Interrogazione. 1/2014 del 29/09/2014

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1 Interrogazione 1/2014 del 29/09/2014 VERBALE DISCUSSIONE INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE AVENTE AD OGGETTO: Interrogazione del Consigliere comunale Cremonesi in data relativa ai lavori di prolungamento di Viale Edison. Il 29 settembre 2014 alle ore 20:34 nel palazzo comunale Sesto San Giovanni, previo esaurimento delle formalità descritte dalla normativa nazionale e comunale, si è riunito sotto la presidenza di Ignazio Boccia, Presidente, il Consiglio comunale composto da: Monica Chittò Sindaco e dai Consiglieri comunali: 1. Alessandra Aiosa 2. Anna Maria Antoniolli 3. Ignazio Boccia 4. Gianpaolo Caponi 5. Matteo Cremonesi 6. Eros De Noia 7. Roberto Di Stefano 8. Michele Foggetta 9. Serena Franciosi 10. Savino Gianvecchio 11. Antonio Lamiranda 12. Franca Landucci 13. Moreno Nossa 14. Loredana Pastorino 15. Pierantonio Pavan 16. Chiara Pennasi 17. Gioconda Pietra 18. Andrea Rivolta 19. Vito Romaniello 20. Lucia Teormino 21. Angela Tittaferrante 22. Luigi Torraco 23. Marco Tremolada 24. Fabiano Vavassori Risultano assenti i Consiglieri: Di Stefano, Foggetta, Pastorino, Pavan, Romaniello, Vavassori ed il Sindaco. Sono pertanto presenti n.18 Risultano presenti, inoltre, i seguenti Assessori: Elena Iannizzi, Edoardo Marini, Virginia Montrasio, Roberta Perego, Alessandro Piano Partecipa all adunanza il Segretario Generale Gabriella Di Girolamo pag. 1/4 Documento informatico firmato digitalmente, sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa. (artt. 20 e 21 del D.Lgs n. 82/2005). I Sesto San Giovanni (MI), Piazza della Resistenza, 20 Codice fiscale Partita IVA

2 Interrogazione 1/2014 del 29/09/2014 IL PRESIDENTE Riferisce: Iniziamo con l interrogazione numero 7, presentata dal Consigliere Cremonesi relativa ai lavori di prolungamento di viale Edison. Il Consigliere ha facoltà di illustrarlo, prego. CONSIGLIERE CREMONESI: Grazie Presidente, buonasera a tutti. Qualche mese fa abbiamo presentato questa interrogazione per quanto concerne i lavori di prolungamento di viale Edison in quanto nelle vicinanze c è un cartello dove c è questa indicazione, I lavori sono fermi perché l impresa appaltatrice non ha rispetto gli impegni contrattuali con il Comune, stiamo quindi facendo quanto previsto dalle leggi per risolvere il contratto e affidare l intervento a un altra impresa e via discorrendo. Volevamo semplicemente fare tutta una serie di domande per capire come l Amministrazione si stava comportando, quindi a titolo informativo i chiarimenti che avevamo posto sono i seguenti: qual è la società che non ha rispettato gli impegni; quali sono gli impegni contrattuali non rispettati; per quale ragione gli impegni non sono stati rispettati, se c è una ragione specifica anche di natura tecnica, amministrativa e quant altro; quando pensate di riuscire a risolvere il contratto in genere; quando pensate di andare a nuova gara o a nuovo affidamento, appunto diretto con nuova impresa, quali sono le condizioni climatiche avverse che non permettono di completare l opera e quali dunque quelle che sono adatte, secondo voi, capire in una situazione del genere come vi ponete, quali sono gli obiettivi che anche voi avete, da quanto tempo ancora pensate di avere bisogno per chiudere l opera, visto che appunto la conclusione dei lavori era prevista per il 13 novembre 2011 e quali azioni avete intenzione di intraprendere nei confronti dell appaltatore, visto il ritardo nella consegna dell opera. Grazie mille. PRESIDENTE: Grazie, risponde l Assessore Piano, prego. ASSESSORE PIANO: Grazie Presidente, abbiamo fornito al Consigliere una risposta piuttosto articolata sui punti che ha posto sull attenzione della Giunta, l impresa che originariamente aveva vinto l appalto successivamente è incappata in una procedura concorsuale e è fallita, a quel punto prima della dichiarazione di fallimento noi siamo, come uffici, abbiamo dovuto attendere che si pronunciasse gli organi nella procedura, successivamente abbiamo seguito il percorso che è previsto dalla normativa sugli appalti, quindi siamo andati a ricercare coloro che erano in graduatoria e i quali, le due imprese successive, le quali non hanno però ritenuto di aderire all appalto perché a quel punto era stato considerato anche economico. In realtà rimaneva da completare il binder e il tappeto d usura, per intenderci l asfaltatura. Abbiamo quindi fatto un appalto solo per questa porzione, che abbiamo aggiudicato nel mese di luglio, attualmente i lavori sono in corso. Si sono fermati per un breve periodo perché c è stata una manifestazione da parte dei residenti che insistono nella zona dove stiamo completando quella parte, l Amministrazione li ha incontrati e abbiamo convenuto che all altezza di via Parpagliona sarà installato un impianto semaforico intelligente, la scelta era tra quello e una rotonda, abbiamo optato per quello perché in prospettiva lo possiamo recuperare qualora dovessimo allargare il ring, certamente c è una criticità complessiva rispetto al disegno originario che non è gradito alla popolazione residente, però pag. 1/4

3 Interrogazione 1/2014 del 29/09/2014 cerchiamo di chiudere quell appalto e quindi a realizzare l opera, io credo che nell arco di un mese dovremmo aver completato il lavoro e riaperto la strada. PRESIDENTE: Grazie Assessore Piano. Prego, Consigliere. Entra la consigliera Pastorino. PRESENTI: n. 19 CONSIGLIERE CREMONESI: Io ringrazio l Assessore per la risposta che è stata molto esaustiva, una risposta di cui sono soddisfatto e quindi attendiamo la puntualizzazione dei lavori, grazie. Entra il consigliere Vavassori. PRESENTI : n. 20 Entra il Sindaco. PRESENTI: n. 21 PRESIDENTE : Grazie Consigliere Cremonesi. Letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE Ignazio Boccia IL SEGRETARIO GENERALE Gabriella Di Girolamo ALLEGATI Interrogazione Cremonesi (impronta: BBCF7A03C623B6F BB4113A6DC7) pag. 2/4

4 Interpellanza 1/2014 del 29/09/2014 VERBALE DISCUSSIONE INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE COMUNALE AVENTE AD OGGETTO: Interpellanza della Consigliera comunale Tittaferrante in data relativa ai lavori eseguiti in Piazza Martiri di via Fani. Il 29 settembre 2014 alle ore 20:34 nel palazzo comunale Sesto San Giovanni, previo esaurimento delle formalità descritte dalla normativa nazionale e comunale, si è riunito sotto la presidenza di Ignazio Boccia, Presidente, il Consiglio comunale composto da: Monica Chittò Sindaco e dai Consiglieri comunali: 1. Alessandra Aiosa 2. Anna Maria Antoniolli 3. Ignazio Boccia 4. Gianpaolo Caponi 5. Matteo Cremonesi 6. Eros De Noia 7. Roberto Di Stefano 8. Michele Foggetta 9. Serena Franciosi 10. Savino Gianvecchio 11. Antonio Lamiranda 12. Franca Landucci 13. Moreno Nossa 14. Loredana Pastorino 15. Pierantonio Pavan 16. Chiara Pennasi 17. Gioconda Pietra 18. Andrea Rivolta 19. Vito Romaniello 20. Lucia Teormino 21. Angela Tittaferrante 22. Luigi Torraco 23. Marco Tremolada 24. Fabiano Vavassori Risultano assenti i Consiglieri: Di Stefano, Foggetta, Pavan, Romaniello. Sono pertanto presenti n. 21 Risultano presenti, inoltre, i seguenti Assessori: Elena Iannizzi, Edoardo Marini, Virginia Montrasio, Roberta Perego, Alessandro Piano, Partecipa all adunanza il Segretario Generale Gabriella Di Girolamo pag. 1/5 Documento informatico firmato digitalmente, sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa. (artt. 20 e 21 del D.Lgs n. 82/2005). I Sesto San Giovanni (MI), Piazza della Resistenza, 20 Codice fiscale Partita IVA

5 IL PRESIDENTE Riferisce : Visto che c è l Assessore Piano trattiamo la numero 3 presentata dalla Consigliera Tittaferrante, relativa ai lavori eseguiti in Piazza Martini e di Via Fani, prego Consigliera se vuole illustrarla, prego. CONSIGLIERA TITTAFERRANTE: Buonasera, per quanto riguarda questa interrogazione abbiamo sottoposto il problema sentito da molti cittadini di piazza Martini di via Fani perché quando ci sono delle infiltrazioni dalle fioriere allora compete una serie di costi che secondo loro non sono di competenza dell Amministrazione, vuoi perché le fioriere non sono, non riguardano i condomini della piazza e vuoi perché queste infiltrazioni causate dalle fioriere vanno anche nel garage sottostante e il garage ha chiesto somme molto rilevanti di rimborso. C è una convenzione, quindi su questa convenzione anche sarebbe il caso, insomma di ulteriore specifiche e ulteriori approfondimenti a per mettere, per permettere ai condomini di quelle abitazioni di non avere tutto questo onere, insomma, quindi si lamentano, sono molto risentiti e varrebbe la pena di come risolvere questo disagio, che mette in combutta, che mette in contrasto i cittadini, i residenti anche con il Comune, perché il Comune non riconosce a loro certe spese e il garage sottostante, grazie. Entra il Vice Sindaco Cagliani. PRESIDENTE: Risponde l Assessore Piano, prego. ASSESSORE PIANO: Grazie. C è una convenzione in questo caso del 1989 con l operatore che aveva a suo tempo realizzato quell impianto, quel complesso edilizio, come tutte le convenzioni che facciamo noi, normalmente ci riserviamo la manutenzione della superficie e degli arredi urbani, mentre tutto il resto viene posto a carico dell operatore, quando poi si sottoscrivono i contratti di compravendita gli obblighi dell operatore che sono presenti in convenzione ricadono sugli acquirenti. Nel caso di specie noi lì abbiamo l obbligo di mantenere la parte superficiale e le fioriere e le panchine. Quella piazza ha dei problemi di infiltrazione piuttosto rilevanti che si ripetono nel tempo, evidentemente lì deve intervenire l Amministrazione condominiale, quindi i proprietari, noi siamo stati interessati in questo caso dal geometra Allievi, il quale ha chiesto l autorizzazione per compromettere la parte su cui noi abbiamo un obbligo manutentivo, spostare le fioriere e procedere alle riparazioni. Così è stato fatto, evidentemente poi il ripristino dove si interviene per rimettere a posto il manto di impermeabilizzazione compete anche in questo caso a colui che esegue l intervento. Quindi noi sotto questo profilo non abbiamo purtroppo per i cittadini nessun obbligo, quindi non possiamo contribuire alla spesa, pena il danno erariale, quindi possiamo semplicemente favorire questi percorsi volti a ripristinare quelli che sono i luoghi nei quali si verificano le infiltrazioni e quello che posso dire che lo stesso Amministratore Allievi ha fatto eseguire i lavori, ha richiesto le autorizzazioni, ma si è ben guardato perché conosce bene la convenzione da richiedere al Comune un risarcimento del danno per le opere che ha eseguito. 1

6 PRESIDENTE: Prego, Consigliera Tittaferrante. CONSIGLIERA TITTAFERRANTE: A me risulta che è stata redatta una lettera, molto di recente, dove è stata formalizzata la richiesta di rimborso delle spese sostenute per l occupazione del suolo pubblico, per la manutenzione dell impermeabilizzazione Piazza Martini e via Fani e poi viene formalizzata la richiesta di partecipazione del Comune ai danni richiesti dalla società Magiman S.r.l. Parking al condominio Le Piazze, causa mancato guadagno a seguito delle infiltrazioni d acqua.poi è stata formalizzata un ulteriore richiesta di intervento urgente alla sistemazione della piazza per quanto riguarda la superficie, le piastrelle, i tombini, i cestini, le panchine e le fioriere e relativi alberi, è stato formalizzata un ulteriore richiesta per sapere quando è in programma la riqualificazione della piazza stessa che tende uno snodo cruciale della città, dovrebbe essere l orgoglio della città. È stata proposta anche dagli stessi condomini di far gestire il Parking, la parte di parcheggio comunale sotterranea in modo da liberare i parcheggi in superficie oltre gli introiti, le richieste sono state fatte, quali sono le risposte dell Amministrazione comunale? Grazie. PRESIDENTE: Grazie. La parola l Assessore, prego. ASSESSORE PIANO: Se posso capire meglio, nel senso i mittenti sono i condomini del palazzo su tutte e quattro le richieste, perché sulla prima mi sembra che siamo noi a chiedere il pagamento per l occupazione del suolo pubblico e quindi, così è, così è certamente, perché non possiamo fare diversamente. Sulla riqualificazione della piazza, posso rispondere io non l abbiamo in programma, perché le risorse sono quelle che sono, abbiamo qualcuno che abusa dell utilizzo di quella piazza, perché non è una piazza carrabile ma talvolta da lì ci passano i veicoli e quindi bisognerebbe trovare un modo per preservarla maggiormente ma dobbiamo garantire l accesso ai mezzi di soccorso. Per quest anno certamente non possiamo intervenire perché è una superficie molto ampia e il costo di rifacimento al metro quadro adesso diventa per noi proibitivo, lei desidera dare una risposta ai cittadini, diciamo per il quella piazza non abbiamo previsione di rifarla. Sulle altre questioni, invece, se non ho capito male è stata formalizzata una richiesta di risarcimento del danno, io non l ho vista, non è stata riscontrata nella risposta, me ne accerterò, ma probabilmente quindi è recentissima, probabilmente la risposta dell Amministrazione andrà nel solco di quello che le ho appena detto, cioè noi rispondiamo per la parte che ci compete. Certamente, come dire, sarà accertato, ma questo non compete all Assessore che quel danno è riconducibile a una cattiva manutenzione da parte dell Amministrazione, l Amministrazione sarà chiamata a rispondere, ma se hanno dovuto compromettere la parte della superficie che interessa la porzione ammalorata, poi ahimè la devono rimettere a posto, credo che sarà più o meno questa la risposta che potranno dare gli uffici. Mi riservo a fronte di un ulteriore interrogazione, di una sua, come dire, richiesta anche informale, di valutare quelle che saranno le risposte che possiamo dare, adesso posso solo dire questo perché non so altro. PRESIDENTE: Grazie Assessore. Letto, approvato e sottoscritto. 2

7 IL PRESIDENTE Ignazio Boccia IL SEGRETARIO GENERALE Gabriella Di Girolamo ALLEGATI Interpellanza Tittaferrante (impronta: 0AEC4E74A15C78D2FCB02EA7023B8A13A91104F4) 3

8 Interrogazione 2/2014 del 29/09/2014 VERBALE DISCUSSIONE INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE AVENTE AD OGGETTO: Interrogazione della Consigliera comunale Tittaferrante in data relativa al degrado alla fine del cavalcavia Buozzi. Il 29 settembre 2014 alle ore 20:34 nel palazzo comunale Sesto San Giovanni, previo esaurimento delle formalità descritte dalla normativa nazionale e comunale, si è riunito sotto la presidenza di Ignazio Boccia, Presidente, il Consiglio comunale composto da: Monica Chittò Sindaco e dai Consiglieri comunali: 1. Alessandra Aiosa 2. Anna Maria Antoniolli 3. Ignazio Boccia 4. Gianpaolo Caponi 5. Matteo Cremonesi 6. Eros De Noia 7. Roberto Di Stefano 8. Michele Foggetta 9. Serena Franciosi 10. Savino Gianvecchio 11. Antonio Lamiranda 12. Franca Landucci 13. Moreno Nossa 14. Loredana Pastorino 15. Pierantonio Pavan 16. Chiara Pennasi 17. Gioconda Pietra 18. Andrea Rivolta 19. Vito Romaniello 20. Lucia Teormino 21. Angela Tittaferrante 22. Luigi Torraco 23. Marco Tremolada 24. Fabiano Vavassori Risultano assenti i Consiglieri: Di Stefano, Foggetta, Pavan, Romaniello. Sono pertanto presenti n. 21 Risultano presenti, inoltre, i seguenti Assessori: Felice Cagliani, Elena Iannizzi, Edoardo Marini, Virginia Montrasio, Roberta Perego, Alessandro Piano Partecipa all adunanza il Segretario Generale Gabriella Di Girolamo pag. 1/3 Documento informatico firmato digitalmente, sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa. (artt. 20 e 21 del D.Lgs n. 82/2005). I Sesto San Giovanni (MI), Piazza della Resistenza, 20 Codice fiscale Partita IVA

9 IL PRESIDENTE Riferice : Passiamo all interrogazione numero 11, presentata sempre dalla Consigliera Tittaferrante relativo al degrado parte terminale della via Buozzi. La può illustrare, prego. CONSIGLIERA TITTAFERRANTE: Per quanto riguarda il verde e le pulizie purtroppo la fine della cavalcavia Buozzi è da sempre un punto abbandonato e è un punto di degrado e è il cavalcavia Buozzi attraversato da tantissime macchine che attraversano la città, quindi hanno una visione della città veramente negativa. Questo punto è in queste condizioni da tanto tempo, i cittadini sollecitano un ripristino, un ordine di quest area e soprattutto che quest area venga monitorata, la richiesta era appunto questa. PRESIDENTE: Grazie. Risponde l assessore Iannizzi, prego. ASSESSORA IANNIZZI: Grazie Presidente. Come abbiamo avuto modo anche di rispondere, l area in questione a cui fa riferimento con la sua interrogazione non è di proprietà dell Amministrazione ma è di proprietà di RFI, per cui non compete a noi, non è possibile neanche per noi effettuare nessun tipo di intervento. Detto questo non siamo stati ovviamente fermi, perché siamo assolutamente consapevoli e quindi condividiamo la preoccupazione rispetto a quello che lei ha appena esposto e abbiamo fatto più volte delle ingiunzioni a RFI stesso affinché l area venisse pulita, tant è vero che l ultima ingiunzione riferita al 2013 ha consentito, diciamo così, una pulitura dell area, è ovvio che sempre molto complesso dover procedere a continue ingiunzioni perché chi dovrebbe, come dire, essere il responsabile delle aree poi non mette in atto quelle che sono le sue competenze, continueremo così. Abbiamo poi voluto dell interrogazione fare un quadro di quelle che sono le discariche abusive di quanto lavoro poi viene fatto al di là dell area specifica, che però è di competenza dell RFI. Entra il consigliere Romaniello. PRESENTI: n. 22 PRESIDENTE: Consigliera Tittaferrante se vuole replicare, è soddisfatta della risposta. CONSIGLIERA TITTAFERRANTE: Io sì, riferirò ai cittadini e poi saprò dirle, grazie. Letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE Ignazio Boccia IL SEGRETARIO GENERALE Gabriella Di Girolamo ALLEGATI Interrogazione Consigliera Tittaferrante (impronta: 96DD437C42B299362D99DF64E82EE1154A79AEC8) 1

10 Interrogazione 3/2014 del 29/09/2014 VERBALE DISCUSSIONE INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE AVENTE AD OGGETTO: Interrogazione della Consigliera comunale Tittaferrante in data relativa alla pulizia mal riuscita in via XXIV Maggio. Il 29 settembre 2014 alle ore 20:34 nel palazzo comunale Sesto San Giovanni, previo esaurimento delle formalità descritte dalla normativa nazionale e comunale, si è riunito sotto la presidenza di Ignazio Boccia, Presidente, il Consiglio comunale composto da: Monica Chittò Sindaco e dai Consiglieri comunali: 1. Alessandra Aiosa 2. Anna Maria Antoniolli 3. Ignazio Boccia 4. Gianpaolo Caponi 5. Matteo Cremonesi 6. Eros De Noia 7. Roberto Di Stefano 8. Michele Foggetta 9. Serena Franciosi 10. Savino Gianvecchio 11. Antonio Lamiranda 12. Franca Landucci 13. Moreno Nossa 14. Loredana Pastorino 15. Pierantonio Pavan 16. Chiara Pennasi 17. Gioconda Pietra 18. Andrea Rivolta 19. Vito Romaniello 20. Lucia Teormino 21. Angela Tittaferrante 22. Luigi Torraco 23. Marco Tremolada 24. Fabiano Vavassori Risultano assenti i Consiglieri: Di Stefano, Foggetta, Pavan. Sono pertanto presenti n. 22 Risultano presenti, inoltre, i seguenti Assessori: Felice Cagliani, Elena Iannizzi, Edoardo Marini, Virginia Montrasio, Roberta Perego, Alessandro Piano Partecipa all adunanza il Segretario Generale Gabriella Di Girolamo pag. 1/4 Documento informatico firmato digitalmente, sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa. (artt. 20 e 21 del D.Lgs n. 82/2005). I Sesto San Giovanni (MI), Piazza della Resistenza, 20 Codice fiscale Partita IVA

11 IL PRESIDENTE Riferisce : Vorrei fare l ultima è sempre la sua, della via XXIV Maggio, numero 12, relativa alla pulizia mal riuscita in via XXIV Maggio, così facciamo rispondere sempre all Assessore Iannizzi, prego. CONSIGLIERA TITTAFERRANTE: Il problema è noto, è quello dell igiene urbana, questo è un caso dei tanti che i cittadini lamentano, l Assessore lo sa bene, ho colto l occasione perché dei cittadini si sono proprio curati di fare le foto, ma se guardiamo la rete di foto di addetti all igiene urbana che sono davanti al bar o che effettuano il lavoro in malo modo ce ne sono tante, ce ne sono veramente tante, quindi il problema in questo caso era proprio capire come avviene la pulizia, quali sono i criteri e come viene controllato, come viene monitorato questo lavoro, perché sennò non se ne viene fuori da questo problema, XXIV Maggio è stato uno dei tanti punti in questione. PRESIDENTE: Grazie. Risponde l Assessore Iannizzi. ASSESSORE IANNIZZI: Per me è noto, insomma, come anche lei ha detto e ha avuto modo di rispondere in Consiglio comunale su quelle che sono le azioni rispetto alla igiene urbana avremmo modo spero a breve di farla anche in Commissione. Nel merito dell interrogazione specifica che si riferisce a XXIV Maggio, noi abbiamo fatto ovviamente dei sopralluoghi come di solito siamo soliti fare per andare a controllare il lavoro che viene svolto, nel momento in cui li abbiamo fatti, seguendo ovviamente il lavoro delle spazzatrici il lavoro era stato fatto correttamente. Quello che capita più o meno spesso è la presenza di auto che non, che rimangono in sosta nonostante il divieto di sosta, è chiaro che questo genera un problema perché nella parte dove l auto è parcheggiata non si riesce a pulire, quando poi la macchina si sposta, si trova sotto lo sporco e si pensa che la pulizia non sia stata fatta bene perché non si è visto il momento in cui in contemporanea c era sia la spazzatrice che la macchina parcheggiata, è un ipotesi che possa essere questo il caso, poi ovviamente non ne siamo certi, abbiamo ipotizzato. Detto questo abbiamo controllato e siamo stati, come dire, sul posto nel momento in cui veniva fatta la pulizia della strada le volte successive, è stata fatta correttamente, fatto salvo per i casi in cui, come dicevo anche prima, rimaneva parcheggiata un auto al di là della contravvenzione però il pezzo di strada rimaneva sporco, rispetto al tema più generale abbiamo risposto in premessa. PRESIDENTE: Grazie Assessore Iannizzi. Consigliera Tittaferrante, soddisfatta della risposta, prego. CONSIGLIERA TITTAFERRANTE: Mi auguro che questo monitoraggio venga effettuato in maniera continuativa perché è l unico modo per assicurare un igiene più accurata. Escono il consigliere Gianvecchio ed il Sindaco. PRESENTI : n. 1

12 20 Letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE Ignazio Boccia IL SEGRETARIO GENERALE Gabriella Di Girolamo ALLEGATI Interrogazione Tittaferrante (impronta: B31AB7C3C3BD9906A4BFAB313261EBCEE41E0068) 2

13 Interrogazione 4/2014 del 29/09/2014 VERBALE DISCUSSIONE INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE AVENTE AD OGGETTO: Interrogazione del Consigliere comunale Di Stefano in data relativa al rispetto degli orari zona Bergamella (solo risposta scritta). Il 29 settembre 2014 alle ore 20:34 nel palazzo comunale Sesto San Giovanni, previo esaurimento delle formalità descritte dalla normativa nazionale e comunale, si è riunito sotto la presidenza di Ignazio Boccia, Presidente, il Consiglio comunale composto da: Monica Chittò Sindaco e dai Consiglieri comunali: 1. Alessandra Aiosa 2. Anna Maria Antoniolli 3. Ignazio Boccia 4. Gianpaolo Caponi 5. Matteo Cremonesi 6. Eros De Noia 7. Roberto Di Stefano 8. Michele Foggetta 9. Serena Franciosi 10. Savino Gianvecchio 11. Antonio Lamiranda 12. Franca Landucci 13. Moreno Nossa 14. Loredana Pastorino 15. Pierantonio Pavan 16. Chiara Pennasi 17. Gioconda Pietra 18. Andrea Rivolta 19. Vito Romaniello 20. Lucia Teormino 21. Angela Tittaferrante 22. Luigi Torraco 23. Marco Tremolada 24. Fabiano Vavassori Risultano assenti i Consiglieri: Di Stefano, Foggetta, Pavan. Sono pertanto presenti n. 22 Risultano presenti, inoltre, i seguenti Assessori: Felice Cagliani, Elena Iannizzi, Edoardo Marini, Virginia Montrasio, Roberta Perego, Alessandro Piano Partecipa all adunanza il Segretario Generale Gabriella Di Girolamo IL PRESIDENTE Riferisce : Grazie. Prima di passare all appello, l interrogazione numero 9, presentata dal Consigliere Di Stefano verrà tolta dall elenco in quanto il Consigliere ha chiesto solo la risposta scritta, che ha già ricevuto, quindi risulta agli atti che viene tolta dall elenco, grazie. Letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE Ignazio Boccia IL SEGRETARIO GENERALE Gabriella Di Girolamo pag. 1/2 Documento informatico firmato digitalmente, sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa. (artt. 20 e 21 del D.Lgs n. 82/2005). I Sesto San Giovanni (MI), Piazza della Resistenza, 20 Codice fiscale Partita IVA

14 Interrogazione 4/2014 del 29/09/2014 ALLEGATI Interrogazione Di Stefano (impronta: 79B6A2BC0CE28D6658A D08DD ) pag. 2/2

15 Interrogazione 5/2014 del 29/09/2014 VERBALE DISCUSSIONE INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE AVENTE AD OGGETTO: Interrogazione del Consigliere comunale Di Stefano in data relativa al mancato rispetto della convenzione dei diritti dell'infanzia e del fanciullo. (solo risposta scritta) Il 29 settembre 2014 alle ore 20:34 nel palazzo comunale Sesto San Giovanni, previo esaurimento delle formalità descritte dalla normativa nazionale e comunale, si è riunito sotto la presidenza di Ignazio Boccia, Presidente, il Consiglio comunale composto da: Monica Chittò Sindaco e dai Consiglieri comunali: 1. Alessandra Aiosa 2. Anna Maria Antoniolli 3. Ignazio Boccia 4. Gianpaolo Caponi 5. Matteo Cremonesi 6. Eros De Noia 7. Roberto Di Stefano 8. Michele Foggetta 9. Serena Franciosi 10. Savino Gianvecchio 11. Antonio Lamiranda 12. Franca Landucci 13. Moreno Nossa 14. Loredana Pastorino 15. Pierantonio Pavan 16. Chiara Pennasi 17. Gioconda Pietra 18. Andrea Rivolta 19. Vito Romaniello 20. Lucia Teormino 21. Angela Tittaferrante 22. Luigi Torraco 23. Marco Tremolada 24. Fabiano Vavassori Risultano assenti i Consiglieri: Di Stefano, Foggetta, Pavan. Sono pertanto presenti n. 22 Risultano presenti, inoltre, i seguenti Assessori: Felice Cagliani, Elena Iannizzi, Edoardo Marini, Virginia Montrasio, Roberta Perego, Alessandro Piano Partecipa all adunanza il Segretario Generale Gabriella Di Girolamo pag. 1/2 Documento informatico firmato digitalmente, sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa. (artt. 20 e 21 del D.Lgs n. 82/2005). I Sesto San Giovanni (MI), Piazza della Resistenza, 20 Codice fiscale Partita IVA

16 Interrogazione 5/2014 del 29/09/2014 IL PRESIDENTE Riferisce : Grazie. Prima di passare all appello, l interrogazione numero 15 presentata dal Consigliere Di Stefano verrà tolta dall elenco in quanto il Consigliere ha chiesto solo la risposta scritta, che ha già ricevuto, quindi risulta agli atti che venga tolta dall elenco, grazie. Letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE Ignazio Boccia IL SEGRETARIO GENERALE Gabriella Di Girolamo ALLEGATI Interrogazione Di Stefano (impronta: 38C486CC09C5FCCAD666DC EAA2F87D6A4) pag. 2/2

17 Interrogazione 6/2014 del 29/09/2014 VERBALE DISCUSSIONE INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE COMUNALE AVENTE AD OGGETTO: Interrogazione del consigliere comunale Di Stefano in data relativa al degrado e abbandono area cani di via Falk (solo risposta scritta). Il 29 settembre 2014 alle ore 20:34 nel palazzo comunale Sesto San Giovanni, previo esaurimento delle formalità descritte dalla normativa nazionale e comunale, si è riunito sotto la presidenza di Ignazio Boccia, Presidente, il Consiglio comunale composto da: Monica Chittò Sindaco e dai Consiglieri comunali: 1. Alessandra Aiosa 2. Anna Maria Antoniolli 3. Ignazio Boccia 4. Gianpaolo Caponi 5. Matteo Cremonesi 6. Eros De Noia 7. Roberto Di Stefano 8. Michele Foggetta 9. Serena Franciosi 10. Savino Gianvecchio 11. Antonio Lamiranda 12. Franca Landucci 13. Moreno Nossa 14. Loredana Pastorino 15. Pierantonio Pavan 16. Chiara Pennasi 17. Gioconda Pietra 18. Andrea Rivolta 19. Vito Romaniello 20. Lucia Teormino 21. Angela Tittaferrante 22. Luigi Torraco 23. Marco Tremolada 24. Fabiano Vavassori Risultano assenti i Consiglieri: Di Stefano, Foggetta, Pavan. Sono pertanto presenti n. 22 Risultano presenti, inoltre, i seguenti Assessori: Felice Cagliani, Elena Iannizzi, Edoardo Marini, Virginia Montrasio, Roberta Perego, Alessandro Piano, Partecipa all adunanza il Segretario Generale Gabriella Di Girolamo pag. 1/2 Documento informatico firmato digitalmente, sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa. (artt. 20 e 21 del D.Lgs n. 82/2005). I Sesto San Giovanni (MI), Piazza della Resistenza, 20 Codice fiscale Partita IVA

18 Interrogazione 6/2014 del 29/09/2014 IL PRESIDENTE Riferisce : Grazie. Prima di passare all appello, l interrogazione numero 26, presentata dal Consigliere Di Stefano verrà tolta dall elenco in quanto il Consigliere ha chiesto solo la risposta scritta, che ha già ricevuto, quindi risulta agli atti che verrà tolta dall elenco, grazie. Letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE Ignazio Boccia IL SEGRETARIO GENERALE Gabriella Di Girolamo ALLEGATI Interrogazione Di Stefano (impronta: 769F40B966F B35BECB027CBA61931D1B) pag. 2/2

19 Comunicazione 1/2014 del 29/09/2014 VERBALE DI APERTURA DI SEDUTA E COMUNICAZIONE AVENTE AD OGGETTO: Comunicazione del Presidente in merito ad un messaggio offensivo nei confronti del Sindaco rilevato su facebook Il 29 settembre 2014 alle ore 21:07 nel palazzo comunale Sesto San Giovanni, previo esaurimento delle formalità descritte dalla normativa nazionale e comunale, si è riunito sotto la presidenza di Ignazio Boccia, Presidente, il Consiglio comunale composto da: Monica Chittò Sindaco e dai Consiglieri comunali: 1. Alessandra Aiosa 2. Anna Maria Antoniolli 3. Ignazio Boccia 4. Gianpaolo Caponi 5. Matteo Cremonesi 6. Eros De Noia 7. Roberto Di Stefano 8. Michele Foggetta 9. Serena Franciosi 10. Savino Gianvecchio 11. Antonio Lamiranda 12. Franca Landucci 13. Moreno Nossa 14. Loredana Pastorino 15. Pierantonio Pavan 16. Chiara Pennasi 17. Gioconda Pietra 18. Andrea Rivolta 19. Vito Romaniello 20. Lucia Teormino 21. Angela Tittaferrante 22. Luigi Torraco 23. Marco Tremolada 24. Fabiano Vavassori Risultano assenti i Consiglieri: Di Stefano, Foggetta, Gianvecchio, Pavan, ed il Sindaco. Sono pertanto presenti n. 20 Risultano presenti, inoltre, i seguenti Assessori: Felice Cagliani, Elena Iannizzi, Edoardo Marini, Virginia Montrasio, Roberta Perego, Alessandro Piano, Partecipa all adunanza il Segretario Generale Gabriella Di Girolamo Il Presidente, riconosciuta legale l adunanza, dichiara aperta la seduta. pag. 1/3 Documento informatico firmato digitalmente, sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa. (artt. 20 e 21 del D.Lgs n. 82/2005). I Sesto San Giovanni (MI), Piazza della Resistenza, 20 Codice fiscale Partita IVA

20 Comunicazione 1/2014 del 29/09/2014 IL PRESIDENTE Riferisce: Procediamo con l appello. La parola al Segretario, prego. IL SEGRETARIO GENERALE: Procede con l appello nominale dei Consiglieri, dal quale risultano 20 presenti e 5 assenti (Di Stefano, Foggetta, Gianvecchio, Pavan ed il Sindaco). PRESIDENTE: Risultano Consiglieri presenti 20, assenti 5. La seduta è valida. Inoltre comunico che risulta assente il Consigliere Pavan e al momento Di Stefano, perché mi aveva avvisato che forse non era presente. Come da prassi occorrono tre scrutatori Consigliere Vavassori, Consigliere Torraco e Consigliere Cremonesi. Si procede all ascolto dell Inno Nazionale. Viene eseguito l Inno Nazionale. Rientra il consigliere Gianvecchio. PRESENTI: n. 21 Entra l'ass. Innocenti. PRESIDENTE: Grazie. Un attimo di attenzione da parte di tutti i Consiglieri che devo fare una comunicazione, grazie. In riferimento alla giornata di ieri, domenica 28 settembre 2014, un cittadino su Facebook ha pubblicato una frase molto offensiva nei confronti del Sindaco Monica Chittò, testuali parole: Chittò muori. In qualità di Presidente del Consiglio Comunale della città di Sesto San Giovanni esprimo piena solidarietà e vicinanza al nostro Sindaco Monica Chittò per la gravissima frase ricevuta. Diversamente da altre opinioni espresse, credo fortemente che manifestare pubblicamente il proprio dissenso oppure criticare l operato di altre persone sia un diritto di tutti i cittadini, ma ciò non debba mai comportare insulti e offese alle persone che rivestino cariche istituzionali e non. Sono certo che il nostro Sindaco non si lascerà intimidire da una frase così meschina e vergognosa, da ultimo spero che gli inquirenti venuti a conoscenza della notizia possono individuare il responsabile di questo grave atto. Letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE Ignazio Boccia IL SEGRETARIO GENERALE Gabriella Di Girolamo pag. 1/3

21 50/2014 del 29/09/2014 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE AVENTE AD OGGETTO: ADOZIONE DELLA VARIANTE DEL PIANO DELLE REGOLE E DEL PIANO DEI SERVIZI E RETTIFICA ERRORI MATERIALI CARTOGRAFICI DEGLI ATTI DI PGT NON COSTITUENTI VARIANTI Il 29 settembre 2014 alle ore 21:07 nel palazzo comunale Sesto San Giovanni, previo esaurimento delle formalità descritte dalla normativa nazionale e comunale, si è riunito sotto la presidenza di Ignazio Boccia, Presidente, il Consiglio comunale composto da: Monica Chittò Sindaco e dai Consiglieri comunali: 1. Alessandra Aiosa 2. Anna Maria Antoniolli 3. Ignazio Boccia 4. Gianpaolo Caponi 5. Matteo Cremonesi 6. Eros De Noia 7. Roberto Di Stefano 8. Michele Foggetta 9. Serena Franciosi 10. Savino Gianvecchio 11. Antonio Lamiranda 12. Franca Landucci 13. Moreno Nossa 14. Loredana Pastorino 15. Pierantonio Pavan 16. Chiara Pennasi 17. Gioconda Pietra 18. Andrea Rivolta 19. Vito Romaniello 20. Lucia Teormino 21. Angela Tittaferrante 22. Luigi Torraco 23. Marco Tremolada 24. Fabiano Vavassori Risultano assenti i Consiglieri: Pierantonio Pavan Sono pertanto presenti n. 24 Risultano presenti, inoltre, i seguenti Assessori: Cagliani, Iannizzi, Innocenti, Marini, Montrasio, Perego, Piano Partecipa all adunanza il Segretario Generale Gabriella Di Girolamo pag. 1/38 Documento informatico firmato digitalmente, sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa. (artt. 20 e 21 del D.Lgs n. 82/2005). I Sesto San Giovanni (MI), Piazza della Resistenza, 20 Codice fiscale Partita IVA

22 50/2014 del 29/09/2014 IL PRESIDENTE Riferisce : Grazie, andiamo avanti con il primo punto all ordine del giorno: Adozione della variante del piano generale delle regole del piano dei servizi rettifiche errori cartografici degli atti del PGT nono costituenti varianti. La parola al Consigliere Tremolada e come relatore della Seconda Commissione, prego. CONSIGLIERE TREMOLADA: Grazie signor Presidente. La delibera ha due scopi fondamentalmente, da un lato la variante del piano delle regole del piano dei servizi e dall altro la rettifica degli errori materiali. Ovviamente la parte più corposa è la prima, che deriva da due atti di Consiglio comunale, la mozione del 25 marzo del 2014 che chiedeva la revisione delle superfici, fondamentalmente parcheggi, per le attivit à di somministrazione di cibi e bevande e poi la delibera, poi prima la delibera del 13 marzo 2013 su chiarimenti interpretativi e mandato all Amministrazione per provvedere alla correzione e ai chiarimenti necessari del PGT, appunto, mandato del quale l Amministrazione è partita e questo è l atto conclusivo di un lavoro. Gli obiettivi sono tre, da un lato la maggiore chiarezza in termini di stesura linguistica e comprensione, il terzo, di definizione più puntuale e di chiarimenti di alcuni punti e di allineamento con norme tecniche e giurisprudenza che nel frattempo è evoluta. Secondo obiettivo una minore rigidità in termini di standard richiesti e definizione degli usi principali a mezzi compatibili e dei parcheggi pertinenziali per le attività di somministrazione di cibi e bevande. Ultimo obiettivo: l introduzione della rete ecologica comunale in coerenza con la rete ecologica regionale provinciale. Nel dettaglio, come c è stato spiegato dai tecnici, la modifica e integrazione dell Nta fondamentalmente ha tre punti di tre famiglie di chiarimenti e di modifiche. Il primo è chiarimenti e adeguamenti in reazione al mutato quadro regionale nazionale, il secondo è una sistemazione per coerenza interna tra elaborati dello stesso PGT e la terza famiglia è una precisazione, sono precisazioni di obiettivi e finalità del piano. La prima famiglia, quindi, chiarimento e adeguamento al mutato quadro normativo, l articolo 3 che fa riferimento a specificazioni e chiarimenti sui quali locali non computano come Slp, come cantine, passanti etc. etc. che sono stati specificati meglio. Articolo 5 la disciplina del mutamento della destinazione d uso, quindi la richiesta di parcheggi pertinenziali. Articolo 3: chiarimento che la Slp o il volume esistente di un edificio costruito si intende quello assentito per la costruzione, quindi assentito dei documenti originali che hanno autorizzato la costruzione. Articolo 4: che fissa limiti percentuali per le funzioni complementari alla residenza che vengono tolti, questi limiti, in accordo alla Legge Regionale 12. Essendo subordinata, ovviamente, ha la prevalenza su quanto era scritto qua. L articolo 6, parcheggi pertinenziali per attività di somministrazioni. Articoli 7, 16 e 14, dove sono state fatte delle migliori precisazioni dei parametri dimensionali, per esempio l altezza massimo di rifacimento per recupero di sottostetti. Articolo 34, l adeguamento alla norma nazionale che prevede una sorta di deregulation per la localizzazione di antenne di potenza inferiore a 300 watt, che non era prevista nel nostro PGT. La seconda famiglia, che era la coerenza interna tra diversi elaborati dello stesso PGT, con soprattutto una attenzione ai vincoli sovraordinati, alle aree per servizi pubblici di interesse generale e alla disciplina convenzionale. L ultima famiglia di modifiche, prescrizione di obiettivi e finalit à del piano, con la pag. 1/38

23 50/2014 del 29/09/2014 modifica dell articolo 5, la semplificazione delle procedure di cambio d uso, quindi la convenzione che non scatta più automaticamente al di sopra dei 150 metri quadri, ma in relazione ad un ragionamento e a una valutazione. L articolo 4, la dotazione richiesta di aree a standard per la realizzazione di funzione e servizi privati di interesse generale, anche in questo caso con una verifica della reale necessità di queste dotazioni e non in maniera automatica. Da ultimo, l articolo 7 con le funzioni complementari, che sono privati, in aree a servizi, che vengono rese possibili su giudizio del Consiglio, quindi in base ad una delibera che deve essere fatta nel Consiglio Comunale, a condizione che vi sia un legame di pertinenzialità tra queste funzioni complementari private e nelle aree che sono appunto previste a servizi. Ultima motivazione era quella dell introduzione appunto della rete ecologica comunale, che come dicevo nell introduzione è un atto che discende dal fatto che esiste una rete ecologica regionale e provinciale, che va dettagliata anche a livello comunale e questa è l occasione. Ha una scala territoriale, quindi come i parchi e l alveo del fiume Lambro, e una scala locale della quale fanno parte anche i viali alberati e i giardini, anche i giardini privati. La Commissione si è svolta in due giorni, perché appunto la materia è abbastanza corposa, la seconda giornata fondamentalmente è stata dedicata alla discussione con alcuni chiarimenti, molto puntuali. Grazie Presidente. PRESIDENTE : Grazie Consigliere Tremolada. Ci sarebbe la facoltà per l Amministrazione di intervenire, ma non vedo interventi, quindi apriamo la discussione su questa delibera. I Consiglieri sono pregati di prenotarsi per intervenire, grazie. Ha chiesto la parola la Consigliera Pennasi, ne ha facoltà. Prego. Entrano i consiglieri Foggetta e Di Stefano. PRESENTI : n. 23 CONSIGLIERA PENNASI : Grazie Presidente, buonasera a tutti. Devo dire che, rispetto a quello che mi aspettavo da come era stata inizialmente presentata la delibera, poi dall approfondimento invece avvenuto in Commissione leggendo la delibera, è vero, si tratta di un delibera che va sostanzialmente a specificare alcuni aspetti non chiari e ad adeguare a modifiche nella normativa, ma allo stesso tempo io c ho trovato delle prime intenzioni politiche, secondo me importanti, rispetto alle quali volevo appunto porre un po l attenzione questa sera in Consiglio. Innanzitutto questo elemento della chiarezza, non diamolo per scontato, laddove non c è chiarezza e si lascia spazio alle interpretazioni possono succedere cose che, purtroppo, all interno di questa Amministrazione sono successe in passato. Quindi la chiarezza, in realtà, è un elemento importante, come è emerso durante la commissione speciale in alcune sedete in cui, al di là del vedere caso per caso, capivamo che laddove non c era chiarezza e c era interpretazione potevano infilarsi anche elementi pericolosi. Lo stesso valore do alla semplificazione, sempre di più dovremmo andare, per tutto quello che è l atto della pubblica amministrazione, a cercare di renderlo più semplice, più vicino ai cittadini e il meno complesso possibile, anche il meno costoso possibile, perché laddove c è semplificazione costa anche meno affrontarlo da parte della comunità. La flessibilità, anche questo è molto importante, riuscire ad andare incontro ai bisogni, a risolvere i problemi, attivando flessibilità senza perdere, ovviamente, la tutela. Gli elementi che sono stati introdotti rispetto ai servizi di interesse pubblico, cioè la possibilità di agganciare, laddove c è un servizio di interesse pag. 2/38

24 50/2014 del 29/09/2014 pubblico, tipicamente viene fatto l esempio dell impianto sportivo, dei servizi, delle attività anche commerciali compatibili e complementari, sono uno di quegli elementi che, a mio avviso, aiuta questo famoso project financing, questo famoso accentuare la relazione tra pubblico e privato, creando delle relazioni virtuose che spesso citiamo, ma che poi non sono così semplici da attivare. Indubbiamente, avere introdotto la possibilità di affiancare dei servizi compatibili e complementari ai servizi di interesse pubblico è uno di quegli elementi che può andare a favorire, agevolare futuri progetti di project financing, quindi di collaborazione, tra il pubblico e il privato. E poi, questa relazione così da accentuare e da rafforzare con le politiche ambientali, con le quali un piano del governo del territorio deve assolutamente dialogare, anzi costruire sinergie per il futuro. Quindi, al di là di alcuni aspetti molto tecnici, devo dire anche affrontati con grande approfondimento in Commissione, le Commissioni sono state due, la prima è stata presa tutta della relazione dell Assessore e dei tecnici che, con grande attenzione, ci hanno aperto a tutti gli elementi, anche appunto tecnici, di dettaglio. Quello che mi interessava sottolineare, però, erano delle linee guida politiche importanti, che secondo me saranno importanti per il futuro, visto che dovremmo comunque andare ad affrontare un progetto di nuovo piano. Dal mio punto di vista siamo sulla strada giusta, dovrà essere quindi, il futuro piano, uno strumento chiaro e uno strumento semplice, dovrà essere uno strumento capace di rispondere ai bisogni e di risolvere i problemi, nel contesto che è socialmente, dal punto di vista economico e sociale, molto cambiato e richiede quindi un ruolo alla pubblica amministrazione, nuovo, capace di confrontarsi e capace di lavorare in modo nuovo, senza perdere ovviamente quel ruolo di attenzione all ambiente, quindi alle politiche ambientali, di tutela dell ambiente, di disegno del territorio. Ricordando che stiamo ragionando su uno dei territori più consumati e, quindi, su un territorio dove, in prospettiva, dal mio punto di vista, dovremmo arrivare a ragionare su piani che punteranno sempre di più alla riqualificazione, al riuso, al miglioramento della qualità e sempre meno al consumo del suolo, fino ad arrivare a piani a volume zero. Io trovavo in questo lavoro, che è stato comunque un lavoro, come ci dicevano gli uffici, frutto di un anno e mezzo di ragionamenti e di verifica, alcuni aspetti molto tecnici, ma anche alcune linee, prime linee, primi passi, di intenzioni politiche sulla futura pianificazione che, dal mio punto di vista, sono importanti e ci tenevo a sottolinearli. Grazie. PRESIDENTE : Grazie alla Consigliera Pennasi. Invito i Consiglieri a prenotarsi per fare l intervento. Ha chiesto la parola il Consigliere Cremonesi, ne ha facoltà. Prego. CONSIGLIERE CREMONESI : Grazie Presidente. In linea di massima condividiamo gli obiettivi posti, che hanno portato alle modifiche del piano delle regole. La relazione e le risposte alle domande fatte in Commissione ci hanno chiarito al meglio alcuni concetti, ci sono però alcuni temi e risvolti politici che crediamo valga la pena di sottolineare, che impongono alcune riflessioni. Ne cito solo alcune. Rispetto alle modifiche esplicitate, entrando del merito di alcune valutazioni, il primo punto è quello delle antenne radiofoniche e il secondo, secondo noi, è quello della rete ecologica comunale, perché noi del Movimento Cinque Stelle siamo per una città sostenibile, quindi vediamo favorevolmente questa scommessa. Il metabolismo urbano dipende da fattori economici, politici, pag. 3/38

25 50/2014 del 29/09/2014 sociali, tecnologici e ecologici; proprio su questo dobbiamo capire in anticipo e affrontare mutamenti che ci saranno nel futuro di questa città. Tante di queste regole hanno valenza tecnico giuridica, ma la vera sfida è quella che bisognerà affrontare con coscienza per questo cambiamento ecologico che dovrà essere ben strutturato e, altresì, salvaguardare la salute delle persone perché l inquinamento è anche elettromagnetico, non c è solo il traffico o l inceneritore. Secondo noi si deve impostare un percorso che induca sensibilmente ad una riduzione dell inquinamento fino ad eliminare le cause inquinanti e dannose per la salute. Inoltre, questa rete ecologica comunale dovrà evitare la costruzione di nuove strutture in aree già congestionate. Questa è la direzione, quindi anche noi non possiamo che invitare l Amministrazione ad intraprendere questa strada, che può dare una svolta alla nostra città, altrimenti ogni piccola miglioria alle norme non potrà portare alcun risultato sensibile. Grazie. PRESIDENTE : Grazie al Consigliere Cremonesi. In attesa delle prenotazioni vi comunico che a queste delibera sono stati presentati quattro ordini del giorno e cinque emendamenti. Quindi chi è intenzionate ad intervenire prego di farlo, così ci portiamo avanti. Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Tremolada, ne ha facoltà. Prego. CONSIGLIERE TREMOLADA : Grazie Presidente. Solo per sottolineare due aspetti che mi sembrano di maggior rilievo e importanza in questa delibera. L obiettivo della maggior chiarezza in termini di definizione senza ombra di dubbio, dal punto di vista delle norme che vengono qui riviste, è un valore assoluto in una materia che, altrimenti, può dar luogo a zone grigie che non sono piacevoli per la città. Quindi, sicuramente, l obiettivo è nobile ed è stato perseguito, secondo me, in maniera discreta. Ovviamente è un lavoro che continua e continuerà ancora in futuro. L altra sottolineatura che volevo fare è riguardo alla minore rigidità sulla quale condivido la relazione che fece in Commissione l Assessore Marini, sul fatto che una minore rigidità permette alla città costruita di vivere e di assorbire, di metabolizzare i cambiamenti che la società di oggi, per forza di cose, richiede alla città. In questo modo la minor rigidità, seppur governata, consente alla città di continuare a vivere e non la ingessa secondo criteri che non sono più al passo con i tempi. Grazie. PRESIDENTE : Grazie Consigliere Tremolada. PRESIDENTE : Ha chiesto la parola il Consigliere Rivolta, prego. CONSIGLIERE RIVOLTA: Molto velocemente Presidente, perché anch io... Perché in realtà dietro un dibattito e dietro una Commissione molto tecnica che affrontava delle questioni relative al piano delle regole, c è una discussione più approfondita, l Assessore Marini ha usato in più occasioni un termine che ha ripreso anche il Consigliere Cremonesi, che a me piace in particolar modo che è quello del metabolismo della città, forse la battuta è facile perché il mio metabolismo funziona poco, perché credo che in realtà l attenzione della nostra città, così come avviene per i metabolismi nelle persone appunto come il sottoscritto che passano una certa età, diventa un fatto importante e significativo per rigenerare il tessuto produttivo e di vitalit à di una città. Noi pag. 4/38

26 50/2014 del 29/09/2014 siamo stati impegnati in questi anni in discussioni che riguardavano il futuro urbanistico di Sesto San Giovanni e molto spesso prestando giustamente, dico io, una grande attenzione rispetto alle aree dismesse. In realt à le nostre città, specialmente le città che hanno avuto una storia industriale, hanno avuto una prima modificazione, come mi è capitato più volte di dire in fondo questa è una città in trasformazione da quasi 50 anni, se solamente pensiamo a quelle che erano le aree della Osva, cioè centrali rispetto al tessuto cittadino e quello che sono adesso, ci rendiamo conto che la trasformazione di questa città è una trasformazione continua e che quindi agevolarne la trasformazione e il riutilizzo delle strutture è importante e fondamentale, soprattutto in un epoca in cui gli immobili, gli utilizzi e le funzioni degenerano e invecchiano a una velocit à superiore a quella a cui noi eravamo abituati, in fondo la Falck è stata industria, la Falck, la Breda, la Magneti sono state industrie importanti, hanno avuto la stessa destinazione in quelle aree per quasi un secolo, noi oggi ci troviamo molto spesso ad affrontare nelle nostre città invecchiamento di immobili o di comparti urbanistici che semplicemente 30 anni fa o anche meno, 20 anni fa, si erano già trasformati e quindi questa è un attenzione giusta da porre e io credo che, così com è stato detto dall Assessore in Commissione, queste sono delle indicazioni e dei filoni che noi dovremmo percorrere quando andremo a redigere il prossimo PGT, cioè una grande attenzione, una grande capacità di interpretare i piccoli mutamenti che nelle città avvengono, cercare in tutti i modi di fare in modo che il territorio si rigeneri e non crei luoghi e spazi che invece vengono abbandonati. Non è un operazione facile, come sempre è più facile pensare ex novo a una costruzione di un nuovo comparto, mentre in questi casi è decisamente più complicato, soprattutto per un paese che ha un economia in grande difficoltà e che ha un abitudine, anche un abitudine e una cultura legata alle costruzioni che non è quella per esempio degli Stati Uniti dove un palazzo dove 30 anni se non serve più si abbatte, si comincia da capo e si ricostruisce qualcosa di nuovo. Questo appartiene poco alla nostra cultura, poco alla nostra idea di citt à e di costruzioni, c è sicuramente un elemento personalmente credo di conservatorismo in questo, noi puntiamo molto spesso alla conservazione di tutto e puntando alla conservazione di tutto spesso non riusciamo a conservare nulla, però le indicazioni che vengono da questa delibera debbano essere poi sviluppate e ampliate e essere l anima del nuovo piano di governo del territorio che dovrà sicuramente rivolgersi molto di più in quei termini di attenzione alla città tradizionale, alla città costruita di quanto lo fosse quello del 2009 che giustamente invece aveva prestato grande attenzione alle aree dismesse. PRESIDENTE: Grazie Consigliere Rivolta. Non mi risultano interventi, lascio ancora due minuti e dopo trattiamo gli ordini dei giorni pervenuti. A questo punto passiamo agli ordine del giorno presentati a questa delibera, iniziando con... avete tutti la copia? con il numero 1, presentato dal Movimento Cinque Stelle, chi lo vuole illustrare, Consigliere Cremonesi, prego. CONSIGLIERE CREMONESI: Grazie Presidente. Questo ordine del giorno impegna il Sindaco e la Giunta a effettuare un attenta analisi in merito alle antenne e agli impianti di radiofonia mobile, dettagliando in sede di Consiglio comunale e/o la Commissione competente su quante siano queste antenne e localizzarle all interno di pag. 5/38

27 50/2014 del 29/09/2014 tutto il Comune. Questa cosa nasce proprio dai discorsi che si faceva in Commissione, questa famosa legge regionale che è stata illustrata anche in modo diciamo molto chiaro dall Assessore, addirittura dice: La legge regionale specifica che è vietata comunque l installazione in corrispondenza di asili, edifici scolastici, nonché strutture di accoglienza, socio assistenziali etc., io ne ho vista una vicino a Campo Manin, correggetemi se sbaglio, penso che sia di telefonia, capire un attimino se c era l opportunità di una Commissione, capire sia dal punto di vista legislativo e sia dove sono al interno del Comune, grazie. PRESIDENTE: Grazie, Consigliere Cremonesi. Ecco, sugli ordini del giorno è consentita la facoltà uno per gruppo per intervenire. Se non ci sono interventi e non c è la dichiarazione dell Amministrazione... CONSIGLIERE RIVOLTA: Mi scusi Presidente, sull ordine dei lavori, siccome ci sono due ordini del giorno che riguardano lo stesso tema, non possiamo passare all illustrazione del secondo per metterli in discussione tutti e due, perché ce n è uno a firma dei... credo di tutti i Capigruppo di maggioranza che riguarda lo stesso tema con impegni un po più ampi, non aggiungo né tolgo nulla, discutiamoli insieme casomai... PRESIDENTE: Sì, sarebbe il numero 3, lo illustra la Consigliera Pennasi, prego. CONSIGLIERA PENNASI: Grazie Presidente, un po sulle riflessioni che venivano fatte in Commissione che condivido con il Consigliere Cremonesi, abbiamo preparato questo ordine del giorno che voglio specificare è stato condiviso con tutta la maggioranza e anche se non ho fatto in tempo per motivi proprio di tempo è condiviso anche dal Capogruppo della Federazione della Sinistra. Il tema è lo stesso, quindi quello degli impianti di radiofonia mobile e il fatto che, con un ricorso al Tar, è stato annullato un articolo del PGT che intendeva organizzare la distribuzione degli impianti appunto delle cosiddette antenne di radiofonia mobile sul territorio. Lo leggo perché ci sono un po di riferimenti di legge e non voglio andare a spanne: Preso atto del fatto che l articolo 34 delle norme tecniche di attuazione del piano delle regole disciplina l insediamento degli impianti di radiofonia mobile nel territorio comunale di Sesto San Giovanni; Tale scelta è stata determinata dalla giusta volontà di dare ordine al proliferare delle antenne sul territorio cittadino. Fino ad ora il meccanismo previsto dal PGT si è dimostrato efficace e le richieste delle antenne si sono concentrate nelle aree indicate dall articolo 34 di cui sopra. La legge regionale 11/2001 delega i Comuni a individuare le aree nelle quali installare gli impianti di radiofonia mobile ma specifica che ciò non vale per quelli con potenza complessiva inferiore a 300 watt. Un operatore in seguito al diniego di installare un impianto con potenza inferiore ai 300 watt fuori dalle aree previste dal piano, ha fatto ricorso al Tar e l ha vinto, il Tar oltre al diniego ha annullato l intero articolo 34, lasciando quindi priva d regolamentazione urbanistica in materia di installazione di impianti di radiofonia mobile il Comune di Sesto San Giovanni. La delibera di variante normativa al piano reintroduce l articolo 34 con la specifica di esclusione per gli impianti con potenza inferiore ai 300 watt. È necessario tutelare il nostro territorio dal disordinato proliferare degli impianti, pur garantendo le necessarie esigenze di copertura radiomobile, le aree di concentrazione delle antenne devono essere trattate con una pag. 6/38

28 50/2014 del 29/09/2014 funzione del città e in quanto tale orientate nel disegno urbano. Questo era il preso atto del fatto che. Arriviamo al contenuto dell ordine del giorno: Il Consiglio impegna il Sindaco e la Giunta a promuovere azioni presso Regione Lombardia e le sue Commissioni competenti perché prendano in considerazione una modifica della legge regionale 11/2001 in modo tale che si adatta ai Comuni delega e facoltà di regolamentare la presenza sul territorio di tutti gli impianti piccoli e grandi, consentendo una pianificazione equilibrata e funzionale. Demandare alla Commissione paesaggio e alla Polizia locale la verifica degli impianti nuovi o da modificare al di sotto e sopra i 300 watt in modo tale che sia attentamente verificato l impatto paesaggistico e il rispetto delle forme della sicurezza della città e dei suoi cittadini. Quindi questo è l ordine del giorno che abbiamo presentato, sentivo che il Consigliere Cremonesi lanciava anche l idea di ritrovarci in Commissione, visto che l altra volta è stato trattato tra i tanti temi ad approfondire questo tema specifico, visto che si tratta della Seconda Commissione che presiedo, dichiaro fin da subito la disponibilità ad approfondire ulteriormente in Commissione. Grazie. PRESIDENTE: Da una verifica che abbiamo fatto sono simili in parte, quindi io direi di metterli in votazione separatamente. Mi risulta la prenotazione del Consigliere Romaniello? CONSIGLIERE ROMANIELLO: Solo per fare una domanda, perché non ho capito bene il contenuto della... Grazie Presidente, non ho capito bene il contenuto dell ordine del giorno presentato dal Movimento Cinque Stelle, perché dice: A effettuare un attenta analisi in merito alle antenne e agli impianti della telefonia mobile, dettagliando in sede di Consiglio comunale e la Commissione competente su quante siano queste antenne e la loro localizzazione all interno del territorio comunale, la domanda: questo ordine del giorno chiede la mappatura o dietro ad effettuare un attenta analisi c è qualcos altro che in questo momento non è declinato in questo ordine del giorno. Quindi, la domanda la ripeto: questo ordine del giorno chiede la mappatura delle antenne o chiede qualcos altro? Se chiede qualcos altro magari se è possibile che sia specificato meglio. PRESIDENTE: Io l ho interpretato così, però adesso diamo la parola al Consigliere Cremonesi così lo spiega meglio, secondo me è un censimento dell esistente, prego. CONSIGLIERE CREMONESI: Grazie Presidente, va bene la mappatura, va bene la localizzazione, va bene anche capire che tipologia di antenne ci sono in città, la città mi sembra molto... cioè il mio telefono funziona ovunque, capire anche quanto queste antenne fanno male alla salute, perché... (Intervento fuori microfono) PRESIDENTE: Per cortesia, Consigliere Romaniello lei è intervenuto, faccia rispondere. CONSIGLIERE CREMONESI : Va bene, facciamo una localizzazione, poi se ci sarà una commissione pag. 7/38

29 50/2014 del 29/09/2014 competente che ci illustrerà anche le normative tecniche e il miglioramento della legge regionale va benissimo. Io posso dirvi che nel 1995 c era un altro tipo di antenna, adesso c è 4G, ce ne sono anche altre. A livello medico non posso neanche sapere quali potrebbero essere i danni sulla salute, dieci anni fa, magari, tre antenne andavano bene, adesso ne serve una. Capire la mappature, capire anche nelle aree nuove di quante, in prospettiva, ci sarà bisogno. Censimento, è aperta, siamo a disposizione. Grazie. PRESIDENTE : Grazie Consigliere Cremonesi. Gruppo Misto, la Consigliera Landucci. Prego. CONSIGLIERA LANDUCCI : Ma io volevo fare una domanda perché non ho capito bene una cosa, a parte il censimento, ma nell ordine del giorno presentato dalla Consigliera Pennasi le richieste tengono conto della sentenza del TAR? Nel senso che la sentenza del TAR ha detto che bisognava essere più larghi rispetto a come eravamo noi, perché altrimenti non andiamo da nessuna parte. Non vorrei che noi facciamo alla modifica, poi fanno un altro ricorso al TAR, lo perdiamo ancora, in un giro che non finisce mai. Questo mi sembra che sia da evitare, è inutile fare proclami di blocco, anche perché devo dire al Consigliere Cremonesi che io sono molto contenta che il mio telefono funzioni dappertutto a Sesto e non vorrei che fosse il contrario. Quindi, da questo punto di vista, do ragione a quello che ha fatto il ricorso al TAR. Credo che questo, ormai, sia da dare per scontato. PRESIDENTE : Grazie alla Consigliera Landucci. Mappatura sì CONSIGLIERA PENNASI : Non lo so Presidente, posso rispondere come funziona. Era una domanda, credo, quella della Consigliera. PRESIDENTE : Risponda lei, così dopo andiamo in votazione. Prego. CONSIGLIERA PENNASI : Per spiegare, appunto, rispetto alla domanda della Consigliera Landucci. La domanda era se vogliamo reintegrarlo così com era; no, per non dover, poi, farcelo annullare un altra volta. L intenzione non è fare il ricorso al ricorso del TAR, quindi la risposta è: la proposta è quella di reintegrare, visto che, essendo tutto in un corpo unico, sia al di sopra dei trecento sia al di sotto dei trecento, il TAR l ha annullato tutto e a questo punto noi non abbiamo più una regolamentazione anche al di sopra dei trecento, dove invece i Comuni possono regolamentare. È necessario reintrodurre la parte di articolo che riguardava quelli sopra i trecento, in modo tale che, laddove la legge regionale ci consente di regolamentare, continuiamo a farlo, perch é adesso non abbiamo più l articolo dentro il PGT. Laddove, invece, la legge regionale ci dice che non possiamo regolamentare, il ricorso al TAR ha dato ragione all operatore, ci atteniamo alla legge regionale. Aggiungiamo un pezzo, che però ovviamente è un pezzo non tecnico, ma politico, chiedendo alla Giunta, visto che noi siamo convinti che, comunque, sia importante regolamentare, ma anche proprio per avere un ordine in città delle aree dove queste funzioni possano collocarsi, chiediamo alla Giunta e al Sindaco di promuovere presso la Regione Lombardia e le Commissioni competenti, una proposta di modifica della legge. Però, ovviamente, dal punto di vista tecnico, chiediamo di reintrodurre la parte dell articolo sopra i trecento, in accordo con la legge regionale pag. 8/38

30 50/2014 del 29/09/2014 perché adesso non abbiamo più neanche quello. Accettiamo il ricorso del TAR, ma politicamente chiediamo comunque una azione, perché non concordiamo sul fatto che al di sotto dei trecento possano mettere un po dove vogliono. C è comunque un disegno della città, un organizzazione della città, un tema di sicurezza che vanno, dal nostro punto di vista, regolamentati secondo quelle che sono le intenzioni dell Amministrazione locale. Esce il consigliere Torraco. PRESENTI: n. 23 PRESIDENTE : Grazie alla Consigliera Pennasi per la spiegazione. Andiamo in votazione con l ordine del giorno presentato dal Movimento Cinque Stelle. Prego, inizio votazione. CONSIGLIERE ROMANIELLO : Scusi Presidente, qui compare errore, riprovare. PRESIDENTE : Annulliamo tutto e ripartiamo. Iniziamo la votazione sull ordine del giorno presentato dal Movimento Cinque Stelle. Messo in votazione, l'ordine del Giorno presentato dal Gruppo Movimento 5 Stelle, con 22 voti favorevoli (Come da dichiarazione verbale del Sindaco, accolta dal Presidente in corso di seduta), 1 astenuto (Lamiranda ), espressi con votazione palese, mediante sistema di votazione elettronico, dai 23 presenti e 22 votanti è approvato all'unanimità dei votanti. SINDACO : No, io sono favorevole. PRESIDENTE : Il Sindaco fa una dichiarazione di voto, prego. SINDACO : Grazie. Siccome non ho capito se sono riuscita a votare per tempo, vorrei dichiarare il mio voto favorevole. Grazie. PRESIDENTE : Il Consiglio approva l ordine del giorno presentato dal Movimento Cinque Stelle. Rientra il consigliere Torraco. PRESENTI : n. 24 PRESIDENTE : Andiamo in seconda votazione, per l ordine del giorno presentato dal Partito Democratico, che è il gruppo di maggioranza. Ordine del giorno della maggioranza numero 3. Inizio votazione, prego. Messo in votazione, l'ordine del giorno della maggioranza, con 19 voti favorevoli, 5 astenuti (Caponi, Di Stefano, Lamiranda, Landucci, Tittaferrante), espressi con votazione palese, mediante sistema di votazione elettronico dai 24 presenti e 19 votanti, è approvato all'unanimità dei votanti. PRESIDENTE : Procediamo con il secondo ordine del giorno presentato sempre dal gruppo Movimento Cinque Stelle. Lo illustrerà il Consigliere Cremonesi, prego. CONSIGLIERE CREMONESI : Grazie Presidente. Veniamo al secondo ordine del giorno. Questo ordine del giorno impegna il Sindaco e la Giunta ad adottare politiche di massimo risparmio energetico per gli edifici di nuova costruzione e in fase di ristrutturazione, modificando il regolamento edilizio ove previsto e monitorando pag. 9/38

31 50/2014 del 29/09/2014 assiduamente fin dalla fase di rilascio dei permessi, con finalità ultima quella di raggiungere l obiettivo dell ottenimento di edifici a basso impatto ambientale. Un ordine del giorno simile è stato presentato anche dal collega Moreno Nossa. Che dire? Da qualche parte bisogna partire, poco fa io e la mia collega stavamo discutendo, appunto, dell efficienza energetica, di quali saranno le sfide per il futuro, ad esempio prossimamente questo sarà anche uno dei temi di Expo. Da qualche parte, secondo noi, bisogna partire, quindi proponiamo questo, facciamo questa integrazione anche all articolo 10 e vediamo quest ordine del giorno. Grazie. PRESIDENTE : Grazie al Consigliere Cremonesi. Se non ci sono interventi e non c è nessuna dichiarazione del Sindaco, metterei in votazione l ordine del giorno numero 2, presentato dal gruppo Cinque Stelle. Un attimo, ha chiesto la parola il gruppo Partito Democratico, Consigliere Tremolada. Prego. CONSIGLIERE TREMOLADA : Mi scusi Presidente, però abbiamo un po di difficoltà perché averli visti all ultimo minuto ci mette un pochettino in crisi. Anche su questo, visto che c è l altro che ha citato Cremonesi, sullo stesso tema si discutono insieme anche questi? Facciamo una discussione doppia? PRESIDENTE : Alla Presidenza non risulta. Nossa, lei non ha presentato? (Intervento fuori microfono) PRESIDENTE : Sull altra delibera, ma non ha niente a che vedere con l altra delibera? CONSIGLIERE TREMOLADA : Allora dico due parole su questo. PRESIDENTE : Trattiamo questo del Movimento Cinque Stelle. CONSIGLIERE TREMOLADA : Trattiamo solo questo per il momento. Ovviamente, tutto quello che riguarda il risparmio energetico ci trova assolutamente concordi, quindi nelle linee di principio possiamo essere d accordo. Il problema è che nel testo che andiamo poi a votare, all articolo 10, che non è stato modificato, efficienza energetica, gli edifici di nuova costruzione devono perseguire i criteri di efficienza energetica sulla base della normativa nazionale e regionale e comunale vigente. Quindi è già scritto molto chiaramente. La normativa nazionale e regionale vigente è la Legge 12, poi abbiamo un D.G.R. del 22 dicembre del 2008, che è quella che poi definisce le entrate energetiche, che entrano molto nel dettaglio di cosa vuol dire fare efficienza energetica, quindi modificare il regolamento edilizio, tra l altro non è oggetto di quello che stiamo discutendo oggi, vorremmo capire di cosa si tratta. PRESIDENTE : Ha chiesto la parola il gruppo Verso Sesto. Prego, Consigliere De Noia. CONSIGLIERE DE NOIA : Presidente, io volevo intervenire perché pensavo che ci fosse l opportunità di discutere entrambi gli ordini del giorno perché sono molto simili, però se l altro verrà presentato sull altra delibera, a questo punto il mio intervento lo riservo per dopo. Grazie. PRESIDENTE : Era facoltativa anche la dichiarazione di voto su questo ordine del giorno. Gruppo Movimento Cinque Stelle, Consigliera Franciosi. Prego. CONSIGLIERA FRANCIOSI : Grazie, solo per un piccolo chiarimento. Dal momento che, appunto, poi andiamo pag. 10/38

32 50/2014 del 29/09/2014 a discutere, la prossima delibera riguarda proprio il patto dei sindaci e, di conseguenza, il piano di risparmio energetico, ritenevamo due commi per l articolo 10, efficienza energetica, poca cosa rispetto a tutto quello che si può fare. È vero che c è scritto tutto in questi due commi, il nostro ordine del giorno era semplicemente un ulteriore rafforzativo perché riteniamo importante, come del resto voi, il fatto di puntare da qui al futuro allo sviluppo di tutto quello che riguarda l energia sostenibile, all interno dell edilizia. In particolar modo non avendo esattamente sottomano il regolamento edilizio, proprio quello per costruire, riteniamo importante dare un ulteriore impegno, eventualmente andare a modificare laddove è necessario il regolamento edilizio in modo da renderlo congruo il più possibile ai passaggi futuri, è semplicemente un rafforzativo. Avessimo saputo che il Consigliere Nossa avrebbe presentato un ordine del giorno simile, probabilmente non avremmo fatto lo stesso noi per questa delibera, grazie. PRESIDENTE: Grazie alla Consigliera Franciosi. Se non ci sono interventi darei la parola all Assessore... Consigliere Rivolta, il suo Gruppo è già intervenuto, mi dispiace. Assessore Marini, prego, la spiegazione tecnica. ASSESSORE MARINI: Buonasera, scusate, una sola precisazione. Sulla questione del risparmio energetico e dell efficienza degli edifici, che è un tema centrale e non starò a specificare perché, che è un tema centrale che deve essere affrontato tenendo conto della normativa che in questi anni si è sviluppata, il ritardo in Italia rispetto ad altri Paesi, forse che si è anche un po frastellata, devo dire, che deve tener conto della necessità di rispettare questa normativa, non sempre attentamente verificata e della necessità di fare dei vari strumenti, sia il PGT che il regolamento edilizio, delle norme che chiariscano e interpretano l applicabilità di queste regole, che sono molto stringenti, già da adesso per certi versi. Ritengo che sia questo e non entrando nel merito, ma sia questo ordine del giorno, sia quello che sia presentato dopo, sono assolutamente centrali e laddove poi è necessario sostanziarli di contenuti e di riflessione, grazie. PRESIDENTE: Grazie all Assessore Marini. Andiamo in votazione. Mettiamo in votazione il numero 2, ordine del giorno presentato dal Movimento Cinque Stelle. Inizio votazione, prego. Messo in votazione, l'ordine del giorno numero 2, presentato dal Movimento Cinque Stelle con 19 voti favorevoli, 1 contrario (Boccia), 4 astenuti (De Noia, Gianvecchio, Lamiranda, Landucci), espressi con votazione palese, mediante sistema di votazione elettronico dai 24 presenti e 20 votanti, è approvato a maggioranza dei votanti. PRESIDENTE : Ultimo, numero 4 ordine del giorno presentato dal Gruppo PDL, Lamiranda e altri. La parola al Consigliere Lamiranda per illustrarlo e spiegarcelo un attimo, grazie. CONSIGLIERE LAMIRANDA: Grazie signor Presidente. L ordine del giorno che ho presentato collegato prende pag. 11/38

33 50/2014 del 29/09/2014 un po spunto da una risposta ricevuta dall Amministrazione, questa sera auspicavo che fosse anche pubblicamente lettura, derivante dall ipotesi che si stia realizzando una nuova moschea temporanea in via Trento e soprattutto per le modalità attraverso cui mi è stato rappresentato, io e il Consigliere Di Stefano che eravamo gli interrogandi, le modalità attraverso cui l Amministrazione prospetta di fatto il cambio di destinazione d uso di questi capannoni industriali per consentire questo utilizzo, per la trasformazione a luogo di preghiera di fatto, cioè a moschea di questo capannone di via Trento. Quindi, prendendo spunto esattamente dalle norme tecniche riportate e riferite nella risposta dell Amministrazione, quindi non ho inventato e scritto nulla di nuovo ma ho riportato testé tutti gli articoli richiamati e combinati disposti, sostanzialmente però chiedo un elemento fondamentale, tra parentesi ho visto che c è un emendamento del Movimento Cinque Stelle che è molto più ampio, ma è il passaggio in Consiglio comunale, perché come sappiamo la possibilità di andare a fare una modifica della destinazione d uso, laddove è esperimenti e secondo l impianto che viene rappresentato dall Amministrazione nel caso di specie con le attuali norme tecniche di attuazione del piano dei servizi, questo è possibile sul territorio di Sesto San Giovanni, è possibile farlo attraverso una convenzionata. Noi chiediamo che la convenzione, prima di passare in Giunta per le approvazioni definitive e quindi l autorizzazione al permesso di costruire o meglio all ottenimento del titolo abilitativo per il cambio di destinazione d uso, chiediamo per trasparenza, pur sapendo che non è obbligatorio per legge passare in Consiglio comunale, chiediamo che si passi in Consiglio comunale per un illustrazione, una discussione e un eventuale anche approvazione, un percorso diciamo politico, come viene chiesto da noi, dagli organi del giorno collegato, poi invece come l ha impostato il Movimento Cinque Stelle è propriamente l introduzione di una norma tecnica speciale, noi lo chiediamo da un punto di vista politico, una discussione politica. L ho specificato per l ambito di via Trento perché pare che sia via Trento ciò che ci viene prospettato, ma in ogni caso chiediamo su tutto il territorio di Sesto, su tutto l ambito consolidato, quindi non sull ATS ma sul consolidato perché crediamo che una situazione del genere sia meritevole discussione anche in Consiglio comunale, grazie. PRESIDENTE: Grazie al Consigliere Lamiranda. Non mi risultano interventi. Nessuna dichiarazione di accettazione. Quindi proseguiamo... Lasciamo aperto ancora un minuto. Riprendiamo. Prego i Consiglieri che iniziamo la votazione sugli emendamenti presentati dal Gruppo PDL a firma del Consigliere Lamiranda e altri. Non ci sono interventi. Mettiamo in votazione l emendamento presentato dal Gruppo PDL. Inizio votazione, prego. Messo in votazione, l'ordine del giorno presentato dal Consigliere Lamiranda ed altri, con 7 voti favorevoli, 15 contrari (Antoniolli, De Noia, Foggetta, Gianvecchio, Pastorino, Pennasi, Pietra, Boccia, Rivolta, Romaniello, Teormino, Torraco, Tremolada, Vavassori ed il Sindaco), 2 astenuti (Aiosa, Nossa), espressi con votazione palese, mediante sistema di votazione elettronico dai 24 presenti e 22 votanti, è respinto. PRESIDENTE : Sempre sulla delibera numero 1, passiamo agli emendamenti iniziando con il Gruppo Movimento pag. 12/38

34 50/2014 del 29/09/2014 Cinque Stelle. Il primo emendamento è presentato dal Movimento Cinque Stelle, prego Consigliera Franciosi per illustrarlo, grazie. CONSIGLIERA FRANCIOSI: Grazie Presidente. Questo primo emendamento è un emendamento al piano dei servizi, in particolar modo mi sono riferita al comma 1 dell articolo 2 e più avanti al comma 6, se non sbaglio, dell articolo 7... sì, mi stavo confondendo con l altro emendamento, quindi al comma 6 dell articolo 7, in entrambi i casi sostanzialmente quello che chiediamo è di riportare al Consiglio comunale la definizione di servizio privato di interesse pubblico, indipendentemente dal discorso sulla moschea appena fatto. Questo perché? Perché riteniamo importante che quando un privato investe nel pubblico, com è già successo per altre delibere già arrivate in Consiglio comunale qualche anno fa, diceva: importante che sia proprio il Consiglio comunale espressione di tutte le anime politiche della città, a esprimere il parere di fattibilità. Di conseguenza quello che chiediamo è di modificare l articolo 2, comma 1, togliendo la porzione: O dalla Giunta, di conseguenza l ultimo capoverso diventa: Nel caso di servizi privati l interesse pubblico sarà definito sulla base di valutazione espressa dal Consiglio comunale, così come l articolo 7, comma 6, chiediamo di fatto riportarlo indietro, perché le vecchie norme prevedevano che la convenzione, l atto unilaterale di assorbimento, la competenza di approvare sostanzialmente la convenzione l atto unilaterale di assorbimento è individuata del Consiglio comunale per le convenzioni accessive ai piani attuativi e nella Giunta comunale per tutte le competenze altre e residuate. La modifica di questo articolo, la leggo proprio, prevede l eliminazione del passaggio dal Consiglio comunale e lo sostituisce con La Giunta comunale grazie. PRESIDENTE: Grazie alla Consigliera Franciosi. Prima dell intervento la parola all Assessore Marini, prego. ASSESSORE MARINI: Sì, scusate, un intervento tecnico, poi semmai chiedo una delucidazione al Segretario sugli aspetti più giuridici. La definizione che noi abbiamo introdotto è una definizione che tiene conto rimandando le competenze di Consiglio e di Giunta, così come stabilite dal Testo Unico delle competenze degli Enti locali, casistiche molto diverse. Ci sono alcuni casi che è evidente che è il Consiglio comunale che deve decidere, altre però sono cose molto minute, i regolamenti d uso, per esempio, di cui parla la legge 12 riguardano per esempio non tanto il servizio ma le modalità di prestazione del servizio. Ora, possiamo disturbare il Consiglio anche per questi casi, però francamente chiedere al Consiglio se i bambini dell asilo possono entrare dalle 8 alle 9 piuttosto che dalle 10, mi sembra un po eccessivo. D altra parte devo dire che i casi che noi abbiamo di questi tipi, di questo tipo, sono non pochi, soprattutto laddove la legislazione va nel mentre di risposta immediate e dentro tempi contingentati, qualche professoressa ce l abbiamo. Allora questa definizione, poi chiedo al Segretario eventualmente di specificarla meglio, dice sempre ci mette attenzione in alcuni casi dove la competenza è evidente della Giunta, lasciamolo alla Giunta. Toglierla vuole dire tutte le volte passare in Consiglio. A lei Segretario. pag. 13/38

35 50/2014 del 29/09/2014 PRESIDENTE: Prego Segretario. SEGRETARIO GENERALE: Confermo quello che diceva l Assessore che l intervento con riferimento a queste due norme è stato quello di adeguare le previsioni del piano a quello che è a livello nazionale, in particolare modo partire dalla riserva prevista in Costituzione, per cui la definizione delle competenze degli organi spetta allo Stato, attualmente il Testo Unico norma in quali casi, cioè l intervento del Consiglio comunale, residualmente la Giunta, quindi questa reimpostazione dell articolo vuole far sì che si adegui a quanto previsto a livello nazionale e quindi anche in termini di competenze, non può diversamente il Consiglio legiferare stabilendo competenze il Consiglio laddove non ce ne sono, ecco, per cui... PRESIDENTE: Grazie. Ha chiesto la parola la Consigliera Franciosi. CONSIGLIERA FRANCIOSI: In realtà è un chiarimento, quindi vuole dire che sto proponendo una modifica, quanto meno la prima modifica è inammissibile, non posso togliere la porzione Consiglio comunale e/o dalla Giunta in relazione alle rispettive competenze. Dell articolo 2, comma 1, l ultima parte dice: Dal Consiglio Comunale o dalla Giunta in relazione alle rispettive competenze. Siccome noi stiamo proponendo di togliere dalla Giunta, da quello che ho capito dal suo discorso io sto proponendo qualcosa di inammissibile. Giusto? Però aspetta, finisco (Intervento fuori microfono) CONSIGLIERA FRANCIOSI : però la seconda parte, quindi eventualmente potrei scorporare, non so se si può fare, uno scorporo dell emendamento, la seconda parte, e chiedo di riportare l articolo a come era prima. A meno che non fosse inammissibile come era prima. (Intervento fuori microfono) SEGRETARIO GENERALE: Una cosa che posso dire è che questo intervento normativo, anche nella seconda parte, fa riferimento ai sensi della normativa vigente, la volontà era quella di far sì che la previsione comunale si adegui a quella nazionale, che potrebbe modificarsi di volta in volta. Per cui non so adesso quali ipotesi di estrapolazione, lei dice eliminare la prima ipotesi di emendamento e confermare la seconda? Ma l intento della seconda, chiedo conferma però al direttore che è qui, era sempre quello di richiamare la previsione nazionale in termini di competenze? pag. 14/38

36 50/2014 del 29/09/2014 (Intervento fuori microfono) PRESIDENTE : Un attimino. Consigliera Lamiranda, un attimino. Faccia almeno spiegare, una spiegazione. Prego. (Intervento fuori microfono) SEGRETARIO GENERALE : Io ritenevo opportuno ascoltare anche le esigenze che stava segnalando la Consigliera, perché per prassi di questo Consiglio Comunale molte volte l intendimento, magari, va al di là della lettera della norma, alcune volte la volontà è quella di far sì che ci sia una condivisione e magari, nella specifica, vien fuori, ma, volevo semplicemente che ci fosse un condivisione da parte dei Consiglieri, non necessariamente formale da parte del Consiglio, ma magari in Commissione. L ascolto è in questi termini. Dopo di che riconfermo che, laddove l intendimento sia quello di stabilire qui una competenza, al di là di quali sono le previsioni di carattere nazionale, non è possibile. PRESIDENTE : Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Romaniello. Prego. CONSIGLIERE ROMANIELLO : Grazie Presidente. Ho qui in mano gli emendamenti, gli ordini del giorno del Movimento Cinque Stelle, arrivati alle via mail al nostro capogruppo. Uno, due, tre, quattro, cinque. Altri due arrivati dalla Sesto Nel Cuore, senza che siano arrivati via mail. Ci siamo sovente lamentati che la documentazione non arrivava mai in tempo, però diamo anche noi il buon esempio. Noi non sappiamo, dietro un cambiamento, quali potrebbero essere gli impatti dal punto di vista normativo. Ci sono le Commissioni, magari non si fa in tempo a discutere in Commissione, posso comprenderlo, ma non è possibile che la regola è che ci siano questi OdG e emendamenti dell ultimo minuto, perché è un modo di lavorare che non va bene. (Intervento fuori microfono) PRESIDENTE : Grazie al Consigliere Romaniello. Consigliere Lamiranda, può intervenire. Prego. CONSIGLIERE LAMIRANDA: Grazie Presidente. Io credo che lei doveva censurare il Consigliere Romaniello, perché no, scusi, che venga a farci la morale, non si possono presentare ordini del giorno Il regolamento è chiaro, fino all inizio della discussione si possono presentare ordini del giorni ed emendamenti. Lei purtroppo fa parte di questo Consiglio Comunale adesso, c è qualcuno davanti a lei che è stato qui parecchie ore la notte, anche in particolare delibere, dove sono stati presentati più di cinquecento emendamenti e dove, l allora Segretario Comunale con il Direttore Generale, hanno fatto una sospensione e ci hanno cassato una serie di emendamenti e hanno portato in votazione quelli che erano ritenuti ammissibili. Niente di più strano, perché è nel gioco della politica e la democrazia pretendo anche questo. Quindi io credo che sia legittimo, da parte di qualunque Consigliere, che anche un minuto prima dell inizio della discussione possa presentare un emendamento o un ordine del giorno. Non è necessaria la condivisione perché spesso, lei sa, sono semplicemente posizioni politiche che vengono ribadite, senza con questo avere la pretesa di avere anche il consenso di tutta l aula; altre volte, quando magari l argomento è di interesse importante, o si ritiene la forza politica di doverlo condividere con altre forze politiche, per tempo lo fa pervenire. Io credo che lei debba smettere questo modo di censurare. Faccia il suo lavoro, se ne è capace di fare il Consigliere Comunale e non pag. 15/38

37 50/2014 del 29/09/2014 venga a fare, ogni volta, il saputello che dà la lezioncina agli altri Consiglieri, perché qui c è qualcuno, come il sottoscritto, come il Consigliere Rivolta, come chi le sta a fianco, la Consigliera Pennasi, che è qua da molti anni. Non siamo stati mai a farci le lezioncine sulle modalità con cui vengono presentati gli emendamenti e non si sono neanche lamentati quando gli abbiamo presentato i cinquecento emendamenti. PRESIDENTE : Consigliere Romaniello, non è ammesso, lei non può CONSIGLIERE ROMANIELLO : Questioni personali. PRESIDENTE : Ha già parlato. La parola al Segretario Generale. SEGRETARIO GENERALE : Nella formulazione in atti i due emendamenti sono inammissibili. PRESIDENTE : L emendamenti numero 1 presentato dal Movimento Cinque Stelle è inammissibile. Quindi procediamo con il numero 2, sempre presentato dal gruppo. Numero 2 con la numerazione che porta il Movimento Cinque Stelle. Vuole illustrarlo Consigliera Franciosi? Prego. CONSIGLIERA FRANCIOSI : grazie Presidente. Questo emendamento è frutto di un dibattito interno nostro, all interno del nostro gruppo, a seguito della Commissione, in quanto durante la Commissione io ho chiaramente chiesto se fosse possibile limitare le dimensioni di quanto riferito nel comma specifico dell articolo 3, cioè no, non è un comma, è il punto B, relativo alla definizione della superficie lorda di pavimento. All interno del nostro gruppo abbiamo stabilito che secondo noi è necessario definire un massimo di SLP e proponiamo di aggiungere in fondo a diverse parti costituenti l immobile, fino ad un massimo del 4% della SLP totale. Grazie. PRESIDENTE : Può dichiarare se è legittimo. La parola all Assessore, prego. ASSESSORE MARINI : Scusate, ancora un intervento tecnico. Nella formulazione proposta il 4% è riferito a tutto, i balconi, le terrazze, le logge e gli androni passanti. Quando si mette una quantità forse bisognerebbe capire perché quella quantità, perché 4 e non il 3 e quant altro. Su diecimila metri quadrati sono quattrocento, che sono pochi. Su cinquemila sono duecento, su mille sono quaranta. Io ho anche un problema laddove, se lascio questa definizione, che cosa succede rispetto ai titoli edilizi che sono già realizzati, da questo punto di vista. In una prospettiva di modificare più radicalmente i parametri urbanistici dell articolo 3, ritengo non tanto dei limiti percentuali, quanto che si può considerare meno esclusioni. In questo contesto vedo non poche contrarietà da questo punto di vista. Grazie. Esce il Sindaco. PRESENTI : n. 23 PRESIDENTE : Grazie all Assessore. Quindi verificate la legittimità dell emendamento. Sono aperti gli interventi, prego. Se non ci sono interventi sull emendamento presentato dal gruppo Cinque Stelle, andiamo in votazione. Emendamento numero 2 presentato dal gruppo Movimento Cinque Stelle. Inizio votazione, prego. Messo in votazione, l'emendamento n. 2, presentato dal Movimento Cinque Stelle con 2 voti favorevoli (Cremonesi, Franciosi), 16 contrari (Antoniolli, De Noia, Foggetta, Gianvecchio, Lamiranda, Nossa Pastorino, Pennasi, Pietra, Boccia, Rivolta, Romaniello, Teormino, Torraco, Tremolada, Vavassori), 5 astenuti (Aiosa, Caponi, Di Stefano, Landucci, Tittaferrante), espressi con votazione palese, mediante sistema di votazione elettronico dai 23 presenti e 18 votanti, è respinto. pag. 16/38

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39 50/2014 del 29/09/2014 PRESIDENTE : Procediamo con il numero 3, sempre con la numerazione del gruppo. Consigliera Franciosi, lo vuole illustrare? Grazie. CONSIGLIERA FRANCIOSI : Grazie Presidente. Anche questo è un intervento tecnico, che riguarda qualcosa che avevamo chiesto in Commissione. Vogliamo proporre, abbiamo deciso di proporre, una modifica al punto C comma 3 dell articolo 7, dove sostanzialmente chiediamo di quantificare in un SLP inferiore a duecento metri quadrati di recupero, di SLP inferiore a duecento metri quadrati, la richiesta di monetizzazione per il riferimento della dotazione di parcheggi pertinenziali. Grazie. PRESIDENTE : Anche qui una spiegazione con l intervento dell Assessore Marini. Prego. ASSESSORE MARINI : Scusate, questa è solo una specificazione, quando si parla di monetizzazione ai sensi della normativa vigente si fa riferimento specificatamente alla Legge Regionale, che per il recupero dei sottotetti parla di monetizzazione nel senso di pagamento del costo di costruzione, parametrico. Che è cosa diversa dalla monetizzazione delle aree standard. Semplicemente una spiegazione. Ho solo dato la specificazione. (Intervento fuori microfono) ASSESSORE MARINI : Volete una mia idea? (Intervento fuori microfono) ASSESSORE MARINI : Forse interviene (Intervento fuori microfono) ASSESSORE MARINI : Questo è possibile, è ammissibile. Oltre alla specificazione, anche qua io dico quello che dicevo prima, perché duecento e non duecentocinquanta? O non trecento, o non centocinquanta? Preferisco valutare di volta in volta, a seconda del tipo di carico urbanistico e della situazione, da questo punto di vista. Grazie. PRESIDENTE : Quindi, verificata la legittimità dell emendamento, apriamo gli interventi. Prego. CONSIGLIERE LAMIRANDA : È il presupposto che chiedevo di chiarirmi, nel senso che è obbligatorio, comunque, dotare nel fare recupero di sottotetto i posteggi? È questo che dico. Quindi è possibile emendare per un ipotesi Intervento fuori microfono No, non è obbligatorio. CONSIGLIERE LAMIRANDA : Appunto, emendare, nel senso che al di là, invece, di fornire per interventi sui duecento metri quadri, anziché fornire il posteggio monetizzarlo in quel senso. È fattibile? È questo che chiedevo di chiarire. PRESIDENTE : Prego. ASSESSORE MARINI : Sì, sui parcheggi pertinenziali la Legge Regionale riguardo ai sottotetti è l unico caso che ammette esplicitamente la monetizzazione, anche se sono privati. Come tale, però, non la definisce uguale alle altre, la definisce in maniera differente. Era solo questo. PRESIDENTE: Grazie. Ha chiesto la parola il Consigliere Tremolada, prego. Ne ha facoltà. pag. 18/38

40 50/2014 del 29/09/2014 CONSIGLIERE TREMOLADA : Questo emendamento non ci sembra condivisibile perché va in senso contrario a quello che è il secondo obiettivo secondo il quale stiamo mettendo mano a questo PGT, che è la minore rigidità. Qui si va, invece, nel porre un vincolo, come anticipava l Assessore, tra l altro un vincolo del quale non si capisce perché proprio duecento, mettendo una rigidità che fa da spartiacque. Ci sembra, invece, più utile che sia lasciata all amministrazione la possibilità di decidere nel merito, volta per volta, su cosa può essere monetizzato e cosa no. Grazie. PRESIDENTE : Grazie. Ha chiesto la parola la Consigliera Landucci. Prego. Esce la consigliera Tittaferrante. PRESENTI : n. 22 CONSIGLIERA LANDUCCI : Io volevo un chiarimento dall Assessore Marini. E fino adesso quante volte abbiamo trovato i parcheggi pertinenziali, grosso modo, non voglio una statistica di numero, ma su dieci interventi quante volte abbiamo cercato il parcheggio e quante volte abbiamo monetizzato? Grossomodo, cioè per avere un idea di quello di cui stiamo parlando, perché sennò non si capisce niente qui... PRESIDENTE: Assessore Marini, prego, se può rispondere. ASSESSORE MARINI: Non so darle una risposta, per quanto riguarda i sottotetti da che mi risulta, ma a memoria, quindi è un lasso temporale molto breve quello che sono qua, in genere vengono richiesti, appena si può si richiedono i parcheggi, sì, certo, però francamente bisogna andare a vedere quindi... Anche perché la monetizzazione in questo modo è abbastanza alta. PRESIDENTE: Grazie Assessore Marini. Se non ci sono interventi mettiamo in votazione emendamento numero 3 presentato dal Gruppo Movimento Cinque Stelle. Messo in votazione, l'emendamento numero 3, presentato dal Movimento Cinque Stelle con 3 voti favorevoli, 14 contrari ((Antoniolli, De Noia, Foggetta, Nossa Pastorino, Pennasi, Pietra, Boccia, Rivolta, Romaniello, Teormino, Torraco, Tremolada, Vavassori), 5 astenuti (Aiosa, Caponi, Di Stefano, Gianvecchio, Lamiranda), espressi con votazione palese, mediante sistema di votazione elettronico dai 22 presenti e 17 votanti, è respinto. Rientra la consigliera Tittaferrante. PRESENTI: n. 23 PRESIDENTE: Proseguiamo con l emendamento del Gruppo Sesto nel Cuore, che numero abbiamo, il 4 nostro. Chi lo illustra? la Consigliera Tittaferrante. CONSIGLIERA TITTAFERRANTE: Questo emendamento è stato presentato in linea con quanto relazionato dall Assessore Marini, per introdurre maggiore chiarezza e per riallineare le norme tecniche con le leggi e la giurisprudenza vigente. In particolare si propone l articolo 5, che riguarda la disciplina dei mutamenti di destinazione d uso, di riallineare le norme tecniche alla legge 12 del 2005, all articolo 52 che parla proprio della disciplina dei mutamenti di destinazione d uso, quindi lo stesso titolo, è stato giunto il comma 3 bis, quindi l emendamento propone questo, di aggiungere le stesse parole dell articolo 52 comma 3 bis che recita: I mutamenti di destinazione d uso di immobili, anche non comportamenti la realizzazione di opere edilizie, finalizzata alla creazione di luoghi di culto e luoghi destinati a centri sociali, sono assoggettati a permesso di pag. 19/38

41 50/2014 del 29/09/2014 costruire e a titolo abilitativo convenzionato, quindi si tratta di riportare quanto la legge regionale prevede, quindi scriverlo significa rendere le norme tecniche più chiare. PRESIDENTE: Grazie Consigliera Tittaferrante. Prego, Assessore vuole la parola? Premiato, il Segretario. SEGRETARIO GENERALE: In linea di principio adesso non ho presente questo passaggio specifico che citava la Consigliera, però è chiaro che nella misura in cui questo qui è un passaggio previsto dalla legge regionale evidentemente non è un passaggio legittimo, ma richiamarlo qua non so quanto possa essere utile ai fini del piano, nel senso che dovesse esserci un tipo di modifica di carattere normativo, da parte della legge regionale per gli ambiti di sua competenza, risulterebbe inadeguata la previsione del nostro piano, però è chiaro che una previsione di questo tipo allo stato legittima, non so quanto opportuno farne un richiamo qui perch é la vincolerebbe a un piano e laddove fosse modificata a livello regionale non avrebbe un recepimento immediato in questo piano, però nel merito della legittimità è legittimo ma... PRESIDENTE: Quindi è legittimo. Assessore se vuole dare una spiegazione altrimenti andiamo in votazione. ASSESSORE MARINI: Sì, titolo abilitativo convenzionato è un aggiunta rispetto alla legge 2, va benissimo, è rarissimo che avvenga perché non c è il Delta dello Stato, siccome dice: e/o si può lasciare. PRESIDENTE: Ha chiesto la parola il Consigliere Romaniello, prego. CONSIGLIERE ROMANIELLO: In effetti è inopportuno ridondare l informazione, poi se l informazione a monte cambia si è costretti a cambiare l informazione a valle, quindi se già c è la legge con i suoi commi che vale anche nei Comuni di Sesto replicarla sul nostro regolamento, insomma, non ha nessun valore, insomma, da questo punto di vista, nel senso che è una ridondanza inutile che implicherebbe se la legge regionale dovesse cambiare, di ritornare poi qui a rivotare il cambiamento anche per il regolamento. PRESIDENTE: Beh, comunque una precisazione: come Presidente io faccio fede solo al parere tecnico che d à il Segretario Generale, sugli emendamenti se sono legittimi o non sono legittimi, poi ognuno di noi la pu ò pensare come vuole. Consigliere Caponi, ha chiesto la parola, prego. CONSIGLIERE CAPONI: Grazie Presidente, buonasera a tutti. Rispetto all intervento del Segretario osservo che la sua è più una valutazione politica, se mi permette non dovrebbe entrare nel merito della discussione, rispetto al Consigliere Romaniello, proprio prendendo spunto dalla sua osservazione, credo che invece sia importante anche perché la fonte normativa è la fonte vigente, nel momento in cui la fonte vigente viene modificata, automaticamente nel regolamento attuativo degli Enti locali trova applicazione. Oggettivamente credo che il porre un diniego ad un chiarimento, una specificazione come il Consigliere Romaniello ha giustamente osservato e si tratta di una specificazione che richiama un richiamo normativo di carattere regionale, beh, io credo che sia soltanto una questione di valutazione politica ma non di buon senso, perch é il buon senso porterebbe ad approvare questa nostra proposta, anche perché diventerebbe un precedente. Ovvero tutte le volte che da parte di una maggioranza, di un altra forza politica vi è un richiamo specifico a una norma superiore, beh potremmo dire la stessa osservazione che a mio parere ha detto il Consigliere Romaniello che mi sembra un osservazione del tutto superficiale, grazie. pag. 20/38

42 50/2014 del 29/09/2014 PRESIDENTE: La parola al Segretario per dei chiarimenti. Esce il consigliere Vavassori. PRESENTI: n. 22 SEGRETARIO GENERALE: Volevo soltanto rapidamente, la mia non era chiaramente una precisazione, non poteva essere politica, ma una precisazione tecnica, ho precisato in termini di opportunità, era mio compito farlo, a livello di legittimità ho premesso che non può che essere legittimo l emendamento perché riporta o a norma di legge regionale. A livello di opportunità in questo caso, come in altri, gli uffici lo sanno, tutte le volte che c è un richiamo di carattere normativo io di mio a livello tecnico sono contraria a riportare richiamo per evitare magari dei fraintendimenti laddove la normativa richiamata dovesse modificarsi, ma un mio parere in termini di opportunità, quindi non in termini politici, opportunità tecnica fermo restando che invece in questo caso ciò che compete direttamente la legittimità è l emendamento legittimo. PRESIDENTE: Grazie al Segretario. Se non ci sono interventi mettiamo in votazione l emendamento numero 4, presentato dal Gruppo Sesto nel Cuore. Inizio votazione. Messo in votazione, l'emendamento numero 4, presentato dal Gruppo Sesto Nel Cuore, con 7 voti favorevoli, 15 contrari ((Aiosa, Antoniolli, De Noia, Foggetta, Gianvecchio, Nossa Pastorino, Pennasi, Pietra, Boccia, Rivolta, Romaniello, Teormino, Torraco, Tremolada),espressi con votazione palese, mediante sistema di votazione elettronico dai 22 presenti ( come da dichiarazione verbale della Cons. Pennasi, accolta dal Presidente in corso di seduta) e 22 votanti, è respinto. CONSIGLIERA PENNASI: Presidente, credo di non aver votato. PRESIDENTE: Faccia la dichiarazione. CONSIGLIERA PENNASI: Volevo votare no, contraria. PRESIDENTE: Quindi la Consigliera Pennasi votazione contraria a questo emendamento. L ultimo presentato dal Gruppo Sesto nel Cuore. Chi lo vuole illustrare, Consigliera Tittaferrante, prego. CONSIGLIERA TITTAFERRANTE: Dunque, nella variante normativa al piano delle regole dei servizi secondo me è opportuno, secondo noi è opportuno prendere, che si prenda atto delle scelte che il Consiglio comunale vuole fare in merito al gioco d azzardo e anche qui siamo andati a prendere la legge regionale numero 8 del 2013 e riportato esattamente quello che scrive, tra l altro queste sono scelte condivise e applicate anche dal Comune di Milano. Quindi il nostro desiderio è che il Consiglio comunale prenda non solo a livello di intenzione e di linee, non solo a livello di intenzione ma concretamente anche proprio nel piano delle regole che faccia una scelta in merito a questo problema. Quindi chiediamo che proprio nell articolo 5 si aggiunga: Nell intervento di destinazione d uso non è previsto l insediamento di esercizi commerciali con la nuova collocazione di apparecchi per il gioco d azzardo lecito, ove previsto l insediamento di esercizi commerciali con la nuova collocazione di apparecchi per il gioco d azzardo lecito, parlo di installazione di ulteriori apparecchi rispetto a quelli già detenuti lecitamente, detti insediamenti devono essere collocati ad una distanza superiore a mille metri da luoghi definiti sensibili, quali istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio sanitario, strutture ricettive per pag. 21/38

43 50/2014 del 29/09/2014 categorie protette, luoghi di disgregazioni giovanili e oratori. A quanto stabilito dalla legge ho fatto una variazione che è quella dei mille metri anziché dei 500 come previsti, perché secondo noi questo è molto importante proprio per gli aspetti e le ricadute sociali che questo problema ha sui giovani, sulla fascia degli adolescenti, dei giovani oppure delle persone che si riservano, che hanno problemi di tipo psicologico, insomma, sono di tipo sanitario. Quindi più questi luoghi sono lontani e meglio è. PRESIDENTE: La parola al Segretario Generale per la legittimità, prego. SEGRETARIO GENERALE: Allora, leggendo, riprendendo rapidamente la normativa regionale; la normativa regionale nei momenti in cui parla delle possibilità riservate ai Comuni parla della circostanza che i Comuni possono individuare altri luoghi sensibili in cui si applica il comma 1, quindi non mi sembra che la norma regionale preveda la possibilità di modificare le distanze per esempio, né di mettere altre preclusioni, leggo l articolo 5 comma 2: Il Comune può individuare altri luoghi sensibili in cui si applicano le disposizioni del comma 1, tenuto conto dell impatto degli insediamenti di cui al comma 1 sul contesto e sulla sicurezza urbana, nonché dei problemi connessi con la viabilità e inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica, poi c è la possibilità delle forme premianti per quanto riguarda gli esercizi, lo slot al comma 5, e la competenza per i controlli richiamata al comma 7. Al comma 1: Per tutelare determinate categorie di soggetti maggiormente vulnerabili è gettata la nuova collocazione degli apparecchi per il gioco d azzardo in locali che si trovano a distanza, determinata dalla Giunta regionale entro il limite massimo di 500 metri da edifici scolastici, quindi leggendo questa norma non vedo potere del Comune di modifica delle distanze oppure di preclusioni in termini assoluti. Però magari lascio la parola, non so se vuole aggiungere qualcosa il dirigente di settore. PRESIDENTE: Prego, la parola all Architetto, prego. ARCH. RIGANTI: Ha detto tutto il Segretario, l unica cosa che aggiungo è la competenza del Comune entra nel merito secondo la legge regionale appunto la possibilità di individuare altri ricettori sensibili non di ampliare effettivamente la distanza di questi, tant è che dice la distanza comunque massima di 500 metri è come riferita dalla Giunta. Rispetto invece al primo punto, in cui dice: Che nell intervento di destinazione d uso non è previsto l insediamento di esercizi commerciali con la nuova collocazione di apparecchi per il gioco d azzardo, ecco, qua devo dire non capisco bene dove collocherebbe questa precisazione nell articolo 5. Perch é in realtà l articolo 5 non parla delle esclusioni, ma parla delle modalità di... da utilizzare per il mutamento di destinazione d uso, questo è più ragionamento da fare in altri articoli del piano delle regole dove si dice le funzioni ammesse e le funzioni non ammesse. Quindi questa è una prima precisazione. Devo dire poi nel merito, specificata in questo modo, come dire, anche qua la legge regionale entra nel merito di ragioni di salute pubblica, di inquinamento acustico, di varie ragioni, un esclusione così su tutto il territorio a questo punto comunale, indipendentemente dalle funzioni che erano insediate, indipendentemente dal contesto provoca una disparit à di trattamento verso un attività che come dice la stessa norma è lecita, senza che sia ancorata a una ragione, una motivazione di salute pubblica e questo pone dei forti problemi di legittimità anche per la stessa norma, perché comunque anche la Regione e l orientamento è sempre va bene esclusioni ma devono essere motivate, deve pag. 22/38

44 50/2014 del 29/09/2014 esserci una ragione che dica perché quel determinato ambito non può essere oggetto non può essere localizzata, ecco. PRESIDENTE : Grazie all Architetto Riganti. Verificata l illegittimità non andiamo in votazione. (Intervento fuori microfono) PRESIDENTE : Scusi, Consigliera Antoniolli non l ho vista. Prego. CONSIGLIERA ANTONIOLLI : Scusi signor Presidente, ma per renderlo legittimo non possiamo modificarlo e fare in modo, perché visto l argomento sensibile se si toglie la prima parte, dove è la parte illecita, e modifichiamo la parte mille metri, mettiamo cinquecento metri, mettiamo che vengano individuati meglio i luoghi sensibili, senza indicarli noi, possiamo approvarlo. Chiedo. PRESIDENTE : Mi scusi, io sto agli atti e alla dichiarazione del Segretario. Ripeto, l emendamento è illegittimo, se volete chiedere una sospensione del Consiglio, vi trovate voi capigruppo e lo formulate insieme, questo si può fare. CONSIGLIERA ANTONIOLLI : Sì, sto chiedendo questo. Se è possibile, visto l argomento sensibile. PRESIDENTE : Voglio sentire anche gli altri capigruppo, grazie. Consigliere Caponi, come capogruppo? CONSIGLIERE CAPONI : Va bene la modifica proposta da parte della Consigliera Antoniolli, perché il tema è un tema che deve riguardare sicuramente tutti. Osservo soltanto una questione, architetto, quando lei parla di distanza massima è un problema di interpretazione. Distanza massima non è distanza minima, nel senso che arriva fino ad un massimo, quindi a mio parere c è una possibilità di deroga, perché parla di una distanza massima. È difficile spiegare perché è un problema di interpretazione, ma quando si parla di distanza massima vuol dire che è oltre consentito, non in maniera inferiore. Quindi, secondo me, il Comune può anche disporre una distanza superiore, perché si parla di una distanza di sicurezza. Ma quella distanza di sicurezza vuol dire che al di sotto di quella distanza non è possibile, ma oltre il Comune, a mio parere, può intervenire, perché può ritenere che sia opportuno aumentare quella distanza, che la Regione ritiene massima, cioè il margine di sicurezza possa essere ampliato per ragioni di interesse pubblico, come è l argomento che ci riguarda. Quindi io ho capito la sua osservazione, però credo che lei non possa non condividere la mia tesi, perché, ripeto, quando la Regione parla di distanza massima cinquecento metri intende una soglia di sicurezza, una zona franca, sotto la quale non si può. Ma il Comune, a mio parere, può anche ritenere che possa essere ampliata legittimamente, nell interesse pubblico, nell interesse del bene comune, nell interesse comunque dell argomento che ci riguarda. Ciò detto, riprendere e ripercorrere totalmente la legge regionale, a mio parere, va a svilire le motivazioni, il contenuto della nostra proposta politica, proprio perché in questo modo il Comune di Sesto dà una particolare attenzione al tema che viene trattato in questo ordine del giorno, perché se manteniamo i limiti indicati dalla Regione vuol dire che ci adeguiamo ad una normativa regionale, ma noi dobbiamo essere in grado di adeguarla al nostro territorio. E nel nostro territorio, sotto la distanza minima dei cinquecento metri, ci sono parecchi luoghi sensibili. Quindi non so, Consigliere Antoniolli, meglio poco che nulla. A mio parere vi invito a riflettere, perché, sulla base di questo ragionamento, credo che il Comune possa dare un segnale forte alla lotta pag. 23/38

45 50/2014 del 29/09/2014 del gioco d azzardo e possa creare anche un precedente importantissimo, che può essere anche preso a modello da altri Comuni della Regione Lombardia. PRESIDENTE : Grazie. Però, scusatemi, stiamo parlando al momento di un emendamento illegittimo, quindi io mi devo fermare a dare la parola, perché non andiamo nel tecnico, quindi o mi chiedete la sospensione del Consiglio oppure lo ritiriamo. Quindi? (Intervento fuori microfono) PRESIDENTE : Tutti i capigruppo sono d accordo? Sospendiamo il Consiglio per un quarto d ora. Esce il consigliere Cremonesi. PRESENTI : n. 22 Alle ore il Presidente sospende la seduta. Alle ore il Presidente riprende la seduta. Rientra il Sindaco. PRESENTI : n. 23 PRESIDENTE: Riprendiamo. La parola al Segretario Generale per l appello. IL SEGRETARIO GENERALE: Procede con l appello nominale dei Consiglieri, dal quale risultano 23 presenti e 2 assenti (Pavan, Cremonesi). PRESIDENTE: Risultano 23 Consiglieri presenti, 2 assenti. Riprendiamo la seduta. La parola alla Consigliera Tittaferrante per spiegare un attimino la modifica dell emendamento, grazie. Rientra il consigliere Cremonesi. PRESENTI : n. 24 CONSIGLIERA TITTAFERRANTE: Concordemente con la maggioranza abbiamo deciso di proporre un emendamento che non prevede il primo punto ma che preveda l insediamento di esercizi commerciali con la nuova collocazione di apparecchi per il gioco d azzardo lecito e che detti insediamenti devono essere collocati a una distanza superiore a 500 metri da luoghi definiti sensibili quali istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario e socio sanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanili o oratori. Quindi questo è l emendamento. Quello che si è deciso inoltre di presentare, è un ordine del giorno dove si impegna, quindi si è deciso di scindere un po i due... l emendamento proposto prima, proponendo un ordine del giorno per definire, per dare mandato all Amministrazione e alla Commissione consiliare dell urbanistica di definire i luoghi sensibili aggiungibili per l insediamento di esercizi commerciali che collocano apparecchi per il gioco d azzardo, lecito naturalmente. PRESIDENTE: Grazie. Mettiamo in votazione l emendamento modificato dal Gruppo Sesto nel Cuore. Inizio votazione, prego. Messo in votazione, l'emendamento presentato dal Gruppo Sesto nel Cuore, concordato con la maggioranza, con 24 voti favorevoli, espressi con votazione palese, mediante sistema di votazione elettronico dai 24 presenti e votanti, è approvato all'unanimità. PRESIDENTE : Quindi procediamo con l ordine del giorno presentato sempre dalla Consigliera Tittaferrante. Se lo vuole illustrare un attimo nel dettaglio. Se non c è la dichiarazione dell accettazione lo mettiamo in pag. 24/38

46 50/2014 del 29/09/2014 votazione. Mettiamo in votazione l ordine del giorno che ha spiegato prima la Consigliera Tittaferrante, lo vuole rispiegare un attimo, per favore, grazie. CONSIGLIERA TITTAFERRANTE: Sì, l ordine del giorno impegna l Amministrazione e la Commissione consiliare relativa a quella dell urbanistica a definire i luoghi sensibili aggiungibili a quanto specificato nell emendamento, per l insediamento di esercizi a commerciali con la collocazione di apparecchi per il gioco d azzardo lecito che sono diciamo in relazione alla specificità della città di Sesto San Giovanni. PRESIDENTE: Grazie. CONSIGLIERE ROMANIELLO: Ma c è un testo scritto di questo ordine del giorno... PRESIDENTE: Consigliere Romaniello, gliel ha appena letto, integralmente gliel ha letto, era già stato concordato con il suo Capogruppo, grazie. Andiamo in votazione all ordine del giorno, grazie. Inizio votazione. Messo in votazione, l'ordine del Giorno, presentato dal Gruppo Sesto nel Cuore, con 24 voti favorevoli, espressi con votazione palese, mediante sistema di votazione elettronico dai 24 presenti e votanti, è approvato all'unanimità. PRESIDENTE : Procediamo con la dichiarazione di voto su tutta la delibera, iniziando con il... Aveva chiesto la parola l Assessore per una questione tecnica. ASSESSORE MARINI: Mi scusi Presidente, ancora una questione banalmente tecnica, gli uffici mi segnalano che la tavola PR01 che riguarda gli ambiti del tessuto urbano consolidato del piano delle regole, quella depositata e allegata alla delibera, per un mero errore materiale ha perso i riferimenti, parte dell informazione riguardante la base topografica, le cosiddette linee di base, strade etc. etc.. Quindi che risulti a verbale questo errore tecnico e allego la carta agli atti. PRESIDENTE : Grazie all Assessore Marini. Procediamo con la dichiarazione di voto, iniziando con la Consigliera Aiosa, del gruppo Giovani Sestesi. CONSIGLIERA AIOSA : Grazie Presidente. Il nostro voto di stasera su questa delibera sarà un voto di astensione. Sicuramente è stato fatto un passo in avanti, da quello che c è stato spiegato in maniera molto chiara durante la Commissione, sono state raccolte comunque le istanze e le incertezze che erano emerse nei mesi passati nelle varie Commissioni speciali e nelle varie Commissioni Urbanistiche. Sulla tema della chiarezza sicuramente, dalle specifiche che sono state fatte e spiegate dall architetto Riganti, sicuramente ce n è molta di più; sul fatto di snellire e della minore rigidità abbiamo qualche perplessità. Le modifiche ci sembrano, in molti tratti, molto tutelative e in altri tratti è come se fossero in attesa di vedere un pochino che cosa succederà. Riteniamo che ci siano delle aperture che crediamo, però, andrebbero meglio definite perché si fa fatica a capire che direzione vogliono prendere. Quindi questa sera il nostro voto sarà di astensione, grazie. PRESIDENTE : Grazie alla Consigliera Aiosa. Gruppo Federazione della Sinistra, Consigliere Foggetta. Prego. CONSIGLIERE FOGGETTA : Favorevole. PRESIDENTE : Grazie. Sinistra Ecologia e Libertà, Consigliere Nossa. pag. 25/38

47 50/2014 del 29/09/2014 CONSIGLIERE NOSSA : Buonasera, grazie. Il nostro voto sarà favorevole. Sarà favorevole per due motivi essenzialmente, perché anche secondo me è corretto cercare di giustificare perché si voti in un modo piuttosto che in altro. Praticamente con questo che è stato deliberato e che stiamo approvando questa sera, mi auguro, si è cercata una maggiore chiarezza in tutto ed è compito della politica fare questo, intervenire per fare maggiore chiarezza su certe situazioni. Quindi cos è, una cantina? Cos è, un androne? E non forse chissà cosa sarà. A noi in Commissione sono brillati gli occhi, ad un certo punto, quando l Assessore Marini ha detto, apro virgolette e se sbaglio è giusto che venga corretto, Le dismissioni di stabili commerciali, edifici recenti e centrali nella città sono fenomeni che alla lunga portano del degrado all interno della città, un eccessiva rigidità nel riutilizzo di questi edifici non è carina. Adesso lo dico in termini, però mi sembra che sia stato detto questo. In effetti a noi sono brillati gli occhi quando si è parlato di recupero di edifici dismessi e di possibili, quindi, riutilizzi anche per affitto low cost o altre situazioni di questo tipo di edifici. Volevo aggiunge a questo, infatti, che secondo noi in futuro, visto che questo è propedeutico forse a qualcosa che faremo in futuro, dovremmo impegnarci per mettere al centro l obiettivo di riqualificazione e recupero degli edifici esistenti, affrontando in modo innovativo il modo di degrado nelle città, non nella nostra, nelle città in generale. Noi siamo del parere che bisogna, quindi, rigenerare invece che costruire ancora. Quindi questo è un orientamento, dal nostro punto di vista, che va sicuramente sposato e il nostro voto favorevole cade a questo livello. Grazie. PRESIDENTE : Grazie Consigliere Nossa. Gruppo Misto, Consigliera Landucci. Prego. CONSIGLIERA LANDUCCI : Grazie. Il mio voto sarà di astensione perché ritengo che questa delibera sia al 90% una delibera tecnica che serve, giustamente, a rimettere in fase alcune cose che non hanno funzionato della prima scelta, della prima votazione che abbiamo fatto alcuni anni fa. Io credo che ci sia un eccesso teorico di norme, anche perché poi, se c è una cosa che ho imparato dal punto di vista urbanistico, stando su questi banchi, è che poi in realtà con le varianti si può fare tutto. Quindi è chiaro che tutta questa selva, coacervo di normative ha un duplice rischio, da un lato quello di dare la possibilità di bloccare l eventuale non amico che presenta qualche cosa, mentre l eventuale amico, con la variante, poi fa tutto quello che gli pare. Dall altro lato anche il fatto che la complessità delle norme lascia ampio spazio anche agli uffici per intervenire troppo. Io credo che la chiarezza e la semplicità dovrebbero essere perseguite più chiaramente. Dall altro lato, forse, posso anche concordare con Nossa sul recupero degli edifici dismessi, sulla città sostanzialmente degradata, devo dire che quello che ho visto di recuperi non mi è piaciuto quasi mai, perché questi recuperi sono stati, in genere, teoricamente non si è costruito di nuovo, ma si è ingigantito quello che c era. Quindi sono molto perplessa sull'urbanistica in genere, non di Sesto, ma dell Italia contemporanea e, quindi, ritengo che purtroppo ci sia ancora troppa attenzione nei Comuni ad avere la possibilità di controllare e, oltretutto, è l unico settore in cui nei comuni hanno davvero un grande potere. Quindi, come le Regioni si sfogano sulla sanit à, i singoli Comuni si sfogano sull edilizia e temo che i risultati che abbiamo davanti siano il frutto di decenni di questo andazzo. Non mi pare che queste modifiche vadano nel senso di cercare di dare maggiore ordine, maggiore chiarezza. Anche la storia della monetizzazione, per esempio, dei parcheggi pertinenziali agli abbaini pag. 26/38

48 50/2014 del 29/09/2014 va nel senso di questo ignorare l esigenza dei parcheggi perché sono una complicazione. Io non ho capito perché in Italia c è questo odio per i parcheggi che è un odio inveterato, se poi sono sotto terra è una tragedia. Io lavoro praticamente al Sant Ambrogio e ho vissuto la guerra che i comitati hanno fatto al parcheggio sotterraneo che il Comune di Milano ha voluto fare. Alla fine, invece di metterci quattro anni, ci hanno messo dieci anni, lo hanno appena finito e devo dire che la piazza è diventata meravigliosa, perché è stata riqualificata e questo con i box sotto. Tutte le città del mondo hanno i box sotto terra, hanno i parcheggi sotto terra, ma in Italia c è un odio inveterato per questo cose. Quindi io, per esempio, non sono affatto d accordo sulla possibilit à di monetizzare mai i parcheggi. I parcheggi pertinenziali ci vogliono, perché solo in Italia noi abbiamo dei casi, anche a Sesto, di autofficine che non hanno il posto per le macchine e che quindi, quando tu gli porti una macchina poi la parcheggiano lungo la strada, perché non hanno posto per parcheggiarla dentro. Credo che sia l unico caso al mondo. Così come ci sono negozi che non hanno mai il posto per il carico e lo scarico, quindi chiaramente questo viene fatto normalmente in mezzo alla strada, con il camioncino che si ferma. Quindi, da questo punto di vista, la situazione è molto triste e queste modifiche mi paiono sostanzialmente ininfluenti. Quindi credo che servano a correggere, giustamente, degli errori materiali che possono sempre capitare, la correzione quindi va bene. PRESIDENTE : Grazie alla Consigliera Landucci. Gruppo Movimento Cinque Stelle, il Consigliera Cremonesi. CONSIGLIERE CREMONESI : Grazie Presidente. Per questa delibera il voto del Movimento Cinque Stelle sarà di astensione. Grazie. PRESIDENTE : Grazie. Gruppo Popolo della Libertà, Consigliere Lamiranda. Prego. CONSIGLIERE LAMIRANDA : Grazie Presidente. Due parole da spendere per giustificare il voto tecnico di astensione, perché l impianto, come è stato rappresentato da molti, della proposta di ordine del giorno e di delibera, è fondamentalmente un riallineamento e un riaggiustamento. In alcuni passaggi, abbiamo visto, si modifica la locuzione centro commerciale, giusto per levare un po lo spauracchio riclassificandolo, in altri si standardizza quella che già era una prassi dei diciotto metri quadri di SLP per piano, fondamentalmente si consolidano anche delle posizioni già assunte dall ufficio tecnico del Comune. In altre si recepiscono, ovviamente, ahimè, sentenze del TAR. Una cosa ho apprezzato nella lettura dell intervento che aveva fatto in Commissione l Assessore, la critica all eccesso di rigidità che ha questo PGT. Ricordo a me stesso che nel 2008, quando discutevamo agli albori del PGT, ciò che lamentavamo noi soprattutto era, sulla città consolidata, l eccesso di rigidità nel consentire le modifiche, soprattutto quell assoggettamento voluto dall allora maggioranza e dall allora Giunta alla autorizzazione di Giunta delle varie modifiche per superfici che, comunque, erano superfici non indigenti in modo notevole sul tessuto urbano, ma che di fatto hanno congelato oggi anche una qualsiasi ipotesi di recupero edilizio. Se andiamo poi a vedere nel bilancio gli oneri di urbanizzazione abbiamo visto come ci sia una forte flessione in tutti questi anni; in parte dovuta, sicuramente, alla crisi economici e quindi al minor rischio di impresa che vanno ad assumere i costruttori, ma in parte sicuramente legato a questa incapacità dell Amministrazione di aver regolato, già dal 2008, sulla città costruita pag. 27/38

49 50/2014 del 29/09/2014 una rinascita. Apprezzo che oggi ci sia un mea culpa da questo punto di vista, auspico che il nuovo PGT punti soprattutto non sugli ambiti di trasformazione, ma punti soprattutto sulla città costruita. Ad esempio un idea che già avevo lanciato all epoca è che bisognerebbe mutuare non solo Sesto, ma nell ottica del recupero edilizio, è il riallineamento delle sagome, perché spesso capita di vedere situazioni aberranti proprio da un punto di vista edilizio. Io credo che sia legittimo, a questo punto, auspicare un riallineamento, un riallineamento vuol dire concedere più di quello che tecnicamente la norma urbanistica potrebbe concedere. Probabilmente è così, però sarebbe un recupero anche visivo di un bel vedere, vedere a fianco palazzi di quattro piani con un palazzo di due piani, magari in questo caso riallineamento dei prospetti è cosa buona e doverosa anche da studiare, se possibile e fattibile in un ottica di ricostruzione di questo nuovo PGT. È una sfida, sicuramente. A Sesto si dice sempre che siete la città delle sfide, fate anche questa nuova sfida, sicuramente sarebbe una buona cosa. Quello che mi attendo da voi è di vedere effettivamente un investimento sulla città costruita. Questo è il vostro banco di prova del nuovo PGT, perché tanto sull ambito di trasformazione ormai ne abbiamo dette e fatte di cotte e di crude, quindi staranno bene lì per un altro po di anni tranquillamente. Grazie. PRESIDENTE : Grazie al Consigliere Lamiranda. Gruppo Verso Sesto, Consigliere Gianvecchio. Prego. CONSIGLIERE GIANVECCHIO : Grazie Presidente. Il nostro voto è chiaramente favorevole. Regole chiare permettono procedure snelle, l esigenza è stata quella di dare agli uffici uno strumento chiaro che non lasci libera interpretazione come è avvenuto in passato. Ne abbiamo comunque sentito il peso con le Commissioni Speciali. Scritte le regole, si applicano. Queste varianti, oltre che dare dei chiarimenti su SLP, parcheggi pertinenziali, mette anche in risalto la reintroduzione dell articolo 34 della NTA. Indubbiamente necessario, poiché il ricorso al TAR da parte delle aziende di telefonia ha fatto decadere questo articolo, che sicuramente con questa delibera viene reintrodotto mettendo in risalto e riprendendo le linee guida dettate dalla Legge Regionale 11 /2001. Attenzione, però, bisogna assolutamente dare delle regole certe, a salvaguardia della salute dei cittadini, facendo rispettare le distanze e l impatto architettonico, intercedendo con energia presso la Regione Lombardia affinché siano i Comuni a determinare, attraverso il PGT, di poter gestire i propri territori. Per questo il nostro voto è favorevole. PRESIDENTE : Grazie Consigliere Gianvecchio. Gruppo Sesto nel Cuore, Consigliere Caponi. Prego. CONSIGLIERE CAPONI : Grazie Presidente. Astenuti. PRESIDENTE : Grazie Consigliere Caponi. Partito Democratico, Consigliere Rivolta. Prego. CONSIGLIERE RIVOLTA : Grazie Presidente. Io credo che, come ho detto nel mio intervento in sede di discussione della delibera, noi questa sera facciamo alcune variazioni, ma nella sostanza diamo delle indicazioni per il PGT che verrà. Credo che, appunto, l attenzione alla città costruita, a Sesto ma come in tutto il Paese, l attenzione alle trasformazioni delle città così come noi le conosciamo e la capacità di rendere più libere le trasformazioni e la capacità di cogliere le occasioni, che a volte si manifestano nelle città, deve essere un elemento che dovrebbe guidare le amministrazioni comunali nella definizione dell urbanistica. L intento di questa delibera, di queste modificazioni, è questo; da questo punto di vista, pur condividendo alcuni degli ordini pag. 28/38

50 50/2014 del 29/09/2014 del giorno, in qualche caso li abbiamo anche votati, alcune questioni, io credo che dobbiamo stare molto attenti. Lo pongo come tema di discussione politica e non polemica. Nel momento in cui noi andremo a definire il PGT dobbiamo fare una scelta molto precisa, tutti quanti in Consiglio, cioè se deleghiamo alla politica, più che alle norme tecniche dell urbanistica, le scelte che guidano le trasformazioni delle nostre città. Perché alcuni emendamenti, alcuni ordini del giorno, invece, avevano la direzione opposta, che era quella di costringere in percentuali, in paletti e restringere il campo delle scelte e delle possibilità. Su questo dovremo trovare il modo di fare una discussione libera, probabilmente lontani da una delibera, in modo da capirci, perch é altri il gioco è la maggioranza pone delle questioni e chissà l opposizione gli pone dei paletti, o viceversa. Non è questione di maggioranza e di chi è maggioranza e di chi è opposizione, ma la dinamica del Consiglio rischia di inficiare una discussione che dovrebbe essere più propositiva e più produttiva. Sicuramente il PGT del 2009 si poneva l obiettivo delle aree di trasformazione; a differenza del Consigliere Lamiranda credo che quell attenzione, forse un po sproporzionata, ci ha permesso di arrivare all approvazione di un PII nel settembre del 2011 e fra qualche mese, o fra un anno, alla costruzione della città della ricerca e della salute. Non è che gli atti non sono conseguenti, uno era prodromico all altro e credo che sia notizia di questi giorni, tra l altro, che sta cominciando anche la bonifica delle aree, o comunque l installazione dei macchinari per la bonifica ed è una notizia pubblica. Quindi, da questo punto di vista, forse qualcosa sta succedendo e chi ha votato contro il PGT e chi ha votato contro il PII di certo non ha favorito il percorso a cui noi stiamo andando incontro. Sempre per tornare alla rigidità degli strumenti e delle cose, ha ragione il Consigliere Lamiranda a dire che bisogna stare attenti a riporre e a porre sempre il vincolo dei passaggi, peccato che lui questa sera abbia posto un ordine del giorno che chiedeva, addirittura, non il passaggio in Giunta, ma il passaggio in Consiglio rispetto a un cambio di destinazione d uso. Certo, era su un tema che lui ritiene particolarmente sensibile, ma è evidente che se ognuno di noi pone le proprie sensibilità come quelle che devono guidare e mettere i paletti e limitare l autonomia dell Amministrazione Comunale e della Giunta, non arriviamo più da nessuna parte. Ognuno di noi ha sensibilità diverse e ognuno di noi chiederebbe che ci fosse un passaggio rispetto a quella singola cosa e, poiché la ritiene prioritaria nella tutela dei propri interessi e delle proprie sensibilità, ingabbiamo tutto. Allora chiedo, credo, che prima o poi si debba fare una discussione lontana da una delibera, molto franca e anche molto di principio rispetto all urbanistica. In parte è vero, in questo Paese, che è fatto di regole e di norme stringenti, di codici e codicilli, sfugge poi la capacità della politica di dire ciò che ha un senso e ciò che ne ha un altro, perché molto spesso rispetta la norma, le leggi, le volumetrie, le percentuali, ma non rispetta quello che è la cortina degli edifici, che non rispetta il gusto e la sensibilità e il senso di una città. Questa credo che sia una discussione. Credo che le delibere di questa sera siano, da questo punto di vista, un passaggio che facilit à. Rispetto ai posteggi, e vado a chiudere, è un dibattito infinito quello dei posteggi in questo paese, però credo che dovremmo guardare alle città europee, che molto speso pongono dei vincoli serissimi alla costruzione di nuovi posteggi, perché hanno scelto di limitare i posteggi e, in questo modo, di limitare il traffico e l attraversamento delle città. È una scelta difficile, però forse è una scelta che vale la pena di percorrere. pag. 29/38

51 50/2014 del 29/09/2014 PRESIDENTE : Grazie Consigliere Rivolta. Quindi, a questo punto, sottopongo a votazione la proposta di delibera indicata al primo punto dell ordine del giorno, Adozione della variante del piano delle regole e del piano dei servizi. Inizio votazione. (Intervento fuori microfono) PRESIDENTE : Può dichiarare, prego. CONSIGLIERA TITTAFERRANTE : Dichiaro che il voto è in astensione. PRESIDENTE : Grazie alla Consigliera Tittaferrante. Vista l'allegata proposta deliberativa; IL CONSIGLIO COMUNALE Udita la relazione del consigliere Marco Tremolada e la discussione che ne è seguita, in relazione a: ADOZIONE DELLA VARIANTE DEL PIANO DELLE REGOLE E DEL PIANO DEI SERVIZI E RETTIFICA ERRORI MATERIALI CARTOGRAFICI DEGLI ATTI DI PGT NON COSTITUENTI VARIANTI Visti i pareri allegati alla stessa; Con 16 voti favorevoli, 8 astenuti (Alessandra Aiosa, Gianpaolo Caponi, Matteo Cremonesi, Roberto Di Stefano, Serena Franciosi, Antonio Lamiranda, Franca Landucci, Angela Tittaferrante), espressi con votazione palese, mediante sistema di votazione elettronico, dai 24 presenti e 16 votanti; DELIBERA 1 di approvare l'allegata proposta deliberativa ad oggetto: ADOZIONE DELLA VARIANTE DEL PIANO DELLE REGOLE E DEL PIANO DEI SERVIZI E RETTIFICA ERRORI MATERIALI CARTOGRAFICI DEGLI ATTI DI PGT NON COSTITUENTI VARIANTI, Con le precisazioni: per quanto riguarda l'allegato B2 Piano delle Regole. Tavola PR.01, nella versione di cui al documento riallegato al presente verbale come da precisazione in corso di seduta (documento impronta D0E81782F031B9A84F618D7B645C95B52DC803F2), per quanto riguarda l'allegato A1 Piano delle Regole. Norme Tecniche di Attuazione versione confronto viene modificato dall'emendamento approvato in corso di seduta, INDI, con separata votazione, avente in seguente esito: 16 voti favorevoli, 8 astenuti (Alessandra Aiosa, Gianpaolo Caponi, Matteo Cremonesi, Roberto Di Stefano, Serena Franciosi, Antonio Lamiranda, Franca Landucci, Angela Tittaferrante), espressi con votazione palese, mediante sistema di votazione elettronico, dai 24 presenti e 16 votanti; DELIBERA 2. di dichiarare la corrente delibera immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n 267. pag. 30/38

52 50/2014 del 29/09/2014 Letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE Ignazio Boccia IL SEGRETARIO GENERALE Gabriella Di Girolamo pag. 31/38

53 50/2014 del 29/09/2014 ALLEGATO Proposta di deliberazione Consiglio Comunale 10010/2014 del 11/09/2014 OGGETTO ADOZIONE DELLA VARIANTE DEL PIANO DELLE REGOLE E DEL PIANO DEI SERVIZI E RETTIFICA ERRORI MATERIALI CARTOGRAFICI DEGLI ATTI DI PGT NON COSTITUENTI VARIANTI Responsabile Settore Servizio RIGANTI PAOLO GUIDO SETTORE GOVERNO DEL TERRITORIO E ATTIVITA' PRODUTTIVE SERVIZIO URBANISTICA IL CONSIGLIO COMUNALE Vista la relazione allegata che si intende far parte integrante e sostanziale della presente deliberazione ; Premesso che: il Comune di Sesto San Giovanni si è dotato di Piano di Governo del Territorio, adottato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 4 del 27 gennaio 2009, Adozione del Piano di Governo del Territorio (PGT) ai sensi della Legge Regionale 11 marzo 2005 n.12 e s.m.i., approvato definitivamente con Delibera di Consiglio Comunale n. 32 del 16 luglio 2009 Controdeduzioni alle Osservazioni al Piano di Governo del Territorio (P.G.T. ) ed allo studio geologico, idrogeologico e sismico, ai sensi della Legge Regionale 11 marzo 2005 n 12 e s.m.i. Approvazione del Piano di Governo del Territorio, divenuto efficace con pubblicazione sul B.U.R.L. N. 44, in data 4 novembre 2009; con deliberazione del Consiglio Comunale n. 61, del 20/12/2010, sono state approvate rettifiche agli elaborati costituenti il P.G.T. derivanti, nello specifico, dalla trasposizione su database topografico della cartografia utilizzata come riferimento per la redazione dello strumento urbanistico comunale; con deliberazione di Consiglio Comunale n. 50 del 15 novembre 2011 il Consiglio Comunale ha definitivamente approvato la variante e precisazioni normative alle NTA del P.G.T., entrata in vigore il 30 novembre 2011, a seguito di pubblicazione sul BURL n. 48. Con tale variante sono state apportate modifiche alle NTA del Piano delle Regole e dei Servizi volte, in particolare, ad eliminare alcune incongruenze presenti, a ridefinire gli ambiti di applicazione del permesso di costruire convenzionato, specificare le modalità di determinazione e reperimento di aree per servizi pubblici di uso pubblico ed interesse generale conseguenti alcune fattispecie di interventi edilizi nonché estendere l applicazione della disciplina convenzionale per la gestione dei servizi pubblici/di interesse pubblico anche agli immobili di proprietà comunale; con deliberazione di Consiglio Comunale n. 48 del 29 ottobre 2012 il Consiglio Comunale ha approvato la variante agli elaborati del PGT vigente, conseguente il recepimento di contenuti relativi a piani di settore e di pag. 32/38

54 50/2014 del 29/09/2014 atti sovraordinati, nonché correzione di errori materiali cartografici non costituenti variante al PGT medesimo e modifica della destinazione d uso di area residuale ; con deliberazione di Consiglio Comunale n. 48 del 30 luglio 2013 Controdeduzioni alle osservazioni e ratifica adesione all Accordo di Programma finalizzato alla realizzazione della Città della Salute e della Ricerca nel Comune di Sesto San Giovanni e la successiva pubblicazione sul BURL n. 35 del 26 agosto 2013 del Decreto del Presidente della Giunta Regionale n del 21 agosto 2013 di approvazione dell Accordo di Programma per la realizzazione della Città della Salute e della Ricerca in Comune di Sesto San Giovanni è entrata in vigore la varante al P.G.T. connessa al citato Accordo. Considerato che: con la deliberazione n. 16/2013 il Consiglio Comunale ha anche ritenuto che fosse opportuno procedere nell immediato con un atto di indirizzo da parte del competente organo al fine di apportare le dovute modifiche o integrazioni alle norme tecniche con successivo e conseguente atto di variante al Piano delle Regole, anche alla luce di alcune oggettive difficoltà di interpretazione riscontrate nell'attività istruttoria urbanistica e edilizia; a partire dalle indicazioni contenute nella sopracitata delibera di indirizzo del Consiglio Comunale, ulteriori approfondimenti e riscontri hanno messo in evidenza la necessità di rivedere e modificare anche altre parti dell'articolato normativo del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi, allo scopo di precisarne ulteriori parti non sufficientemente chiare, risolvere problemi di coerenza interna tra articolato dello stesso atto e/o differenti atti del PGT e modificare e integrare le norme a seguito di una precisazione degli obiettivi e finalità del piano; la consultazione quotidiana degli elaborati di Piano di Governo del Territorio, con particolare riferimento alle attività di istruttoria di pratiche urbanistiche e/o edilizie, ha evidenziato la presenza di alcune incongruenze all'interno degli elaborati di Piano che sono di fatto riconducibili a correzione e rettifica attraverso il ricorso alla procedura di cui all articolo 13 comma 14 bis della L.R. 12/2005; con la mozione votata il 25/03/2013 il Consiglio Comunale ha chiesto di semplificare, agevolare ed incentivare l'avvio di nuove attività di somministrazione di cibi e bevande valutando la possibilità di eliminare/ridurre gli spazi a parcheggio e/o conseguentemente monetizzazione. Considerato inoltre che: il Comune è chiamato a tradurre a livello locale le previsioni della Rete Ecologica Regionale (RER) e di quella provinciale (REP) e dettagliarle di conseguenza nei propri strumenti di pianificazione; il Piano Territoriale Regionale è stato approvato in via definitiva con D.G.R. n. 8/951 del 19 gennaio 2010, e la Provincia ha definitivamente approvato la variante di adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento ai contenuti della L.R. 12/2005 e s.m.i. Con DCP n. 93 del 17 dicembre 2013; il Comune ritiene pertanto di definire la Rete Ecologica Comunale in coerenza con le indicazioni regionali (RER ) e provinciali (REP). Richiamati inoltre: la Delibera di Giunta Comunale n. 286 del 24 settembre 2013 con la quale è stato dato avvio al procedimento urbanistico relativo alla variante del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi a seguito della quale, dal 3 ottobre 2013 al 9 dicembre 2013, è stato possibile, da parte di tutti gli interessati, ai sensi dell articolo 13 della pag. 33/38

55 50/2014 del 29/09/2014 L.R. 12/2005 e s.m.i., presentare suggerimenti e proposte in merito e che in tale periodo sono pervenute 11 istanze; la Delibera di Giunta Comunale n. 29 del 4 febbraio 2014 con la quale è stato dato avvio al procedimento di verifica di assoggettabilità alla VAS; la comunicazione scritta del 5 agosto 2014 con la quale l'amministrazione si è resa disponibile con le parti sociali ed economiche per qualsiasi valutazione e chiarimento sul procedimento in corso (invitandole a presentarsi in data 8 settembre 2014) e ha chiesto alle stesse di presentare, se ritenuto necessario, il parere in merito alla proposta di variante entro il 15 settembre 2014; Il provvedimento dell'autorità competente per la VAS che, d'intesa con l'autorità procedente (Prot. Gen n del 15 settembre 2014), ha assunto la decisione di non assoggettare la Variante alla Valutazione Ambientale Strategica e ha dato disposizione di pubblicazione secondo le modalità previste dalla specifica normativa, anche sul sito web SIVAS. Visti: la LR 11 marzo 2005, n. 12, Legge per il Governo del territorio, gli articoli 7, 9, 10, 13 in relazione alla procedura di variante; la LR 11 marzo 2005, n. 12, l'articolo 13 comma 14 bis relativo alla correzione degli errori materiali; il D. Lgs. n.152/2006, Norme in materia ambientale ; la DGR IX/3836 del 25 luglio 2012, Determinazione della procedura di valutazione ambientale di piani e programmi VAS ; la DGR 8/6415 del 27 dicembre 2007 che definisce i criteri per l'interconnessione della RER con gli strumenti di programmazione territoriale la DGR 8/10962 del 30 dicembre 2009 di approvazione del disegno definitivo di RER, pubblicata nell'edizione speciale del BURL n.26 del 28 giugno 2010; la LR 4 agosto 2011, n.12, art. 6, che modifica la LR 86/1983 definendo puntualmente la RER; la DCP 93/2013 del 17 dicembre 2013 (BURL n.12 del 19 marzo 2014) di approvazione del PTCP MI adeguato alla LR 12/2005 l'art. 42, e l'art. 134 comma 4 del D.Lgs. n. 267/2000; i pareri espressi a norma dell art. 49 del D.Lgs. n. 267/2000. Dato atto che il presente provvedimento non comporta impegno di spesa DELIBERA di adottare la proposta di Variante del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi, costituita dai seguenti elaborati qui allegati e parte della delibera: Allegato A1, Allegato A2, Allegato A3, Allegato A4, Allegato A5, Allegato A6; pag. 34/38

56 50/2014 del 29/09/2014 di approvare la proposta di rettifica errori materiali cartografici degli atti di PGT non costituente variante, costituita dai seguenti elaborati qui allegati e parte integrante della delibera: Allegato B1; Allegato B2; Allegato B3; Allegato B4; di disporre, ai sensi dell art. 13 comma 4 della L.R. 12/03/2005 n. 12 s.m.i., il deposito degli elaborati costituenti variante alle NTA del Piano delle Regole e Piano dei Servizi, al fine di consentire, da parte di tutti gli interessati, presentazione di eventuali osservazioni, secondo quanto previsto dalla medesima legge ; di demandare agli uffici competenti gli atti inerenti e conseguenti alla presente deliberazione; di dare atto che la presente deliberazione non comporta impegno di spesa; di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134, comma 4 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n Sesto San Giovanni, 17/09/2014 ALLEGATI Relazione (impronta: E449C9B01E8FCE4F6DEA44AFE74B537DC3F3C0EF) Allegato A1 Piano delle Regole. Norme Tecniche di Attuazione versione confronto (impronta: 206CA558CC67DEC F6ABE7790C76BC) Allegato A2 Piano dei Servizi. Norme Tecniche di Attuazione versione confronto (impronta: 4D283C9F0C05B702CB DEEBDC1060F88CA) Allegato A3 Tavola SRB.02. Piano delle Regole. Allegato B. (impronta: BBE3114DFD9EF78F6B548B8A25243CC440769BD8) Allegato A4 Piano dei Servizi. Allegato IV alla Relazione. Rete Ecologica Comunale (impronta: 5FF0490F51D4D EE0AE002A892DB33488D) Allegato A5 Piano dei Servizi. Tavola SE.02 Quadro conoscitivo Sistema paesaggisticoambientale (impronta: A5228BEA417CB7DD89E9C8946DC40B4941E829D2) Allegato A6 Piano dei Servizi. Tavola SP.02 Quadro Pianificatorio. Rete Ecologica Comunale (impronta: DE931C2856C5221BD72E8332B12F ) Allegato B1 Fascicolo Rettifica errori materiali cartografici degli atti di PGT" (impronta: B621CC1979E6FAD5359FAE5A0A934F36F ) Allegato B2 Piano delle Regole. Tavola PR.01 (impronta: A8A54FAB55DA81D75EA D4EE1D9BBDA) Allegato B3 Piano delle Regole e Documento di Piano. Tavola VE.01 (impronta: F02839DCB76D12CD2A603C2E0FA2D613C200EDB3) Allegato B4 Piano delle Regole. Tavola CP.04 (impronta: 0373A69572CE52AF381CA83BDF5CCB06FE6D33C5) ESPRESSIONE PARERE DI REGOLARITÀ TECNICA (impronta: A514E6234FB2A3246B5B77C31E22528FD1571E12) ESPRESSIONE PARERE DI REGOLARITÀ TECNICA FIRMATO DIGITALMENTE (impronta: 77F7060FB9443CC3F01EBBCD61D E245) ESPRESSIONE PARERE DI REGOLARITÀ CONTABILE (impronta: BB1E5BABCA4F46CC7040F95CD08F786B79F07D7A) ESPRESSIONE PARERE DI REGOLARITÀ CONTABILE FIRMATO DIGITALMENTE (impronta: pag. 35/38

57 50/2014 del 29/09/ AAE9BAAFA8BDC7F10353CFFCE9F69575BDEB43) Allegato B2 Piano delle Regole. Tavola PR.01 (impronta: D0E81782F031B9A84F618D7B645C95B52DC803F2) Emendamento n.1 M5S Dichiarato inammissibile. (impronta: 73843DA7A4DCFF5E37E99322BF933F01C962F1E8) O.d.G.1 M5S (Approvato). (impronta: 061BB860DF4A1AAAA2B43537BAAD18F78A6B9AC4) O.d.G. 2 Pennasi (Approvato). (impronta: E13984EB8FC73EED466E463B4C2CD B6EA) O.d.G. 3M5S (Approvato). (impronta: EB EFEFBCAF83157BF26EB2023A907B18) O.d.G. Lamiranda (Respinto). (impronta: ADFE3B7895D1CF8515C3C E4F0219A27) Emendamento n.2 M5S (Respinto). (impronta: 01CF667C6434FE4B671FFAE24CD4E ) Emendamento n.3 M5S (Respinto). (impronta: B380B5C21D77CFB9A36C C0D47718A2180) Emendamento n.1 Sesto nel Cuore (Respinto). (impronta: 43AC45697C5182E6CAFE43F6E099B3D45444A070) Emendamento n.2 Sesto nel Cuore. (Approvato con modifiche). (impronta: FA7E138DF36FA56F505EE5F1D6BD71D0F3AE6ECE) O.d.G. Sesto nel Cuore (Approvato). (impronta: E1E8B6CBAEC91DCDF037379DE46627D79883F77B) Estratto verbale 2a commissione (impronta: 7C67ACC10A08EF0ADA90C4B809A041A4D2D295BE) pag. 36/38

58 Settore Affari Istituzionali e Legali AVVISO Si attesta che per errore materiale nel verbale della delibera di Consiglio Comunale n. 50 del 29/09/2014 è riportato: Nel frontespizio atto Risultano assenti i Consiglieri: Pierantonio Pavan Sono pertanto presenti n. 24 anziché: 1) Nel frontespizio atto Risultano assenti i Consiglieri: Roberto Di Stefano, Michele Foggetta ed il Sindaco. 2) Sono pertanto presenti n. 21 3) A pagina 6, dopo intervento Consigliere Rivolta, integrare con l'ingresso del Sindaco. Il presente avviso verrà allegato alla delibera e diverrà parte integrante di essa. Il Segretario Generale Gabriella Di Girolamo Sesto San Giovanni,lì 22/10/2014