Lezione L2. Il software libero. Sistemi operativi open-source, embedded e real-time

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Transcript:

Lezione L2 Sistemi operativi open-source, embedded e real-time 9 ottobre 2013 Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica Università degli Studi di Roma Tor Vergata SOSERT 13 L2.1

Di cosa parliamo in questa lezione? Il movimento del software libero 1 La cultura degli hacker 2 Il movimento del software libero 3 La nascita del kernel Linux SOSERT 13 L2.2

Il movimento degli hacker Generalmente l origine del movimento degli hacker è attribuita agli studenti dei primi anni 50 del MIT (Massachussets Institute of Technology) Il termine hack aveva il significato di scherzo goliardico o altra attività studentesca non legata allo studio Verso la fine degli anni 50 il termine hack assume una connotazione più ribelle, per reazione ad un ambiente autoritario e competitivo Tunnel hacking: esplorazione delle innumerevoli gallerie sotterranee del MIT Phone hacking: scherzi basati sul (ab)uso del sistema telefonico ( phreaking) Era bandita ogni attività che potesse essere malevola, dolorosa o dannosa SOSERT 13 L2.3

Il movimento degli hacker (2) Negli anni 50 e 60 gli studenti continuarono a chiamare hacking le attività che erano sia divertenti che esplorative Gli studenti del MIT appassionati di modellismo ferroviario avevano fondato il Tech Model Railroad Club All interno del club, una ristretta élite di studenti formava il comitato Signals and Power: Si occupava del circuito elettrico della ferrovia in miniatura Aveva collegato il circuito elettrico al sistema telefonico, quindi era possibile comandare i modellini tramite i telefoni Per poter riutilizzare i componenti elettrici cercava di realizzare i circuiti con il minimo di componenti ed il massimo dell efficienza nuovo significato di hacking Verso la fine degli anni 50 i membri del comitato Signals and Power cominciano ad interessarsi di informatica: Vorrebbero lavorare con un mainframe IBM 704 in possesso dell MIT, ma non riescono ad avvicinarsi Gli viene invece concesso di giocare con un prototipo da $ 3 000 000: un calcolatore a transistor chiamato TX-0 SOSERT 13 L2.4

Nascita dei computer hacker Source: Matthew Hutchinson, www.flickr.com Nel 1959 la Digital Equipment Corp. (DEC) costruisce il primo minicomputer: il PDP-1 (Programmed Data Processor), basato su ricerche condotte al MIT Lincoln Lab (TX-0) Nel 1962 DEC donò il prototipo del PDP-1 all MIT Il nuovo mini-calcolatore attira ovviamente l interesse degli hacker, che cominciano a modificare il suo software e a scrivere nuovi programmi Un gruppo di loro, tra cui Steve Russell, nel 1962 completa la prima versione del gioco Spacewar! Source: Joi Ito, www.flickr.com SOSERT 13 L2.5

Nascita dei computer hacker (2) Negli anni 60 e 70 il movimento degli hacker al MIT coinvolse studenti e professori, soprattutto nel Artificial Intelligence Lab Rispetto agli hacker degli anni 50: Interesse focalizzato sui computer Le attività non sono più segrete e ristrette a piccoli gruppi Al contrario vengono incoraggiati: lo spirito di collaborazione la condivisione dei risultati del lavoro Produssero: tanto software (tra l altro il codice per ARPANET) un proprio slang (sintetizzato nel JARGON.TXT file) propri ideali e principi SOSERT 13 L2.6

Filosofia ed etica degli hacker Access to computers and anything which might teach you something about the way the world works should be unlimited and total. Always yield to the Hands-On Imperative! All information should be free. Mistrust authority Promote decentralization. s should be judged by their hacking, not criteria such as degree, age, race, sex, or position. You can create art and beauty on a computer. Computers can change your life for the better. S. Levy, s: Heroes of the Computer Revolution, Penguin 1984. SOSERT 13 L2.7

Diritti d autore e licenze Quando si acquista un calcolatore elettronico, si assume la proprietà della macchina, ed il costo pagato è proporzionale al valore della tecnologia di cui si viene in possesso Quando si paga per il software non si assume la proprietà del codice Legalmente il software è generalmente trattato allo stesso modo delle altre opere dell ingegno (opere letterarie, musicali,... ) Alla base c è la nozione di diritto d autore (copyright) garantisce il riconoscimento di un giusto compenso all autore o detentore dei diritti dell opera In genere il software non viene acquistato, nel senso che non vengono trasferiti i diritti sull opera (ossia il copyright) Ciò che si paga è la licenza d uso, ossia il permesso di utilizzare il codice alle precise condizioni stabilite dal detentore dei diritti SOSERT 13 L2.8

Brevetti del software In molti paesi esiste anche un altra possibilità per proteggere il software: il brevetto (patent) Il brevetto è un meccanismo legale che impedisce l utilizzo di una invenzione tecnologica non autorizzato da parte dell inventore o del detentore dei diritti sull invenzione Il brevetto dovrebbe essere limitato alla protezione di meccanismi tecnologici non banali e realmente innovativi Nel caso del software, in pratica gli uffici brevetti hanno rilasciato milioni di brevetti banali e/o non innovativi Ogni azienda di IT possiede un proprio portafoglio di brevetti che usa come arma offensiva o difensiva contro le altre aziende di IT A complicare le cose, alcune aziende comprano brevetti unicamente per poter estorcere il pagamento di licenze alle grandi aziende di IT SOSERT 13 L2.9

Il movimento del software libero Agli inizi degli anni 80 l idea di software diffusa tra gli hacker del MIT viene messa in crisi da le cause nei tribunali su Unix una nuova legge sul copyright del 1976 lo sviluppo di una economia basata sul valore del software piuttosto che dell hardware Sul software vengono sempre più spesso poste licenze restrittive che impediscono di avere accesso al codice sorgente Molti ricercatori del MIT lasciano il lavoro per andare a lavorare in aziende di software Questa situazione colpisce in modo particolare un ricercatore del MIT, Richard Stallman di seconda generazione, conosciuto come rms Carattere intransigente Propenso ad azioni di protesta clamorose Eccellente programmatore SOSERT 13 L2.10

The Last True : rms Source: archive.computerhistory.org SOSERT 13 L2.11

Il movimento del software libero (2) Nel 1983 Richard Stallman avvia il Progetto GNU (GNU s Not Unix) Scrivere un intero SO libero da diritti d autore e licenze Compatibile con Unix Quasi completato nei primi anni 90: manca solo il nucleo del SO Il kernel GNU (Hurd) ad oggi non è stato ancora completato Stallman non poteva utilizzare un kernel Unix BSD: Esisteva la possibilità che qualche azienda in futuro potesse rivendicare diritti sul progetto GNU La licenza BSD permette di includere il codice in prodotti commerciali closed-source In ogni caso il progetto GNU riscuote un grande successo I programmi GNU vengono installati sui SO proprietari perché ritenuti più efficienti, robusti e consistenti dei corrispondenti tool proprietari SOSERT 13 L2.12

Il movimento del software libero (3) Nel 1985 Stallman fonda la Free Software Foundation (FSF) Promuove scrittura e diffusione del software libero Nel 1989 Stallman scrive la prima versione della licenza GNU GPL (General Public License) La seconda versione è del 1991, la terza vers. è del 2007 È la più diffusa licenza utilizzata per il software libero Il numero di progetti basati sul concetto di software libero è enorme Le motivazioni di Stallman e dei proponenti del software libero sono primariamente di ordine etico e a salvaguardia dei diritti degli utenti SOSERT 13 L2.13

Le libertà fondamentali degli utenti Secondo Stallman, il software libero (free software) garantisce quattro libertà fondamentali degli utenti dei calcolatori 1 Libertà di eseguire il programma per qualunque scopo 2 Libertà di leggere e studiare il codice sorgente 3 Libertà di ridistribuire copie del programma originale 4 Libertà di migliorare e adattare alle proprie esigenze il programma e distribuire le versioni così modificate La licenza GNU GPL garantisce queste libertà fondamentali Chi modifica un programma GPL deve rilasciarlo con la stessa licenza GPL = l utente del programma modificato ha gli stessi diritti di chi ha fatto le modifiche La GPL non esclude che il programmatore possa essere retribuito per il suo lavoro Se il codice è utilizzato entro un programma diverso (prodotto derivato), anche questo ricade sotto la GPL La licenza GNU GPL è un esempio di software copyleft SOSERT 13 L2.14

Tipologie di software Pubblico dominio (public domain): software senza copyright, ossia senza detentore di diritti (può essere rubato e venduto come software proprietario) Copyleft ( permesso d autore ): software il cui detentore dei diritti acconsente alla sua distribuzione secondo i principi del software libero e senza restrizioni aggiuntive (es.: licenza GNU GPL) Non copyleft: software il cui detentore dei diritti acconsente alla modifica e ridistribuzione anche con restrizioni aggiuntive (es.: licenza BSD) Semi-libero: software con licenza che permette l uso, la copia, la modifica e la distribuzione con qualunque scopo eccetto quello di trarne profitto Proprietario: software non libero né semi-libero; generalmente viene ceduto a pagamento solo il codice eseguibile, che non può essere ridistribuito liberamente Freeware: software in formato eseguibile a titolo gratuito Shareware: software in formato eseguibile che può essere ridistribuito ma per cui è richiesta una licenza d uso dopo un periodo di prova SOSERT 13 L2.15

Open Source Initiative (OSI) 1998: B. Perens e E.S. Raymond fondano la Open Source Initiative Nasce per presentare al mondo industriale e commerciale una visione meno radicale ed idealistica di quella della Free Software Foundation Lo scopo è quello di promuovere software aperto che l utente finale possa studiare ed adattare La definizione di software libero e la definizione di software open source non coincidono esattamente Esistono licenze free non open source, e viceversa In pratica la stragrande maggioranza dei progetti di software libero soddisfa i requisiti dell open source, e viceversa Idea: la disponibilità del codice sorgente del software aiuta a creare un prodotto migliore grazie allo sviluppo distribuito, ai processi trasparenti ed alla peer review evita alle aziende i meccanismi di vendor lock-in può essere commercialmente vantaggioso SOSERT 13 L2.16

La nascita del kernel Linux... Agosto 1991: appare un nuovo SO per PC Intel 80386 From: torvalds@klaava.helsinki.fi (Linus Benedict Torvalds) Newsgroups: comp.os.minix Subject: What would you like to see most in minix? Summary: small poll for my new operating system Date: 25 Aug 91 20:57:08 GMT Organization: University of Helsinki Hello everybody out there using minix - I m doing a (free) operating system (just a hobby, won t be big and professional like gnu) for 386(486) AT clones. This has been brewing since april, and is starting to get ready. I d like any feedback on things people like/dislike in minix, as my OS resembles it somewhat [...] SOSERT 13 L2.17

MINIX MINIX è un SO simile a Unix Creato dal prof. Andrew Tanenbaum nel 1987 come ausilio didattico per un testo di SO Sviluppato per l IBM PC e per l IBM PC/AT Il codice sorgente era disponibile per scuole e università La licenza d uso prevedeva un costo incluso nel prezzo del libro di SO di Tanenbaum In effetti Tanenbaum manteneva uno stretto controllo sul codice sorgente Inoltre rifiutava di accettare modifiche che complicassero troppo il SO Nel 2000 la licenza di MINIX è stata modificata, ed è ora molto permissiva SOSERT 13 L2.18