Gestione Forestale Sostenibile

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Gestione Forestale Sostenibile"

Transcript

1 Gestione Forestale Sostenibile Nel settore forestale si va sviluppando una serie di forme di partnership e di collaborazione pubblico-privato, allo scopo principale di favorire azioni di informazione/sensibilizzazione e la diffusione di strumenti di tipo volontario, finalizzati alla promozione della gestione forestale responsabile, allo sviluppo di pratiche improntate alla responsabilità sociale d impresa e al contrasto dei processi di illegalità. Tra questi strumenti figura la certificazione forestale, con riferimento sia alla gestione delle foreste su scala nazionale, sia alla catena di custodia e, quindi, all impiego di materie prime certificate da parte delle imprese di trasformazione del settore legno/carta

2 La certificazione della Gestione Forestale Sostenibile (GFS) è un processo volontario che porta all'emissione, da parte di un organismo terzo e indipendente (ente di certificazione accreditato), di un certificato attestante che le forme di gestione di un determinato bosco o di un determinato territorio rispondono a specifici requisiti di tutela ambientale, di equità sociale e di efficienza economica, definiti da uno standard di riferimento. In tale ambito sono state avviate forme di certificazione della sostenibilità dei sistemi di gestione e di rintracciabilità dei prodotti (catena di custodia).

3 Attualmente esistono due soli schemi di certificazione forestale aventi carattere internazionale e, come tali, applicabili al contesto italiano: Forest Stewardship Council (FSC) e Programme for Endorsement of Forest Certification schemes (PEFC).

4 Forest Stewardship Council Il Forest Stewardship Council è un'ong internazionale senza scopo di lucro. FSC rappresenta un sistema di certificazione forestale riconosciuto a livello internazionale. Anno di fondazione: 1993 In ITALIA ettari certificati aziende certificate

5

6 Rispettosa dell'ambiente Una gestione forestale rispettosa dell'ambiente deve assicurare che la raccolta dei prodotti legnosi e non legnosi del bosco mantenga la biodiversità, la produttività e i processi ecologici. Socialmente utile Una gestione forestale socialmente utile aiuta sia la popolazione locale sia la società in generale a godere di benefici a lungo termine. Economicamente sostenibile Una gestione forestale economicamente sostenibile significa che le operazioni forestali sono strutturate e gestite in modo da essere sufficientemente redditizie, senza generare profitto finanziario a scapito delle risorse forestali, dell'ecosistema, o delle comunità interessate

7 Certificazione di parte terza Per riuscire nella sua missione, FSC si è dotato di uno strumento pratico: unsistema di certificazione volontario e di parte terza (indipendente), specifico per il settore forestale e i prodotti che derivano dalle foreste, operativo a livello internazionale. FSC lo ha studiato e definito in modo partecipato, coinvolgendo tutte le parti interessate. Alla base vi sono 10 Principi e 56 Criteri (P&C) di buona gestione forestale, norme per la rintracciabilità dei prodotti e regole per l'uso del marchio internazionale registrato. Per certificazione della rintracciabilità s intende l identificazione di tutti i passaggi che portano dalla foresta di origine, dove giace il tronco, fino al prodotto finito (detta anche catena di custodia, dall inglese chain of custody - COC). Il marchio FSC invece è usato in questo modo: tutti i prodotti in legno che espongono il logo FSC sono certificati come provenienti da foreste che rispettano i P&C, e solamente le aziende in possesso di un valido certificato di COC possono apporre sui propri prodotti il marchio FSC.

8 La buona gestione forestale Per ottenere la certificazione di una foresta, devono essere rispettati i 10 Principi e 56 Criteri di buona gestione forestale. Essi vanno adattati alle condizioni locali, per tener conto delle diversità che esistono tra foreste di diversi paesi e regioni del mondo. Per giungere alla certificazione vanno valutate tutte le modalità con cui è gestita l area forestale: dalle prime fasi di pianificazione degli interventi, alle fasi operative in campo, fino all abbattimento e all estrazione del legname. Inoltre sono fondamentali, sia nella definizione degli standard sia durante il processo di certificazione, la partecipazione e il consenso degli stakeholder locali e nazionali, ovvero di tutti i soggetti che hanno diversi interessi (ambientali, sociali, economici) alla corretta gestione della foresta. Gli standard FSC si applicano anche in foreste da cui si ricavano prodotti forestali non legnosi (funghi, noci, sughero, erbe medicinali e aromatiche, selvaggina, etc.), nonché altri beni e servizi.

9 La catena di custodia La certificazione di catena di custodia(coc) garantisce che il legno, impiegato nella realizzazione di un certo prodotto, venga da foreste certificate FSC. Le regole della COC si applicano anche ai derivati del legno (carta e cellulosa) e ai prodotti forestali non legnosi (es. funghi, resine, gomme, sughero, ecc). Sono tenute alla certificazione FSC della catena di custodia tutte le organizzazioni che acquisiscano la proprietà legale di un materiale/prodotto certificato FSC e intendano rivenderlo ancora come certificato. Ciò anche nel caso di pura attività commerciale (esclusi i rivenditori al dettaglio) ed anche in assenza di possesso fisico della merce. Possono essere etichettate con il marchio FSC tre differenti categorie di prodotti. Si distinguono in base alla percentuale di legno certificato o riciclato contenuta: 100% certificato, meno del 100% certificato (misto) o 100% riciclato. Non è necessario che tutto il legno impiegato in un prodotto sia certificato FSC: il produttore deve dimostrare che l eventuale legno vergine non certificato sia legno controllato. Per etichettare i prodotti certificati FSC, le regole sono le stesse in tutto il mondo: esistono etichette standard, approvate dallo stesso FSC, in vari formati, idiomi e colori.

10

11 PEFC è la più grande organizzazione al mondo di certificazione forestale. I criteri e gli indicatori proposti dal Programma per il riconoscimento di schemi nazionali di Certificazione Forestale (PEFC) prendono spunto dalle difficoltà emerse nell'individuare uno strumento idoneo a rispondere in modo soddisfacente alle peculiari situazioni del contesto europeo e dall'esigenza dei proprietari privati di disporre di uno strumento flessibile e rispondente alla necessità di attuare unagestione ecologicamente appropriata, ma anche mirata al conseguimento di benefici sociali ed economicamente valida. Il PEFC si pone, pertanto, come alternativa ai sistemi di certificazione esistenti, primo fra tutti quello del Forest Stewardship Council (FSC), ritenuto inadeguato soprattutto nel caso di proprietà forestali di piccole dimensioni.

12

13 L'uso del logo PEFC è riservato a: Proprietari e Gestori forestali Proprietari e Gestori forestali con certificati di gestione forestale PEFC riconosciuti e tutte le entità partecipanti a un gruppo o regione con un certificato PEFC riconosciuto Industrie collegate alla filiera forestale Industrie collegate alla filiera forestale, (ad esempio ditte per l approvvigionamento del legname, industrie della lavorazione del legno, commercianti di legname, distributori, rivenditori, ecc.) con un certificato di catena di custodia PEFC riconosciuto, includendo siti coperti da certificati di catena di custodia PEFC riconosciuti.

14

15 Dati certificazione PEFC Superficie forestale Nel mondo: 253 milioni ha In Italia: ,40 Proprietari forestali Nel mondo: > , in Italia: Catene di custodia Nel mondo: 9.707, in Italia: 627 Aziende CoC nel mondo: >12.647, in Italia 803

16

17 La prima certificazione forestale italiana (e dell intero arco alpino) è stata ottenuta dalla Magnifica Comunità di Fiemme (Trento) nel 1997, secondo lo schema FSC. Solo dopo diversi anni, nel 2003, si è certificata un altra realtà, in questo caso con lo schema PEFC, cioè il Consorzio Forestale dell Amiata (Arcidosso GR). Attualmente, circa il 10% della superficie forestale nazionale ha ottenuto questo riconoscimento attraverso la certificazione di uno dei due schemi. A fine novembre 2011 le superfici che hanno la doppia certificazione ammontano a ettari, di cui ettari in Toscana, ettari in Lombardia e ettari in Trentino

18