13 novembre INDICE GENERALE NIC Ottobre 2014-ottobre 2015, variazioni percentuali congiunturali

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1 13 novembre 2015 Ottobre 2015 PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi Nel mese di ottobre 2015 l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello % rispetto al mese precedente e dello % nei confronti di ottobre 2014, con un accelerazione di un decimo di punto percentuale rispetto al valore registrato a settembre (+%). Si conferma la stima preliminare Il lieve rialzo dell inflazione è principalmente imputabile all accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+4,1%, da +3,3% di settembre) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,4%, da +1,1% del mese precedente). Questi aumenti sono in parte bilanciati dall accentuazione della flessione dei prezzi degli Energetici regolamentati (-2,0%, da -1,1% di settembre), dovuta a quella del Gas naturale (-3,2%, da -% di settembre). Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l inflazione di fondo è stabile a +0,8%; al netto dei soli beni energetici si attesta a +1,0% (da +0,9% del mese precedente). Il rialzo mensile dell indice generale è da ascrivere principalmente agli aumenti dei prezzi dell Energia elettrica (+2,9%), del Gas naturale (+1,9%) e degli Alimentari non lavorati (+0,7%); a mitigare gli effetti di questi aumenti sono i cali congiunturali dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-0,8%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-0,7%). L inflazione acquisita per il 2015 è stabile a +%. Rispetto a ottobre 2014, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari a -0,4% (era -% a settembre), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale a +1,0% (da +0,9% di settembre). Di conseguenza, rispetto a settembre 2015, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni non varia. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello % su base mensile e dell 1,5% su base annua (in accelerazione dal +1,2% di settembre). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano dello % in termini congiunturali e registrano una flessione tendenziale pari a -% (da -% di settembre). L indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello % su base mensile e dello % su base annua, in accelerazione dal +% di settembre. Si conferma la stima preliminare. L indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello % rispetto al mese precedente e registra una variazione tendenziale nulla. Prossima diffusione: 30 novembre 2015 INDICE GENERALE NIC Ottobre 2014-ottobre 2015, variazioni percentuali congiunturali - -0,4 0,4 O N D G F M A M G L A S O INDICE GENERALE NIC Ottobre 2014-ottobre 2015, variazioni percentuali tendenziali -0, ,4 O N D G F M A M G L A S O INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO Ottobre 2015 Indice nazionale per l intera collettività NIC (a) INDICI VARIAZIONI % ottobre ott-15 ott set-15 ott ,7 Indice armonizzato IPCA (b) 120,7 Indice per le famiglie di operai e impiegati FOI (senza tabacchi) (a) (a) indice in base 2010=100; (b) indice in base 2005= ,2 Dal 10 luglio è on line sul sito web dell Istat una nuova area dedicata alla congiuntura che offre una lettura integrata e rappresentazioni grafiche interattive dei fenomeni, oltre al collegamento a dati e comunicati stampa dell Istat, di Eurostat e di altre organizzazioni internazionali.

2 Indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC) Le divisioni di spesa Nel mese di ottobre 2015, si rilevano diminuzioni congiunturali dei prezzi soltanto per due divisioni di spesa: Trasporti (-0,6%) in larga parte per l influenza di fattori stagionali e Servizi sanitari e spese per la salute (-%). Gli aumenti più ampi su base mensile si riscontrano per i prezzi di Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,9%), dei Servizi ricettivi e di ristorazione (+0,6%), dell Istruzione (+%) e dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,4%). Incrementi congiunturali più contenuti si riscontrano per le divisioni di spesa Abbigliamento e calzature, Ricreazione, spettacoli e cultura (+% per entrambe le divisioni di spesa) e Altri beni e servizi (+%). I prezzi delle rimanenti divisioni di spesa non variano su base mensile. Su base annua, i prezzi delle Bevande alcoliche e tabacchi registrano l aumento più marcato (+2,9%); seguono quelli dei Servizi ricettivi e di ristorazione (+2,1%), dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,9) e dell Istruzione (+1,3%). Il tasso di crescita tendenziale più contenuto è quello dei prezzi delle Comunicazioni (+%). Sono in flessione i prezzi dei Trasporti (-3,3%) e quelli dell Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,4%). PROSPETTO 1. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER DIVISIONE DI SPESA Ottobre 2015, pesi e variazioni percentuali (base 2010=100) Divisioni di spesa Pesi ott-15 ott-15 set-15 ott-14 Inflazione set-15 ott-14 set-14 set-14 acquisita Prodotti alimentari e bevande analcoliche ,4 1,9 1,5 1,1 Bevande alcoliche e tabacchi ,9 2,9 2,7 Abbigliamento e calzature ,4 Abitazione, acqua, elettricità e combustibili ,9-0,4-1,1-0,8 Mobili, articoli e servizi per la casa Servizi sanitari e spese per la salute ,6 0,4 Trasporti ,6-3,3-3,3-0,6-2,5 Comunicazioni ,4-1,3 Ricreazione, spettacoli e cultura Istruzione ,3 1,9 1,2 1,7 Servizi ricettivi e di ristorazione ,6 2,1 1,5 1,7 Altri beni e servizi ,4 0,4 Indice generale FIGURA 1. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER DIVISIONE DI SPESA Ottobre 2015, variazioni percentuali congiunturali Prodotti alimentari e bevande analcoliche Bevande alcoliche e tabacchi Abbigliamento e calzature Abitazione, acqua, elettricità e combustibili Mobili, articoli e servizi per la casa Servizi sanitari e spese per la salute Trasporti Comunicazioni Ricreazione, spettacoli e cultura Istruzione Servizi ricettivi e di ristorazione Altri beni e servizi -0,6-0,4 0,6 0,9-1,3-0, ,7 1,1 2

3 Trasporti Abitazione, acqua, elettricità e combustibili Comunicazioni Istruzione Mobili, articoli e servizi per la casa Ricreazione, spettacoli e cultura Altri beni e servizi Abbigliamento e calzature Servizi sanitari e spese per la salute Bevande alcoliche e tabacchi Servizi ricettivi e di ristorazione Prodotti alimentari e bevande analcoliche Il confronto tra i tassi tendenziali di ottobre 2015 e quelli misurati a settembre mette in luce da un lato l accelerazione della crescita dei prezzi dei Servizi ricettivi e di ristorazione (+2,1%, da +1,5% di settembre) e quella dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,9%, da +1,5% del mese precedente), dall altro il rallentamento della crescita dei prezzi dell Istruzione (+1,3%, era +1,9% a settembre) e delle Comunicazioni (+%, da +% del mese precedente) (Figura 2). Mostrano una crescita stabile i prezzi di Bevande alcoliche e tabacchi (+2,9%), Abbigliamento e calzature (+%), Altri beni e servizi (+0,4%) e Mobili, articoli e servizi per la casa (+%); la flessione tendenziale dei prezzi dei Trasporti è ferma a -3,3%. I prezzi delle rimanenti divisioni di spesa mostrano una dinamica tendenziale con differenze di lieve entità (da uno a due decimi di punto percentuale) rispetto a quella registrata a settembre. FIGURA 2. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER DIVISIONE DI SPESA Variazioni percentuali tendenziali Prodotti alimentari e bevande analcoliche Bevande alcoliche e tabacchi Abbigliamento e calzature Abitazione, acqua, elettricità e combustibili Mobili, articoli e servizi per la casa Servizi sanitari e spese per la salute Trasporti Comunicazioni Ricreazione, spettacoli e cultura Istruzione Servizi ricettivi e di ristorazione Altri beni e servizi -3,3-3,3 ott15/ott14 set15/set14-0,4-0,6 0,4 0,4 1,3 1,5 1,5 1,9 1,9 2,1-4,0-3,0-2,0-1,0 1,0 2,0 3,0 4,0 2,9 2,9 Al tasso tendenziale dell indice generale offrono contributi positivi in primo luogo i prezzi dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche e dei Servizi ricettivi e di ristorazione (rispettivamente per 02 e 28 punti percentuali), seguiti dai prezzi delle Bevande alcoliche e tabacchi (per 93 punti percentuali); questi apporti sono in larga misura compensati dal contributo negativo dei prezzi dei Trasporti (-0,461 punti percentuali) (Figura 3). FIGURA 3. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER DIVISIONE DI SPESA Ottobre 2015, contributo alla variazione tendenziale dell indice generale 0, , ,600-0,

4 Le tipologie di prodotto Considerando i due principali aggregati (beni e servizi), a ottobre i prezzi dei beni registrano una flessione su base annua (-0,4%) meno ampia di quella rilevata a settembre (-%), mentre il tasso di crescita tendenziale dei prezzi dei servizi sale a +1,0% (da +0,9% di settembre) (Figura 4 e Prospetto 2). Di conseguenza, il differenziale inflazionistico tra i tassi di variazione tendenziale dei prezzi dei servizi e quelli dei prezzi dei beni risulta pari a +1,4 punti percentuali come a settembre. Tra i beni, i prezzi dei Beni alimentari (incluse le bevande alcoliche) aumentano dello % su base mensile e fanno registrare una crescita su base annua dell 1,8% (in accelerazione dal +1,5% di settembre). La dinamica dei prezzi dei Beni alimentari è imputabile principalmente all andamento dei prezzi dei prodotti non lavorati che registrano un incremento congiunturale dello 0,7%, con un accelerazione della crescita tendenziale (+4,1%, da +3,3% del mese precedente). I prezzi dei prodotti lavorati non variano rispetto a settembre 2015, con un tasso di incremento annuo in lieve rallentamento (+0,4%, era +% il mese precedente). I prezzi dei Beni energetici aumentano dello 0,8% su base mensile e fanno registrare una flessione su base annua (-7,7%) sostanzialmente in linea con quella rilevata il mese precedente (-7,6%), per effetto del confronto con ottobre 2014 (mese in cui si era registrato un aumento congiunturale di analoga entità e pari a +0,9%). L andamento dei prezzi dei Beni energetici è da ascrivere principalmente alla componente regolamentata, i cui prezzi aumentano del 2,3% su base mensile, a seguito del rialzo delle tariffe dell energia elettrica e del gas naturale; poichè questo aumento è più contenuto di quello registrato a ottobre dello scorso anno (+3,3%), i prezzi degli Energetici regolamentati registrano un accentuazione della flessione tendenziale che si porta a -2,0% (dal -1,1% del mese precedente). I prezzi degli Energetici non regolamentati diminuiscono dello 0,8% rispetto al mese precedente e, per analoghi effetti di confronto con ottobre 2014 (mese in cui si era registrata una diminuzione congiunturale pari a -0,9%), fanno registrare una flessione tendenziale pressoché stabile (-12,7%; era -12,8% a settembre). I prezzi dei Tabacchi non variano su base mensile, con un tasso di incremento su base annua pari a +3,9% (come a settembre). Infine, i prezzi degli Altri beni (non energetici e non alimentari, esclusi i tabacchi) aumentano dello % su base congiunturale e registrano, in termini tendenziali, una crescita stabile allo %. FIGURA 4. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC Variazioni percentuali rispetto allo stesso mese dell anno precedente 5,0 Componente di fondo Indice generale Beni Servizi 4,0 3,0 2,0 1,0-1,0-2,0 ott-10 apr-11 ott-11 apr-12 ott-12 apr-13 ott-13 apr-14 ott-14 apr-15 ott-15 4

5 PROSPETTO 2. INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO Ottobre 2015, pesi e variazioni percentuali (base 2010=100) Tipologie di prodotto Pesi ott-15 ott-15 set-15 ott-14 Inflazione set-15 ott-14 set-14 set-14 acquisita Beni alimentari, di cui: ,8 1,5 1,0 Alimentari lavorati ,4 0,4 Alimentari non lavorati ,7 4,1 3,3 2,2 Beni energetici, di cui: ,8-7,7-7,6 0,9-6,7 Energetici regolamentati ,3-2,0-1,1 3,3-2,6 Energetici non regolamentati ,8-12,7-12,8-0,9-1 Tabacchi ,9 3,9 3,7 Altri beni, di cui: Beni durevoli ,6 0,4 Beni non durevoli ,8 0,7 Beni semidurevoli ,4 Beni ,4-0,4 - - Servizi relativi all'abitazione Servizi relativi alle comunicazioni ,3 1,5 Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona ,4 1,1 1,1 Servizi relativi ai trasporti ,7 0,8 0,8-0,7 Servizi vari ,8 0,9 0,8 Servizi ,0 0,9-0,7 Indice generale Indice generale al netto degli energetici e alimentari freschi (Componente di fondo) Indice generale al netto dell energia, degli alimentari (incluse bevande alcoliche) e tabacchi ,8 0,8 0, ,9 0,8 0,6 Indice generale al netto degli energetici ,0 0,9 0,8 Indice dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona ,5 1,2 0,8 Con riferimento ai servizi, si rileva una diminuzione congiunturale dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-0,7%), in larga parte dovuta a fattori stagionali, con una crescita tendenziale stabile e pari a +0,8%. I prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona segnano un aumento dello % su base mensile e un accelerazione della crescita tendenziale (+1,4%, da +1,1% di settembre). I prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni e quelli dei Servizi vari aumentano dello % rispetto al mese precedente e mostrano entrambi un lieve rallentamento della crescita su base annua, i primi +1,3% da +1,5% di settembre, i secondi +0,8% da +0,9% del mese precedente (su entrambi incide il confronto con ottobre dello scorso anno, in cui avevano registrato un aumento congiunturale di poco più ampio); quelli dei Servizi relativi all abitazione registrano una variazione congiunturale nulla e una crescita tendenziale stabile e pari a +%. Nella disaggregazione per tipologia di prodotto, i contributi positivi maggiori al tasso tendenziale dell indice generale sono da ascrivere ai prezzi degli Alimentari non lavorati (per 70 punti percentuali), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (per 47 punti percentuali); con un contributo pari a -0,609 punti percentuali sono i prezzi degli Energetici non regolamentati a fornire, invece, il principale contributo negativo (Figura 5). 5

6 Energetici non regolamentati Energetici regolamentati Servizi relativi alle comunicazioni Beni non durevoli Beni durevoli Alimentari lavorati Beni semidurevoli Servizi relativi all'abitazione Servizi relativi ai trasporti Tabacchi Servizi vari Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona Alimentari non lavorati FIGURA 5. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO Ottobre 2015, contributo alla variazione tendenziale dell indice generale 0,600 0, ,400-0,600-0,800-0,609 All interno delle principali tipologie e a un maggiore livello di dettaglio, per il mese di ottobre 2015 sono da segnalare le seguenti dinamiche di prezzo: Beni alimentari: il rialzo su base mensile dei prezzi degli Alimentari non lavorati è principalmente dovuto all aumento dei prezzi dei Vegetali freschi (+3,3%, +16,3% su base annua); incrementi congiunturali più contenuti si rilevano per i prezzi dei Molluschi freschi (+1,0%, +4,5% in termini tendenziali) e della Frutta fresca (+%, +5,6% su base annua). Per contro, il prezzo del Pesce fresco di mare di pescata diminuisce dello 0,9% su base mensile ma fa registrare, un accelerazione della crescita tendenziale (+2,2%, da +1,1% del mese precedente) per effetto del confronto con ottobre 2014, quando il calo congiunturale era risultato più marcato (-2,0%). Per gli Alimentari lavorati, le variazioni su base mensile sono in genere di lieve entità. Da segnalare l ulteriore rialzo del prezzo dell Olio d oliva (+1,0%, +9,3% in termini tendenziali). Beni energetici: il rialzo congiunturale del comparto regolamentato è da ascrivere all aumento dei prezzi sia dell Energia elettrica (+2,9%), che su base tendenziale registra un attenuazione della flessione (-0,4%, da -1,7% di settembre), sia del Gas naturale (+1,9%); quest ultimo risulta di minore entità rispetto a quello registrato a ottobre 2014 (+4,7%) e pertanto la flessione tendenziale del prezzo del Gas naturale si accentua (-3,2%, da -% di settembre). Nel comparto non regolamentato si registrano cali congiunturali per i prezzi di quasi tutti i carburanti: il prezzo della Benzina segna un ribasso dell 1,2%, con una flessione su base annua stabile e pari a -12,8%, per effetto del confronto con ottobre 2014 (mese in cui si era registrato un identico aumento congiunturale); il prezzo del Gasolio per mezzi trasporto diminuisce dello 0,4% rispetto al mese precedente e registra un ridimensionamento del calo tendenziale di oltre mezzo punto percentuale (-14,8%, da -15,5% di settembre) a causa del confronto con lo stesso mese dell anno precedente in cui si era registrato un ribasso congiunturale più marcato (-1,1%). I prezzi degli Altri carburanti diminuiscono dell 1,1% su base mensile per effetto dei ribassi del GPL e del 18,7% su base annua (era -18,6% a settembre). Altri beni: nell ambito dei Beni durevoli si segnala il rialzo su base mensile dei prezzi degli Apparecchi per il trattamento delle informazioni (+2,4%, -4,2% rispetto a ottobre 2014); per contro, si rilevano diminuzioni congiunturali dei prezzi degli Apparecchi per la ricezione, registrazione e riproduzione di immagini e suoni (-%, -3,7% in termini tendenziali) e degli Apparecchi per la telefonia mobile (-%, -5,7% su base annua). Per quanto riguarda i Beni non durevoli, si mette in luce la diminuzione congiunturale dei prezzi dei Prodotti farmaceutici (-%, la variazione è nulla su base annua) per effetto dei ribassi dei Medicinali di fascia A. Infine, con riferimento ai Beni semidurevoli, si segnalano il rialzo congiunturale dei prezzi di Giochi e hobby (+7,7%, +6,9% nei confronti di ottobre 2014). 6

7 Servizi: la diminuzione congiunturale dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti è in larga parte da ascrivere a fattori di natura stagionale, che spiegano il marcato ribasso su base mensile dei prezzi del Trasporto aereo passeggeri (-7,6%, -% su base annua). Analoghi fattori stagionali spiegano la sensibile diminuzione congiunturale dei prezzi del Trasporto marittimo (-2,8%) che, su base annua, registrano un inversione della tendenza (+2,5%, da -2,3% del mese precedente) su cui incide il confronto con ottobre 2014, mese in cui si era registrato una diminuzione congiunturale molto più marcata (-7,4%). Anche il ribasso congiunturale dei prezzi del Trasporto ferroviario passeggeri (-1,3%) è da attribuire a fattori stagionali, ma risulta meno ampio di quello registrato a ottobre 2014 (-1,6%); pertanto, su base annua, i prezzi del Trasporto ferroviario passeggeri, segnano un inversione della tendenza (+%, da -1,0% di settembre). Per quanto riguarda i Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, si mettono in luce le variazioni congiunturali sulle quali incidono, in direzione opposta, fattori stagionali in aumento per i prezzi di Alberghi, motel, pensione e simili (+2,8%, +6,3% rispetto a ottobre 2014) e in diminuzione per i prezzi dei servizi di alloggio offerti da Villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (-5,1%, +3,7% su base annua) e dei Pacchetti vacanza (-3,8%, -% in termini tendenziali). Con riferimento ai Servizi vari sono da segnalare i rialzi dei prezzi dell Istruzione universitaria (+0,9% sia su base mensile, sia su base annua) e dei Corsi d istruzione (+0,4%, +0,7% rispetto a ottobre 2014). Nell ambito dei Servizi relativi alle comunicazioni si mette in luce l incremento congiunturale dei prezzi dei Servizi postali (+1,0%, +6,8% in termini tendenziali). Infine, per quanto riguarda i Servizi relativi all abitazione, le variazioni su base mensile sono per lo più di lieve entità. I beni e servizi regolamentati Nel mese di ottobre, i prezzi dei Servizi regolamentati aumentano dello % su base mensile e registrano una crescita su base annua stabile e pari all 1,0% (Prospetto 3 e Figura 6). L incremento congiunturale è da ascrivere principalmente al rialzo dei prezzi dei servizi a regolamentazione locale quali le mense scolastiche e, in misura minore, la Raccolta rifiuti (+%, la variazione è nulla in termini tendenziali). I prezzi dei Servizi non regolamentati registrano una variazione nulla in termini congiunturali e una crescita pari a +1,0% su base annua (in lieve accelerazione dal +0,9% di settembre). PROSPETTO 3. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER BENI E SERVIZI REGOLAMENTATI E NON REGOLAMENTATI Ottobre 2015, variazioni percentuali e contributi alla variazione tendenziale dell indice generale (base 2010=100) Tipologie di prodotto Pesi ott-15 ott-15 set-15 ott-14 Contributo Inflazione variazione su set-15 ott-14 set-14 set-14 acquisita ott-14 Beni non regolamentati ,4 Beni regolamentati, di cui: ,3-0,8-2, ,1 Energetici regolamentati ,3-2,0-1,1 3, ,6 Altri beni regolamentati ,4 1,1 1,8 29 1,3 Beni ,4-0, Servizi non regolamentati ,0 0,9-0,401 0,8 Servizi regolamentati ,0 1,0 66 0,4 Servizi ,0 0,9-0,467 0,7 Indice generale I prezzi dei Beni regolamentati aumentano dell 1,3% rispetto al mese precedente e diminuiscono dello 0,8% rispetto a ottobre 2014 (da -% di settembre). I prezzi dei Beni non regolamentati aumentano dello % su base congiunturale e segnano una riduzione del calo tendenziale (-%, era -% il mese precedente). 7

8 FIGURA 6. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, SERVIZI REGOLAMENTATI E NON REGOLAMENTATI Variazioni percentuali rispetto allo stesso mese dell anno precedente 4,5 Servizi regolamentati Servizi non regolamentati 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 - ott-10 apr-11 ott-11 apr-12 ott-12 apr-13 ott-13 apr-14 ott-14 apr-15 ott-15 I prodotti per frequenza di acquisto A ottobre, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza aumentano dello % rispetto al mese precedente e registrano un flessione dello % su base annua (era -% a settembre). (Prospetto 4 e Figura 7). I prezzi dei prodotti a bassa frequenza di acquisto aumentano dello % su base mensile e registrano una crescita su base annua dello % (in accelerazione dal +% di settembre); quelli dei prodotti a media frequenza di acquisto crescono dello % in termini congiunturali e registrano una crescita tendenziale stabile a +0,7% (a questa dinamica contribuiscono soprattutto gli andamenti dei prezzi di Alberghi, motel, pensioni e simili e quelli dell Energia elettrica e del Gas naturale). PROSPETTO 4. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER PRODOTTI A DIVERSA FREQUENZA DI ACQUISTO Ottobre 2015, variazioni percentuali e contributi alla variazione tendenziale dell indice generale (base 2010=100) Tipologie di prodotto Pesi ott-15 ott-15 set-15 ott-14 Contributo Inflazione variazione su set-15 ott-14 set-14 set-14 acquisita ott-14 Alta frequenza Media frequenza ,7 0,7 57 Bassa frequenza Indice generale

9 Piemonte Valle d'aosta Lombardia Liguria NORD-OVEST Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia giulia Emilia-Romagna NORD-EST Toscana Umbria Marche Lazio CENTRO Abruzzo Campania Puglia Basilicata Calabria SUD Sicilia Sardegna ISOLE FIGURA 7. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER PRODOTTI A DIVERSA FREQUENZA DI ACQUISTO Variazioni percentuali rispetto allo stesso mese dell anno precedente 6,0 Alta frequenza Media frequenza Bassa frequenza Indice generale 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0-1,0-2,0 ott-10 apr-11 ott-11 apr-12 ott-12 apr-13 ott-13 apr-14 ott-14 apr-15 ott-15 I dati del territorio A livello di ripartizione geografica l inflazione segna un accelerazione nel Nord-ovest (+0,7%, da +% di settembre), mentre è stabile nel Sud (+%) e in rallentamento nel Centro (+%, da +0,4% del mese precedente); la variazione su base annua è nulla nel Nord-est (era +% a settembre) e nelle Isole (da -% del mese precedente) (Figura 8). FIGURA 8. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER REGIONE E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Ottobre 2015, variazioni percentuali tendenziali (a) 0,9 0,7 0,9 0,6 0,7 0,6 ITALIA 0, (a) i dati del Molise non sono diffusi perché, nel 2015, in questa regione non ci sono capoluoghi di provincia che partecipano all indagine sui prezzi al consumo. Nel Centro-nord, sette regioni contro le otto di settembre registrano prezzi in crescita su base annua. I maggiori aumenti, in accelerazione rispetto a quelli registrati il mese precedente, interessano Lombardia (+0,9%, da +0,4% di settembre) e Liguria (+0,6%, era +% il mese precedente); seguono, con una crescita stabile Trentino-Alto Adige (+0,4%), Toscana e Marche (+% per entrambe le regioni), mentre aumenti più contenuti si registrano per Friuli-Venzia Giulia e Lazio ( +% per entrambe). Valori tendenziali negativi, seppur di modesta entità e pari a -%, si registrano in Valle d Aosta e Veneto; in Piemonte, Emilia-Romagna e Umbria i prezzi sono fermi su base annua. Nel Mezzogiorno, in quattro regioni contro le due di settembre si 9

10 rilevano incrementi su base annua dei prezzi: Abruzzo (+0,6%), Campania (+%), Basilicata (+%) e Calabria (+%). Variazioni tendenziali negative si registrano in Puglia (-%) e in Sardegna (-%), mentre in Sicilia i prezzi sono fermi rispetto a ottobre Per quanto riguarda i capoluoghi delle regioni e delle province autonome, Milano (+2,1%, con un inflazione in marcata accelerazione dal +0,7% di settembre) è la città in cui i prezzi registrano l incremento più elevato rispetto a ottobre 2014; seguono Genova con un incremento su base annua in accelerazione e pari a +0,6% e Bolzano, stabile a +% (Figura 9). Con riferimento ai rimanenti capoluoghi di regione, in otto di essi si rilevano aumenti su base annua dei prezzi: da segnalare il rallentamento dell inflazione a Roma (+%, dal +0,6% di settembre). A Torino, Perugia, Bari, Palermo e Cagliari i prezzi sono fermi su base annua. Nelle restanti quattro città, si registrano cali tendenziali dei prezzi compresi tra -0,4% di Bologna e -% di Catanzaro. FIGURA 9. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER CAPOLUOGO DI REGIONE E PROVINCIA AUTONOMA Ottobre 2015, graduatoria dei capoluoghi secondo le variazioni percentuali tendenziali e variazioni congiunturali(a) Milano Genova 0,6 Variazioni tendenziali - Bolzano Variazioni congiunturali 1,2 2,1 Trieste 0,4 Potenza Napoli L'Aquila Trento - Firenze Roma Ancona - Perugia Torino Bari Palermo Cagliari Catanzaro - Aosta - Venezia - - Bologna -0,4-2,1-1,9-1,7-1,5-1,3-1,1-0,9-0, ,7 0,9 1,1 1,3 1,5 1,7 1,9 2,1 2,3 (a) i dati del comune di Campobasso non sono pubblicati poiché, nel 2015, il capoluogo di regione del Molise non partecipa all indagine sui prezzi al consumo. Con riferimento ai comuni con più di abitanti che non sono capoluoghi di regione, i prezzi sono in aumento su base annua in otto città: i più elevati tassi di crescita interessano Parma (+0,6%), Messina (+%) e Livorno (+0,4%); cali tendenziali si rilevano a Catania (-%), Verona (-%) e Padova (-%) (Figura 10). 10

11 FIGURA 10. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER GRANDI COMUNI (a) Ottobre 2015, graduatoria dei grandi comuni secondo le variazioni percentuali tendenziali e variazioni congiunturali Parma Messina Livorno Ravenna Reggio nell'emilia Brescia Modena Reggio Calabria Padova Verona Catania (a) comuni con più di abitanti. -0, ,0-0,8-0,6-0,4-0,4 0,6 0,8 1,0 Indice armonizzato dei prezzi al consumo Le divisioni di spesa 0,4 0,4 0,6 Variazioni tendenziali Variazioni congiunturali A ottobre, l aumento congiunturale più marcato riguarda i prezzi dell Abbigliamento e calzature (+2,4%), imputabile in larga parte al definitivo rientro dei saldi estivi (Prospetto 5). Rialzi congiunturali più contenuti si rilevano per i prezzi delle divisioni di spesa Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,9%), Servizi ricettivi e di ristorazione (+0,6%), Istruzione (%), Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Servizi sanitari e spese per la salute e Ricreazione, spettacoli e cultura (+0,4% per tutte e tre le divisioni di spesa), Mobili, articoli e servizi per la casa (+%), Altri beni e servizi (+% ) e Bevande alcoliche e tabacchi (+%). I prezzi delle Comunicazioni non variano nei confronti di settembre 2015, mentre quelli dei Trasporti registrano un ribasso dello 0,6%. PROSPETTO 5. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO IPCA, PER DIVISIONE DI SPESA Ottobre 2015, pesi e variazioni percentuali (base 2005=100) Divisioni di spesa Pesi ott-15 ott-15 set-15 ott-14 Inflazione set-15 ott-14 set-14 set-14 acquisita Prodotti alimentari e bevande analcoliche ,4 1,9 1,5 1,1 Bevande alcoliche e tabacchi ,9 2,8 2,7 Abbigliamento e calzature ,4 2,1 Abitazione, acqua, elettricità e combustibili , ,2-0,8 Mobili, articoli e servizi per la casa ,4 0,4 Servizi sanitari e spese per la salute ,4 1,4 1,1 1,1 Trasporti ,6-3,3-3,3-0,6-2,6 Comunicazioni ,4 0,4-1,3 Ricreazione, spettacoli e cultura ,4 Istruzione ,3 2,0 1,1 1,8 Servizi ricettivi e di ristorazione ,6 2,1 1,5 1,7 Altri beni e servizi Indice generale Indice generale a tassazione costante ,4 11

12 Su base annua, i maggiori tassi di crescita riguardano i prezzi delle Bevande alcoliche e tabacchi (+2,9%); seguono quelli dei prezzi dei Servizi ricettivi e di ristorazione (+2,1%), dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,9%), dei Servizi sanitari e spese per la salute (+1,4%) e dell Istruzione (+1,3%); quelli più contenuti riguardano i prezzi degli Altri beni e servizi (+%). Diminuzioni su base annua si riscontrano per i prezzi dei Trasporti (-3,3%) e dell Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-%). Gli aggregati speciali Considerando i principali aggregati speciali dell IPCA, a ottobre i prezzi dei Beni alimentari (incluse bevande alcoliche) e tabacchi aumentano dello 0,4% in termini congiunturali, con un accelerazione della crescita su base annua (+2,1%, da +1,7% di settembre) (Prospetto 6). PROSPETTO 6. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO IPCA, PER AGGREGATI SPECIALI Ottobre 2015, pesi e variazioni percentuali (base 2005=100) Aggregati speciali Pesi ott-15 ott-15 set-15 ott-14 Inflazione set-15 ott-14 set-14 set-14 acquisita Beni alimentari (incluse bevande alcoliche) e tabacchi, di cui: Alimentari lavorati (incluse bevande alcoliche) e tabacchi ,4 2,1 1,7 1, ,1 1,0 1,0 Alimentari non lavorati ,7 3,5 2,7 1,9 Energia, di cui: ,8-7,7-7,6 0,9-6,7 Elettricità, gas e combustibili solidi ,1-1,9-1,1 3,0-2,4 Combustibili liquidi, carburanti e lubrificanti ,8-13,7-13,9-1,0-11,0 Beni industriali non energetici, di cui: ,2 0,8 1,0 0,7 Durevoli ,4 1,0 0,8 0,7 Non durevoli ,2 1,1 1,2 Semidurevoli ,2 1,9 Beni ,8 - -0,4 0,6 - Servizi relativi all'abitazione ,6 Servizi relativi alle comunicazioni ,6 0,4-1,3 Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona ,7 1,3-1,4 Servizi relativi ai trasporti ,8 0,8 0,8-0,7 Servizi vari ,7 1,0 0,7 Servizi ,0 0,9-0,7 Indice generale Indice generale al netto dell energia e degli alimentari freschi (Componente di fondo) Indice generale al netto dell energia, degli alimentari (incluse bevande alcoliche) e tabacchi ,4 1,0 0,8 0, ,4 0,9 0,8 0,8 Indice generale al netto dell energia ,4 1,3 1,1 0,9 I prezzi dell Energia registrano un rialzo mensile dello 0,8% e una modesta accentuazione della flessione su base annua (-7,7%, da -7,6% di settembre). I prezzi dei Beni industriali non energetici aumentano dell 1,2% in termini congiunturali per effetto principalmente del definitivo rientro dei saldi estivi di abbigliamento e calzature e registrano un accelerazione della crescita tendenziale (+0,8%, da +% di settembre). Infine, i prezzi dei Servizi non variano su base mensile e la relativa crescita tendenziale accelera (+1,0%, da +0,9 di settembre). La componente di fondo, calcolata al netto dell energia e degli alimentari freschi, sale all 1,0% (da +0,8% del mese precedente). L inflazione calcolata al netto dell energia, degli alimentari (incluse bevande alcoliche) e dei tabacchi passa da +0,8% di settembre a +0,9% di ottobre. Si riscontra un accelerazione di due decimi di punto percentuale per quella calcolata al netto dei soli beni energetici (che sale a +1,3% da +1,1% di settembre). 12

13 FIGURA 11. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO IPCA, ITALIA E AREA EURO Variazioni percentuali rispetto allo stesso mese dell anno precedente 5,0 IPCA Italia IPCA Area Euro (a) 4,0 3,0 2,0 1,0-1,0 ott-10 apr-11 ott-11 apr-12 ott-12 apr-13 ott-13 apr-14 ott-14 apr-15 ott-15 (a) il dato di ottobre 2015 è la stima anticipata diffusa da Eurostat il 30 ottobre Indice a Tassazione Costante (IPCA-TC) Nel mese di ottobre 2015, l indice dei prezzi al consumo armonizzato a tassazione costante aumenta dello 0,4% rispetto al mese precedente e dello % nei confronti del corrispondente mese del 2014, registrando un tasso tendenziale uguale a quello dell indice IPCA (Prospetto 5 e Figura 12). Pertanto, il differenziale tra i tassi di crescita tendenziali dell indice IPCA e dell indice a tassazione costante che incorpora, cumulandoli, gli effetti delle variazioni nell imposizione indiretta verificatesi negli ultimi dodici mesi risulta nullo. Si ricorda che la differenza tra il tasso di variazione dell IPCA e quello dell IPCA-TC offre una stima del massimo impatto potenziale delle variazioni delle imposte indirette degli ultimi dodici mesi sull inflazione IPCA, nell ipotesi di una loro traslazione immediata e completa sui prezzi pagati dai consumatori. FIGURA 12. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO IPCA E IPCA-TC Variazioni percentuali rispetto allo stesso mese dell anno precedente 5,0 IPCA IPCA-TC 4,0 3,0 2,0 1,0-1,0 ott-10 apr-11 ott-11 apr-12 ott-12 apr-13 ott-13 apr-14 ott-14 apr-15 ott-15 13

14 Revisioni Le stime preliminari e definitive delle variazioni congiunturali e tendenziali degli indici generali NIC e IPCA relative al mese di ottobre 2015 sono messe a confronto nel prospetto 7. Questo confronto viene effettuato al fine di valutare l eventuale revisione intercorsa e quindi l accuratezza della stima preliminare. Per un analisi più ampia dell accuratezza e una descrizione della metodologia della stima provvisoria dell inflazione, si rimanda alla nota metodologica allegata al comunicato. PROSPETTO 7. REVISIONI DEGLI INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO Ottobre 2015, indici e variazioni percentuali Indice nazionale per l intera collettività NIC (a) Dati provvisori Dati definitivi INDICI VARIAZIONI % INDICI VARIAZIONI % ottobre ott-15 ott-15 ottobre ott-15 ott set-15 ott set-15 ott ,7 107,7 Indice armonizzato IPCA (b) 120,7 120,7 (a) indice in base 2010=100; (b) indice in base 2005=

15 Glossario Altri beni: comprendono i beni di consumo ad esclusione dei beni alimentari, dei beni energetici e dei tabacchi. Altri beni regolamentati: comprendono l acqua potabile e i medicinali. Beni alimentari: comprendono oltre ai generi alimentari (come, ad esempio, il pane, la carne, i formaggi) le bevande analcoliche e quelle alcoliche. Si definiscono lavorati i beni alimentari destinati al consumo finale che sono il risultato di un processo di trasformazione industriale (come i succhi di frutta, gli insaccati, i prodotti surgelati). Si dicono non lavorati i beni alimentari non trasformati (carne fresca, pesce fresco, frutta e verdura fresca). Beni alimentari, per la cura della casa e della persona: includono, oltre ai beni alimentari, i beni per la pulizia e la manutenzione ordinaria della casa e i beni per l igiene personale e prodotti di bellezza. Beni durevoli: includono le autovetture, gli articoli di arredamento, gli elettrodomestici. Beni non durevoli: comprendono i detergenti per la pulizia della casa, i prodotti per la cura della persona, i medicinali. Beni semidurevoli: comprendono i capi di abbigliamento, le calzature, i libri. Beni energetici regolamentati: includono le tariffe per l energia elettrica e il gas di rete per uso domestico. Beni energetici non regolamentati: comprendono i carburanti per gli autoveicoli, i lubrificanti e i combustibili per uso domestico non regolamentati. Beni regolamentati: includono i beni energetici regolamentati e gli altri beni regolamentati. COICOP: classificazione dei consumi individuali secondo l utilizzo finale. Componente di fondo: viene calcolata escludendo i beni alimentari non lavorati e i beni energetici. Contributo alla variazione tendenziale dell indice generale: permette di valutare l incidenza delle variazioni di prezzo delle singole componenti sull aumento o sulla diminuzione dell indice aggregato. A tal fine, il tasso di variazione tendenziale dell indice generale viene scomposto nella somma degli effetti attribuibili a ciascuna delle variazioni delle sue componenti. Poiché si tratta di un indice concatenato, il contributo della componente i-esima alla variazione dell indice generale è funzione della dinamica di prezzo di tale componente e della modifica del suo peso relativo nei due anni a confronto. I contributi alla variazione tendenziale dell indice generale sono calcolati a partire dagli indici elementari di prezzo dei prodotti del paniere di riferimento. Per effetto degli arrotondamenti, la loro somma può differire dalla variazione dell indice generale. FOI: indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Inflazione acquisita: rappresenta la variazione media dell indice nell anno indicato, che si avrebbe ipotizzando che l indice stesso rimanga al medesimo livello dell ultimo dato mensile disponibile nella restante parte dell anno. IPCA: indice armonizzato dei prezzi al consumo per i Paesi dell Unione europea. IPCA-AS: indici armonizzati dei prezzi al consumo per aggregati speciali. Sono indicatori costruiti secondo uno schema classificatorio alternativo alla COICOP-IPCA e diverso da quello utilizzato per gli indici NIC per tipologia di prodotto. Lo schema di classificazione e il metodo di calcolo sono comuni a quelli utilizzati da Eurostat. IPCA-TC: indice armonizzato dei prezzi al consumo a tassazione costante per i Paesi dell Unione europea. NIC: indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività. Prodotti ad alta frequenza di acquisto: includono, oltre ai generi alimentari, le bevande alcoliche e analcoliche, i tabacchi, le spese per l affitto, i beni non durevoli per la casa, i servizi per la pulizia e manutenzione della casa, i carburanti, i trasporti urbani, i giornali e i periodici, i servizi di ristorazione, le spese di assistenza. 15

16 Prodotti a media frequenza di acquisto: comprendono, tra gli altri, le spese di abbigliamento, le tariffe elettriche e quelle relative all acqua potabile e lo smaltimento dei rifiuti, i medicinali, i servizi medici e quelli dentistici, i trasporti stradali, ferroviari marittimi e aerei, i servizi postali e telefonici, i servizi ricreativi e culturali, i pacchetti vacanze, i libri, gli alberghi e gli altri servizi di alloggio. Prodotti a bassa frequenza di acquisto: comprendono gli elettrodomestici, i servizi ospedalieri, l acquisto dei mezzi di trasporto, i servizi di trasloco, gli apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici, gli articoli sportivi. Servizi regolamentati: tipologie di servizio i cui prezzi sono stabiliti da amministrazioni nazionali o locali e da servizi di pubblica utilità soggetti a regolamentazione da parte di specifiche Agenzie (Authority). Comprendono i certificati anagrafici, il passaporto, la tariffa per i rifiuti solidi, la tariffa per la raccolta acque reflue, l istruzione secondaria, le mense scolastiche, i trasporti urbani unimodali e multimodali (biglietti e abbonamenti), il trasporti extraurbano su bus e quello extraurbano multimodale, i taxi, i trasporti ferroviari regionali, i pedaggi autostradali, i concorsi pronostici, il canone tv, i servizi di telefonia fissa, la revisione auto, le tasse per il trasferimento della proprietà delle autovetture e dei motoveicoli e alcuni servizi postali. Servizi relativi all abitazione: comprendono i servizi di riparazione, la pulizia e la manutenzione della casa, la tariffa per i rifiuti solidi, la tariffa per la raccolta acque reflue, il canone d'affitto, le spese condominiali. Servizi relativi alle comunicazioni: comprendono i servizi di telefonia e i servizi postali. Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona: comprendono i pacchetti vacanza, i servizi di alloggio, i ristoranti, bar e simili, le mense, la riparazione di apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici, i servizi per l'abbigliamento, i servizi per l'igiene personale, i servizi ricreativi e culturali vari, i concorsi e le lotterie. Servizi relativi ai trasporti: comprendono i trasporti aerei, marittimi, ferroviari, e stradali, i servizi di manutenzione e riparazione di mezzi di trasporto, i trasferimenti di proprietà, le assicurazioni sui mezzi di trasporto. Servizi vari: comprendono l istruzione, i servizi medici, i servizi per l assistenza, i servizi finanziari; professioni liberali; servizio funebre; assicurazioni sugli infortuni. Variazione congiunturale: variazione rispetto al periodo precedente. Variazione tendenziale: variazione rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. 16