RITARDO MENTALE (DISABILITÀ INTELLETTIVE): CARATTERISTICHE GENERALI

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1 LEZIONE: INTRODUZIONE PROF. RENZO VIANELLO

2 Indice 1 INTRODUZIONE MILLE DOMANDE, TUTTE CRUCIALI TESTI DI RIFERIMENTO RITARDO MENTALE (DISABILITÀ INTELLETTIVE): CARATTERISTICHE GENERALI FREQUENZE DELLE CERTIFICAZIONI DI SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA PRIMARIA RITARDO MENTALE (DISABILITÀ INTELLETTIVE) RITARDO MENTALE LIEVE MANIFESTAZIONI E DISTURBI ASSOCIATI CARATTERISTICHE COLLEGATE A CULTURA, ETÀ E GENERE PREVALENZA di 11

3 1 Introduzione 1.1. Mille domande, tutte cruciali Mi hanno detto che quest anno nella classe in cui insegnerò si è iscritto un bambino con sindrome di Down che frequenta la prima classe della scuola primaria. Di quali informazioni ho bisogno? Chi me le dà? Gli operatori sociosanitari? La famiglia? Quali competenze dovrò avere? E se non le ho? Ma imparerà a leggere e a scrivere? E a far di conto? Come insegnante di sostegno dovrò lavorare in classe? Che ci sia una stanza in più se ne ho bisogno? Ma è bene uscire dalla classe? Non ho esperienza con questi bambini una volta li chiamavano mongoloidi ma forse non va più bene Cosa mi aspetto da loro? Quale sarà il loro livello di intelligenza? Forse a sei anni è come se ne avessero quattro? Meno ancora? Ma allora non può imparare a leggere e scrivere. Cosa faccio allora? La scuola non può essere un parcheggio. e se fosse un bambino con sindrome di Angelman o di Prader-Willi? O di Cornelia De Lange? Ma quante sono queste sindromi che producono ritardo mentale? Ritardo mentale? Che sia meglio dire Disabilità intellettive? e se fosse un bambino autistico? Quale? Quello dei film che sono scarsamente sociali, ma intelligenti? E se avesse anche ritardo mentale? 3 di 11

4 1.2. Testi di riferimento Renzo Vianello Difficoltà di apprendimento, situazioni di handicap, integrazione - Edizioni Junior (Bergamo) o Capitolo 1 Verso una terminologia adeguata e condivisa o Capitolo 2 Difficoltà e disturbi di apprendimento o Capitolo 3 Difficoltà relazionali o Capitolo 4 Svantaggio socio-culturale o Capitolo 5 Situazioni di handicap o Capitolo 6 L'integrazione scolastica o Capitolo 7 L'integrazione sociale e lavorativa 4 di 11

5 Renzo Vianello Disabilità intellettive - Edizioni Junior, Bergamo o Capitolo 1 Ritardo mentale: commento critico al DSM IV TR. o Capitolo 2 Ritardo mentale. Ulteriori proposte di diagnosi e classificazione: ICD- 10, ICF, AAMR o Capitolo 3 Ritardo mentale: aspetti motivazionali e di personalità o Cap. 4 Disturbi pervasivi dello sviluppo o Capitolo 5 Sindromi genetiche causa di Ritardo mentale e di Funzionamento intellettivo limite o Capitolo 6 La sindrome di Down o Capitolo 7 La sindrome di Williams o Capitolo 8 La sindrome di X fragile o Capitolo 9 La sindrome di Prader-Willi o Capitolo 10 La sindrome di Angelman. o Capitolo 11 La sindrome di Rett o Capitolo 12 La sindrome 5p- o Capitolo 13 La sindrome di Cornelia De Lange. o Capitolo 14 La sindrome di Steinert o Capitolo 15 La sindrome di Noonan o Capitolo 16 Ulteriori sindromi genetiche causa di ritardo mentale 5 di 11

6 Renzo Vianello Psicologia dello sviluppo: infanzia, adolescenza, età adulta, età senile - Edizioni Junior Bergamo o PARTE PRIMA Psicologia dello sviluppo: cenni storici, teorie e metodi o PARTE SECONDA Infanzia o Cap. 3. Accrescimento somatico e sviluppo motorio o Cap. 4. Lo sviluppo percettivo o Cap. 5. Lo sviluppo della memoria o Cap. 6. Lo sviluppo cognitivo: contributi di orientamento piagetiano o Cap. 7. Lo sviluppo del pensiero: contributi di orientamento cognitivista o Cap. 8. Lo sviluppo affettivo secondo la psicoanalisi o Cap. 9. Lo sviluppo affettivo e sociale secondo studi ad orientamento sperimentale o Cap. 10. Lo sviluppo comunicativo e linguistico o Cap. 11. Lo sviluppo morale o PARTE TERZA Adolescenza o PARTE QUARTA Età adulta e senile o Riferimenti bibliografici o Note biografiche o Glossario Renzo Vianello Professione insegnante - Edizioni Junior Bergamo Renzo Vianello Da zero a sei anni - Edizioni Junior Bergamo 6 di 11

7 2 Ritardo mentale (disabilità intellettive): caratteristiche generali 2.1 Frequenze delle certificazioni di situazione di handicap nella scuola primaria Tipo di danno disabilità o disturbo % rispetto alla popolazione dei coetanei % (approssimata all'unità) rispetto agli alunni in situazione di handicap Visivo Uditivo Motorio Disabilità intellettive Dist. perv. sviluppo Altri 0,04 0,10 0,22 1,52 0,18 0, Totale 2, di 11

8 2.2 RITARDO MENTALE (Disabilità intellettive) Sono necessari tre criteri riguardanti : 1. Il QI (sotto ). 2. Il funzionamento adattivo, l età (prima di 18 anni). comunicazione cura della persona vita in famiglia capacità sociali/interpersonali uso delle risorse della comunità autodeterminazione capacità di funzionamento scolastico e/o lavorativo tempo libero salute sicurezza 3. L età (prima dei 18 anni) 8 di 11

9 Il ritardo mentale è il risultato finale comune di vari processi patologici che agiscono sul funzionamento del sistema nervoso centrale. Non è una sindrome, ma un risultato, un esito, un effetto. Non si tratta solo di prestazioni cognitive basse, ma di prestazioni dovute a processi patologici che comportano inadeguato funzionamento del sistema nervoso centrale. Questa affermazione dovrebbe aiutare quando si tratta di formulare una diagnosi relativamente ad un individuo con svantaggio socioculturale. Indipendentemente dalle sue prestazioni, cruciale è la domanda: le carenze socioculturali hanno portato a processi patologici che hanno agito negativamente sul funzionamento del sistema nervoso centrale (cosa che si può cercare di ricavare indirettamente attraverso la valutazione neuropsicologica) oppure siamo di fronte ad un quadro caratterizzato da prestazioni cognitive basse per scarsità di stimoli (che non hanno impoverito strutturalmente le potenzialità) e per carenze motivazionali? Un costrutto utile in questi casi è quello di area potenziale di sviluppo. Se essa è ampia e simile a quella dei bambini normodotati si può ipotizzare che le compromissioni a livello del sistema nervoso centrale siano molto ridotte o nulle. Possono essere specificati 4 gradi di gravità, che riflettono il livello della compromissione intellettiva: Lieve, Moderato, Grave e Gravissimo. F70.9 Ritardo Mentale Lieve livello del QI da a circa 70 F71.9 Ritardo Mentale Moderato livello del QI da a F72.9 Ritardo Mentale Grave livello del QI da a F73.9 Ritardo Mentale Gravissimo livello del QI sotto 20 o 25. F79.9 Ritardo Mentale, Gravità Non Specificata, può essere usato quando c'è forte motivo di supporre un Ritardo Mentale, ma l'intelligenza del soggetto non è valutabile con i test standard (per es., in soggetti troppo compromessi o non collaborativi, o nella prima infanzia). 2.3 Ritardo mentale lieve o Cosa significa Lieve? Incomprensioni con gli operatori sociosanitari? o E se vi è svantaggio socioculturale? o Resta sempre lieve? Può migliorare? E peggiorare? 9 di 11

10 2.4 Manifestazioni e disturbi associati Alcune condizioni mediche generali (ad esempio le varie sindromi genetiche causa di Ritardo mentale) possono comportare peculiari caratteristiche di personalità e comportamentali. Esempi chiari sono l iperfagia per la sindrome di Prader-Willi, l autolesionismo nelle sindromi di Lesh-Nyhan e di Smith-Magenis. Per altre sindromi è più opportuno parlare di maggiori probabilità (rispetto alla popolazione normodotata, ma anche rispetto alla popolazione generale degli individui con ritardo mentale, caratterizzata da una prevalenza di disturbi mentali in comorbidità da tre a quattro volte superiore) che sia presente una qualche caratteristica di personalità o comportamento disadattivo o patologico: ad esempio o il disturbo d ansia per la sindrome di Williams, o l iperattività per la sindrome di X fragile, o la compulsività per la sindrome di Prader-Willi, o l autolesionismo per la sindrome di Rett. 2.5 Caratteristiche collegate a cultura, età e genere Necessità di considerare le caratteristiche culturali dell individuo. Il problema non è irrilevante nella realtà italiana caratterizzata da una crescente immigrazione. È un dato di fatto che non viene quasi mai impiegato un esaminatore che ha familiarità con gli aspetti del retroterra etnico o culturale del soggetto : Due tipi di rischi: la sopravvalutazione delle difficoltà cognitive, ma anche la sottovalutazione. Deve far riflettere il fatto che le classi sociali economiche più basse siano più rappresentate. Situazioni di funzionamento intellettivo limite (QI fra e 85) diventano normali in una situazione favorevole in quanto usufruiscono di stimoli ambientali adeguati e portano a Ritardo mentale lieve a causa di carenze ambientali che rallentano i processi di sviluppo del funzionamento cognitivo. 10 di 11

11 Merita riflessione anche il fatto che il ritardo mentale sia più frequente nei maschi rispetto alle femmine. 2.6 Prevalenza In un passato non molto lontano si usava dire che il 3% della popolazione era affetto da ritardo mentale. Questa convinzione, molto diffusa, era frutto di un ragionamento statistico: in una curva normale al di sotto di due deviazioni standard si trova il 2,5-3% della popolazione. La constatazione empirica ha verificato che questa previsione è errata e che le persone effettivamente classificabili con ritardo mentale si aggirano attorno all 1% 11 di 11