NORME E CONSIGLI PER LA COMPILAZIONE DELLE TESI DI LAUREA MAGISTRALE



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NORME E CONSIGLI PER LA COMPILAZIONE DELLE TESI DI LAUREA MAGISTRALE TESI ED ESAME DI LAUREA Per essere ammesso all esame di laurea lo studente deve aver superato tutti gli esami di profitto previsti dal piano di studi. L esame di laurea consiste nella discussione di una dissertazione scritta su un tema scelto dal candidato nell ambito delle materie che integrano il piano di studi seguito. La tesi di laurea deve dimostrare la capacità del candidato di applicare allo svolgimento del tema assegnato i metodi e le tecniche propri del percorso formativo seguito. AMMISSIONE ALLA DISCUSSIONE Lo studente prende contatto con il docente relatore almeno sei mesi prima della data della laurea. Il relatore deve consentire l ammissione del candidato alla discussione della tesi solo dopo avere accertato che il candidato: abbia svolto in forma almeno sufficiente il tema della dissertazione; abbia colto i collegamenti fondamentali esistenti tra la questione oggetto della sua indagine e la dottrina attinente; abbia considerato le eventuali implicazioni economiche del tema trattato, quando la tesi è svolta in materia non specificatamente economica; dimostri di conoscere le opere fondamentali sull argomento; dimostri adeguate capacità di sintesi critica, evidenziando, attraverso l ampiezza della bibliografia e delle citazioni, la completezza delle sue conoscenze sul tema trattato; non abbia compiuto azioni di plagio (si veda il documento relativo) VALUTAZIONE Il voto finale dell esame di laurea è espresso in 110 (centodecimi). 1. Il voto viene assegnato dalla Commissione di Laurea al termine della discussione tenendo conto del parere sul contenuto della tesi espresso dal relatore e dal correlatore, dell andamento della discussione, della media dei voti riportata nel corso degli studi e calcolata ponderando il voto di ciascun esame sostenuto per il relativo numero di CFU. Le regole per la valutazione della tesi sono le seguenti: Premessa Una tesi viene classificata in una delle categorie che seguono soltanto se possiede tutte le caratteristiche specificatamente indicate nella categoria stessa:

1) Tesi valutabile da 0 a 2 punti Lo studente propone una mera riesposizione di ricerche sull argomento. La tesi presenta limiti o lacune relativamente alla letteratura consultata o ai modelli o alle rilevazioni empiriche presentate. 2) Tesi valutabile da 3 a 4 punti Informazio Lo studente espone il tema specifico sulla base di una conoscenza limitata delle ricerche esistenti sull argomento. Organizza la materia in modo appena sufficiente. Si limita strettamente al tema specifico. Impiega un linguaggio corretto. 3) Tesi valutabile con 5 punti Lo studente propone una esposizione chiara e ordinata del tema oggetto della tesi; dimostra capacità di comprensione della bibliografia essenziale. Espone correttamente modelli o indagini empiriche. È stato in grado di costruire in modo coerente la tesi. 4) Tesi valutabile con 6 o 7 punti Lo studente, oltre ad aver letto ed esposto correttamente i contenuti della bibliografia essenziale o aver presentato adeguatamente modelli o indagini empiriche, ha approfondito temi connessi con l oggetto del suo lavoro. È in grado di mostrare la validità delle connessioni che propone, di stabilire confronti, di introdurre elementi di problematicità. 5) Tesi valutabile con più di 7 punti Lo studente dimostra di avere autonomia di giudizio, capacità critiche personali e originalità. Ha particolarmente approfondito aspetti specifici della materia affrontando tematiche di rilevante impegno concettuale sul piano modellistico o sul piano della raccolta ed elaborazione di materiale empirico. La sua conoscenza della bibliografia o della modellistica o delle indagini empiriche sull argomento è vasta. Nella discussione è capace di mostrare interesse, competenza e esaustività. In tal caso il relatore deve avvisare il Preside almeno 15 giorni prima della seduta di laurea, chiedendo l attribuzione di un terzo relatore. La richiesta deve essere accompagnata da una relazione del primo relatore in cui essa sia chiaramente motivata in termini di: (a) impegno concettuale della trattazione; (b) vastità della conoscenza della letteratura, della modellistica e delle tecniche di indagine empirica; (c) esaustività; (d) evidenza delle capacità critiche e originalità rispetto alla letteratura in materia.

Il Preside sceglie il terzo relatore in altra area disciplinare rispetto a quella del primo relatore. 6) Assegnazione della lode Il punteggio di riferimento per la lode è 113/110; si fa quindi presente che il relatore, nel richiedere l attribuzione della lode per il laureando con media inferiore a 106/110, sta attribuendo alla tesi di laurea e/o al curriculum accademico del laureando un punteggio equivalente alla distanza tra detto valore di riferimento per la lode (113/110) e la media dei voti del candidato, comprensiva delle eventuali lodi. Il caso di lode attribuita a candidati con media inferiore a 103 è da considerarsi eccezionale e deve essere giustificato con documentate motivazioni di grande originalità. In ogni caso non può conseguire la lode un candidato con media inferiore a 100. Le medie di cui al presente punto tengono conto delle lodi conseguite, sommando alla media ponderata degli esami di profitto 0,25 centodecimi per ciascuna lode conseguita. RELATORE, CORRELATORE Possono assegnare tesi i professori di prima e di seconda fascia ed i ricercatori confermati titolari di corso, nonché i docenti con contratto di titolarietà. I docenti ed i ricercatori confermati non possono rifiutare l assegnazione di una tesi di laurea se non hanno raggiunto per ciascun anno accademico un numero minimo di tesi, determinato dal Consiglio di Facoltà. Salva diversa indicazione del relatore, il correlatore viene nominato nella settimana che precede la seduta di Laurea. Sarà cura del relatore comunicare al Preside prima della data prevista per la discussione la proposta di nominare un secondo correlatore. DEPOSITO La tesi, completata in ogni sua parte e firmata dal relatore a titolo di approvazione, sarà depositata a cura dello Studente presso la Segreteria Studenti (copia fronte-retro) attenendosi alle scadenze pubblicate sul sito di Facoltà e prestando attenzione alle Nuove norme per l'ammissione alla sessione di Laurea. Lo studente dovrà consegnare entro le scadenze sopra indicate: 1 copia della tesi al relatore; 1 copia della tesi al correlatore (non appena sarà reso noto sul sito di Facoltà); 1 copia della tesi all eventuale secondo correlatore; 1 copia della tesi presso la Presidenza (versione rilegata che verrà consegnata alla Commissione di Laurea). DOMANDA E DOCUMENTI Per essere ammessi all esame di laurea gli studenti devono presentare alla Segreteria Studenti, almeno 30 giorni prima della data fissata per la seduta: 1) Domanda diretta al Rettore in bollo da euro 14,62 su modulo predisposto dall Ufficio. 2) Libretto universitario. Solo nel caso in cui alla data di presentazione della

domanda non abbiano ultimato gli esami di profitto gli studenti potranno consegnare il libretto 15 gg. prima dell esame di laurea. 3) Attestazione del versamento per il costo della stampa del diploma, allegato alla domanda di laurea. Tale versamento potrà essere effettuato con MAV bancario scaricabile dall area riservata dello studente che provvederà qualche giorno prima a contattare il servizio Filo Diretto con la Segreteria Studenti al link https://a1700.gastonecrm.it/frontend/ per richiedere agli operatori la generazione del MAV oppure anche tramite bollettino di c/c postale (a tre scomparti da ritirarsi presso qualsiasi Ufficio Postale) da intestare a UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA SERVIZIO TESORERIA, sul conto n.198200. 4) Una copia della dissertazione scritta firmata dal relatore, almeno 15 giorni prima della seduta di Laurea. COMPILAZIONE DELLA TESI A. INDICAZIONI GENERALI La tesi è normalmente divisa in Parti, e queste a loro volta in Capitoli. I Capitoli possono a loro volta essere ancora suddivisi in Paragrafi, non necessariamente numerati. Vi saranno inoltre una Introduzione, e un capitolo di Conclusioni. La tesi si apre con l Indice, e si conclude con l elenco delle Opere Citate. Nell introduzione si definisce con esattezza il tema della tesi, e se ne illustra lo schema, motivando le scelte fatte. Sono poi messe in luce le caratteristiche più importanti del lavoro. Nelle conclusioni il candidato potrà riassumere i risultati cui è pervenuto, le conclusioni personali raggiunte, e i passi fondamentali del suo lavoro. Nella preparazione dell Indice, occorre tenere presente che la sua funzione non è soltanto di consentire il reperimento dei temi trattati; ma anche quella di offrire al lettore una visione sintetica e ordinata del contenuto della tesi, e in particolare del modo in cui la materia è stata organizzata. Accanto ai titoli dei Capitoli, l Indice recherà il numero della pagina di inizio.è consigliabile che l Indice sia seguito da un Indice dei Grafici e delle Tabelle (se ve ne sono). Grafici e tabelle sono individuati da un titolo e da un numero d ordine progressivo. La tesi sarà dattiloscritta o stampata su fogli di formato A4. La battitura della tesi dovrà essere effettuata fronte/retro. B. BIBLIOGRAFIA Alla fine della tesi l elenco delle Opere citate contiene l indicazione bibliografica precisa e completa per articoli, libri e altro materiale già citato nel testo o nelle Note. Qualora lo ritenga opportuno, il candidato potrà aggiungere a questo elenco una Bibliografia essenziale con l indicazione dei testi - diversi da quelli citati - che egli ritenga fondamentali per la comprensione e lo studio dell argomento trattato. Le indicazioni bibliografiche dovranno contenere, nell ordine:

iniziale del nome, cognome dell Autore o del Curatore, o nome dell Ente a cui è attribuita l opera; titolo dell opera, sottolineato (corsivo in stampa); luogo, editore, anno di edizione (eventualmente numero dell edizione) se si tratta di un libro, oppure l indicazione:<<in>>, seguita dal nome del Curatore (o dei Curatori) o dell Ente, nonché dalle stesse indicazioni di cui al punto precedente, se si tratta di un testo raccolto in volume con altri. In questo caso, si indicherà anche il numero della prima e dell ultima pagina del testo che interessa; se si tratta di un articolo, il titolo della pubblicazione periodica in cui è comparso, seguito da mese, trimestre o quadrimestre, anno, pagina di inizio e di fine. Esempi: G. DEL VECCHIO, Lezioni di Economia Pura, Padova, Cedam, 1937. V. CAO-PINNA, Validité théorique et empirique d une prévision globale de la croissance de l économie italienne de 1958 à 1970, in: R.C. Geary, ed., Europe s Future in Figures, Amsterdam, North-Holland Pub. Co., 1962, pagg. 111-161. V. BARATTIERI, Verso un nuovo schema di diritti speciali di prelievo, in Moneta e Credito, 2 trim. 1972, pagg. 196-210. R.W. GOLDSMITH, Premodern financial systems, A historical comparative study, Cambridge University Press, 1987; trad. it. Sistemi finanziari premoderni, Uno studio storico comparativo, Bari, Cariplo-Laterza, 1990, p.54. Le opere vanno elencate secondo l ordine alfabetico delle iniziali dei cognomi degli Autori; e, per ogni Autore, secondo l ordine cronologico di pubblicazione. Queste indicazioni vanno integrate con quelle che seguiranno, circa il metodo dei richiami bibliografici. C. NOTE E CITAZIONI Le Note devono essere utilizzate per le considerazioni, gli approfondimenti e le indicazioni (specie bibliografiche) che, se inserite nel testo, lo appesantirebbero eccessivamente. L indicazione della fonte (nel testo o in nota) è sempre necessaria quando vi sia: la citazione testuale (sempre tra virgolette) o la parafrasi di affermazioni altrui; la citazione di dati statistici o di informazioni qualitative non generalmente noti; l attribuzione di un opinione ad altri. Se possibile (e sempre nei primi due casi) la citazione contiene l indicazione precisa della pagina o del capitolo del testo originale. Le Note vanno poste preferibilmente a piede di pagina.

D. RICHIAMI BIBLIOGRAFICI Per semplificare i richiami bibliografici, nel testo o nelle Note, si potrà scegliere uno di questi tre metodi: 1) Iniziale del nome, cognome dell Autore, titolo dell opera citata abbreviato in due o tre parole. L elenco delle Opere citate dovrà allora recare, per ciascuna opera, oltre alle indicazioni descritte, anche l abbreviazione del titolo, tra parentesi. Esempio: V. BARATTIERI... (Un nuovo schema). 2) Iniziale del nome, cognome dell Autore, numero d ordine col quale l opera compare nell elenco finale (tra parentesi). Nell elenco delle opere citate, ogni opera sarà preceduta da un numero d ordine fra parentesi. Esempio: (31) V. BARATTIERI... 3) Iniziale del nome, cognome dell Autore, anno di pubblicazione (tra parentesi); eventualmente, lettera progressiva se nello stesso anno l Autore ha pubblicato più di un opera. Nell elenco delle opere citate, l anno di pubblicazione va allora inserito subito dopo il cognome dell Autore. Esempio: V. BARATTIERI (1972 b) MASTER Dopo aver conseguito la laurea magistrale, lo studente che volesseconseguire un elevato livello di specializzazione o di competenze interdisciplinari può frequentare un Master Universitario. Diversi master di rilevanza economica sono organizzati dallo IUSS. Informazioni sempre aggiornate sul programma e le modalità di svolgimento dei rispettivi corsi sono rinvenibili all indirizzo Internet: http://www.iusspavia.it Altre iniziative si svolgono annualmente presso i Collegi Universitari Borromeo e Ghislieri. Informazioni aggiornate sono rinvenibili sui rispettivi siti internet: www.collegioborromeo.it e www.ghislieri.it DOTTORATO DI RICERCA Dopo il conseguimento della laurea magistrale, lo studente che intenda intraprendere attività di ricerca, può frequentare uno dei seguenti corsi di dottorato. L accesso al dottorato di ricerca presuppone il superamento di un concorso pubblico. La Facoltà di Economia e il Dipartimento di Scienze economiche e aziendali organizzano il Dottorato di Ricerca in Economics and Management (DREAM), rinnovato a partire dal 2012/13 (28 ciclo) e svolto interamente in lingua inglese. Si veda http://phdemd.unipv.eu/site/home.html Presso il Dipartimento di Scienze economiche e aziendali sono inoltre in corso cicli precedenti al 28, non più attivati per il 2012/13, dei seguenti dottorati di ricerca aventi sede amministrativa presso l Università di Pavia: Scienze Economiche Economia Aziendale

Il Dipartimento di Scienze economiche e aziendali, assieme all Università di Pavia che conferisce tre borse di studio per ogni ciclo, partecipano all organizzazione del Ph.D. in Economics attivato presso la Lombardy Advanced School of Economic Research (LASER). Si veda http://www.laser.unimi.it/index.php/phd-in-economics.html Alcuni docenti del Dipartimento di Scienze economiche e aziendali afferiscono individualmente ad uno dei seguenti dottorati di ricerca: Diritto pubblico, giustizia penale e internazionale (Università di Pavia). Si veda http://phddpgpi.unipv.eu/site/home.html Matematica e statistica (Università di Pavia). Si veda http://wwwdimat.unipv.it/~matstat/ Economia, diritto e istituzioni (IUSS Pavia). Si veda http://www.iusspavia.it/dott.php?id=3&sez=1 Statistica e applicazioni (Università di Milano-Bicocca). Si veda http://www.dimequant.unimib.it/default.asp?idpagine=670&funzione= Matematica per l analisi dei mercati finanziari (Università di Milano-Bicocca). Si veda http://www.dimequant.unimib.it/default.asp?idpagine=667&funzione= Scienze economico aziendali (Università di Parma). Si veda http://www.unipr.it/dottorati-ricerca/xxvii