla mensa dell altare. Sei Tu l amico dei nostri giorni, il pane del cammino, il vino della gioia, il balsamo del dolore, il desiderio del nostro cuore. Fa, o Signore, che comunicando al santo mistero del tuo corpo e sangue, trasfigurati dall amore, possiamo essere per tutti i fratelli testimoni della tua altissima carità. Figlio del Dio vivente, effondi su di noi la pienezza del tuo Spirito, aprici il cammino verso il Padre, per essere accolti al termine del nostro pellegrinaggio, nel grembo adorabile della Santa Trinità, nostra beatitudine e nostra pace per l infinita distesa dei secoli. Amen. Momento di silenzio Lettore: «E ascoltiamo Gesù. S. Agostino fa osservare che Gesù ha istituito questo Sacramento sotto le specie del pane e del vino: il pane si fa da chicchi di grano macinati e ridotti all unità, il vino si fa con acini di uva pestati e ridotti in liquido uno, e il Santo Dottore dice che Gesù vuole indicare che tutti quelli che mangiano il Pane Eucaristico debbono essere uniti nella carità scambievolmente, altrimenti non ricevono la grazia. Siamo un corpo solo noi che ci nutriamo dello stesso pane. Chi rompe questa unità non appartiene a Gesù, non può partecipare al Sacramento del Corpo 6
e del Sangue del Redentore». (Brano dall omelia di mons. Delle Nocche nella festa del Corpus Domini del 31.05.1956) 1 Coro Signore, davanti a te, Pane vivo disceso dal cielo noi ricordiamo quanti in questo giorno sono in adorazione davanti a te, e come noi riconoscono la tua presenza del Sacramento dell Eucaristia, lodano la tuà bontà, invocano le tue grazie. 2 Coro Signore, davanti a te, Pane vivo disceso dal cielo, ci ricordiamo del Papa che ha voluto quest anno di preghiera per i sacerdoti. Rendilo sempre docile alla voce dello Spirito, fedele al ministero a lui conferito, forte nelle avversità e sereno nei problemi che la Chiesa deve affrontare. 1 Coro Signore, davanti a te, Pane vivo disceso dal cielo, ci ricordiamo di quanti sono incamminati al ministero sacro, dei giovani preti e di quanti ormai avanti con gli anni non smettono di servirti con entusiasmo e si spendono senza misura per l annuncio del Vangelo nel nostro tempo. 2 Coro Signore, davanti a te, Pane vivo disceso dal cielo, ci ricordiamo di chi è ammalato e anziano, di quanti sono delusi dalla vita e stanchi nel loro ministero. 7
Tutti: Signore, insegnaci ad apprezzare il ministero dei preti, a pregare per loro, a condividere il generoso servizio alla Chiesa e soprattutto a te, Dio vivo e vero, presente in questo sacramento di vita, Pane che diventa medicina che cura le nostre debolezze e ci assicura l invito al banchetto della vita, nella casa del Padre. Canto Tutti: «Ti amo, o mio Dio, e il mio solo desiderio è di amarti fino all'ultimo respiro della mia vita. Ti amo, o Dio infinitamente amabile, e preferisco morire amandoti piuttosto che vivere un solo istante senza amarti. Ti amo, Signore, e l'unica grazia che ti chiedo è di a- marti eternamente. Mio Dio, se la mia lingua non può dirti ad ogni istante che ti amo, voglio che il mio cuore te lo ripeta tante volte quante volte respiro. Ti amo, o mio Divino Salvatore, perché sei stato crocifisso per me, e mi tieni quaggiù crocifisso con te. Mio Dio, fammi la grazia di morire amandoti e sapendo che ti amo». A- men. (preghiera del Santo Curato d Ars) Benedizione eucaristica 8