ORIENTALE. le multiguide > Costa e Entroterra. scaglie di mare, profumi di bosco. TIGULLIO ORIENTALE. Lavagna. Sestri Levante. Moneglia.



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le multiguide > Lavagna Sestri Levante Moneglia Cogorno Casarza Ligure Castiglione Chiavarese Ne Mezzanego Leudo sulla spiaggia di Sestri Levante Borzonasca Rezzoaglio Santo Stefano d Aveto TIGULLIO ORIENTALE Costa e Entroterra Provincia di Genova Assessorato al Turismo Provincia di Genova, scaglie di mare, profumi di bosco.

Santo Stefano D Aveto

Nella parte Orientale della Provincia di Genova - racchiusa sulla costa tra Chiavari ad ovest e Moneglia ad est, e nell interno dalle valli (Petronio, Graveglia, Sturla e d Aveto) che salgono verso paesaggi collinari e montani punteggiati da borghi antichi - si passa dalle spiagge del Golfo del Tigullio alle vette degli Appennini. Un'oasi di storia e natura racchiusa tra il mare e i monti. Dai porti turistici e dalle sabbie dorate degli arenili, regno del sole, degli sport acquatici, dell'offshore e della pesca, si sale in pochi chilometri, attraverso ulivi argentei, boschi di castagni, querce e faggi, fino alle cime della Val d'aveto, che raggiungono quasi i 2000 m di altitudine e si specchiano in laghi di smeraldo. Vette innevate in inverno e con rinnovati impianti di risalita dove è possibile sciare, prima fra tutte Santo Stefano D'Aveto, la più grande stazione sciistica ligure. Ecco il meglio per una vacanza tutto mare, sole, spiagge, ma anche boschi fatati, picchi solitari, parchi dove la natura incontaminata è sovrana, folclore, enogastronomia, monumenti artistici e luoghi dello spirito unici, come l Abbazia di Sant Andrea di Borzone e la Basilica di San Salvatore dei Fieschi.

Moneglia, Vallegrande

> EMOZIONI SUL MARE Lunghe spiagge, calette isolate, alte scogliere e fondali turchesi Il tratto di costa compreso tra Chiavari ad ovest e Punta Rospo ad est, racchiude famose località balneari come Lavagna, Cavi di Lavagna, Sestri Levante e Moneglia. Spiagge dotate di confortevoli stabilimenti, ideali per chi ama fare rilassanti bagni in un mare sicuro e pulito. Ma non solo. Anche calette isolate e vertiginose scogliere su fondali dalle acque turchesi e trasparenti, popolati di coralli e pesci, dove immergersi per scoprirne tutte le meraviglie. E poi vacanze di sogno, animate da eventi culturali e folcloristici legati al mare e da locali trendy dove ballare ed ascoltare ottima musica. Infine, cantieri navali, dove si costruiscono navi e yacht, e porti turistici ormai famosi in Italia e nel Mediterraneo, per l eccellenza delle attrezzature e dei servizi. In barca Da aprile a settembre si può usufruire di un servizio giornaliero di traghetti effettuato dal Consorzio Servizi Marittimi del Tigullio. Il Consorzio collega il Tigullio a Genova e a tutte le principali località della Riviera di levante fino a Portovenere. www.traghettiportofino.it tel. 0185.284670 La costa orientale è amata dai diportisti 3

> EMOZIONI SUL MARE Lavagna e Cavi, spiagge infinite 4 Dopo Chiavari, procedendo in direzione est, superato il ponte sul fiume Entella, si entra in Lavagna, il cui nome deriva da lavania, termine con cui i Romani designavano l ardesia. Infatti, qui fin dall antichità era praticata l attività di taglio e di lavorazione della pietra nera di Liguria, estratta dalle cave presenti nelle valli dell entroterra. Oggi il turismo e le attività ad esso collegate rappresentano le principali risorse economiche insieme alla marineria. Infatti, Lavagna è famosa sia per la sua spiaggia, sia per le sue strutture ricettive, sia per il suo vasto Porto Turistico (www.portodilavagna.com) che occupa ben 290.000 mq. Ottimamente attrezzato, permette l ormeggio di quasi 1600 imbarcazioni da diporto lunghe da 8 m. fino a 50 m.. Costruito secondo i criteri più moderni, è costituito da un molo foraneo di oltre 1 km e da un molo di sottoflutto. Nel suo interno sono sistemati diversi pontili dotati di tutte le attrezzature necessarie alle imbarcazioni. Esistono anche numerosi negozi, bookshop, ristoranti, boutique di moda e di arredamento marinari, officine meccaniche, cantieri di rimessaggio e di costruzione barche e uffici di brokers. La banchina permette agli armatori e ai possessori di barche di affidare i lavori di manutenzione a differenti operatori, e di usufruire dei servizi di alaggio e varo. Oltre al Porto Turistico, tra i più grandi e meglio attrezzati della Liguria e del Mediterraneo, Lavagna dispone di cantieri di costruttori e di artigiani altamente specializzati, che sono da sempre tradizionalmente legati al mondo della nautica. Sul Lungomare Labonia, ampio ed alberato, impreziosito da panchine, alte palme e aiuole fiorite, si trovano numerosi bar, pub, ristoranti, pizzerie, gelaterie, alberghi, negozi e librerie. Di fronte si estende la vasta e sterminata spiaggia sabbiosa con una ventina di stabilimenti balneari, adeguatamente attrezzati anche per accogliere bambini, anziani e portatori di handicap. Dalla foce del fiume Entella sul mare, ci si dirige verso l interno e si arriva con una lunga pista ciclabile intitolata a Gino Bartali, fino al confine con il borgo storico di Cogorno.

Bandiere Blu Lavagna, piazza Santo Stefano Proseguendo invece con la Via Aurelia, che insieme alla linea ferroviaria corre dritta e parallela alla costa qui bassa e sabbiosa, si raggiunge Cavi di Lavagna. Gradevole ed animata stazione balneare, insieme a Lavagna, è fra le più note e frequentate di tutta la Riviera Ligure. Il suo arenile, che è unito a quello della vicinissima Lavagna, lungo oltre 4 km, è il più esteso di tutto il Levante. Anche qui circa 20 stabilimenti balneari, dislocati sul nastro argenteo della spiaggia sabbiosa, offrono il meglio del comfort e delle attrezzature per gli ospiti in vacanza. In entrambe le località l arenile, sempre sorvegliato e monitorato, è particolarmente consigliato per le famiglie, in quanto l accesso al mare è decisamente molto agevole e sicuro. Inoltre, vi si possono praticare gli sport marini, dal surf al windsurf, dalla vela al canottaggio, dallo snorkeling al diving. Ma non solo. Non mancano le attrazioni e le occasioni di divertimento per tutti. Eventi musicali e teatrali, pub e discoteche allietano le lunghe, tiepide e profumate serate della lunga estate. Per l eccellente qualità delle acque delle sue spiagge, nel 2008, la Liguria è stata premiata con ben 14 Bandiere Blu, rilasciate dalla Fee (Fondazione per l'educazione Ambientale), una in più del 2007! Si è piazzata al secondo posto, dopo la Toscana e le Marche, a pari merito con 15 vessilli. Mentre sono 11 quelle per i porticcioli turistici. Nella Provincia di Genova la Bandiera Blu sventola su tre spiagge (quelle di Chiavari, Lavagna e Moneglia) e su due porticcioli turistici (il Porto Internazionale Carlo Riva di Rapallo e la Marina di Chiavari) per l eccellenza delle loro attrezzature e la trasparenza delle loro acque. Moneglia 5

> EMOZIONI SUL MARE Sestri Levante e Moneglia, baie di sogno 6 Sestri Levante A pochi chilometri da Cavi di Lavagna s incontrano i resti di mura merlate e di torri possenti che montano la guardia sul promontorio roccioso dell'isola, istmo su cui si estende Sestri Levante, nell estremità sud-orientale del Golfo del Tigullio. Qui si è sedotti dall'incanto della Baia delle Favole, ad ovest del sottile lembo di terra, così chiamata dallo scrittore danese Hans Christian Andersen che vi soggiornò a lungo, e della Baia del Silenzio, ad est, entrambe orlate da spiagge sabbiose e dominate dalla mole del Grand Hotel dei Castelli, circondato da un vasto parco con alberi secolari. Il Castello venne costruito nel 1925 per Riccardo e Cesarina Gualino, industriali e mecenati di Torino, sul luogo dove i Genovesi avevano edificato una fortezza (XII sec.). Simile ad un borgo medievale, è stato trasformato in albergo di charme. Il posto giusto dove iniziare la lunga notte di Sestri è l animato lungomare, con pub di tendenza, ritrovo dei giovani prima di andare nelle discoteche glamour. Lasciata Sestri Levante si raggiunge Punta Manara, nel Parco naturale regionale delle Punta Manara Cinque Terre, che si protende con la sua spettacolare scogliera nel mare dalle cristalline trasparenze, ricco di pesce, avvolto dal profumo inebriante e intenso delle mille essenze della macchia mediterranea. Nelle sue rocce variegate di arenaria vi sono tracce di animali fossili risalenti all'era cenozoica. Il silenzio è assoluto. Solo richiami di gabbiani e falchi. Poco più in là, nel borgo di Riva Trigoso, villaggio di pescatori, da sempre i maestri d'ascia costruiscono i leudi. Si tratta di tipiche imbarcazioni a vela latina con cui i Rivani un tempo si spingevano lungo le rotte del Mediterraneo per trasportare vini, olio, formaggi e prodotti dell'entroterra. Riva Trigoso è tuttora sede di importanti cantieri navali. Il primo fu fondato nel 1897 e attualmente appartiene alla Fincantieri. Terra di emigrazioni, i marinai e i pescatori del borgo alla fine dell 800 fondarono Santa Cruz in California, dove l'attività della pesca divenne fiorente proprio grazie alla loro esperienza. Lasciate alle spalle Sestri Levante e Riva Trigoso, la statale attraversa uliveti e boschi fino al minuscolo borgo di Bracco, da

Feste & Feste di mare > Sestri Levante. Barcarolata, ultima domenica di luglio. Sfilata allegorica di imbarcazioni addobbate, con luci multicolori e costumi carnevaleschi, che sfilano a partire dalle 21,30 sulle acque della Baia di Portobello. Seguono spettacolari fuochi pirotecnici. dove s imbocca la strada che scende con ripide curve a Moneglia. Ma Moneglia si può raggiungere anche lungo la costa, con una stretta strada litoranea che attraversa le gallerie dove un tempo transitava la ferrovia. Il traffico è a senso alternato ed è regolato da un semaforo che diventa verde ogni 20 minuti. Ancora rocce e vertiginose pareti a strapiombo sul mare, dall isolata Punta Baffe fino a Moneglia, frequentate dagli appassionati del free climbing impegnati in arrampicate mozzafiato. E finalmente ecco Moneglia, porta di ingresso delle Cinque Terre, con il suo borgo marinaro e la sua spiaggia racchiusi in una verde insenatura compresa fra i promontori di Punta Moneglia (a ponente) e di Punta Rospo (a levante). Borgo marinaro, oggi centro di vacanze balneari, è affacciato su di un breve litorale dalla sabbia fine. Bandiera Blu, primato d'eccezione per Moneglia che ha mare non inquinato, arenili puliti, servizi efficienti e armonico inserimento nell'ambiente naturale. Bellissimi fondali si scoprono lungo le scogliere di Punta Moneglia e di Punta Rospo, il posto giusto per chi ama le immersioni e lo snorkeling. > Riva Trigoso. Festa della Madonna del Buon Viaggio, metà agosto. E celebrata una messa sul mare, che termina con una suggestiva scia di lumini posati in mare. > Moneglia. Benedizione del mare, 29 giugno. In occasione della ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo. Alla sera Messa in spiaggia e Benedizione del Mare. Festa del Santo Cristo, seconda o terza domenica di luglio. Festa religiosa con messa in mare dei lumini. 7

Il centro storico di Sestri Levante

> SCENARI D ARTE Mare e spiagge non sono gli unici capolavori Lavagna, Sestri Levante e Moneglia propongono esempi d arte ineguagliabili nelle stradine dei loro variopinti centri storici, punteggiati di chiese, palazzi e musei. Ma anche le Valli Petronio, Graveglia, Sturla e d Aveto, poste nell'estremo levante provinciale, riservano sorprese sia per la natura spettacolare sia per i borghi storici dove numerose sono le testimonianze d arte profondamente intrecciate al territorio e alle tradizioni, in particolare a Cogorno, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Ne, Mezzanego, Rezzoaglio, Borzonasca, Santo Stefano d Aveto. Due appassionanti eco-musei ricordano la singolare struttura geologica di queste valli: a Casarza Ligure il Museo mineralogico Parma Gemma e a Botasi (Ne) la Miniera di Gambatesa, dove si scende nelle viscere della terra. Pastori e contadini Nei pressi di Rezzoaglio sono frequenti i barchi, costruzioni rurali con il tetto mobile per il deposito del fieno. A Santo Stefano d'aveto in estate viene celebrata la Festa della Trebbiatura e antichi mestieri, in cui gli abitanti del paese ripropongono le lavorazioni di una volta, compresa la trebbiatura con una trebbriatrice del secolo scorso. L ultima domenica di ottobre, si svolge nelle strade La Transumanza, spettacolare festa che celebra la discesa delle mucche dai pascoli del Monte Crociglia. La Transumanza a Santo Stefano d Aveto 9

> SCENARI D ARTE Lavagna, Sestri Levante, Moneglia Basilica di Santo Stefano 10 Lavagna monumenti nel tempo. Il centro storico di Lavagna è molto suggestivo. Infatti, al tradizionale borgo ligure, con vicoli, carrugi e tipiche case-torre, si aggiungono monumenti di pregio. Questi quelli più significativi. La Basilica di Santo Stefano (1653), ricostruita su una pieve preesistente (944), possiede un elegante facciata con due campanili ed è preceduta da una maestosa scalinata. Molto amata da pescatori e marinai, che vi hanno lasciato i loro ex-voto, la Chiesa di Nostra Signora del Carmine (1631) nel suo chiostro ospita la Biblioteca Civica. In collina, la Chiesa di Santa Giulia Centaura (1645), con decorazioni sul sagrato, nelle serate estive è meta degli innamorati. La medioevale Torre del Borgo o Torre Saracena, inglobata nel tessuto urbano, eretta a difesa della città dalle incursioni dei pirati saraceni, è oggi, grazie all'intervento del Comune, sede del Museo. A Natale si allestisce un presepe che rappresenta il centro storico in miniatura con i personaggi più noti della vita cittadina. Il Cimitero Monumentale con le sue tombe fitte di sculture e fregi ricorda quello famosissimo di Staglieno a Genova. Sestri Levante, tra chiese e dimore affrescate. I Liguri Tigullii furono i primi abitanti di Sestri Levante e la chiamarono Segestum. Nel borgo storico, edificato sull Isola a partire dai primi anni dell X sec., fra palazzi medioevali e quattrocenteschi, alcuni dipinti scenograficamente a trompe-l oeil e con portali in ardesia, si scoprono boutique fashion, locali animati e ristoranti gourmand. Ma non solo. La Parrocchiale di San Nicolò, chiesa romanica, edificata nel 1151, trasformata nel XV sec. e in epoca barocca sottoposta ad un complesso restauro, ha recuperato l aspetto originario. La facciata (XV sec.) presenta un portale a pseudo-protiro sormontato da una trifora. Il campanile a cuspide piramidale ha una cella campanaria a bifore. Affacciato sulla Baia del Silenzio, l ex- Convento dell Annunziata, costruito dai Padri Domenicani (1496), è sede, insieme al vicino Palazzo Negrotto Cambiaso (seconda metà del XVIII sec.), della Fondazione Mediaterraneo, polo culturale e centro congressi. All interno della Basilica di Santa Maria di Nazareth (XVIII sec.), dal pronao neoclassico, si conserva una pregevole tela di Domenico Fiasella. La Galleria

Storie d'amore e di potere Oratorio Disciplinati Rizzi espone la collezione dell avvocato Marcello Rizzi e del padre Vittorio, donata nel 1960 allo Stato, formata da dipinti ed oggetti d arte del XVII e XVIII sec.. Portali in ardesia si ammirano nel Palazzo Fascie Rossi, sede della Biblioteca Civica dotata di 31.000 volumi. A Moneglia il genio di Luca Cambiaso. Il borgo marinaro è guardato a vista dal Castello di Monleone ad ovest e dal Castello di Villafranca ad est, costruiti dai Genovesi (XII sec.) e dei quali restano oggi in gran parte i ruderi. D obbligo la visita alla Chiesa di San Giorgio, situata sotto il Castello di Monleone. Nell interno si ammirano alcuni dipinti di Luca Cambiaso (1527-85), fra cui il pregevole Adorazione dei Magi. Il famoso pittore nacque a Moneglia così come il poeta Felice Romani (1788-1865), che scrisse i libretti di alcuni capolavori di Bellini, Donizetti e Rossini. Accanto si apre il chiostro francescano che risale al Quattrocento. Un altro capolavoro di Luca Cambiaso, L Ultima Cena, è conservato nella Chiesa di Santa Croce. Vicino vi è l Oratorio dei Disciplinati formato da un atrio scoperto e da un aula rettangolare, lunga 26 m. e larga 7 m., con soffitto ligneo a capriate. Le pareti sono affrescate con strati di arriccio di epoche diverse. Ogni anno il 14 agosto si rinnova il sogno d'amore di Opizzo Fieschi e della sua sposa Monna Bianca dei Bianchi nelle vie di Lavagna con sbandieratori, musici, dame e cavalieri in costume. Colossale la torta nuziale: 15 q. di crema e pandispagna. Il corteo che precede la principesca coppia su bianchi puledri, si snoda attraverso le viuzze medievali con la partecipazione dei sei stestieri della città. I giovani fanno a gara per aggiudicarsi l'ambito onore di impersonificare i personaggi di Opizzo e Bianca. Banditori vendono i bigliettini rosa e azzurri, in numerazione parallela, a donne ed uomini, che danno diritto a gustare in Piazza Vittorio Veneto una fetta di torta insieme al compagno o alla compagna scelti dalla sorte (www.tortadeifieschi.com). 11

> SCENARI D ARTE Val Petronio e Val Graveglia Miniere di Gambatesa 12 Cultura contadina e miniere. Il torrente Petronio ha dato origine alla Val Petronio. Posta nell'estremo levante provinciale, al confine con la provincia di La Spezia, da Sestri Levante sale fino a Velva e al Passo di Cento Croci in Val di Vara. Il primo paese che si incontra venendo dal mare è Casarza Ligure, dove è stato allestito il Museo mineralogico Parma Gemma, particolarmente importante per gli studiosi e gli appassionati di mineralogia. Il fondo museale è costituito da diverse decine di migliaia di esemplari di minerali e rocce, di cui soltanto una piccola parte è esposta nelle oltre 400 vetrine intitolate a personaggi famosi nel campo scientifico. Casa-museo, inaugurato ufficialmente nel 1984, raccoglie la collezione mineralogica privata di Angelo Stagnaro, intitolata alla memoria della madre, scomparsa nell'agosto del 1981, la quale si era adoperata affinché queste raccolte di minerali avessero finalità didattiche. Più in alto, in posizione panoramica, circondato da fasce di ulivi e vigneti, si delinea Castiglione Chiavarese. Fra le case spunta la Parrocchiale di Sant Antonio Martire. Di antica fondazione (1143), è stata ricostruita nell 600 e nell 800 (1862). Nella frazione di Velva, nei locali dell'antico Oratorio dei Bianchi, è stato aperto il Museo della Civiltà Contadina che espone reperti etnografici e antropologici dell'alta Val Petronio. In particolare vi sono esposti oggetti del lavoro contadino, databili tra l'inizio del XIX sec. e la prima metà del XX sec., che testimoniano la vivacità di questo borgo rurale d origine medioevale. Parallela alla Val Petronio, si apre alle spalle di Lavagna la Val Graveglia, formata dall omonimo torrente, su cui svetta il Monte Zatta (1404 m), la cima più elevata della zona. Da Botasi, una delle numerose frazioni di Ne, il comune più esteso della vallata, situata quasi al culmine della valle, prima di Reppia, si raggiunge la Miniera di Gambatesa (tel. 0185.338876, www.minieragambatesa.it), dove è stato realizzato un parco-museo delle attività minerarie. Inizialmente furono estratti solfuri misti di ferro e rame e successivamente ossidi e silicati di manganese, divenendo così in oltre un secolo di attività la maggiore area di produzione di manganese d Italia. L attività estrattiva ebbe inizio nel 1876 quando furono

Fiabe e fotografie in festival rilasciati all ingegnere francese Auguste Fages due permessi di ricerca e di scavo per i minerali nella zona. La produzione di manganese crebbe nel corso degli anni e raggiunse le 50.000 t. annue negli anni Sessanta. Poi decrebbe gradualmente fino a circa 10.000 t. nei primi anni Novanta. Attualmente a Gambatesa lavorano solo 2 minatori e si ottiene una produzione annua di circa 900-1000 t. di minerale con tenore di manganese variabile tra il 28% e 30%. L estrazione si limita al recupero del minerale abbandonato nelle vecchie coltivazioni e rari sono i nuovi avanzamenti. Emozionante è la visita alle gallerie che si effettua per 1 km con un trenino costruito appositamente, con vagoncini da miniera a 4 posti, trainati da locomotori elettrici originali. La visita prosegue per un altro chilometro a piedi con la guida di uno dei minatori che hanno lavorato nella miniera. Suddiviso in varie tappe tematiche, il percorso a piedi permette di conoscere le tecniche di scavo e d estrazione e le reali condizioni di lavoro. La visita si conclude dentro il più grande vuoto di coltivazione per l estrazione di manganese mai realizzato in Europa, dove sono state estratte, in oltre 40 anni di lavoro, circa 600.000 t. di manganese. > Premio Hans Christian Andersen Baia delle Favole, Sestri Levante, ultima settimana di maggio. In onore dello scrittore danese, prevede un concorso dedicato alla letteratura per l infanzia, per cui si premia la favola inedita più bella, e un festival di teatro di strada che porta nelle vie, nelle piazze e sulle spiagge spettacoli teatrali, clown, funamboli, giocolieri con la presenza di scrittori per bambini e artisti internazionali (www.festivalandersen.it). > Festival della Fotografia Sestri Levante Una Penisola di Luce, nel corso dell anno, in varie date, vengono allestite mostre ed organizzati incontri con i fotografi più famosi italiani e stranieri, di oggi e di ieri. 13

> SCENARI D ARTE Valle Sturla e Val d Aveto Panorama della Valle Sturla 14 Valle Sturla: Mezzanego l antico Vicus Mazzanicum. Da Chiavari, dopo Carasco si entra nella Valle Sturla che presenta grande varietà di ambienti naturali e di panorami percorsa dall omonimo torrente. Il Primo paese che si incontra è Mezzanego, formato da numerose località sparse tra la media e bassa Valle Sturla. Nella parte bassa del paese danno il benvenuto un Castello in stile medievale, che faceva parte del sistema difensivo della valle risalente all XII sec., e la Chiesa di Vignolo dall ardito campanile che si raggiunge con un ponte a doppia arcata sul torrente Sturla. Poco oltre sul lato opposto si estende il paese vero e proprio con la Chiesa di Santa Maria Assunta (1272) e Chiesa di Nostra Signora del Carmine (XVI sec.). La strada prosegue verso San Siro Foce, minuscolo centro rurale con le sue originali strutture, e raggiunge il Passo del Bocco che unisce la Liguria all'emilia e si addentra nelle splendide faggete del Monte Zatta. Val d Aveto e le montagne cult della Riviera. In Val d Aveto si arriva utilizzando varie strade: dalla Val Fontanabuona attraverso la Valle di Malvaro e il Passo della Scoglina; da diversi punti della Val Trebbia; dalla Valle Sturla superando Borzonasca e salendo verso i borghi di Brizzolara e Bertigaro fino al Passo della Forcella. Il paesaggio cambia e la natura volta pagina. Si passa dagli ulivi, dagli orti, dai frutteti e dalle piante mediterranee prima, ai boschi di castagni e faggi e poi ai pascoli e alle nude rocce delle montagne più belle e più elevate che fanno parte del Parco Naturale Regionale dell Aveto. Dopo Borzonasca, il centro urbano più importante che s incontra è Rezzoaglio, situato ai confini del Parco, alle falde dell Aiona, su una vasta piana alluvionale. Esistono due nuclei abitativi: quello inferiore e quello superiore, più antico, che si stringe attorno alla Chiesa di San Michele Arcangelo. La sua prima navata fu edificata nel 1523. Nel 1575 e 1720 vennero aggiunte altre parti. Nel 1850 subì ulteriori ampliamenti: assunse la pianta a croce greca e la facciata fu rifatta con linee barocche. Fu rimaneggiata ancora una volta nel 1929. Di un certo interesse è l alto campanile barocco. Accanto, una stretta via porta all Antico Ponte Medioevale in pietra, ad una sola arcata, con un edicola al centro, che supera il torrente Aveto.

A Villacella i monaci contadini Monte Maggiorasca, Madonna di Guadalupe Santo Stefano d Aveto (1017 m) nella parte più settentrionale della valle, quasi al confine con l Emilia, è il centro maggiore. Adagiato tra montagne ricoperte da faggete in una conca alpestre dominata dal Monte Maggiorasca (1799 m.), centro di primaria importanza sin dall Alto Medio Evo, presenta una struttura fortilizia. Conserva la Chiesa Parrocchiale dei Santi Stefano e Maria (1928), isolata rispetto al paese. L attuale edificio è frutto di una ricostruzione neogotica dell antica Chiesa, trasformata in oratorio, di cui resta l isolato campanile barocco. Nell interno vi è sull altare maggiore un quadro raffigurante la Madonna di Guadalupe. Il dipinto fu donato dal re di Spagna ad Andrea Doria che secondo la tradizione pare lo sventolò sulla nave da lui condotta durante la battaglia di Lepanto (1571). La sacra immagine nel 1811 fu regalata dal cardinale Giuseppe Maria Doria Pamphilj alla chiesa. Il culto della Vergine, apparsa nel 1531 ad un contadino nei pressi di Città del Messico, si era diffuso in Val d Aveto grazie ad Antonio Rossi che aveva portato una sua immagine dalla Chiesa di San Pietro di Piacenza (1802). Sul vicino Monte Maggiorasca è stata innalzata una statua della Madonna di Guadalupe. Nel Medio Evo Villacella fu un importante nodo viario in quanto di qui passavano le strade che univano la Valle Sturla con la Val d'aveto e la più lontana Val di Taro. Furono i Benedettini a portare nella zona l agricoltura (XII sec.), bonificando i terreni e fondandovi il Monastero di Villacella (1103). I monaci costruirono la Cella per accogliere i pellegrini. Di quel periodo rimangono il Mulino, sorto sulle fondamenta della Cella monastica, vestigia di case appartenute alla Corte monastica e il pozzo di raccolta per l'acqua del Mulino. A qualche chilometro dal Passo delle Rocche c'è la Cappelletta delle Lame, sulla strada che nella buona stagione era usata dai pellegrini per raggiungere il Passo dell'incisa, dove in località La Scaletta vi era uno Hospitale benedettino. Aveto, Lago degli Abeti 15

L Abbazia di Sant Andrea di Borzone

> TRACCE DI STORIA Tra le Valli si nascondono gioielli preziosi da scoprire Due gioielli unici e preziosissimi d architettura romanica e gotica risplendono a Cogorno (Complesso Abbaziale di San Salvatore) e a Borzone (Abbazia di Sant'Andrea), dove la fede s intreccia con il potere degli ordini monastici e dei signori feudali del tempo. Pagine di una storia infinita che si ritrovano nel resto delle valli di questa parte della Provincia di Genova. Come a Santo Stefano d Aveto borgo montano con il Castello fatto costruire dai Malaspina che per lunghi decenni dominarono queste valli insieme ai Fieschi, che è stato insignito dal Touring Club della prestigiosa Bandiera Arancione (www.paesiarancioni.it), riconoscimento d eccellenza per un sito d alto valore architettonico e culturale. La Via dell'ardesia Da Lavagna parte un itinerario pedonale che arriva alle cave sulle pendici del Monte San Giacomo. Era la strada percorsa dalle donne portatrici d'ardesia, che scendevano con la loro lastra in testa fino alla spiaggia, dove l'ardesia veniva caricata sui leudi. Ardesia 17

> TRACCE DI STORIA Cogorno, sotto il segno dei Fieschi 18 Da Lavagna, seguendo il corso dell Entella, una breve deviazione verso l interno porta a Cogorno. Nel passato fu dominio della nobile famiglia dei Fieschi, conti di Lavagna, il cui splendore e potere si ritrova nel Complesso Abbaziale di San Salvatore. Dichiarato monumento nazionale, è una delle più significative architetture medioevali della Liguria. La storia. L imperatore Federico II di Svevia, in lotta con il papato, scomunicato dal pontefice Innocenzo IV, al secolo Sinibaldo Fieschi, fece saccheggiare i possedimenti dei Fieschi a San Salvatore (1245), distruggere il Ponte della Maddalena sull Entella e incendiare Lavagna. Ma Innocenzo IV e il nipote Ottobono Fieschi (futuro pontefice con il nome di Adriano V) sconfissero l'imperatore e fecero erigere la Basilica dai magistri antelami, artisti lombardi che da oltre un secolo operavano a Genova (1245-52). La piazza. Armoniosa e a pianta irregolare, racchiude i monumenti che vi prospettano. Le fa da quinta la scenografica cornice di cipressi e pini marittimi e più in su il verde dei campi e delle fasce coltivate dalla fatica millenaria dei sudditi dei Fieschi. La sua pavimentazione è costituita da un animato mosaico di pietre di fiume e di mare: un esempio classico di rissèu alla ligure, costituito dai ricami di piccole pietre che fanno parte della tradizione decorativa ligure dei secoli passati. La Basilica. E uno dei più aulici esempi d architettura romanico-gotica della Liguria. La severa monumentalità della facciata pisana è esaltata dal bicromatismo delle pietre bianche e nere. Nella parte alta, sopra il portale gotico con una leggera strombatura e una lunetta con affresco, raffigurante Cristo in croce fra la Madonna, San Giovanni, Sinibaldo e Ottobono Fieschi, si apre un raffinato e grandioso rosone di marmo. Tutta la costruzione è dominata dalla mole della torre campanaria, a pianta quadrata, che si innesta al centro della Basilica proprio all incrocio delle tre navate. Il suo paramento esterno è ritmato da un doppio ordine di quadrifore. L abside, con tre cappelle quadrangolari, è uno degli elementi più originali dell edificio. Nell interno la navata centrale è ricoperta da

Feste Fliscane un soffitto ligneo a capriata che si estende anche sopra le navate laterali. Mentre il presbiterio e l abside principale hanno una copertura a volta a crociera in pietra e le absidi minori soffitti a botte. Vi sono conservati alcuni frammenti della Croce alla quale fu crocefisso Gesù Cristo, chiusi in una teca di cristallo, portati qui da papa Adriano V. Chiesa e il Palazzo Comitale. Di fronte all Abbazia sorge la Chiesa di San Salvatore il Vecchio, barocca e dall impianto settecentesco, sorta su una precedente fondazione preesistente alla Basilica. Accanto si eleva il Palazzo Comitale dei Fieschi, in stile gotico ligure (1252), con paramento a fasce bicrome di marmo e ardesia, su due piani, in parte distrutto dai Saraceni (1567). Al piano terra vi è una loggia chiusa con due archi che poggiano su una colonna centrale. Il piano superiore è ritmato da eleganti quadrifore di marmo con capitelli ed esili colonnine. Il 27 aprile del 2005, in occasione del 750 anniversario della morte di papa Innocenzo IV, è stato inaugurato nelle sue sale il Centro Culturale Museo dei Fieschi dedicato alla storia della nobile famiglia fliscana. > Feste Fliscane. Si svolgono a Cogorno durante tutto il mese di agosto e culminano il 13, il giorno prima della Torta dei Fieschi che si tiene a Lavagna, quando si festeggia l addio al celibato (Addiu du fantin) del conte Opizzo Fieschi, che sposò Bianca de Bianchi di Siena, con un sontuoso banchetto medievale, sfilate e balli in costumi dell'epoca. > Festa di Frontiera. A Lavagna, nella seconda metà di luglio si organizzano la sera, in Via XX settembre o in Piazza Marconi, concerti e spettacoli di complessi multietnici provenienti da ogni parte del mondo. 19