Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona Verbale di deliberazione della Giunta Comunale

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1 COPIA Delibera nº Data Protocollo /11/ Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona Verbale di deliberazione della Giunta Comunale Oggetto: ATTI DI INDIRIZZO PER LA DETERMINAZIONE DI INDENNITA' RISARCITORIA PER OPERE ABUSIVE SU AREE SOTTOPOSTE A VINCOLO AI SENSI DELLA L. 1497/39 OGGI DLGS 490/99 OGGETTO DI DOMANDA DI CONDONO EDILIZIO E SANATORIA "ORDINARIA" - L'anno duemila, addì nove del mese di novembre alle ore nella Sala della Giunta, si è riunita la Giunta Comunale. Intervennero i Signori: Nº Nome Carica Presenze 1 LONARDI Mario Sindaco Sì 2 VERONESI Franco Vice Sindaco Sì 3 ALDEGHERI Valeriano Assessore Sì 4 TOFFALINI Umberto Assessore Sì 5 ZUSI Egidio Assessore No 6 FERRARESE Antonio Assessore No 7 PELLEGRINO Giancarlo Assessore Sì Assiste alla seduta il Dr. Eugenio Azzali Segretario Supplente del Comune. Il Sig. Mario LONARDI in qualità di Sindaco assume la presidenza ed essendo legale l'adunanza invita a deliberare sulla proposta in oggetto Trasmessa al Co.re.co. in data CO.RE.CO di VERONA Nº Scade il Note: Nº 236 reg. Pubbl. REFERTO DI PUBBLICAZIONE (art.47 L. 8/6/1990, nº 142) Certifico io Responsabile di segreteria, che copia del presente verbale venne pubblicata il giorno 17/11/2000 all'albo pretorio ove rimarrà esposta per giorni 15 consecutivi. Addì 17/11/2000 f.to Dr. Lauretta Zanini Il presente verbale viene letto e sottoscritto come segue.

2 Oggetto: ATTI DI INDIRIZZO PER LA DETERMINAZIONE DI INDENNITA' RISARCITORIA PER OPERE ABUSIVE SU AREE SOTTOPOSTE A VINCOLO AI SENSI DELLA L. 1497/39 OGGI DLGS 490/99 OGGETTO DI DOMANDA DI CONDONO EDILIZIO E SANATORIA "ORDINARIA" - LA GIUNTA COMUNALE VISTA la determinazione del Dirigente del Settore BB.AA., Urbanistica Gestione del Territorio, Pianificazione Territoriale, Espropri Delegati, dell'amministrazione Provinciale di Verona, Arch. Ermanno DELUCCHI, del , con la quale vengono tra l'altro stabilite le modalità di applicazione delle indennità risarcitorie per le sanatorie "ordinarie", direttiva che come si legge ha trovato il conforto della struttura Tecnica regionale e di fatto quindi costituente atto di indirizzo ai sensi della L.R. 63/94 (allegata); VISTA la richiesta del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali con la quale ha sollecitato il Consiglio di Stato ad esprimere un parere in ordine all'esatta interpretazione da fornire all'art. 32 della L n. 47 e, dato atto che in Consiglio di Stato, II Sez., il n. 403 stabiliva che la situazione da prendere in considerazione è quella della data ultima concessa dalla Legge per la presentazione delle domande di condono; VISTO che successivamente il Consiglio di Stato, Sez. VI il n. 103 Ord, ha deciso di rimettere all'adunanza plenaria la problematica in ordine alla sanatoria di Opere realizzate anteriormente all'apposizione del vincolo (allegato); VISTA in particolare la sentenza del Consiglio di Stato, Sez. VI del n. 356 (allegata); PRESO ATTO che l'ufficio del Genio Civile di Verona, competente ai sensi dell'art. 2 della L.R. 63/94 di esprimere parere sulle opere abusive soggette a vincolo paesaggistico, quando queste interessino autorizzazioni di loro competenza, rifacendosi a tale ultima sentenza, ha stabilito che qualora l'opera abusiva sia stata realizzata prima dell'apposizione del vincolo paesaggistico non é necessaria la sanatoria ex art. 32 L. 47/85 (allegato) e che tale disposizione dell'ufficio decentrato della Regione Veneto che è delegata dallo Stato alla materia dei Beni Ambientali ed ha, a sua volta, subdelegato i Comuni, poteva costituire atto di indirizzo ai sensi della L.R. 63/94, e ritenuto opportuno adeguarvisi, fatte salve le diverse disposizioni che potrà emanare il Consiglio di Stato nell'adunanza plenaria di cui sopra; VISTO che il Consiglio di Stato nell'adunanza plenaria del ha chiarito diversamente che l'obbligo di parere ex art. 32 della L. 47/85 da parte dell'autorità preposta alla tutela del vincolo " sussiste in relazione all'esistenza del vincolo al momento in cui deve essere valutata la domanda di sanatoria a prescindere dall'epoca di introduzione del vincolo"; VISTO la nota del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del (allegata) PRESO ATTO del novellato art. 15 dell'ex L. 1497/39 oggi art. 164 Dlgs n. 490/99, nel quale é stato sostituito il termine "indennità" é stato sostituito con il termine "somma"; VISTA la nota della Regione del Veneto del con la quale viene trasmessa la nota della Corte dei Conti che invita al pagamento della sanzione Beni Ambientali ipotizzando sanzioni a carico dei funzionari ed Amministrazioni che omettono tale procedura sanzionatoria;

3 RITENUTO di dare corretta attuazione alle direttive e atti di indirizzo della Regione del Veneto e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali trasmessi con Circolare n. 19 del ; VISTA in particolare la comunicazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del trasmessa dall'amministrazione della provincia di Verona con nota dell' n. 6149, che rispetto al nostro quesito comunicava che l'applicazione delle sanzioni di cui al D.M erano riferite solo al condono ai sensi dell'art. 39 della L. 724/94 e quindi non già anche a quello di cui alla L. 47/85, per il quale si deve fare riferimento alle norme di cui all'art. 15 dell'ex L. 1497/39, oggi art. 164 del Dlgs n. 490/99 (nota allegata) VISTA la nota del Dirigente del Settore Urbanistica del (allegata) con la quale si segnala che in provincia di Verona non sono (attualmente) presenti particolari norme di tutela legate a Piani Paesaggistici e che le norme di tutela, sotto forma di direttive che riguardano nel complesso il sistema ambientale insediativo, sono tuttavia presenti nel P.T.R.C. e nel P.T.P., nonchè nelle norme provvisorie di salvaguardia per gli ambiti dei parchi e riserve Regionali, naturali ed archeologiche e nelle aree di tutela paesaggistica previste nel P.T.R.C.; VISTO l'art. 2 comma 46 della Legge n. 662 che dispone che per le opere eseguite in aree sottoposte al vincolo di cui alle citate Leggi n. 1497/39, D.L. 312/85, convertito con modificazioni dalla Legge n. 431/85, oggi Dlgs 490/99, il versamento dell'oblazione non esime dall'applicazione dell'indennità risarcitoria prevista dall'art. 15 della citata Legge n. 1497/39, oggi Dlgs 490/99; VISTO il Decreto del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del , che determina parametri e modalità per la qualificazione dell'indennità risarcitoria di cui al più volte citato art. 15 dell'ex legge 1497/39, oggi Dlgs 490/99; VISTO l'art. 52 del D.Legislativo n allegato -, pubblicato sul supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 298 del , ove tra l'altro è data facoltà ai Comuni di disciplinare con regolamento le proprie entrate di qualsiasi natura, quindi, anche quelle attinenti l'indennità risarcitoria di cui al più volte citato art. 15 dell'ex L. 1497/39, oggi art. 164 del Dlgs 490/99, comprese le modalità di liquidazione, accertamento e riscossione, anche se previste da vigenti disposizioni di Legge; VISTA l'ordinanza del Sindaco del Comune di Firenze n del , (allegata) con la quale si stabiliva di costituire un gruppo di lavoro intersettoriale che, in relazione alle norme più volte richiamate, esaminasse e proponesse all'amministrazione soluzioni applicative, in ottemperanza al D.M. del sopra richiamato, attinenti i condoni edilizi di cui alle Leggi n. 47/85 e 724/94; RILEVATO come il suddetto gruppo abbia formulato all'amministrazione una proposta in base alla quale, tra l'altro: 1) l'indennità risarcitoria di cui alle norme richiamate viene applicata secondo il Decreto del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali del , con i criteri e quant'altro previsto ai commi 1 e 2 dell'art. 3 individuando convenzionalmente la rendita catastale su cui calcolare l'indennità medesima in proporzione alla superficie dell'opera oggetto di abuso secondo la seguente formula per le opere di cui al condono edilizio L. 724/94 art. 39 (come da nota del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Ufficio Centrale per i Beni Ambientali e Paesaggistici di Roma, n. SG/113/ del : RENDITA CATASTALE TOTALE DEFINITIVA = x SUPERFICIE TOTALE DOPO L'ABUSO SUPERF. DELL'OPERA ABUSIVA

4 ove X è la rendita su cui calcolare l'indennità. Le superfici suddette sono computate con gli stessi criteri determinati dalle vigenti disposizioni di Legge per l'accatastamento. 2) per le tipologie di abuso, di cui alla Tabella allegata alla Legge 47/85, l'indennità minima è determinata : a) - per la tipologia 4 in per le tipologie 5 e 6 in per la tipologia 7 in di cui al comma 2 dell'art. 3 del Decreto del Ministero per i beni Culturali ed Ambientali del ; b) per le restanti tipologie, secondo i termini sottoindicati: Interventi conformi alle Interventi non conformi alle norme di tutela norme di tutela - Tipologia Tipologia Tipologia ) di avvalersi della facoltà concessa dal comma 2 dell'art. 3 di determinare l'incremento del profitto nelle percentuali massime riportate in detto comma e pari a: Tipologia 1 Tipologia 2 Tipologia 3 Non conforme alle norme di tutela 100% 75% 50% Conforme alle norme di tutela 75% 50% 25% 4) nel caso di mancanza di rendita definitiva: a) se la richiesta di accampionamento è avvenuta entro il (data di entrata in vigore del sistema informatico denominato "DOCFA", in base al quale la richiesta di accampionamento all'ufficio Tecnico Erariale deve essere accompagnata da una relazione tecnica che attribuisce una rendita provvisoria su criteri oggettivi), l'indennità risarcitoria viene determinata in via provvisoria, salvo conguaglio a rendita definitiva attribuita, fermi restando i suddetti termini di cui al punto 2), con gli stessi criteri e modalità di cui ai precedenti punti 1), 2) e 3) del presente comma; b) se, invece, la richiesta di accampionamento è antecedente al e quindi non vi è alcuna rendita provvisoria attribuita, si dia luogo alla richiesta di un'indennità risarcitoria provvisoria, corrispondente ai minimi di cui al precedente punto 2). Anche in tale caso si provvederà a conguaglio, secondo la determinazione dell'indennità con le modalità di cui ai precedenti punti 1), 2), e 3), la rendita definitiva attribuita; 5) la richiesta di indennità, per le tipologie 4, 5, 6 e 7 è corrispondente ai minimi previsti dal più volte citato comma 2 dell'art. 3 del Decreto Ministeriale, senza alcun incremento di valore del profitto. RITENUTO di fare proprie parte di tali determinazioni;

5 CONSIDERATO che le diverse sanzioni per le domande di condono edilizio ex L. 47/85 nonché di "sanatoria ordinaria" vanno applicate secondo i criteri dell'art. 15 dell'ex L. 1497/39 oggi art. 164 del Dlgs n. 490/99, così come indicato nella nota dell'amministrazione della Provincia di Verona del e nella nota Ministeriale del succitate comunque in caso di danno e profitto pari a zero lire secondo i minimi stabiliti dal D.M. succitato e dalla presente deliberazione; VISTA la Sentenza del TAR LAZIO del (allegata) e considerato che a tutt'oggi non sono state emanate disposizioni da Autorità statali o regionali diverse da quelle emanate precedentemente a tale pronuncia e considerato che alla luce di tale Sentenza si era deciso unanimemente di sospendere provvisoriamente le determinazioni in ordine alle sanzioni Beni Ambientali in attesa di una parola definitiva sulla materia da parte delle Autorità Statali e /o regionali visti i pareri e indirizzi contrastanti che si susseguivano e ciò anche al fine di evitare disagi sia ai cittadini che ai gestori del bilancio comunale; Dato atto che sono stati acquisiti il parere FAVOREVOLE di regolarità tecnica a firma Arch. Maria Grazia Burato in data , il parere FAVOREVOLE di regolarità contabile a firma Rag. Lorenzo Todeschini in data ; Con voti unanimi favorevoli espressi da tutti i presenti aventi diritto: D E L I B E R A 1) di dare attuazione all'obbligo di applicazione delle sanzioni con le modalità di cui sopra; 2) di applicare l'indennità risarcitoria di cui all'art. 15 dell'ex Legge n. 1497, oggi art. 164 del Dlgs 490/99 per opere abusive nelle aree sottoposte alle disposizioni della stessa Legge 1497/39, oggi Dlgs 490/99, del D.L. 312/85 convertito con modificazioni dalla Legge 431/85, oggi Dlgs 490/99, oggetto di condono edilizio solo ai sensi della Legge n. 724, sia che la concessione che l'autorizzazione siano già state rilasciate sia che siano ancora da rilasciare, e dopo che si sia concluso positivamente l'iter procedurale, poichè in caso di diniego, l'istanza dovrà essere assoggettata invece alle sanzioni ordinarie previste dall'art. 9, comma 3, della L. 47/85 (restituzione in pristino e pagamento di una ammenda variabile da a ), dall'art. 15 dell'ex L. 1497/39 oggi art. 164 del Dlgs 490/99 e dall'art. 20 lett. c) della L. 47/85; 3) di escludere così come peraltro previsto dall'art. 1) del Decreto Ministeriale , più volte richiamato, gli interventi realizzati abusivamente nelle aree di cui sopra per opere e per interventi di cui al comma 12 dell'art. 82 del D.P.R. n. 616/77, integrato dall'ex Legge n. 431/85, oggi Dlgs 490/99; 4) di stabilire che l'indennità risarcitoria, in presenza di condono da rilasciare o già rilasciato ai sensi dell'art. 39 della L. 724/94 per le violazioni sopra richiamate è determinato in via definitiva in base ai criteri, termini e modalità di cui all'art. 3, commi 1) e 2) del Decreto del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali del , individuando convenzionalmente la rendita catastale su cui calcolare l'indennità medesima in proporzione alla superficie dell'opera oggetto di abuso, secondo la seguente formula: RENDITA CATASTALE TOTALE DEFINITIVA = x SUPERFICIE TOTALE DOPO L'ABUSO SUPERF. DELL'OPERA ABUSIVA ove X è la rendita su cui calcolare l'indennità. Le superfici suddette sono computate con gli stessi criteri determinati dalle vigenti disposizioni di Legge per l'accatastamento.

6 5) di adottare i minimi previsti dal comma 2 dell'art. 3 del più volte citato D.M. per le tipologie di abuso, di cui alla tabella allegata alla Legge 47/85: - per la tipologia 4 in per le tipologie 5 e 6 in per la tipologia 7 in e stabilire altresì i seguenti minimi: Interventi conformi alle Interventi non conformi alle norme di tutela norme di tutela - Tipologia Tipologia Tipologia ) di stabilire che detti minimi vanno adottati anche per le domande di condono edilizio L. 47/85, nonché per le "sanatorie ordinarie", nei casi di danno e profitto pari a zero lire; 7) di non avvalersi della facoltà concessa al comma 2 dell'art. 3 di incrementare l'aliquota prevista dalla Legge; 8) di stabilire altresì, relativamente agli abusi edilizi in tipologia n. 1, 2 e 3, che nel caso in cui la rendita catastale non sia definitiva : a) se la richiesta di accampionamento successiva al (data di entrata in vigore del sistema informatico denominato "DOCFA", in base al quale la richiesta di accampionamento all'ufficio Tecnico Erariale deve essere accompagnata da una relazione tecnica che attribuisca una rendita provvisoria su criteri oggettivi). L'indennità risarcitoria sia determinata in via provvisoria, salvo conguaglio a rendita definitiva attribuita, fermi restando i suddetti termini di cui al punto 2), con gli stessi criteri e modalità di cui ai precedenti punti 1), 2) e 3) del presente comma; b) se, invece, la richiesta di accampionamento è antecedente al si richieda un'indennità risarcitoria provvisoria, pari ai minimi di cui al precedente punto 4), salvo conguaglio a rendita definitiva attribuita, sulla base delle aliquote, criteri e minimi come sopra determinati; 9) di stabilire che per le domande di condono edilizio L. 47/85 nonché per le "sanatorie ordinarie", la somma da corrispondere sia stabilita secondo i criteri di cui all'art. 164 del Dlgs n. 490/99, e in particolare in conformità alla Circolare n. 137 del Ministero per la Pubblica Istruzione (prot.- n del divisione II^ richiamante la Circolare n. 11 del ), alla Circolare del Ministero per i LL.PP. Direz. Gen.le Urb. OO.II. (prot.- n. 325 dell' divisione XXIII^ Ministro Mancini), alla Circolare n. 428 (prot.- n del divisione II^ Ministero per la Pubblica Istruzione, firmato Molajoli), alla Circolare n. 7/76 del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali (prot.- n del firmato Ministro Spigaroli) alla Circolare del Consiglio superiore delle Antichità e Belle Arti (- Sez. III^ - Seduta dei giorni gennaio 1976, firmato il Presidente De Angelis e il Segretario Valente, alla Circolare Regione Veneto n. 19 del (firmato il Presidente Dr. Aldo Bottin), alla nota Ministeriale del succitata, nonché in conformità alla direttiva dell'amministrazione della Provincia di Verona Settore Beni Ambientali del ; 10) di stabilire altresì che per l'indennità risarcitoria di cui al presente atto, per importi superiori a è concessa su espressa domanda del debitore la rateizzazione in cinque rate trimestrali di pari importo con l'applicazione, per gli importi rateizzati successivi alla prima rata, dell'interesse legale rapportato a mese;

7 11) di stabilire, anche in relazione a quanto previsto agli artt. 1, commi 9 e 49 della Legge n. 449 e art. 52 del D.Lgs n. 446, che la concessione o autorizzazione in sanatoria è rilasciata a totale pagamento dell'oblazione, degli oneri concessori e dell'indennità risarcitoria, se dovuti, e che la medesima anche se gli importi di cui alle obbligazioni suddette sono rateizzati, è rilasciata a totale pagamento di quanto dovuto sia per i condoni L. 724/94 e L.47/85, che per le "sanatorie ordinarie"; 12) di stabilire che il pagamento dell'importo dovuto debba essere corrisposto entro il terzo mese successivo alla data della notifica. Il mancato pagamento di quanto richiesto e/o dovuto o di rate non corrisposte alle scadenze previste, comporterà la riscossione coattiva a mezzo ruolo; 13) di dichiarare, con separata ed unanime votazione, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi del 3 comma dell'art. 47 della L. 142/90.

8 IL PRESIDENTE f.to Mario LONARDI SUPPLENTE f.to Dr. Eugenio Azzali DENUNCE DI ILLEGITTIMITA' O VIZI DI COMPETENZA - CONTROLLO SU RICHIESTA DEI CONSIGLIERI (art. 17 comma 38 legge 15 maggio 1997, n.127) La presente deliberazione oggetto di denuncia di legittimità/competenza in data ai sensi dell'art. 17 comma 38 legge 15 maggio 1997, n.127 viene oggi rimessa al Comitato di Controllo di VENEZIA - per controllo dei vizi denunciati. Lì CERTIFICATO DI ESECUTIVITA' (artt. 47 Legge 8 giugno 1990 n. 142 e 40 legge 15 maggio 1997 n. 127) Si certifica che la presente deliberazione E' DIVENUTA ESECUTIVA ai sensi del 2 COMMA dell'art. 47 Legge 8 giugno 1990, n.142; Si certifica che la presente deliberazione E' DIVENUTA ESECUTIVA ai sensi del 3 COMMA dell'art. 47 Legge 8 giugno 1990, n.142; Si certifica che la presente deliberazione, non essendo intervenuto nei termini prescritti un provvedimento di annullamento E' DIVENUTA ESECUTIVA ai sensi dell'art. 17 comma 40 della Legge 15 maggio 1997 n. 127; Si certifica che la presente deliberazione, non avendo il Co.Re.Co. riscontrato vizi di legittimità, è stata "presa d'atto" nella seduta del ed E' DIVENUTA ESECUTIVA ai sensi dell'art COMMA L.R.V. 19/91; Si certifica che la suestesa deliberazione E' STATA ANNULLATA in seduta ai nn.. Lì 17/11/2000 f.to Dr. Lauretta Zanini La Sezione del Co.Re.Co. di VERONA con sua nota n. del ha chiesto la produzione di elementi integrativi. Lì Controdeduzioni del Comune n. in data ricevute dalla Sezione del Co.Re.Co. il. La presente deliberazione, viene trasmessa per l'esecuzione AI SEGUENTI UFFICI: UFFICIO SEGRETERIA UFFICIO ASSISTENZA ECOLOGIA-MANUTEN.-PROGETT. UFFICIO TRIBUTI POLIZIA URBANA UFFICI DEMOGRAFICI UFFICIO INFORMATICA UFFICIO CONTRATTI UFFICIO COMMERCIO UFFICIO EDILIZIA PRIVATA UFFICIO ELETTORALE UFFICIO ECONOMATO UFFICIO LEGALE UFFICIO RAGIONERIA UFFICIO URBANISTICA UFFICIO PERSONALE UFFICIO PATRIMONIO SPORT E CULTURA UFFICIO ISTRUZIONE Lì 17/11/2000 f.to Dr. Lauretta Zanini Copia conforme all'originale ad uso amministrativo. Lì 17/11/2000 Dr. Lauretta Zanini