Cinque Terre
Un territorio in cui mare e terra si fondono a formare un area unica e suggestiva. Diciotto chilometri di costa rocciosa ricca di baie, spiagge e fondali profondi, sovrastata da una catena di monti che corrono paralleli al litorale. Terrazzamenti coltivati a vite e a olivo, il cui contenimento è assicurato da antichi muretti a secco. Un patrimonio naturalistico di grande varietà. Sentieri e mulattiere dai panorami mozzafiato. Cinque borghi: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, che si affacciano sul mare. Un ambiente in cui il lavoro secolare di generazioni ha trasformato un territorio inaccessibile in un paesaggio di straordinaria bellezza. Un Area Marina Protetta e un Parco Nazionale che ne tutelano l assoluta unicità. Queste, in sintesi, le Cinque Terre, dichiarate dall UNESCO fin dal 1997 Patrimonio Mondiale dell Umanità.
PROGRAMMA DI VIAGGIO 1 giorno - venerdì MILANO/LERICI Ritrovo dei partecipanti presso la sede stabilita e partenza per Sarzana con pullman riservato. Arrivo e sosta per pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio trasferimento a Lerici, incontro con la guida e visita della cittadina. Le prime tracce di Lerici nella storia risalgono all'epoca etrusca, quando con tutta probabilità fu insediato un primo loro villaggio. Nel tempo la particolare posizione fece di Lerici un porto naturale, prima per i Liguri, poi per i Romani. Nel medioevo la baia servì come approdo e scalo, prima per la famiglia degli Obertenghi e poi per i Malaspina. Ma è con la repubblica marinara di Genova che Lerici cominciò ad assumere un ruolo più importante. Dopo aver acquistato Porto Venere e averne fatto una base per controllare il golfo spezzino, Genova venne in possesso di Lerici. Ci si inoltrerà per i caratteristici carrobi e le suggestive scalinate che segnano il tessuto dell antico borgo marinaro, fino ad arrivare all imponente castello San Giorgio, che dall alto del promontorio roccioso domina l abitato e tutto il Golfo dei Poeti. É considerato uno dei più belli di tutta la Liguria, superbo esempio di architettura militare. Eretto dai Pisani nella prima metà del '200, passò nel 1256 ai Genovesi, che ne sopraelevarono la possente torre pentagonale, coronata da quattro ordini di archetti pensili e nel'600 lo fortificarono con la erezione di robusti bastioni. Il Castello conserva pressoché intatte le mura esterne e in buone condizioni è anche la piccola cappella duecentesca di stile gotico-ligure dedicata a Santa Anastasia che sorge all'interno. Per molti anni il castello di Lerici venne adibito ad ostello, gestito dalla famosa Madì, Maddalena Di Carlo, che venne poi chiuso a causa del degradarsi della struttura. Oggi completamente restaurato, è sede di un museo geopaleontologico unico in Europa per la valenza scientifica e la tecnologia impiegata. Dalla deliziosa piazzetta ai piedi della fortezza si sale verso l entrata ed è sicuramente da non perdere l impareggiabile vista dalla terrazza del castello: a destra si può vedere tutto il Golfo dei Poeti e sotto il porticciolo di Lerici. A sinistra punta Maralunga, la macchia mediterranea, l acqua limpida e la villa Bompiani. Al termine trasferimento in albergo. Cena e pernottamento. 2 giorno sabato CINQUE TERRE
Prima colazione a buffet in albergo. Trasferimento a La Spezia ed incontro con la guida. Proseguimento in pullman per Manarola attraverso la strada panoramica litoranea. Arroccata su uno scosceso promontorio di roccia scura, con il suo piccolo porto racchiuso tra due speroni rocciosi, troviamo Manarola, borgo di antica origine fondato dagli abitanti dell'insediamento, forse romano, di Volastra. Si caratterizza per la presenza delle case-torre; la struttura del paese si sviluppa attorno al corso, ora coperto del torrente Groppo che ne definisce l'asse principale; da esso si dipartono una serie di stretti vicoli lastricati in pietra che raggiungono le case sui fianchi del promontorio e degli orti. Parallelo all'asse principale si snoda il percorso della cosiddetta via di Mezzo, che rivestiva grande importanza nella viabilità del borgo prima della copertura del torrente. Interessante è la presenza, a monte dell'abitato, della piazza in cui sono concentrati gli edifici religiosi. Una curiosità: la piramide in cemento dipinta di bianco che spunta tra le case più alte è un segnale trigonometrico per i naviganti. Dalla stazione di Manarola parte la Via dell'amore, il famoso sentiero che congiunge il borgo a Riomaggiore. E una passeggiata a strapiombo sul mare famosa in tutto il mondo per la sua bellezza e i suoi panorami mozzafiato e costituisce una delle più importanti attrazioni turistiche della zona. E parte integrante del Parco Nazionale delle Cinque Terre e dell'area dichiarata dall'unesco Patrimonio mondiale dell'umanità. Riomaggiore è la più orientale delle Cinque Terre, primo borgo che si incontra arrivando da La Spezia, situato nella stretta valle del torrente Rivus Maior, ora coperto. Strutturato a gradoni come i borghi situati in valli torrentizie il paese risale secondo la tradizione all'viii secolo, fondato da un gruppo di profughi greci in fuga dalla persecuzione iconoclasta di Leone III l'isaurico. Le abitazioni, tinteggiate con i tipici colori liguri, seguono lo schema delle case-torri, sviluppate in altezza su tre o quattro piani, legate le une alle altre in schiere parallele. L'accesso alle case è possibile oltre che dall'ingresso principale, dal retro all'altezza dei piani superiori. Nella parte alta si trova la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, costruita nel 1340 per ordine del vescovo di Luni. L'oratorio dei Disciplinati è del XVI secolo, mentre dalla parte opposta in posizione elevata vi sono i resti del castello del XV-XVI secolo.
A Riomaggiore ha inizio la Via dell Amore, fino a Manarola, una strada pedonale molto suggestiva, dove si ammirano splendidi paesaggi, tra il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli e l aria salmastra. Proseguimento in treno per Monterosso al Mare. Monterosso al Mare è il paese più occidentale delle Cinque Terre. A ridosso di colline coltivate a vite ed olivo, Monterosso ha stupende spiagge, scogliere a picco e acque cristalline. La torre Aurora, sopra il colle di San Cristoforo, separa il borgo antico medievale, sviluppatosi lungo le sponde del torrente Branco, ora coperto, da quello moderno e residenziale che si estende lungo la spiaggia. Monterosso Vecchio è dominata dalla mole dei resti del castello obertengo a strapiombo sul mare, le tipiche case-torri attraversate da stretti carruggi. Nella chiesa di San Francesco sono custodite importanti opere tra cui la Crocifissione, da molti attribuita al Van Dyck. Nel XVI secolo Monterosso era cinta da ben tredici torri, della quali restano tre torri rotonda nel castello, la torre medievale, oggi campanile della chiesa di San Giovanni, e la torre Aurora. La spiaggia di Monterosso è la più estesa delle Cinque Terre e perciò il paese ha una vocazione prettamente turistica. Pranzo in ristorante a base di specialità locali. Nel pomeriggio battello per Vernazza, detta la Perla delle Cinque Terre. Vernazza fu fondata intorno all anno Mille. Il suo nome deriva dalla "Gens Vulnetia", antica famiglia romana alla quale appartenevano gli schiavi che, una volta liberati, fondarono il paese. Un tempo più prospera degli altri paese delle Cinque Terre, Vernazza ospita elementi architettonici di pregio, come logge, porticati, portali. Il borgo, nobile ed elegante, si sviluppa lungo il torrente Vernazzola, ora coperto, arroccandosi sulle pendici di uno sperone roccioso. Percorsa da ripide e strettissime viuzze che scendono verso la strada principale che finisce in una piazzetta situata di fronte al porticciolo, Vernazza è punteggiata da costruzioni difensive, case-torri, il Torrione e il castello dei Doria, símbolo dell importanza economica avuta nell antichità e protetta dai Genovesi contro i Saraceni e le invasioni barbariche. Dopo la visita del paese partenza per una mini crociera fino a raggiungere il porto di La Spezia. Rientro in albergo. Cena e pernottamento.
3 giorno domenica PORTOVENERE/MILANO Prima colazione a buffet in albergo. Trasferimento in pullman a Portovenere e visita del borgo. "A quelli che giungono dal mare appare nel lido il porto di Venere e qui - nei colli che ammanta l'ulivo è fama che anche Minerva scordasse per tanta dolcezza Atene - sua patria...". Con questi versi Petrarca, nel 1338, celebrava Porto Venere, ancor oggi considerato "il miracolo panoramico" del golfo di La Spezia. Il borgo prende il nome da un tempio eretto in onore di Venere Ericina, in epoca romana, costruito sull'attuale promontorio di San Pietro. Proprietà dei signori di Vezzano, venne acquistato da Genova nel 1113, che diede al borgo l aspetto attuale con la costruzione del castello su una fortificazione preesistente, la cinta muraria le case torri dai tipici colori liguri. Portovenere conserva inoltre la torre capitolare, a sinistra della porta d'ingresso a via Capellini, la via principale anche chiamata il Carugio, Piazza Spallanzani, dove sorgeva l antico centro preromano del Castrum Vetus, la chiesa di San Pietro, all estremità del promontorio e la chiesa di San Lorenzo in collina. Davanti a Portovenere si trova l arcipelago con le tre isole, Palmaria, Tino e Tinetto, parte del "Parco Naturale Regionale di Porto Venere". Il Tino e il Tinetto conservano antiche vestigia dell'xi secolo e del VI secolo rispettivamente. Il Tino è Zona Militare ed è accessibile solo per la festività in onore di San Venerio, il 13 settembre. L isola Palmaria, separata da Portovenere da uno stretto braccio di mare, detto "Le Bocche", è la più visitata turisticamente, con interessanti valori naturalistici di tipo mediterraneo. Nei dintorni si trova Le Grazie, piccolo paese di pescatori che conserva il sito archeologico della Villa Romana del Varignano e il santuario tardogotico di Santa Maria delle Grazie e il borgo di Fezzano, con antiche case addossate le une alle altre in mezzo ai carruggi e con al centro la chiesa di San Giovanni Battista del 1740. Pranzo in ristorante a base di specialità locali. Pomeriggio a disposizione per lo shopping. Rientro in pullman a Milano.