LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE

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1 Convegno SURFACE TREATMENTS News 2011 Fiera di Milano Rho LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE PER ANODIZZATORI E VERNICIATORI DELL ALLUMINIO Ing. Rolando Ragazzini 1

2 Principali aspetti ambientali nel settore del trattamento superficiale dell alluminio Ossidazione anodica - Elevati consumi di acqua e relative acque reflue - Forte produzione di fanghi e loro smaltimento Il consumo di acqua negli impianti di ossidazione anodica è dovuto a due fattori: Raffreddamento Lavaggio Ing. Rolando Ragazzini 2

3 Principali aspetti ambientali nel settore del trattamento superficiale dell alluminio Le principali tecniche esistenti per ridurre i consumi delle acque di lavaggio sono: Lavaggio in cascata controcorrente Scambio ionico e recupero acque reflue Controllo dei lavaggi Queste soluzioni non sempre sono perseguibili, in particolare nei vecchi impianti di anodizzazione. Ing. Rolando Ragazzini 3

4 Principali aspetti ambientali nel settore del trattamento superficiale dell alluminio Verniciatura In relazione alle singole fasi di attività i principali impatti sull ambiente sono dovuti a: - Scarichi di acque reflue - Emissione di inquinanti in atmosfera - Produzione di rifiuti Ing. Rolando Ragazzini 4

5 Principali aspetti ambientali nel settore del trattamento superficiale dell alluminio Gli impatti principali relativi al processo di verniciatura sono da ricercare nella fase di pretrattamento: Scarichi idrici dovuti alle acque di lavaggio che possono contenere sostanze inquinanti come il cromo esavalente (trattato prima del suo sversamento) e l acido fluoridrico oltre a sostanze acide e basiche di varia natura. Emissioni in atmosfera dovute all aspirazione dei vapori prodotti nei pretrattamenti, che lavorano a temperatura maggiore di quella ambiente, contenenti tracce più o meno consistenti delle sostanze presenti nei prodotti utilizzati. Ing. Rolando Ragazzini 5

6 ASPETTI TECNOLOGICI DEGLI IMPIANTI Per raggiungere la conformità legislativa, si applicano le Migliori Tecniche Disponibili per gli impianti di Ossidazione anodica e di Verniciatura che sono trattate nel DM 01/10/2008 ed elencate nella Tabella 13 dello stesso DM, in funzione della caratteristica ambientale da tenere sotto controllo. Ing. Rolando Ragazzini 6

7 Requisiti del SGA L Organizzazione deve definire chiaramente il campo di applicazione del SGA, precisandone lo scopo. Ing. Rolando Ragazzini 7

8 Politica ambientale La norma ISO stabilisce: includa un impegno al rispetto delle prescrizioni legali applicabili e delle altre prescrizioni che l Organizzazione sottoscrive, che riguardano i propri aspetti ambientali. Ing. Rolando Ragazzini 8

9 Politica ambientale La norma ISO stabilisce inoltre:..sia comunicata a tutte le persone che lavorano per l Organizzazione o per conto di essa. Ing. Rolando Ragazzini 9

10 Aspetti ambientali Identificare gli aspetti ambientali delle proprie attività, prodotti e servizi che, all interno del campo di applicazione definito per il SGA, l Organizzazione può tenere sotto controllo e quelle sui quali essa può esercitare un influenza, tenendo conto degli sviluppi nuovi o pianificati, o di attività, prodotti o servizi nuovi o modificati. Ing. Rolando Ragazzini 10

11 Aspetti ambientali In tutti i casi è l Organizzazione che stabilisce il grado di controllo e gli aspetti sui quali essa può esercitare un influenza. Ing. Rolando Ragazzini 11

12 Prescrizioni legali ed altre prescrizioni Valutare come tali prescrizioni si applicano ai propri aspetti ambientali. L Organizzazione deve assicurare che le prescrizioni legali applicabili e le altre prescrizioni sottoscritte, siano tenute in considerazione nello stabilire, attuare e mantenere attivo il proprio SGA. Ing. Rolando Ragazzini 12

13 Competenza, formazione e consapevolezza L Organizzazione deve assicurare che qualsiasi persona che esegua, per l Organizzazione stessa o per conto di essa, compiti che possono causare uno o più impatti ambientali significativi identificati dall Organizzazione, abbia acquisito la competenza necessaria mediante appropriata istruzione, formazione o esperienza Ing. Rolando Ragazzini 13

14 Comunicazione L Organizzazione deve decidere se comunicare all esterno i propri aspetti ambientali significativi e deve documentare una tale decisione. Se decide di comunicare all esterno, deve stabilire e mettere in atto uno o più metodi di comunicazione esterna. Ing. Rolando Ragazzini 14

15 Preparazione alle emergenze e reazione L Organizzazione deve rispondere alle situazioni di emergenza e agli incidenti reali e prevenire o mitigare gli impatti ambientali negativi ad essi associati. Ing. Rolando Ragazzini 15

16 Al fine di controllare e diminuire gli impatti derivanti sul territorio dalle attività produttive, le aziende dovrebbero essere consapevoli della propria prestazione ambientale. Per fare ciò sarebbe opportuno: analizzare il proprio processo produttivo, identificare le fasi operative direttamente correlate agli aspetti ambientali significativi dell'impresa (rifiuti, scarichi idrici, emissioni in atmosfera, contaminazione del suolo, rumore, ecc.); verificare il soddisfacimento dei requisiti di legge relative ai vari aspetti ambientali; analizzare la effettiva possibilità di miglioramento di ognuno di essi; stabilire, in base alla sensibilità del territorio (compresa la popolazione), le priorità di intervento attraverso obiettivi concreti. Ing. Rolando Ragazzini 16

17 Ing. Rolando Ragazzini 17