Le interviste di Pramzanblog: Pietro Vignali LO SCRIVA PURE: FIDANZATA CERCASI PER IL SINDACO "Il matrimonio è un progetto a cui sto lavorando", dice il primo cittadino - "Da bambino sognavo di diventare una rockstar" - " Il mio relax è correre sui viali o in Cittadella, e suonare il piano" - "Un giorno, a casa mia, mi accorsi che la figlia di una mia vicina di casa stava ballando con la mia musica, assieme al suo ragazzo" - "Parma è una città dinamica e vivace che sa rispondere positivamente agli stimoli" - "Con il Metrò non ho fatto marcia indietro: solo che in questo momento di crisi non si può fare il passo più lungo della gamba" - "La nuova Ghiaia, alla fine, piacerà" - "Con Ubaldi non sempre sono d'accordo su tutto: sa com'è, entrambi abbiamo un certo carattere..." di ACHILLE MEZZADRI Vignali che fa il sindaco. Ma anche Vignali che suona il pianoforte. Che canta. Che cerca la morosa. Che si ferma a parlare con la gente. Vignali, 41 anni, che è un primo cittadino che non sta fermo un momento. Che pensa in grande per la sua città, ma che nello stesso tempo non fa un passo più lungo della gamba. Insomma Vignali che, al di là delle bandiere e delle colorazioni di partito, fa di tutto per piacere alla gente, ai parmigiani e, soprattutto, di fare qualcosa di utile e di duraturo per Parma. Pietro Vignali che, sindaco della nostra città dall'11 giugno 2007, entra a gonfie vele nella galleria degli intervistati di Pramzanblog. Dove ha compiuto gli studi? Le elementari a Sant'Andrea Bagni, le medie a Medesano e le superiori al Maria Luigia. Poi Economia e Commercio all'università di Parma. Come ha trascorso la sua infanzia, aveva molti amici, praticava sport? Ho avuto un infanzia molto tranquilla, di paese. Tanti amici, sempre in cortile con i miei fratelli a giocare a pallone e una grande passione per la musica. Quando era bambino che cosa sognava di diventare da grande? La rockstar. Andavo matto per i Police, per Sting. Era il mio idolo. Al punto che... Al punto che... che cosa? Che misi su un complesso, The Shade, con mio fratello Luigi (il cardiologo), voce e chitarra, l'altro mio fratello Paolo alla batteria e il nostro amico Pino Coscioni, chitarra basso. Io ero al piano o alle tastiere. Poi il nostro gruppo ha cambiato nome: da The Shade a Arcadia.
Quando è arrivata la folgorazione per la politica? Avevo poco più di vent anni, un amico mi ha coinvolto nella campagna elettorale di un parlamentare. La colpa quindi è sua. Lei è sindaco da due anni: pensa di essere riuscito a migliorare la città come era nei suoi sogni? Come uomo ho sogni e speranze, come sindaco obiettivi e progetti. Io sogno una città in cui sia semplice e bello vivere, una città che sappia essere attrattiva e mantenere la sua identità nella temperie della globalizzazione. Per realizzarla stiamo lavorando tanto. Penso che qualche risultato si inizi a vedere. Una città molto dinamica e vivace che ha risposto positivamente agli stimoli, per esempio con Correggio. Qual è il problema di Parma che più le sta a cuore? Penso si veda: famiglia e sicurezza, ma non sono problemi, sono il fondamento della vita di una comunità. Poi tengo molto al rilancio di quartieri e frazioni. La città non è solo il centro storico. Lei passa per un sindaco attivissimo, non sta mai fermo un attimo. Quando trova il tempo per un po' di relax, per un po' di vita privata? Alla sera: vado a correre sui viali o in Cittadella oppure suono il piano (tenendo svegli i miei vicini). Ogni tanto vado a cena con gli amici. E i suoi vicini che cosa dicono quando suona il piano? Gradiscono o...? Lo chieda ai miei vicini. Per esempio alla famiglia di Cecilia Greci, la responsabile dell'agenzia per la Famiglia... A proposito, le posso raccontare un aneddoto. Una domenica mi sono messo a suonare, e cantare, per due, tre ore. Pensavo di essere solo nella casa. A un certo punto sono andato alla finestra e ho visto che, seguendo la mia musica, c'era la figlia dii Cecilia che ballava con il suo ragazzo... Ci sono rimasto, era una bella scenetta. Ecco, questo episodio non l'avevo mai ricordato in nessuna intervista. Lei non è sposato, vero? Pensa che lo sarà un giorno? È un progetto a cui sto lavorando. Ma la fidanzata ce l'ha?
No, ma la sto cercando. Può scriverlo: fidanzata cercasi per il sindaco. Lei ha, tra l'altro, la delega per stampa e comunicazione: qual è il suo rapporto con i giornalisti? Buono: loro mi fanno domande, io (quasi) sempre rispondo. Scherzi a parte, difficilmente mi sottraggo. Penso che l informazione sia molto importante, perché c è una grande e giusta richiesta di trasparenza. Le persone vogliono sapere e partecipare a ciò che accade. Chi amministra oggi sa che è molto più sotto osservazione di un tempo. È giusto, ci costringe a fare le cose bene. La stampa ha un ruolo molto importante e, per questo, una grande responsabilità. Lei è stato per nove anni assessore alla Viabilità, all'ambiente e ai Trasporti pubblici: che cosa è riuscito a cambiare in questi settori? Direi tutto: l ambiente era un agenzia in un sottoscala, i trasporti non erano considerati uno strumento fondamentale per la qualità della vita. Oggi in entrambi i settori siamo una realtà europea. Lei era nella"squadra" di Elvio Ubaldi: com'è il suo rapporto attuale con l'ex sindaco? Mi ha insegnato molto: da lui ho imparato, per esempio, un metodo amministrativo. Oggi come ieri, non sempre siamo d accordo su tutto. Sa com è, entrambi abbiamo un certo carattere Qualche tempo fa ha fatto un "rimpasto" della sua giunta: perché? Non si è trattato di un rimpasto politico, ma puramente amministrativo. Tutti si sono accorti che il mondo nell ultimo anno è cambiato radicalmente, anche il sindaco di Parma. Ho ritenuto importante dare alla città il segnale che l Amministrazione era sul pezzo chiedendo ai miei assessori un impegno ancora maggiore, anche per contrastare gli effetti della crisi che si iniziavano a vedere anche in città. Chi per motivi personali o professionali non poteva garantirlo, ha lasciato il posto ad altri. Con la metropolitana sembra che abbia fatto marcia indietro: perché? Per le polemiche o perché non ci sono i soldi? Nessuna marcia indietro, ma molta prudenza. Il progetto della metropolitana è un progetto di grande lungimiranza, ma, ovviamente, molto costoso. È stato concepito in un momento completamente diverso dall attuale, con l economia in espansione e finanziamenti statali abbondanti e certi. Al momento non
c è nessuna di queste due condizioni. La crisi non riguarda solo la finanza o il mondo produttivo, anche gli enti locali sono molto in difficoltà perché ci sono meno risorse. Come qualsiasi buon padre di famiglia, in questo momento di incertezza vorrei evitare di fare il passo più lungo della gamba. Poi se le cose cambieranno Parma è una città sicura? Intendiamoci su cosa si intende per sicurezza: per me la sicurezza è la certezza di non essere lasciati soli di fronte alle difficoltà, che siano il crimine, il disagio, gli acciacchi dell età. Da questo punto di vista Parma è una città sicura. Se parliamo di sicurezza dal punto di vista della cronaca nera, dobbiamo dire che tutte le città del mondo sono molto cambiate negli ultimi anni. Parma è una città abituata a non preoccuparsi della sicurezza. Anche se da noi va molto meglio che altrove, è innegabile che certi fenomeni sono vissuti con una preoccupazione maggiore rispetto ad altre città. Questo ci costringe a fare gli straordinari. Che cosa le piace di più di Parma? I parmigiani. Amano la loro città. Che cosa le piace meno? I parmigiani. Non sono mai contenti. Mi dicono che lei parla il dialetto. Da chi l'ha imparato e quando? Da bambino, in famiglia. Oggi lo uso per lo più negli sms. Crede che il dialetto parmigiano si salverà? Quando incontro degli immigrati di seconda generazione che parlano il dialetto meglio di me, mi convinco di sì. La nuova Ghiaia ha creato consensi ma anche malumori: crede che, a cose fatte, i malumori cesseranno? La nuova Ghiaia è stata un parto difficile, anche se oggi i lavori procedono spediti e a Natale la piazza sarà di nuovo accessibile almeno nella sua parte planare. Difficile perché per una serie di vincoli e ostacoli burocratici la situazione si era incagliata. La cosa ha creato non pochi problemi ai commercianti, questo lo so, ma non dimentichiamo che la Ghiaia, così com'era, si stava spegnendo e sarebbe stato un crimine non fare nulla per rilanciarla. Ho sudato sette camicie per riuscire a mettere d accordo tutti da Parma a Roma. Sono sicuro che a lavori finiti tutte le difficoltà e i malumori saranno dimenticati e i parmigiani torneranno a innamorarsi del loro mercato storico del centro. Parma è una città da girare in bicicletta: anche lei lo fa? Tutti i giorni. Se la fermano per strada è disponibile?
Guardi, la maggior parte delle mie decisioni non vengono prese in qualche mega riunione strategica, ma parlando con le persone. Il rilancio dell Oltretorrente, per esempio, è nato così: pochi giorni dopo essere stato eletto, facevo un giro per la città in bicicletta e una signora mi ha fermato. Sindaco, venga a vedere. È nato tutto così. In modo molto più semplice di quanto la gente immagini. È vero che ha detto ai suoi assessori: andate fra la gente, ascoltate i loro problemi, stata sempre "sul campo"? È l unico modo che conosco per amministrare bene una città. Poi però bisogna essere bravi a valutare le situazioni. Quando, per motivi istituzionali, va all'opera, si diverte o sbadiglia? L opera mi affascina e mi colpisce il profondo legame che ha con la città. Con la sua storia, la sua identità. Quasi sempre mi diverto, qualche volta sbadiglio, sempre ne resto affascinato. Se le piace la lirica, qual è la sua opera preferita? La Traviata. Pramzanblog con la sua "carica dei 101" (adesioni prestigiose, da Franco Nero ad Alberto Bevilacqua), poi il consigliere comunale Stefano Bianchi con una proposta di delibera, poi il Coro Tebaldi, le hanno fatto una testa così per dare la cittadinanza onoraria a Leo Nucci. E per finire Pramzanblog le ha anche consegnato una raccolta di firme tra numerose associazioni culturali della città. Li farà contenti? Si. Penso che Nucci riceverà la cittadinanza onoraria nel periodo del Festival Verdi. Qual è il suo piatto preferito? I "galleggianti". Cioè gli anolini in brodo. Se avesse da scegliere, ancora sindaco o deputato, che cosa sceglierebbe? Un sindaco può fare molto per la sua comunità. A volte scherzo con gli amicii parlamentari: quando voi prendete l aperitivo sulle terrazze romane io sono ancora in ufficio L'ultimo libro che ha letto. "Nuove identità, nuovi consumi - Intervista sull Italia che cambia", di Giampaolo Fabris. Quando si fa la barba canticchia? Si. Mi sembra un buon modo di iniziare la giornata. È intonato o stonato? Potreste chiederlo ai miei vicini. La qualità e il difetto che si riconosce. Sono timido e determinato. Mi trovo poco a mio agio nei rituali della politica. Decida lei quali sono qualità e quali difetti. Riuscirà a prendersi un po' di vacanze quest'estate? E dove andrà?
Lo spero. Sicuramente qualche giorno al mare con la mia famiglia. Poi vedremo. Che cos'è per lei la parmigianità? Un bel modo di stare al mondo. Achille Mezzadri *** Fotografie di Steve Mezzadri