NON BRUCIAMO IL MADE IN ITALY

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1 RASSEGNA STAMPA NON BRUCIAMO IL MADE IN ITALY Evento 1 ottobre ROMA

2 1 OTTOBRE 2014 WEB Green Rifiuti legnosi, il tesoro 'bruciato' di una filiera interrotta In Italia gli scarti di legno vengono utilizzati come biomassa costringendo le aziende del legno-arredo, che puntano su riciclo e riuso, a importarli dall'estero Roma, 1 ott.(adnkronos) - Aziende della filiera legno-arredo che vorrebbero puntare sul riuso e sul riciclo per dare una seconda vita agli scarti (il legno post-consumo), ma non possono, perché proprio quegli scarti vengono impiegati come biomassa. Il risultato? Le aziende italiane che vogliono riciclare, finiscono per acquistare i rifiuti legnosi all'estero, in particolare in Francia e Svizzera, per un ammontare stimato di circa 600mila tonnellate l'anno. E' la denuncia che arriva dal convegno "Non bruciamo il made in Italy" durante il quale sono stati anche forniti i dati, quelli contenuti nel position paper sul legno da post consumo realizzato da Gruppo Mauro Saviola Srl, Gruppo Frati Spa e Saib Spa, e quelli della ricerca eambiente. Questa la questione: la legislazione vigente antepone il riciclo alla valorizzazione energetica, ma consente di fatto la distrazione di notevoli flussi di legno provenienti dalle raccolte differenziate, impiegandoli come biomassa per la produzione energetica elettrica incentivata. Contemporaneamente, biomasse vergini non utilizzabili dall'industria, come gli scarti agroalimentari, restano inutilizzate o finiscono in discarica, quando potrebbero invece essere destinate alla produzione energetica. Risultato: una carenza di materia prima per la filiera legno-arredo con perdita di competitività di uno dei principali settori del made in Italy, ma anche il rischio di impiego di scarti di legno contenenti residui di vernici o rivestimenti plastici che, combusti in impianti privi di appositi sistemi di filtraggio, creano gravi danni all'ambiente. Il riciclo dei residui rischia, così, di restare in Italia un'opportunità sprecata se, come sostengono le aziende produttrici del settore presenti oggi al convegno, il governo non intraprenderà una strategia che privilegi riuso e riciclo del legno post consumo e se gli incentivi per la produzione di energia da combustione di biomasse non saranno distribuiti esclusivamente qualora gli scarti legnosi non possano essere riutilizzati ulteriormente. "Dobbiamo puntare di più sul riciclo e sul riuso, passando dall'economia lineare all'economia circolare - commenta il ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti - Un'esigenza non solo italiana ma europea, e noi saremo più competitivi se, prima degli altri, mettiamo in pratica questa esigenza con un vero piano industriale strategico, perché questa sarà la nuova produzione degli anni Duemila. Il XX secolo è stato caratterizzato da produzioni che consumavano molta materia prima e producevano molti rifiuti, quel modello non può più esistere". L'industria nazionale del mobile oggi impiega 400mila addetti e genera un fatturato di 27 miliardi di euro, operando nella consapevolezza che il legno è una risorsa preziosa quanto scarsa e va quindi valorizzata attraverso riuso e riciclo fin quando possibile. La produzione italiana di pannelli rappresenta l'eccellenza mondiale del riciclo del legno, riportando a nuova vita ogni anno oltre 3 milioni di tonnellate di legno

3 riciclato post consumo, senza alcun incentivo statale. L'attività di riciclo di legno post consumo in pannelli truciolari equivale a circa un terzo dell'impronta di carbonio della combustione con recupero energetico. Ma ci sono anche vantaggi sociali: ogni tonnellata di legno post consumo, se impiegata nell'industria della trasformazione, garantisce 54 ore di lavoro/uomo; se destinata alla combustione per la produzione di energia ne garantisce 2. Una maggior disponibilità di materia prima consentirebbe la tutela di circa 400mila addetti al settore. Non ultimi i vantaggi economici: il valore aggiunto creato dal legno nella filiera tradizionale del mobile arredo, è 10 volte superiore al valore aggiunto prodotto attraverso la valorizzazione energetica. Favorendo il riciclo del legno, si ridurrebbero le importazioni aumentando contestualmente la capacità competitiva del comparto del mobile, messo oggi a dura prova dalla crisi economica e dalla concorrenza di paesi emergenti. Inoltre la combustione di rifiuti legnosi comporta un costo totale per incentivi che nel 2012 è pesato sulla collettività per più di 390 milioni di euro (fonte "Rapporto statistico 2012" Gse).

4 ANSA 1 OTTOBRE 2014 AGENZIA Imprenditori legno, meglio riciclo per mobili che biomasse Da riuso per produzione pannelli vantaggi economici e sociali (ANSA) - ROMA, 1 OTT - Intraprendere una strategia che privilegi il riuso e il riciclo del legno per farne mobili, anziché incentivare l'energia da biomasse. Questa la richiesta al governo fatta dai produttori di pannelli di legno e mobilieri, emersa nel corso del convegno 'Non bruciamo il made in Italy' - promosso da Gruppo Frati, Gruppo Mauro Saviola, Saib (un'azienda che produce pannelli). I produttori fanno presente come "interrompere la filiera" del riuso del legno sia "anti-economico" oltre che dannoso per l'ambiente; cosa potrebbe avvenire soltanto nel caso I pannelli di legno italiani, oltre a essere un'eccellenza mondiale del riciclo (ogni anno vengono fatte rinascere oltre 3 milioni di tonnellate), rappresentano la principale materia prima per la costruzione di mobili, fiore all'occhiello del nostro design. L'industria nazionale del mobile impiega addetti, fatturando 27 miliardi di euro. Ma oggi uno dei problemi è la carenza di risorsa che viene "sottratta alla produzione di pannelli per essere impiegata come combustibile per produrre energia, mettendo in grave difficoltà" il settore. Per i produttori invece l'uso sostenibile del legno offre "vantaggi ambientali e sociali": secondo lo studio realizzato da eambiente (una società che si occupa di consulting ambientale) l'attività di riciclo del legno post-consumo in pannelli equivale a circa un terzo dell'impronta di carbonio della combustione; mentre per ogni tonnellata riciclata viene generata un'occupazione superiore di 10 volte. Senza dimenticare i "vantaggi economici per la collettività: bruciare legno, nel 2012, è costato 390 milioni di incentivi statali".

5 ANSA 1 OTTOBRE 2014 AGENZIA Galletti, serve Piano industriale su economia riuso e riciclo Norme premianti nei Mille giorni; regola vale per tutti settori (ANSA) - ROMA, 1 OTT - "Noi saremo più competitivi se prima di altri comprendiamo l'esigenza del riuso e del riciclo con un vero Piano industriale strategico" che punti al passaggio da "un'economia lineare ad una circolare", perché "questa sarà la nuova produzione degli anni 2000". Così il ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti, nel corso del convegno 'Non bruciamo il made in Italy', rispondendo agli imprenditori del legno (produttori di pannelli e mobilieri) che chiedono per il settore un sostegno maggiore. Il ministro dice di essere "assolutamente d'accordo: una regola che vale non solo per il legno ma per tutti i settori" e che deve portare a "una grande riflessione imprenditoriale e culturale". "Nei Mille giorni - osserva Galletti - ci saranno norme che andranno a premiare le aziende che usano nei propri percorsi produttivi meno materie prime e più riciclo". Poi, il ministro spiega una sua idea che, precisa, per ora "non è un'ipotesi allo studio del governo e che non sarà nella Legge di Stabilità": mi piacerebbe - continua - che "su determinati prodotti riciclati l'iva fosse agevolata al 4%". Galletti ricorda poi "la posizione ben definita dell'italia" sul nuovo pacchetto Ue clima-energia; su questo ci sarà una riunione dal respiro europeo su ambiente ed energia a Milano il 6 ottobre, nella quale si dovrebbe mettere a punto una bozza preliminare di accordo che potrebbe eventualmente andare a finire sul tavolo della riunione del 23, sempre nel capoluogo lombardo, tra i capi di governo e i ministri europei. (ANSA).

6 DIRE 1 OTTOBRE 2014 AGENZIA RIFIUTI. GALLETTI: FAVORIRE RICICLO IN SETTORE LEGNO E ALTROVE SERVE VERO PIANO INDUSTRIALE, STRATEGICO, PER SFRUTTARE VANTAGGIO (DIRE) Roma, 1 ott. - "Sono assolutamente d'accordo e vale non solo per il settore del legno ma per tutti i settori". Gian Luca Galletti, ministro dell'ambiente, lo dice arrivando al convegno 'Non bruciamo il made in Italy', oggi a Roma, promosso dai produttori italiani di pannelli di legno che chiedono strategie che favoriscano il riciclo del legno evitando che la crescita del settore del riscaldamento a biomasse sottragga loro la materia prima, il regno da riciclare in truciolato o simili. "Dobbiamo puntare di più sul riuso e sul riciclo, dobbiamo passare da un'economia lineare a una circolare- segnala Galletti- questa è un'esigenza non solo italiana ma di tutta l'europa che sta andando in questo senso, e noi saremo più competitivi se capiremo prima degli altri questa esigenza, mettendola in pratica nel nostro Paese con un vero piano industriale, strategico". Questa, avverte il ministro dell'ambiente, "sarà la nuova produzione degli anni Non possiamo più pensare di tornare indietro, il XX secolo è stato caratterizzato da produzioni che consumavano molta materia prima producendo molto rifiuti: quel modello non può essere perpetuato ancora". In tutto ciò "c'è bisogno di una grande riflessione culturale e imprenditoriale-conclude Galletti- ci saranno norme nei 100 giorni che andranno a premiare tutte quelle aziende che usano meno materie prime e producono meno rifiuti, o che producono prodotti finiti riciclabili in altre produzioni". (Ran/Dire) 13:15

7 AGI 1 OTTOBRE 2014 AGENZIA Ambiente: Galletti, in 'mille giorni' norme premio aziende virtuose (AGI) - Roma, 1 ott. - "Ci saranno, nei 'mille giorni', norme che andranno a premiare le aziende che utilizzano meno materie prime e che producono meno rifiuti o prodotti finiti riciclabili in altre produzioni, per passare da un fisco improntato sul principio da 'chi inquina paga' a un sistema in cui chi è virtuoso viene premiato". Lo ha detto il ministro dell'ambiente, Gian Luca Galletti, che questa mattina a Roma è intervenuto al convegno "Non bruciamo il made in Italy", dedicato alle problematiche dell'industria del legno, la cui filiera chiede al Governo una strategia per il recupero del legno post consumo. "Sono assolutamente d'accordo: dobbiamo puntare di più su riuso e riciclo, passando da un'economia lineare a un'economia circolare", ha sottolineato Galletti, parlando di "un'esigenza di tutta l'europa, che sta andando in questo senso, e noi avremo più competitività se la capiremo prima degli altri costruendo un vero piano industriale: questo sarà il modello economico del futuro". (AGI) Rmh/mld OTT

8 DIRE 1 OTTOBRE 2014 AGENZIA RIFIUTI. ENERGIA, INDUSTRIA PANNELLI LEGNO: NON BRUCIATELO, SERVE NUOVA VITA PER 3 MLN TON/ANNO LEGNO RICICLATO SENZA INCENTIVI (DIRE) Roma, 1 ott. - I pannelli di LEGNO rappresentano "la principale materia prima per la costruzione di mobili", motivo di orgoglio dell'industria manifatturiera nazionale e simbolo di bellezza e design nel mondo. La produzione italiana di pannelli "rappresenta l'eccellenza mondiale anche nel riciclo del LEGNO, riportando a nuova vita ogni anno oltre 3 milioni di tonnellate di LEGNO riciclato post consumo senza alcun incentivo statale". L'industria nazionale del mobile "oggi impiega 400mila addetti e genera un fatturato di 27 miliardi", operando "nella consapevolezza che il LEGNO è una risorsa tanto preziosa quanto scarsa" che quindi "va valorizzata attraverso il suo riuso e riciclo fin quando possibile". Però, a fronte di queste circostanze e di questi numeri importanti "oggi quantità sempre maggiori di questa importante risorsa vengono sottratte alla produzione di pannelli ed impiegate come combustibile per la produzione di energia elettrica incentivata, mettendo in grave difficoltà l'intero comparto del LEGNO-arredo". Questo il messaggio lanciato oggi nel corso del convegno 'Non bruciamo il Made in Italy' organizzato oggi a Roma da rappresentanti del settore come Assopannelli, gruppo Frati, gruppo Saviola e Saib e da produttori di mobili come Scavolini, con la partecipazione del ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti e del presidente della commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci.

9 DIRE 1 OTTOBRE 2014 AGENZIA RIFIUTI. ENERGIA, INDUSTRIA PANNELLI LEGNO: NON BRUCIATELO, SERVE NUOVA VITA PER 3 MLN TON/ANNO LEGNO RICICLATO SENZA INCENTIVI (DIRE) Roma, 1 ott. - I pannelli di LEGNO rappresentano "la principale materia prima per la costruzione di mobili", motivo di orgoglio dell'industria manifatturiera nazionale e simbolo di bellezza e design nel mondo. La produzione italiana di pannelli "rappresenta l'eccellenza mondiale anche nel riciclo del LEGNO, riportando a nuova vita ogni anno oltre 3 milioni di tonnellate di LEGNO riciclato post consumo senza alcun incentivo statale". L'industria nazionale del mobile "oggi impiega 400mila addetti e genera un fatturato di 27 miliardi", operando "nella consapevolezza che il LEGNO è una risorsa tanto preziosa quanto scarsa" che quindi "va valorizzata attraverso il suo riuso e riciclo fin quando possibile". Però, a fronte di queste circostanze e di questi numeri importanti "oggi quantità sempre maggiori di questa importante risorsa vengono sottratte alla produzione di pannelli ed impiegate come combustibile per la produzione di energia elettrica incentivata, mettendo in grave difficoltà l'intero comparto del LEGNO-arredo". Questo il messaggio lanciato oggi nel corso del convegno 'Non bruciamo il Made in Italy' organizzato oggi a Roma da rappresentanti del settore come Assopannelli, gruppo Frati, gruppo Saviola e Saib e da produttori di mobili come Scavolini, con la partecipazione del ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti e del presidente della commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci. (DIRE) Roma, 1 ott. - Ma riciclare il legno conviene anche in termini di bilancio del carbonio, infatti secondo una ricerca eambiente illustrata nel corso del convegno, "l'attività di riciclo del legno post consumo in pannelli truciolari equivale a circa 1/3 dell'impronta di carbonio della combustione con recupero energetico" Ma ci sono anche "vantaggi sociali: ogni tonnellata di legno post consumo, se impiegata nell'industria della trasformazione garantisce 54 ore lavoro/uomo; se destinata alla combustione per la produzione di energia garantisce 2 ore lavoro/uomo". Alla luce di questi numeri, "una maggior disponibilità' di materia prima consentirebbe la tutela di circa 400mila addetti del settore". Non ultimi "i vantaggi economici: il valore aggiunto creato dal legno nella filiera tradizionale del mobile/arredo è 10 volte superiore al valore aggiunto prodotto attraverso la valorizzazione energetica", senza contare che "la combustione di rifiuti legnosi comporta un costo totale per incentivi che nel 2012 e' pesato sulla collettività per più di 390 milioni".

10 DIRE 1 OTTOBRE 2014 AGENZIA RIFIUTI. REALACCI: RICICLARE LEGNO CONVIENE A ECONOMIA E AMBIENTE MEGLIO DEL SUO USO COME BIOMASSA A FINI ENERGETICI (DIRE) Roma, 1 ott. - "Dal riciclo del legno post consumo arriva una delle prospettive più promettenti per il settore" del riciclo, per "l'economia e l'ambiente". Riciclare il legno post consumo per produrre pannelli truciolati, come emerso dal convegno 'Non bruciamo il made in Italy' promosso da Gruppo Frati, Gruppo Mauro Saviola e Saib, "si è dimostrata una via così vantaggiosa da convenire anche rispetto alla via dell'utilizzo di questa materia prima seconda come biomassa a fini energetici". Lo dice Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera, intervenendo al convegno di oggi a Roma. "Secondo i dati di una recente studio di eambiente- spiega Realacci- la via del riuso rispetto a quella dell'incenerimento presenta un impatto ambientale inferiore del 50%, crea 10 volte più occupazione e fa risparmiare alle casse dello Stato 390 milioni di incentivi". Per tutti questi motivi, "come chiedono anche le imprese del settore- dice il presidente della commissione Ambiente della Camera- è necessario introdurre delle priorità tra le diverse ipotesi di riutilizzo di questa preziosa materia prima seconda, privilegiando appunto il riuso in tutti i casi in cui è possibile". E "va proprio in questa direzione-conclude Realaccil'interrogazione n che ho presentato ad agosto e che è stata la base di un mio emendamento accolto al Collegato Ambiente, che presto approderà in Aula alla Camera". (Ran/Dire) 15:51

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