CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI. Disposizioni per la disciplina dei centri benessere

Transcript

1 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Disposizioni per la disciplina dei centri benessere Presentata il 7 luglio 2010 ONOREVOLI COLLEGHI! Non vi è dubbio che in Europa e soprattutto in Italia si sta sviluppando sempre più una coscienza estetica dovuta al crescente numero delle persone sovrappeso. Inoltre, alcune persone non sono soddisfatte del proprio aspetto e vogliono migliorarlo, anche nei casi in cui questa insoddisfazione non sembra giustificata. Il risultato finale di questa situazione ha portato alla creazione di un mercato multimilionario che continua a crescere anche in quest epoca di crisi. La diffusione di centri legati al benessere si è in parte sviluppata anche all interno delle strutture ricettive per soddisfare le precise richieste di un mercato sempre più attento e esigente. La crescita delle imprese è avvenuta a ritmi incessanti, portando la loro consistenza al significativo numero di oltre nell intero territorio nazionale. La presente proposta di legge prevede la disciplina del settore attualmente carente dal punto di vista legislativo, attraverso una serie di norme che definiscono i ruoli e le funzioni dell intero comparto dei centri benessere e che prevedono la promozione e una migliore individuazione degli operatori professionali, al fine di garantire la correttezza degli interventi estetici, curativi e, più in generale, di salute e di benessere del corpo. L articolo 1 detta i princìpi e le finalità, indicando, al comma 1, che al fine di assicurare il raggiungimento, il mantenimento e il ripristino dello stato di benessere psicofisico, la legge disciplina l attività del centro benessere quale struttura idonea e destinata al miglioramento dello stile di vita dell individuo. Il successivo comma 2 intende promuovere la valorizzazione del centro benessere, anche ai fini dello sviluppo turistico del territorio urbano. Con l articolo 2 sono dettate le definizioni, in particolare dei centri benessere, e sono disciplinate le relative attività. Il

2 Atti Parlamentari 2 Camera dei Deputati 3612 comma 1 indica che per centro benessere si intende qualsiasi struttura idonea e funzionale dotata di impianti e di attrezzature, che fornisce servizi specializzati per il benessere psico-fisico, nonché trattamenti estetici di cui alla legge 4 gennaio 1990, n. 1, anche riferiti a trattamenti di medicina estetica o non convenzionale, inclusi cicli di trattamenti dietetici, di fitness o di wellness. Il successivo comma 2 precisa che l attività del centro benessere può essere svolta in via esclusiva, oppure all interno di complessi ricettivi o non, quali alberghi, camping, centri o aziende termali, talassoterapici, idroterapici, stabilimenti balneari e agriturismi. I commi 3 e 4 regolamentano i trattamenti sia estetici che di medicina estetica, prevedendo, rispettivamente, che per trattamenti estetici, si intendono le prestazioni e i trattamenti disciplinati dalla legge 4 gennaio 1990, n. 1, eseguiti sulla superficie del corpo umano, il cui scopo esclusivo o prevalente è quello di mantenerlo in perfette condizioni, nonché di migliorarne l aspetto estetico, modificandolo attraverso l eliminazione o l attenuazione degli eventuali inestetismi. Tale attività può essere svolta attraverso l attuazione di tecniche manuali oppure attraverso l utilizzazione degli apparecchi per uso estetico. Per trattamenti di medicina estetica si intendono le prestazioni che comportano, anche attraverso l utilizzo di apparecchiature elettromedicali, l applicazione di tecniche di competenza medica fornite da medici specialisti, le cui finalità consistono essenzialmente nel miglioramento dell equilibrio psico-fisico e degli eventuali inestetismi, nonché in una valutazione globale dello stato di benessere del paziente. Il comma 5 precisa che entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, il Ministro della salute provvede a emanare un decreto per individuare le tipologie dei trattamenti di medicina estetica. I commi 6, 7 e 8 prevedono una serie di norme volte a regolamentare i trattamenti di medicina non convenzionale, il fitness e il wellness. Più specificatamente, per trattamenti di medicina non convenzionale si intendono le prestazioni consistenti in metodi di diagnosi e in proposte terapeutiche, che possono essere affiancate, secondo criteri di massima accuratezza e competenza, alle pratiche mediche convenzionali con il comune intento di curare nel miglior modo possibile il paziente. Per fitness si intende l abbinamento di tecniche di attività motoria, unite a programmi di corretta alimentazione, mirate al raggiungimento di obiettivi coerenti con le caratteristiche fisiche dell individuo, mentre per wellness si intende l attività fisica come ricerca di un equilibrio psico-fisico globale dell individuo, sostenuta dall attività sportiva in senso stretto, nonché dalla cura e dalla ricerca delle condizioni ideali per ciascun fisico, in grado di migliorare in modo significativo la qualità della vita. L articolo 3 detta disposizioni in materia di beauty farm, stabilendo che il centro benessere può assumere la denominazione di «beauty farm» esclusivamente quando è dotato oltre che delle caratteristiche previste dalla legge, di personale medico specializzato in medicina estetica, psicologia, endocrinologia, dietologia e fisioterapia, che fornisce servizi specializzati finalizzati a cicli di trattamenti estetici e dietetici. Con l articolo 4, comma 1, si prevede che, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, il Ministro della salute, d intesa con il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca e con il Ministro per i rapporti con le regioni, emana un decreto recante norme per l istituzione degli albi regionali degli operatori dei centri benessere. Il successivo comma 2 precisa che le regioni, sentite le associazioni regionali e delle province autonome di categoria maggiormente rappresentative, istituiscono gli albi regionali e li pubblicano annualmente, aggiornandoli, se necessario, in base ai nuovi iscritti e alle nuove tipologie di attività individuate per i centri benessere. Il comma 3 prevede che le regioni emanano norme per l organizzazione e la gestione dei centri benessere, in conformità a quanto disposto dalla legge, nonché in materia dei servizi di igiene e di sicurezza e del personale addetto dei medesimi centri.

3 Atti Parlamentari 3 Camera dei Deputati 3612 L articolo 5 dispone in merito alle denuncia di inizio attività prevedendo, al comma 1, che l apertura e le caratteristiche delle tipologie delle attività dei centri benessere sono soggette a dichiarazione di inizio attività ai sensi dell articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni. Nella dichiarazione l interessato deve dichiarare: a) che il centro benessere e il personale addetto sono in possesso dei requisiti stabiliti ai sensi della legge; b) le tipologie di attività che intende svolgere all interno del centro benessere; c) l ubicazione e la superficie dei locali, con annessi i relativi elaborati grafici; d) il rispetto delle norme tecnicoprofessionali relative a ciascuna tipologia di attività esercitata; e) il rispetto delle vigenti norme urbanistiche e sanitarie. L articolo 6 detta norme sanzionatorie, in riferimento alle violazioni delle norme della legge, l articolo 7 reca la copertura finanziaria e l articolo 8 prevede disposizioni transitorie. In definitiva, la presente proposta di legge interviene con l obiettivo di regolamentare il mondo dei centri benessere. Attualmente, infatti, solo l attività delle estetiste è disciplinata da una legge nazionale, la citata legge n. 1 del 1990, e per le palestre sono state emanate diverse leggi regionali. Ma, come già rilevato, i centri benessere stanno espandendosi in modo vertiginoso e appare pertanto necessario regolamentarli in generale con una legge nazionale, lasciando alle regioni il compito di definirne le caratteristiche specifiche.

4 Atti Parlamentari 4 Camera dei Deputati 3612 PROPOSTA DI LEGGE ART. 1. (Princìpi e finalità). 1. Al fine di assicurare il raggiungimento, il mantenimento e il ripristino dello stato di benessere psico-fisico, la presente legge disciplina l attività del centro benessere quale struttura idonea e destinata al miglioramento dello stile di vita dell individuo. 2. La presente legge promuove, altresì, la valorizzazione del centro benessere, anche ai fini dello sviluppo turistico del territorio urbano. ART. 2. (Definizioni e attività). 1. Per centro benessere si intende qualsiasi struttura idonea e funzionale dotata di impianti e di attrezzature che fornisce servizi specializzati per il benessere psicofisico, nonché trattamenti estetici di cui alla legge 4 gennaio 1990, n. 1, anche riferiti a trattamenti di medicina estetica o non convenzionale, inclusi cicli di trattamenti dietetici, di fitness o di wellness. 2. L attività del centro benessere può essere svolta in via esclusiva, oppure all interno di complessi ricettivi o non, quali alberghi, camping, centri o aziende termali, talassoterapici, idroterapici, stabilimenti balneari e agriturismi. 3. Per trattamenti estetici si intendono le prestazioni e i trattamenti disciplinati dalla legge 4 gennaio 1990, n. 1, eseguiti sulla superficie del corpo umano, il cui scopo esclusivo o prevalente è quello di mantenerlo in perfette condizioni, nonché di migliorarne l aspetto estetico, modificandolo attraverso l eliminazione o l attenuazione degli eventuali inestetismi. Tale

5 Atti Parlamentari 5 Camera dei Deputati 3612 attività può essere svolta attraverso l attuazione di tecniche manuali oppure attraverso l utilizzazione degli apparecchi per uso estetico. 4. Per trattamenti di medicina estetica si intendono le prestazioni che comportano, anche attraverso l utilizzo di apparecchiature elettromedicali, l applicazione di tecniche di competenza medica, fornite da medici specialisti, le cui finalità consistono essenzialmente nel miglioramento dell equilibrio psico-fisico e degli eventuali inestetismi, nonché in una valutazione globale dello stato di benessere del paziente. 5. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro della salute emana un decreto per individuare le tipologie dei trattamenti di medicina estetica. 6. Per trattamenti di medicina non convenzionale si intendono le prestazioni consistenti in metodi di diagnosi e in proposte terapeutiche, che possono essere affiancate, secondo criteri di accuratezza e competenza, alle pratiche mediche convenzionali, con il comune intento di curare nel miglior modo possibile il paziente. 7. Per fitness si intende l abbinamento di tecniche di attività motoria, unite a programmi di corretta alimentazione, mirate al raggiungimento di obiettivi coerenti con le caratteristiche fisiche dell individuo. 8. Per wellness si intende l attività fisica come ricerca di un equilibrio psico-fisico globale dell individuo sostenuta dall attività sportiva in senso stretto, nonché dalla cura e dalla ricerca delle condizioni ideali di ciascun fisico, in grado di migliorare in modo significativo la qualità della vita. ART. 3. (Beauty farm). 1. Il centro benessere può assumere la denominazione di «beauty farm» esclusivamente quando è dotato oltre che delle caratteristiche previste dalla presente legge, di personale medico specializzato in medicina estetica, psicologia, endocrinolo-

6 Atti Parlamentari 6 Camera dei Deputati 3612 gia, dietologia e fisioterapia, che fornisce servizi specializzati finalizzati a cicli di trattamenti estetici e dietetici. ART. 4. (Albo regionale e funzioni delle regioni). 1. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro della salute, d intesa con il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca e con il Ministro per i rapporti con le regioni, emana un decreto recante norme per l istituzione degli albi regionali degli operatori dei centri benessere. 2. Le regioni, in conformità a quanto stabilito dal decreto di cui al comma 1, sentite le associazioni regionali e delle province autonome di categoria maggiormente rappresentative, provvedono a istituire i rispettivi albi regionali degli operatori dei centri benessere e a pubblicarli con cadenza annuale, aggiornandoli, se necessario, in base ai nuovi iscritti e alle nuove tipologie di attività individuate per i centri benessere. 3. Le regioni provvedono, altresì, a emanare norme per l organizzazione e la gestione dei centri benessere, in conformità a quando disposto dalla presente legge, nonché in materia dei servizi di igiene e di sicurezza e del personale addetto dei medesimi centri. 4. Per i soggetti che alla data di entrata in vigore della presente legge sono in possesso del diploma di estetista rilasciato ai sensi della legge 4 gennaio 1990, n. 1, le regioni prevedono apposite norme ai fini della loro iscrizione agli albi regionali degli operatori dei centri benessere. ART. 5. (Dichiarazione di inizio attività). 1. L apertura e le caratteristiche delle tipologie delle attività dei centri benessere individuate ai sensi della presente legge, sono soggette a dichiarazione di inizio attività ai sensi dell articolo 19 della legge

7 Atti Parlamentari 7 Camera dei Deputati agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni. 2. Nella dichiarazione di cui al comma 1 l interessato: a) certifica che il centro benessere e il personale addetto sono in possesso dei requisiti stabiliti ai sensi della presente legge; b) elenca le tipologie di attività che intende svolgere all interno del centro benessere; c) riporta l ubicazione e la superficie dei locali, con annessi i relativi elaborati grafici; d) certifica il rispetto delle norme tecnico-professionali relative a ciascuna tipologia di attività esercitata; e) certifica il rispetto delle vigenti norme urbanistiche e sanitarie. ART. 6. (Sanzioni). 1. Alle violazioni delle disposizioni della presente legge si applicano le seguenti sanzioni: a) il pagamento di una somma da euro 275 a euro e, nei casi più gravi, la sospensione dell attività, per chiunque inizia l attività o subentra nella gestione di un centro benessere senza aver presentato la dichiarazione di inizio attività di cui all articolo 5; b) il pagamento di una somma da euro 500 a euro per chiunque inizia l attività o gestisce un centro benessere senza possedere i requisiti affermati nella dichiarazione di inizio attività di cui all articolo 5; c) il pagamento di una somma da euro 700 a euro per chiunque utilizza abusivamente la denominazione di centro benessere nella pubblicità, nell insegna di esposizione o in qualsiasi altra forma ingannevole.

8 Atti Parlamentari 8 Camera dei Deputati La violazione delle disposizioni previste dai commi 3, 4 e 6 dell articolo 2 comporta l applicazione delle norme in materia del codice penale ove si riscontri che da tale violazione discendono gravi danni a persone, o, nei casi meno gravi, l applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie da euro 800 a euro e la chiusura dell attività. ART. 7. (Copertura finanziaria). 1. All onere derivante dall attuazione della presente legge, complessivamente pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale , nell ambito del fondo speciale di conto capitale dello stato di previsione del Ministero dell economia e delle finanze per l anno 2010, allo scopo parzialmente utilizzando l accantonamento relativo al Ministero della salute. 2. Il Ministro dell economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. ART. 8. (Disposizioni transitorie). 1. Le strutture operanti alla data di entrata in vigore della presente legge con la denominazione di «centro benessere» sono tenute ad adeguarsi alle disposizioni contenute nella medesima legge entro ventiquattro mesi dalla predetta data, pena l applicazione delle sanzioni di cui all articolo 6. 1,00 *16PDL * *16PDL *