Città di Pescara Medaglia d oro al Merito Civile Servizio Servizi Diretti Alla Persona

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1 CITTA DI PESCARA Città di Pescara Medaglia d oro al Merito Civile Servizio Servizi Diretti Alla Persona P.di.O 2011 MONITORAGGIO DELLE ATTIVITA SVOLTE - I SEMESTRE 2011 Settore: POLITICHE SOCIALI Servizio: SERVIZI DIRETTI ALLA PERSONA Dirigente - Dott.Germano Marone - Responsabile del Servizio- Dott.ssa Rosa Toritto Il 30 marzo u.s., con la pubblicazione del Piano Sociale Regionale sul BURA (Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo), la Regione Abruzzo ha dato il via alla procedura per la predisposizione, l approvazione e la presentazione dei nuovi Piani di Zona entro il Pertanto, le attività previste nel nuovo Piano hanno avuto inizio dal 01 luglio u.s., mentre, per tutta la durata del primo semestre 2011, su decisione regionale, sono state prorogate le attività previste nel Piano di Zona dei Servizi Sociali 2007/2009, attraverso l iter indicato dalla norma per ognuna delle tipologie di servizio interessate. Con l obiettivo di continuare a contrastare gli effetti della crisi economica e occupazionale, che ha destabilizzato numerose famiglie, si è data prosecuzione, con nuovo bando, agli interventi proposti nel 2009 a sostegno del reddito, mirati a supportare la capacità di spesa dei nuclei interessati dalla stessa crisi. Nel corso del I semestre 2011, si è provveduto a completare l it er procedurale per l erogazione di un contributo economico a tutti gli aventi diritto. I concorrenti che hanno partecipato allo specifico Avviso Pubblico, ai sensi di quanto previsto dal Regolamento Comunale per il fondo di sostegno al reddito delle famiglie in difficoltà economiche e approvato con Determina Dirigenziale n. 703 PS del , sono stati n. 181, dei quali n. 118 sono risultati i soggetti fruitori del beneficio in parola, in quanto possessori dei requisiti richiesti dal Bando citato. PER LE ATTIVITA CONSOLIDATE non previste nel Piano di Zona 2007/09, ma diversamente normate, si è provveduto a: istruire n. 275 pratiche per la concessione di assegno familiare per famiglie con almeno n. tre figli minori e n.113 pratiche per la concessione di assegno di maternità, di cui agli artt. 65 e 66 della L. 448/98; inserimento in attività lavorative presso Settori Comunali dei n.9 utenti del dipartimento di salute mentale della ASL e relativa erogazione di contributi economici; inserire in attività lavorative presso Settori Comunali n. 9 utenti assistiti dal dipartimento di salute mentale della ASL e relativa erogazione di contributi economici; per questo intervento è stato organizzato un tavolo di lavoro con la AUSL ed i Settori del Comune interessati per un miglior utilizzo dei borsisti 1

2 basato sulle reali esigenze dell Ente e le loro capacità residuali e formazione pregressa. istruire n. 4 pratiche per l'erogazione del contributo regionale per l' abbattimento delle barriere architettoniche concessione di contributi a n. 5 tra Enti, Associazioni ed altri Organismi operanti nel Settore Politiche Sociali, ai sensi del Regolamento Comunale di cui alla Delibera di G.C. n. 23 del provvedere all invio di n. 7 pratiche al SUAP, per il rilascio di autorizzazione al funzionamento, delle strutture convenzionate Agli inizi del primo semestre 2011, si è inoltre provveduto a: rilevare i dati relativi alle attività dell anno finanziario precedente, con annessa elaborazione della relazione finale di gestione, ai sensi dell art. 151 comma 6 del testo unico delle leggi sull ordinario degli Enti locali, nonché all individuazione delle somme da conservare tra i residui attivi e passivi compilare per via telematica, le schede dell Osservatorio Regionale per il coordinamento dei flussi di aggiornamento dei dati statistici rilevare i dati richiesti dal Ministero dell Interno, in merito alle n. 8 strutture di accoglienza per anziani presenti sul territorio PER LE ATTIVITÀ CONSOLIDATE, previste nel Piano di Zona e considerate tra i Servizi Generali, è stato assicurato: Servizio di Segretariato Sociale E stato finalizzato al superamento delle difficoltà di accesso ai servizi del territorio, attraverso l eliminazione delle barriere informative, culturali, fisiche, organizzative e burocratiche e promuovendo nel contempo, unitarietà di accesso, capacità di ascolto, funzione di orientamento, capacità di accompagnamento, funzione di filtro, funzioni di osservatorio e monitoraggio dei bisogni e delle risorse, oltre ad avere funzione di trasparenza e fiducia nei rapporti tra cittadino e servizio. La disponibilità del personale addetto al Servizio di Segretariato Sociale a ricevere per appuntamento fuori l orario di apertura dello sportello è una delle procedure seguite per aumentare il sistema d accesso all informazione da parte dell utenza. Nel corso del I semestre 2011, si sono rivolti all o Sportello di Segretariato Sociale della sede comunale ed ai relativi sportelli di decentramento, n cittadini, per un numero complessivo di interventi, articolati tra le diverse tipologie: - informazione, che, partendo dall ascolto delle richieste e dei bisogni dell utente, ha garantito informazioni chiare, esaurienti e aggiornate ed attivato strategie di superamento di svantaggi personali e ambientali - orientamento accompagnamento, funzione che si colloca in una fase più avanzata rispetto alle funzioni meramente informative. Il Segretariato Sociale, infatti, non si limita a fornire informazioni, ma indirizza attivamente l utente, con particolare riferimento a persone che non sono in grado di utilizzare l informazione a causa di barriere culturali, linguistiche, logistiche, fisiche, psichiche, verso altre strutture erogatrici di servizi. - accesso ai servizi - l accompagnamento svolto dal Segretariato Sociale si configura anche come possibilità di Accesso Diretto quando, oltre al 2

3 bisogno informativo, si evidenziano problemi di natura sociale e sociosanitaria. Segretariato Sociale per numero di utenti 39% 36% 10% Circoscrizione Portanuova Circoscrizione Castellammare 15% Circoscrizione Colli Sede Centrale Segretariato Sociale per numero di interventi 40% 36% 11% Circoscrizione Portanuova Circoscrizione Castellammare 13% Circoscrizione Colli Sede Centrale Servizio Sociale Professionale Il Servizio Sociale Professionale ha svolto attività finalizzata alla lettura e decodificazione della domanda, alla presa in carico delle persone, delle famiglie e/o dei gruppi sociali riportati ed elencati nei vari servizi descritti nella presente relazione, all attivazione ed integrazione dei servizi e delle risorse in rete, all accompagnamento e all aiuto nel processo di promozione ed emancipazione degli utenti. Servizio di Pronto Intervento Sociale Il Servizio, è stato gestito in collaborazione con n. 6 Associazioni di Volontariato e n. 17 Parrocchie. 3

4 E stata garantita una prima risposta di bassa soglia all emergenza, pur non rappresentando una via preferenziale della presa in carico. Tale servizio, articolato su due livelli di azione, ha fornito i mezzi necessari al soddisfacimento dei bisogni fondamentali di vita, per un tempo limitato, a tutti coloro che, per qualsiasi motivo, ne sono stati sprovvisti a causa di improvvise ed imprevedibili situazioni contingenti personali e/o familiari. Sono stati supportati i nuclei familiari più deboli e privi di una adeguata rete parentale ed amicale di riferimento (coppie di anziani o anziani soli, famiglie con presenza di portatori di handicap in situazione di gravità, donne sole con minori, etc.), attraverso interventi quali: pagamenti di utenze domestiche, rimborso spese di viaggio, interventi economici di emergenza di maggiore entità, oltre che a fronteggiare le emergenze alimentari attraverso la distribuzione o la fornitura di beni alimentari, l emergenza sanitaria attraverso l acquisto o la consegna di farmaci, vestiario, l emergenza abitativa attraverso la collocazione in strutture alberghiere, oppure, per i senza fissa dimora, in centri di accoglienza o ricoveri provvisori. Anche nei primi mesi del 2011, come già avvenuto per il 2010, le nuove procedure contabili programmatiche, finalizzate al rispetto della L. 102/09, e la gestione in dodicesimi delle risorse finanziarie hanno comportato un rallentamento dell attività amministrativa con conseguente diminuzione del numero degli utenti assistiti e del numero degli interventi effettuati. Sono stati n gli interventi garantiti a n. 457 utenti in situazione di grave precarietà socio-economica, dei quali n. 338 italiani, n. 119 stranieri. Pronto Intervento Sociale per numero di interventi 2% 3% 14% 41% 1% 39% Sostegno Economico Pagamento Utenze Inserimento in Albergo Alimenti Farmacia Centro Operativo Sociale AREA MINORI E FAMIGLIA Servizio di residenzialità per minori comunità educative Le due strutture residenziali La Rosa e La Volpe, ambedue gestite dal CEIS, in collaborazione con l Ente, hanno accolto nel I sem estre 2011, n. 27 minori in difficoltà. 4

5 Il servizio di residenzialità, è stato attivato su richiesta dei Servizi Sociali ed è stato finalizzato ad offrire ai piccoli ospiti, un ambiente protetto ed una dimensione familiare di vita, oltre a garantire loro il mantenimento di tutte le realtà abituali di riferimento, ed il contatto e l interazione con i genitori. E stata inoltre garantita la valutazione delle competenze genitoriali, con annessa terapia familiare per il recupero e la ricostruzione dei ruoli materni e paterni. Tale attività ha rappresentato una buona alternativa al ricovero dei minori in Istituto, comportando tra l altro un economia di spesa per l Amministrazione Comunale. Altri n. 39 minori privi di famiglia o allontanati dalla famiglia d'origine, su disposizione del Tribunale per i Minorenni o del Servizio Sociale dell'ente, sono stati collocati in strutture residenziali adeguatamente selezionate per garantire loro la permanenza in un ambiente sano, accogliente e, quanto più possibile, simile ad una famiglia per favorirne un buon percorso educativo. Nel periodo di istituzionalizzazione dei minori, il Servizio Sociale si è preoccupato di intervenire sulla famiglia d origine, con l obiettivo di creare un ambiente più idoneo alla crescita del minore stesso. Affido familiare intrafamiliare ed adozione Il Servizio, che opera attraverso equipe costituite da operatori sociali e sanitari, sia sulla base di accordi già in atto, che di nuovi protocolli di integrazione sociosanitaria, ha assicurato n. 12 affidi eterofamiliari e n. 23 affidi intrafamiliari. Il servizio, istituito quale alternativa all'istituzionalizzazione, si pone l obiettivo di garantire, a minori a rischio, la collocazione in famiglie adeguatamente formate e supportate dai servizi sociali interessati, per il tempo necessario al potenziamento delle capacità genitoriali della famiglia d origine, sulla base di progetti individualizzati elaborati in funzione del futuro rientro del minore nel proprio nucleo. Il Servizio Adozioni che ha, invece la funzione di proteggere e tutelare la crescita di un minore in stato di abbandono attraverso l accoglienza definitiva in un nucleo familiare, ha seguito n. 6 nuove adozioni di minori e curate n. 18 richieste. Per il servizio adozioni, l equipe territoriale integrata per l adozione nazionale e internazionale provvede alle attività istruttorie e di sostegno in collegamento con il Tribunale per i Minorenni, la Regione, la Commissione per le adozioni internazionali. A differenza del Servizio affido, che stenta a decollare, in quanto in città manca la cultura dell accoglienza, il servizio adozioni è senz altro più efficace e segue la famiglia adottiva per un lungo periodo dopo l ingresso del bambino, anche mediante gruppi guidati di auto-aiuto. Servizio-Socio-Psico-Pedagogico per minori educativa ed Assistenza domiciliare Il Servizio socio-psico-educativo, affidato in convenzione alla Cooperativa Orizzonte di Pescara, è finalizzato a ridurre il numero di minori istituzionalizzati, sostenendoli nello sviluppo di adeguate modalità di comunicazione dei bisogni e riducendone le patologie comportamentali. Le prestazioni sono a carattere squisitamente educativo e non puramente domestico, stabilendo rapporti di rete con tutte le realtà territoriali che hanno in cura il bambino supportando al tempo stesso, i genitori nel processo di crescita dei figli. 5

6 All interno del Servizio socio-psico-educativo per i minori, è già ricompresa, l assistenza domiciliare erogata come servizio di home visiting, in stretta connessione con il Servizio di counseling. L Assistenza Domiciliare Educativa rappresenta un nuovo livello essenziale regionale. Il servizio, erogato all interno del Servizio socio-psico-educativo per i minori affidati alla Cooperativa Orizzonte, ha assunto, una sua autonomia ed una sua specificità. Tale servizio, che si propone di potenziare le capacità genitoriali attraverso uno specifico percorso educativo e di contenere il fenomeno della istituzionalizzazione e/o dell allontanamento di minori dal nucleo familiare di appartenenza, è rivolto a famiglie vulnerabili con adeguate capacità, che necessitano di un supporto educativo familiare per la gestione e la cura dei figli. I minori seguiti nell ambito del Servizio, sono stati n Servizio di Mediazione Familiare Il servizio è stato rivolto a coppie separate o in via di separazione, divorziate o in via di divorzio e famiglie in crisi, attraverso l attivazione di uno sportello di ascolto e sostegno, ubicato presso i locali dei Servizi Sociali, in Convenzione con l Associazione Prospettive. Si sono rivolte allo sportello n. 14 coppie, di cui n. 8 sono state prese in carico. Centri Diurni per minori: EL PELE DEZI THOMAS OCCUPIAMOCI NON PREOCCUPIAMOCI In collaborazione con varie associazioni di volontariato, anche in attuazione delle varie annualità della L.285/00, è stata data prosecuzione alle attività della rete di centri sociali destinati ai minori, apposite in strutture. Sono stati realizzati laboratori, corsi di pattinaggio e break-dance, esperienze di cittadinanza attiva e momenti di incontro significativi e di socializzazione tra gruppi di pari e con adulti. I minori che hanno frequentato i Centri, nel primo semestre 2011, sono stati n Il Servizio ha inteso fornire a minori che vivono in situazione di estrema precarietà, o in situazione di degrado abitativo e di deprivazione culturale e relazionale, un luogo accogliente in cui potersi esprimere e sviluppare adeguatamente capacità e talenti. Inoltre, attraverso l intervento di mediazione si è inteso promuovere una adeguata integrazione socio-culturale dei minori extracomunitari inseriti nel centro e delle loro famiglie, al fine di garantire ai minori il soddisfacimento di diritti fondamentali. I Centri, attivati con la modalità della co-progettazione e del co-finanziamento, hanno garantito un servizio di accompagnamento scolastico, un servizio mensa ed attività didattiche ( anche finalizzate ad una conoscenza di base per l utilizzo di PC), ludiche, creative e ricreative, ed all occorrenza interventi di assistenza psicoeducativa. Sportello Antiviolenza Mediante l erogazione di un contributo all Associazione Ananke, hanno avuto accesso allo sportello del Centro Antiviolenza, n. 57 donne vittime di violenza, di cui n. 28, prese in carico, attraverso un supporto di tipo psicologico, legale e mediante l accompagnamento ai vari servizi territoriali di riferimento. Lo sportello, 6

7 riconosciuto a livello ministeriale come punto di riferimento interregionale, ha anche un numero telefonico sperimentale cui le donne, vittime di violenza intra ed extra familiare, possono rivolgersi per trovare sostegno e ricevere informazioni utili. Grafico A) - Area Minori e Famiglia - Distribuzione degli utenti tra i servizi attivati comprese le attività di sviluppo Area Minori e Famiglia 4% 4% 8% 9% 5% 4% 22% Serv. di Residenzialità Affido Familiare, Intrafamiliare e Adozioni Serv. Socio Psico-Educ. e Ass.Dom. Educ. Centri Diurni per Minori Sportello Antiviolenza Piano Famiglia - "Avviciniamoci" Serv. di Mediazione Familiare Sostegno al reddito 44% AREA ANZIANI R.A. Casa di Riposo Comunale In attesa che i lavori di ristrutturazione della Casa di Riposo Comunale vengano ultimati, l Amministrazione ha provveduto ad assistere 20 anziani presso strutture convenzionate ed alla conseguente gestione delle rette. Per garantire agli utenti bisognosi (anziani e disabili) e/o alle loro famiglie la copertura totale o parziale della retta per il soggiorno nelle suddette strutture è stato valutato il reddito ISEE, sulla base dei criteri stabiliti dal vigente Regolamento dei Servizi Sociali dell Ente. E stata avviata la procedura, che sta proseguendo nel secondo semestre, per la verifica del reddito dei succitati utenti ed il ricalcalo della retta da versare al Comune. R.S.A. Sulla base della valutazione da parte dell Equipe multidimensionale e/o del Servizio Sociale Professionale, circa il bisogno della residenzialità, è stato predisposto per n. 10 anziani e disabili gravi, un progetto personalizzato per il ricovero in strutture convenzionate con la ASL. Al fine di garantire agli utenti bisognosi (anziani e disabili) o alle loro famiglie la copertura totale o parziale della retta per il soggiorno nelle suddette strutture è stato valutato il reddito ISEE, sulla base dei criteri stabiliti dal vigente Regolamento dei Servizi Sociali dell Ente. 7

8 Servizio di Assistenza Domiciliare Sociale e Domiciliare Integrata Il Servizio di assistenza domiciliare sociale ad anziani e disabili si è svolto in convenzione con Cooperative Sociali, sulla base di progetti personalizzati, ed ha assistito nel corso del I semestre 2011, n. 364 utenti. Mediante l erogazione di prestazioni di natura socio-assistenziale diversificato e con obiettivi progettuali flessibili quali: interventi di cura e di igiene della persona, di aiuto nella gestione della propria abitazione, di sostegno psicologico, di assistenza sociale o socio-educativa a domicilio, ci si è proposti di favorire la permanenza della persona anziana nel proprio domicilio. La partecipazione dell utenza al costo del servizio è stata garantita attraverso la valutazione del reddito ISEE, sulla base dei criteri stabiliti dal vigente Regolamento dei Servizi Sociali dell Ente. Nel primo semestre, l aumento considerevole delle richieste di servizio a fronte di una spesa ridotta di ,00 rispetto al 2010 ha occupato il personale del servizio sociale professionale nell attività di verifica di numerosi PAI (Piani Assistenziali Individuali), per il recupero di alcune ore di servizio da utilizzare soprattutto per l assistenza integrata ineluttabile. In data con atto n. 43 il Consiglio comunale ha approvato il Regolamento del Servizio di Assistenza Domiciliare. In attuazione di detto Regolamento ai fini della contribuzione dell utente al costo del servizio e dell ammissione allo stesso, è iniziata la procedura per un attenta verifica della parità di bisogno, utilizzando non solo i parametri ISEE ma anche indici induttivi quali: a. detenzione di beni che inducano ad escludere stati di indigenza; b. esercizio di attività anche di carattere precario ed irregolare che producano reddito non dichiarato la cui entità riduca lo stato di bisogno. Teleassistenza e Telesoccorso Il servizio ha assicurato una tutela a distanza ad anziani e soggetti fragili, mediante la pronta disponibilità a ricevere le segnalazioni degli utenti in caso di emergenza ed attraverso contatti programmati con gli assistiti. Nonostante sia stata rilevata una certa dubbiosità da parte degli anziani ad attivare il servizio, ha interessato n. 37 utenti che vivono soli o che restano soli per diverse ore nell arco della giornata. Centri Sociali per Anziani Sono state garantite, attraverso il nuovo appalto, presso strutture polivalenti di tipo aperto e dislocate nelle tre circoscrizioni cittadine, iniziative volte alla socializzazione, aggregazione, recupero e sostegno in favore di anziani (con funzione di sollievo anche alla famiglia con gravi carichi assistenziali in particolari momenti della giornata). Tali attività, mirate alla prevenzione dell istituzionalizzazione, al sostegno ed al miglioramento/mantenimento dell autonomia residua, sono state rivolte a n. 930 anziani. Grafico B) - Area Anziani - Distribuzione degli utenti tra i servizi attivati comprese le attività di sviluppo 8

9 12% Area Anziani 2% 24% 2% 60% R.A. Casa di Riposo ed R.S.A. Serv. Di Ass. Dom. e Dom. Integrata Telessistenza - Telesoccorso Centri Sociali Donne Ora Visibili AREA DISABILI Centri Diurni Per Disabili Si è provveduto a dare prosecuzione alla realizzazione della rete comunale dei centri diurni per disabili, monitorata e supervisionata, mediante il sistema della coprogettazione. I quattro Centri Diurni in rete con l Amministrazione Comunale, sono stati gestiti da Associazioni di Volontariato, costituite da disabili o da familiari di disabili, e più precisamente: l Associazione ANFFAS, l Associazione Regionale Down Abruzzo, L Associazione AISM e l Associazione Diversuguali, che hanno garantito le attività a n. 70 utenti. Con lo scopo di prevenire l isolamento del disabile, di garantire una partecipazione sociale attiva, i suddetti Centri hanno favorito l acquisizione di un maggiore livello di autonomia. Inoltre, attraverso la partecipazione dei disabili a laboratori appositamente strutturati ci si è proposti di potenziare le capacità residue e lo sviluppo delle abilità e delle competenze dei disabili stessi. Sono stati previsti interventi individualizzati che hanno tenuto conto dei bisogni soggettivi e della peculiarità delle diverse forme di disabilità. Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata Legge 104 Il Servizio di assistenza domiciliare integrata gestito in stretto rapporto con la AUSL, ha evitato ricoveri ospedalieri impropri a n. 143 persone non autosufficienti o di recente dimissione ospedaliera, mantenendoli nel proprio ambiente di vita, mediante l erogazione a domicilio di prestazioni socio-assistenziali e sanitarie (cure mediche o specialistiche, infermieristiche, riabilitative). Così come si è verificato per il servizio di assistenza domiciliare per anziani, anche per l Assistenza Domiciliare per i disabili il personale del Servizio Sociale Professionale è stato impegnato per l attività di verifica dei PAI, per il recupero di alcune ore di servizio da utilizzare prevalentemente per l assistenza integrata ineluttabile. 9

10 Assistenza scolastica specialistica per l autonomia e la comunicazione Il Servizio ha assicurato ad alunni portatori di handicap appartenenti alle scuole di ogni ordine e grado l assistenza all autonomia ed alla comunicazione in ambito scolastico. Ha garantito loro l integrazione sociale ed il diritto allo studio nonché, supportando il ruolo educativo proprio della scuola e delle famiglie, ha messo in essere tutte le strategie per rimuovere, per quanto possibile, gli ostacoli alla partecipazione degli alunni svantaggiati alla vita scolastica. Nel primo semestre gli alunni assistiti sono stati n. 94 appartenenti alle scuole superiori, per un totale di n ore, e n. 151 appartenenti alle scuole dell obbligo, per un totale di n ore. E stato inoltre garantito il servizio a domicilio per le lunghe assenze da scuola degli alunni disabili, al fine di non vanificare il lavoro svolto nelle scuole. Trasporto Disabili Per garantire il diritto allo studio è stato espletato il servizio di trasporto ed assistenza al trasporto casa-scuola a favore di alunni disabili, frequentanti le scuole cittadine di ogni ordine e grado,impossibilitati a servirsi autonomamente dei mezzi pubblici. Hanno usufruito di tale servizio n. 45 disabili in situazione di gravità. Grafico C) - Area Disabili - Distribuzione degli utenti tra i servizi attivati comprese le attività di sviluppo 17% Area Disabili 12% 7% 24% 40% Centri Diurni Serv. Di Ass. Dom. Integrata - L.104 Ass. Scolast. Specialistica Trasporto Piano Locale Per La Non Autosufficienza AREA DELL INCLUSIONE SOCIALE Famiglie al centro In convenzione con la CARITAS, il progetto ha consentito di: - realizzare una nuova fase di gestione delle collaborazioni inter-istituzionali ed intersettoriali, sia all interno dell amministrazione che all esterno; - favorire il decentramento dei servizi ed accrescere la partecipazione alle scelte programmatorie da parte dei cittadini e delle Circoscrizioni; 10

11 - affrontare i problemi legati all inclusione sociale secondo un ottica di area vasta metropolitana, in rete con le Amministrazioni locali e gli Ambiti sociali della cintura metropolitana; - favorire l attivazione di una partnership sociale strategica, che programmi in modo coerente, partecipato e prospettico, le attività di rilevanza sociale secondo un approccio comunitario e che veda protagonisti, allo stesso tavolo, le istituzioni locali e periferiche, il terzo e quarto settore, il mondo produttivo ed economico, la rete dei servizi locali; - costituire Servizi per la famiglia per la tutela ed il sostegno alle famiglie di minori in situazione di devianza. Gli utenti assistiti in tal senso, nel primo semestre 2011, sono stati n. 167, per un totale di n. 463 interventi. Sostegno economico all inclusione il Servizio Sociale Professionale ha previsto percorsi di inclusione, definiti su progetti individualizzati, da realizzare attraverso la messa in rete di tutte le risorse interne ed esterne, pubbliche e del privato sociale operanti sul territorio. Sono state tra l altro previste misure di sostegno di tipo economico destinate a coloro che, vivendo in situazione di marginalità, possono essere coinvolti in fenomeni di esclusione sociale. Nell arco del primo semestre 2011, il servizio è stato garantito a n. 68 soggetti fragili, dei quali n. 29 con figli minori a carico. Inserimento di Ospiti della Comunità Terapeutica LAAD Socialmente Utili Sotto la Supervisione dell Ufficio Verde Pubblico in Lavori Nell ambito della prevenzione e del recupero delle dipendenze, il Servizio ha promosso un momento di inserimento lavorativo protetto e monitorato prima di una definitiva dimissione dalla Comunità, dei giovani che hanno completato il loro percorso di recupero. L intervento ha inteso verificare il livello di interiorizzazione raggiunto dai giovani in relazione ad una giusta dinamica tra diritti e doveri e al tempo stesso, favorire la presa di coscienza della capacità maturata di misurasi con le difficoltà del mondo esterno e con le fragilità del proprio mondo interiore. Nel semestre sono stati inseriti in lavori socialmente utili n. 35 giovani. Mini alloggi per persone affette da HIV positivo e patologie correlate, prive di adeguati riferimenti familiari ed in grado di una buona autonomia gestionale Ha avuto prosecuzione il percorso di recupero destinato a n. 2 ospiti della Casa Famiglia Il Samaritano che, grazie all attività congiunta tra Operatori Sanitari del Reparto Infettivologia della AUSL, Operatori della struttura Sanitaria, e Servizi Sociali del Comune, ha facilitato il recupero della capacità di autonomia, mirato a restituire loro uno stile di vita il più possibile normale. Centri di accoglienza per donne e minori I Centri convenzionati, destinati a donne sole o con minori in situazione di grave marginalità e precarietà socio economica, hanno ospitato, per conto del 11

12 Comune di Pescara, n. 11 donne e n. 11 minori in luogo accogliente, oltre che fornire loro un servizio di orientamento ed accompagnamento ai servizi. E stato, inoltre, garantito un servizio di counseling mirato a supportare le donne nel loro processo di inserimento socio-lavorativo ed a migliorarne le capacità genitoriali. I minori ospiti sono stati inseriti in strutture scolastiche oltre che inseriti nei laboratori e attività ludico- ricreative, realizzate nei Centri stessi. Servizi ed interventi diurni di prima accoglienza Il fenomeno del disagio sociale e della povertà estrema, diventa sempre più insistente nel nostro paese, soprattutto per la presenza di un numero elevato di cittadini immigrati. Nell area della stazione ferroviaria di Pescara si concentra la maggior parte di persone in situazione di povertà estrema, di gruppi marginali e devianti. Per rispondere ai bisogni espressi da tale targhet, è stato aperto, presso i locali dell Help Center, un centro di prima accoglienza e di orientamento gestito dall Associazione On The Road. Tale centro è stato aperto dalle ore 9,00 alle ore 11,00, e dalle ore 14,30 alle ore 17,00, dal lunedì al sabato, ed ha garantito l accoglienza per interventi di segretariato sociale ( iscrizione alla banca dati, stesura di curricula, ricerca lavoro, utilizzo del P.C., contatti telefonici). Inoltre, nello spazio sosta, gli ospiti hanno avuto la possibilità di consumare la prima colazione, di consultare i giornali quotidiani e di visionare film in DVD e cineforum. Nel pomeriggio, 2 volte a settimana sono stati attivati: un laboratorio di scrittura, un laboratorio teatrale, un laboratorio sartoriale; per 2 giorni a settimana, gli utenti hanno usufruito del servizio docce; infine, per 1 giorno a settimana è stato garantito un servizio di consulenza legale, da parte degli avvocati di strada. Gli utenti in situazione di povertà registrati presso il centro, nel I semestre 2011, sono stati n. 186, di cui, per circa il 50% italiani e circa il 50% stranieri; si è evidenziata fra questi una notevole presenza di romeni, e a seguire di nord-africani; la presenza di uomini è stata dell 84%, mentre di donne, del 16%. Allo scopo di fronteggiare e contenere il più possibile le situazioni di grave disagio, si è inoltre provveduto a garantire, attraverso la Mensa di S. Francesco e la Caritas, n , pasti caldi a n utenti. E stato anche assicurato un servizio doccia a n. 128 utenti. Grafico D) - Area Inclusione Sociale - Distribuzione degli utenti tra i servizi attivati comprese le attività di sviluppo 12

13 7% Area Inclusione Sociale 5% 2% 2% 1% 1% 5% 77% Sostegno Economico Inclusione socio-lavorativa - borse lavoro Recupero ex tox e Minialloggi Centri di Accoglienza per donne e minori Centri di seconda Accoglienza Pasti Mensa di S. Francesco e Caritas Help Center Servizio doccia ATTIVITA' DI SVILUPPO Predisposizione nuovo Piano di Zona dei Servizi Sociali dell Ente d Ambito n.31 Pescara Come surriportato, il 30 marzo u.s. con la pubblicazione del Piano sociale regionale sul BURA (Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo) la Regione Abruzzo ha dato il via alla procedura per la predisposizione, l approvazione e la presentazione dei nuovi Piani di zona entro il I tempi ristretti ( 90 giorni) non hanno impedito all'amministrazione di coinvolgere nel processo formativo del Piano i cittadini, le associazioni di volontariato e, attraverso la loro presenza nel Gruppo di Piano, i rappresentanti delle diverse realtà pubbliche e del privato sociale presenti nel territorio. L'iter formativo del Piano di Zona dei Servizi Sociali del Comune di Pescara è stato avviato sulla base della Direttiva del Sindaco n. 324 del 04 aprile 2011 contenente le Linee Guida per la formazione del Piano di zona dei Servizi Sociali ", che ne ha definito i tempi, le fasi e le finalità ed i contenuti prioritari, nonché la composizione del Gruppo di Piano, organismo di ausilio al Sindaco per la predisposizione e verifica in itinere del Piano. Sulla base delle indicazioni della succitata Direttiva ed ai fini della rilevazione dei bisogni del territorio, in data 12 aprile 2011 e 19.aprile 2011 le associazioni di volontariato e i cittadini sono stati coinvolti nei forum tematici delle associazioni e nel Forum sociale della cittadinanza, per la verifica dei risultati del precedente Piano e per l ascolto dei bisogni direttamente dai cittadini e dalle associazioni attive territorialmente. I risultati degli incontri con i cittadini sono stati presi a base per la stesura del Piano. Nel forum della cittadinanza è emersa l esigenza delle associazioni di momenti sistematici annuali di confronto-incontro tra coloro che operano nella stessa Area d intervento sociale anche finalizzati al monitoraggio degli interventi, organizzati e coordinati dal personale dell Ufficio di Piano. Detti momenti a scadenza semestrale sono stati inseriti nel paragrafo V.2 Informazione,Comunicazione,Partecipazione della Cittadinanza e degli Attori Sociali Sussidiari del Piano. 13

14 Il Gruppo di Piano si è insediato nelle ore pomeridiane del ed ha nominato il proprio coordinatore, ha approvato il regolamento interno con la costituzione di 5 sottogruppi di lavoro ( Infanzia-Adolescenza- Giovani e Famiglia ; Disabilità ; Persone Anziane ; Integrazione ed Inclusione Sociale ; Integrazione Socio-Sanitaria ;) ed il calendario delle attività. Il primo incontro dei Sottogruppi ( Infanzia-Adolescenza- Giovani e Famiglia ; Disabilità ; Persone Anziane ; Integrazione ed Inclusione Sociale ) si è tenuto in data 21 aprile 2011 per la verifica dei servizi attivati nel precedente Piano di Zona e per l Analisi dei Bisogni,in preparazione del Profilo Sociale Locale. Nella seconda riunione plenaria del Gruppo di Piano,il 03 maggio 2011, sono stati definiti ed approvati il Profilo Sociale e l Individuazione delle Priorità, definitivamente approvati dal Sindaco in data 04 maggio Il 05 maggio 2011 i cinque Sottogruppi ( Infanzia-Adolescenza- Giovani e Famiglia ; Disabilità ; Persone Anziane ; Integrazione ed Inclusione Sociale ; Integrazione Socio-Sanitaria ;)sono tornati a riunirsi per l elaborazione progettuale e le proposte di azioni per area d intervento. La terza riunione plenaria, 10 maggio 2011,del Gruppo di Piano è stata impegnata nell esame della bozza preliminare del Piano di Zona. Il 19.maggio 2011 il Gruppo di Piano si è riunito per l approvazione definitiva della bozza definitiva da sottoporre all approvazione del Sindaco e del Consiglio Comunale. Con le organizzazioni sindacali sono stati svolti due incontri di Concertazione per la verifica delle attività svolte nel precedente triennio e per la definizione delle nuove priorità. Gli incontri si sono svolti in data 02 maggio 2011e 12 maggio 2011 prima della sottoscrizione del verbale. In data 24 maggio 2011 il Piano è stato approvato da parte del Sindaco ed in data all unanimità dal Consiglio comunale con atto n.103. Successivamente sono stati sottoscritti l Accordo di Programma con la AUSL ed il Protocollo d Intesa con la Fondazione Caritas per l attuazione del Piano. In data tutti gli atti sono stati inviati alla Regione per la verifica della compatibilità del Piano con l atto di programmazione regionale. Il processo di formulazione del presente Piano di zona, soprattutto attraverso la composizione del Gruppo di Piano, si è caratterizzato per il grado di apertura e di partecipazione, per la sinergia e le alleanze con tutti i soggetti, pubblici e privati, per la soluzione dei problemi sociali, per la capacità di rilanciare i temi dell accesso universalistico ai servizi da parte di tutti i cittadini. Elemento significativo è stata la sistematica collaborazione con la Direzione dell AUSL e dei Distretti, soprattutto in tema di sviluppo dell integrazione sociosanitaria dei servizi. Elemento innovativo di questo Piano è, poi, rappresentato dalla partecipazione attiva della Fondazione Caritas non solo alla stesura ma al co-finanziamento di alcuni servizi ( di Pronto Intervento Sociale, di sostegno alle famiglie, di prevenzione del disagio giovanile e di accoglienza e sostegno a soggetti affetti da HIV) e, conseguentemente, alla sottoscrizione dello stesso Piano di Zona. 14

15 Informazione all Utenza Per facilitare l accesso dell utenza alle informazioni,e quindi ai servizi, oltre alla disponibilità del personale di Segretariato a ricevere il pubblico fuori dall orario di sportello, l Ufficio di Piano ha provveduto all aggiornamento costante delle bacheche presenti presso i propri locali, finalizzati alla conoscenza di tutte le opportunità offerte dal territorio di interesse per l utenza delle politiche sociali. Sul sito web dell Ente è stata resa disponibile la modulistica per l assegno di maternità, per i tre figli a carico, per la concessione dei contributi per l abbattimento delle barriere architettoniche. Inoltre, sul sito è stata messa a disposizione degli utenti, la modulistica per la richiesta di contributi per il sostegno al reddito succitato. La comunicazione interna si è svilupperà attraverso riunioni ravvicinate dell Ufficio di Piano, soprattutto per la programmazione del nuovo Piano ed il monitoraggio degli interventi e dell azione amministrativa, e riunioni quindicinali del Tavolo di coordinamento del Pronto Intervento Sociale. Servizio di contrasto al fenomeno della tratta e alle vittime di tale fenomeno Le attività svolte in convenzione con l Associazione On The Road, ovvero, i progetti: Exit Entry e Includendo, finalizzati a contrastare ogni forma di mercificazione delle persone, in particolare di donne e minori, sono state sospese, in attesa di ammissione a finanziamento da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento delle Pari Opportunità. Centro di seconda accoglienza di via Gran Sasso( Progetto Ponte) Si è data prosecuzione alla collaborazione con la Caritas, per la gestione del progetto Ponte, finalizzato all accoglienza di ex detenuti in fase di reinserimento socio-lavorativo e gestito con i fondi dell 8 per mille. A seguito della chiusura del dormitorio della Caritas, per i lavori di ripristino, la struttura, dotata di n. 22 posti letto, è stata utilizzata anche come dormitorio per i senza tetto. Sono stati n. 140, gli utenti, tra ex detenuti e senza fissa dimora, che nel primo semestre 2011, si sono alternati per l ospitalità notturna presso la struttura in argomento. Pescara Inclusione Il progetto realizzato attraverso l attivazione di un centro di raccordo, denominato Sportello Pescara Include, è stato gestito in convenzione con l Associazione Focolare Maria Regina e con la Caritas ed ha rappresentato un sistema funzionale di mediazione tra domanda e offerta di lavoro. Il servizio è stato mirato a contrastare l esclusione sociale e la povertà con idonee azioni territoriali, a seconda della natura dei fenomeni di esclusione presenti nell ambito, favorendo soprattutto l autonomia della persona esclusa e non l assistenzialismo, attraverso servizi di politica sociale attiva. Il servizio prevedeva un processo di accompagnamento dell utente nell inserimento lavorativo e l uscita dello stesso da una situazione di dipendenza totale dai servizi sociali. Durante il periodo di funzionamento sono stati effettuati colloqui conoscitivi e di primo contatto con gli utenti inviati dal Servizio Sociale dell Ente. 15

16 Sono stati inviati dai Servizi Sociali dell Ente, n. 176 utenti. Gli utenti iscritti allo sportello di Inclusione sono stati n. 143, di cui n. 68 uomini e n. 75 donne; - 27 immigrati, n. 4 di minoranza etnica e n. 112 italiani; inoltre, n. 15 (8 uomini e n. 7 donne) con età superiore ai 50 anni, senza lavoro o a rischio di perderlo. Sono state inoltre contattate telefonicamente ed iscritte in banca dati 38 aziende presenti sul territorio, delle quali 32 si sono rese disponibili ad accogliere nel proprio organico utenti svantaggiati, attraverso la stipula di tirocini formativi. Nel primo semestre 2011, sono state erogate borse lavoro a n. 23 utenti, per un totale di n. 52 mensilità. La tipologia di utenza iscritta allo sportello è stata caratterizzata per il 18% da immigrati, seguiti poi dal target genitore monoparentale per il 16% e dai disoccupati da più di 24 mesi per il 12%. Per quanto riguarda le classi di età, la più rappresentativa è quella che va dai 31 ai 40 anni, con il 32% del totale, seguita dalla fascia dai 41 ai 50 anni con il 28% e dalla fascia dai 18 ai 30 anni per il 24%. Dette attività sono state concluse ad aprile 2011, data di conclusione contrattuale, in quanto nel nuovo Piano Sociale Regionale sono previste procedure diverse per l inserimento socio-lavorativo dei soggetti a rischio di esclusione a totale carico dei fondi sociali europei. Pescara Inclusione Inviati dal Servizio Sociale Iscritti borse lavoro erogate 16

17 Pescara Inclusione - Targhet Italiani 112 Minoranza Etnica 4 Immigrati Microcredito Sociale A seguito di molti incontri intercorsi tra Amministrazione Comunale ed Amministrazione Provinciale di Pescara, Comune di Montesilvano, Fondazione Pescarabruzzo, BBC Abruzzese, Confcooperative, CNA, Unione Industriali, finalizzata alla sottoscrizione di un partenariato, con atto di Giunta n. 437 del , si è stabilito di attuare il servizio di microcredito sociale e la costituzione di un fondo di garanzia per coloro che si trovano in situazione di momentaneo disagio economico. Durante il primo semestre 2011 il Servizio Sociale è stato impegnato nel nucleo di valutazione delle domande per la concessione dei contributi. Sono state n. 91 le domande presentate e n. 18 i contributi concessi. DOV - Donne Ora Visibili Al termine del primo semestre 2011, in collaborazione con l Amministrazione Provinciale ed altri Enti Pubblici e del Privato Sociale, è stato prorogato il progetto Donne Ora Visibili che prevede una serie di azioni prioritarie, quali: - contrastare le forme di lavoro sommerso nell ambito dei lavori domiciliari di cura, - incentivare la professionalizzazione e la qualificazione del lavoro di cura e accrescere la qualità delle prestazioni, - espandere il mercato dei servizi domiciliari di cura, - incentivare l attivazione di percorsi di sostegno alla regolarizzazione mediante lo snellimento delle procedure burocratiche connesse alla regolarizzazione. Inoltre, il progetto, ha lo scopo di: - sensibilizzare l opinione pubblica sulle opportunità che il lavoro di cura può offrire, sia come lavoro individuale, che come lavoro organizzato, sui vantaggi della regolarizzazione e sui diritti da garantire a chi intende prestare assistenza familiare e/o domiciliare di cura, - attivare un sistema di governance in grado di contrastare il lavoro sommerso e incoraggiare un occupazione tutelata di qualità -. Per la realizzazione di tale progetto, è stato attivato, presso il Comune di Pescara, un punto informativo, ai fini della costituzione di una banca dati che consentirà l incrocio tra la domanda di famiglie che necessitano di Assistenti Familiari e l offerta di lavoro da parte di Assistenti Familiari sia italiani che stranieri. Si sono rivolti allo sportello n. 185 tra famiglie e Assistenti familiari, per un numero di interventi pari a

18 Legge n. 296/06 Piano Famiglia E stato sviluppato su due tipologie di intervento a sostegno della famiglia e riconducibile a due diverse schede progettuali. Nel corso del primo semestre 2011, si è proceduto: a dare avvio alle attività ricomprese nella scheda progettuale Avviciniamoci, tese allo sviluppo e al sostegno delle famiglie con presenza di minori allontanati, alle famiglie affidatarie e alle famiglie i cui figli esprimono i primi disagi nell inserimento scolastico. Le azioni progettuali sono state attivate in collaborazione con i Consultori ASL - CIF e UCIPEM di Pescara, con la Cooperativa Orizzonte e la Direzione Didattica 7 Circolo ed hanno coinvolto n. 35 minori in difficoltà. L apertura di uno sportello di ascolto ha consentito a genitori e figli, di comunicare ed elaborare difficoltà e disagi, oltre che ad inviare presso i consultori pubblici, i bisognosi di sostegno alla genitorialità e alla maternità. Inoltre, è stato costituito un gruppo di Auto Aiuto che ha garantito un attività di sostegno a famiglie affidatarie o che vogliono avvicinarsi all esperienza dell affido, per un numero di 12 famiglie. a predisporre gli atti propedeutici alla realizzazione della scheda progettuale Famiglie Extra Large, indirizzato ai nuclei con presenza di quattro o più figli, mediante l erogazione di un contributo una tantum per l abbattimento dei costi e dei servizi. PLNA Piano Locale per la non Autosufficienza Ha avuto prosecuzione il progetto ad alta integrazione socio-sanitaria, P.L.N.A., in convenzione con la ASL. Le attività progettuali, quali: il servizio di assistenza domiciliare, il servizio di assistenza domiciliare integrata, il servizio di assistenza educativa, il servizio di trasporto sociale e l erogazione di assegni di cura, sono state rivolte a n. 100 utenti di qualunque età. Tali servizi hanno avuto come obiettivo la permanenza a domicilio degli utenti affetti da gravi forme di disabilità e, al tempo stesso, ha consentito ai soggetti presi in carico, la fruizione dell assistenza al trasporto nei vari Centri di riabilitazione sanitaria. 10% Attività di Sviluppo Strategica - P.L.N.A. 10% 21% 31% 28% Servizio di Assistenza Domiciliare Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata Servizio di Assistenza Educativa Assegni di Cura Servizio di Taxi Sociale 18

19 Legge 95/95 Piano di interventi in favore della Famiglia Si è provveduto all elaborazione del progetto Interagendo, approvato dalla Giunta Comunale con provvedimento n. 30 del ed all invio dello stesso alla Regione Abruzzo. Le attività progettuali saranno rivolte a supportare le famiglie con presenza di portatori di handicap, anziani, gestanti o madri che, per motivi di salute o per eccessivo carico familiare hanno difficoltà nell'assolvimento degli impegni connessi alla vita quotidiana. COS Centro Operativo Sociale Alla fine del I semestre, a seguito dell individua zione, tramite Avviso Pubblico, di un Associazione di Volontariato a cui affidare le attività, è stato attivato il Centro Operativo Sociale, con l intento di supportare i nuclei familiari più deboli e privi di una adeguata rete parentale ed amicale di riferimento, famiglie con presenza di portatori di handicap in situazione di gravità, donne sole con minori, etc. Le attività garantite sono state: il disbrigo di pratiche amministrative e non, connesse con eventuali situazioni patologiche (pratiche per il riconoscimento dell invalidità e dell handicap, avvio di pratiche per ottenere contributi e o presidi sanitari, ritiro o consegna a domicilio di farmaci o di pannoloni, etc., accompagnamento sul territorio per visite mediche, terapie riabilitative, strutture assistenziali etc), consegna spesa a domicilio. E stato attivato un numero telefonico di Help-line a cui far riferimento, adeguatamente pubblicizzato nei luoghi dove si registra la maggiore presenza di persone che richiedono un pronto intervento e nei nodi di rete del Pronto Intervento Sociale. I servizi di cui sopra sono stati erogati a n. 144 cittadini, per un numero di interventi, su richiesta del Servizio Sociale Professionale dell Ente, da parte dello stesso utente o su segnalazione di altri servizi territoriali o forze dell ordine. Verso la fine del primo semestre, inoltre, sono state avviate le attività estive in favore degli anziani e/o dei disabili presenti sul territorio e mirate alla prevenzione e/o il contenimento dei danni causati sulla salute dalle ondate di calore, mediante lo svolgimento di un programma di attività di tutoring sociale, nell'ambito della sperimentazione nazionale del sistema d'allarme per le ondate di calore. IL DIRIGENTE Dr.Germano Marone 19