La determenazione del fondo svalutazione crediti criteri e metodologie

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1 La determenazione del fondo svalutazione crediti criteri e metodologie di Marco G. Troiani - dottore commercialista e revisore legale dei conti Le valutazioni delle poste dell attivo e del passivo rappresentano il momento più critico nel processo di redazione del bilancio d esercizio sia per la complessità delle attività da svolgere che per le implicazioni per l impresa. In particolare, la determinazione del presumibile flusso finanziario che si realizza dall incasso dei crediti commerciali, e non solo, non deve costituire un esercizio una tantum nell ambito del bilancio di fine anno ma rappresenta una fondamentale attività gestionale continuativa. Il controllo del capitale circolante e la gestione puntuale e tempestiva dei flussi finanziari effettivi, tanto più in tempi di crisi economica e di credit crunch, è un attività imprescindibile per la direzione aziendale e necessita perciò di strumenti e processi strutturati che assicurino l accuratezza e tempestività delle informazioni per poter prendere le decisioni più opportune e per contenere i rischi di liquidità ed essere il più possibile preparati a fronteggiare situazioni critiche. In tale ambito organizzativo e gestionale si colloca il processo di valutazione della recuperabilità (realizzazione) dei crediti. In questa breve analisi descriveremo gli strumenti e le metodologie che tipicamente caratterizzano un processo strutturato di analisi e valutazione dei crediti. Lo stesso processo rappresenta la base per la valutazione del valore di presumibile realizzazione dei crediti ai fini della redazione del bilancio d esercizio. Il presente lavoro si concentra sulla problematica dei crediti ed in particolare dei crediti commerciali delle imprese manifatturiere e di servizi, mentre non sono prese in considerazione le problematiche delle imprese del settore finanziario ed assicurativo, il cui contesto normativo civilistico e fiscale è diverso. Premessa L articolo 2426 n.8 prescrive che i crediti devono essere iscritti al presumibile valore di realizzazione ove inferiore al valore nominale. Tale criterio si applica alla generalità dei crediti, quindi sia a quelli inclusi nell attivo circolante (voce C II) che ai crediti immobilizzati [voce B III 2)], indipendentemente dalla natura dei crediti. Tecnicamente in termini di bilancio l effetto della valutazione al (minor) valore di realizzazione rappresenta una rettifica di valore. In linea con il disposto civilistico, nel bilancio d esercizio (Stato patrimoniale) le voci oggetto di rettifica di valore vanno esposte al netto della relativa rettifica. Nel sistema contabile le rettifiche di valore sono normalmente iscritte in specifici fondi rettificativi, nel caso in discussione il Fondo Svalutazione Crediti (FSC), che solo in sede di esposizione nello stato patrimoniale sono nettati contro la rispettiva voce dell attivo. Nella nota integrativa vengono fornite le informazioni sulla consistenza e sulla movimentazione delle rettifiche di valore (movimentazione del Fondo Svalutazione Crediti) ed ulteriori informazioni sui criteri di determinazione e altri dettagli, se rilevanti, utili alla migliore comprensione del bilancio. 31 Natura del Fondo Svalutazione Crediti Il FSC è costituito da due componenti: 1. il fondo rischi specifico atto, a valutare la rischiosità delle singole posizioni creditorie individualmente analizzate al fine di procedere a valutare la recuperabilità dei singoli crediti; 2. il fondo rischi generico, atto a valutare la generale rischiosità di insolvenza insita nel monte crediti riportati in bilancio dalla società. Tali componenti, nel loro complesso, rappresentano la quantificazione del rischio di inesigibilità dei crediti. Ai fini della rappresentazione nella Nota Integrativa al bilancio d esercizio il Fondo Svalutazione Crediti, nella prassi, viene poi distinto tra: Fondo Svalutazione Crediti ex art.106 Tuir e Fondo Svalutazione Crediti Tassato. Non si tratta, ad evidenza, di fondi diversi, ma di una diversa suddivisione dello stesso quantum, che assume rilevanza diversa dal punto di vista fiscale. Tali concetti non vanno, quindi, confusi. Nel prosieguo del presente lavoro si riporta un esemplificazione di una procedura per la determinazione del Fondo Svalutazione Crediti in un ipotesi di un contesto aziendale non particolarmente complesso. Va da sé che la definizione della metodologia, dei

2 criteri e del processo interno a presidio dei crediti dipende dal contesto aziendale e di mercato in cui si opera, dalla dimensione aziendale e da numerosi altri fattori che portano a disegnare processi e criteri più articolati e sofisticati dell esempio che segue. Analisi del fondo rischi generico Per procedere alla definizione del valore del fondo rischi generico è necessario identificare qual è la rischiosità media dei crediti aziendali, al fine di individuare una % di rischio generico di inesigibilità che è normale attendersi data la storia aziendale, l andamento economico del settore di riferimento della clientela, ecc.. Tale percentuale è determinata effettuando un analisi storica delle perdite su crediti registrate nel corso di un lasso di tempo ragionevole: un arco temporale mediamente rappresentativo sono normalmente gli ultimi cinque esercizi. È quindi necessario procedere alla ricognizione delle perdite su crediti realizzate nel corso degli stessi periodi amministrativi, da considerarsi unitamente agli eventuali utilizzi di fondo svalutazione crediti già esistente. Si otterrà in tal modo la serie storica di perdite conseguite nel corso degli ultimi anni, che sono poi rapportate ai due elementi che le hanno generate, ovvero: il fatturato; i crediti in essere alla fine di ciascun esercizio. Nella scheda seguente viene esemplificata una modalità tipica per pervenire alla determinazione della % di rischio generico. Si consideri l analisi della movimentazione negli anni del Fondo Svalutazione Crediti e delle perdite effettivamente contabilizzate nel medesimo arco temporale: ANALISI MOVIMENTO F.SV.CREDITI ex art.106 Tuir Anno Saldo Iniziale Incrementi Utilizzi (A) Saldo Finale , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,93 ANALISI MOVIMENTO F.SV.CREDITI Tassato Anno Saldo Iniziale Incrementi Utilizzi (B) Saldo Finale , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,33 ANALISI PERDITE SU CREDITI Anno Perdite su Crediti a C/E Utilizzo F.S.Crediti (A+B) Perd. Totali , , , , , , , , , , , , , , ,00 32

3 Le perdite totali così individuate, vengono quindi messe in relazione con la serie storica dei crediti e del fatturato che le hanno generate: CALCOLO RISERVA GENERICA Anno Crediti vs Clienti Fatturato Perdite su Crediti % sui crediti % sul fatturato , , , , , ,00 1,0343% 0,37% , , ,00 1,5941% 0,47% , , ,98 3,6916% 1,52% , , ,00 1,6862% 0,66% , , ,00 1,5867% 0,55% , , ,98 1,8921% 0,64% Dal prospetto che precede, risulta quindi che storicamente nell esempio in esame le perdite su crediti presentano un incidenza media dell 1,89% dei crediti e dello 0,64% del fatturato. Vedremo nel prosieguo come utilizzare tale risultato. Determinazione del fondo rischi specifico L analisi del fondo svalutazione crediti specifico prende le mosse dalle singole posizioni creditorie che saranno analizzate come di seguito descritto. Esame dell anzianità dei crediti Ottenuta la composizione analitica del saldo dei crediti commerciali, è necessario ottenere l estrazione del dettaglio del credito per cliente in essere alla data Cliente Fatturato Saldo A scadere Scaduto da 30 gg di riferimento, segmentata in funzione dell anzianità delle partite scadute (c.d. Aging clienti ). In generale una siffatta analisi può essere estratta dal sistema informatico inserendo gli opportuni parametri. Per quanto riguarda la definizione degli intervalli di raggruppamento dello scaduto, ciascuna azienda dovrà identificare i segmenti in funzione del proprio settore specifico, dei termini standard di pagamento, dei termini effettivi medi di pagamento, dei diversi mercati, ecc.. Tanto più è numerosa e variegata la clientela o i mercati di destinazione tanto più potrà essere suddivisa l analisi e la definizione degli intervalli di riferimento. Riportiamo di seguito un esempio di Aging : 60 gg 90 gg Oltre 90 gg Totale scaduto RIBA a scadere , , , ,70 0,00 0,00 0, ,70 0, , , ,42 0, ,20 0,00 0, ,20 0, ,41 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , ,58 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , , ,82 0,00 0,00 0, , ,44 0, ,67 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , , ,05 0,00 0,00 0,00 0, ,90 0, ,64 0,00 0,00 0, ,90 0,00 0,00 0, , ,81 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , , ,43 0,00 0, ,83 119, ,17 0, , , , ,00 0,00 0,00 0, ,00 0, ,49 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , , ,59 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, ,16 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , ,57 0,00 0, ,58 0, ,58 0, ,85 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , ,30 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , , ,80 0,00 0,00 0, ,80 0, ,26 297,50 0,00 0,00 0,00 0,00 297,50 297,50 0, , , ,00 0,00 0,00 0, , ,00 0,00 33

4 Nel predisporre l analisi dello scaduto è utile raggruppare ed evidenziare separatamente i clienti già in sofferenza per i quali è già stata avviata la pratica legale, clienti in procedura concorsuale, falliti, ecc. che possono essere oggetto di considerazioni specifiche. In presenza di una notevole numerosità di clienti è opportuno procedere ad un ulteriore segmentazione dei crediti distinguendo tra: clienti con solo partite scadute; clienti con partite scadute e a scadere; clienti con sole partite a scadere. È evidente che queste suddivisioni evidenziano diverse classi di rischiosità nell ambito della recuperabilità dei crediti. I clienti con partite solo scadute (e che magari presentano livelli di fatturato molto basso o nullo nell esercizio di riferimento) rappresentano evidentemente posizioni con un livello di rischio molto più elevato rispetto a clienti che presentano partite sia scadute che a scadere ovvero clienti con partite solo a scadere, che invece presentano una maggiore regolarità nel pagamento delle relative fatture. Ottenuto il partitario e lo scadenzario e identificate le posizioni con maggiore anzianità è opportuno quindi procedere ad una loro ordinazione per valore del credito decrescente in modo da poter essere sicuri di aver identificato tutte le posizioni creditorie più rilevanti. Sarà poi compito della Direzione Amministrativa procedere alla determinazione dell esigibilità del credito mediante discussione con i responsabili dell area commerciale e dell ufficio legale interno o in consultazione con il legale esterno, considerando tutti gli elementi a disposizione che possono influenzare l effettiva esigibilità del credito ovvero la sua inesigibilità. Il contradditorio interno serve a contemperare il naturale ottimismo dei commerciali con il più prudente approccio dei contabili. Sulla base di tale analisi si arriverà ad identificare eventuali opportune stime di percentuali di perdita potenziale e conseguentemente di necessità di svalutazione dei singoli crediti analizzati. Esame dei crediti in sofferenza Si tratta delle pratiche già considerate come problematiche per le quali sono state intraprese azioni di sollecito o azioni di recupero per via legale ovvero tramite le società specializzate in recupero crediti. Anche in questo caso si dovranno utilizzare tutte le informazioni disponibili ed il più possibile aggiornate fornite dai legali incaricati dalla società di seguire le pratiche in contenzioso. Sulla base dello stato di avanzamento della procedura si procederà a definire delle percentuali di svalutazione da applicare alle singole posizioni. A mero titolo esemplificativo le percentuali potrebbero essere le seguenti: Prima lettera di sollecito: 10-20% Precetto /Notifica Decreto Ingiuntivo: 20-40% Pignoramento in corso 40-50% Pignoramento negativo: 100% Fallimento: 100% Concordato preventivo: reciproco della % di recupero Esemplificativamente, l analisi svolta può essere così sintetizzata: CLIENTE SALDO NOTE Svalutazione Fondo specifico ,86 Cliente fallito 100,00% , ,75 Al legale, prima lettera di sollecito. 20,00% , ,53 Cliente in concordato preventivo omologato; riconosciuto il 17,25% ai chirografi 82,75% ,16 75,00% , ,60 Notificato Decreto Ingiuntivo, opposto dal cliente, in attesa fissazione udienza; incasso difficoltoso ,87 Incassato assegno 0,00% ,00 Residuo dopo transazione stragiudiziale, irrecuperabile 100,00% , ,34 Notificato Decreto Ingiuntivo. 50,00% , ,85 Al legale, notificato Precetto 30,00% , ,64 Definizione di piano di rientro in corso con proposta di transazione al 70% 30,00% , ,45 0,00% ,74 Piano di rientro non rispettato; si attiverà iniziativa giudiziaria 80,00% , ,33 Al legale, pignoramento negativo 100,00% , ,01 Eseguito pignoramento; in attesa esito asta 40,00% ,00 34

5 Esame degli insoluti successivi Un ulteriore analisi da sviluppare al fine di identificare eventuali posizioni creditorie a rischio consiste nella verifica degli insoluti pervenuti alla società successivamente alla chiusura dell esercizio e comunque entro la data più prossima all approvazione del bilancio. L analisi si rende necessaria per intercettare le posizioni critiche non già precedentemente ricomprese in quanto normalmente legate ad incassi che avvengono tramite Ricevute Bancarie che gli istituti di credito che le hanno in gestione solitamente accreditano salvo buon fine alla regolare scadenza delle stesse, salvo poi procedere al loro riaddebito in caso di mancato pagamento da parte dei clienti nei giorni immediatamente successivi. La verifica quindi dei movimenti bancari successivi alla chiusura dell esercizio, sia su home-banking che sugli estratti conto, consente di identificare eventuali ulteriori posizioni creditorie non già precedentemente intercettate, che dovranno essere oggetto di ulteriore valutazione circa il rischio di integrale recuperabilità del credito stesso. Riepilogo delle analisi svolte La somma algebrica delle diverse stime analitiche di presumibili perdite identificate in base alle diverse analisi svolte porterà alla quantificazione della parte c.d. specifica del Fondo Svalutazione Crediti. Sul residuo monte crediti non specificamente analizzato che a sua volta è potenzialmente in grado di generare eventuali perdite su crediti, si procederà applicando allo stesso la percentuale di svalutazione generica precedentemente identificata e quantificata su base statistica in relazione alla storicità delle perdite su crediti registrate dalla società. La somma di queste due posizioni definisce complessivamente l ammontare del Fondo Svalutazione Crediti ovvero del rischio di inesigibilità insito nella massa creditoria in essere alla data di bilancio. Vediamo nell esempio seguente come riepilogare l attività svolta. Totale crediti a bilancio al ,00 Perdita presunta Totale crediti analizzati specificamente: - da tabulato Aging , ,00 - da tabulato Crediti in sofferenza , ,00 - da RIBA Incassi successivi , , ,00 Crediti non analizzati ,00 sui quali applicare la % generica 1,89% 7.394,10 definita su base storico-statistica Totale perdite presunte su crediti in essere ,10 FONDO SVALUTAZIONE CREDITI Tale stima rappresenta la stima ragionevole del fabbisogno del FSV alla data di riferimento. A questo punto, occorre considerare la composizione del Fondo Svalutazione Crediti esistente e la sua movimentazione, che può essere così riassunta, prima dell aggiornamento dello stesso con le risultanze delle analisi svolte: Saldo Iniziale Incrementi Utilizzi Saldo Finale F.do Sval. Crediti ex art. 106 Tuir ,93 (25.000,00) ,93 F.do Sval. Crediti Tassato ,33 0, ,33 Totale fondo svalutazione crediti ,26 - (25.000,00) ,26 Poiché il fondo esistente alla fine dell esercizio 2013, al netto degli utilizzi contabilizzati nell anno, ammonta ad ,26, lo stesso risulta non capiente a coprire interamente il rischio di inesigibilità quantificato in complessivi ,10 e dovrà pertanto essere integrato per ,84. L incremento dovrà riguardare sia il Fondo Svalutazione Crediti ex art.106 Tuir, per la parte fiscalmente deducibile nell esercizio sia il Fondo Svalutazione Crediti Tassato per la parte eccedente. Pertanto procediamo dapprima a quantificare la parte di accantonamento al Fondo Svalutazione Crediti fiscalmente deducibile (pari allo 0,5% dei crediti) che sarà pari a: 35

6 Monte Crediti Totale: x 0,50% = L accantonamento dell esercizio al Fondo Svalutazione Crediti Tassato sarà pari dunque ad ,84 (ovvero ,84 meno ). Contabilmente si rileveranno le seguenti scritture: Perdite presunte su crediti fisc. Deducibili [S/P voce B 10 d)] a Fondo Svalutazione Crediti ex art.106 Tuir Per rilevare accantonamento al Fondo Svalutazione Crediti fiscalmente deducibile. Perdite presunte su crediti tassate [C/E voce b 10 d)] a Fondo Svalutazione Crediti Tassato , ,840 Per rilevare accantonamento al Fondo Svalutazione Crediti tassato. In questo caso si renderà inoltre necessario procedere a rilevare la fiscalità differita (all aliquota Ires del 27,5%) su tale accantonamento, con la seguente scrittura: Crediti per Imposte Anticipate (S/P voce a Imposte Anticipate (C/E C II 4ter) voce 22) Per rilevare fiscalità differita su accantonamento al Fondo Svalutazione Crediti Tassato. Una volta effettuate le registrazioni proposte, la movimentazione complessiva del Fondo Svalutazione Crediti risulterà essere la seguente: FONDO SVALUTAZIONE CREDITI Saldo Iniziale Incrementi Utilizzi Saldo Finale F.do Sval. Crediti ex art. 106 Tuir , ,00 (25.000,00) ,93 F.do Sval. Crediti Tassato , ,84 0, ,17 Totale fondo svalutazione crediti , ,84 (25.000,00) ,10 Analisi crediti per masse Un altra analisi che si può sviluppare per poter meglio valutare il rischio di inesigibilità dei crediti quando si devono affrontare situazioni di posizioni creditorie estremamente numerose e composte da saldi non particolarmente rilevanti e omogenei per importo, consiste nel creare dei raggruppamenti omogenei ( cluster ) del monte crediti per classi suddivise in base al rapporto tra l ammontare del credito e l ammontare del fatturato realizzato nell esercizio sul singolo cliente. L indice che ne deriva (credito/fatturato) consente di effettuare raggruppamenti dei crediti per classi di intervalli di indice (indice <0; compreso tra 0 e 1; indice >1) ai quali poi applicare delle % di svalutazione adeguate alla tipologia di segmentazione effettuata. Altresì l utilizzo di tali indici consente di identificare analiticamente posizioni creditorie che possono essersi generate in precedenti esercizi ovvero posizioni a scadere a fronte di fatturato molto basso nell esercizio che possono rappresentare situazioni di concessioni di dilazioni non normali ovvero non giustificate nell ambito dell attività aziendale. Una volta quantificato l ammontare complessivo del FSC, si procederà anche in questo caso al riepilogo delle analisi svolte analogamente a quanto sopra proposto. 36