Regolamento didattico della Facoltà di Farmacia
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- Floriano Forte
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1 Regolamento didattico della Facoltà di Farmacia Indice Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art.5 Art. 6 Art. 7 Art.8 La Facoltà e il Consiglio di Facoltà...2 Il Consiglio di Presidenza della Facoltà...2 I Consigli Didattici...2 Composizione dei Consigli Didattici...2 La Commissione Paritetica per la Didattica...3 Tutorato e Commissione Tutorato...3 La Commissione Tirocini...3 Partecipazione agli Organi Collegiali...4 Art. 9 Attribuzione dei compiti didattici ai docenti...4 Art. 10 Coordinamento dei programmi di insegnamento...4 Art. 11 Riconoscimento di crediti formativi (CFU) acquisiti dallo studente in altro corso di studio...4 Art. 12 Requisiti per l'accesso ai Corsi di Studio...5 Art. 13 Rapporti con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni...5 Titolo 2 Organizzazione della didattica nei corsi di Laurea e di Laurea Specialistica...6 Art. 14 Il manifesto didattico di Facoltà...6 Art. 15 I crediti formativi (CFU)...6 Art. 16 Obblighi di frequenza...6 Art. 17 Calendario delle lezioni e degli esami...6 Art. 18 Esami ed altre verifiche del profitto...7 Art. 19 Prova finale e conseguimento del titolo...7 Art. 20 Disposizioni per l iscrizione agli anni successivi al primo...7 Tabelle...8 Tabella I...8 Tabella II...9
2 Titolo 1 Principi generali Art. 1 La Facoltà e il Consiglio di Facoltà 1. La Facoltà organizza e gestisce le attività didattiche nell area delle Scienze Farmaceutiche con il concorso dei Consigli Didattici (CD) in essa attivati e dei Dipartimenti di afferenza dei propri docenti. 2. In aggiunta a quanto previsto dal Regolamento Generale di Ateneo, il Consiglio di Facoltà (CdF), su proposta dei competenti CD, approva i regolamenti didattici dei singoli Corsi di Studio afferenti alla Facoltà; esprime inoltre un parere sui regolamenti dei Corsi di Studio interfacoltà e interateneo, ai quali la Facoltà partecipa. Art. 2 Il Consiglio di Presidenza della Facoltà 1. Il Consiglio di Presidenza è costituito dal Preside di Facoltà, che lo presiede, dal Preside vicario, ove nominato, e dai Presidenti dei CD e decade con la scadenza del mandato del Preside. 2. Sono di competenza del Consiglio di Presidenza: a) il coordinamento delle attività didattiche dei CD afferenti alla Facoltà; b) la formulazione di proposte concernenti il Regolamento didattico di Ateneo, per gli argomenti di specifica competenza; 3. Il Consiglio di Presidenza può, su richiesta del Preside, provvedere alla formulazione di proposte di delibera da sottoporre al CdF. Può inoltre deliberare su questioni ad esso specificamente delegate dal Consiglio di Facoltà, riferendo al Consiglio medesimo. In caso d'urgenza può infine sostituirsi al CdF, salvo ratifica a posteriori dello stesso. Art. 3 I Consigli Didattici 1. La Facoltà istituisce i Consigli Didattici (CD). Ciascun CD coordina le attività didattiche dei Corsi di Studio (CdS) appartenenti alla medesima Classe di Laurea (CL) o Classe di Laurea Specialistica (CLS). Ad un CD possono inoltre far capo altri Corsi di Studio, quando il CdF così deliberi. Ai Consigli Didattici si applicano le norme relative ai Consigli di Corso di Laurea, di Diploma e di Indirizzo previste nel Regolamento Generale d'ateneo. 2. La Tabella I riporta i Consigli Didattici istituiti ed i Corsi di Studio attivati, afferenti a ciascuno di essi. Art. 4 Composizione dei Consigli Didattici 1. Tutti i professori ufficiali e i ricercatori devono far parte di almeno un CD. Ove gli insegnamenti loro affidati afferiscano a più di un CD, i docenti (professori ufficiali e 2
3 ricercatori) possono optare per l appartenenza al CD in cui è prevalente il loro impegno didattico; all'occorrenza detti docenti potranno essere invitati a partecipare alle riunioni di CD di non appartenenza. Art.5 La Commissione Paritetica per la Didattica 1. La Commissione Paritetica per la Didattica (CPD), istituita a norma dell'art. 6, comma 5, della L. 370/99, è composta da tre docenti (professori e ricercatori) e tre studenti. I tre docenti sono eletti dalla Facoltà tra i suoi membri, con modalità di voto tali da garantire la partecipazione di almeno un docente per ciascuna delle due Classi di Laurea della Facoltà. I tre studenti vengono eletti dagli studenti membri del CdF tra quelli che siedono nel CdF medesimo o nei CD della Facoltà. Il Presidente è eletto nel seno della Commissione tra i professori, il Vice Presidente tra gli studenti e il Segretario tra i docenti. La CPD decade con la scadenza del mandato del Preside. 2. Compiti della CPD sono: a) rilevare l'andamento e la qualità della didattica, l'efficienza delle strutture formative e delle scelte operate, anche in collegamento e collaborazione con il Nucleo di Valutazione dell'ateneo; b) esprimere pareri circa la compatibilità tra i crediti assegnati alle attività formative e gli obiettivi formativi programmati dalle strutture didattiche. c) raccogliere ed analizzare, con l ausilio di questionari e di opportuni indicatori, le opinioni espresse dagli studenti sui singoli insegnamenti, sulle altre attività didattico formative e sui CdS nel loro complesso, al fine di valutare il livello di soddisfazione degli studenti stessi. Questa attività si svolge in accordo con le iniziative dell Ateneo ed in collaborazione con il Nucleo di Valutazione ed il Centro di Calcolo. 3. La CPD elabora e sottopone al CdF proposte per il miglioramento di qualità ed efficienza dei servizi didattici e redige una relazione annuale sulla didattica e sul complesso dei servizi didattici forniti agli studenti. Detta relazione viene trasmessa entro il 31 marzo di ogni anno al Consiglio di Facoltà. Art. 6 Tutorato e Commissione Tutorato 1. Il Consiglio di Facoltà, attraverso la Commissione Tutorato, organizza e gestisce un servizio di tutorato per l accoglienza e il sostegno degli studenti, al fine di prevenire la dispersione e il ritardo negli studi e di promuovere una proficua partecipazione attiva alla vita universitaria in tutte le sue forme. 2. La Commissione Tutorato è composta da 2 docenti e 2 studenti ed è nominata dal Consiglio di Facoltà garantendo una rappresentanza paritaria per le Classi di Laurea e di Laurea Specialistica. La Commissione Tutorato decade con la scadenza del mandato del Preside. 1. E istituita la Commissione Tirocini (CT). Art. 7 La Commissione Tirocini 3
4 2. La CT è costituita da un Coordinatore, nominato dal Preside, e da due rappresentanti uno per ciascuna delle due Classi. La CT decade con la scadenza del mandato del Preside. 3. La CT ha il compito di promuovere i tirocini degli studenti presso ambiti aziendali o comunque presso strutture esterne. 4. All inizio e alla fine di ogni anno accademico la CT predispone rispettivamente il programma delle attività e la rendicontazione delle attività svolte e dei relativi risultati e li presenta al CdF per l approvazione. Art.8 Partecipazione agli Organi Collegiali 1. I componenti degli Organi Collegiali della Facoltà hanno il dovere di partecipare alle sedute degli Organi stessi. In caso di impedimento sono tenuti a giustificare l'assenza, di regola per iscritto, prima dell'inizio della seduta. 2. In caso di più di tre assenze ingiustificate consecutive, il componente di una Commissione elettiva o nominata dagli Organi Collegiali decade dall'incarico. La richiesta di sostituzione è avanzata dal Presidente della Commissione al Presidente della struttura responsabile della nomina, previa contestazione delle assenze ingiustificate all'interessato. Art. 9 Attribuzione dei compiti didattici ai docenti 1. Nell ambito del suo compito di programmazione, il Consiglio di Facoltà (CdF) attribuisce i compiti didattici annuali ai professori ed ai ricercatori (ivi comprese le attività didattiche integrative, di orientamento e di tutorato) sulla base delle indicazioni dei CD e degli altri Organi Collegiali preposti agli specifici programmi di formazione, nel rispetto delle norme in vigore sullo stato giuridico dei docenti universitari e con gli obiettivi della miglior valorizzazione delle competenze individuali e di una ripartizione quanto possibile equa del carico didattico complessivo. 2. Entro il 30 settembre di ogni anno il Preside sottopone all'approvazione del Consiglio di Facoltà l'elenco delle modifiche, rispetto all'anno precedente, dei compiti didattici annuali dei docenti della Facoltà. Ogni altra modifica che si renda necessaria oltre tale data deve essere sottoposta all'approvazione del Consiglio di Facoltà. Art. 10 Coordinamento dei programmi di insegnamento Il coordinamento dei programmi degli insegnamenti e delle altre attività didattiche è effettuato dai competenti CD prima della definizione del manifesto degli studi per l anno accademico successivo, anche sulla base della valutazione dei risultati delle attività didattiche svolte negli anni precedenti. Art. 11 Riconoscimento di crediti formativi (CFU) acquisiti dallo studente in altro corso di studio 1. Ai fini del trasferimento degli studenti dai Corsi di Studio dei vecchi ordinamenti della Facoltà ai Corsi di Studio del nuovo ordinamento, i Regolamenti dei singoli Corsi di Studio della Facoltà, riportati nella parte Speciale del presente Regolamento, convertono frequenze acquisite 4
5 ed esami sostenuti in termini di moduli ed insegnamenti del nuovo ordinamento, individuando i crediti riconosciuti e quelli eventuali da acquisire a completamento dell esame di insegnamento. 2. Il riconoscimento degli esami sostenuti e dei crediti acquisiti nell ambito di Corsi di Studio diversi da quelli sopraindicati, compresi quelli tenuti presso altre Università, sarà deliberato, caso per caso, dal Consiglio Didattico previa istruttoria da parte delle strutture a ciò deputate dal Consiglio stesso. 3. Nel caso in cui, a seguito del riconoscimento degli esami sostenuti o dei crediti acquisiti, il piano degli studi dello studente si configuri come piano di studio individuale, esso dovrà essere approvato dal Consiglio Didattico. Art. 12 Requisiti per l'accesso ai Corsi di Studio 1. L accesso ai corsi di studio afferenti alla Facoltà è disciplinato dai Regolamenti dei Corsi di Studio. 2. L'accesso ai Corsi di Master di I e di II livello è subordinato al possesso di requisiti curriculari ed al superamento di una prova di verifica dell'adeguatezza della personale preparazione; i requisiti curriculari e le caratteristiche della prova di verifica sono indicate nei rispettivi manifesti degli studi. Art. 13 Rapporti con le organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni 1. La Facoltà promuove la costituzione di un Comitato di Consultazione (CC), costituito da rappresentanti della Facoltà e da esponenti di organizzazioni rappresentative del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni. 2. Fanno parte del Comitato, in rappresentanza della Facoltà, il Preside, i Presidenti dei CD e il Coordinatore della Commissione Tirocini. 3. Il Comitato di Consultazione, coerentemente con quanto previsto dal D.M. 509/99, ha funzioni consultive riguardo a: a) denominazione e obiettivi formativi dei Corsi di Studio; b) quadro generale delle attività formative da inserire nei curricula. 4. Il Comitato di Consultazione ha inoltre i seguenti compiti: a) procedere periodicamente al riesame delle esigenze delle parti interessate, al fine dell aggiornamento degli obiettivi formativi e del quadro generale delle attività formative da inserire nei curricula; b) valutare i risultati dell attività formativa al fine di promuovere un processo di miglioramento continuo dell offerta didattica; c) promuovere il finanziamento da parte della Regione Lombardia delle attività professionalizzanti e integrative svolte nell ambito dei Corsi di Studio istituzionali, dei Corsi di Master e delle attività di formazione continua e di aggiornamento professionale. 5
6 Titolo 2 Organizzazione della didattica nei corsi di Laurea e di Laurea Specialistica Art. 14 Il manifesto didattico di Facoltà 1. Il Consiglio di Facoltà approva entro il 31 marzo di ogni anno, su proposta dei CD, il Manifesto degli Studi, nel quale confluiscono gli Ordinamenti Didattici di tutti i Corsi di Studio della Facoltà così come disciplinati dai rispettivi Regolamenti Didattici. Art. 15 I crediti formativi (CFU) 1. L'attività didattica della Facoltà ha per obiettivo la trasmissione del sapere nelle aree di competenza. Allo scopo essa prevede, accanto a diverse tipologie di insegnamento (lezioni, esercitazioni, seminari e attività pratiche o di laboratorio), forme di monitoraggio e stimolo dell apprendimento. La quota parte delle ore da dedicare a queste forme di attività è posta indicativamente pari al 30% delle ore totali previste per il modulo di insegnamento. La ripartizione puntuale delle ore tra le diverse tipologie di attività didattica e di insegnamento di cui sopra è, in ogni caso, stabilita dal docente. A ciascun modulo di insegnamento è accreditato un monte ore commisurato ai crediti attribuiti al modulo stesso. Art. 16 Obblighi di frequenza 1. E obbligatoria la frequenza a tutte le diverse forme di attività didattica. 2. Particolari modalità di verifica della frequenza potranno essere proposte dai docenti e dovranno essere approvate dal competente CD. Art. 17 Calendario delle lezioni e degli esami 1. L organizzazione didattica dei Corsi di Studio è di norma semestrale: l anno accademico è diviso in due semestri e prevede tre sessioni di verifica finale del profitto. 2. Il manifesto degli studi riporta il calendario dei semestri e dei periodi destinati alle verifiche finali di profitto. 6
7 Art. 18 Esami ed altre verifiche del profitto 1. Tutte le attività che consentono l acquisizione di crediti si concludono con una valutazione. Questa è espressa da Commissioni, comprendenti il responsabile dell attività formativa e costituite secondo le norme contenute nel Regolamento Didattico di Ateneo. Le valutazioni si avvalgono, di norma, di verifiche in itinere. 2. Le verifiche finali sono effettuate nelle sessioni d esame, nelle quali sono fissati, per ciascun modulo di insegnamento, almeno due appelli. 3. Gli appelli nelle diverse sessioni sono distribuiti secondo un calendario predisposto dai diversi Consigli Didattici. 4. Eccezioni alle norme sopra riportate relativamente alle verifiche del profitto possono essere approvate dal CdF su proposta di un CD e su richiesta motivata del docente. Art. 19 Prova finale e conseguimento del titolo 1. La prova finale per il conseguimento della Laurea e della Laurea Specialistica consiste nella discussione in seduta pubblica, di fronte ad apposita Commissione, di un elaborato attestato da un docente con funzione di relatore. La Commissione è costituita secondo le norme contenute nel Regolamento Didattico di Ateneo. 2. La valutazione della prova finale da parte della Commissione avviene con modalità definite dal Regolamento del Corso di Studio. Art. 20 Disposizioni per l iscrizione agli anni successivi al primo 1. Il CdF, su proposta del competente CD, può indicare alcuni specifici insegnamenti i cui esami devono necessariamente essere superati per l iscrizione all anno successivo. NOTA. Questo testo è stato approvato nella sedut del CdF del 19/09/
8 Tabelle Tabella I I Consigli Didattici (CD) istituiti nella Facoltà di Farmacia : A) Consiglio Didattico della Classe delle Lauree in Scienze e Tecnologie Farmaceutiche; B) Consiglio Didattico della Classe delle Lauree Specialistiche in Farmacia e Farmacia Industriale; Al CD di cui al punto A) fanno capo i seguenti corsi di studio: Corso di Laurea in Controllo di Qualità nel Settore Industriale Farmaceutico; Corso di Laurea in Tecniche Erboristiche. Al CD di cui al punto B) fanno capo i seguenti corsi di studio: Corso di Laurea Specialistica in Farmacia; Corso di Laurea Specialistica in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. 8
9 Tabella II I Dipartimenti cui afferiscono gli insegnamenti dei Corsi di Laurea e di Laurea Specialistica della Facoltà sono: Dipartimento di Chimica Farmaceutica; Dipartimento di Farmacologia Sperimentale ed Applicata; Dipartimento di Biochimica A. Castellani ; Dipartimento di Chimica Fisica M. Rolla ; Dipartimento di Chimica Generale; Dipartimento di Ecologia del Territorio e degli Ambienti Terrestri; Dipartimento di Fisica A. Volta ; Dipartimento di Matematica; Dipartimento di Medicina Sperimentale; Dipartimento di Scienze Fisiologiche, Farmacologiche, Cellulari Molecolari; 9
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