Epidemiologia tumori Distretto Socio-Sanitario Valle Seriana. A cura della Direzione Distrettuale

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1 Epidemiologia tumori Distretto Socio-Sanitario Valle Seriana A cura della Direzione Distrettuale

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9 Rapporto Standardizzato Mortalità (SMR) Tumori - Maschi Distretto smr LI_smr LS_smr D01-Bergamo 0,90 0,87 0,94 D02-Dalmine 1,05 1,01 1,05 D03-Seriate 1,01 0,95 1,08 D04-Grumello 1,05 0,97 1,13 D05-Valle Cavallina 0,94 0,87 1,01 D06-Monte Bronzone-Basso Sebino 1,12 1,02 1,22 D07-Alto Sebino 1,01 0,93 1,10 D08-Valle Seriana 1,00 0,95 1,05 D09-Valle Seriana Superiore e Valle di Scalv 1,08 1,01 1,15 D10-Valle Brembana 0,99 0,93 1,06 D11-Valle Imagna e Villa d'almè 0,89 0,83 0,96 D12-Isola Bergamasca 1,07 1,02 1,12 D13-Treviglio 0,97 0,93 1,02 D14-Romano di Lombardia 1,08 1,02 1,14

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12 Rapporto Standardizzato Mortalità (SMR) Tumori - Femmine Distretto smr LI_smr LS_smr D01-Bergamo 1,04 1,00 1,08 D02-Dalmine 1,06 1,00 1,06 D03-Seriate 0,99 0,92 1,07 D04-Grumello 0,93 0,84 1,02 D05-Valle Cavallina 1,02 0,93 1,10 D06-Monte Bronzone-Basso Sebino 1,03 0,92 1,14 D07-Alto Sebino 0,83 0,75 0,92 D08-Valle Seriana 1,09 1,03 1,15 D09-Valle Seriana Superiore e Valle di Scalv 1,06 0,98 1,14 D10-Valle Brembana 0,93 0,86 1,01 D11-Valle Imagna e Villa d'almè 0,87 0,80 0,95 D12-Isola Bergamasca 0,96 0,91 1,01 D13-Treviglio 0,97 0,92 1,03 D14-Romano di Lombardia 0,99 0,93 1,06

13 Polmone Il più importante fattore di rischio nel tumore del polmone è rappresentato dal fumo di sigaretta: esiste infatti un chiaro rapporto dose-effetto, e questo vale anche per il fumo passivo, tra questa abitudine e la neoplasia. Ciò significa che più si è fumato (o più fumo si è respirato nella vita), maggiore è la probabilità di ammalarsi. Questa relazione vale in particolare per alcuni sottotipi di cancro al polmone: il carcinoma spinocellulare e il microcitoma. Il fumo di sigaretta contiene numerose sostanze che agiscono direttamente (cioè con lesioni immediate) o indirettamente (cioè con lente modificazioni nel corso del tempo) a livello dei bronchi. Per fare un esempio, sono cancerogeni diretti gli idrocarburi aromatici policiclici (cioè i prodotti della combustione, tra cui il ben noto benzopirene) e le nitrosamine (derivati dell'ammoniaca usati nella lavorazione delle sigarette); invece i fenoli e le aldeidi (contenuti per esempio nella carta) si sono dimostrati fattori indiretti, cioè sono in grado, col tempo, di promuovere la trasformazione delle cellule in senso tumorale. Esistono poi altri cancerogeni chimici come l'amianto (asbesto), il radon, i metalli pesanti, il catrame e gli oli minerali, che provocano il tumore del polmone soprattutto in quella parte di popolazione che viene a contatto con queste sostanze per motivi di lavoro: si parla in questo caso di esposizione professionale.

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16 Fegato Epatopatie croniche rappresentano il più importante fattore di rischio; possono essere date da virus epatitici di tipo B e C, che si trasmettono attraverso il sangue o i rapporti sessuali o dalla madre al figlio durante la gravidanza. Se l'epatite diventa cronica può causare, anche dopo molti anni, la degenerazione tumorale degli epatociti. Cirrosi la cirrosi è una malattia che si sviluppa quando, per qualsiasi motivo (infezioni da virus e da parassiti, abuso di alcol, malattie autoimmuni, intossicazioni da farmaci e da sostanze chimiche e altro), le cellule del fegato vengono danneggiate e sostituite con tessuto cicatriziale. Si stima che circa il cinque per cento delle persone con cirrosi sviluppi un tumore del fegato. Aflatossine si tratta di una classe di sostanze che si sviluppa in alcuni tipi di muffa; sono considerate contaminanti di alcuni alimenti per questo la loro concentrazione viene costantemente controllata.

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19 Stomaco Diversi sono i fattori chiamati in causa per spiegare la nascita e lo sviluppo del tumore dello stomaco; tra essi, l'alimentazione gioca un ruolo importante: una dieta ricca di amidi, grassi e cibi affumicati o salati (che contengono nitriti e nitrati precursori di cancerogeni come le nitrosamine) ne può favorire l'insorgenza, così come il consumo di alcol e il fumo di sigaretta, che possono contribuire alla trasformazione del tessuto gastrico in senso tumorale. Di recente, inoltre, ha assunto sempre maggiore importanza il ruolo svolto dall'helicobacter pylori, un batterio responsabile anche dell'ulcera gastrica e duodenale: la sua presenza nello stomaco, infatti, può alterare - nel corso di anni - i delicati equilibri che esistono a livello dell'organo. È stato poi dimostrato che esiste una predisposizione familiare che contribuisce alla genesi della malattia; alcune alterazioni a carico di determinati geni (tra i quali p53 e APC) sono causa dell'insorgenza di tumori in diversi organi, tra i quali lo stomaco (si parla, in questi casi, di sindrome di Linch di tipo II).

20 Stomaco - Maschi

21 Stomaco - Femmine

22 Colon-retto Fattori nutrizionali: molti studi dimostrano che una dieta ad alto contenuto di calorie, ricca di grassi animali e povera di fibre è associata a un aumento dei tumori intestinali; viceversa, diete ricche di fibre (cioè caratterizzate da un alto consumo di frutta e vegetali) sembrano avere un ruolo protettivo. Fattori genetici: è possibile ereditare il rischio di ammalarsi di tumore del colonretto se nella famiglia d'origine si sono manifestate alcune malattie che predispongono alla formazione di tumori intestinali. Tra queste sono da segnalare le poliposi adenomatose ereditarie Si tratta di malattie trasmesse da genitori portatori di specifiche alterazioni genetiche, e che possono anche non dar luogo ad alcun sintomo. La probabilità di trasmettere alla prole il gene alterato è del 50 per cento, indipendentemente dal sesso. Fattori non ereditari: sono importanti l'età (l'incidenza è 10 volte superiore tra le persone di età compresa tra i 60 e i 64 anni rispetto a coloro che hanno anni), le malattie infiammatorie croniche intestinali (tra le quali la rettocolite ulcerosa e il morbo di Crohn), una storia clinica passata di polipi del colon o di un pregresso tumore del colon-retto.

23 Colon-retto - Maschi

24 Colon-retto - Femmine

25 Mammella L'età: più dell'80 per cento dei casi di tumore del seno colpisce donne sopra i 50 anni. La familiarità: circa il 10 per cento delle donne con tumore del seno ha più di un familiare stretto malato (soprattutto nei casi giovanili). Vi sono anche alcuni geni che predispongono a questo tipo di tumore: sono il BRCA1 e il BRCA2. Le mutazioni di questi geni sono responsabili del 50 per cento circa delle forme ereditarie di cancro del seno e dell'ovaio. Gli ormoni: svariati studi hanno dimostrato che un uso eccessivo di estrogeni (gli ormoni femminili per eccellenza) facilitano la comparsa del cancro al seno. Per questo tutti i fattori che ne aumentano la presenza hanno un effetto negativo e viceversa (per esempio, le gravidanze, che riducono la produzione degli estrogeni da parte dell'organismo, hanno un effetto protettivo). Le alterazioni del seno, le cisti e i fibroadenomi che si possono rilevare con un esame del seno non aumentano il rischio di cancro. Sono invece da tenere sotto controllo i seni che alle prime mammografie dimostrano un tessuto molto denso o addirittura una forma benigna di crescita cellulare chiamata iperplasia del seno. Anche l'obesità e il fumo hanno effetti negativi.

26 Mammella

27 Prostata Ogni uomo che abbia compiuto i 45 anni di età viene considerato a rischio, perché il tumore della prostata insorge tipicamente dopo quell'età, mentre è raro tra i giovani, come dimostrato da alcune statistiche: se a 40 anni la probabilità è di 1 caso su , tra i 60 e gli 80 anni diventa di 1 su 8. Si ritiene, inoltre, che la maggior parte degli ottantenni presenti una forma di tumore della prostata, anche se molto spesso si tratta di malattie benigne. Gli altri fattori di rischio noti, a parte l'età, sono una dieta ricca di grassi saturi e la presenza in famiglia di altri casi: per quest'ultima categoria il rischio è doppio rispetto alla popolazione generale. Inoltre, anche i geni sembrano avere un ruolo nell'aumento del rischio, soprattutto se all'interno della famiglia si sono già avuti altri casi: gli uomini che hanno la mutazione del gene BRCA1 o 2 (gli stessi implicati nel tumore del seno) hanno un rischio che è da 2 a 5 volte quello degli uomini con i geni non mutati.

28 Prostata

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33 Prevenzione Corretta alimentazione (incremento consumo frutta e verdura, riduzione grassi animali, riduzione sale, incremento fibre, attenzione alle modalità di cottura) Abolizione del fumo Limitazione introduzione alcolici Estensione adesione programmi screening (mammografia, sangue occulto fecale, pap test) Attività fisica regolare

34 Una alimentazione corretta può ridurre la mortalità tumorale del 30-35%

35 L abolizione del fumo può ridurre la mortalità tumorale del 25-30%

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38 Nel 2001, esperti hanno concluso che i tumori del colon, del seno (in post-menopausa), dell'endometrio, reni, esofago sono associati con l'obesità. Alcuni studi hanno anche riportato i legami tra obesità e cancro della colecisti, ovaie, pancreas Vainio H, F. Bianchini IARC manuali di prevenzione del cancro. Volume 6: controllo del peso e attività fisica. Lione, Francia: IARC Press, 2002.

39 Per arrivare a 30 minuti di attività fisica moderata al giorno è sufficiente: - andare a lavorare a piedi o in bicicletta - evitare la macchina per piccoli spostamenti - organizzare una passeggiata con gli amici o una corsa nel parco - fare le scale invece di prendere l ascensore - scendere prima dall autobus - dedicarsi al giardinaggio o ai lavori di casa - giocare con i bambini.

40 Non aspettiamo il miracolo terapeutico ma cambiamo le nostre abitudini