Portofino G U I D A P R A T I C A. Parco Naturale Regionale. itinerari natura cultura e attività prodotti tipici. aree protette regione liguria



Documenti analoghi
DA VARESE, CITTÀ GIARDINO, un escursione sulle vie della Fede

DA VARESE, CITTA GIARDINO, un escursione sulle Vie della fede

5 PERCORSI NORDIC IN MUGELLO solo per associati della Modern Nordic Walking Academy (FI)

SCOPRI LE SPLENDIDE ALPI LIGURI CON L AIUTO DI UNA GUIDA AMBIENTALE ESCURSIONISTICA

TORNIMPARTE CAMPO FELICE RIFUGIO SEBASTIANI

21-22/03 ALTA VIA DELLE 5 TERRE

Labter Parco di Portofino

Castelmagno Santuario di San Magno Apertura: Note: Breve descrizione: Museo etnografico Muzeou dal travai d isi Apertura: Note: Breve descrizione:

Percorso, Marcellise giro delle contrade (lungo)

Tempi di percorrenza 5:00 ore se si va all attacco del sentiero in auto. Aggiungere 40 minuti se si usa il treno

SOLO ITALIA BRIDGE Il Bridge va in vacanza

Massa. SAPER D ITALIA - Le nostre radici all ombra del tricolore

ESPLORA, SCOPRI E IMPARA

Rifugio Paolo Barrasso a Monte Rapina

Anello nel bosco di conifere, attorno ai prati di Margherita dei Boschi (1.100 m.). Lunghezza itinerario 3,6 km; tempo di percorrenza 1h e 30.

Assessorato Educazione e istruzione Direzione Centrale Educazione e Istruzione. Comune di Milano. Milano CASE VACANZA 2013

LE TRE CIME DI LAVAREDO Le regine delle Dolomiti

Esperti di passi e di sentieri

Centro Storico di Caltanissetta

ESCURSIONI: la costa. Strada dei Sapori Medio Tirreno Cosentino

Il nome. Posizione e confini. Matteo Taricco

PROGRAMMA ESCURSIONI BIKE HOTEL ESTATE 2013 AREA COMMERCIALE APT VAL DI FASSA

LA VIA FRANCESCANA 2016 tra Marche e Umbria Un appuntamento imperdibile per un trek itinerante di 6 giorni e 5 notti dal 05/09 al 10/09/2016

Gli strumenti della geografia

Web Content Manager Short Travel

MOSCA: gli storici Magazzini GUM, molto più di un emporio

Itinerario n La Valnerina fra Arrone e la Cascata delle Marmore

Trek Valgrisenche. Percorso "soft"

visita il nostro sito

Portofino Trekking. Camogli San Rocco

SENTIERO DEGLI ALPINI e BALCONI DI MARTA - Alpi Liguri

Dal rifugio Baranci verso Val Campo di Dentro

NUTRIRE IL PIANETA ENERGIA PER LA VITA

ESCURSIONI. DOVE: Lucca e provincia le locations si trovano nel raggio di circa 60 km da Il Ciocco Tenuta e Parco.

Adventure Park Limarò

NUTRIRE IL PIANETA ENERGIA PER LA VITA

Itinerario storico-naturalistico

Mobile Gressoney, la valle del Lys e il Monte Rosa

Cooperativa Sociale. ALICE Onlus tipo B. Via Santa Maria 25 Pisa. 1

Totes Gebirge - Austria

Attraverso la valle del Cogena- Comunalie interessate : Gorro. Lunghezza: Durata media:4 ore e 30 minuti Livello di difficoltà: Medio

di Amalia Belfiore Torre campanaria sulla parte orientale della navatella destra del Duomo

Dal S.Gottardo all Oberland Bernese. di Paolo Castellani

CLUB ALPINO ITALIANO Sezione U.L.E. Genova

Costa Rossa Sardegna Trinità d Agultu e Vignola Nord Sardegna Olbia - Tempio L Isola Rossa, Isolotto Spiaggia Longa La Marinedda

Dalla Val d Elsa alla Maremma

Percorso da: Camogli a: San Fruttuoso

Urbino. Dalla città risorgimentale alla città contemporanea

In questa foto si vede l antica chiesa di Creola che si trovava nel vecchio borgo del paese. La strada non è asfaltata e ci sono delle persone che vi

Toscana. E ogni edificio sarà adattato alle caratteristiche personali del nuovo proprietario e sarà completamente unico e distinto dagli altri

Passegginando a Trieste con i bebè

LeMOBYGuide. Golfo Aranci Spiagge divine e un fondale tutto da scoprire. Volume 2

LA VALLE DI PALANFRÈ

Great Med Project. Generating a Risk and a Ecological Analysis Toolkit for the Mediterranean. Cagliari, 17 novembre 2014

Sci alpinismo nel gruppo di Puez

Toscana. E ogni edificio sarà adattato alle caratteristiche personali del nuovo proprietario e sarà completamente unico e distinto dagli altri

ATTIVITÀ DI ESCURSIONISMO (16-31 DICEMBRE 2015)

CARTA DEI SENTIERI DEI MONTI PICENTINI

la Seraphica Ciclostorica di Assisi

VESUVIO. Prezzo tour privato Prezzo tour collettivo * 1 persona 90 2 persone 95 3 persone persone 105

Classe 2 N Ha adottato il Colombario Costantiniano Con il progetto: Adotta un monumento I professori: Susanna Arganelli Alessandra Primicieli Michele

Cuneo e le sue valli:

Web Content Manager Short Travel

CLUB ESCURSIONISTI ARCORESI

C.C.R. CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI

Preventivi personalizzati su richiesta. CINQUE TERRE PATRIMONIO DELL UMANITA in treno VALIDITA TUTTO L ANNO

Progetto Regionale della Fattorie Didattiche: Sapori e Saperi della Cultura D.G.R. n.71/2003

Salerno. Salerno: i Luoghi del Risorgimento

PIACENZA: CASTELLO IN VENDITA DA RESTAURARE

CONVOCAZIONE PER LA PARTENZA IN PULLMAN MARTEDI 4 SETTEMBRE

Codici ed affreschi. Questa chiesa rupestre merita un approfondimento e una pubblicazione monografica.

Viterbo. A Viterbo un viaggio nell 800 a 150 anni dall unità d Italia

PV-01 La Lomellina tra Pavia e Vigevano

CEPIM-Torino Centro Persone Down Museo Nazionale del Cinema

Proposte di viaggi a cavallo o in carrozza

Informazioni generali: - Sardegna -

Di meravigliosi castelli trasformati in location di prestigio ce ne sono tanti, ma di luoghi straordinari per storia, collocazione, ambiente, fascino

VISITA GUIDATA ALLE NECROPOLI GRECHE (13/03/15)

VOLUME 2 CAPITOLO 2 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE. Alla fine del capitolo scrivi il significato di queste parole nuove:

Umbria Domus. Il Castello sul Lago. Agenzia Immobiliare. - info@umbriadomus.it. 430 mq 8 8. Castello di origine medievale.

OFFERTA SPECIALE. Partenza da Palermo : It inerario 1. Golfo di Mondello:

A scuola con il cigno. proposte per la scuola A.S

1. Schenna Riffianerweg Saltaus St. Leonhard ritorno. 2. Schenna Castel Goyen Castel Labers Fragsburg Greiterhof ritorno

Il#Levante#su#due#ruote##

Sapori e Profumi della Campania

Toscana. E ogni edificio sarà adattato alle caratteristiche personali del nuovo proprietario e sarà completamente unico e distinto dagli altri

La macchia mediterranea. Creato da Francesco e Samuele.

I MUSEI DELL ALTO ADIGE

DOLOMITI FRIULANE. Trekking Agosto 2015

Campi Scuola e Soggiorni Didattici A.S. 2009/10

PRO LOCO DI BOLCA Via S. Giovanni Battista Bolca VRwww.bolca.it

SCOPRENDO MINERBIO CLASSE 4 D SCUOLA PRIMARIA MINERBIO

Trento. TREKKING PAESAGGI AMENI Vico mezzano-gazzadina Gardolo di Mezzo- Meano

Le frasi sono state mescolate

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

SCHEDA INFORMATIVA : TREKKING, MOUNTAIN-BIKE E YOGA A POZZI MONACI

1 Vernuer Kalmtal Matatz Ulfas I. Obere Obisellalm. Gita nella valle alta e solitaria alla malga pittoresca al lago. percorso

Podere Tipertoli. Il Fienile Casa in affitto per vacanze in Toscana

LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE

Come arrivare al FlightSimCenter di Milano in Automobile

Transcript:

Parco Naturale Regionale Portofino G U I D A P R A T I C A itinerari natura cultura e attività prodotti tipici aree protette regione liguria Portofino erika.indd 1 24/03/2006 15.48.20

Un promontorio sul Mediterraneo Ci sono località della terra indissolubilmente associate a un indirizzo, che sintetizza la loro unicità: nel grande mare racchiuso tra Africa ed Europa, Portofino è il solo promontorio dell arco costiero che si sviluppa a partire da dove l imponente catena di montagne (alpine) raggiunge il Mediterraneo e si propaga lungo la penisola italiana. Un frammento di Liguria proteso sulle acque, che assomma nei suoi caratteri quelli di terra affacciata sul mare con quelli di monte dell Appennino. Parco Naturale Regionale Portofino L importanza di questa area straordinaria è stata percepita da memoria d uomo che l ha abitata fino dalla preistoria. Lo stato italiano l ha tutelata fin dal 1935 con norme speciali, evolutesi nell istituzione del Parco di Portofino, al quale si è aggiunta nel 1999 una delle prime Aree Marine Protette d Italia. Da Camogli, Portofino e Santa Margherita Ligure, una fitta rete di splendidi sentieri permette di scoprire la ricchezza e la varietà di ambienti naturali, panorami, complessi monumentali del promontorio. Molti itinerari sono facili, alcuni richiedono esperienza, altri ancora possono essere affrontati solo insieme alle guide del Parco. La carta d identità del Parco Istituzione: 1935 come Ente Autonomo, 1995 come Parco Regionale. Nel 1999 è stata istituita un Area Marina Protetta. Superfici protette: Parco di Portofino: 1056 ettari Area Marina Protetta: 372 ettari, governata dal Consorzio di Gestione dell Area Marina Protetta del Promontorio di Portofino. Ente di Gestione: Ente Parco di Portofino Sito Internet: www.parcoportofino.it Provincia: Genova Comuni: Camogli, Portofino e Santa Margherita Ligure. Punti informativi e di accoglienza: Santa Margherita Ligure, San Rocco di Camogli In copertina: uno scorcio panoramico e mediterraneo dal sentiero a strapiombo sul mare. Nel frontespizio: panorama su Punta Chiappa. Portofino erika.indd 2-3 24/03/2006 15.48.24

Punti di interesse L Abbazia di San Fruttuoso Il complesso di San Fruttuoso di Capodimonte è tra i monumenti più importanti d Italia. Databile tra il X e XIII secolo, è stato donato nel 1983 dalla famiglia Pogson Doria Pamphilj al FAI (Fondo per l ambiente italiano). Oggi è completamente restaurato e aperto al pubblico. Comprende i chiostri romanici, il sepolcreto dei Doria, le aree archeologiche e i saloni dell abbazia duecentesca, che ospitano il museo. Le maestose trifore gotiche della sala abbaziale offrono una suggestiva panoramica sulla baia. Il complesso monastico e la torre Doria (XVI secolo) sono parte integrante del piccolo e intatto borgo marinaro, raggiungibile solo a piedi o via mare. Nelle acque della baia, a 17 metri di profondità, è collocata la statua bronzea del Cristo degli Abissi, opera di Guido Galletti. Il falco pellegrino Il versante a mare del promontorio di Portofino è uno dei luoghi migliori della Liguria per avvistare il falco pellegrino (Falco peregrinus brookei), un elegante predatore con apertura alare di 110-115 centimetri, in grado di piombare sulle prede di solito piccoli uccelli a 300 chilometri l ora. Il conglomerato La roccia che caratterizza il promontorio di Portofino si è formata oltre 30 milioni di anni fa. Si tratta di una roccia sedimentaria, che ricorda vagamente il calcestruzzo, costituita da ciottoli arrotondati di rocce diverse, immersi in una matrice arenacea (una vera e propria sabbia), legata da un cemento calcareo. Le formazioni più caratteristiche sono le rupi costiere di San Fruttuoso e Portofino, il lastrone di Punta Chiappa e i macigni delle Pietre Strette. La sassifraga spatolata (Saxifraga cochlearis) È una pianta rupestre che affonda le radici nelle fessure del conglomerato e presenta caratteristiche foglioline dall estremità arrotondata; a spatola, appunto. Si tratta di una specie esclusiva del Parco di Portofino e delle rupi delle Alpi Marittime; essendo una pianta montana, è eccezionale la sua presenza nel Parco sia per l inconsueta ubicazione, che per la modesta altitudine e la vicinanza al mare. I prodotti del territorio L olio Di non facile reperibilità sul mercato, l olio del Promontorio è prodotto da olivi coltivati in terreni ben esposti e soleggiati. Sapiente la mescolanza delle olive rivierasche. La lavagnina (lànin-a) e la Pignola (pignöa). Ne risulta un olio leggero, dolce e aromatico, indicato per condire a crudo verdure e pesce così come per cucinare. Il vino Il giancu de Purtufin cantato da De André è un vino esclusivo dei pochi fortunati che lo producono e dei loro conoscenti e amici. Il bianco nasce da una miscela di uve: soprattutto bosco, bianchetta e rollo, in alcuni casi vermentino. Di colore paglierino chiaro, ha un sapore secco oppure fresco, vivacemente frizzante, gradazione tra gli 11 e i 13. Servito a 6-8 C, si sposa con pesce e antipasti. Le ciliegie camogline Tra le significative cultivar di frutta del Promontorio spicca la ciliegia camoglina (seixa camuggina): un frutto piccolo, tondo, rosso con striatura gialla, gustoso, anche se non dolcissimo. La mela limonina La Mela limunina è molto particolare, di colore verdastro e forma allungata, e assomiglia vagamente a una pera. Il gusto asprigno ricorda un po il limone; un tempo una fetta veniva usata per rendere l acqua più dissetante; si facevano anche tisane. Il Parco mette in vendita le piante nell ambito di un progetto di recupero e diffusione delle vecchie cultivar locali. Il Parco di Portofino Viale Rainusso, 1 16038 Santa Margherita Ligure (GE) Tel: 0185.289479 Fax: 0185.285706 E-mail: info@parcoportofino.it Laboratorio Territoriale per l Educazione Ambientale del Parco di Portofino - Servizi di Fruizione Turistica e Scolastica Tel. 0185.283480 Fax 0185.285706 E-mail: labter@parcoportofino.it Numeri e Indirizzi Ufficio Circondariale Marittimo di Santa Margherita Ligure (responsabile per l Area Marina Protetta) tel. 0185.287029 APT Tigullio Via XXV Aprile, 4 16038 Santa Margherita Ligure (GE) tel. 0185.29291 infoapt@apttigullio.liguria.it IAT Portofino Via Roma, 35 16034 Portofino (GE) tel. 0185.269024 IATPortofino@ apttigullio.liguria.it IAT Santa Margherita L. Via XXV Aprile, 2b 16034 Santa Margherita Ligure (GE) tel. 0185.287485 IATSantaMargheritaLigure@ apttigullio.liguria.it Il rosmarino I prodotti del territorio Tipica pianta mediterranea, il rosmarino cresce spontaneamente sulla costa sud-occidentale di Portofino. Usato come infuso od olio essenziale, Il mirto Il mirto (Myrtus communis) è arbusto sempreverde che cresce spontaneamente nella macchia mediterranea del Monte. Molto ramificato, può raggiungere i tre metri di tensore e parassiticida. Mescolato all olio IAT Camogli serve come stimolante, antisettico, iper- altezza. Il legno è molto duro e viene impiegato per lavori al tornio. di oliva è impiegato per frizioni contro i Via XX Settembre, 33 Il mirto viene spesso adoperato per insaporire carni e arrosti. Con dolori muscolari. 16032 Camogli (GE) le sue bacche si prepara, soprattutto in Sardegna, ma anche nel Levante ligure e, localmente, a livello familiare, un profumato liquore. tel. 0185.771066 Specialità della zona è il tortino di rosmarino e patate. prolococamogli@libero.it 2 3 Portofino erika.indd 4-5 24/03/2006 15.48.31

1 Difficoltà: T/E per Punta Chiappa, EE la traversata a San Fruttuoso. Periodo consigliato: Tutto l anno (non nelle giornate più calde). Durata del percorso: 1h15 fino Punta Chiappa; 3h 30 fino San Fruttuoso Caratteristiche: panoramico - storico - geologico - botanico Camogli - Punta Chiappa - S. Fruttuoso Camogli Tra i borghi più celebri del Levante ligure, affiancata da una scenografica spiaggia di ciottoli, Camogli ha dato i natali a molte generazioni di marinai, ed era nota in passato come la città dei mille bianchi velieri. I monumenti più interessanti sono Castel Dragone e la basilica di Santa Maria Assunta, ma è imperdibile una visita al porticciolo e una passeggiata nei carroggi (vicoli) del centro storico e lungo la multicolore palazzata a mare. Passo del Bacio Costa del Termine San Fruttuoso La stazione di Camogli è il punto di partenza di alcuni degli itinerari più classici del Parco. Mentre i viottoli che salgono a San Rocco e proseguono verso le Batterie, San Nicolò e Punta Chiappa sono agevoli, la traversata oltre le Batterie verso San Fruttuoso si svolge in ambiente spettacolare e selvaggio e richiede sicurezza di piede in alcuni passaggi esposti. Chi non intendesse affrontarli può raggiungere le Batterie, tornare indietro al bivio delle scuole di San Rocco, scendere a Punta Chiappa e proseguire verso San Fruttuoso in battello. Accesso e punto di partenza Dopo una visita a Camogli e al suo importante museo navale, si raggiunge l ultimo tornante di viale Nicolò Cuneo, poco a monte della stazione ferroviaria. Qui inizia il percorso segnato che costeggia il torrente Gentile e inizia a salire per una lunga serie di gradini. Tra uliveti e coltivi, spesso nascosti da muri di cinta, si raggiunge la frazione di San Rocco (221m/45 ) dove, stagionalmente, è allestito un punto informativo del Parco. Sorvegliato dal Santuario di Nostra Signora della Salute, San Rocco è un magnifico belvedere su Camogli e la costa fino Genova e oltre. La salita a San Rocco può essere affrontata anche con un bus di linea. Dal borgo si prosegue fino alla vecchia scuola. Qui si può decidere se scendere a Punta Chiappa o dirigersi subito verso San Fruttuoso. Per Punta Chiappa si scende a destra in una fitta lecceta e, toccate le case di Pego, si raggiunge il minuscolo borgo di San Nicolò di Capodimonte (120m), un pugno di case strette attorno alla sua chiesa millenaria. Il viottolo scende ancora, oltrepassa la sorgente del Mulino, costeg- gia sulla passerella la scogliera e raggiunge Porto Pidocchio, antico approdo di pescatori in cui sostano i battelli che collegano Camogli a San Fruttuoso. Una breve risalita, che consente di apprezzare numerose specie delle rupi costiere (euforbia arborea, cavolo di Robert, carota selvatica, lavatera marina e finocchio di mare) porta a Punta Chiappa (5m/1h15 ) Per le sue particolarità La Punta è un vero e proprio laboratorio di geologia a cielo aperto. Essa è costituita da un blocco di conglomerato proteso verso il mare dove, all ombra della Stella Maris, vegeta la rara statice ligure. La discesa dal bivio presso San Rocco richiede mezz ora, per risalire si impiegano tre quarti d ora. Il viottolo che continua a mezza costa raggiunge Mortola (223m), con le sue case decorate a trompe l oeil e il campionario di battenti delle porte; poi entra in un fitto bosco a carpino nero e orniello. Toccata la sorgente Vegia e attraversato un suggestivo tratto di macchia mediterranea, si supera una cengia con balaustra e si raggiunge il Groppo Marso, punto panoramico su Punta Chiappa. Poco a valle sono due bunker, visitabili con breve deviazione. Una discesa a mezza costa ai piedi delle rocce del Bricco porta alla espostissima rampa del Passo del Bacio (120m/1h30 ; 2h45 con P.Chiappa) attrezzata con una catena, che costituisce il passaggio più importante e difficile della traversata (nessuno è obbligato a proseguire!). Oltre il Passo del Bacio si raggiunge un crinale con bel colpo d occhio sul settore più selvaggio del Parco e l euforbia arborea presso il sentiero a mostrare il disegno dei suoi rami, che ricordano i coralli. In un alternarsi di valloncini, punteggiato da panoramiche mozzafiato, il sentiero supera passaggi attrezzati con catene, meno esposti del precedente, e scende verso la Cala dell Oro. È la parte naturalisticamente più avvincente del Parco, a monte di una delle aree di riserva integrale. La macchia mediterranea la fa da padrona, gli arbusti sempreverdi, impenetrabili, ospitano una fauna interessante quanto elusiva (ramarro, geko, colubro di Riccioli, occhiocotto, sterpazzola). In alto le acrobazie del falco pellegrino fanno da contraltare al volo dei laridi: gabbiani, tra i quali il raro gabbiano corso, e sterne, in particolare il beccapesci che lambiscono il mare con le loro traiettorie. A fianco dell escursionista piccole piante rupestri, rarissime felci quali l Asplenio di Petrarca e l Asplenio delle fonti, sopravvivono con fatica nelle nicchie lasciate dai ciottoli caduti dal conglomerato. Si entra nel bosco e si sale al Crinale del Termine (275m/3h; 4h15 con P. Chiappa) Una agevole discesa a tornanti, in un area dove macchia e lecceta sostituiscono uliveti in abbandono, porta in mezz ora all abbazia e all insenatura di San Fruttuoso, cuore del promontorio e del Parco di Portofino. Batterie Dopo il tragico bombardamento del 9 febbraio 1941, quando le navi inglesi colpirono Genova, le autorità militari costruirono postazioni a difesa della città. Vennero quindi edificati bunker muniti di cannoni e batterie antiaeree sul Monte Moro e sul Promontorio di Portofino. Per la costruzione di queste ultime fu prelevata tutta la sabbia della spiaggia di Paraggi; abbandonate dopo la fine della guerra, oggi si pensa alle Batterie come futuro punto di visita del Parco, accesso alla sua parte naturalistica più pregiata Sotto: Punta Chiappa, una lingua di roccia dalla forma inconfondibile, meta di escursioni e apprezzata dai bagnanti per la sua comodità. 4 5 Portofino erika.indd 6-7 24/03/2006 15.48.41

2 Periodo consigliato: Sempre (escluse le giornate più calde). Durata del percorso: 4h15 da San Rocco; 5h da Camogli Caratteristiche: ambientale - panoramico - storico Da San Rocco al Semaforo Vecchio Il Semaforo vecchio e il Semaforo nuovo Secondo antichi documenti, segnalazioni tramite fuochi e fumate venivano inviate dalla vetta del Monte alla Lanterna di Genova. Il Semaforo Nuovo, 180 metri più in basso, è sorto prima della Seconda Guerra Mondiale, collegato alle sottostanti batterie. L Upupa Il famoso Galettu de marsu ha dato il nome alla località I Galletti, sopra San Rocco. I suoi colori appariscenti ne tradiscono le origini tropicali e testimoniano la particolarità del clima nostrano. La frescura dei boschi della parte in quota del Monte di Portofino, il punto più alto è il Semaforo Vecchio, può essere raggiunta da Camogli e San Rocco attraverso ombrosi sentieri che salgono nel fitto del bosco. Il dislivello è notevole ma il bosco e l esposizione rendono questo itinerario piacevole anche in estate. I sentieri intorno alla vetta consentono numerose varianti. I panorami dal Semaforo Nuovo ripagano ampiamente della fatica. Accesso e punto di partenza La prima parte del percorso coincide con l itinerario numero 1. Dal centro di Camogli si raggiunge viale Nicolò Cuneo e si sale per un ripido viottolo alla frazione di San Rocco (215m/45 ) magnifico belvedere sulla costa. Ma si può anche arrivare in bus. Il sentiero giunge a Mortola (223m) e si inoltra in un fitto bosco; da località Fornelli si può effettuare una piccola deviazione fino alle Batterie, uno dei migliori belvedere del promontorio, in cui è facile individuare la sassifraga spatolata. Da Fornelli si seguono le indicazioni per il Semaforo Nuovo. Si sale lungo tornanti alternando ambienti freschi e ombrosi ad altri più caldi e assolati, dominati rispettivamente da carpini neri e ornielli e da pini marittimi. Oltre un fitto boschetto di nocciolo si raggiunge località Toca (450 m). Verso destra, rapidamente, si arriva al Semaforo Nuovo (435m/2h15 ) belvedere sul mare aperto e sul versante più selvaggio del Parco. Punto di osservazione del falco pellegrino e panoramico sulle Alpi Liguri, Marittime e Graie a ponente, sulle Apuane a levante. Da Toca si prosegue a destra per un bellissimo sentiero a mezza costa che taglia, con modesti saliscendi, il versante meridionale del Monte di Portofino. Macchia mediterranea, gariga, aree rupestri si alternano in questo balcone sospeso sul mare. Traversato il vallone Cala dell Oro, presidiato in basso dalla seicentesca Torre Saracena, si valica la Costa del Termine, con lo sguardo che spazia dai vicini torrioni conglomeratici al borgo di San Fruttuoso. In breve si supera il vallone dei Fontanini per giungere al valico delle Pietre Strette (452m/3h15 ) Principale crocevia di sentieri, questa località deve il nome a grossi blocchi di conglomerato suggestivamente affiancati. Dalle Pietre Strette si segue una vecchia strada lastricata, restaurata dal Parco con una tecnica rispettosa dell originario aspetto, che taglia il versante nord-orientale del promontorio in un fitto bosco misto (dove prevalgono il carpino nero e il castagno) e raggiunge una sella in località Gaixella (420 metri), ai piedi delle antenne RAI di Portofino Vetta. Pochi gradini, e un portale in legno conducono alla strada che sale da Ruta e all Hotel Portofino Kulm. Non vi sono servizi accessibili a chi non soggiorna nell albergo. Dalla Gaixella al punto più alto del Parco si possono seguire vari percorsi. Il più interessante riguarda il sentiero segnato che sale con numerose svolte sul crinale, tocca rupi di conglomerato colonizzate dalla sassifraga spatolata e raggiunge la vera vetta del Monte, dove è il Semaforo (610m/4h15 ) parzialmente ristrutturato dal Parco. Presso il piazzale si apprezzano numerose fioriture: singolare è quella del bucaneve, specie montana che si ritrova qui, e in un inaccessibile valloncino sottostante, a distanza irrisoria dal mare. Un sentiero che scende a mezza costa tra i pini porta alla Sella Porcile e al Monte Tocco (543m). Da qui a Toca, dove si ritrova il sentiero dell andata. Portofino Kulm Il Portofino Kulm è uno storico e prestigioso albergo-ristorante costruito in forme liberty. Il suo piazzale offre una panoramica sul Golfo Paradiso e la Riviera di Ponente; nelle giornate limpide si possono ammirare le Alpi intravedendo Monviso, monte Rosa e Cervino. Dal terrazzo della dependance presso le antenne il panorama spazia anche verso levante sulla Riviera, fino alle isole spezzine, alle maggiori cime dell Appennino Ligure e alle Apuane. Inconsueta è la visione quasi aerea di Camogli, come incorniciata dalle fronde degli alberi. Il corbezzolo Il corbezzolo è un alberello sempreverde che può arrivare a 12 metri. È noto per i vistosi frutti rossi e per la sua rapidità nel ricolonizzare i terreni bruciati dagli incendi. Dai frutti si ricavano marmellate, gelatine, sciroppi, succhi, creme e canditi. Un tempo, localmente, si otteneva una grappa dai suoi frutti macerati. Nella pagina precedente; in alto sopra il titolo, la spettacolare Cala dell Oro. In basso, una veduta di San Rocco e Camogli. 6 7 Portofino erika.indd 8-9 24/03/2006 15.48.56

Periodo consigliato: Tutto l anno Durata del percorso: da 2h15 a 3h15 Caratteristiche: culturale-paesaggisticobotanico Ruta Semaforo Vecchio (610m/1h30 da Ruta; 1h dal posteggio) Una comoda discesa tra i pini porta alla Sella Porcile e al Monte Tocco (543m). Oltre il bivio di Toca si raggiunge il Semaforo Nuovo (435m), straordinario belvedere sul versante a mare del Promontorio. Il ritorno si sviluppa sul versante occidentale in un ambiente boschivo simile a quello percorso all inizio. Alla casetta del Paradiso, una deviazione a sinistra scende alla Rocca del Falco, stupendo belvedere rimesso in sicurezza dal Parco. Proseguendo si può chiudere l anello intorno alla vetta e tornare a Gaixella. Lungo questo percorso si incontra una stazione di sassifraga spatolata. Occorrono 75 fino al posteggio e 105 per scendere a Ruta. 3 Tra Portofino Vetta e il Semaforo Vecchio San Michele Sul valico di Ruta sorge la chiesa vecchia di San Michele,che conserva tratti romanici grazie anche a una serie di restauri conservativi o comunque rispettosi dello stile originario. L edificio risale al XIII secolo, ma la tradizione lo vuole fondato prima dell anno Mille: a ciò si deve l espressione di Chiesa millenaria. Nel 1800 fu incendiata dalle truppe francesi di Massena in ritirata. I danni del fuoco resero necessari restauri e modifiche effettuate all inizio del XX secolo. Spiccano l interno in pietra a vista e la bella torre campanaria. Di particolare interesse sono pure la parete dell abside e il soffitto, in legno, a capriate, a restituire un atmosfera intima. Quasi sempre chiusa al pubblico, la chiesa ospita cerimonie religiose e iniziative culturali. Portofino Coperta da boschi di caducifoglie e da rimboschimenti di pini, sequoie, cedri, tuie e querce rosse, la vetta del Monte di Portofino offre un ambiente di montagna, che contrasta con le atmosfere mediterranee della costa e permette di camminare piacevolmente anche in estate. Il nome Portofino Vetta indica in realtà la zona, deturpata da grandi antenne, al termine della strada che sale da Ruta. Sulla vera vetta della montagna si trova il piazzale con il il Semaforo Vecchio. Accesso e punto di partenza Il borgo di Ruta (260m) è noto per la presenza della chiesa romanica e per aver ospitato Nietzsche. Si può salire verso Portofino Vetta per il viottolo pedonale che inizia a nord (lato Camogli) della galleria traversata dall Aurelia, passando di fronte alla chiesa di San Michele, o per la strada dell Hotel Portofino Kulm, percorribile in auto fino a un posteggio (390 metri) poco a valle dell albergo, da dove si dipartono i sentieri principali. I due percorsi si riuniscono presso località Gaixella (420 metri), ai piedi delle antenne RAI, non distante da un portale in legno con le indicazioni del Parco. Le Pietre Strette e il Semaforo Vecchio Oltre il portale si segue una vecchia strada lastricata, restaurata dal Parco, che taglia il versante nord-orientale del Promontorio. Lasciato il sentiero che porta al Semaforo Vecchio direttamente, ci si inoltra in un ombroso bosco mesofilo di castagno e carpino nero fino al valico delle Pietre Strette (452m). Particolarmente quando gli alberi sono spogli si può apprezzare l affascinante panorama su Santa Margherita e sulla costa del Tigullio. Si segue quindi il crinale, a cavallo tra la vegetazione mediterranea e il bosco mesofilo (come dire a cavallo tra Marocco e Germania) fino al La discesa a San Fruttuoso Dal valico delle Pietre Strette prende avvio un classico sentiero per San Fruttuoso. Il tracciato, a tratti panoramico, scende ripidamente in un fitto bosco di leccio, carpino nero e roverella, tocca la sorgente Caselle che ha rifornito per decenni Camogli (qui arriva la Via dei Tubi) e attraversa macchia e oliveti per rientrare in un bosco nel quale spicca un eccezionale esemplare di ginepro rosso. Un ultimo tratto tra gli ulivi, per lo più abbandonati, porta all abbazia, al borgo e all insenatura di San Fruttuoso. Dalle Pietre Strette occorrono tre quarti d ora. La discesa di Portofino Dalle Pietre Strette un bel percorso in buona parte su acciottolato scende in un ora e un quarto a Portofino. Il tracciato si svolge dapprima in un bosco di castagno, quindi raggiunge il valico delle Bocche (456m), consentendo di apprezzare, in primavera, le suggestive fioriture silvestri e specie quali l agrifoglio e il pungitopo, ormai rare in Liguria. Lungo la discesa verso Olmi (230m) al castagno si affiancano alberi esotici quali il cedro dell Himalaya e il cipresso dell Arizona. Da Olmi, nota in passato per la sua osteria e importante crocevia di sentieri, si giunge a San Sebastiano (165m). Qui il panorama si apre e una discesa sempre più ripida, tra costruzioni agricole e ville, porta al centro di Portofino. Il ginepro rosso Alberello frequente allo stato arbustivo nella macchia, qui soffre la carenza di luce dovuta agli alberi che lo circondano. Nella pagina precedente: la strada fra la Vetta e Pietre Strette. In alto: San Fruttuoso. Sotto: Semaforo Vecchio; Pietre Strette. 8 9 Portofino erika.indd 10-11 24/03/2006 15.49.08

4 Periodo consigliato: Sempre (esclusi i giorni più caldi) Durata del percorso: 2h Caratteristiche: panoramico - storico botanico - ambientale Da Portofino a San Fruttuoso La Pteride di Creta È una felce elegantissima, rara localmente. È specie delle regioni tropicali e subtropicali. Particolarmente vistosa e decorativa, testimonia del clima favorevole degli ambienti che la ospitano. Base O L abbazia di San Fruttuoso, nata prima del Mille nell insenatura più suggestiva della Liguria, è la meta più ambita dagli escursionisti. Mentre l itinerario che la raggiunge da Camogli e San Rocco è impegnativo, quello che inizia da Portofino è accessibile anche agli escursionisti meno esperti e si svolge in un ambiente di grande fascino. È possibile tornare in battello (quando questo servizio è in funzione) o a piedi. Accesso e punto di partenza L itinerario verso San Fruttuoso inizia alle spalle della parrocchiale di San Martino, dove un ripido viottolo in salita, indicato da cartelli segnaletici del Parco, si stacca dalla strada. su un magnifico panorama. Si prosegue in un ambiente via via più naturale, tra pini e macchia mediterranea, affacciandosi sulla Cala degli Inglesi. Si giunge presto al rio Ruffinale, le cui acque corrono stagionalmente a mare in un ombrosa vallecola ricca di felci, carpini neri e robinie. Il sentiero si snoda quindi a mezza costa, poco sopra l altra area di riserva integrale del Parco, offrendo magnifici panorami sul mare. In un alternarsi di ambienti mediterranei e di ripa, accompagnati da singolari sbalzi di temperatura dovuti ai diversi microclimi, si raggiunge il crinale della Costa dei Ghidelli, che scende dalla cima del Monte di Portofino e chiude a est la baia di San Fruttuoso. Qui è la cosiddetta Base O (207m/1h30 ) una postazione militare della Seconda Guerra Mondiale. Base O, (in dialetto detta Base dell Oro) a picco sulle scogliere di Punta Carega, offre un magnifico panorama. La discesa verso San Fruttuoso è altrettanto panoramica. Il percorso, lasciato l ambiente strettamente mediterraneo, giunge fino all eliporto, poi diventa più ripido e si immerge nel fondaco, la stretta e ombrosa vallecola lungo la quale in breve tempo si giunge alle prime case di San Fruttuoso, un tempo borgo di pescatori. Con brevi saliscendi si prosegue fino all abbazia, cuore del promontorio di Portofino. La visita è a pagamento, ma altamente consigliabile. Portofino Tra le mete più ricercate del turismo internazionale, l antica Portus delphini merita, al di là dei suoi aspetti mondani, una visita attenta. Imperdibile la passeggiata che conduce verso il Castello Brown e il Faro. Meglio lasciar perdere la macchina (che provoca inquinamento e code, senza contare il costoso parcheggio, e arrivare in bus o, meglio ancora, a piedi: da Santa Margherita a Paraggi attraverso l affascinante passeggiata a mare, quindi lungo un meraviglioso sentiero, autentico tunnel vegetale a strapiombo sulla scogliera. Si può anche prendere il battello, da Santa Margherita, da San Fruttuoso o Camogli. La sterpazzolina Diffusa in tutto il Mediterraneo occidentale, la sterpazzolina (Sylvia cantillans) è un passeriforme con dorso grigio e petto e fianchi castani. Vive nei cespugli, nella fitta macchia e in aree aperte con qualche albero sparso. Insettivora in primavera e in estate, si nutre di bacche e frutta in autunno e d inverno. Raggiunto un crinale lo si segue lasciando a destra l Hotel Splendido e toccando numerose ville e villette nate dallo snaturamento delle vecchie case contadine. Si supera San Sebastiano (165m) con la sua chiesetta quattrocentesca dal suggestivo sagrato e si prosegue a mezza costa, tra gli oliveti e la campagna, su un ombroso versante, fino alla frazione di Olmi (230 m/45 ) Pochi decenni fa, quando spostarsi a piedi era normale, vivevano sul Monte numerose famiglie autoctone (allora i prezzi delle case e dei terreni non erano saliti alle stelle). Accanto ai viottoli del Promontorio di Portofino sorgevano numerose osterie apprezzate dai contadini locali e dai turisti. Le ultime a chiudere sono state la trattoria degli Olmi, l osteria della Manue presso San Sebastiano e la trattoria Battigran, a metà tra le due frazioni. A Olmi, importante crocevia di sentieri, ci si dirige per San Fruttuoso attraversando il rio Vessinaro per raggiungere le case e il crinale di Prato (244 metri), affacciate 10 11 Portofino erika.indd 12-13 24/03/2006 15.49.18

Difficoltà: T/E Periodo consigliato: Tutto l anno (non quando fa troppo caldo) Durata del percorso: 2h Abbazia della Cervara Caratteristiche: panoramico - botanico - storico - artistico - culturale 5 Dalla Madonna di Nozarego a Portofino Sopra: il Castello Brown, a Portofino, in posizione panoramica. L Abbazia della Cervara L origine della Cervara risale al 1361 e si deve ai primi abitanti, ai Benedettini. Visitata da papi e personaggi illustri, è stata recentemente restaurata. Intorno alla chiesa gotica, a due navate laterali a cinque arcate, si sviluppa il convento, con chiostro sormontato dalla torre campanaria, eretta con scopo difensivo nel 1556 e oggi ridotta. Straordinario il giardino all italiana, affacciato sul Tigullio. Gli ombrosi valloni del versante rivolto verso Santa Margherita Ligure e il Tigullio offrono uno degli itinerari più piacevoli e comodi del Parco. Dal Santuario della Madonna di Nozarego, sorto nelle forme attuali tra il 1725 e il 1731 al posto di un edificio sacro di cui si hanno testimonianze prima del Mille, un antico sentiero a mezza costa si snoda tra boschi e campi in direzione del Fosso dell Acqua Viva, celebre per i suoi numerosi mulini, e di Olmi, frazione di Portofino e importante crocevia di sentieri. Accesso e punto di partenza Il borgo di Nozarego (148m), affiancato dall omonimo Santuario dallo splendido acciottolato multicolore, si raggiunge da Santa Margherita in bus o in auto. Affrontando una passeggiata un po più lunga - occorrono altri 45 in più - si può seguire il sentiero segnato che dal porto di Santa Margherita segue via Montebello e continua per stradine campestri. Raggiunto l asfalto lo si segue fino al Santuario, dal bel portale di bronzo; all interno, pregevoli dipinti e un organo del 1778. Il viottolo per Gave e Portofino inizia presso il Santuario e si collega dopo poche centinaia di metri a quello che sale da Santa Margherita. Superata Casa Costa, si continua per una stradina a mezza costa che offre una visione dell Abbazia di San Girolamo al Monte di Portofino (la Cervara). Il primo tratto attraversa ambienti mediterranei, prevalentemente oliveto e bosco, ma anche un estesa prateria ad ampelodesma, che sta colonizzando un tratto franoso che conduce alla panoramica Cappelletta delle Gave (185m). Si prosegue tra piccoli appezzamenti coltivati, in vista di rupi di conglomerato che prendono il posto al calcare. Traversato il torrente dell Acqua Morta si tocca la cappella di Sant Anna a Montega e si incrociano altri ruscelli in un ambiente contadino. Una salita porta dal Fosso dei Tuvi a Molini, che deve il suo nome ai 35 mulini che funzionavano nella zona. In breve si è a Olmi (230 m/1h15 ) e si discende nell oliveto a San Sebastiano (165m), dov è una chiesetta quattrocentesca dal suggestivo sagrato in acciottolato bianco e nero. Dalla stradina che segue il crinale a valle delle case si ha una splendida vista sul Castello di Paraggi. In breve, tra le ville, si oltrepassa l albergo Splendido e si raggiunge la strada che proviene da Santa Margherita e porta a Portofino. Occorrono 45. La passeggiata del Faro Completa nel modo migliore l escursione la passeggiata verso il santuario di San Giorgio, castello Brown, la Punta di Portofino e il Faro. Tra andata e ritorno occorre mezz ora. I mulini Santa Margherita Ligure Centro di antichissime origini, è una cittadina turistica molto attrezzata, con un centro storico gradevole, circondato da ville (imperdibile la cinquecentesca Villa Durazzo), chiese, oratori, e resti di fortificazioni, tra le quali spicca la torre di difesa. Pur essendo il centro abitato più distante dal Parco è un ottimo punto di partenza per la visita in quanto facilmente raggiungibile in auto, treno, con linee di autobus e battelli. Sopra: Santa Margherita Ligure e, a fianco, il faro di Portofino. L ultimo, quello di Piccin, ha cessato l attività nel 1987; quello situato più in alto, il Mulino del Gassetta (257m), è stato restaurato dal Parco. Molti decenni fa, invece, i mulini in attività nel Fosso dell Acqua Viva erano ben 35, e a essi si affiancavano vari frantoi. I mulini abbandonati sono visibili dal sentiero che dal Mulino del Gassetta scende a Paraggi. L acqua che li azionava è ora in buona parte captata dagli acquedotti. 12 13 Portofino erika.indd 14-15 24/03/2006 15.49.28

6 Difficoltà: EE/EEA Periodo consigliato: Dall autunno alla primavera. Durata del percorso: 3h Attrezzature: Torcia elettrica, eventualmente imbragatura, corda e moschettone. Caratteristiche: Percorribile solo con le guide del Parco; molto difficile, riservato a escursionisti esperti. La Via dei Tubi Il monte Campana La Via dei Tubi non è il solo sentiero del Parco accessibile esclusivamente a comitive accompagnate da una guida. Una deviazione dall itinerario principale (normalmente affrontato dai gruppi), porta ai 253 metri del Monte Campana, straordinario belvedere sulla costa tra Camogli e Genova, dove sorgono una caserma recentemente recuperata dal Parco e la più alta delle Batterie che si incontrano nella traversata da Camogli e San Rocco a San Fruttuoso. Uno degli itinerari escursionistici più celebri della Liguria segue il più sorprendente manufatto di archeologia idraulica del Parco di Portofino. Costruito all inizio del Novecento per condurre a Camogli l acqua della sorgente Caselle, nel vallone che scende a San Fruttuoso, l acquedotto che taglia per cinque chilometri il versante più ripido del promontorio è oggi per buona parte abbandonato, ma verrà recuperato in tempi brevi dal Parco. L unico tratto oggi utilizzato conduce l acqua della sorgente Caselle a San Fruttuoso. Accesso e Punto di Partenza Il percorso che segue l acquedotto, celebre tra gli escursionisti liguri con il nome di Via dei Tubi, è un itinerario decisamente impegnativo. Oltre a quattro gallerie, che richiedono l utilizzo di una torcia elettrica, comprende lunghi tratti esposti, in parte attrezzati con scale e catene. Il tratto più aereo, dove anche il tubo dell acquedotto è ancorato alla roccia, equivale per esposizione e per impegno a una vera e propria via ferrata dolomitica, dove può valere la pena di assicurarsi con imbragatura, corda e moschettone. Una zona da visitare accompagnati La difficoltà del percorso e l integrità degli ambienti attraversati fanno sì che la Via dei Tubi, come gli altri itinerari di questo settore del Promontorio, sia vietata alla normale attività degli escursionisti, che possono essere allontanati e multati se sorpresi dai guardaparco. Proprio per questo motivo essa non è indicata da cartelli e segnavia, né si propone, qui, la cartina. È però possibile scoprire il fascino selvaggio di questi luoghi iscrivendosi alle escursioni organizzate per buona parte dell anno dal Laboratorio Territoriale del Parco. La Torre Saracena Un altro itinerario non segnalato e accessibile soltanto ai gruppi organizzati porta ai resti della torre di vigilanza (nota come Torre Saracena o Torrino Spagnolo) costruita nel Cinquecento sul crinale che domina a occidente l insenatura di San Fruttuoso. Il percorso, a tratti nascosto dalla fittissima vegetazione, si snoda a mezza costa nella macchia mediterranea, a picco sulle scogliere e sul mare. Anche qui un errore di orientamento o uno scivolone possono avere conseguenze gravi. Le escursioni culturali I percorsi proposti dal Laboratorio Territoriale del Parco (che si incarica anche di accompagnare i gruppi scolastici in visita al Parco) non si svolgono solo su itinerari di alta difficoltà. Nel programma delle escursioni guidate figurano anche escursioni didattiche aperte a tutti, percorsi notturni e affascinanti camminate in compagnia di un cantastorie che racconta la storia del Promontorio e delle sue genti. In queste pagine: momenti lungo la Via dei Tubi. Le foto esaltano da un lato la spettacolarità e l unicità del sentiero, evidenziandone tuttavia le sue difficoltà, da prendere in seria considerazione prima di affrontare il percorso. La Cala dell Oro I sentieri del versante sud-occidentale percorribili solo con guida del Promontorio si affacciano sulla stretta Cala dell Oro. Il nome dell insenatura deriva dal fatto che essa, secondo la tradizione, servisse da scalo a pirati che vi nascondevano tesori. Certamente, in epoche più recenti, essa veniva utilizzata dai contrabbandieri che facevano la spola con la Corsica. Oltre la leggenda c è l area naturalisticamente più pregiata del Parco, protetta parzialmente con la Riserva Integrale, sia dal Parco Terrestre che dall Area Protetta Marina. 14 15 Portofino erika.indd 16-17 24/03/2006 15.49.32

I Servizi del Parco Centri Visita Punto di riferimento per i visitatori è la sede dell Ente Parco di Portofino: Viale Rainusso, 1-16038 Santa Margherita Ligure (GE) Tel. 0185.289479 - Fax 0185.285706 (apertura in orario d ufficio) E-mail: info@parcoportofino.it - Sito web: www.parcoportofino.com Nella stessa sede, con particolare riferimento ai servizi, il Laboratorio Territoriale del Parco Tel. 0185.283480 Fax 0185.285706 E-mail labter@parcoportofino.it Servizi turistici del Parco Promossi dall Ente Parco e realizzati e gestiti nell ambito del Laboratorio Territoriale, comprendono visite sul campo ed escursioni in battello lungo i tracciati degli itinerari naturalistici, dei Percorsi mediterranei e dell Itinerario marittimo. Tutte le attività sono condotte da educatori ambientali appositamente formati e presentano un sistema differenziato di tariffe. Consorzio di Gestione dell Area Marina Protetta del Promontorio di Portofino Villa Carmagnola - Viale Rainusso, 14-16038 Santa Margherita Ligure (GE) Tel. 0185.289649 - Fax 0185.293002 (apertura dal lunedì al venerdì, ore 9.00 12.00) E-mail: amp.portofino@parks.it - Sito web: www.riservaportofino.it Musei e allestimenti Camogli Civico Museo Marinaro Gio Bono Ferrari (ospita anche una sala archeologica) Tel. 0185.729049 - Via Gio Bono Ferrari, 41 Orari: 9-12, mercoledì, sabato, domenica: 9-11.45-15-17 (chiuso il martedì) San Fruttuoso Abbazia di San Fruttuoso FAI (Fondo per l Ambiente Italiano) Tel. 0185.772703-774480 Orari: dicembre - gennaio - febbraio (solo festivi e prefestivi): ore 10-16; marzo - aprile - ottobre: ore 10-16; da maggio a settembre: ore 10-18 (chiusura: i lunedi non festivi, il mese di novembre). fai.sanfruttuoso@fondoambiente.it www.fondoambiente.it Paraggi La Cervara, Abbazia di San Girolamo al Monte di Portofino Lungomare Rossetti - via Cervara, 10-16038 Santa Margherita Ligure (GE) Sito Internet: www.cervara.it La Cervara Eventi: Tel. 0185.293.139 - Fax 0185.291.270 - e-mail: abbazia@cervara.it La Cervara Cultura: Tel. 0185.293.139 - Fax 0185.291.270 - e-mail: cultura@cervara.it Visite guidate: numero verde 800.65.21.10 - e-mail: visite@cervara.it Portofino Castello Brown Società Gestione Eventi S.r.l. Largo San Giuseppe, 3/32-16121 Genova Uffici operativi: via alla Penisola, 13A - 16034 - Portofino - GE Tel. 0185.267.101 Fax 0185.267608 - e-mail: info@portofinoevents.com 16 Portofino erika.indd 18 24/03/2006 15.49.33

Legenda della cartina Area protetta Area contigua A12 Genova-Livorno Siti di interesse comunitario proposti 1 3 Sentieri descritti nella Guida Sede del Parco 2 5 Centro visita/esperienze, Punto informativo Autostrada Viabilità veicolare 4 Ferrovia Note per l escursionista Rispetta l ambiente: non abbandonare rifiuti; evita i rumori inutili; non abbandonare il percorso per non causare danni alle specie protette e alle colture e per non rischiare di smarrirti. Indossa abiti e calzature adeguate al tipo di escursione che vuoi effettuare. Porta con te una mantellina antipioggia e un kit per il pronto soccorso. Tieni presente che: uno zaino grande distribuisce meglio il peso. Parti con una scorta d acqua adeguata. Difficilmente ne potrai trovare altra lungo il percorso. Non sottovalutare le difficoltà del percorso e attrezzati di conseguenza. Valuta tempi e difficoltà di percorrenza per non farti sorprendere dall oscurità. Informati sulle condizioni meteo e non trascurarne mai la variabilità. Come leggere la Guida Pratica La difficoltà di ciascun itinerario è segnalata dal colore del riquadro posto a fianco del titolo della scheda, secondo la legenda sottoriportata (il riquadro, col numero progressivo del percorso, è riportato anche nella cartina generale): 1 Turistico (T) 1 Escursionisti medi (E) 1 Escursionisti esperti (EE) 1 Difficoltoso (EEA) I tempi di percorrenza indicati sono relativi al senso di marcia degli itinerari; essi tengono conto delle caratteristiche di un escursionista mediamente allenato e prevedono brevi soste per osservazioni e ristoro. Come si arriva nel parco Con i mezzi pubblici I mezzi pubblici sono il mezzo più ecologico e gradito per accedere ai Parchi. Per conoscere gli orari e comporre le combinazioni di accesso (treno e/o corriera): www.orariotrasporti.regione.liguria.it In auto A12 Genova-Livorno (caselli di Recco e Rapallo). In battello Linea Camogli-San Fruttuoso tutto l anno; Rapallo-Portofino-San Fruttuoso nei fine-settimana. In primavera e in estate corse quotidiane anche da Genova. Numeri di emergenza Emergenza infortuni 118 Segnalazione incendi boschivi 1515 Portofino erika.indd 19-20 24/03/2006 15.50.06

Parchi e Aree protette della Liguria Guide pratiche dei Parchi e delle Aree Protette liguri. (*) comprese aree contigue. (**) compresa area contigua e Sic (siti di interesse comunitario) gestiti dall Ente parco. Aree protette marine previste c-bergeggi; d-gallinara; e-capo Mortola; f-portovenere a-cinque Terre; b-portofino 12-Giardino Botanico 8-Portofino (**) Pratorondanino 9-Aveto (*) 10-Portovenere Altre Aree Protette Regionali 11-Montemarcello 13-Giardini Botanici Hanbury Magra (*) Alta Via dei Monti Liguri Parco Nazionale delle Cinque Terre Aree Protette Provinciali 1-Isola Gallinara 2-Rio Torsero 3-Bergeggi Aree protette 4-Bric Tana 5-Piana Crixia 6-Beigua 7-Antola (*) Riserve Naturali Regionali Parchi Naturali Regionali a cura del Servizio Parchi e Aree protette della Regione Liguria - Agosto 2004 Olivetta S. Michele VENTIMIGLIA e M T Pigna Dolceacqua I E N F RA N C IA Portofino erika.indd 21-22 13 Monte Monega P O Colle di Nava Triora Pieve di Teco IMPERIA Albenga Isola Gallinara 1 d Finale Ligure 2 Rocca Barbena Millesimo Monte Carmo Colle di Cadibona 4 Aree protette marine f Riomaggiore a PARCO NATURALE REGIONALE DI PORTOFINO 3 c Isola di Bergeggi Varazze SAVONA Monte Beigua Colle del Giovo Piana Crixia LA SPEZIA Lerici 11 10 b GENOVA Passo della Scoffera P. del Turchino Crocetta d'orero Punta Martin Bric Dente Sassello Urbe Levanto Rapallo Sestri Levante Monte Ramaceto Borzonasca 8 Torriglia Passo dei Giovi Campo Ligure 6 5 E Colle del Melogno 9 S.Stefano d'aveto Monte Antola Busalla 12 Monte S.Nicolao Monte Penna R O M A Passo di Cento Croci Monte Gottero G N A IA IL EM 7 S A Passo del Rastrello TO CA CEPARANA N A cura di Stefano Ardito Per conoscere e vivere i Parchi della Liguria. Con tutta calma. TITOLI PUBBLICATI 1 - Parco nazionale delle Cinque Terre 2 - Parco naturale regionale dell Antola 3 - Parco naturale regionale dell Aveto 4 - Parco naturale regionale del Beigua 5 - Parco naturale regionale di Montemarcello Magra 6 - Parco naturale regionale di Portofino 7 - Aree protette regionali del Savonese Parco naturale regionale di Bric Tana Parco naturale regionale di Piana Crixia 8 - Aree protette regionali della Costa Ligure Riserva naturale regionale di Bergeggi Area protetta regionale Giardini Botanici Hanbury Riserva naturale regionale dell Isola Gallinara Parco naturale regionale di Portovenere Riserva naturale regionale di Rio Torsero 9 - Alta Via dei Monti Liguri 10 - Area protetta provinciale Giardino Botanico di Pratorondanino Guida pratica Parco Naturale Regionale di Portofino Edizione Erredi Grafiche Editoriali Genova Stampa Erredi Grafiche Editoriali Genova Direzione editoriale Fabrizio Càlzia Testi Stefano Ardito, Alberto Girani, Benedetto Mortola Fotografie Stefano Ardito, Massimo Campora, Renato Cottalasso, Renato Dirodi, Alberto Girani, Mario Malatesta. Cartografia Daniela Blandino Art direction Mario Benvenuto Impaginazione Erica Giella Regione Liguria Dipartimento Pianificazione Territoriale Servizio Parchi e Aree protette Euro 1,50 iva inclusa 24/03/2006 15.50.14