Allegato A) alla Raccolta n STATUTO DELL'ASSOCIAZIONE COSTITUZIONE - SCOPO - SEDE

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1 Allegato A) alla Raccolta n STATUTO DELL'ASSOCIAZIONE COSTITUZIONE - SCOPO - SEDE Articolo 1 E' costituita, ai sensi degli articoli 14 e seguenti del codice civile, un'organizzazione non lucrativa di utilità sociale - Onlus - apolitica, apartitica, aconfessionale, volontaria, che opera senza finalità di lucro e che svolge la propria attività ai sensi del presente Statuto e, per quanto in esso non previsto, secondo le norme di legge in materia, denominata: «AMICUS» - Onlus di seguito detta Associazione. L associazione ha come fine istituzionale quello di svolgere attività di cooperazione allo sviluppo, in favore delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo. L associazione non persegue finalità di lucro e prevede l obbligo di destinare ogni provento, anche derivante da attività commerciali accessorie o da altre forme di autofinanziamento, per i fini istituzionali di cui sopra. L associazione non ha rapporti di dipendenza da enti con finalità di lucro, ne è collegata in alcun modo agli interessi di enti pubblici o privati, italiani o stranieri aventi scopo di lucro. Articolo 2 Ponendo a base del proprio agire il principio per cui «l'amico, prima di condividere i suoi beni, dona se stesso», l'associazione si propone di favorire l'effettiva applicazione dei principi di sussidiarietà e solidarietà tra le persone, con iniziative sia locali, che attraverso interscambi con altri Paesi, destinate a migliorare le relazioni tra i popoli mediante la condivisione di beni materiali, spirituali e culturali, in un clima di amicizia e di rispetto, ponendo una particolare attenzione nei confronti delle popolazioni del terzo mondo o comunque in stato di bisogno, attraverso la realizzazione di interventi di cooperazione allo sviluppo umano e sostenibile, in un contesto di equilibrio globale. L'Associazione opera con l'esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale nei seguenti settori: FORMAZIONE: si preoccupa di predisporre progetti, attraverso la realizzazione di programmi a medio e breve termine (da attuare in Italia, in Europa, nei Paesi in via di sviluppo, e comunque in ogni Paese in cui sembrerà opportuno): a) che abbiano finalità di migliorare le capacità umane, promovendo le abilità e le competenze, mediante una formazione culturale e/o tecnica; b) che comportino attività di educazione allo sviluppo, affinché ogni individuo abbia la possibilità di partecipare al proprio ed all'altrui sviluppo;

2 c) che implichino cooperazione con i Paesi emergenti, reperendo i necessari finanziamenti e fornendo il supporto tecnico, morale e psicologico. AIUTI: ha il compito di studiare e valutare iniziative e progetti di sviluppo e di reperire i finanziamenti per la loro realizzazione; organizza l'invio di cibo, medicine, strumenti medici e tecnici nei Paesi dove questi sono richiesti, avvalendosi, nell'implementazione delle attività di aiuto, del personale qualificato necessario, onde favorire attraverso tale personale, la formazione del personale locale addetto. SENSIBILIZZAZIONE: ha lo scopo di studiare, di raccogliere dati e di far conoscere alla pubblica opinione, attraverso le più ampie e varie forme di iniziative, le problematiche di cui si occupa ed in particolare quelle relative ai rapporti tra culture e realtà diverse. Ogni iniziativa, articolata in progetti e/o microprogetti, dovrà rispondere ai seguenti principi guida: - Il progetto deve comunque essere accompagnato da un piano di formazione umana e culturale affinché i destinatari possano diventare protagonisti del loro proprio sviluppo, attraverso una partecipazione attiva ai programmi; - Il progetto deve essere destinato ai più bisognosi sia dal punto di vista materiale, che morale e spirituale per porre rimedio a situazioni di povertà caratterizzate dalla impossibilità di raggiungere livelli minimi accettabili per alcune capacità di base, tenendo nel giusto conto anche le situazioni di inadeguatezza, e non solo quelle di scarsezza. - Il progetto deve prevedere la possibilità di mantenere nell'ambiente d'origine minori e giovani di altri Paesi in stato di indigenza, che altrimenti sarebbero costretti ad interrompere gli studi, permettendo loro la partecipazione ad un adeguato iter scolastico. - Il progetto deve prevedere la promozione di programmi di educazione ai temi dello sviluppo anche nell'ambito scolastico, nonché lo svolgimento di iniziative volte all'intensificazione degli scambi culturali tra la realtà delle scuole italiane e la realtà delle scuole degli altri paesi europei, dei paesi in via di sviluppo e di tutti quei paesi che si riterrà opportuno coinvolgere. Per il raggiungimento dei propri scopi l'associazione potrà cooperare e/o consorziarsi con altre associazioni aventi le medesime caratteristiche e finalità affini. Ne consegue che l'attività dell'associazione si esplica nei settori della formazione, della promozione della cultura e dell'assistenza socio-sanitaria, nei confronti di persone svantaggiate o a componenti di collettività estere, limitatamente agli aiuti umanitari. E' vietato all'associazione lo svolgimento di attività diverse da quelle istituzionali, ad eccezione di quelle ad esse direttamente connesse.

3 Articolo 3 L'Associazione ha sede legale nel comune di Roma, Via del Nuoto e, con delibera assunta dal Consiglio di Amministrazione, comunque nel rispetto del dettato normativo, può istituire sedi operative in altre città, anche all'estero, facenti parte della medesima struttura. A livello periferico l'associazione potrà articolarsi in Sedi di Zona, operanti negli stessi settori di intervento e con le stesse modalità previste dal presente statuto. Articolo 4 STRUTTURA ASSOCIATI L'Associazione si basa sull'impegno degli associati, che possono essere: a) ORDINARI, persone fisiche le quali, oltre al pagamento della quota annuale, si assumono il compito, nei limiti delle proprie possibilità, di partecipare personalmente all'attività dell'associazione. b) ONORARI, che vengono nominati dall'assemblea su proposta del Consiglio di Amministrazione per meriti o distinzioni particolari nei riguardi dell'associazione. Articolo 5 Possono aderire all'associazione, senza distinzione di cultura, classe sociale, religione, nazionalità e razze, tutti coloro che nella domanda di ammissione dichiarino di accettare tutte le norme contenute nel presente statuto e si impegnino altresì a prestare la loro collaborazione all'associazione, con spirito di solidarietà, per la realizzazione dei fini istituzionali della stessa. L'ammissione di nuovi membri ordinari è deliberata insindacabilmente dal Consiglio di Amministrazione, che delibera con la maggioranza di due terzi dei presenti, a seguito di richiesta scritta dell'interessato. La richiesta dovrà fornire tutti gli elementi utili per la valutazione dell'ammissibilità da parte del Consiglio stesso. Articolo 6 Tutti gli associati hanno diritto: 1. a partecipare a tutte le attività sociali; 2. a ricevere le pubblicazioni edite dall'associazione; 3. per gli associati maggiori di età è previsto il diritto di voto per l'approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell'associazione.

4 Ciascun associato partecipa alla vita associativa. E' esclusa la temporaneità della partecipazione alla vita medesima. Ciascun associato ordinario è tenuto a versare annualmente una quota associativa nella misura fissata dall'assemblea su proposta del Consiglio di Amministrazione. Articolo 7 La qualità di associato non è trasmissibile e si perde per decesso, recesso, decadenza o esclusione. Il recesso è consentito a qualsiasi associato ed in qualunque momento. L'esclusione dell'associato che danneggi materialmente e moralmente l'associazione, è deliberata dall Assemblea degli Associati con la maggioranza dei due terzi dei presenti ed è comunicata per iscritto. La decadenza viene constatata dal Consiglio di Amministrazione a seguito del mancato versamento della quota associativa per due anni. La perdita della qualità di associato, per qualsiasi causa avvenga, non dà diritto al rimborso delle quote associative versate, né ai versamenti a qualunque titolo effettuati da detti associati, né attribuisce alcun diritto sul patrimonio dell'associazione. Articolo 8 Ad associati e simpatizzanti verrà inviato gratuitamente un periodico informativo, sui progetti predisposti e sulle attività in corso, contenente anche la rendicontazione economica e finanziaria. Lo stesso avrà la funzione di Organo ufficiale dell'associazione. ASSEMBLEA Articolo 9 L'Assemblea è costituita da tutti gli associati che fanno parte dell'associazione al momento in cui viene trasmesso l'avviso di convocazione. Essa si riunisce, in via ordinaria, una volta all'anno e, in via straordinaria, tutte le volte che il Presidente, o almeno un decimo degli associati, lo ritenga necessario. L'Assemblea degli associati è convocata dal Presidente mediante avviso, trasmesso almeno venti giorni prima dell'adunanza, contenente l'indicazione del giorno, dell'ora e del luogo di convocazione e l'elenco delle materie da trattare. Nello stesso avviso può essere indicato anche il giorno e l'ora della seconda adunanza, per il caso in cui nella prima non si raggiunga il quorum necessario alla costituzione dell'assemblea. L'avviso può essere comunicato agli associati con mezzi cartacei, informatici o telematici che garantiscano la tempestiva informazione e consentano la conferma di ricezione.

5 L assemblea degli associati può essere tenuta anche via videoconferenza previa consueta convocazione che segui la prassi come sopra. L'Assemblea elegge i componenti del Consiglio di Amministrazione nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 12. L'Assemblea inoltre nomina il Collegio dei Revisori dei conti e delibera: i criteri e le modalità di funzionamento delle Sedi di Zona - quando istituite, sulla relazione del Presidente sull'attività svolta dall'associazione nell'anno decorso, sul rendiconto consuntivo della gestione e sulla relativa relazione accompagnatoria, in merito al bilancio preventivo per l'anno in corso e all'ammontare della quota associativa. Spetta inoltre all'assemblea di fissare le linee generali dell'attività dell'associazione e di deliberare sulle proposte di modifica del presente statuto. Articolo 10 Ogni associato onorario ha diritto ad un voto. Gli associati ordinari hanno diritto al voto solo se in regola con il pagamento della quota annuale. L'Assemblea è presieduta dal Presidente che verrà sostituito, in caso di assenza, dal Vice Presidente e, in difetto, dal consigliere presente più anziano di età. Le adunanze dell'assemblea, indipendentemente dagli argomenti da trattare, sono valide, in prima convocazione, con l'intervento di tanti associati che dispongano, in proprio o per delega, almeno della metà dei voti spettanti a tutti gli associati; in seconda convocazione, quale che sia il numero dei voti rappresentati. Nel caso in cui l'associazione venga ad assumere una organizzazione complessa, a carattere nazionale, ogni associato può farsi rappresentare in Assemblea, con effetto anche per la seconda convocazione, da altro associato, mediante delega scritta; il numero delle deleghe conferite a ciascun associato non può essere superiore a tre. I documenti di delega dovranno essere conservati dall'associazione. Le deliberazioni sono validamente assunte con la maggioranza assoluta dei voti spettanti agli associati presenti in Assemblea. Le deliberazioni dell'assemblea debbono constare da un verbale, sottoscritto dal Segretario, nominato dall'assemblea, e dal Presidente. Le deliberazioni degli associati, purché non relative a modifiche statutarie, possono essere assunte mediante decisione scritta trasmessa a mezzo di posta elettronica con conferma di ricevimento. Articolo 11

6 Per le deliberazioni relative alle modifiche dello Statuto o allo scioglimento dell'associazione, l'assemblea è validamente costituita con la presenza di tanti associati che, in proprio o per delega, rappresentino almeno i tre quarti dei voti spettanti a tutti gli associati. In ogni caso tali deliberazioni debbono essere prese: - per le modifiche dello Statuto, con il voto favorevole di tanti associati che rappresentino, in proprio o per delega, la maggioranza degli associati presenti o rappresentati all'assemblea; - per lo scioglimento dell'associazione, con il voto favorevole di tanti associati che rappresentino, in proprio o per delega, almeno i tre quarti dei voti spettanti a tutti gli associati. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE COMITATO DIRETTIVO COLLEGIO DEI REVISORI Articolo 12 L'Associazione è retta da un Consiglio di Amministrazione a cui spetta l'esclusiva responsabilità della gestione e compie tutte le operazioni, nessuna esclusa, necessarie per l'attuazione dello scopo di cui all'articolo 2. L'Assemblea definisce il numero dei membri costituenti il Consiglio, comunque sempre di numero dispari, compreso tra un minimo di cinque ed un massimo di undici. Essi durano in carica 3 anni e sono rieleggibili. Nessun compenso è dovuto ai componenti del Consiglio, che hanno comunque diritto al rimborso delle spese incontrate per l'esercizio delle loro funzioni. Articolo 13 Il Consiglio, nella sua prima riunione, nomina: - nel suo seno, il Presidente ed un Vice Presidente; - un Tesoriere e un Segretario che possono essere scelti tra i Consiglieri stessi o fra i membri dell'associazione. Il Presidente rappresenta legalmente l'associazione di fronte a terzi ed in giudizio, in qualunque grado, e cura l'esecuzione dei deliberati dell'assemblea e del Consiglio. Articolo 14

7 Il Consiglio si riunisce, su convocazione del Presidente, di regola una volta ogni tre mesi per: - controllare l'andamento delle varie iniziative; - coordinare l'attività delle zone; - pianificare le linee d'azione per i mesi successivi; ed ogni altra volta se ne manifesti la necessità o ne sia fatta domanda da almeno tre Consiglieri. Di regola la convocazione contenente l'ordine del giorno, inviata almeno cinque giorni prima di quello stabilito per l'adunanza, sarà fatta dal Presidente mediante mezzi cartacei, informatici o telematici atti a documentare la corretta ricezione dell'informazione. Anche in difetto di formalità, si riterranno validamente convocate le adunanze in cui intervenga la totalità dei Consiglieri. Le riunioni del Consiglio sono presiedute dal Presidente ed in sua assenza od impedimento dal Vice Presidente e, in difetto, dal Consigliere più anziano di età. Il Consiglio può riunirsi anche via videoconferenza previa consueta convocazione inviata almeno cinque giorni prima dell adunanza. Si riterranno valide ed atte a deliberare le adunanze del Consiglio quando vi intervenga la maggioranza dei Consiglieri in carica. Le deliberazioni dei Consiglieri possono essere assunte mediante decisione scritta trasmessa a mezzo di messaggio di posta elettronica con conferma di ricevimento. A parità di voti nelle deliberazioni prevale quello del Presidente. Nelle votazioni segrete la parità dei voti comporta reiezione delle deliberazioni. Le deliberazioni del Consiglio devono constare da verbale sottoscritto dal Presidente e dal Segretario. Articolo 15 Il Consiglio nomina un Comitato Direttivo composto da tre a cinque membri; ne determina i poteri, ne fissa le modalità di funzionamento, sentito il Collegio dei Revisori. Il Comitato provvede all'esecuzione di quanto deliberato dall'assemblea e dal Consiglio, e cura che l'assetto organizzativo, amministrativo e contabile sia adeguato alla natura e alle dimensioni dell'associazione. Il Comitato Direttivo, nei casi di particolare urgenza, potrà assumere qualsiasi deliberazione di competenza del Consiglio; di tali deliberazioni però dovrà essere data comunicazione al Consiglio nella sua prima riunione. Articolo 16

8 L'Assemblea nomina un Collegio di Revisori, composto da tre membri effettivi e due supplenti, scelti fra i professionisti iscritti al Registro dei Revisori Contabili, agli Albi dei Ragionieri Collegiati o dei Dottori Commercialisti. I Revisori, che durano in carica tre anni e sono rieleggibili, eleggono nel proprio ambito un Presidente. I Revisori dei conti controllano la gestione amministrativa dell'associazione, vigilano sull'osservanza della legge e dello Statuto ed accertano la regolare tenuta della contabilità. Redigono verbale delle loro riunioni; riferiscono al Comitato Direttivo e al Consiglio di Amministrazione, nella prima seduta utile, eventuali rilievi emersi in fase di controllo; espongono il rapporto annuale all'assemblea, chiamata ad approvare il rendiconto consuntivo della gestione. PATRIMONIO ED ESERCIZI SOCIALI Articolo 17 Il patrimonio è costituito: 1. dai beni mobili ed immobili che diverranno di proprietà dell'associazione; 2. da eventuali fondi di riserva costituiti con le eccedenze di bilancio; 3. da eventuali elargizioni, donazioni e lasciti a ciò destinati; 4. da ogni altra entrata che concorra ad incrementare l'attivo sociale. Le entrate, ordinarie e straordinarie, sono costituite: 1. dalle quote sociali annuali; 2. dai finanziamenti ottenuti a fronte di specifici progetti; 3. dall'utile derivante da manifestazioni culturali, da attività di promozione, da cessioni di beni, attuate o promosse dall'associazione stessa; 4. da erogazioni e contributi. L'associazione non potrà distribuire, anche indirettamente, utili o avanzi di gestione nonché fondi riserve o capitale, a meno che la destinazione sia imposta per legge o sia effettuata a favore di altre Onlus, sentito l'organismo di controllo di cui all'art. 3, comma 190, della L. 23 dicembre 1996 n L'associazione ha l'obbligo di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse. Articolo 18 L'esercizio finanziario corrisponde all'anno solare. Entro la fine del mese di marzo di ogni esercizio verranno predisposti dal Consiglio di Amministrazione il bilancio consuntivo e quello preventivo

9 del successivo esercizio, da sottoporre entro la fine del mese di aprile alle delibere dell'assemblea secondo quanto specificato all'articolo 9. DURATA - CESSAZIONE Articolo 19 La durata dell'associazione è a tempo indeterminato. In caso di liquidazione dell'associazione, l'assemblea nomina uno o più liquidatori. La destinazione del saldo attivo di liquidazione, come pure il patrimonio residuo non dismesso, dovranno essere devoluti ad altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale o a fini di pubblica utilità, sentito l'organismo di controllo di cui all'art. 3 comma 190, della L. 23 dicembre 1996 n. 662, salvo diversa destinazione imposta per legge. Articolo 20 Per quanto non previsto dal presente statuto, si fa riferimento alle norme del codice civile, e a quelle delle altre leggi vigenti in materia.