Le imprese artigiane e la crisi d impresa

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1 Corso di Laurea in Economia Aziendale Prova finale di Laurea Le imprese artigiane e la crisi d impresa Relatrice Ch.ma Prof.ssa Maria Silvia Avi Laureanda Lara Citon Matricola

2 Indice Pag. Introduzione Le imprese artigiane Definizione e numeri in Italia La definizione giuridica di impresa artigiana e i limiti dimensionali Il numero di imprese artigiane in Italia L importanza delle imprese artigiane nell economia italiana Organizzazione del lavoro Le forme giuridiche Le imprese individuali Le società di persone Le società di capitali e le società cooperative La gestione dell impresa e l organizzazione del lavoro Aspetti contabili, fiscali e civilistici Normativa fiscale e civilistica sulla tenuta delle scritture contabili La contabilità ordinaria La contabilità semplificata Il Regime contabile agevolato Le determinazione delle imposte dirette personali derivanti da redditi prodotti in forma associata e in forma individuale La crisi d impresa e i suoi fattori scatenanti Il concetto di crisi d impresa La crisi d impresa e la sua evoluzione: da inefficienza a dissesti La necessità di previsione della crisi e l individuazione dei fattori scatenanti Una classificazione delle cause Cause interne all azienda Scarsa efficienza nei processi Inadeguata consapevolezza strategica da parte del management Errata gestione delle componenti economiche-finanziarie. 42 I

3 Pag Insufficiente attenzione verso le delicate fasi del passaggio generazionale Cause derivanti dal mercato Indici di bilancio per la segnalazione di anomalie gestionali Utilità dell analisi di bilancio e le premesse per il calcolo degli indici Utilità degli indici di bilancio come previsione delle crisi d impresa I presupposti per il calcolo degli indici di bilancio Le fasi dell analisi di bilancio La scelta degli indici L analisi dell equilibrio finanziario/patrimoniale L analisi dell equilibrio economico Considerazioni generali e limiti degli indici di bilancio I limiti degli indici di bilancio per l analisi della situazione economicofinanziaria L alternativa dei modelli per la previsione dell insolvenza 87 Conclusioni Bibliografia.. 96 Sitografia II

4 Introduzione L attuale crisi economica partita dall estate 2007 dagli Stati Uniti e giunta velocemente in Europa, continua a destare preoccupazione per il futuro di interi Paesi. Tra le varie conseguenze riscontrabili, quali ad esempio alti tassi di disoccupazione e difficoltà nell accesso al credito, si trova una delle difficoltà che mina la base del sistema economico, la caduta della domanda di interi settori produttivi. L Italia, da questa recessione, non si è potuta sottrarre, e proprio la contrazione di domanda ha colpito sia le grandi che le piccole realtà aziendali. In particolar modo, queste ultime risultano in una posizione ancora più sfavorevole, data dalla loro quasi nulla capacità di influenzare la domanda stessa e la limitata disponibilità di capitali. Il presente lavoro focalizzerà l attenzione proprio su una particolare categoria di PMI: le imprese artigiane. Questa scelta è nata per dei motivi ben chiari: - La percentuale di imprese artigiane presenti in Italia. Lo sono ben più del 23% del totale delle imprese iscritte alle Camere di Commercio. - La rilevanza che queste imprese ricoprono sia nell economia italiana come culla di innovazione e creatività, sia a livello internazionale come esempio di prodotti di alta qualità, divenendo obbligo il loro perdurare. - La loro diversità rispetto alle altre imprese. Il presente lavoro si muove con lo scopo di voler sostenere le imprese artigiane durante le sempre più frequenti e inevitabili crisi che dovranno affrontare nella loro vita, premettendo che queste non sono sempre imputabili solo alla recessione economica, ma per molte imprese sono attribuibili anche o esclusivamente alla gestione aziendale. Proprio il tema delle crisi aziendali imperniato sulle imprese artigiane, pur essendo argomento più che attuale, viene poco trattato dalla dottrina, la quale è spesso interessata e basata sulle grandi imprese e in qualche caso alle PMI, non calzando quindi sulle realtà artigiane. C è la necessità perciò di trovare una correlazione, e di apportare i conseguenti adeguamenti, tra i risultati degli studi sulle crisi d azienda e il modello delle imprese artigiane. La trattazione prenderà quindi come punto di riferimento la letteratura concernente le crisi aziendali e quella inerente alle imprese artigiane cercando di trovare un rapporto tra i fattori più volte citati dagli Autori più autorevoli sulle crisi e le peculiarità delle imprese artigiane, con lo scopo di voler tracciare i fattori che influenzano la vita di queste imprese e di conseguenza

5 come gestirli in base alle indicazione della dottrina. Da questo lavoro ci si aspetta un chiaro quadro su come poter prevedere e prevenire crisi aziendali nel settore dell artigianato. Si partirà al primo capitolo con il delineare le caratteristiche delle imprese artigiane. Se ne approfondiranno gli aspetti civilistici, quindi le possibili forme giuridiche ammesse, le maggiori forme e i tipi di attività che si riscontrano in Italia, la responsabilità del titolare o dei soci in base alla forma prescelta, gli aspetti contabili. Si andrà ad evidenziare quali sono le peculiarità rispetto alle imprese non artigiane; questa parte sarà quindi propedeutica per l approfondimento successivo. Nel secondo capitolo si andrà ad elencare e commentare le diverse definizioni di crisi d impresa da parte della letteratura, l evoluzione della tipica crisi aziendale, cioè dalle semplici inefficienze fino al dissesto. Si approfondirà la questione sulla necessità tempestiva di previsione della crisi aziendale, per aumentare le possibilità di rispristino degli equilibri gestionali. Lo studio della previsione parte con lo studio dei fattori scatenanti le crisi. La letteratura è fiorente. Si coglierà il punto di vista di Riparbelli nella sua famosa opera del 1950, per passare al Guatri, notevole Autore, del 1986, fino ad arrivare alle cause proposte da alcuni Autori a partire dagli anni Novanta. Come poco sopra accennato, sulla base di ciò e della dottrina specifica sulle PMI, si cercherà di stilare un elenco di cause di dissesto considerando esclusivamente le imprese artigiane e le loro caratteristiche. Dopo l approfondimento delle varie cause scatenanti, si tenterà di definire quali siano quegli strumenti utili in grado di prevedere lo stato di crisi in base alle sue cause e successivamente quegli strumenti e approcci utili per il loro risolversi. Gli interventi dovranno essere mirati e tempestivi e uno dei pochi metodi atti allo scopo di cogliere i primi segnali di squilibrio e di prevederne un eventuale dissesto è l analisi degli indici di bilancio e le considerazioni che da essa si possono trarre. Questo tema verrà esaminato nel terzo capitolo. Si inizierà evidenziando l utilità dell analisi degli indici, ma anche i presupporti necessari per effettuarla e quali regimi contabili la permettono. Non si elencheranno gli indici che più spesso vengono consigliati in letteratura per l analisi economico-finanziaria, ma sulla base di ricerche empiriche, si evidenzieranno i ratio che più sembrano segnalare il possibile dissesto. Si indicheranno le modalità di calcolo, una breve descrizione delle caratteristiche e le eventuali considerazioni per un loro approfondimento. Infine si evidenzieranno i limiti all uso degli indici di bilancio ai quali l analista dovrà porre attenzione e si offrirà una breve riflessione sulla possibilità di utilizzare i modelli previsionali per segnalare le eventuali insolvenze.