Gli artigiani di Pereto Dall inizio del 900 agli anni Ottanta
I calzolai Ventura Giovannino (Recchione) lavorava a domicilio Moretti Tito di Soriano al Cimino sposa Rosa Maccafani; apre il laboratorio in Via Castello (sopra Fonte Emilia) Bove Maurizio (Cicciolungo) lavorante di Tito, poi carabiniere Fiorentini Antonio (Scarparofino) Lavorante di Tito
Vendetti Domenico Lavorante di Tito, si trasferisce a Roma negli anni Sessanta, dove continua a svolgere l attività di calzolaio Grossi Enzo (Enzo e Cadorna) Lavorante di Tito, ha aperto il laboratorio che ha poi preso Liberato Leonio Liberato (Pecione) aveva il laboratorio di fronte alla Chiesa di S. Giorgio (ex sezione dei Carabinieri)
I sarti (per uomini) Prassede Pietro (Pietruccio u sartore) C.so aveva il laboratorio in Umberto I Balla Berardino (Nino u sartore) e la moglie Emilia lavoravano a domicilio Vendetti Michele (Muschittu) diventa poi barista e droghiere Vendetti Vittorio trasferitosi poi a Roma
I falegnami Mariani Giacomino Mariani Leandro Mariani Giovannino Mariani Claudio di Rocca di Botte, sposa Clelia Maccafani e si trasferisce a Pereto. Il primo laboratorio lo apre vicino alla chiesa di S. Giorgio, poi si trasferisce in C.so Umberto I- prima vicino alla macelleria di Gustavo poi nell attuale falegnameria. E il capostipite di una famiglia di falegnami.
Toti Alfredo (j omo d oro ) Meuti Sergio aveva il laboratorio sotto Piazza Mazzini Vendetti Roberto lavorante di Aleandro Mariani, ha continuato la sua attività a Villanova di Guidonia.
Gli artigiani del legno: gli arcari Costruivano tutti gli attrezzi per l agricoltura e per le quotidiane attività domestiche: manici di pali e di martelli, rastrelli per il fieno, pale per il forno, casci per il formaggio, arche, spianatoie, scife, sedie, mestoli, forchettoni, cucchiai, piattaie, ; oltre a questi oggetti producevano anche traverse per la ferrovia Fam. Vendetti Achille (Achillone), con Giulio e il nipote Achille Fam. Meuti Francesco e i figli Antonio, Giovanni, Settimio e Ottavio Fam. Meuti Domenico e i figli Giovanni, Luigi e Giuseppe
Vendetti Luigi (Bincio) Vendetti Giosafat e il figlio Silvestro Vendetti Antonio Vendetti Mario (Condottore) Vendetti Torquato Vendetti Silvio (Tonetone) Cicchetti Pietro e il figlio Gaetano produttori di sedie I mmastari Gervasi Pietro aveva il laboratorio in Via Vittorio Veneto
I barbieri Fino al secondo dopo guerra venivano pagati in natura ( una coppa di grano per un anno di barba) Berardino Iacuitti ( e la razza e la Barbera). Aveva il laboratorio in Via dell Ospedale. Gli succedettero: Nicola e Antonio ( e Bacurro) tresferitisi poi a Roma Alfredo Toti (j omo d oro anche falegname e fotografo) aveva il lavoratorio in Via Borgo Alfredo Balla ( e la razza e la Barbera) aveva il laboratorio a fianco della bottega di Minicuccio (sopra S. Giorgio) Settimio Meuti Domenico Meuti rilevò la barberia di Checco e Bacurro. figlio di Settimio
I muratori: le imprese artigiane Lozzi Giovanni costruì l edificio comunale e i palazzi di C.so Umberto. Sposò a una Camposecco e si stabilì a Pereto. Gli succedette il figlio Checchino. Iannola Ivo seguito dai figli Pietro, Rolando, Tullio, Luigi e Giuseppe. Balla Domenico (Micozzetto) Camerlengo Domenico F.lli Camerlengo Francesco ed Emilio Palombo Fulvio Sciò Giuseppe Bove Tommaso Staroccia Ferdinando Camposecco Felice
I fabbri Eboli Antonio, i figli Pietro e Giorgio, il nipote Antonio (figlio di Giorgio) Giammarco Angelo il figlio Ovidio, i nipoti Angelo e Vittorio (figli di Ovidio), il pronipote Danilo (figlio di Angelo) Penna Vincenzo, li figlio Santino e il nipote Antonio (figlio di Santino)
Le sarte (per donne) Maccafani Angelina (la Professora) Bove Giovanna Sciò Maria Silvana Cicchetti Maria (sarta in Roma)
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