La prostatite è una condizione patologica invalidante

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1 4 crediti ECM scadenza con il patrocinio di edizione di L a r i v i s t a p e r l a g g i o r n a m e n t o c o n t i n u o d e l f a r m a c i s t a In caso di mancato recapito inviare a CMP VERONA per restituzione mittente previo pagamento resi. Corso 5 GRAZIE A UN CONTRIBUTO EDUCAZIONALE Integratori alimentari in ambito sportivo: evidenze disponibili e ruolo del famacista Revisione scientifica: Dr. Massimo Locatelli Responsabile Area Grande Automazione Diagnostica e Ricerca Ospedale San Raffaele Partner dell'unione Ciclistica Internazionale Autori: Dr. Brian Gosa, PharmD Farmacista clinico/membro dello staff farmacisti Vaughan Regional Medical Center Selma, Alabama, USA Dr. Paul D. Walker, PharmD, BCPS Assistente di pratica farmaceutica Auburn University, Harrison School of Pharmacy Assistente di medicina interna University of Alabama School of Medicine Tuscaloosa, USA Il consumo di sostanze atte a migliorare la performance sportiva è notevolmente cresciuto nel corso degli ultimi anni. Nello sport professionistico l'uso di farmaci quali, ed esempio, gli steroidi anabolizzanti e il DHEA (deidroepiandrosterone) al fine di potenziare la performance sportiva è rigorosasegue a pag. 2 Corso 6 Prostatite: una revisione della gestione clinica Revisione scientifica: Prof. Luca Carmignani, Direttore della Divisione Universitaria di Urologia del Policlinico IRCCS San Donato, Milano. Autori: Dr. Helen J. Koulis, PharmD Farmacista clinico Jesse Brown VA Healthcare System, Chicago, USA Dr. Hong T. Lam, PharmD Farmacista clinico Jesse Brown VA Healthcare System, Chicago, USA La prostatite è una condizione patologica invalidante cui fanno capo svariate sindromi cliniche. Estremamente diffusa, affligge dal 10 al 14% della popolazione maschile mondiale, senza distinzioni di età e appartenenza etnica 1, e si colloca al primo posto tra i motivi che inducono ad una visita dall'urologo per i soggetti al di sotsegue a pag. 17 Patrick Hermans EIservier, Inc.-Netterimages.com Istologia. Leucociti polimorfonucleati infiltrano gli acini prostatici e il tessuto interstiziale. Vescica Prostatite acuta Prostatite cronica Istologia. È presente un infiltrato misto di linfociti e neutrofili e gli acini prostatici sono separati da un aumento di tessuto fibroso. Prostata Ascesso prostatico. Le frecce mostrano le possibili vie di diffusione dell infezione al di fuori della prostata. Figura 1 Immagine di muscolatura femminile. Figura 1 Prostatiti: morfologia e quadri istologici. COMITATO SCIENTIFICO Prof. Gaetano Bignardi Prof. Ubaldo Conte Prof. Umberto Maria Marinari ANNO 5 NUMERO 3 BIMESTRALE MAGGIO/GIUGNO 2008

2 Prostatite: una revisione della gestione clinica segue da pag.1 OBIETTIVI: al termine della seguente monografia di aggiornamento il farmacista dovrebbe essere in grado di: classificare i diversi tipi di prostatite; discutere epidemiologia e fisiopatologia della prostatite; indicare le alternative terapeutiche, farmacologiche e non, per il trattamento della prostatite; illustrare il ruolo del farmacista nella gestione della prostatite. SCOPO DELL ATTIVITÀ: fornire al farmacista strumenti utili alla valutazione, alla classificazione e alla gestione della prostatite. to dei 50 anni 2. Tra le sindromi che ricadono nella categoria 'prostatite' figurano la prostatite batterica acuta (PBA), l'infiammazione asintomatica della prostata che si rileva nei campioni patologici e il fenomeno, tuttora poco chiaro, del dolore pelvico cronico 3. Nonostante i potenti mezzi a disposizione della moderna scienza medica, non esiste ancora un metodo standardizzato per la diagnosi e il trattamento della prostatite cronica. Classificazione delle sindromi prostatiche Nella classificazione tradizionale della prostatite si opera la Keywords Prostatite classificazione, prostatite batterica acuta, prostatite batterica cronica, prostatite abatterica cronica, dolore pelvico cronico infiammatorio, dolore pelvico cronico non infiammatorio, prostatite infiammatoria asintomatica. distinzione tra prostatite acuta, prostatite batterica cronica (PBC), prostatite abatterica cronica e prostatodinia (ossia un dolore o un senso di fastidio all'area sovrapubica, al perineo, al testicolo e allo scroto, di origine prostatica), ma nel 1995 il National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases (Istituto Nazionale USA per il Diabete e le Patologie Digestive e Renali) in seno ai NIH (National Institutes of Health, Istituti Nazionali di Sanità) ha messo a punto un sistema di classificazione più preciso, basato su 4 categorie 4,5 (vedi Tabella 1). La categoria La prostatite cronica e il dolore pelvico cronico (PC/DPC), in cui non vi è evidenza d'infezione, rappresentano la categoria più diffusa alla quale è attribuibile oltre il 90% dei casi di prostatite. I corrisponde alla PBA, per la quale trattamento e gestione sono di solito efficaci; la categoria II è quella della PBC, definita come infezione ricorrente della prostata. Queste due categorie messe insieme corrispondono al 5-10% dei casi di prostatite totali 3. Alla categoria III appartengono la prostatite cronica e il dolore pelvico cronico (PC/DPC), in cui non vi è evidenza d'infezione; questa categoria, che è la più diffusa e alla quale è attribuibile oltre il 90% dei casi di prostatite, si divide a sua volta nelle sottocategorie IIIA (infiammatoria) e IIIB (non infiammatoria). Nella categoria IIIA si rilevano leucociti nel liquido seminale, nelle secrezioni prostatiche (EPS, Expressed Prostatic Secretion), o nell'urina ottenuta previo massaggio prostatico (urina VB3, Voided Bladder urine-3) 1. La categoria IIIB, viceversa, non presenta leucociti in nessuno dei tre tipi di fluido. La categoria IV, infine, corri- Cat. Nome Descrizione I Prostatite batterica Infezione acuta della acuta (PBA) prostata II Prostatite batterica Infezione cronica della cronica (PBC) prostata / uretriti ricorrenti III IIIA IIIB IV 17 Tabella 1 - Classificazione delle sindromi prostatiche Prostatite abatterica cronica Dolore pelvico cronico infiammatorio (PC/DPC) Dolore pelvico cronico non infiammatorio Prostatite infiammatoria asintomatica Dolore pelvico con sintomi minzionali e/o sessuali variabili / dolore pelvico cronico in assenza di infezione dimostrabili Alto numero di leucociti nel liquido seminale o nel mitto terminale (ultima frazione dell'urina raccolta durante la minzione) Basso numero di leucociti nel liquido seminale o nel mitto terminale Assenza di sintomi in presenza di segni di infiammazione nel liquido seminale, nel mitto terminale o in frammenti bioptici Fonte: Krieger JN, Nyberg L Jr, Nickel JC. NIH consensus definition and classification of prostatitis. JAMA. 1999;282:

3 sponde alla prostatite infiammatoria asintomatica che, di norma, viene rilevata incidentalmente nelle secrezioni del tessuto prostatico prelevato per gli esami di fertilità, attraverso l'aumento dell'antigene prostatico specifico (PSA, Prostate Specific Antigen) o attraverso un'iperplasia benigna della prostata (IPB) 3. Indice di gravità dei sintomi Il Chronic Prostatitis Collaborative Research Network ll NIH Chronic Prostatitis Symptom Index (NIH-CPSI, Indice Sintomatico NIH della Prostatite Cronica) consiste in un questionario di 13 punti che attribuisce un punteggio nei tre ambiti: dolore, sintomi urinari e impatto sulla qualità di vita. (Network di Ricerca Cooperativa per la Prostatite Cronica), creata dai NIH, ha messo a punto un indice psicometricamente valido per valutare i sintomi della prostatite cronica e il loro impatto sulla qualità di vita 6. Tale strumento, utilizzato per monitorare la risposta dei pazienti all'intervento, è denominato NIH Chronic Prostatitis Symptom Index (NIH-CPSI, Indice Sintomatico NIH della Prostatite Cronica) ed è validato in inglese, spagnolo, tedesco e coreano; consiste in un questionario di 13 punti che attribuisce un punteggio nei tre ambiti: dolore, sintomi urinari e impatto sulla qualità di vita. Il test di Meares- Stamey (Urinocoltura frazionata) Come osservato in precedenza, la prostatite batterica può Keywords Test di Meares- Stamey, urinocoltura frazionata, prostatite batterica diagnosi. 18 Il test di Meares- Stamey, che prevede la raccolta frazionata di urina e secrezioni prostatiche prima, durante e dopo il massaggio prostatico, è considerato il "gold standard" per la diagnosi e la successiva valutazione delle sindromi prostatiche. essere distinta da quella non batterica solo in base all'analisi delle secrezioni prostatiche. Nel 1964 Meares e Stamey hanno messo a punto un test divenuto in breve il "gold standard" per la diagnosi e la successiva valutazione delle sindromi prostatiche 7. Il test prevede la raccolta frazionata di urina e secrezioni prostatiche prima, durante e dopo il massaggio prostatico. I primi 10 ml di urina (VB1, Voided Bladder-1) sono rappresentativi della flora uretrale. Dopo l'espulsione di 200 ml di urina, si raccoglie l'urina da mitto intermedio (VB2), la quale è rappresentativa della flora vescicale. A questo punto si effettua il massaggio prostatico, dopodiché si raccolgono il liquido seminale (EPS) e i primi 10 ml di urina post-massaggio (VB3), che vengono messi a coltura e sottoposti ad analisi microscopica 8. Si diagnostica una prostatite batterica se il conteggio delle colonie nella coltura di EPS o VB3 supera quello dei campioni VB1 e VB2 per un fattore 10 o superiore. La prostatite batterica acuta è un'emergenza medica provocata da batteri uropatogeni che richiede cure ospedaliere e antibiotici per via endovenosa. Il test di Meares-Stamey non viene adottato di routine nella pratica medica perché è una tecnica piuttosto complessa e onerosa in termini di tempo e denaro. Per garantire un corretto esito del test è necessario che il paziente vi si sottoponga a vescica piena; nei soggetti non circoncisi, la pelle del glande va preparata e il prepuzio mantenuto in retrazione durante tutta la fase della raccolta, che presuppone una certa prontezza da parte del paziente nell'avviare e bloccare la minzione per la raccolta di VB1 e VB2. Nel 1997, Nickel ha semplificato la tecnica grazie alla messa a punto del test a doppia provetta, che valuta le urine prima e dopo il massaggio prostatico 9. Nel momento in cui si rileva la presenza di batteri patogeni nell'urina post-massaggio, la diagnosi è di PBC di categoria II. Il test così modificato è ugualmente accurato ma ha un rapporto costi-benefici più vantaggioso e richiede tempi inferiori. Keywords Prostatite epidemiologia, prostatite fattori di rischio. A differenza del tumore alla prostata e della iperplasia prostatica benigna, la prostatite cronica colpisce i soggetti adulti senza distinzione di età, razza e ceto. Epidemiologia Dall'11 al 16% della popolazione maschile è destinato a soffrire, ad un certo punto della propria vita, di prostatite 2,3,10. A differenza del tumore alla prostata e dell'ipb (Ipertrofia Prostatica Benigna), la prostatite cronica colpisce i soggetti adulti senza distinzione di età, razza e ceto, anche se va notato che gli appartenenti alle fasce sociali meno abbienti tendono a presentare sintomatologia PC/DPC più accentuata 1. Anche la sporadicità dei rapporti sessuali può favorire l'insorgere della prostatite cronica, in quanto determina congestione prostatica 11. Diversi studi hanno rilevato una correlazione tra invecchiamento e incidenza della prostatite cronica 2,3,11.

4 Roberts e colleghi hanno osservato come l'incidenza etàspecifica della prostatite cronica si mantenga bassa sino alla quinta decade di vita, per poi impennarsi vistosamente dopo i 60 anni 2, raggiungendo un 9% di probabilità cumulativa a quota 85 anni. Chi ha una storia di prostatite, inoltre, presenta anche un maggior rischio età-correlato di episodi ricorrenti 2. Gli studi indicano anche i costi connessi alla prostatite, che sono considerevoli: il 25% dei soggetti riporta perdita di ore lavorative nel corso dei tre mesi precedenti, il 49% perdita di tempo libero e nel 13% dei casi la patologia ha reso necessario il ricovero in ospedale 3. Prostatite batterica acuta Fisiopatologia La PBA insorge, di norma, in Keywords Prostatite batterica acuta fisiopatologia, batteri uropatogeni, prostatite batterica acuta terapia, prostatite batterica acuta complicanze, prostatite fattori di rischio. La prostatite batterica acuta insorge, di norma, in maniera piuttosto repentina e, in presenza di sintomi sistemici, può diventare emergenza medica tale da richiedere il ricovero. maniera piuttosto repentina e, in presenza di sintomi sistemici, può diventare emergenza medica tale da richiedere il ricovero; si tratta, tuttavia, di una sindrome prostatica rara, che incide solo per il 2-5% dei casi. Nella PBA i batteri uropatogeni sono tipicamente responsabili di un'infezione ascendente della prostata; i colpevoli classici sono gli enterobatteri gram-negativi solitamente associati alle infezioni del tratto urinario (Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, Proteus mirabilis, Pseudomonas aeruginosa), ma anche batteri grampositivi e altri tipi di microrganismi sono stati identificati come causa di questo tipo di prostatite (Enterococcus faecalis, Staphylococcus saprophyticus, Staphylococcus aureus, Staphylococcus epidermis, Mycoplasma genitalium, Ureaplasma urealyticus, Chlamydia trachomatis) 12. La PBA risponde alla terapia antimicrobica. Tra i fattori di rischio figurano l'immunocompromissione, che potrebbe provocare un ascesso prostatico, le infezioni recenti del tratto urinario e le procedure urologiche recenti quali, ad esempio, una biopsia prostatica o l'impianto di catetere 13. Presentazione clinica e diagnosi I soggetti con PBA presentano, di norma, sintomi sia sistemici, sia locali; i primi includono febbre, brividi e malessere, i secondi sintomi urinari occlusivi (esitazione all'atto della minzione, pollachiuria, svuotamento incompleto, incapacità d'evacuazione), disuria e dolore prostatico perineale 14. La diagnosi della BPA si fonda sull'anamnesi completa del paziente, sull'esame fisico (una delicata esplorazione rettale digitale), sull'urinalisi con valutazione microscopica e, se necessario, sulle colture urinaria ed ematica. All'esplorazione rettale la prostata può risultare ingrossata, dolente, calda e/o spugnosa. Il massaggio prostatico alla Meares- Stamey è controindicato, in quanto potrebbe disseminare i batteri ed esacerbare i sintomi. Un'ecografia vescicale con valutazione del residuo post-minzionale è necessaria per accertare un'eventuale ritenzione urinaria. Terapia In presenza di sintomi sistemici, la terapia della PBA prevede ricovero in ospedale e terapia endovenosa a base di antibiotici (beta-lattamici, aminoglicosidi o fluorochinoloni), idratazione endovenosa e cateterismo vescicale (in caso di ritenzione urinaria). Una volta risolti i sintomi sistemici e ottenuti i risultati della coltura urinaria, il paziente può essere dimesso e passare agli antibiotici orali (vedi Tabella 2 di pag. 20) per 4-6 settimane. A seconda della percentuale di penetrazione prostatica, gli antibiotici orali raccomandati sono fluorochinoloni e trimetoprim/sulfametoxazolo (TMP-SMX) 14. Complicanze Nei soggetti immunocompromessi la prostatite di categoria I può causare, anche se di rado, un ascesso prostatico. Il fenomeno è stato osservato nell'ambito di uno studio su un gruppo di pazienti sieropositivi, in cui 12 soggetti su 17 hanno sviluppato ascesso prostatico, rilevato tramite ultrasuono a sezione trasversale 14. Se l'ascesso non si risolve con l'ausilio della terapia medica conservativa, può essere necessario ricorrere alla resezione transuretrale e al drenaggio. Questi pazienti vanno sottoposti anche a consulto urologico al fine di valutare a fondo le cause dell'infezione con complicanze a carico del tratto urinario o l'ematuria macro- o microscopica. Va notato che è molto probabile che i livelli di PSA (antigene specifico prostatico) ottenuti durante le infezioni attive della prostata siano elevati, a causa dell'infiammazione della prostata stessa. Il dosaggio del PSA andrebbe, pertanto, ripetuto dopo che l'infezione è scomparsa e l'urinocoltura è tornata negativa in assenza di antimicrobici. Se il livello di PSA si mantiene elevato, è opportuno valutare l'eventualità di un tumore. 19

5 Tabella 2 - Farmaci utilizzati nella prostatite batterica acuta utilizzati per via orale o endovenosa Antibiotici (classe) Meccanismo d'azione Posologia Copertura batterica Parametri di monitoraggio Farmaci per uso endovenoso Gentamicina (aminoglicoside) Battericida, agisce inibendo la sintesi proteica nei batteri attraverso il legame con la subunità ribosomale 30S 5 mg/kg/die; adattamento del dosaggio in caso di alterata funzionalità formula, funzionalità, livelli serici, ototossicità Tobramicina (aminoglicoside) Battericida, agisce inibendo la sintesi proteica nei batteri attraverso il legame con la subunità ribosomale 30S 3-5 mg/kg/die in 3 dosi divise; adattamento del dosaggio in caso di alterata funzionalità formula, funzionalità, livelli serici, ototossicità Vancomicina (glicopeptide) Battericida, inibisce la sintesi della parete cellulare attraverso il legame con le unità carbossiliche sulle subunità peptidiche contenenti D-alanil- D-alanina libera 2 g/die ogni 6-12 ore; adattamento del dosaggio in caso di alterata funzionalità formula, livelli serici, funzionalità, pressione arteriosa (ipotensione), sindrome dell'uomo rosso (sindrome caratterizzata da vasodilatazione, tachicardia, ipotensione, prurito, spasmi e dolori muscolari) Levofloxacina (fluorochinolone) Gli effetti battericidi sono indotti tramite l'inibizione dell'attività della DNA girasi mg ogni 24 ore; adattamento del dosaggio in caso di alterata funzionalità completo con formula, funzionalità, funzionalità epatica, glicemia, elettroliti, neurotossicità Ciprofloxacina (fluorochinolone) Gli effetti battericidi sono indotti tramite l'inibizione dell'attività della DNA girasi 400 mg ogni 8-12 ore; adattamento del dosaggio in caso di alterata funzionalità formula, funzionalità Ampicillina (penicillina) Battericida, inibisce la sintesi della parete cellulare batterica durante il processo di divisione cellulare, legandosi a una o più proteine che legano la penicillina 2 g ogni 4-6 ore; adattamento del dosaggio in caso di alterata funzionalità Gram-positivi formula, febbre, segni d'infezione, diarrea, eruzione cutanea Cefazolina (cefalosporina) Battericida, inibisce la sintesi della parete cellulare batterica durante il processo di divisione cellulare, legandosi a una o più proteine che legano la penicillina 1 g ogni 8 ore; adattamento del dosaggio in caso di alterata funzionalità Gram-positivi formula, funzionalità, funzionalità epatica, eruzione cutanea Nafcillina (penicillina acido stabile penicillinasi-resistente) Battericida, inibisce la sintesi della parete cellulare batterica durante il processo di divisione cellulare, legandosi a una o più proteine che legano la penicillina 2 g ogni 4 ore Gram-positivi formula, funzionalità, epatica ed ematopoietica Farmaci per uso orale Ciprofloxacina (fluorochinolone) Gli effetti battericidi sono indotti tramite l'inibizione dell'attività della DNA girasi mg ogni 12 ore; adattamento del dosaggio in caso di alterata funzionalità 20 Funzionalità

6 Antibiotici (classe) Meccanismo d'azione Posologia Copertura batterica Parametri di monitoraggio Levofloxacina (fluorochinolone) Gli effetti battericidi sono indotti tramite l'inibizione dell'attività della DNA girasi mg 1 volta formula, funzionalità, funzionalità epatica, glicemia, elettroliti, neurotossicità Trimetoprim (sulfonamide) Blocca la produzione dell'acido tetraidrofolico a partire dall'acido diidrofolico inibendo in maniera reversibile l'enzima necessario, la diidrofolato reduttasi, e bloccando così due fasi consecutive necessarie alla biosintesi degli acidi nucleici e delle proteine essenziali a numerosi batteri 100 mg ogni 12 ore o 200 mg ogni 24 ore; adattamento del dosaggio in caso di alterata funzionalità completo, funzionalità ed epatica Trimetoprim/ sulfametoxazolo (TMP-SMX) Il sulfametoxazolo inibisce la sintesi batterica dell'acido diidrofolico entrando in competizione con l'acido para-aminobenzoico. Il trimetoprim blocca la produzione dell'acido tetraidrofolico a partire dall'acido diidrofolico inibendo in maniera reversibile l'enzima necessario, la diidrofolato reduttasi, e bloccando così due fasi consecutive necessarie alla biosintesi degli acidi nucleici e delle proteine essenziali a numerosi batteri 1 compressa (160 mg/800 mg) ogni 12 ore; adattamento del dosaggio in caso di alterata funzionalità completo, funzionalità ed epatica, potassiemia Amoxicillina (penicillina) Battericida, inibisce la sintesi della parete cellulare batterica durante il processo di divisione cellulare, legandosi a una o più proteine che legano la penicillina 500 mg ogni 8 ore Gram-positivi completo. Effetti collaterali: diarrea, eruzione cutanea Cefalexina (cefalosporina) Battericida, inibisce la sintesi della parete cellulare batterica durante il processo di divisione cellulare, legandosi a una o più proteine che legano la penicillina 500 mg ogni 6 ore Gram-positivi completo. Effetti collaterali: sintomi gastrointestinali, prurito Dicloxacillina (penicillina) Battericida, inibisce la sintesi della parete cellulare batterica durante il processo di divisione cellulare, legandosi a una o più proteine che legano la penicillina 500 mg ogni 6 ore Gram-positivi completo. Effetti collaterali: sintomi gastrointestinali, eruzione cutanea Fonte: Thompson MICROMEDEX. Available at Accessed June 16,

7 Prostatite batterica cronica Fisiopatologia La PBC è analoga alla PBA in Keywords Prostatite batterica cronica fisiopatologia, prostatite batterica cronica fattori di rischio, prostatite batterica cronica terapia, fluorochinoloni, ciprofloxacina, levofloxacina, norfloxacina, ofloxacina. La prostatite batterica cronica è analoga alla prostatite batterica acuta in qualità di infezione cronica o persistente della prostata, ma si differenzia da quest'ultima perché non comporta sintomi sistemici. qualità di infezione cronica o persistente della prostata, ma si differenzia da quest'ultima perché non comporta sintomi sistemici. La PBC è un disturbo raro che incide per il 2-5% sul totale dei casi di prostatite 15,16. Gli agenti patogeni coinvolti nell'insorgere della PBC sono simili a quelli responsabili della PBA, con l'e.coli predominante nell'80% dei casi. Presentazione clinica e diagnosi La PBC si presenta di norma con sintomi localizzati, tra cui sintomi urinari occlusivi (esitazione all'atto della minzione, pollachiuria, urgenza urinaria, svuotamento incompleto, incapacità d'evacuazione), disuria, dolore prostatico perineale e possibilità di disfunzione sessuale 12,14. La diagnosi si fonda sull'anamnesi, sull'esame fisico (esplorazione rettale), sull'urinalisi e sul test di localizzazione di Meares-Stamey. All'esplorazione rettale la prostata può risultare normale, dolente e/o ipertrofica. Poiché le infezioni ricorrenti del tratto urinario sono comuni nei soggetti con PBC, in caso di infezione urinaria con complicanze è utile sentire il parere di un urologo 14. Altri fattori di rischio sono l'epididimite acuta e i cateteri uretrali a permanenza Terapia A differenza di quanto si osserva nella PBA, la permeabilità della prostata al farmaco è ridotta nella PBC, e la diffusione del farmaco nell'organo è un elemento essenziale al successo della terapia anti-prostatite. Il passaggio del medicinale dal plasma attraverso la membrana lipidica dell'epitelio prostatico avviene per diffusione non ionica 18. Per penetrare la membrana lipidica e raggiungere livelli terapeutici nella prostata, gli antibiotici devono essere lipofili e non devono legarsi alle proteine 12. Poiché solo la porzione non ionizzata di farmaco è liposolubile, la costante di dissociazione del farmaco nel plasma è un fattore essenziale per la sua diffusione attraverso la membrana. La maggior parte degli antibiotici sono acidi o basi deboli facilmente ionizzati e, pertanto, non riescono a superare la barriera dell'epitelio prostatico 19. Da alcuni studi sui cani è emerso che TMP e fluorochinoloni, di norma, penetrano la prostata con efficacia, raggiungendo livelli terapeutici 18. I fluorochinoloni orali somministrati per 4-8 settimane rappresentano il trattamento d'elezione per la PBC 20. In base a uno studio condotto da Aagaard e Madsen, i fluorochinoloni risultano essere la categoria di farmaci in grado di raggiungere la massima penetrazione e concentrazione nella prostata 21. Il trattamento a base di fluorochinoloni consente di ottenere, in media, una percentuale di cura pari al 60-80%. I fluorochinoloni approvati per il trattamento della PBC sono la norfloxacina (400 mg per via orale 2 volte ), l'ofloxacina (200 mg per via orale 2 volte ), la ciprofloxacina (500 mg per via orale 2 volte ) e la levofloxacina (500 mg per via orale 1 volta ). Tra i fluorochinoloni sopra elencati, la norfloxacina è quello con la minima penetrazione nella prostata; è efficace contro le Enterobacteriaceae ma ha effetto limitato contro i batteri gram-positivi. L'ofloxacina è utile contro i patogeni atipici, la ciprofloxacina ha una buona attività contro i microrganismi gram-negativi tipo P. aeruginosa e la levofloxacina è efficace contro i patogeni gram-negativi e gram-positivi. Come farmaco di seconda linea, il TMP-SMX (160 mg di TMP e 800 mg di SMX per via orale 2 volte ), mostra di penetrare bene nella prostata, con una percentuale di cura tra il 44% e il 50% 22. Keywords Prostatite cronica, dolore pelvico cronico, antibiotici, fluorochinoloni, alfa-bloccanti, alfuzosina, terazosina, tamsulosina, doxazosina, pentosano polisolfato, finasteride, serenoa repens, antinfiammatori, rofecoxib, fitoterapia, training vescicale, cernilton, quercetina. Prostatite cronica/dolore pelvico cronico Fisiopatologia La PC/DPC (prostatite cronica e dolore pelvico cronico) è la forma di prostatite più comune, rilevata nel 90-95% dei casi complessivi 15. La prostatite di categoria III non è dovuta ad infezione e può essere classificata come infiammatoria (IIIA) o non infiammatoria (IIIB), a seconda se vi sia presenza di leucociti (da 5 a 10 leucociti per campo ad alta potenza) in EPS e VB3 (urina ottenuta previo massaggio prostatico). Il tipo IIIA corrisponde alla classificazione tradizionale della prostatite cronica abatterica e il tipo IIIB è paragonabile alla prostatodinia. L'etiologia

8 della PC/DPC è tuttora sconosciuta, ma si ritiene causata da patologie a carattere infettivo, autoimmune, neurologico e psichiatrico 3. Presentazione clinica e diagnosi A livello clinico, la PC/DPC si manifesta con dolore o fastidio pelvico, sintomi urinari e disfunzione sessuale. La presenza di dolore pelvico (perineale, sovrapubico, coccigeo, rettale, uretrale, testicolare/scrotale, penile) è un requisito essenziale per la diagnosi di prostatite in questa categoria. Tra i sintomi urinari figurano disuria, sensazione di svuotamento incompleto, pollachiuria, flusso debole e urgenza urinaria. La disfunzione sessuale può manifestarsi sotto forma di eiaculazione dolorosa o prematura, oppure disfunzione erettile 14. La valutazione standard dei soggetti con sospetta PC/DPC dovrebbe includere anam- Tabella 3 - Terapie orali per la prostatite cronica/dolore pelvico cronico Farmaco Posologia Evidenza clinica Effetti indesiderati Commenti Antibiotico Ciprofloxacina 500 mg 2 volte al giorno Diarrea/nausea, cefalea, eruzione cutanea, visione offuscata, senso di instabilità Miglioramento del punteggio NIH-CPSI. Sospendere la terapia se i sintomi non recedono entro 4 settimane Levofloxacina 500 mg al giorno Diarrea/nausea, cefalea, eruzione cutanea, visione offuscata, senso di instabilità Miglioramento del punteggio NIH-CPSI*. Sospendere la terapia se i sintomi non recedono entro 4 settimane Alfa-bloccanti Tamsulosina 0,4 mg Eruzione cutanea, artralgia, anomalie d'eiaculazione, fastidio addominale, senso di instabilità, cefalea Miglioramento del dolore, dei sintomi urinari e della qualità di vita Terazosina 1-5 mg Edema, ipotensione, sensazione di testa vuota, astenia, senso di instabilità, congestione nasale Miglioramento del dolore e della qualità di vita Alfuzosina 5 mg 2 volte Dolore addominale, stipsi, vertigini, senso di instabilità, sintomi respiratori, spossatezza Miglioramento del punteggio NIH-CPSI e della qualità di vita Doxazosina 4 mg Edema, ipotensione, nausea, senso di instabilità, cefalea, vertigini, spossatezza Miglioramento dell'ipss**, del dolore e della qualità di vita Glicosaminoglicani Pentosano polisolfato 100 mg 3 volte Alopecia, cefalea, sintomi gastrointestinali Miglioramento della qualità di vita; nessun cambiamento nel punteggio NIH-CPSI Inibitori della 5-alfa-reduttasi Finasteride 5 mg Eruzione cutanea, mastalgia, disfunzione erettile, calo della libido Miglioramento del punteggio NIH-CPSI, della qualità di vita e del dolore Fitoterapia Serenoa repens 325 mg - Sintomi gastrointestinali, cefalea, colecistite, senso di instabilità, mialgia, disfunzione eiaculatoria o erettile Nessun miglioramento del punteggio NIH-CPSI, della qualità di vita né del dolore Cernilton 1 compressa 3 volte al giorno -/ Dermatite, eczema Per alcuni sintomi si registra un miglioramento Quercetina 500 mg 2 volte al giorno Dispnea, emesi, nefrotossicità Miglioramento del punteggio NIH-CPSI *NIH-CPSI: Indice sintomatico NIH della prostatite cronica. **IPSS: International Prostate Symptom Score, punteggio internazionale dei sintomi della prostata 23

9 nesi, esame fisico comprensivo di esplorazione rettale, urinalisi e urinocoltura, sebbene quella di PC/DPC sia una diagnosi d'esclusione 3. Numerose condizioni patologiche imitano segni e sintomi della PC/DPC; tra queste figurano tumore testicolare, occlusione urinaria, calcoli vescicali, occlusione del dotto eiaculatorio, ernia, emorroidi, radicolopatia e altre sindromi dolorose croniche 14. La prostatite cronica/dolore pelvico cronico, che non è dovuta ad infezione e che può essere classificata secondo la presenza di leucociti come infiammatoria e non infiammatoria, è la forma di prostatite più comune, rilevata nel 90-95% dei casi complessivi. Terapia La terapia della PC/DPC non è chiaramente definita in letteratura, perché gli studi condotti in tal senso sono poco sostenuti e non controllati. Il Chronic Prostatitis Collaboration Research Network (Network di Ricerca Cooperativa per la Prostatite Cronica) ha messo a punto alcune raccomandazioni 14 (vedi Figura 2). I farmaci di prima linea includono un ciclo di 4-6 settimane di terapia antimicrobica (fluorochinolone o TMP-SMX). Se i sintomi fanno registrare un netto miglioramento, si può passare ad un secondo ciclo di antibiotici; in caso contrario è opportuno sospendere la terapia antibiotica. La farmacoterapia di seconda linea prevede alfabloccanti (terazosina, tamsulosina, alfuzosina) e antinfiammatori. Tra gli agenti di terza linea figurano finasteride, pentosano polisolfato e fitoterapia (cernilton, quercetina; vedi Tabella 3 di pag. 23). Le alternative terapeutiche non farmacologiche, quali biofeedback, allenamento del pavimento pelvico e trattamenti termali di varia natura hanno mostrato di alleviare i sintomi nell'ambito di piccoli trial. crobici vengono usati spesso contro la PC/DPC, in parte perché alleviano i sintomi clinici del disturbo. A causa delle loro caratteristiche di permeabilità prostatica, i fluorochinoloni dovrebbero essere l'unica classe di antibiotici utilizzata nel trattamento della PC/DPC. In mancanza di sollievo ai sintomi, la terapia andrebbe sospesa dopo 4 settimane. Alfa-bloccanti: la PC/DPC si manifesta spesso con sintomi urinari quali urgenza urinaria, pollachiuria e sensazione di svuotamento incompleto. Tali sintomi imitano l'iperplasia prostatica benigna, per la quale gli alfa-bloccanti costituiscono il farmaco d'elezione. Sebbene gli alfa-bloccanti non siano stati approvati per la terapia della PC/DPC, diversi trial clinici ne hanno dimostrato l'efficacia 24,27. Per questo tali agenti possono essere utilizzati come terapia di seconda linea per la PC/DPC. Mehik e colleghi hanno randomizzato 19 pazienti all'alfuzosina orale in dose da 5 mg due volte e 21 pazienti al placebo per 6 settimane, con 6 mesi di follow-up dopo la sospensione della terapia 24. Il miglioramento dei sintomi era definito come calo del 33% nel punteggio totale NIH-CPSI rispetto ai valori iniziali. I pazienti nel gruppo dell'alfuzosina hanno riportato un netto miglioramento dei sintomi urinari e del Figura 2. Prostatite cronica/dolore pelvico cronico Prostatite cronica/dolore pelvico cronico Indice NIH dei sintomi della prostatite cronica Antimicrobici (fluorochinoloni) per 4-6 settimane Antibiotici: la PC/DPC non ha, per definizione, origine infettiva; tuttavia da alcuni dati risulta che i soggetti con PC/DPC presentano una varietà di sequenze di codifica del DNA batterico, nonostante l'esito ripetutamente negativo delle colture 22. I trial clinici che utilizzavano antibiotici su questa classe di prostatite hanno dato risultati deludenti e nessuno di essi ha potuto attribuire alcuna efficacia a questa strategia terapeutica. Nickel e colleghi hanno randomizzato 80 pazienti con PC/DPC e coltura negativa ai test di localizzazione tra levofloxacina in dose da 500 mg e placebo per 6 settimane 23. Lo studio non ha rilevato alcun miglioramento di rilievo statistico o clinico del punteggio NIH-CPSI, né al termine del trattamento, né alle visite di follow-up a 12 settimane. Nonostante la loro efficacia non sia stata in alcun modo provata, però, gli antimi- 24 Sintomi principalmente urinari Integrare la terapia con alfa bloccanti Sintomi principalmente eiaculatori Da considerare: finasteride fitoterapia terapia non farmacologica (biofeedback) consulto urologico Sintomo principale dolore Integrare la terapia con antinfiammatori Fonte: Mehik A, Alas P, et al. Alfuzosin treatment for chronic prostatitis/chronic pelvic pain syndrome: a prospective, randomized, double-blind, placebo-controlled, pilot study. Urology. 2003;62:

10 dolore. La modifica del punteggio complessivo NIH-CPSI rispetto ai valori iniziali è stata di -0,9 con l'alfuzosina e di -3,8 con il placebo (P =.01). Anche il punteggio NIH- CPSI relativo al dolore è sceso rispetto ai valori iniziali, e precisamente di -5,1 con l'alfuzosina e di -1,1 con il placebo (P =.01). Sei mesi dopo la sospensione della terapia con alfuzosina, il punteggio relativo al dolore nel gruppo placebo (1.6) era maggiore di quello del gruppo dell'alfuzosina (-1,8; P =.02); i benefici apportati dall'alfuzosina risultano, quindi, diminuire quando l'assunzione del farmaco viene cessata. Cheah e colleghi hanno valutato 86 pazienti con punteggio NIH-CPSI relativo alla qualità di vita tra 0 e 2 (che corrisponde a deliziato o molto soddisfatto ) o tra 4 e 6 (che corrisponde a molto insoddisfatto o a una qualità di vita giudicata terribile ) 25. I pazienti hanno ricevuto terazosina (in dose a crescere da 1 a 5 mg/die) o placebo per 14 settimane. Rispetto al placebo, la terazosina è risultata associata a un significativo miglioramento della qualità di vita (56% con la terazosina vs. 33% con il placebo, P =.03) e a un netto calo del dolore (60% con la terazosina vs. 37% con il placebo, P =.03). Anche la tamsulosina è stata studiata in rapporto alla PC/DPC 26. Uno studio su 58 pazienti ha messo a confronto la tamsulosina in dose da 0,4 mg con il placebo per 6 settimane. Dopo 45 giorni il punteggio totale NIH-CPSI risultava nettamente ridotto nel gruppo della tamsulosina (P <.01). L'ulteriore riduzione del punteggio ha evidenziato come la tamsulosina avesse portato cambiamenti significativi in tutti i punti misurati: miglioramento del dolore (P =.02), miglioramento dei sintomi urinari (P <.01) e miglioramento della qualità di vita (P =.02). Uno studio randomizzato controllato con placebo ha valutato la doxazosina in 60 pazienti con PC/DPC 27. I soggetti nel gruppo sperimentale hanno ricevuto doxazosina in dose da 4 mg per 3 mesi. Il test IPSS (International Prostate Symptom Score, punteggio internazionale dei sintomi della prostata) è stato effettuato prima della terapia e dopo 3 mesi di trattamento al fine di valutarne l'efficacia. Dallo studio è emerso un netto miglioramento nel gruppo della doxazosina in termini di IPSS (P =.001), dolore (P <.001) e qualità della vita (P <.001). Pentosano polisolfato: il pentosano polisolfato è un mucopolisaccaride semi-sintetico, per struttura e composizione chimica simile ai glicosaminoglicani naturali che formano una barriera protettiva nell'epitelio urinario 28. È approvato dalla FDA per la cistite interstiziale ma non per la PC/DPC, mente in Italia è approvato per il trattamento delle flebotrombosi e tromboflebiti superficiali acute e croniche e per la profilassi delle complicanze trombotiche delle varici. La sua efficacia contro la PC/DPC potrebbe essere dovuta ai suoi effetti antinfiammatori. Nickel e colleghi hanno randomizzato 100 soggetti con PC/DPC tra pentosano in dose da 300 mg orali 3 volte al giorno e placebo per 16 settimane 29. Il pentosano è risultato avere un effetto positivo sullo stato patologico ma non ha portato alcun miglioramento statisticamente significativo in termini di punteggio totale NIH-CPSI (-5,9 con il pentosano vs. -3,2 con il placebo, P =.068). In base alla valutazione del miglioramento clinico complessivo (Clinical Global Improvement, CGI), i pazienti trattati con pentosano hanno mostrato un miglioramento da significativamente moderato a marcato (37% con il pentosano vs. 18% con il placebo, P =.04), ma la differenza nella media di punteggio CGI tra i due gruppi non è risultata statisticamente rilevante. Il gruppo del pentosano ha mostrato, però, un miglioramento più significativo nella qualità di vita rispetto al gruppo placebo (-2,0 con il pentosano vs. -1,0 con il placebo, P =.031). Finasteride: approvata per l'ipb, la finasteride è un inibitore della 5-alfa-reduttasi. Nella PC/DPC, per cui viene usato off label, il suo ruolo è meno definito; la sua efficacia è probabilmente dovuta all'effetto antinfiammatorio sulla prostata. I trial clinici sulla finasteride hanno dato risultati misti. Uno studio ha concluso che la finasteride non andrebbe usata in monoterapia per la PC/DPC, in quanto sarebbe associata con un miglioramento solo modesto del punteggio totale NIH-CPSI 30 ; diversi studi di piccole dimensioni, tuttavia, hanno rilevato un netto miglioramento dei sintomi di questa classe di prostatite attribuibile al farmaco. In un piccolo studio controllato con placebo, 41 pazienti con PC/DPC hanno ricevuto finasteride in dose orale da 5 mg o placebo per 12 mesi. L'efficacia è stata misurata attraverso il questionario Prostatitis Symptom Severity Index (indice di gravità dei sintomi della prostatite). I pazienti che assumevano finasteride hanno fatto registrare un punteggio nettamente migliore rispetto al gruppo placebo (P <.001), ma i punteggi relativi al dolore sono risultati analoghi in entrambi i gruppi. Dallo studio è emerso anche un netto calo di volume della prostata (P <.03) e dei livelli di PSA nel siero (P <.02) nel gruppo della finasteride rispetto al gruppo placebo 31. Kaplan e colleghi hanno messo a confronto Serenoa repens e finasteride per un anno 32. Sessantaquattro pazienti con PC/DPC sono stati randomizzati tra 5 mg di finasteride e 325 mg di Serenoa repens. Trascorso un anno, il punteggio NIH-CPSI era sceso da 23,9 a 18,1 (P <.003) nel gruppo della finasteride e da 24,7 a 24,6 (P =.41) in quello della Serenoa repens. In entrambi i gruppi l'american Urological Association Symptom Index (indice dei sintomi dell'associazione Urologica Americana) risultava lie- 25

11 Keywords Prostatite infiammatoria asintomatica, antibiotici, antinfiammatori, PSA. La prostatite infiammatoria asintomatica viene rilevata incidentalmente in seguito ad una biopsia prostatica o nelle secrezioni prostatiche e non richiede trattamento. vemente più basso, ma senza differenze significative (P =.36). Rispetto al gruppo placebo, tuttavia, i soggetti nel gruppo della finasteride presentavano un netto miglioramento del punteggio relativo alla qualità di vita e al dolore. Antinfiammatori: poiché il criterio numero uno per la diagnosi della PC/DPC è il dolore pelvico, i FANS dovrebbero rappresentare una componente terapeutica essenziale per questo tipo di prostatite; i trial clinici in tal senso, però, latitano, e l'efficacia dei FANS nella pratica clinica non è stata dimostrata. Sino ad ora è stato condotto un solo studio multicentrico randomizzato controllato con placebo sull'inibizione della cicloossigenasi (COX) nella PC/DPC: Nickel e colleghi hanno randomizzato 161 pazienti tra 25 e 50 mg di rofecoxib, un inibitore selettivo della COX-2, e un placebo 33. Dallo studio non è emersa alcuna differenza statisticamente significativa nel punteggio NIH-CPSI totale o per ambito, né nel punteggio relativo al dolore, tra rofecoxib e placebo; i soggetti che avevano ricevuto 50 mg di rofecoxib, tuttavia, hanno fatto registrare un netto miglioramento del punteggio totale NIH-CPSI rispetto al gruppo placebo (P <.05). I pazienti del gruppo rofecoxib hanno fatto segnare, inoltre, un marcato miglioramento nella qualità di vita (P <.005). La valutazione globale dei pazienti in merito a dolore, risposta alla terapia e attività patologica, infine, è risultata più favorevole nel gruppo rofecoxib che nel gruppo placebo (P <.05, P =.07, P =.06, rispettivamente). Per completezza d'informazione va notato che il rofecoxib è stato ritirato dal mercato per l'aumento di eventi trombotici cardiovascolari gravi (in particolare infarto del miocardio) nei pazienti trattati con questo farmaco. 26 Fitoterapia e training vescicale: non c'è da stupirsi che i pazienti con PC/DPC cerchino terapie alternative come, ad esempio, il training vescicale e la fitoterapia, dal momento che i sintomi della prostatite persistono anche dopo il ricorso a una o più alternative terapeutiche. Il biofeedback e l'allenamento del pavimento pelvico si basano sul principio della contrazione e del rilascio muscolare e giocano un ruolo di secondo piano nella PC/DPC 28. In Asia e in Europa, la fitoterapia a base di cernilton e quercetina viene adottata per numerose condizioni patologiche, tra cui la prostatite, ma in USA non è stata approvata dalla FDA per il trattamento della PC/DPC. Il cernilton è un prodotto estratto dal polline delle api cui si attribuisce attività antinfiammatoria e antiandrogena; alcuni studi open label hanno riportato un certo miglioramento dei sintomi della PC/DPC nei soggetti che ne hanno fatto uso 28. La quercetina è un bioflavonoide polifenolico, contenuto nel vino rosso, nel tè verde e nelle cipolle, che potrebbe avere proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Un trial in doppio cieco controllato con placebo ha messo a confronto la quercetina assunta in dose di 500 mg due volte per 4 settimane con un placebo, rilevando un netto miglioramento del punteggio NIH-CPSI rispetto ai valori iniziali (P =.003) 34. Prostatite infiammatoria asintomatica La prostatite infiammatoria asintomatica viene rilevata incidentalmente in seguito ad una biopsia prostatica o nelle secrezioni prostatiche e non richiede trattamento. L'infiammazione asintomatica cronica della prostata, tuttavia, può indurre un aumento del PSA che potrebbe comportare, a sua volta, inutili biopsie prostatiche. Per questo, nel tentativo di abbassare il PSA medio, i medici tendono a trattare questa condizione con antimicrobici e antinfiammatori 35. Il ruolo del farmacista Il farmacista può svolgere un ruolo di primo piano nella gestione della prostatite. Poiché della patologia esistono quattro diverse categorie, il suo primo compito è informare il paziente in tal senso; a ciò si aggiungono le alternative terapeutiche, i potenziali effetti indesiderati dei vari farmaci e l'importanza della compliance con il regime terapeutico prescelto. Il monitoraggio richiesto dalle specifiche opzioni di trattamento rappresenta, poi, un'ulteriore opportunità per il farmacista di intervenire attivamente nel trattamento della prostatite. Conclusioni La prostatite è una condizione patologica che assume forme diverse e richiede, pertanto, terapie differenti. Può manifestarsi in forma acuta, tale da richiedere il ricovero d'urgenza (PBA), oppure essere diagnosticata incidentalmente (prostatite infiammatoria asintomatica); un'altra variante ancora, la PC/DPC, assume forme cliniche diverse per le quali vengono adottate varie opzioni terapeutiche - nessuna delle quali, tuttavia, si è dimostrata coerentemente efficace. Un'adeguata differenziazione tra le varie categorie di prostatite aiuta il professionista della sanità a studiare il piano terapeutico più efficace.

12 Schede di informazione al paziente PROSTATITE: UNA REVISIONE DELLA GESTIONE CLINICA Che cos'è la prostatite? La prostatite è un'infiammazione della ghiandola prostatica. Tra le sindromi che ricadono in questa categoria si trovano la prostatite batterica acuta, la prostatite batterica cronica, dolore pelvico cronico infiammatorio o non infiammatorio. Che cosa è la prostata? La prostata è una ghiandola maschile situata sotto la vescica ed è attraversata dall'uretra (piccolo condotto che unisce il tratto inferiore della vescica all'esterno). La prostata, insieme alle vescicole seminali, è coinvolta nei processi di formazione dello sperma. Quanti soffrono di prostatite? La prostatite è estremamente diffusa e affligge dal 10 al 14% della popolazione maschile senza distinzioni di età e appartenenza etnica. Quali sono i sintomi della prostatite? I soggetti affetti da prostatite riferiscono: dolore alla prostata e diffuso a livello del tratto urinario, alla base del pene, intorno all'ano e nella parte lombare della schiena; dolore e/o bruciore mentre si urina, urgenza urinaria frequente durante la notte, talvolta sangue nelle urine; febbre e malessere generale; nel caso di prostatite cronica e dolore pelvico anche disfunzione erettile. Quali sono le cause della prostatite? La prostatite acuta e quella cronica sono causate da batteri che vivono normalmente nel nostro intestino e che possono migrare nell'uretra causando infezioni nel tratto urinario. Le condizioni che provocano il blocco dell'urina (ipertrofia prostatica, calcoli renali) aumentano il rischio di infezioni del tratto urinario perché i batteri nell'urina trattenuta si moltiplicano. Cause meno comuni di prostatite sono gli interventi alla prostata che la rendono più vulnerabile alle infezioni, l'uso del catetere che passando nella vescica può trasportare batteri e a volte infezioni a trasmissione sessuale. Le cause del dolore pelvico cronico sono tuttora sconosciute ma si ritiene siano causate da malattie infettive, autoimmuni, neurologiche e psichiatriche. Quali sono le cure disponibili per la prostatite? Antibiotici. Un esame dell'urina è necessario per identificare il batterio che causa l'infezione e dare la possibilità al medico di scegliere l'antibiotico più indicato. In caso di sintomi gravi è necessario il ricovero per cominciare la terapia con antibiotici per via endovenosa che poi andrà continuata, una volta dimessi, a casa per via orale. Farmaci antinfiammatori e analgesici. Questi farmaci, come il paracetamolo e l'ibuprofene, vengono utilizzati far diminuire il dolore e abbassare la febbre. Lassativi. Possono aiutare nell'evacuazione in modo che feci troppo dure nel retto non facciano pressione sulla prostata dolorante. Per informazioni aggiuntive o aiuto: Per avere maggiori informazioni è possibile mandare domande agli Urologi della Società Italiana di Urologia che risponderanno alle vostre domande sul sito www. prevenzioneprostata.it in forma pubblica. TIMBRO FARMACIA Prostatite - Ultimo aggiornamento 30/06/2008 NOTA. Le informazioni fornite hanno lo scopo di informare ed educare ma non possono in alcuna maniera sostituire la valutazione medica, il consiglio, la diagnosi o il trattamento prescritti da medico o farmacista. I contenuti presentati vengono revisionati periodicamente e quando nuove informazioni mediche sono disponibili. Sul foglietto illustrativo presente nella confezione del farmaco o del prodotto che sta assumendo troverà tutte le informazioni complete al riguardo.

13 Siti Internet Per agevolare il farmacista nella ricerca di approfondimenti e informazioni aggiuntive presentiamo una valutazione qualitativa (da 1 a 4) dei siti Internet segnalati. Oltre alla pertinenza dei contenuti presenti rispetto all'argomento oggetto del corso, i criteri utilizzati sono: quantità e qualità delle informazioni e dei servizi proposti, chiarezza e precisione espositiva, aggiornamento e referenze dei dati proposti, facilità di navigazione. Se disponibili, viene fornita una valutazione prioritaria ai siti in lingua italiana. Sito della Società italiana di Urologia sul quale si trovano informazioni sulle unità diagnostiche presenti in Italia, su congressi svolti sia in ambito nazionale che internazionale. Si trova inoltre una sezione dedicata alle pubblicazioni in materia. Sito dell'associazione italiana sindromi pelvico prostatiche, associazione nata nel 2004 da pazienti affetti da questa patologia. Sul sito si trovano articoli riguardanti l'anatomia e la fisiologia della prostata, la sintomatologia, le metodiche diagnostiche e consigli sull'alimentazione. Sito americano della Prostatitis Foundation nata con l'idea di sopperire alla mancanza di informazione che c'è in merito alle patologie che colpiscono la prostata. Sul sito ci sono numerosi articoli e c'è anche un forum in cui è possibile chiedere informazioni. Sito promosso dalla Siu sul quale si trovano importanti informazioni relative alla prostata. Dalla sua funzione, alle patologie da cui può essere colpita, e alcune domande e risposte dell'urologo riguardo alla prevenzione e alla cura di queste patologie. Istruzioni per la compilazione questionario ECM La prova è superata con il 70% delle risposte esatte (7 su 10); scegliere una sola risposta esatta per ogni domanda; per lo studio e l attività didattica di ogni corso di Obiettivo Farmacista è previsto un tempo di 2 ore e 40 minuti; il superamento di ogni singolo Corso eroga 2 crediti ECM; bisogna disporre di un computer connesso ad internet, accedere al sito e compilare il questionario ECM seguendo le istruzioni contenute all interno del sito; la pubblicazione dei questionari su Internet è contemporanea alla pubblicazione dei corsi sulla rivista; per qualsiasi dubbio sulle modalità di acquisizione crediti OF qui indicate chiamare attivo dalle 9 alle 18 28