CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA Estratto dal verbale delle deliberazioni assunte nell'adunanza del 18/12/2012



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Transcript:

N. d'ord.165 reg deliberazioni Prot. n. CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA Estratto dal verbale delle deliberazioni assunte nell'adunanza del 18/12/2012 MOZIONE PRESENTATA DAL GRUPPO LEGA NORD, PRIMO FIRMATARIO CONS. MAZZOCCO AVENTE AD OGGETTO: "MODELLO GESTIONALE E PIANO D'AMBITO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DELLA PROVINCIA DI CREMONA" L'anno duemiladodici, questo giorno diciotto del mese di dicembre alle ore 09:30 in Cremona, nell'apposita sala del Palazzo della Provincia si è riunito, a seguito di invito del Presidente, il Consiglio Provinciale con l'intervento dei Sigg.: Presenti Assenti Presenti Assenti Agazzi Antonio X - Losio Ivan - X Araldi Massimo X - Mainardi Cesare X - Barbati Filippo - X Malvezzi Carlo X - Benzoni Maurizio X - Mazzocco Franco X - Bertusi Fabio - X Milesi Clara Rita - X Biondi Giovanni X - Rossi Luca X - Bonaventi Piergiacomo X - Salini Massimiliano X - Castellani Vera X - Torchio Giuseppe X - Ceccato Adriano X - Trespidi Giuseppe X - Chioda Francesco X - Vailati Eugenio X - Degani Fabrizio X - Virgilio Leonardo X - Doldi Andrea - X Zaghen Ernesto - X Dusi Giampaolo X - Zanacchi Maria Rosa - X Gallina Gabriele X - Zanisi Giacomo Maria X - Gelmini Manuel - X Zelioli Rossella - X Ghidotti Carlalberto X - Presenti n. 22 Assenti n. 9 Risultano altresì presenti gli Assessori: Presenti Assenti Presenti Assenti BONGIOVANNI FILIPPO X - ORINI PAOLA X - CAPELLETTI CHIARA X - PINOTTI GIANLUCA X - FONTANELLA GIUSEPPE X - SCHIAVI SILVIA - X LENA FEDERICO X - SOCCINI MATTEO X - LEONI GIOVANNI - X Partecipa il Segretario Generale della Provincia : Dott. Silvio Masullo Il Presidente del Consiglio, constatando che gli intervenuti costituiscono il numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita il consiglio alla trattazione degli oggetti posti all'ordine del giorno. 2012 / 165 1 di 8

Il Presidente del Consiglio nomina scrutatori, ai sensi dell art. 65 del Regolamento degli Organi Istituzionali, i Consiglieri Gallina e Degani per la maggioranza e Castellani per la minoranza. Si dà atto che nel corso della seduta si sono verificati i seguenti movimenti fra i Sigg. Consiglieri: - durante la trattazione della proposta n. 7540 (Comunicazione prelievo fondo di riserva ex art. 166 D. Lgs. 267/2000) entrano l'assessore Leoni ed i Consiglieri Bertusi e Gelmini. I consiglieri presenti sono 24; - dopo la votazione della proposta n. 6957 (Azienda Speciale CR. Forma Approvazione Bilancio di Previsione 2013 e Bilancio Triennale 2013/2015) entrano i Consiglieri Milesi, Zelioli e Zanacchi: i consiglieri presenti sono ora 27; - durante la trattazione della proposta n. 7022 (Ordine del giorno presentato dal Consigliere Torchio avente ad oggetto: Centrale Stogit-Snam di Bordolano: 100 milioni di investimenti per garantire lavoro alle imprese del territorio ) entra l'assessore Schiavi e risultano temporaneamente assenti il Presidente Salini ed il consigliere Malvezzi (i votanti sono pertanto n. 25). Alle ore 13.00 il Presidente del Consiglio Ghidotti sospende i lavori per la pausa pranzo. La seduta riprende alle ore 15.00. All'appello risultano presenti n. 27 Consiglieri: Agazzi, Araldi, Benzoni, Biondi, Bonaventi, Bertusi, Castellani, Ceccato, Chioda, Degani, Dusi, Gallina, Gelmini, Ghidotti, Losio, Mainardi, Mazzocco, Milesi, Rossi, Torchio, Trespidi, Vailati, Virgilio, Zaghen, Zanacchi, Zanisi Zelioli. Risultano, altresì, presenti gli Assessori Bongiovanni, Fontanella, Lena, Pinotti, Schiavi e Soccini. Nel prosieguo della seduta si sono verificati i seguenti movimenti fra i Sigg. Consiglieri: - durante la trattazione della proposta n. 3653 (Mozione presentata dal Consigliere Trespidi in ordine alle iniziative volte alla definizione degli ambiti territoriali ottimali per il servizio integrato dei rifiuti) entrano il Presidente Salini e il Consigliere Malvezzi. I presenti sono 29 ed in tal numero rimangono fino alle ore 17.25, quando il Presidente del Consiglio sospende i lavori su richiesta del consigliere Agazzi. Alla ripresa dei lavori, alle ore 17.45, all'appello risultano presenti gli stessi Consiglieri (n. 29) ed assenti n. 2 consiglieri (Barbati e Doldi) ed in tal numero rimangono fino al termine della seduta alle ore 18.10. Risultano, altresì, presenti gli Assessori Bongiovanni, Capelletti, Fontanella, Lena, Leoni, Pinotti, Schiavi e Soccini. Il Presidente del Consiglio informa l'assemblea che sono state presentate una mozione incidentale, a firma del consigliere Trespidi, ed una mozione a firma dei consiglieri del gruppo PD. Successivamente ede la parola al Consigliere Mazzocco che illustra la seguente mozione: LEGA NORD MOZIONE per CONSIGLIO PROVINCIALE DI CREMONA oggetto: modello gestionale e piano d'ambito del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Cremona. Premesso che la Lega Nord ha, da sempre, fermamente difeso il concetto che l'acqua dovesse essere necessariamente rimanere pubblica, per motivazioni etiche legate all'importanza dell'accesso illimitato ad un bene vitale e per il rispetto della volontà espressa dai cittadini con una consultazione referendaria; che già nel documento presentato a Crema, ai cosiddetti stati generali delle partecipate, la Lega Nord ha dichiarato la preferenza per il modello in house in quanto quello idealmente maggiormente rispondente all'esito referendario; considerato che i vincoli insostenibili, derivati dal mancato federalismo e dalla scelta scellerata di imporre il rispetto di un patto di stabilità strangolante anche ai Comuni più virtuosi ed attenti ad una gestione oculata delle risorse, limitando gravemente la possibilità dei Comuni di effettuare investimenti, hanno indotto il Consiglio di Amministrazione dell'azienda speciale Ufficio d'ambito della Provincia di Cremona a ritenere 2012 / 165 2 di 8

accettabile, in seconda battuta, un modello di società mista a condizione che la parte pubblica mantenga la maggioranza, uno stretto controllo e la capacità di guidare le scelte aziendali ed il socio sia un partner esclusivamente industriale-finanziario qualificato; che, a parere della Lega Nord, il principio di controllo e governo sopra esposto si manifesta in concreto esclusivamente mettendo ogni potere decisionale nelle mani dei Sindaci, cioè dei rappresentanti democraticamente eletti dai cittadini a cui essi debbono rispondere se la gestione di un bene prezioso come l'acqua non dovesse risultare efficace, effeciente, di qualità ed, in generale, improntato ad una buona amministrazione (impianti funzionanti, manutenzione, riduzione delle perdite e degli sprechi, acqua di qualità, tariffe eque e sostenibili, rete fognaria e depurazione capillare.); preso atto che dopo aver pianificato e d intrapreso un percorso, formalizzato, reso vincolante e ribadito con mozione approvata dal Consiglio Provinciale il 27 marzo 2012, in cui si chiedeva che il soggetto giuridico destinato ad accogliere l'attività di gestione del Servizio Idrico Integrato, anche originato attraverso l'integrazione dei rami gestionali delle aziende municipalizzate, vedesse la componente pubblica essere azionista diretta, escludendo così inutili e costose intermediazioni di ulteriori società ormai incoerenti; che alcune forze politiche hanno improvvisamente tenuto comportamenti tali da suscitare dubbi fondati che tale percorso si sia interrotto e ci siano pressioni affinché si vada nella direzione di scippare ai Sindaci il loro ruolo di garanti dell'effettivo controllo pubblico sull'acqua, a favore della difesa degli interessi della casta a rigenerare e controllare consigli di amministrazione eletti con logiche di spartizione e manovrabili dai partiti politici; che tali comportamenti vanno a rinforzare i timori che la Lega Nord aveva già espresso nel giugno 2012 quando, nel comunicato stampa PD e PDL a braccetto sull'acqua aveva lanciato un primo allarme che ci fossero sentori di accordi tra i maggiori partiti per potersi garantire una posizione nella governance della nascente società idrica, e si era impegnata a vigilare affinchè la costituzione del soggetto unico a livello provinciale non gravasse sui bilanci comunali e, conseguentemente, sulle tasche dei cittadini; ritenendo che sia necessario salvaguardare gli interessi dei cittadini ad avere uno schema di gestione trasparente e di garanzia ed un modello gestionale autenticamente pubblico; il Consiglio Provinicale impegna il Presidente a farsi promotore presso il Consiglio di Amministrazione dell'azienda speciale Ufficio d'ambito della Provincia di Cremona della necessità, stante l'attuale situazione politica, amministrativa e legislativa, che lo stesso modifichi il piano d'ambito ed il connesso modello gestionale al fine di adottare la gestione cosiddetta in house che preveda l'affidamento diretto, in coerenza al disposto dell'art. 150, c. 3, d.lgs n. 152/2006, ad una società esclusivamente e direttamente partecipata dai comuni o altri enti locali compresi nell'ambito territoriale ottimale I Consiglieri della Lega Nord 04 dicembre 2012 Il Presidente del Consiglio cede la parola al Consigliere Trespidi per l'illustrazione della mozione incidentale nel testo seguente: Gruppo consiliare UNIONE DI CENTRO Mozione incidentale per il Consiglio Provinciale del 18 dicembre 2012. 2012 / 165 3 di 8

Oggetto: modello gestionale e piano d ambito del Servizio Idrico Integrato della provincia di Cremona. IL CONSIGLIO PROVINCIALE PREMESSO CHE: nella seduta della Conferenza dei Comuni del 12 dicembre 2011, il Presidente della Conferenza ha messo in votazione la proposta che è quella di chiedere al CdA dell Ufficio d ambito, durante la seduta del 14, di revocare l attuale proposta senza formularne altre. Proposta che risulta così formulata: Rinvio della Conferenza odierna, proponendo al Consiglio di amministrazione dell Ufficio d ambito di provvedere la revoca degli atti assunti (delibera n. 6 del 10/11/2011 e delibera n. 7 del 15/11/2011) concernenti la proposta di aggiornamento del Piano d ambito. 101 Sindaci su 103 hanno approvato la proposta; il CdA dell Ufficio d ambito nella seduta del 14 dicembre ha deliberato di non ritirare la proposta; nella seduta della Conferenza dei Comuni del 16 dicembre 2011 non si è raggiunto il numero legale per poter deliberare; in assenza del parere della Conferenza dei Comuni vale il silenzio assenso per cui la Giunta provinciale ha preso atto della proposta avanzata dal CdA dell Ufficio d ambito; il 10 ottobre 2012 il CdA dell Ufficio d Ambito ha adottato il documento di aggiornamento del Piano d ambito di cui alla propria deliberazione n. 7 del 15/11/2011; che detta deliberazione è stata trasmessa a Regione Lombardia per il parere che deve essere espresso entro 60 giorni dalla sua trasmissione, CONSIDERATO CHE: la Conferenza dei Comuni non ha espresso il proprio parere sulla proposta di reiterazione del modello gestionale; si reputa opportuno che tale parere debba essere espresso prima che il Consiglio provinciale deliberi sulla adozione del Piano d ambito e del modello gestionale; PROPONE CHE: sia dato mandato al Presidente della Provincia e al Presidente dell Ufficio d Ambito affinché si chieda al Presidente della Conferenza dei Comuni di convocare l Assemblea affinché la stessa esprima il proprio parere prima che il Consiglio provinciale deliberi sulla adozione del Piano d ambito e del modello gestionale; IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA a promuovere e sostenere ogni opportuna iniziativa sia con l Ufficio d Ambito sia con la Conferenza dei Comuni sia con la Società unica di gestione costituita recentemente affinché in quest ultima si attui la retrocessione delle quote azionarie ai Comuni e che al nuovo soggetto così costituito si faccia l affidamento transitorio in house fino alla fine del 2014. Cremona 18 dicembre 2012 Giuseppe Trespidi Il Presidente del Consiglio cede la parola al Consigliere Virgilio per presentare la seguente mozione: 2012 / 165 4 di 8

OGGETTO: MOZIONE DEL GRUPPO PD (PRIMO FIRMATARIO CONS. VIRGILIO) AVENTE AD OGGETTO: MODELLO GESTIONALE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO MOZIONE CONSIDERATO che la nascita della Società Unica del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) costituisce un passaggio fondamentale verso la ricomposizione del ciclo idrico in una logica di gestione unitaria della risorsa. L'obiettivo del GESTORE UNICO di ATO è condizione essenziale per avviare il superamento della frammentazione (orizzontale e verticale), e porre le premesse per lo sviluppo di dimensioni di impresa adeguate a reggere il cambiamento e le innovazioni ambientali necessarie. RICHIAMATO come il GESTORE UNICO di ATO costituisca da sempre la condizione strategica in materia di assetto e pianificazione dei sistemi idrici, a partire dalla Legge Galli (1994), poi con la normativa comunitaria di riferimento, (DIR 2000/60/CE la direttiva quadro in materia di acque), recepita a livello nazionale dal Testo Unico Ambientale (Dlgs 152/2006). SOTTOLINEATO che la disponibilità del GESTORE UNICO di ATO fa del 1 gennaio 2013 un passaggio importante, che consente al territorio di colmare finalmente un ritardo e di regolarizzare la situazione cremonese, verso politiche pubbliche di nuova generazione. Dal segmento fognature (ancora frammentato in gestione diretta per la stragrande maggioranza dei Comuni in questa fase in evidente possibilità di intervento), alla complessa e delicata partita della depurazione (anch'essa in gran parcellizzata in gestioni comunali). RICHIAMATO come la nuova Società Unica del SII cremonese costituisca un risultato importante, costruito in prima persona dalle Aziende e dai Sindaci, intorno ad interessi comuni, nonostante il tema sia stato ignorato dalla Provincia per oltre due anni. il ruolo importante del Tavolo delle Aziende, e la Dichiarazione Programmatica del 6 febbraio, che dà avvio al processo di costituzione del Gestore Unico, con l'obiettivo della creazione di un unico ente giuridico che si proponga nel ruolo di soggetto attuatore del Piano d'ambito con l'obiettivo principe di rendere realizzabile e realizzare il Soggetto Unico della gestione del SII. il ruolo del TAVOLO DEI SINDACI che dal giugno scorso ha sicuramente rappresentato un soggetto di rappresentanza e di equilibrio significativo a livello territoriale, e un elemento cruciale di governance del processo. lo stato di crisi della Conferenza dei Comuni ATO dal lontano dicembre 2011 in occasione della richiesta di parere formale sulle Delibere del Piano d'ambito e del modello gestionale adottate dal CdA dell'azienda. Una prima seduta (12 dicembre) che sostanzialmente boccia l'operazione società mista, attraverso la richiesta al CdA di revoca delle Delibere ATO (101 Sindaci). Il CdA ATO che delibera di non accogliere la proposta di revoca. Una seconda seduta (16 dicembre) valida, ma senza il quorum necessario per esprimere formalmente un parere sul Piano (per le numerose assenze intenzionali). Una seduta 2012 / 165 5 di 8

che comunque esprime all'unanimità dei 61 Comuni presenti un voto negativo sulle delibere ATO, e la richiesta di dimissioni del CdA ATO e del Presidente della Conferenza medesima. SOTTOLINEATO come su questa vicenda complessiva che ha paralizzato il territorio per oltre due anni, producendo solo immobilismo, sarà comunque necessario tracciare un bilancio in termini di risultati e di responsabilità. CONSIDERANDO la recentissima Deliberazione del CdA ATO n. 10/2012 del 11 ottobre, con la quale si è inteso attivare un meccanismo di silenzio assenso verso la Regione, ma ad un anno di distanza dal processo originario (novembre/dicembre 2011). la significativa novità di quadro nazionale, in particolare la legge 214/2011 che ha disposto il trasferimento all'authority (A.E.E.G.) delle funzioni precedentemente svolte dalla Agenzia Nazionale, creando condizioni nuove per il sistema idrico. il quadro regionale della Lombardia, che sta registrando una crescente diffusione dello strumento dell'in house providing, a conferma della buona qualità di base del tessuto di aziende territoriali e della storia di gestione dell'acqua (civile, industriale e agricolo) in una delle più importanti regioni d'europa. IMPEGNA LA GIUNTA a costruire un appuntamento Stati Generali dell'acqua, per aprire finalmente un largo coinvolgimento del territorio e delle sue forze economiche, sociali e d'interesse, intorno ad un progetto di qualità per uno dei sistemi ambientali più delicati come la Pianura Padana. ad affrontare la crisi della Conferenza dei Comuni Ato, ricostruendo su basi nuove ruolo, rappresentatività e iniziativa dell'organo di rappresentanza generale del SII, previsto dalla Legislazione Regionale. a procedere all'affidamento provvisorio alla nuova Società Unica del SII a far tempo dal 1 gennaio 2013, procedendo ad integrare i segmenti (fognature e depurazione) ancora parcellizzati nelle gestioni dirette comunali, ormai prive di capacità di investimento. a seguire con attenzione il processo di decollo e di consolidamento del Gestore Unico di ATO: dall'armonizzazione contrattuale, alla retrocessione delle quote, etc. con una rinnovata attenzione alle basi di radicamento territoriale indispensabili allo sviluppo del nuovo soggetto del SII cremonese. a sperimentare risposte nuove al risultato referendario del 2011, che consegna a tutti la responsabilità di costruire modelli di gestione dell'acqua bene comune, su basi innovative e concrete. ad avviare su queste basi una stagione di gestione interamente pubblica del ciclo idrico integrato da parte del Gestore Unico di ATO, come prima concreta risposta al voto degli elettori e dei cittadini. Cremona, 18 dicembre 2012 Andrea Virgilio Maria Rosa Zanacchi Eugenio Vailati Rossella Zelioli Vera Castellani Cesare Mainardi Il Presidente del Consiglio legge la lettera, riportante la data del 17 dicembre 2012, a firma di 37 Sindaci con riferimento alle problematiche in discussione. 2012 / 165 6 di 8

... omissis... (La trascrizione degli interventi è omessa in questa sede in quanto estratto e contenuta nel verbale di adunanza del Consiglio). Il Consigliere Agazzi, vice capogruppo del PDL, dichiara che il proprio gruppo non parteciperà alle votazioni, ai sensi dell'art. 79 del regolamento provinciale degli organi istituzionali. Il consigliere Vailati comunica il ritiro della mozione, presentata dai consiglieri del gruppo PD, anticipando l'intenzione di votare la mozione presentata dai consiglieri del gruppo Lega Nord. Nessun altro Consigliere chiede di intervenire per cui il Presidente del Consiglio pone ai voti palesi (per alzata di mano) la mozione incidentale, presentata dal Consigliere Trespidi, ed accerta con l'assistenza degli scrutatori l'esito della votazione: presenti e votanti n. 19 Consiglieri; favorevoli n. 2; contrari n. 17 (Biondi, Dusi, Torchio, Virgilio, Vailati, Castellani, Mainardi, Zanacchi, Zelioli, Mazzocco, Chioda, Degani, Gelmini, Zanisi, Ceccato, Bonaventi, Milesi). La mozione è respinta. Il Presidente del Consiglio pone infine ai voti palesi (per alzata di mano) la mozione presentata dal gruppo Lega Nord, ed accerta con l'assistenza degli scrutatori l'esito della votazione: presenti e votanti n. 19 Consiglieri; favorevoli n. 17; contrari n. 1 (Araldi); astenuti n. 1 (Trespidi). La mozione è approvata a maggioranza. La seduta si conclude alle ore 18,10. 2012 / 165 7 di 8

Del che si è redatto il presente verbale che viene sottoscritto come appresso. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO IL SEGRETARIO GENERALE F.TO GHIDOTTI F.TO MASULLO RELAZIONE DI PUBBLICAZIONE Il Sottoscritto Segretario Generale attesta che, ai sensi dell'art. 124 del D.LGS 267/2000 e dell'art. 32 della legge n. 69/2009, copia della presente deliberazione viene pubblicata, mediante affissione all'albo Pretorio della Provincia, a decorrere dal... ove rimarrà per gg 15 interi e consecutivi. Cremona, li IL SEGRETARIO GENERALE F.TO MASULLO Copia conforme per uso amministrativo. Cremona, li IL SEGRETARIO GENERALE CERTIFICATO DI ESECUTIVITA' La presente deliberazione è divenuta esecutiva ai sensi di legge Casella decorsi di controllo 10 gg dalla pubblicazione, ai sensi dell'art. 134, co.3, del D. LGS 267/2000 Casella per immediata controlloeseguibilità, ai sensi dell'art. 134, co. 4, del D. LGS 267/2000. Cremona, li IL SEGRETARIO GENERALE