1) a ALLEGATO SCHEDA DI VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI PAESAGGISTICI CONSORZIO DI BONIFICA PIANURA FRIULANA

Transcript

1 CONSORZIO DI BONIFICA PIANURA FRIULANA ASSOCIAZIONE DEI CONSORZI DI BONIFICA DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA SISTEMAZIONE IDRAULICA DEL BACINO IDROLOGICO DEL RIO RUCH NEL COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI PROGETTO PRELIMINARE 1) a ALLEGATO SCHEDA DI VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI PAESAGGISTICI VARIANTE N. 16 AL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE DEL COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI Progettazione UFFICIO TECNICO dr. ing. Massimo Canali Consulenza UFFICIO URBANISTICA E SICUREZZA dr. Pietro Ferigo

2 SCHEDA DI VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI PAESAGGISTICI [art. 17 co. 11 del D. P. Reg. 20 marzo 2008, n. 86] COMUNE DI CIVIDALE DEL FRIULI L opera e/o l intervento prevedono, in primo luogo, il riassetto di un alveo e di alcune sponde e, in secondo luogo, la ricalibratura di altri fossi aventi prevalentemente funzioni di scolo delle acque piovane (interventi aventi rilevanza edilizia), sono correlate a un corso d acqua e al territorio aperto e hanno carattere permanente, fisso. L area in oggetto interessa suolo ad uso agricolo/boscato ed è inserita nel contesto paesaggistico del territorio agricolo di pianura. PIANURA TRA CIVIDALE DEL FRIULI E GAGLIANO ZONA NORD-OVEST Negli estratti precedenti sono riscontrabili il Rio Rug con l area contermine sottoposta a vincolo paesaggistico (parte dell area del Torrente Natisone è visibile pur non interessando le opere) e, seppur interessato solo marginalmente, il bosco di interesse paesaggistico ricavato dagli elaborati degli strumenti urbanistici generali comunali.

3 Il bosco viene soltanto lambito dalla pulizia dell alveo e delle sponde del limitrofo rio le cui sezioni di alveo non subiscono modificazioni di rilievo. Sono comunque previste, ove necessario, opportune misure di mitigazione che non compromettano l assetto dei declivi del rio stesso (linea continua gialla). PIANURA TRA CIVIDALE DEL FRIULI E GAGLIANO ZONA NORD-EST Negli estratti precedenti sono riscontrabili il Rio Rug con l area contermine sottoposta a vincolo paesaggistico e, seppur non interessato, il bosco di interesse paesaggistico ricavato dagli elaborati degli strumenti urbanistici generali comunali.

4 PIANURA TRA CIVIDALE DEL FRIULI E GAGLIANO ZONA SUD-OVEST Negli estratti precedenti è riscontrabile il Rio Rug con l area contermine sottoposta a vincolo paesaggistico.

5 PIANURA TRA GAGLIANO E SPESSA ZONA NORD-OVEST Negli estratti precedenti è riscontrabile il Rio Rug con l area contermine sottoposta a vincolo paesaggistico.

6 PIANURA TRA GAGLIANO E SPESSA ZONA NORD-EST Negli estratti precedenti sono riscontrabili il Rio Rug con l area contermine sottoposta a vincolo paesaggistico (parte dell area del Rio Chiarò è visibile pur non interessando le opere) e, seppur non interessato, il bosco di interesse paesaggistico ricavato dagli elaborati degli strumenti urbanistici generali comunali.

7 PIANURA TRA GAGLIANO E SPESSA ZONA SUD-OVEST Negli estratti precedenti è riscontrabile il Rio Rug con l area contermine sottoposta a vincolo paesaggistico.

8 PIANURA TRA GAGLIANO E SPESSA ZONA SUD-EST Negli estratti precedenti sono riscontrabili il Rio Rug, il Rio Chiarò e il Torrente Corno con le aree contermini sottoposte a vincolo paesaggistico. Le aree tutelate per legge sono: aree dei fiumi, torrenti e corsi d acqua di interesse paesaggistico: Torrente Corno (580), Rio Rug o Ruch (581) e Rio Chiarò (582); territori coperti da foreste e da boschi.

9 L area in oggetto ha una quota media di 120 m s.l.m.m. e una morfologia piana. Il sottosuolo risulta composto da sedimenti fluvioglaciali e alluvionali grossolani (sabbie) e da alternanze di areniti e/o siltiti con marne calcareo-silicee (Flisch): depositi di bacino. Il reticolo idrografico, fatta eccezione per il Torrente Natisone non direttamente interessato e per il Rio Rug o Ruch direttamente interessato, risulta costituito da alcuni corsi d acqua minori naturali: il Rio Chiarò e il Torrente Corno e da numerosi corsi d acqua minori artificiali, perlopiù canali di scolo che raccolgono e convogliano le acque meteoriche nei corpi idrici menzionati. L area in oggetto, o meglio quella parte significativa che ricade nelle categorie di tutela, è inserita in un ambito paesaggistico che ha una evidente connotazione agricola, si caratterizza infatti per l avvicendamento di seminativi (le colture più comuni sono il mais, la soia, l erba medica) che sono intervallati da filari a prevalenza di gelsi, siepi a prevalenza di robinia, fasce alberate e frange incolte residuali, relegate nelle zone ruderali; sono esigui i prati stabili e le siepi, sono significativi i boschi. L area di intervento, nella parte centro-meridionale, presenta ampie superfici destinate a vigneto. Le tessiture agrarie sono proprie del sistema a campi chiusi e digradano dal tipo intensivo (vicino agli abitati) al tipo estensivo (lontano dagli abitati), con appezzamenti di estensione disomogenea. La struttura insediativa riscontrabile è policentrica ed è qui costituita da una propaggine della periferia di Cividale del Friuli, dall abitato di Gagliano, un tipico villaggio rurale che si presenta abbastanza frammentato, e soprattutto da nuclei abitati sparsi. Per quanto concerne le caratteristiche dell opera e/o l intervento, si rimanda al progetto preliminare. ( ) Nel complesso, dato il carattere agricolo dell area, non è riscontrabile un elevata biodiversità a causa della semplificazione degli ecosistemi riscontrabili (componenti abiotiche componenti biotiche componenti antropiche), dovuta proprio alla pressione esercitata dal settore primario. Comunque le formazioni vegetali presenti sono caratterizzate da pochi elementi marginali, sia lineari che areali, da boschi che hanno valore nella fisionomia del paesaggio rurale. Gli interventi in esame, con le attività conseguenti, non condizionano in modo significativo, causando una perdita o riduzione degli elementi connotativi, la fisionomia del paesaggio rurale stesso. L aggravio sull ambiente fisico-chimico, nella fase di realizzazione (cantiere), si presenta modesto nella dimensione perturbativa, circoscritto nello spazio e momentaneo nel tempo (per la durata dei lavori). Le componenti ambientali che possono subire qualche perturbazione di rilievo sono in primo luogo il suolo, il sottosuolo, l acqua e la vegetazione, indirettamente gli ecosistemi riscontrabili, per l escavazione, la movimentazione e il deposito temporanei della terra, la sistemazione e/o il ripristino. Emissioni gassose e liquide, rumore e vibrazioni possono essere prodotti per l occupazione con sosta e transito degli addetti e delle macchine operatrici. L aggravio sull ambiente fisico-chimico, nella fase di esercizio (regime), si presenta scarso nella dimensione perturbativa, circoscritto nello spazio e periodico nel tempo (per la durata degli usi). I materiali costituenti i declivi sono materiale rimosso recuperato in alveo e, per il rivestimento del fondo e dei declivi che interessa i soli tratti posti in corrispondenza dei punti di confluenza dei fossi ausiliari e dei punti di intersezione della viabilità, pietre, ma anche conglomerato, comunemente considerato versatile, stabile e sicuro nelle applicazioni tecnologiche. Il materiale è relativamente inerte a temperatura ambiente e, con attinenza alle componenti ambientali, presenta solo un problema legato alla sua eliminazione, infatti non è biodegradabile, sebbene riciclabile nonostante abbia alti costi di trattamento al momento attuale. Esso in particolare è: calcestruzzo, ovvero conglomerato formato da una matrice di cemento e da una matrice di inerti aggregati (sabbia,ghiaia), con acqua.

10 Viene opportunamente effettuata una verifica della compatibilità paesaggistica degli interventi contemplati dal progetto definitivo - esecutivo, per l ottenimento dell autorizzazione paesaggistica dall autorità competente per l avvio dei lavori, secondo quanto stabilito dall art. 146 del D. Lgs 22 gennaio 2004, n. 42. L ambito considerato è oggetto di apposita valutazione archeologica preventiva che ne permetta un analisi più approfondita per quanto attinente al rischio archeologico. PROGETTISTA DELL INTERVENTO: dr. ing. Massimo Canali