"Famiglia e Lavoro.Dimensioni umane in contrapposizione o sinergia?"



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"Famiglia e Lavoro.Dimensioni umane in contrapposizione o sinergia?" PRESENTAZIONE DELLA RICERCA "Il lavoro è il fondamento su cui si forma la vita familiare, la quale è un diritto naturale ed una vocazione dell'uomo. Questi due cerchi di valori - uno congiunto al lavoro, l'altro conseguente al carattere familiare della vita umana - devono unirsi tra sé correttamente, e correttamente permearsi" - (Laborem Exercens 1981) La crescente complessità e frammentazione che caratterizza la nostra società, comporta la gravitazione dei soggetti e delle famiglie su una pluralità di mondi della vita sociale, poco integrati e tali da porre l'individuo e la famiglia in relazione con significati ed esperienze estremamente differenti e a volte in contrapposizione tra loro. La famiglia, entrando in relazione con una pluralità di istituzioni sociali, si trova nella necessità di adeguarsi a norme e vincoli temporali diversi, che deve cercare di ammortizzare e coordinare nell'ambito della strutturazione del proprio tempo quotidiano. Le trasformazioni del lavoro, della vita familiare e sociale rendono il tempo una risorsa sempre più scarsa e preziosa in rapporto ad un'organizzazione sociale sempre più complessa e permeata da vincoli e rigidità che producono nuove forme di disagio temporale, nuovi problemi di gestione dei tempi individuali, familiari e sociali. Sempre presente è il rischio di una esasperazione unilaterale della sfera economica, e in essa dell'esperienza lavorativa come priorità assoluta, definitoria della persona e di conseguenza della famiglia. Le diverse istituzioni sociali, connotate sovente da logiche autoreferenziali, entrano a volte in concorrenza tra loro, determinando in tal caso sovrapposizioni e conflitti tra i rispettivi tempi sociali e, conseguentemente, rivendicando la priorità delle istanze di cui esse sono portatrici, in termini sia di richieste di tempo che di rilevanza dal punto di vista normativo. Ancora oggi il tempo di lavoro rappresenta una variabile fondamentale nella strutturazione della famiglia e del tempo sociale. Ma intorno ad esso si vanno articolando una molteplicità di tempi sociali e di istanze tali da rendere sempre meno adeguata la tradizionale visione dialettica tra il lavoro e la famiglia. Il tempo del lavoro e il tempo della famiglia vengono sempre meno visti in contrapposizione, bensì in reciproca interdipendenza. Da più parti si comincia a comprendere che se tra lavoro e famiglia si stabilisce un progressivo rapporto ed equilibrio, ciò va a tutto vantaggio non solo delle singole persone e famiglie, ma delle stesse imprese e dell'intera società. Le stesse politiche del lavoro vengono sempre più condizionate dalle esigenze delle famiglie dei lavoratori dando avvio a inedite tendenze di trasformazione. Il problema di combinare l'economico con il sociale nella realtà dell'impresa, può essere in parte risolto integrando creativamente esigenze sociali e bisogni del mercato all'interno di visioni imprenditoriali vincenti, dotate di una loro intrinseca validità economica. L'insieme dei fenomeni descritti suscita nuovi bisogni conoscitivi e suggerisce di indagare la dimensione locale delle trasformazioni in atto dedicando particolare attenzione alla complessità delle relazioni tra i diversi soggetti coinvolti nel delicato rapporto tra famiglia e lavoro. La Provincia e la Diocesi di Bergamo hanno a tal fine promosso la realizzazione di un'indagine sul tema delle relazioni tra famiglia e lavoro. Per comprendere come economico e sociale si integrano si è adottato un approccio relazionale che non solo prenda atto della reciproca empirica circolarità fra economico e sociale, ma consideri l'economico e il sociale come dimensioni analitiche di uno stesso agire concreto. La presente ricerca, oltre a colmare bisogni conoscitivi attravereso una documentazione ampia e rigorosa delle trasformazioni in atto, intende suscitare all'interno della nostra società bergamasca un dibattito tra soggetti istituzionali e non (famiglie e imprenditori compresi), al fine di facilitare la crescita di sinergie e reciprocità. Inoltre, la ricerca impiegando una metodica rigorosa e utilizzando tecniche di comprovata scientificità, intende essere aperta al confronto con altri studi nazionali e internazionali, al fine di comparare le nostre peculiari caratteristiche socio-economiche con quelle di altre realtà significative di altri territori.

I soggetti coinvolti Lo sviluppo della ricerca prevede l'attivo coinvolgimento dei principali soggetti che sul territorio provinciale operano nel settore del mercato del lavoro e nell'area della famiglia. ACLI API ASCOM (Confcommercio) ASL Associazione Artigiani Camera di Commercio CGIL CISL Coldiretti Compagnia delle Opere ConfCooperative Diocesi di Bergamo ENAIP Federazione Artigiani INPS ISTAT Provincia di Bergamo Regione Lombardia UIL Unione Artigiani Unione Industriali Unione Provinciale Agricoltori Università degli Studi di Bergamo Fasi e tempi della ricerca - Ideazione della ricerca e predisposizione del disegno di ricerca (giugno-settembre 2001) - Coinvolgimento di Enti, Istituzioni, Organizzazioni lavorative e sviluppo di sinergie per predisporre una partnership allargata (ottobre 2001 - aprile 2002) - Presentazione pubblica del progetto di ricerca (maggio 2002) - Realizzazione della ricerca (gennaio - ottobre 2002) - Preparazione rapporto di ricerca e organizzazione dell'evento di presentazione (novembre 2002 - gennaio 2003) - Presentazione dei risultati (febbraio - marzo 2003) - Tavoli di discussione ed elaborazione proposte (da marzo 2003) Il disegno di ricerca Il disegno di ricerca prevede l'utilizzo di alcuni strumenti/tecniche, che combinati tra loro, offrono dal punto di vista scientifico, un adeguato supporto alla comprensione del complesso rapporto famiglia-lavoro, in modo da mettere in luce atteggiamenti, situazioni e modelli di comportamento generale. Ricerca sui dati secondari Le tecniche utilizzate Elaborazione statistica dei dati di tipo amministrativo in possesso da alcuni Enti (Provincia, Camera di Commercio, ISTAT, INPS, ecc.), analizzando alcuni indicatori, quali ad esempio: la struttura del mercato del lavoro secondo il genere e le generazioni; gli avviamenti e le cessazioni nel mercato del lavoro; i congedi parentali; la diffusione del part-time, ecc... individuazione delle fonti per il reperimento dei dati; contatti con gli Enti; esame dei tipi di dati disponibili (accuratezza, precisione dei dati, ecc.); enucleazione dei dati socio-economici e definizione dei sistemi di classificazione; acquisizione dei dati analisi ed elaborazione dei dati. Analisi campionaria

Attraverso la identificazione di un campione statistico rappresentativo e significativo della società bergamasca, si procede alla somministrazione di un questionario a circa 2.200 famiglie, per indagare in modo 'quali-quantitativo' il rapporto lavoro-famiglia. Il questionario verrà organizzato in modo da far emergere, mediante una serie di domande predisposte e collaudate, ciò che i soggetti coinvolti pensano al riguardo di una varietà di questioni o situazioni ipotetiche. L'estrazione del campione verrà effettuata selezionando in modo casuale con tecniche statistiche (campione stratificato proporzionale), un universo composto dalle famiglie aventi le seguenti caratteristiche: presenza di uno o entrambi i genitori, occupati nel mercato del lavoro; età dei genitori compresa tra i 25 e i 50 anni; presenza di uno o più figli che convivono con i genitori; residenza in provincia di Bergamo. predisposizione di disegno di campionamento probabilistico; individuazione e costruzione di indicatori sociali; individuazione delle famiglie a cui somministrare il questionario; predisposizione del questionario; invio tramite posta o consegna diretta a domicilio dei questionari; autosomministrazione; restituzione; sollecito di restituzione; trascrizione dei dati su fogli elettronici; elaborazioni statistiche con programmi informatici: aggregando e correlando le diverse tipologie di dati raccolti; elaborazione di tabelle e rappresentazioni grafiche; analisi e definizione delle generalizzazioni empiriche. Interviste in profondità In seguito all'identificazione di due gruppi di soggetti - uno composto da una cinquantina di famiglie e l'altro composto da imprenditori e referenti istituzionali - si effettuano delle interviste in profondità, per meglio comprendere e approfondire gli atteggiamenticomportamenti del lavoratore-imprenditore-genitore sul tema oggetto della ricerca. L'obiettivo dell'intervista in profondità è di portare alla luce gli effetti degli eventi esterni sull'esperienza interna degli individui-famiglie. individuazione e costruzione di indicatori sociali; individuazione delle persone-famiglie da intervistare; predisposizione della struttura dell'intervista; contatto per la realizzazione delle interviste; somministrazione delle interviste; trascrizione ed adattamento dei dati; elaborazione e analisi dei dati. Di seguito sono riprese in modo sintetico le fasi del lavoro e i risultati fin qui conseguiti. Avanzamento lavori Fase 1: Ideazione della ricerca e predisposizione del disegno di ricerca (giugno settembre 2001). Tabella dei comuni con i dati contenuti: - l unità di riferimento è la famiglia; Elenco comuni coinvolti nell'indagine Disegno di campionamento - si selezionano tutte le famiglie residenti nel Comune nelle quali il capo famiglia ha un età

compresa tra i 25 e i 50 anni (data di nascita inclusa tra 01/06/1952 e 01/06/1977) e al cui interno si abbiano uno o più figli (sono comprese anche le famiglie nelle quali non sono presenti entrambi i genitori: vedovanza, separazione, divorzio, madri nubili). Il numero complessivo di queste famiglie (universo) viene indicato con N. spazio: - provincia di Bergamo Ripartizioni geografiche secondo i Centri per l Impiego: Albino: Albino, Alzano Lombardo, Aviatico, Casnigo, Cazzano Sant'Andrea, Cene, Colzate, Fiorano al Serio, Gandino, Gazzaniga, Leffe, Nembro, Peia, Pradalunga, Ranica, Selvino, Vertova, Villa di Serio. Bergamo: Albano Sant'Alessandro, Azzano San Paolo, Bagnatica, Bergamo, Brusaporto, Curno, Dalmine, Gorle, Grassobbio, Lallio, Levate, Mozzo, Orio al Serio, Osio Sopra, Pedrengo, Ponteranica, Scanzorosciate, Seriate, Stezzano, Torre Bordone, Torre De' Roveri, Treviolo, Zanica. Clusone: Ardesio Azzone, Castione della Presolana, Cerete, Clusone, Colere, Fino del Monte, Gandellino, Gorno, Gromo, Oltressenda Alta, Oneta, Onore, Parre, Piario, Ponte Nossa, Premolo, Rovetta, Schilpario, Songavazzo, Valbondione, Valgoglio, Villa d'ogna, Vilminore di Scalve. Grumello del Monte: Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Bolgare, Calcinate, Castelli Calepio, Cavernago, Chiuduno, Credaro, Foresto Sparso, Gandosso, Grumello del Monte, Mornico al Serio, Palosco, Parzanica, Predore, Sarnico, Tavernola Bergamasca, Telgate, Viadanica, Vigolo, Villongo. Lovere: Bossico, Castro, Costa Volpino, Endine Gaiano, Fonteno, Lovere, Pianico, Riva di Solto, Rogno, Solto Collina, Sovere. Ponte San Pietro:Almenno San Bartolomeo, Ambivere, Barzana, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Bottanuco, Brembate, Brembate di Sopra, Calusco d'adda, Capriate San Gervasio, Caprino Bergamasco, Carvico, Chignolo d'isola, Cisano Bergamasco, Filago, Madone, Mapello, Medolago, Palazzago, Ponte San Pietro, Pontida, Presezzo, Solza, Sotto il Monte Giovanni XXIII, Suisio, Terno d'isola, Villa d'adda. Romano di Lombardia: Antegnate, Barbata, Bariano, Calcio, Cividate al Piano, Cortenova, Covo, Fara Olivana con Sola, Fontanella, Ghisalba, Isso, Martinengo, Morengo, Pumenengo, Romano di Lombardia, Torre Pallavicina. Trescore Balneario: Berzo San Fermo, Bianzano, Borgo di Terzo, Carobbio degli Angeli, Casazza, Cenate Sopra, Cenate Sotto, Costa di Mezzate, Entratico, Gaverina Terme, Gorlago, Grone, Luzzana, Monasterolo del Castello, Montello, Ranzanico, San Paolo D'Argon, Spinone al Lago, Trescore Balneario, Vigano San Martino, Zandobbio. Treviglio: Arcene, Arzago d Adda, Boltiere, Brignano Gera d'adda, Calvenzano, Canonica d'adda, Caravaggio, Casirate d'adda, Castel Rozzone, Ciserano, Cologno al Serio, Comun Nuovo, Fara Gera d'adda, Fornovo San Giovanni, Lurano, Misano di Gera d'adda, Mozzanica, Osio Sotto, Pagazzano, Pognano, Pontirolo Nuovo, Spirano, Treviglio, Urgnano, Verdellino, Verdello. Zogno: Algua, Alme', Almenno San Salvatore, Averara, Bedulita, Berbenno, Blello, Bracca, Branzi, Brembilla, Brumano, Camerata Cornello, Capizzone, Carona, Cassiglio, Corna Imagna, Cornalba, Costa di Serina, Costa Valle Imagna, Cusio, Dossena, Foppolo, Fuipiano Valle Imagna, Gerosa, Isola di Fonda, Lenna, Locatello, Mezzoldo, Moio De' Calvi, Olmo al Brembo, Oltre il Colle, Ornica, Paladina, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Roncobello, Roncola, Rota d'imagna, San Pellegrino Terme, San Giovanni Bianco, Santa Brigida, Sant'Omobono Imagna, Sedrina, Serina, Sorrisole, Strozza, Taleggio, Ubiale Clanezzo, Valbrembo, Valleve, Valnegra, Valsecca, Valtorta, Vedeseta, Villa d'alme', Zogno. tempo: - primavera-estate anno 2002 dimensione del campione:

- la dimensione del campione teorico prefissata a livello provinciale è pari a 2.200 famiglie (2650 con le famiglie di riserva); tale dimensione è stata fissata essenzialmente in base a criteri di costo ed operativi. Campione stratificato proporzionale Il disegno di campionamento è di tipo complesso e si avvale di due differenti schemi di campionamento. Le unità di riferimento geografico, sono i centri di impiego e la suddivisione dei comuni in cinque classi in base alla numerosità della popolazione attiva. Nell ambito di ognuno dei domini definiti dall incrocio dell ambito dei centri di impiego con le cinque classi A, B, C, D, E, i comuni sono suddivisi in due sottoinsiemi sulla base della popolazione residente: l insieme dei comuni Auto Rappresentativi (AR) costituito dai comuni di maggiore dimensione demografica (quota questionari uguale o maggiore di 10); l insieme dei comuni Non Auto Rappresentativi (o NAR) costituito dai rimanenti comuni (quota questionari inferiore a 10). La quota totale non considerata è stata calcolata a seconda del centro di impiego, assegnandola in modo casuale a uno o più comuni NAR fino al raggiungimento dell intera quota. Prendendo la popolazione attiva del singolo Comune e/o quella dei Comuni facenti parte del singolo centro di impiego, si è stimata, in base alla popolazione attiva complessiva della Provincia, la quota dei questionari. Prendendo i dati della popolazione attiva dell anno 2000, rispetto ai singoli centri di impiego, si verificata la seguente situazione: