rassegna stampa al femminile: famiglia, lavoro e pari opportunità

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1 rassegna stampa al femminile: famiglia, lavoro e pari opportunità Giugno, 2013 Sommario Cinema e lavoro 6 la passione per il futuro...2 Centro p.e.t.r.a. Del comune di verona...3 Ilo: stop alla violenza sul lavoro...6 Stati generali contro la violenza sulle donne...9 Sei ministeri in campo per dire basta: «dal 2012 avvenuti 127 femminicidi»

2 Cinema e Lavoro 6 La passione per il futuro Il Coordinamento Donne - Fabi Verona ha organizzato il 10 maggio, all'interno della rassegna Cinema e Lavoro 6 : la passione per il futuro, una serata dedicata al mondo femminile con la proiezione del film NORTH COUNTRY STORIA DI JOSEY Sembra il medioevo: donne umiliate, vittime di discriminazioni e violenze, colpevoli sempre e comunque di ogni male della società. Il medioevo appunto. E invece no, North Country- La storia di Josey, è un film ambientato tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta del ventesimo secolo, nel Minnesota, estremo nord degli Stati Uniti e, ciò che più colpisce, si tratta di una storia realmente accaduta. Josey, dopo essere scappata con i due figli da un marito violento, torna nella città d origine dove, approfittando di una sentenza della Suprema corte, trova lavoro nella miniera. L inserimento di poche donne minatrici è da subito ostacolato dall aggressiva ostilità dei colleghi maschi, che vedono messo a repentaglio non solo il posto di lavoro, ma anche il ruolo nella società e in fondo la propria virilità. I lavoratori, giorno dopo giorno, si rendono responsabili di angherie e intimidazioni sempre più violente. Nessuno sembra difendere il diritto di Josey a ricevere un trattamento umano, non il sindacato, di cui fa parte anche l amica Glory, che copre i violenti, non i padroni della miniera, che davanti alle sue proteste propongono le dimissioni. Tutto gira storto, il padre (anch esso minatore) tratta la figlia con gelida indifferenza, e anche i figli sono coinvolti nelle malelingue del paese. Josey, però, va avanti con ostinazione e, con l aiuto di un amico avvocato, porta in tribunale la direzione della miniera. E' la trasposizione della prima azione legale di categoria per molestie sessuali sul lavoro e la si deve a Lois Jenson, minatrice che - dopo venticinque anni di abusi - nel 1984 chiamò in giudizio la Eveleth Taconite Co. del Minnesota, Stati Uniti. Nel '93 lei e le sue colleghe ottennero un indennizzo molto basso, ma costrinsero l'azienda ad emanare una direttiva in materia, ed hanno fatto storia E' un film impegnato, un urlo di protesta per i diritti elementari calpestati. L indignazione provocata nello spettatore è grande e il tema trattato non è certo banale. Film commovente che ha trattato tutti i temi relativi al mondo femminile: la violenza sulle donne, il lavoro della donna che intende integrarsi in un campo lavorativo prettamente maschile, i rapporti di solidarietà ed alleanza femminile. Alla proiezione hanno partecipato la dott.ssa A. Leso, Assessore Servizi Sociali, Famiglia, Pari Opportunità del Comune di Verona, il Prof. Stefano Troiano, delegato del Magnifico Rettore e la dott.ssa E. Sega, referente del Centro P.E.T.R.A. Il personale qualificato del Centro è a disposizione di chiunque. Eventi non ritenuti gravi potrebbero essere il preludio di violenze e maltrattamenti: il rivolgersi a chi ha la competenza e la professionalità può dare una speranza a tutti. 2

3 CENTRO P.E.T.R.A. DEL COMUNE DI VERONA 3

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6 ILO: STOP ALLA VIOLENZA SUL LAVORO 6

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9 STATI GENERALI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. UNA PETIZIONE "Ancor prima che materia giuridica, è emergenza culturale. Coinvolge tutti, uomini e donne". Comincia con queste parole l'appello lanciato su change.org per chiedere al governo di convocare velocemente gli stati generali contro la violenza sulle donne, come punto di partenza per stabilire azioni concrete con cui prevenire e contrastare il fenomeno. "La lotta contro ogni forma di sopruso, fisico e psicologico, verbale e virtuale, deve essere la priorità dell agenda politica di governo e parlamento", si legge nell'appello, lanciato dal progetto Ferite a morte e già firmato da numerosi personaggi pubblici, da Renzi a Celentano, da Littizzetto a Sorrentino e tanti altri. Clicca qui per aderire all'appello Fonte: Newsletter InGenere 9

10 ALLARME ROSA. Sei ministeri in campo per dire basta: «Dal 2012 avvenuti 127 femminicidi» Violenza sulle donne, il governo: intervenire Idem, Pari opportunità: squadra per l emergenza La Cancellieri: «Idea ottima». Sì pure dalla Lorenzin Laura Boldrini: «Controlli sul web, non un bavaglio» ROMA Una «task force» che coinvolga almeno sei ministeri per frenare la violenza sulle donne, ormai dilagante. È l idea lanciata dal ministro per le Pari Opportunità, Josefa Idem. «Centoventisette femminicidi nel 2012, 25 dall inizio dell anno. È inaccettabile», denuncia il neoministro. Ma non bastano solo le Pari opportunità, serve uno sforzo che includa anche la Giustizia, l Interno, la Salute, l Istruzione, il Lavoro. Il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri la definisce «una proposta molto interessante», «un idea ottima». «È necessario affrontare il problema in maniera interdisciplinare», fa sapere il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, «per mettere a segno delle giuste e adeguate politiche contro la cultura dell odio, ben venga se fatte in gruppo». Si attendono le adesioni degli altri ministri. Operativamente, per Idem è urgente «istituire un osservatorio naz! ionale». Perché mancano dati affidabili. La prossima settimana saranno convocate al Ministero le associazioni che lavorano sul campo. Entusiasta la presidente di Telefono Rosa, Gabriella Moscatelli: «È un idea ottima e necessaria». Sul fronte della violenza via web, invece, denunciata venerdì dalla presidente della Camera, Laura Boldrini spiega di non pensare a nuove norme. «Mai parlato di nuova legge per il web. L obiettivo è arginare la violenza contro le donne anche in rete», spiega su Twitter. «La pedopornografia in rete viene seguita e perseguita.quello che di sconcio accade contro le donne viene, invece, spesso sottovalutato e ridotto a goliardata machista», accusa. Solidarietà piena alla Boldrini dall europarlamentare Pdl Lara Comi: «Da quattro anni faccio politica a tempo pieno e sono oggetto anch io di ignobili attacchi, intimidazioni e insulti». GLI ULTIMI CASI. Proseguono intanto le indagini sugli ultimi episodi d! i femminicidio. L autopsia di Ilaria Leone, 19 anni, di! Castagneto Carducci, trovata morta giovedì sera, ha rivelato che è stata colpita al volto con forza tale da rompere il setto nasale e causare il soffocamento con il suo stesso sangue. Si aspettano gli esami del Ris di Roma per capire se ci sia stata violenza sessuale. Blaye Ndoye, il senegalese fermato, ammette di aver conosciuto Ilaria, ma respinge le accuse. Autopsia anche per Alessandra Iacullo, la trentenne accoltellata a Ostia, vicino Roma. I medici confermano che è morta dissanguata: il suo killer, che per gli investigatori potrebbe anche essere una donna, l ha colpita al volto, al collo e alle braccia, mentre tentava di difendersi. E il killer era probabilmente una persona che conosceva e considerava amica. Per questo gli inquirenti puntano ai nomi della rubrica del suo cellulare. L Arena 5 maggio