Astrofisica galattica Lezione 3
|
|
- Eleonora Grilli
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Astrofisica galattica Lezione 3 Maurizio Tomasi maurizio.tomasi@unimi.it Dipartimento di Fisica Università degli studi di Milano 6 Aprile 2016
2 Parte I Il mezzo interstellare (ISM)
3 Il piano galattico L evidenza del mezzo interstellare (interstellar medium, ISM) è data dalla presenza di ampie regioni opache sul piano galattico, con uno spessore di pc.
4 Il disco gassoso Adattato da B. Draine, Physics of the interstellar and galactic medium, Princeton University Press (2011).
5 Globuli e nubi Il mezzo interstellare si vede anche su scale di 1 pc ( globuli e nubi ). Barnard 68 ( Black cloud )
6 Il mezzo interstellare Ci sono due motivi per cui ISM è interessante: 1. Contiene una parte importante della massa della Galassia; 2. È un luogo di formazione stellare: t O-star ă 1 Gyr t Via Lattea max t gc Á 10 Gyr. Quindi il fatto che oggi si osservino stelle O nella Via Lattea implica che la formazione stellare sia ancora in corso.
7 Barioni nella Via Lattea Cattura di gas IGM ~0,5 M /yr Mezzo interstellare ~ M Formazione stellare ~1,3 M /yr Venti stellari Nebulose planetarie Novae/Supernovae ~0,5 M /yr Stelle ~ M ~0,2 M /yr Nane bianche Stelle di neutroni Buchi neri Adattato da B. Draine, Physics of the interstellar and galactic medium, Princeton University Press (2011).
8 Componenti del mezzo interstellare ISM comprende tutto ciò che nella Galassia sta tra le stelle. Esso è composto da: 1. Gas; 2. Polveri; 3. Raggi cosmici; 4. Radiazione e.m. (luce stellare, CMB,... ); 5. Campo magnetico interstellare; 6. Campo gravitazionale; 7. Materia oscura. In questa e nelle lezioni immediatamente successive ci occuperemo solo di gas e polveri.
9 Il mezzo interstellare Metodi di osservazione: Polvere: 1. Oscuramento (in banda V); 2. Emissione diretta (nel continuo, in IR e mm). Gas: emissione di righe.
10 Parte II Polvere interstellare
11 Estinzione nel ISM Diffusione Assorbimento L effetto combinato di diffusione ed assorbimento è detto estinzione, e fa diminuire il flusso b: bplq e τplq b 0. Il valore τplq σnl è detto coefficiente di assorbimento, ed è un numero puro.
12 Estinzione nel ISM Diffusione Assorbimento L effetto combinato di diffusione ed assorbimento è detto estinzione, e fa diminuire il flusso b: bplq e τplq b 0. Si osserva un aumento di magnitudine: A m 1 m 2.5 log 10 bplq b τplq.
13 ISM e misura delle distanze In presenza di estinzione A, in generale si ha che m 1 m ` A M ` 5 log 10 d 10 pc ` A (la presenza di A rende la stella più debole). Quindi in presenza di estinzione non è più sufficiente conoscere M per ricavare d!
14 Misura dell estinzione Per convertire magnitudini relative in assolute ci occorre una stima indipendente di A. Un metodo è quello di contare il numero di stelle in un campo. Supponiamo di avere un esposizione con magnitudine di soglia m 0. Se c è estinzione, allora vedremo solo le stelle con m tale che m ă m 0 A.
15 Misura dell estinzione
16 Misura dell estinzione Definiamo una funzione di luminosità delle stelle osservate N 1 pmq, tale che N 1 pmq dm sia il numero di stelle compresa tra m e m ` dm. Misuriamo tale quantità per tanti intervalli rm, m ` dmq in due regioni vicine, una oscurata e l altra no.
17 Misura dell estinzione Definiamo una funzione di luminosità delle stelle osservate N 1 pmq, tale che N 1 pmq dm sia il numero di stelle compresa tra m e m ` dm. log N'(m) Senza estinzione A Con estinzione m
18 Misura dell estinzione Il problema è che è difficile ricostruire N 1 pmq nella zona oscurata, se si vedono poche stelle.
19 Misura dell estinzione In tal caso si considera il numero di stelle sotto una data magnitudine. Nelle due zone 1 (non oscurata) e 2 (oscurata) si vedrà un numero di stelle pari a N 1 pm 0 q N 2 pm 0 Aq ż m0 8 ż m0 A 8 N 1 pm 1 q dm 1, nell ipotesi che N 1 pmq sia la stessa. N 1 pm 1 q dm 1, Se riesco a ricostruire N 1 pmq nella zona non oscurata, posso dedurre il valore di A.
20 Valori tipici di A Si ha in generale 1 ă A ă 6. Se A ą 6 il numero di stelle osservabili dietro la nube è troppo piccolo. Se A ă 1 l effetto dell estinzione è troppo piccolo per essere misurato.
21 Estinzione in funzione di λ L estinzione dipende dalla lunghezza d onda: A Apλq.
22 Estinzione in funzione di λ Intorno al visibile, l estinzione è più intensa se λ è piccola. Questo comporta che il numero di stelle osservate aumenta nell IR. Inoltre, le stelle appaiono più rosse ( stellar reddening ).
23 Estinzione in funzione di λ Misuriamo l indice di colore in due filtri, es. B e V: d m V M V ` 5 log pc ` A V, m B M B ` 5 log 10 d 10 pc ` A B. Se considero le differenze, ottengo che m V m B pm V M B q ` pa V A B q.
24 Estinzione in funzione di λ Misuriamo l indice di colore in due filtri, es. B e V: d m V M V ` 5 log pc ` A V, m B M B ` 5 log 10 d 10 pc ` A B. Se considero le differenze, ottengo che m V m B pm V M B q ` pa V A B q. Il valore m V m B è misurato direttamente.
25 Estinzione in funzione di λ Misuriamo l indice di colore in due filtri, es. B e V: d m V M V ` 5 log pc ` A V, m B M B ` 5 log 10 d 10 pc ` A B. Se considero le differenze, ottengo che m V m B pm V M B q ` pa V A B q. Il valore M V M B si stima dal tipo spettrale (mediante le righe, non influenzate dall estinzione).
26 Estinzione in funzione di λ Misuriamo l indice di colore in due filtri, es. B e V: d m V M V ` 5 log pc ` A V, m B M B ` 5 log 10 d 10 pc ` A B. Se considero le differenze, ottengo che m V m B pm V M B q ` pa V A B q. Il valore A V A B si può quindi ricavare facilmente.
27 Estinzione Si definisce eccesso di colore la quantità EpB V q pm B M V q osservato pm B M V q intrinseco.
28 Estinzione in funzione di λ Si definisce rapporto di estinzione la quantità R V A V A B A V «3.1, ricavabile usando conteggi di stelle (per calcolare A V ) e indici di colore (per A B A V ). Esso è legato soprattutto alla dimensione dei grani di polvere (Cardelli, Clayton & Matis, 1989). Il valore R V «3.1 è tipico, ma si possono avere variazioni significative a seconda della regione osservata (tipo di polvere).
29 Estinzione in funzione di λ Se si ha una stima ragionevole di R, noto A B A V (facile) posso stimare A V : A V «3.1pA B A V q, che è comodo in quei casi in cui il metodo dei conteggi per stimare direttamente A V è di difficile applicazione. Tutto ciò è fattibile senza conoscere la distanza d della stella!
30 Esercizio per casa Una stella di tipo B viene osservata con m B 11.0 mag, m V 10.0 mag. Se per una stella B, M V «0.9 e M B M V «0.17, qual è il valore di A V e la sua distanza? (Supporre che R 3.1). [Soluzione: A V «3.6, d «280 pc].
31 Caratteristiche misurate di A Ricordiamo la definizione di A: A 2.5 log 10 e τ «τ. Il valore τ ( coefficiente di assorbimento ) è uguale a τ σnl, dove L è lo spessore della nube, n la densità numerica, e σ la sezione d urto totale (assorbimento e diffusione), nell ipotesi che σ sia piccola.
32 Caratteristiche misurate di A Si ha quindi che A9n L N col, dove N col è detta densità colonnare: l estinzione è il risultato di un integrale lungo la linea di vista. Vale che rn col s cm 2.
33 Caratteristiche misurate di A Se A9N col, ciò vuol dire che osservare nubi di polvere di diverse dimensioni/densità porta a valori diversi di A, anche se σ è la stessa. Se si vuole studiare la dipendenza dell estinzione da λ, si usa la quantità (numero puro) f pλq Apλq A V, perché in questo modo la dipendenza dalla densità colonnare scompare: f pλq «σpλq{σ V. (Lo stesso principio vale per R V ).
34 Caratteristiche misurate di A Dallo studio di f pλq si osserva che: 1. Nel visibile/ir, f pλq91{λ; 2. C è un picco nell UV; 3. Si vedono strutture nello spettro dell IR. La forma di f pλq dipende comunque anche dalla direzione di osservazione (c è polvere e polvere!), soprattutto nell UV.
35 Proposta dell uso di R V e f pλq
36 Caratteristiche misurate di A
37 Caratteristiche misurate di A
38 Caratteristiche misurate di A (Visibile) (UV) Notare che sull asse x c è 1{λ anziché λ: perché?
39 Assorbimento e diffusione Abbiamo definito l emissione come l effetto combinato di assorbimento e diffusione. La loro importanza relativa dipende dalle proprietà fisiche dei grani e da λ. Si definisce albedo la frazione dell estinzione dovuta alla diffusione: bplq b 0 expp τq b 0 exp` τpa λ,diff ` a λ,ass q, con a λ,diff ` a λ,ass 1.
40 Nebulose a riflessione Nelle nebulose a riflessione ( reflection nebulae ) si ha a λ,diff 60 %, e c è una stella brillante nelle loro vicinanze (con spettro molto simile). M78 (costellazione di Orione)
41 Polvere nel ISM Ci chiediamo: qual è la dimensione tipica r g dei grani di polvere? Se r g " λ, vale l ottica geometrica, e Apλq è costante; Se r g! λ, allora σ 0 e dunque Apλq è piccolo e costante; Se r g λ, allora la diffrazione è importante, e Apλq dipende fortemente da λ.
42 Polvere nel ISM (Visibile) (UV) La distribuzione di r g è complessa, ma in generale 1 nm À r g À 10 µm.
43 Polvere nel ISM: dimensione dei grani Esistono due tipi di grani di polvere: 1. Grani grossi (µm mm) generano uno spettro IR. Si osservano strutture spettrali a 1 10 µm, indicative di silicati (SiO, SiO 2 ) e ghiaccio (H 2 O); 2. Grani piccoli (1 10 nm) generano estinzione in UV, e sono aggregati di 100 atomi (idrocarburi, carbonio, grafite).
44 Polvere nel ISM: composizione B. Draine, Physics of the interstellar and galactic medium, Princeton University Press (2011).
45 Polvere nel ISM: composizione HR 4049 è un sistema binario molto particolare: ha preservato materiale del ISM in cui si è formato, nel cosiddetto circumbinary disk.
46 Polvere nel ISM: composizione
47 Polvere nel ISM: forma dei grani Qual è la forma tipica di un grano? Indicazioni importanti vengono da misure di polarizzazione. La luce delle stelle che attraversa lo ISM è polarizzata. Si suppone che questo dipenda dalla forma dei grani nel ISM, perché HI, HII ed He hanno simmetria sferica e non possono indurre polarizzazione. Inoltre la polarizzazione della luce di stelle sul piano galattico è maggiore se tra noi e la stella sono presenti polveri.
48 Harwit, Astrophysical concepts (4th edition), pag. 426, Springer (2006)
Olimpiadi Italiane di Astronomia MAGNITUDINI
Olimpiadi Italiane di Astronomia Preparazione alla fase interregionale delle Olimpiadi Italiane di Astronomia MAGNITUDINI By Giuseppe Cutispoto Magnitudine apparente La magnitudine apparente (m) di una
DettagliMagnitudini e Diagramma H-R Giuseppe Cutispoto
Magnitudini e Diagramma H-R Giuseppe Cutispoto INAF Osservatorio Astrofisico di Catania gcutispoto@oact.inaf.it Versione: 4 febbraio 018 Magnitudine apparente La magnitudine apparente (m) di una stella
DettagliAstronomia Lezione 23/1/2012
Astronomia Lezione 23/1/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/ Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics
DettagliFondamenti di Astrofisica
Fondamenti di Astrofisica Lezione 12 AA 2010/2011 Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Hubble Ultra-Deep Field (HUDF) Come visto nella prima lezione l HUDF è l esposizione più profonda
DettagliAstronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle
Astronomia 2017-18 Parte I Proprietà fondamentali delle stelle 8 Masse stellari Relazione massa-luminosità per stelle di MS (relazione empirica): 288 stelle binarie L L M M α α 3.5 α 2 α 4 α 3 M < 0.3M
DettagliGalassie Anomale : Starburst. Lezione 9
Galassie Anomale : Starburst Lezione 9 Formazione stellare Traccianti di formazione stellare traccianti di stelle OB Le stelle OB sono caratterizzate da una luminosità molto elevata ed emettono principalmente
DettagliFondamenti di Astrofisica. Alessandro Marconi
Alessandro Marconi Contatti, Bibliografia e Lezioni Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Astronomia e Scienza dello Spazio, Largo E. Fermi 2 email: marconi@arcetri.astro.it, alessandro.marconi@unifi.it
DettagliLe Galassie: il mezzo interstellare. Lezione 8
Le Galassie: il mezzo interstellare Lezione 8 La Polvere Importanza della polvere nell evoluzione e nelle proprietà osservative delle galassie: La polvere favorisce la formazione delle molecole formazione
DettagliDeterminazione della curva di luce e della massa di NGC 2748
Determinazione della curva di luce e della massa di NGC 2748 Marco Berton, Liceo Scientifico U. Morin - Mestre Alessio Dalla Valle, Liceo Scientifico G. Bruno Mestre Luca Marafatto, Liceo Classico M. Foscarini
DettagliPolvere interstellare!
Polvere interstellare! Lezione ISM 6! G. Vladilo! Astronomia Osservativa C, ISM 6, Vladilo (2011)! 1! La crescita della complessità a livello microscopico nell Universo! Nuclei atomici!! Atomi!! Molecole!
Dettagli1. La luce delle stelle
1. La luce delle stelle 2. La scala delle magnitudini La luminosità delle stelle appare diversa a occhio nudo. Ipparco di Nicea creò, intorno al 120 a.c., una scala di luminosità che assegnava il valore
DettagliOltre il Sistema Solare
Corso di astronomia pratica Oltre il Sistema Solare Gruppo Astrofili Astigiani Andromedae LE STELLE Nascita di una stella Una nube di gas (soprattutto idrogeno) Inizia a collassare sotto l azione della
DettagliLe Galassie: popolazioni stellari. Lezione 5
Le Galassie: popolazioni stellari Lezione 5 Abbiamo visto le proprietà globali delle galassie ellittiche e spirali ma non abbiamo ancora considerato le proprietà delle stelle che costituiscono una galassia.
DettagliCARATTERISTICHE DELLE STELLE
CARATTERISTICHE DELLE STELLE Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione I parametri stellari più importanti sono: la le la la luminosità, dimensioni, temperatura e massa. Una stella è inoltre
DettagliAstronomia INTRODUZIONE
Astronomia 2015-16 INTRODUZIONE Contenuti: Corso di Astronomia 2015-2016 Prof. Marco Bersanelli Fondamenti Struttura stellare Evoluzione stellare Strumentazione per astrofisica Astrofisica galattica Astrofisica
DettagliStelle. - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce
Stelle - corpo celeste di forma più o meno sferica - emette un flusso continuo di onde elettromagnetiche, che noi osserviamo in parte sotto forma di luce - il Sole è una stella - Quasi tutto ciò che sappiamo
DettagliAstronomia Strumenti di analisi
Corso facoltativo Astronomia Strumenti di analisi Christian Ferrari & Gianni Boffa Liceo di Locarno Parte E: Strumenti di analisi Radiazione elettromagnetica Interazione radiazione - materia Redshift Misura
DettagliLe Galassie. Lezione 8
Le Galassie Lezione 8 Proprietà di una galassia E possibile ottenere spettri ed immagini di una galassia a tutte le lunghezze d onda (dal radio ai raggi X). Si possono quindi avere due tipi di osservazioni
DettagliEmissione termica della polvere
Emissione termica della polvere corpo nero assorbimento nell IR k(λ) λ 2 L dust ( ) M dust ( )=M dust B(,T)k( ) Qual e la temperatura dei grani? a 2 Q abs UV F UV =4 a 2 Q abs IR SB T 4 B(,T)= ( ) k( )
DettagliLa nostra galassia: la Via Lattea. Lezione 13
La nostra galassia: la Via Lattea Lezione 13 Sommario La struttura della Galassia. Osservazioni in ottico, infrarosso e radio. Disco, sferoide (bulge) e alone. Popolazioni stellari. Braccia a spirale.
Dettagliquando la vita di una stella sta per giungere al termine l'idrogeno diminuisce limitando le fusione nucleare all interno
le stelle sono corpi celesti che brillano di luce propria hanno la forma di sfere luminose ed emettono radiazioni elettromagnetiche causate dalle reazioni nucleari che avvengono al loro interno (atomi
DettagliAstronomia Lezione 17/10/2011
Astronomia Lezione 17/10/2011 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics B. W. Carroll, D. A. Ostlie, Addison Wesley
DettagliUnità Didattica 7 L Universo delle Galassie
Unità Didattica 7 L Universo delle Galassie 1 aquila La Via Lattea scudo serpente 2 3 Via Lattea Scheda Luminosità ~ 2 x 10 10 L Massa ~ 2-6 x 10 11 M disco ~ 10 5 al (30 kpc) h disco ~ 10 3 al (300 pc)
DettagliLe Stelle Diagramma H-R. a cura di Milena Benedettini INAF - IAPS
Le Stelle Diagramma H-R a cura di Milena Benedettini INAF - IAPS Il Corpo Nero Un corpo nero è un oggetto teorico che assorbe il 100% della radiazione che incide su di esso. Perciò non riflette alcuna
DettagliFormazione Stellare dalla Nostra Galassia all Universo Lontano
Formazione Stellare dalla Nostra Galassia all Universo Lontano R. Maiolino Osservatorio Astrofisico di Arcetri Dipartimento di Astronomia Univ. di Firenze C.N.R.-CAISMI CAISMI Sezione di Firenze La Formazione
DettagliIl nucleo della Via Lattea. Lezione 2
Il nucleo della Via Lattea Lezione 2 La struttura della Galassia La Galassia ha 3 componenti principali: disco (stelle, gas, polvere); sferoide (bulge; stelle); alone (stelle, materia oscura). Il Sole
DettagliPolvere interstellare
Polvere interstellare Lezione ISM 5 G. Vladilo Astronomia Osservativa C, ISM 5, Vladilo (2011) 1 La crescita della complessità a livello microscopico nell Universo Nuclei atomici! Atomi! Molecole Polvere
Dettaglifenomeno X nm Å UV - visibile legami chimici infrarosso
Spettroscopia IR radiazione f (Hz) energia (ev) fenomeno λ / dim. tipica X 10 18 10 20 10 3 10 5 livelli interni atomici nm Å UV - visibile 10 14 10 16 0.1 10 legami chimici 300 800 nm infrarosso 10 11
DettagliAstronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle
Astronomia 017-18 Parte I Proprietà fondamentali delle stelle Spettro Distribuzione della densità di flusso spettrale della sorgente in funzione di frequenza/lunghezza d onda (non si può parlare di energia
DettagliLa Via Lattea. Lezione 5
Lezione 5 La struttura della Galassia La Galassia ha 3 componenti principali: disco (stelle, gas, polvere); sferoide (bulge; stelle); alone (stelle, materia oscura). Il Sole si trova nel disco ad una distanza
DettagliAstrofisica Generale Mod.B
Astrofisica Generale Mod.B parte III Classificazione ad alti z Laurea Specialistica in Astronomia AA 2007/08 Alessandro Pizzella Sommario 1) Classificazione automatica e per alti z. 1a) da immagini: Indici
DettagliNuclei Galattici Attivi e Buchi Neri. Lezione 15
Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri Lezione 15 Buchi neri nei nuclei galattici Nell ipotesi che gli AGN siano alimentati da accrescimento di massa su un buco nero l attività AGN deva lasciare un resto
DettagliGli oggetti dell analisi spettrale: le stelle e la loro evoluzione
Università del Salento Progetto Lauree Scientifiche Attività formativa Modulo 2 Gli oggetti dell analisi spettrale: le stelle e la loro evoluzione Vincenzo Orofino Gruppo di Astrofisica LE NEBULOSE (1)
DettagliSpettro della galassia di Seyfert NGC 4151
Spettro della galassia di Seyfert NGC 4151 Misura del redshift e della larghezza delle righe di emissione Enrico Ferrari & Michele Previatello Istituto Tecnico Industriale Severi - Padova (22 Aprile 2005)
DettagliL Universo Invisibile. Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. astrofisico
L Universo Invisibile Dr. Massimo Teodorani, Ph.D. astrofisico CONTENUTO DELLA PRESENTAZIONE 1. Onde elettromagnetiche e le varie frequenze 2. Fotografia nell infrarosso e nell ultravioletto 3. Intensificazione
Dettaglia) Discutere lo spettro osservato e ricavare la costante rotazionale B e la frequenza vibrazionale ν 0 ;
Esercizio 2 Un gas di molecole biatomiche viene illuminato da radiazione elettromagnetica dando in uscita uno spettro di diffusione e di assorbimento. La radiazione inviata con lunghezza d onda λ 0 = 4358Å
Dettagli4 CORSO DI ASTRONOMIA
4 CORSO DI ASTRONOMIA Ammassi di stelle, Nebulose e Galassie 16 gennaio 2016 spiegazioni di Giuseppe Conzo Parrocchia SS. Filippo e Giacomo Oratorio Salvo D Acquisto SOMMARIO Dalle stelle agli ammassi
DettagliIntroduzione all Astrofisica AA 2017/2018
Introduzione all Astrofisica AA 2017/2018 Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Firenze INAF - Osservatorio Astrofisico di Arcetri Contatti, Bibliografia e Lezioni
DettagliEvidenze osservative delle fasi di formazione stellare e planetaria
Evidenze osservative delle fasi di formazione stellare e planetaria Lezione SP 7 G. Vladilo 1 Dal mezzo interstellare alle stelle e pianeti STELLE Nucleosintesi Metalli espulsi Formazione di polvere MEZZO
DettagliFondamenti di Astrofisica
Fondamenti di Astrofisica Lezione 11 AA 2010/2011 Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Il Mezzo Interstellare Gran parte della materia barionica dell universo (p +, e -, n) non si trova
DettagliLezione 5. La misura delle distanze in astrofisica
Lezione 5 La misura delle distanze in astrofisica La misura delle distanze in astrofisica Per misurare le distanze dagli oggetti celesti è necessario disporre di regoli e di una scala che consenta di calibrare
DettagliESERCITAZIONI ASTROFISICA STELLARE
ESERCITAZIONI per ASTROFISICA STELLARE (AA 2011-2012) (ultimo aggiornamento: 23/03/2012) Esercizio 1: Una stella con gravita` superficiale pari a 3.42 10 4 cm -2 e luminosita` pari a 562 L ha il massimo
DettagliFondamenti di Astrofisica. Alessandro Marconi
Alessandro Marconi La Via Lattea Ottico (~4000-7000 Å) Infrarosso (~1-4 μm) Il Centro Galattico nell IR Piano del Disco Galattico Ammasso di Stelle nel centro galattico! Centro Galattico 3 Osservazioni
DettagliFondamenti di Astrofisica
Fondamenti di Astrofisica Lezione 13 AA 2010/2011 Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Le curve di rotazione delle spirali Consideriamo una galassia a spirale (a disco) e misuriamo le
DettagliLezione 2. Alcune caratteristiche delle stelle
Lezione 2 Alcune caratteristiche delle stelle Stelle doppie Non tutte le stelle hanno una magnitudine costante: ve ne sono diverse la cui luminosità si indebolisce a intervalli regolari. Queste sono in
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CATANIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea Specialistica in Fisica CURRICULUM ASTROFISICA E FISICA DELLO SPAZIO Anno Accademico 2011-2012 PROGRAMMA
DettagliLe Galassie: il mezzo interstellare. Tuesday, October 15, 13
Le Galassie: il mezzo interstellare Gas ionizzato caldo (T~10 7-10 8 K) Oltre 10 7 K (kte ~ 860 ev) il gas ionizzato collisionalmente emette radiazione di frenamento (Bremsstrahlung o free-free; interazione
DettagliE noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la
1 E noto che la luce, o radiazione elettromagnetica, si propaga sottoforma di onde. Un onda è caratterizzata da due parametri legati fra loro: la lunghezza d onda ( ), definita come la distanza fra due
DettagliEvoluzione stellare: dalla nascita di una stella alla sua fine. Serafina Carpino
Evoluzione stellare: dalla nascita di una stella alla sua fine Serafina Carpino Oltre a miliardi di stelle, nello spazio ci sono nubi di materia interstellare, formate da estese condensazioni di gas e
DettagliStelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia edizione 2016
Stelle: magnitudini e Diagramma H-R Olimpiadi di Astronomia edizione 2016 Astrolimpiadi.lazio@iaps.inaf.it Terra Distanze stellari Sole a d π Terra Per misurare le distanze stellari, possiamo utilizzare
DettagliSECONDA LEZIONE: interazioni della radiazione con la materia e statistica delle misure sperimentali
SECONDA LEZIONE: interazioni della radiazione con la materia e statistica delle misure sperimentali RADIAZIONI E MATERIA lunghezza d onda λ (m) 10-11 10-10 10-9 10-8 10-7 10-6 10-5 10-4 10-3 10-2 10-1
DettagliS ν = c 4 u ν. S ν dν = c 8π h ν e hν. k B T. S λ = 2π λ 5 c2 h
Corso di Introduzione alla Fisica Quantistica (f) Esercizi: Maggio 2006 (con soluzione) i) Un filamento emette radiazione che ha una lunghezza d onda massima λ Max = 15000 10 8 cm. Considerando di approssimare
DettagliOLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior
OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior Variabili Cefeidi Le Cefeidi sono stelle variabili ( m ~ 1) di massa M > 5 M ed aventi periodo 1 < P
DettagliOLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2019 Gara Interregionale 15 febbraio Categoria Senior
OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2019 Gara Interregionale 15 febbraio Categoria Senior 1. Un satellite elio-stazionario Il periodo di rotazione siderale equatoriale del Sole è T 25.8 giorni. Volete mettere
DettagliCLASSIFICAZIONE SPETTRALE DI STELLE DELL AMMASSO APERTO NGC 2420
CLASSIFICAZIONE SPETTRALE DI STELLE DELL AMMASSO APERTO NGC 2420 Spectral classification of stars in the open cluster NGC 2420 Giacomo Coran Nicolò Forcellini Giulio Pegorer Liceo Scientifico L. da Vinci
DettagliDocente: Alessandro Melchiorri
Astronomia Lezione 19/10/2012 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Sito web per slides lezioni: oberon.roma1.infn.it:/alessandro/astro2012/ Le lezioni astronomia012_*.pdf
DettagliQuesito N Considerate un modello di stella che consista di un corpo nero sferico di temperatura superficiale T e
Considerate un modello di stella che consista di un corpo nero sferico di temperatura superficiale T e K e un raggio di raggi solari La parallasse di questa stella sia di (secondi d arco) Di questa stella
DettagliLa classificazione delle stelle
La classificazione delle stelle Primo Levi 2013 Roberto Bedogni INAF Osservatorio Astronomico di Bologna via Ranzani, 1 40127 - Bologna - Italia Tel, 051-2095721 Fax, 051-2095700 http://www.bo.astro.it/~bedogni/primolevi
DettagliSECONDA LEZIONE: interazioni della radiazione con la materia e statistica delle misure sperimentali
SECONDA LEZIONE: interazioni della radiazione con la materia e statistica delle misure sperimentali RADIAZIONI E MATERIA lunghezza d onda λ (m) 10-11 10-10 10-9 10-8 10-7 10-6 10-5 10-4 10-3 10-2 10-1
DettagliNuclei Galattici Attivi nei raggi X. Sunday, December 16, 12
Nuclei Galattici Attivi nei raggi X - SED degli AGN: emissione X in forte eccesso rispetto alla coda attesa per un disco di accrescimento - Emissione 0.1-100 kev: 1-20% della luminosita totale - E una
DettagliProgramma Incontri Luce Dalle Stelle 2016/17 Lunedi h il 14/,21,28/11-5/12/2016-9,16/1/2017
Programma Incontri Luce Dalle Stelle 2016/17 Lunedi h 15-17 il 14/,21,28/11-5/12/2016-9,16/1/2017 1. A come Astronomo: i corpi celesti, i telescopi, i computers (Corbelli-Romoli) 2. Osservare le stelle:
DettagliI molti volti dell'universo
I molti volti dell'universo L astronomia infrarossa Paolo Saracco INAF - Osservatorio Astronomico di Brera / DVWURQRPLDLQIUDURVVD 2OWUHLOLPLWL /DVFRSHUWD GHOOD UDGLD]LRQH,5 3URSULHWDC ILVLFKH GHOO,5 /
DettagliImportanza di studi interstellari extragalattici
Righe in assorbimento interstellare di origine extragalattica Lezione ISM 7 G. Vladilo Astronomia Osservativa C, ISM 7, Vladilo (2011) 1 Importanza di studi interstellari extragalattici Ci permettono di
DettagliSOLE, struttura e fenomeni
SOLE, struttura e fenomeni Lezioni d'autore di Claudio Censori VIDEO Introduzione (I) Il Sole è la stella più vicina a noi, della quale possiamo pertanto ricavare in dettaglio informazioni dirette. Si
DettagliIl lato oscuro dell universo
Gran Sasso Science Institute - L'Aquila 25-26 Ottobre 2018 Nuovi orizzonti di una scienza in divenire Il lato oscuro dell universo Marco Bersanelli Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano
DettagliEvoluzione stellare prima della sequenza principale
Evoluzione stellare prima della sequenza principale Ivo Riccardi Indice 1 Il mezzo interstellare Nel 1908 Von Mie dimostrò che l attenuazione (o estinzione) subita dalla luce attraversando il mezzo interstellare
DettagliAstronomia Parte I Proprietà fondamentali delle stelle
Astronomia 016-17 Parte I Proprietà fondamentali delle stelle 1 PARTE I Proprietà fondamentali delle stelle Radiazione continua dalle stelle Brillanza. Spettro elettromagnetico. Legge di Planck. Indici
DettagliRichiami su la Via Lattea
Richiami su la Via Lattea AA 2010/2011 Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia La Via Lattea La Via Lattea (Milky Way) è una banda di luce continua che attraversa il cielo inclinata di circa
DettagliL Effetto Sunyaev-Zel dovich
L Effetto Sunyaev-Zel dovich Raffaele Pontrandolfi Corso di Astrofisica e Particelle Elementari Motivazione Mostrare in modo introduttivo come dall effetto Sunyaev-Zel dovich termico si può ricavare la
DettagliSpettroscopia di righe in assorbimento interstellari. Spettroscopia di righe in assorbimento interstellari
Spettroscopia di righe in assorbimento interstellari Lezione ISM 6 G. Vladilo Astronomia Osservativa C, Lezione ISM 6, Vladilo (2011) 1 Spettroscopia di righe in assorbimento interstellari Alta risoluzione
DettagliPrincipali risultati degli studi di esopianeti
Principali risultati degli studi di esopianeti Lezione SP 6 G. Vladilo 1 Principali risultati degli studi di esopianeti Proprietà statistiche Proprietà fisiche 2 Proprietà statistiche degli esopianeti
DettagliPianeti extrasolari (II)" Metodo dei transiti" Proprietà statistiche degli esopianeti" Caratterizzazione delle proprietà fisiche!
Pianeti extrasolari (II)" Metodo dei transiti" Proprietà statistiche degli esopianeti" Caratterizzazione delle proprietà fisiche! Lezione SP 6! G. Vladilo! 1! Metodi indiretti:" Variazioni del flusso luminoso
DettagliAFAM - Remanzacco. Serata osservativa di gennaio Le meraviglie di Orione
AFAM - Remanzacco Serata osservativa di gennaio Le meraviglie di Orione Cielo del 15 geniaio alle 2130 a Remanzacco Stella Polare Galassia Andromeda Le Pleiadi Urano Costellazione di Orione La Luna tramonta
DettagliINTERFERENZA - DIFFRAZIONE
INTERFERENZA - F. Due onde luminose in aria, di lunghezza d onda = 600 nm, sono inizialmente in fase. Si muovono poi attraverso degli strati di plastica trasparente di lunghezza L = 4 m, ma indice di rifrazione
DettagliNuclei Galattici Attivi e Buchi Neri. Lezione 13
Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri Lezione 13 Galassie Normali La radiazione elettromagnetica emessa dalle galassie normali è quasi interamente prodotta dai processi di evoluzione stellare: Ottico-UV-NearIR:
DettagliStelle: magnitudini e Diagramma H-R. Olimpiadi di Astronomia Sede interegionale del Lazio
Stelle: magnitudini e Diagramma H-R Olimpiadi di Astronomia Sede interegionale del Lazio astrolimpiadi.lazio@iaps.inaf.it Terra Distanze stellari Sole a d π Per misurare le distanze stellari, possiamo
DettagliOLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2019 Gara Interregionale 15 febbraio Categoria Senior
OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2019 Gara Interregionale 15 febbraio Categoria Senior 1. Un satellite elio-stazionario Il periodo di rotazione siderale equatoriale del Sole è T 25.8 giorni. Volete mettere
DettagliScuola di Storia della Fisica
Scuola di Storia della Fisica Sulla Storia dell Astronomia: il Novecento. Gli strumenti, le scoperte, le teorie. Asiago 22-26 Febbraio 2016 GLOSSARIO: Corpo Nero Biagio Buonaura GdSF & Liceo Scientifico
DettagliAstronomia Lezione 20/10/2011
Astronomia Lezione 20/10/2011 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/ Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics
DettagliSommario della lezione 2. Materia e definizioni. Struttura dell atomo
Sommario della lezione 2 Materia e definizioni Struttura dell atomo La materia è qualsiasi cosa abbia una massa e occupi uno spazio. Esiste in tre stati: Solido Forma e volume determinati Liquido Volume
DettagliCorso di Introduzione all Astrofisica P. Monaco, AA 2015/2016. Soluzione degli esercizi Parte 1, Misure astronomiche
Corso di Introduzione all Astrofisica P. Monaco, AA 2015/2016 Soluzione degli esercizi Parte 1, Misure astronomiche (1) Partendo da M = m 5 log d + 5 dove d è in pc, usiamo la relazione tra AU e pc per
DettagliOnde e oscillazioni. Fabio Peron. Onde e oscillazioni. Le grandezze che caratterizzano le onde
Onde e oscillazioni Lezioni di illuminotecnica. Luce e Onde elettromagnetiche Fabio Peron Università IUAV - Venezia Si parla di onde tutte le volte che una grandezza fisica varia la sua entità nel tempo
DettagliOnde e oscillazioni. Fabio Peron. Onde e oscillazioni. Le grandezze che caratterizzano le onde
Onde e oscillazioni Lezioni di illuminotecnica. Luce e Onde elettromagnetiche Fabio Peron Università IUAV - Venezia Si parla di onde tutte le volte che una grandezza fisica varia la sua entità nel tempo
DettagliProposta di lavoro per Laboratorio di Astrofisica. Stefano Pezzuto IAPS INAF
Proposta di lavoro per Laboratorio di Astrofisica Stefano Pezzuto IAPS INAF pezzuto@iaps.inaf.it 06-49934402 Il gruppo di formazione stellare dell'iaps Il gruppo di astronomia infrarossa dell'iaps (Istituto
DettagliIntroduzione all Astrofisica AA 2015/2016
Introduzione all Astrofisica AA 2015/2016 Prof. Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Firenze INAF - Osservatorio Astrofisico di Arcetri Contatti, Bibliografia e Lezioni
DettagliSPETTROSCOPIA CON UN RETICOLO DI DIFFRAZIONE: LE LINEE TELLURICHE D. TREZZI 08/04/2013
SPETTROSCOPIA CON UN RETICOLO DI DIFFRAZIONE: LE LINEE TELLURICHE D. TREZZI (davide@astrotrezzi.it) 08/04/2013 In questo articolo sono riportate le misure di lunghezza d onda delle linee telluriche (più
DettagliIntroduzione allo spettro solare
Introduzione allo spettro solare Insegnamento di Fisica Solare e relazioni Sole-Terra Fabio Lepreti Corso di Laurea in Fisica Università della Calabria A.A. 2015/2016 Fabio Lepreti Introduzione allo spettro
DettagliNuclei Galattici Attivi e Buchi Neri. Lezione 11
Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri Lezione 11 Galassie Normali La radiazione elettromagnetica emessa dalle galassie normali è quasi interamente prodotta dai processi di evoluzione stellare: Ottico-UV-vicinoIR:
DettagliUnità 2 - L ambiente celeste
Unità 2 - L ambiente celeste 1 1. La Sfera celeste Stelle in rotazione 2 1. La Sfera celeste Punti di riferimento sulla Sfera celeste 3 1. La Sfera celeste Individuare la Stella polare sulla Sfera celeste
DettagliLe Nubi di Magellano, illustrate al mio cane
Le Nubi di Magellano, illustrate al mio cane @ Ing. Silvano D Onofrio resto di supernova nella Grande Nube la nebulosa NGC 346, nella Piccola Nube Sommario Le Nubi di Magellano, illustrate al mio cane...
DettagliRadiazioni ionizzanti
Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Radiazioni ionizzanti 11/3/2005 Struttura atomica Atomo Nucleo Protone 10 10 m 10 14 m 10 15 m ev MeV GeV 3 3,0 0,3 0 0 0 Atomo Dimensioni lineari
Dettagli08b - Principi di Astrofisica Evoluzione cosmologica dei nuclei galattici attivi
08b - Principi di Astrofisica Evoluzione cosmologica dei nuclei galattici attivi Funzione di Luminosità delle galassie locali La funzione di luminosità delle galassie ϕ(l) è definita da dn = ϕ(l) dl dn
DettagliESERCIZI SCIENZE: SISTEMA SOLARE
ESERCIZI SCIENZE: SISTEMA SOLARE 1. Scrivi i nomi dei pianti del Sistema Solare che compaiono nell immagine Sole= 2. Dai le seguenti definizioni Pianeta terrestre= Satelliti galileiani= Pianeta nano= Stella=
DettagliInterazione radiazione-materia
Interazione radiazione-materia Nell approssimazione di interazione di dipolo, la Hamiltoniana di interazione radiazione-materia può essere espressa come: H I = - µ E = - (µ p + µ I ) E = - (µ p + ε α E
DettagliAstrofisica Generale Mod.B
Astrofisica Generale Mod.B parte VI Cinematica delle Galassie Laurea Specialistica in Astronomia AA 2008/09 Alessandro Pizzella Sommario Spettroscopia monodimensionale Spettroscopia bidimensionale Proiezione
Dettagli