NATURAKALK SILICATI P SEZIONE 1: IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E DELLA SOCIETÀ/IMPRESA

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1 SEZIONE 1: IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E DELLA SOCIETÀ/IMPRESA 1.1 Identificatore del prodotto: Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati: Usi pertinenti: Pittura minerale a base di silicato di potassio Usi sconsigliati: Qualsiasi uso non specificato in questa scheda né nella scheda 7.3 Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza: Numero telefonico di emergenza: NATURALIA-BAU SRL VIA CARLO ABARTH N MERANO (BZ) - ITALIA Phone.: Fax: info@naturalia-bau.it orario ufficio SEZIONE 2: IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI Classificazione della sostanza o della miscela: Regolamento nº1272/2008 (CLP): In accordo con il Regolamento nº1272/2008 (CLP), il prodotto non è classificato come pericoloso Elementi dell etichetta: Regolamento nº1272/2008 (CLP): Vedere sezioni 11 e 12. Altri pericoli: SEZIONE 3: COMPOSIZIONE/INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI Sostanze: Miscele: Descrizione chimica: Miscela acquosa a base di additivi, cariche, pigmenti e resine Componenti: In conformità con l Allegato II del Regolamento (EC) nº1907/2006 (punto 3), il prodotto contiene: Nome chimico/classificazione Conc. Index: REACH: XXXX Regolamento 1272/2008 Eye Irrit. 2: H319; Skin Irrit. 2: H315; STOT SE 3: H335 - Attenzione Per ampliare le informazioni sulla pericolosità delle sostanze consultare le sezioni 8. 11, 12 e 16. Autoclassificata 2,5 - <10 % SEZIONE 4: MISURE DI PRIMO SOCCORSO 4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso: I sintomi come conseguenza di un intossicazione possono presentarsi posteriormente all esposizione, per cui, in caso di dubbi, esposizione diretta al prodotto chimico o persistenza del malessere, sollecitare l intervento di un medico, mostrandogli la scheda di dati di sicurezza del prodotto. Per inalazione: Si tratta di un prodotto che non contiene sostanze classificate come pericolose per inalazione, tuttavia si raccomanda in caso di sintomi di intossicazione di portare via la persona coinvolta dal luogo di esposizione, tenerlo all aria pulira e a riposo. Se i sintomi persistono richiedere l intervento di un medico. Per contatto con la pelle: Pagina 1/8

2 SEZIONE 4: MISURE DI PRIMO SOCCORSO (continua) In caso di contatto si raccomanda di pulire la zona interessata con abbondante acqua e sapone neutro. In caso di alterazioni della pelle (bruciore, arrossamento, rush, bolle, ), rivolgersi a un medico con la presente scheda dei dati di sicurezza Per contatto con gli occhi: Si tratta di un prodotto che non contiene sostanze classificate come pericolose a contatto con gli occhi. Sciacquare gli occhi con abbondante acqua a temperatura ambiente per almeno 15 minuti, evitando che la persona coinvolta strofini o chiuda gli occhi. Per ingestione/aspirazione: Non indurre al vomito, nel caso in cui si produca naturalmente mantenere la testa inclinata in avanti per evitare l aspirazione. Tenere la persona coinvolta a riposo. Sciacquare bocca e gola, in quanto c è la possibilità che siano state danneggiate con l ingestione. 4.2 Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati: Gli effetti acuti e ritardati sono indicati nei paragrafi 2 e Indicazione della eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali: SEZIONE 5: MISURE ANTINCENDIO 5.1 Mezzi di estinzione: Prodotto non infiammabile sotto condizioni normali di stoccaggio, manipolazione e uso. In caso di incendio in seguito a manipolazione, stoccaggio o uso indebito, utilizzare preferibilmente estintori di polvere polivalente (polvere ABC), in conformità con il Regolamento relativo alle Installazioni di protezione contro gli incendi. NON SI CONSIGLIA l utilizzo di getti d acqua come agente estinguente Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela: Come conseguenza della combustione o decomposizione termica si generano sottoprodotti di reazione che possono risultare altamente tossici e, quindi, possono presentare un alto rischio per la salute. Raccomandazioni per gli addetti all estinzione degli incendi: A seconda della gravità dell incendio può rendersi necessario l utilizzo di vestiti protettivi completi e attrezzatura per la respirazione autonoma. Disporre di un minimo di impianti di emergenza o elementi per l intervento (coperte ignifughe, kit per pronto soccorso,...) in conformità con la Direttiva 89/654/EC. Disposizioni aggiuntive: Agire in conformità con il Piano di Emergenza Interno e le Schede Informative sull intervento in caso di incidenti e altre emergenze. Eliminare qualsiasi fonte di ignizione. In caso di incendio, raffreddare recipienti e serbatoi di stoccaggio dei prodotti possibili di infiammarsi, esplodere o BLEVE come conseguenza di alte temperature. Evitare il versamento dei prodotti impiegati per l estinzione dell incendio in acqua. SEZIONE 6: MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza: Isolare le fughe a patto che questo non presupponga un rischio aggiuntivo per le persone che effettuano questa funzione. In caso di potenziale contatto con il prodotto versato si rende obbligatorio l utilizzo di elementi di protezione personale (vedere paragrafo 8). Evacuare la zona e tenere lontane le persone prive di protezione. Precauzioni ambientali: Prodotto non classificato come pericoloso per l ambiente. Tener lontane da scarichi, acque di superficie e acque sotterranee. 6.3 Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica: Si raccomanda: 6.4 Assorbire il versamento mediante sabbia o assorbente inerte e spostarlo in un luogo sicuro. Non assorbire con segatura o altro assorbente infiammabile. Per qualsiasi considerazione relativa all eliminazione consultare il paragrafo 13. Riferimento ad altre sezioni: Vedere paragrafi 8 e 13. SEZIONE 7: MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO 7.1 Precauzioni per la manipolazione sicura: Pagina 2/8

3 SEZIONE 7: MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO (continua) A.- Precauzioni per un maneggiamento sicuro Soddisfare la legislazione in vigore in materia di prevenzione di rischi sul lavoro. Mantenere i recipienti ermeticamente chiusi. Controllare fuoriuscite e residui, eliminandoli con metodi sicuri (paragrafo 6). Evitare il versamento libero dai recipienti. Mantenere ordine e pulizia dove si maneggiano prodotti pericolosi. B.- Raccomandazioni tecniche per la prevenzione di incendi ed esplosioni. Prodotto non infiammabile sotto condizioni normali di stoccaggio, manipolazione e uso. Si raccomanda di travasare lentamente per evitare di generare cariche elettrostatiche che possano coinvolgere prodotti infiammabili. Consultare il paragrafo 10 su condizioni e materiali da evitare. C.- Raccomandazioni tecniche per prevenire rischi ergonomici e tossicologici. Evitare di mangiare o bere durante il maneggiamento e avere poi cura di lavarsi con i prodotti adeguati. D.- Raccomandazioni tecniche per prevenire rischi ambientali Si raccomanda di disporre di materiale assorbente in prossimità del prodotto (vedere paragrafo 6.3) Condizioni per l immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità: A.- Misure tecniche per lo stoccaggio Tª mínima: Tª massima: Tempo massimo: 5 ºC 30 ºC 12 mesi B.- Condizioni generali per lo stoccaggio Evitare fonti di calore, radiazione, elettricità statica e il contatto con alimenti. Per ulteriori informazioni vedere il paragrafo 10.5 Usi finali specifici: Salvo le indicazioni già specificate non è necessario effettuare alcuna raccomandazione speciale in quanto agli utilizzi di detto prodotto. SEZIONE 8: CONTROLLO DELL ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE 8.1 Parametri di controllo: Sostanze i cui valori limite di esposizione professionale devono essere controllati nell ambiente di lavoro (D. Lgs. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni): Non esistono valori limiti ambientali per le sostanze che costituiscono la miscela. DNEL (Lavoratori): Breve esposizione Esposizione lunga Sistemico Locale Sistemico Locale Orale Cutanea 1,49 mg/kg Inalazione 5,61 mg/m³ DNEL (Popolazione): Breve esposizione Esposizione lunga Sistemico Locale Sistemico Locale Orale 0,74 mg/kg Cutanea 0,74 mg/kg Inalazione 1,38 mg/m³ PNEC: STP 348 mg/l Acqua fresca 7,5 mg/l Suolo Acqua marina 1 mg/l Intermittente 7,5 mg/l Sedimento (Acqua fresca) Orale Sedimento (Acqua marina) 8.2 Controlli dell esposizione: Pagina 3/8

4 SEZIONE 8: CONTROLLO DELL ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE (continua) A.- Misure generali di sicurezza e igiene nell ambiente di lavoro Come misura di prevenzione si raccomanda l utilizzo di attrezzature di protezione individuale di base, marcate dal corrispondente sigillo CE. Per maggiori informazioni sull attrezzatura di protezione individuale (immagazzinamento, utilizzo, categoria di protezione, ecc.) consultare il foglietto informativo fornito dal produttore dell DPI. Le indicazioni contenute in questo punto si riferiscono al prodotto puro. Le misure di protezione per il prodotto diluito potranno variare in funzione del suo grado di diluizione, dell utilizzo, del metodo di applicazione, ecc. Per determinare l obbligo d installazione di docce d emergenza e/o di colliri nei magazzini si prenderà in considerazione la normativa relativa all immagazzinamento di prodotti chimici applicabile a ogni caso. Per maggiori informazioni, leggere i paragrafi 7.1 e 7.2. B.- Protezione dell apparato respiratorio. Sarà necessario l utilizzo di attrezzature di protezione nel caso di formazione di nebbia o di superamento dei limiti di esposizione professionale. C.- Protezione specifica delle mani. D.- Protezione oculare e facciale E.- Protezione del corpo F.- Misure complementari di emergenza Non è necessario prendere misure complementari di emergenza. Controlli dell esposizione dell ambiente: In virtù della legislazione comunitaria sulla protezione dell ambiente si raccomanda di evitare il rilascio del prodotto e dei suoi contenitori nell ambiente. Per ulteriori informazioni vedere il paragrafo 7.1.D Composti organici volatili: In applicazione della Direttiva 2010/75/EU, questo prodotto presenta le seguenti caratteristiche: C.O.V. (Fornitura): Densità di C.O.V. a 20 ºC: Numero di carboni medio: Peso molecolare medio: 0 % peso 0 kg/m³ (0 g/l) SEZIONE 9: PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE 9.1 Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali: Per informazioni complete vedere la scheda tecnica del prodotto. Aspetto fisico: Stato fisico a 20 ºC: Liquido Aspetto: Denso Colore: Secondo quanto indicato sul contenitore Odore: Volatilità: Punto di ebollizione alla pressione atmosferica: 101 ºC Tensione di vapore a 20 ºC: 2339 Pa Tensione di vapore a 50 ºC: Pa (12 kpa) Tasso di evaporazione a 20 ºC: * Caratterizzazione del prodotto: Densità a 20 ºC: 1522 kg/m³ Densità relativa a 20 ºC: 1,522 Viscosità dinamica a 20 ºC: 2,76 cp * a causa della natura del prodotto, non forniscono informazioni di proprietà della sua pericolosità. Pagina 4/8

5 SEZIONE 9: PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE (continua) 9.2 Viscosità cinematica a 20 ºC: 1,81 cst Viscosità cinematica a 40 ºC: * Concentrazione: * ph: 11 Densità di vapore a 20 ºC: * Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua a 20 ºC: * Solubilità in acqua a 20 ºC: * Proprietà di solubilità: * Temperatura di decomposizione: * Punto di fusione/punto di congelamento: * Infiammabilità: Punto di infiammabilità: Non infiammabile (>60 ºC) Temperatura di autoignizione: 204 ºC Limite di infiammabilità inferiore: * Limite di infiammabilità superiore: * Altre informazioni: Tensione superficiale a 20 ºC: * Indice di rifrazione: * * a causa della natura del prodotto, non forniscono informazioni di proprietà della sua pericolosità. SEZIONE 10: STABILITÀ E REATTIVITÀ Reattività: Nessuna reazione pericolosa se si prevedono le seguenti istruzioni tecniche di stoccaggio di prodotti chimici. Vedere la sezione 7. Stabilità chimica: Chimicamente stabile nelle condizioni di stoccaggio, manipolazione ed utilizzo. Possibilità di reazioni pericolose: Nessuna reazione pericolosa si prevede per variazione di temperatura e/o pressione. Condizioni da evitare: Applicabile per manipolazione e stoccaggio a temperatura ambiente: Urti e attrito Contatto con l aria Riscaldamento Luce solare Umidità 10.5 Materiali incompatibili: Acidi Acqua Materiali comburenti Materiali combustibili Altri 10.6 Prodotti di decomposizione pericolosi: Vedere intestazione 10.3, 10.4 e 10.5 per conoscere specificamente i prodotti di decomposizione. In dipendenza dalle condizioni di decomposizione, come conseguenza della stessa è possibile che si liberino miscele complesse di sostanze chimiche: biossido di carbonio (CO2), monossido di carbonio e altri composti organici. SEZIONE 11: INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE 11.1 Informazioni sugli effetti tossicologici: Non si dispone di dati sperimentali del prodotto in quanto tale relativi alle proprietà tossicologiche Effetti pericolosi per la salute: In caso di esposizioni ripetute, prolungate o a concentrazioni superiori a quelle stabilite per i limiti di esposizione professionale, è possibile che si producano effetti nocivi sulla salute in funzione della via di esposizione: Pagina 5/8

6 SEZIONE 11: INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE (continua) A.- Ingestione: B- C- D- E- F- G- H- - Tossicità acuta: Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti, non presentando sostanze classificate come pericolose per ingestione. Per ulteriori informazioni vedere il paragrafo 3. - Corrosività/irritabilità: Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti, tuttavia presenta sostanze classificate come pericolose per ingestione. Per ulteriori informazioni vedere il paragrafo 3. Inalazione: - Tossicità acuta: Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti, non presentando sostanze classificate come pericolose per inalazione. Per ulteriori informazioni vedere il paragrafo 3. - Corrsività/Irritabilità: Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti, tuttavia presenta sostanze classificate come pericolose per inalazione. Per ulteriori informazioni vedere il paragrafo 3. Contatto con pelle e occhi: - Contatto con la pelle: Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfattii, tuttavia presenta sostanze classificate come pericolose per contatto con la pelle. Per ulteriori informazioni vedere il paragrafo 3. - Contatto con gli occhi: Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfattii, tuttavia presenta sostanze classificate come pericolose per contatto con la pelle. Per ulteriori informazioni vedere il paragrafo 3. Effetti CMR (cancerogenicità, mutagenicità e tossicità per la riproduzione): - Cancerogenicità: Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti, non presentando sostanze classificate come pericolose per gli effetti descritti. Per ulteriori informazioni vedere il paragrafo 3. - Effetti mutageni: Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti, poiché non presenta sostanze classificate come pericolose per questo effetto. Per maggiori informazioni leggere il paragrafo 3. - Tossicità riproduttiva: Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti, poiché non presenta sostanze classificate come pericolose per questo effetto. Per maggiori informazioni leggere il paragrafo 3. Effetti di sensibilizzazione: - Respiratori: Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti, non presentando sostanze classificate come pericolose con effetti sensibilizzanti. Per ulteriori informazioni vedere il paragrafo 3. - Cutanea: Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti, poiché non presenta sostanze classificate come pericolose per questo effetto. Per maggiori informazioni leggere il paragrafo 3. Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)-tempo di esposizione: Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti, poiché non presenta sostanze classificate come pericolose per questo effetto. Per maggiori informazioni leggere il paragrafo 3. Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)-esposizione ripetuta: - Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)-esposizione ripetuta: Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti, poiché non presenta sostanze classificate come pericolose per questo effetto. Per maggiori informazioni leggere il paragrafo 3. - Pelle: Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti, poiché non presenta sostanze classificate come pericolose per questo effetto. Per maggiori informazioni leggere il paragrafo 3. Pericolo in caso di aspirazione: Basandosi sui dati disponibili i criteri di classificazione non sono soddisfatti, poiché non presenta sostanze classificate come pericolose per questo effetto. Per maggiori informazioni leggere il paragrafo 3. Altre informazioni: Informazione tossicologica specifica delle sostanze: Tossicità acuta Genere DL50 orale 5700 mg/kg Ratto DL50 cutanea CL50 inalazione SEZIONE 12: INFORMAZIONI ECOLOGICHE Non sono disponibili dati concernenti la miscela. Tuttavia, al meglio delle nostre conoscenze, non risultano evidenze che documentino la pericolosità per l ambiente del prodotto Tossicità: Persistenza e degradabilità: Pagina 6/8

7 SEZIONE 12: INFORMAZIONI ECOLOGICHE (continua) Potenziale di bioaccumulo: Mobilità nel suolo: Risultati della valutazione PBT e vpvb: 12.6 Altri effetti avversi: Non descritti SEZIONE 13: CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO 13.1 Metodi di trattamento dei rifiuti: Codice Descrizione Pitture e vernici di scarto, diverse da quelle di cui alla voce Tipo di residuo (Regolamento (UE) n. 1357/2014) Non pericoloso Tipologia di residu (Regolamento (UE) n. 1357/2014): Gestione dei rifiuti (eliminazione e valorizzazione): Consultare il gestore di residui autorizzato alle operazioni di valorizzazione ed eliminazione conforme all Allegato 1 e l Allegato 2 (Direttiva 2008/98/CE, D.Lgs. 205/2010). Secondo i codici (2014/955/UE), nel caso in cui il contenitore sia stato a contatto diretto con il prodotto sarà trattato allo stesso modo del prodotto stesso, in caso contrario, sarà trattato come residuo non pericoloso. Si sconsiglia lo scarico nei corsi d acqua. Si veda il punto 6.2. Disposizioni relativa alla gestione dei residui: In conformità con l Allegato II del Regolamento (EC) nº1907/2006 (REACH) si raccolgono le disposizioni comunitarie o statali in relazione alla gestione dei residui. Legislazione comunitaria: Direttiva 2008/98/EC, 2014/955/UE, Regolamento (UE) n. 1357/2014 Legislazione nazionale: D.Lgs. 25/2010 SEZIONE 14: INFORMAZIONI SUL TRASPORTO Questo prodotto non è regolato per il trasporto (ADR/RID,IMDG,IATA) SEZIONE 15: INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE 15.1 Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela: Sostanze soggette ad autorizzazione nel Regolamento (CE) 1907/2006 (REACH): Sostanse incluse nell allegato XIV di REACH (lista di autorizzazione) e data di scadenza: Regolamento (CE) 1005/2009, sulle sostanze che riducono lo strato dell ozono: Sostanze attive che non sono state incluse nell Allegato I (Regolamento (UE) n. 528/2012): REGOLAMENTO (UE) N. 649/2012, relativo all esportazione e importazione di prodotti chimici pericolosi: Limitazioni alla commercializzazione e all utilizzo di certe sostanze e miscele pericolose (L allegato XVII, REACH): Disposizioni particolari in materia di protezione delle persone o dell ambiente: Si raccomanda di impiegare le informazioni redatte in tale scheda di dati di sicurezza come dati di ingresso in una valutazione dei rischi delle circostanze locali con l obiettivo di stabilire le misure necessarie di prevenzione dei rischi per il maneggiamento, l utilizzo, lo stoccaggio e l eliminazione di tale prodotto. Altre legislazioni: Pagina 7/8

8 SEZIONE 15: INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE (continua) D.Lgs. 205/2010: Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive. D.Lgs. 126/1998: Regolamento recante norme per l attuazione della direttiva 94/9/CE in materia di apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva. D.Lgs. 233/2003: Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive. D.Lgs. 65/2003: Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla classificazione, all imballaggio e all etichettatura dei preparati pericolosi. D.Lgs. 186/2011: Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del Regolamento (CE) n. 1272/2008 D.Lgs. 285/1998: Attuazione di direttive comunitarie in materia di classificazione, imballaggio ed etichettatura dei preparati pericolosi, a norma dell articolo 38 della L. 24 aprile 1998, n Valutazione della sicurezza chimica: Il provider non ha effettuato la valutazione della sicurezza chimica. SEZIONE 16: ALTRE INFORMAZIONI Legislazione applicabile a schede di dati di sicurezza: La presente scheda di dati di sicurezza è stata sviluppata in conformità con l Allegato II-Guida per l elaborazione di Schede di Dati di Sicurezza del Regolamento (EC) Nº 1907/2006 (Regolamento (EC) Nº 453/2010) Modifiche rispetto alla scheda di sicurezza precedente riguardanti le misure di gestione del rischio: Testi delle frasi legislative contemplate nella sezione [0] : Le frasi indicate qui non si riferiscono al prodotto in sé, sono solo a titolo esplicativo e si riferiscono ai singoli componenti che appaiono nella sezione 3 Regolamento nº1272/2008 (CLP): Eye Irrit. 2: H319 - Provoca grave irritazione oculare Skin Irrit. 2: H315 - Provoca irritazione cutanea STOT SE 3: H335 - Può irritare le vie respiratorie Procedura di classificazione: Consigli relativi alla formazione: Si raccomanda una formazione minima in materia di prevenzione di rischi del lavoro al personale che maneggerà tale prodotto, con il fine di facilitare la comprensione e interpretazione della presente scheda di dati di sicurezza, così come l etichettatura del prodotto. Principali fonti di letteratura: Abbreviature e acronimi: ADR: Accordo europeo relativo al trasporto internazionale di merci pericolose su strada -IMDG: Codice Marittimo Internazionale per le Merci Pericolose -IATA: Associazione Internazionale per il Trasporto Aereo -ICAO: Organizzazione per l Aviazione Civile Internazionale -COD:Richiesta Chimica di ossigeno -BOD5:Richiesta biologica di ossigeno dopo 5 giorni -BCF: fattore di bioconcentrazione -DL50: dose letale 50 -CL50: concentrazione letale 50 -EC50: concentrazione effettiva 50 -Log POW: logaritmo coefficiente partizione ottanolo-acqua -Koc: coefficiente di partizione del carbonio organico Le informazioni contenute nella presente Scheda di dati di sicurezza sono basate su fonti, conoscenze tecniche e legislazione in vigore a livello europeo e statale, non potendo garantire l esattezza della stessa. Tali informazioni non possono essere considerate come garanzie delle proprietà del prodotto, si tratta semplicemente di una descrizione relativi ai requisiti in materia di sicurezza. La metodologia e le condizioni di lavoro degli utenti di tale prodotto sono al di fuori delle nostre conoscenze e controllo, essendo sempre responsabilità ultima dell utente prendere le misure necessarie per adeguarsi alle esigenze legislativerelativi a manipolazione, stoccaggio, utilizzo ed eliminazione dei prodotti chimici. Le informazioni della presente scheda di sicurezza si riferiscono unicamente a tale prodotto, che non deve essere utilizzato con fini diversi da quelli specificati. - FINE DELLA SCHEDA DI SICUREZZA - Pagina 8/8

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