GRACCI LABORATORI s.r.l.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GRACCI LABORATORI s.r.l."

Transcript

1 BARTOLI SRL Impianto ubicato in: Via Petroio n 7/a FUCECCHIO (FI) DOCUMENTAZIONE ALLEGATA ALLA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA presentata ai sensi del Titolo I, Parte V del Dlvo 152/06 - art. 269 comma 2 Data di emissione del documento: 16 Maggio 2014 Rif. interno R GRACCI LABORATORI s.r.l. Analisi, Consulenze e Formazione in materia di inquinamento, igiene industriale, alimenti Laboratorio di analisi Ambientali, Chimiche e Microbiologiche Codice fiscale e partita IVA Sede legale, accettazione campioni, Laboratorio Chimico, Laboratorio Microbiologico, Laboratorio Fisico: Via Volontari della Libertà n 29, Z.I. Terrafino EMPOLI (FI) Contatti : Tel: 0571/ Fax: ecolstudio@penteres.it Personale operante all interno dello studio: Dott.Chim.Mag. Patrizio Gracci Dott.Biol.Mag. Lorella Lancioni Dott.Biol.Mag. M. Maddalena Di Somma Dott.Biol.Mag. Irene Bellucci Dott.Chim.Mag. Veronica Licitra Dott.Chim.Mag. Letizia Moretto Dott.Chim.Mag. Silvia Benassai Dott.Chim. Monica Morelli Dott. Biol. Mag. Sara Quagliata Dott.Tec.Prev.Amb.Lav. Francesco Rossetti Dott.Biol.Mag. Silvia Parenti Dott. Sc.Amm. Francesca Costoli Dott.Biol. Mag. Giulia Santorufo Dott. Toss. An. Socio Amb. Stefania Iacopini Marilena Morelli: amministrativa Dott. Rag. Valentina Gracci Vincenza Lo Baido: segreteria Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 1 di pagg. n. 20

2 RELAZIONE TECNICA Relazione n R La presente relazione tecnica riporta il calcolo del rateo emissivo medio orario di polveri diffuse derivante dalle attività lavorative svolte dalla ditta BARTOLI SRL all interno dello stabilimento di Via di Petroio, nel territorio comunale di Fucecchio. In riferimento alla produzione di polveri diffuse in atmosfera, l azienda svolge all interno dell impianto in esame le seguenti attività: A) messa e riserva e trattamento di rifiuti non pericolosi destinati al recupero secondo le procedure semplificate previste dall art. 216 del DLvo 152/06; b) lavorazione e commercializzazione di materiali inerti (ghiaie, stabilizzati, sabbie). Per lo svolgimento delle lavorazioni la ditta dispone (o disporrà) di: -impianto mobile di frantumazione con mulino a mascelle (già in uso); -pala meccanica; -escavatore; -frantumatore con mulino a martelli (di futura attivazione); -impianto di selezione e lavaggio (di futura attivazione). A) Attività di gestione rifiuti in forma semplificata Il ciclo produttivo, relativo alla messa in riserva e al trattamento di rifiuti non pericolosi può essere così schematizzato: - ingresso dei rifiuti presso lo stabilimento su automezzi; - pesatura; - messa in riserva in cumuli in apposite aree dedicate all interno dello stabilimento; - carico degli inerti nella tramoggia di alimentazione dell'impianto di frantumazione, mediante pala meccanica; - frantumazione e vagliatura; - ottenimento di materiale vagliato e frantumato (materia prima seconda a diverse granulometrie) pronta per essere riutilizzato; - stoccaggio della materia prima seconda; - uscita della materia prima seconda dallo stabilimento con automezzi. Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 2 di pagg. n. 20

3 Rifiuti inerti Trasporto dei rifiuti con automezzi all impianto [A1] Scarico inerti nell apposita area dedicata 34,1 MAX Mg/h [A8] Transito degli automezzi su percorsi non asfaltati all interno dello stabilimento [A2] Stoccaggio dei rifiuti in cumuli (formazione cumuli e loro movimentazione) 34,1 MAX Mg/h [A3] Carico degli inerti sulla tramoggia del frantumatore 34,1 MAX Mg/h [A4] Frantumazione e vagliatura 34,1 MAX Mg/h Materie prime secondarie (MPS) [A5] Scarico delle MPS dal frantumatore per caduta 34,1 MAX Mg/h [A6] Stoccaggio delle MPS in cumuli (formazione cumuli e loro movimentazione) 34,1 MAX Mg/h [A7] Carico delle MPS sugli automezzi in uscita dall impianto 34,1 MAX Mg/h Trasporto delle MPS in uscita dall impianto [B5] Transito degli automezzi su percorsi non asfaltati all interno dello stabilimento Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 3 di pagg. n. 20

4 Il quantitativo annuo massimo di rifiuti che l azienda può trattare in base alla comunicazione effettuata ai sensi dell art. 216 del Dlvo 152/06 risulta pari a Mg/anno. Se invece si considerano le attività lavorative effettivamente svolte, in base alle informazioni ricevute dal titolar dell azienda si apprende che in media il quantitativo reale di rifiuti in ingresso all impianto corrisponde a quintali/mese, pari al massimo a Mg/anno. Il quantitativo reale di rifiuti trattati risulta quindi di molto inferiore alla capacità dell impianto, dalla quale deriva il quantitativo massimo di Mg/anno, per il quale la ditta è autorizzata. I successivi calcoli del rateo emissivo saranno condotti prendendo in considerazione entrambe le situazioni, ovvero quella potenziale e quella reale. In questo modo i rifiuti in ingresso sono: Rifiuti in ingresso Mg/anno Mg/giorno Mg/h Quantitativo reale ,5 Quantitativo potenziale ,7 34,1 Il ciclo lavorativo dell azienda si articola su 220 giorni l anno e giornalmente l orario di svolgimento delle lavorazioni è dalle 8:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00 (8 ore giorno). Relativamente ai sistemi di abbattimento delle polveri diffuse l azienda ha messo e mette in atto i seguenti accorgimenti: - bagnatura dei cumuli di rifiuti e di materia prima tramite degli erogatori posizionati lungo tutto il perimetro dello stabilimento ed in altri punti significativi, ovvero in prossimità del frantumatore utilizzato per il trattamento dei rifiuti. Il posizionamento degli erogatori è evidenziato nella planimetria allegata. -bagnatura interna al frantumatore. -bagnatura delle piste non asfaltate tramite autobotte avente cisterna di capacità pari a 5000 litri. Si osserva che lo stabilimento, dopo la pesa è caratterizzato interamente da piste non asfaltate. -presenza di un lava ruote ad alta pressione per gli automezzi in uscita dall impianto. E presente inoltre sul confine dello stabilimento come riportato in planimetria una barriera frangivento costituita da alberi sempreverdi. Premesso quanto sopra, in riferimento alle Linee Guida ARPAT per la valutazione delle emissioni di polveri provenienti da attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico, scarico o stoccaggio di materiali polverulenti, si calcolerà per ciascuna fase lavorativa che produce polveri il contributo al rateo emissivo. Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 4 di pagg. n. 20

5 [A1] Scarico dei rifiuti in ingresso allo stabilimento Lo scarico dei rifiuti in ingresso all impianto viene effettuato mediante ribaltamento dei cassoni degli automezzi utilizzati per il trasporto. Per il calcolo del rateo emissivo si può in questo caso riferirsi, analogamente a quanto fatto nelle linee guida ARPAT, alle relazioni presenti in FIRE ed in particolare al processo Truck unloading: Bottom dump-overbunden per il quale si apprende nella tabella 4 delle Linee guida ARPAT un valore di emissione pari a 0,0005 Kg per ogni Mg di materiale scaricato. Nel caso particolare quindi risulta: - Fattore emissivo a livello potenziale: 17,0 g/h; - Fattore emissivo reale: 3,7 g/h. [A2] Formazione dei cumuli di rifiuti e loro movimentazione [A2a] Formazione dei cumuli di rifiuti Lo stoccaggio dei rifiuti avviene mediante la formazione di cumuli in apposita area dedicata. Come riportato sulle linee guida di ARPAT (paragrafo 1.3) il fattore di emissione dipende dalla velocità del vento e dal contenuto in % di umidità del materiale accumulato. In assenza di dati anemometrici specifici sul sito in esame, si farà riferimento alla distribuzione del vento della stazione Empoli Riottoli e quindi l espressione per il calcolo del fattore emissivo può essere semplificata come segue: E idiurno (Kg/Mg)= Ki (0,0058) (1/M 1,4 ) dove Ki è il coefficiente che dipende dalle dimensioni del particolato (0,35 per PM10) ed M è il contenuto in percentuale di umidità che in base alla informazioni ricevute dal titolare dell azienda può essere considerato pari al 5% per il materiale in ingresso all impianto. Per l applicazione della formula verrà utilizzato il valore massimo di umidità, pari a 4,8 %, per la quale l espressione sopra riportata risulta valida. Pertanto si calcolano i seguenti fattori di emissione E idiurno = 2, (Kg/Mg) Considerando la quantità oraria di materiale stoccato, si ottiene il seguente fattore emissivo: - Fattore emissivo a livello potenziale: 7,7 g/h; - Fattore emissivo reale: 1,7 g/h. Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 5 di pagg. n. 20

6 -[A2b] Movimentazione dei cumuli di rifiuti Le emissioni causate dall erosione del vento sono dovute all occorrenza di venti intensi su cumuli soggetti a movimentazione. In riferimento alle Linee guida ARPAT (paragrafo 1.4) si calcola l emissione effettiva dell unità di area di ciascun cumulo soggetto a movimentazione dovuta alle condizioni anemologiche attese nell area, considerando la distribuzione di frequenze della velocità del vento della stazione Empoli-Riottoli. In questo modo la formula per il calcolo del rateo emissivo orario risulta: Ei (Kg/h) diurno = EFi x a x movh In base alle informazioni ricevute dal titolare dell azienda i rifiuti inerti nell apposita area dedicata sono stoccati in cumuli che possono essere schematizzati in coni aventi altezza = 5 metri e diametro=10 metri. Si calcola quindi che ogni cumulo corrisponde ad un quantitativo di rifiuti pari a 131 mc ed avrà una superficie laterale riconducibile a 111,5 mq. Ne consegue che anche considerando il quantitativo di rifiuti potenziale (34,1 Mg/h corrispondenti a 20 mc) tale quantitativo coinvolge la movimentazione di un unico cumulo all ora. Considerate poi le caratteristiche geometriche dei cumuli di rifiuti (H=5 metri; D=10 metri quindi H/D > 0,2), il fattore di emissione EFi (Kg/mq) è 7, Assumendo che il materiale movimentato corrisponda a quello potenzialmente stoccato, si calcola che con la benna della pala meccanica avente capacità massima pari a 3 mc, siano necessarie n 7 movimentazione all ora per il quantitativo potenziale e n 2 movimentazione all ora per il quantitativo reale. In questo caso quindi, anche ipotizzando come stima per eccesso che sia tutta la superficie laterale del cumulo (111,5 mq) ad essere movimentata, il fattore di emissivo risulta: - Fattore emissivo a livello potenziale: 6,1 g/h; - Fattore emissivo reale: 1,8 g/h. [A3] Carico della tramoggia del frantumatore per l invio del materiale alla frantumazione Tale operazione non è specificatamente codificata all interno delle linee guida ARPAT: data la tipologia di operazione può comunque essere assimilata allo Scarico camion alla tramoggia (codice SCC ) per il quale viene indicato un fattore di emissione per PM10 senza abbattimento di 8 x 10-6 Kg/Mg. Considerando che il tutto il quantitativo in ingresso sia frantumato, il fattore di emissivo risulta: - Fattore emissivo a livello potenziale: 0,3 g/h; - Fattore emissivo reale: 0,1 g/h. Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 6 di pagg. n. 20

7 [A4] Frantumazione e vagliatura In riferimento sempre alle linee guida ARPAT, si apprende che il rateo emissivo associato alle fasi di frantumazione dipende dalle dimensioni del materiale prodotto, ovvero se la frantumazione è primaria, secondaria, terziaria o fine. Date le dimensioni ottenute dei prodotti frantumati, nel caso particolare si tratta di frantumazione terziaria, per la quale le linee guida ARPAT indicano un fattore di emissione per PM10 senza abbattimento di 0,0012 Kg/Mg. In caso tuttavia sia presente un sistema di abbattimento, ed in particolare la bagnatura con acqua così come utilizzata dalla ditta, il fattore di emissione scende a 2, Kg/Mg, quindi il rateo emissivo per la fase di frantumazione associato diventa: - Fattore emissivo a livello potenziale: 9,2 g/h; - Fattore emissivo reale: 2,0 g/h. Anche il fattore emissivo relativo alla fase di vagliatura dipende dalle dimensioni del particolato ottenuto. Nel caso particolare si tratta di vagliatura > 5 mm (screening) per la quale le linee guida ARPAT indicano un fattore di emissione per PM10 senza abbattimento di 0,0043 Kg/Mg. In caso tuttavia sia presente un sistema di abbattimento, ed in particolare la bagnatura con acqua così come utilizzata dalla ditta, il fattore di emissione scende a 3, Kg/Mg, quindi il rateo emissivo per la fase di vagliatura associato diventa: - Fattore emissivo a livello potenziale: 12,6 g/h; - Fattore emissivo reale: 2,8 g/h. [A5] Scarico delle MPS dal nastro trasporatore del frantumatore per caduta L operazione di scarico del materiale dal frantumatore per l accumulo sul terreno non risulta specificatamente codificata all interno delle linee guida ARPAT, tuttavia dato il tipo di operazione può essere assimilata al Carico camion rocce frantumate dal nastro trasportatore (codice SCC ). Infatti il sistema di caduta risulta analogo anche se non avviene all interno del cassone del camion. Per tale attività viene indicato un fattore di emissione per PM10 senza abbattimento di 5 x 10-5 Kg/Mg. In caso tuttavia sia presente un sistema di abbattimento, ed in particolare la bagnatura con acqua così come utilizzata dalla ditta, il fattore di emissione è nullo. [A6] Formazione e movimentazione dei cumuli della materia prima seconda -[A6a] formazione dei cumuli di materia prima seconda Analogamente a quanto visto al punto [A2a], si utilizzerà la seguente formula semplificata riportata sulle linee guida ARPAT: Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 7 di pagg. n. 20

8 Eidiurno(Kg/Mg)= Ki (0,0058) (1/M 1.4 ) all interno della quale, nonostante i cumuli siano sono di materiale bagnato, si inserirà un valore di M = 4,8% (contenuto di umidità). Quindi il fattore di emissione è di E idiurno = 2, (Kg/Mg) Considerando la quantità oraria di materia prima potenzialmente stoccata si ottiene il seguente fattore emissivo: - Fattore emissivo a livello potenziale: 7,7 g/h; - Fattore emissivo reale: 1,7 g/h. -[A6b] movimentazione dei cumuli di materia prima seconda Anche in questo caso le considerazioni sono analoghe a quanto visto al paragrafo [A2b], tuttavia in base alle informazioni ricevute dal titolare dell azienda la materia prima seconda è stoccata nell apposita area dedicata in cumuli che possono essere schematizzati in coni aventi altezza = 3 metri e diametro=8 metri. Si calcola quindi che ogni cumulo corrisponde ad un quantitativo di materia prima pari a 50,3 mc ed avrà una superficie laterale riconducibile a 62,8 mq. Ne consegue che anche considerando il quantitativo di materia prima seconda potenziale (34,1 Mg/h corrispondenti a 20 mc), tale quantitativo coinvolge la movimentazione di un unico cumulo all ora. Considerate poi le caratteristiche geometriche dei cumuli (H=3 metri; D=8 metri quindi H/D > 0,2), il fattore di emissione EFi (Kg/mq) è 7, Assumendo che il materiale movimentato corrisponda a quello potenzialmente stoccato si calcola che con la benna della pala meccanica avente capacità massima pari a 3 mc, siano necessarie n 7 movimentazione all ora per il quantitativo potenziale e n 2 movimentazione all ora per il quantitativo reale. In questo caso quindi, anche ipotizzando come stima per eccesso che sia tutta la superficie laterale del cumulo (62,8 mq) ad essere movimentata, il fattore di emissivo risulta: - Fattore emissivo a livello potenziale: 3,5 g/h; - Fattore emissivo reale: 1,0 g/h. [A7] Carico della materia prima seconda in uscita dallo stabilimento Il carico della materia prima seconda in uscita dallo stabilimento viene effettuato mediante pala meccanica. Anche i cumuli di materia prima seconda saranno interessati dalla bagnatura prima del carico sui camion: in questo caso quindi, il fattore emissivo risulterà sensibilmente minore, rispetto al carico di materia prima asciutta. Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 8 di pagg. n. 20

9 Come prospettato anche nell esempio di applicazione presente nelle linee guida ARPAT, il carico di materiale può essere assimilato all operazione SCC Dragline: Overburden Removal per il quale nella tabella 4 delle linee guida ARPAT è presente una formula in cui il fattore emissivo dipende dall altezza di caduta a dalla percentuale di umidità del materiale. In questo caso quindi è possibile tener conto dell abbattimento che si ottiene mediante bagnatura dei cumuli di materia prima seconda: in particolare si terrà conto di una altezza media di caduta pari a 1,5 m e visto che si tratta di materiale bagnato si considererà una percentuale di bagnatura (stima conservativa) del 10%: il valore emissivo risulta così di 1,44 x 10-3 Kg/mc. Se si considera i quantitativi massimi di materiale (20 mc a livello potenziale e 4,4 mc a livello reale) per la fase di carico risulta: - Fattore emissivo a livello potenziale: 28,8 g/h; - Fattore emissivo reale: 6,3 g/h. L attività di carico camion può essere eventualmente assimilata anche all operazione di Carico camion rocce frantumate dal nastro trasportatore (codice SCC ). Infatti il sistema di caduta risulta analogo avvenendo anche all interno del cassone di un camion. Anche per questa tipologia di operazione è possibile valutare l emissione di polveri in caso di bagnatura: per tale attività viene infatti indicato un fattore di emissione per PM10 senza abbattimento di 5 x 10-5 Kg/Mg, in caso tuttavia sia presente un sistema di abbattimento, ed in particolare la bagnatura con acqua così come utilizzata dalla ditta, il fattore di emissione è nullo. In questo caso quindi l operazione di carico camion non porterebbe alcun contributo al calcolo del rateo emissivo derivante complessivamente dall impianto. Comunque, ai fini della presente documentazione relativamente al carico della materia prima, verrà preso in considerazione il fattore di emissione più elevato. [A8] Transito di automezzi che trasportano i rifiuti in ingresso all impianto su piste non asfaltate Dalla planimetria si ricava che i percorsi degli automezzi all interno dello stabilimento per lo scarico dei rifiuti in ingresso è stimabile intorno ai 120 metri, ovvero 240 metri tra ingresso ed uscita. Le caratteristiche degli automezzi in transito all interno dello stabilimento per il conferimento dei rifiuti inerti sono riassunte nella tabella sotto riportata, che indica dei valori medi ricavati prendendo in considerazione le varie tipologie di automezzi: Peso Peso a vuoto (Mg) Peso con max carico (Mg) Peso medio W (Mg) 8,75 24,25 16,5 Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 9 di pagg. n. 20

10 Date le caratteristiche dei mezzi (portata media di 15,5 Mg), per il trasporto all impianto del quantitativo potenziale di rifiuti (272,7 Mg/giorno) si calcola che sono necessari nel complesso 2,2 transiti/h (trh<5). Nel caso invece del trasporto all impianto del quantitativo reale di rifiuti, sono necessari 0,5 transiti/h. Per l abbattimento delle polveri diffuse derivanti dal transito degli automezzi sui percorsi non asfaltati, l azienda metterà in atto come sistema di mitigazione la bagnatura delle piste (da sospendere naturalmente nei giorni caratterizzati da precipitazioni) Dalla tabella n 9 delle Linee Guida ARPAT, si osserva che con due bagnature al giorno (intervallo di tempo tra due applicazioni successive corrispondente a 4 ore) si può raggiungere un efficienza di abbattimento totale del 90% con una quantità media di trattamento di 0,4 litro/mq: dalla planimetria allegata si stima che i mq occupati nel complesso dalle piste interne sono riconducibili a circa 735 mq, quindi se si procede con autobotte, il quantitativo medio di trattamento dovrà essere per lo meno pari a 294 litri a bagnatura (588 litri al giorno). Per quanto riguarda il valore di s ovvero del contenuto in % di limo del suolo, in mancanza di informazioni specifiche si andrà ad utilizzare un valore di 17% ovvero il valore medio dell intervallo di valori al quale le Linee Guida ARPAT suggeriscono di riferirsi (12-22%). Il rateo emissivo orario viene calcolato secondo la formula: Ei(Kg/h) = E Fi. Kmh dove E Fi (Kg/km)= ki. (s/12) ai. (W/3) bi In particolare si analizzeranno le emissioni di PM10 e pertanto risulta: ki = 0,423 ai=0,9 bi= 0,45 Per quanto riguarda il valore di s ovvero del contenuto in % di limo del suolo, visto che il piazzale è realizzato in materiale inerte costipato e quindi l emissione di polveri sarà ridotta, verrà utilizzato il valore 12%, ovvero il valore minimo dell intervallo di valori al quale le Linee Guida ARPAT suggeriscono di riferirsi applicando la formula sopra riportata (12-22%). Tenendo conto quindi del peso medio dei mezzi coinvolti, del numero di transiti l ora ed dell efficienza di abbattimento del 90% si ottiene il seguente risultato: Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 10 di pagg. n. 20

11 Tipologia mezzo Automezzi che trasportano i rifiuti in ingresso all impianto Lunghezza della pista in Km 0,240 N di transiti/ora EFi PM10 (Kg/Km) EF PM10 (g/h) 2,2 (potenziale) 657,9 1,246 0,5 (reale) 149,5 EF PM10 (g/h) con efficienza di abbattimento del 90% 65,8 (potenziale) 14,9 (reale) Per quanto riguarda il transito degli automezzi in ingresso alla ditta per il carico delle materie prime seconde si rimanda al paragrafo B5. B) Attività di commercializzazione di materie prime Il ciclo produttivo, relativo alla commercializzazione di materie prime può essere così schematizzato: - ingresso delle materie prime presso lo stabilimento su automezzi; - messa in riserva in cumuli in apposite aree dedicate all interno dello stabilimento; -uscita delle materie prime dallo stabilimento con mezzi di ditte clienti. Per un quantitativo pari al 15% rispetto al totale in ingresso, le materie prime potranno subire anche dei processi di lavorazione ovvero frantumazione, vagliatura (selezione) e lavaggio. In questo caso quindi vanno considerate anche le seguenti fasi lavorative: - carico degli inerti nella tramoggia di alimentazione dell'impianto di frantumazione (molino a martelli), mediante pala meccanica; - frantumazione terziaria; - ottenimento di materiale frantumato; - carico dell impianto di vagliatura e lavaggio con pala meccanica; - vagliatura ad umido e lavaggio con idrociclone; - ottenimento di materiale vagliato. Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 11 di pagg. n. 20

12 Materie prime Trasporto delle materie prime con automezzi all impianto [B4] Transito degli automezzi su percorsi non asfaltati all interno dello stabilimento [B1] Scarico delle materie prime nell apposita area dedicata 37,5 Mg/h SCC [B6] Carico delle materie prime sul frantumatore con molino a martelli 5,625 Mg/h [B2] Stoccaggio degli inerti in cumuli (formazione cumuli e loro movimentazione) 37,5 Mg/h [B7]Frantumazione con mulino a martelli 5,625 Mg/h [B3] Carico delle materie prime sugli automezzi in uscita dall impianto 37,5 + 34,1 Mg/h [B8] Carico delle materieprime nell impianto di vagliatura e lavaggio MAX 5,625 Mg/h Trasporto delle MPS in uscita dall impianto [B9]Vagliatura ad umido MAX 5,625 Mg/h [B5] Transito degli automezzi su percorsi non asfaltati all interno dello stabilimento Lavaggio con idrocilone In base alle informazioni ricevute dal titolare della ditta, il quantitativo annuo di materie prime in ingresso è riconducibile a 300 Mg/giorno corrispondenti a 37,5 Mg/h. Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 12 di pagg. n. 20

13 In riferimento sempre alle Linee Guida ARPAT per la valutazione delle emissioni di polveri provenienti da attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico, scarico o stoccaggio di materiali polverulenti, si calcolerà il contributo al rateo emissivo anche per ciascuna fase lavorativa che produce polveri nell ambito dell attività di commercializzazione di materie prime. [B1] Scarico delle materie prime in ingresso allo stabilimento Lo scarico del materiale inerte in ingresso all impianto viene effettuato mediante ribaltamento dei cassoni degli automezzi utilizzati per il trasporto. Per il calcolo del rateo emissivo, in riferimento alle relazioni presenti in FIRE ed in particolare al processo Truck unloading: Bottom dump- Overbunden il fattore di emissione è pari a 0,0005 Kg per ogni Mg di materiale scaricato. Nel caso particolare quindi risulta: - Fattore emissivo: 18,7 g/h; [B2] Formazione dei cumuli di rifiuti e loro movimentazione [B2a] Formazione dei cumuli di rifiuti Lo stoccaggio delle materie prime avviene mediante la formazione di cumuli in apposite aree dedicate. Facendo riferimento alla distribuzione del vento della stazione Empoli Riottoli, l espressione per il calcolo del fattore emissivo può essere semplificata come segue: E idiurno (Kg/Mg)= Ki (0,0058) (1/M 1,4 ) dove Ki è il coefficiente che dipende dalle dimensioni del particolato (0,35 per PM10) ed M è il contenuto in percentuale di umidità che in base alla informazioni ricevute dal titolare dell azienda può essere considerato pari al 5% (nella sabbia può raggiungere anche il 10-20%) per il materiale in ingresso all impianto. Per l applicazione della formula verrà utilizzato comunque il valore massimo di umidità, pari a 4,8 %, per la quale l espressione sopra riportata risulta valida. Pertanto si calcolano i seguenti fattori di emissione E idiurno = 2, (Kg/Mg) Considerando la quantità oraria di materiale stoccato si ottiene il seguente fattore emissivo: - Fattore emissivo a livello potenziale: 8,5 g/h; Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 13 di pagg. n. 20

14 -[B2b] Movimentazione dei cumuli di rifiuti Le emissioni causate dall erosione del vento sono dovute all occorrenza di venti intensi su cumuli soggetti a movimentazione. In riferimento alle Linee guida ARPAT (paragrafo 1.4), considerando la distribuzione di frequenze della velocità del vento della stazione Empoli-Riottoli, la formula per il calcolo del rateo emissivo orario risulta: Ei (Kg/h) diurno = EFi. a. movh In base alle informazioni ricevute dal titolare dell azienda le materie prime inerti nell apposita area dedicata sono stoccate in cumuli che possono essere schematizzati in coni aventi altezza = 4 metri e diametro=10 metri. Si calcola quindi che ogni cumulo corrisponde ad un quantitativo di materiale pari a 105 mc ed avrà una superficie laterale riconducibile a 100,5 mq. Ne consegue, considerando il quantitativo di materiale stoccato in ingresso (37,5 Mg/h corrispondenti a mc a seconda del materiale), che tale quantitativo coinvolge la movimentazione di un unico cumulo all ora. Considerate poi le caratteristiche geometriche dei cumuli (H=4 metri; D=10 metri quindi H/D > 0,2), il fattore di emissione EFi (Kg/mq) è 7, Assumendo che il materiale movimentato corrisponda a quello stoccato si calcola che con la benna della pala meccanica avente capacità massima pari a 3 mc, siano necessarie al massimo n 9 movimentazioni all ora. In questo caso quindi, anche ipotizzando come stima per eccesso che sia tutta la superficie laterale del cumulo (100,5 mq) ad essere movimentata, il fattore di emissivo risulta: - Fattore emissivo a livello potenziale: 7,1 g/h; [B3] Carico della materia prima seconda in uscita dallo stabilimento Sia che la materia prima non subisca alcuna lavorazione, sia nel caso in cui si proceda a trattamenti, il carico della materia prima su automezzi per la vendita finale viene effettuato mediante pala meccanica. Anche i cumuli di materia prima saranno interessati dalla bagnatura prima del carico sui camion: in questo caso quindi, il fattore emissivo risulterà sensibilmente minore e come visto al paragrafo A7, tenendo conto di una altezza media di caduta durante il carico pari a 1,5 m e considerando una percentuale di bagnatura (stima conservativa) del 10%, il valore emissivo risulta pari a 1,44 x 10-3 Kg/mc. Se si considera i quantitativo massimo di materiale (25 mc) per la fase di carico risulta: - Fattore emissivo a livello potenziale: 36,0 g/h. Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 14 di pagg. n. 20

15 [B4] Transito di automezzi che trasportano le materie prime in ingresso all impianto su piste non asfaltate Dalla planimetria si ricava che il percorsi degli automezzi all interno dello stabilimento per lo scarico delle materie prime in ingresso è stimabile in media intorno ai 50 metri, ovvero 100 metri tra ingresso ed uscita. Le caratteristiche degli automezzi in transito all interno dello stabilimento per il conferimento o il carico delle materie prime sono riassunte nella tabella sotto riportata che indica dei valori medi ricavati prendendo in considerazione le varie tipologie di automezzi: Peso Peso a vuoto (Mg) Peso con max carico (Mg) Peso medio W (Mg) Date le caratteristiche dei mezzi (portata media di 30 Mg), per il trasporto all impianto del quantitativo totale di materie prime (300 Mg/giorno) si calcola che sono necessari nel complesso il transito 1,25 transiti/h (trh<5). Analogamente a quanto visto al paragrafo A8, applicando il modello emissivo proposto nel paragrafo Unpaved roads dell AP-42 (secondo quanto indicato nelle linee guida ARPAT) e tenendo conto del peso medio dei mezzi coinvolti, del numero di transiti l ora ed dell efficienza di abbattimento del 90% (dovuta alla bagnatura delle piste) si ottiene il seguente risultato: Tipologia mezzo Automezzi che trasportano le materie prime in ingresso all impianto Lunghezza della pista in Km N di transiti/ora EFi PM10 (Kg/Km) EF PM10 (g/h) EF PM10 (g/h) con efficienza di abbattimento del 90% 0,100 1,25 1, ,9 20,7 [B5] Transito di automezzi che trasportano le materie prime in uscita dall impianto su piste non asfaltate Le caratteristiche degli automezzi in transito all interno dello stabilimento per il trasporto delle materie prime in uscita dallo stabilimento sono riassunte nella tabella sotto riportata che indica dei valori medi ricavati prendendo in considerazione le varie tipologie di automezzi: Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 15 di pagg. n. 20

16 Peso Peso a vuoto (Mg) Peso con max carico (Mg) Peso medio W (Mg) Anche in questo caso si considera un percorso medio, tra ingresso ed uscita di 100 metri. Considerando anche il quantitativo di materie prime secondarie derivanti dalla lavorazione dei rifiuti inerti per il trasporto del quantitativo complessivo di materie prime (300 Mg/giorno per le materie prime commercializzate + 272,7 Mg/giorno per le materie prime secondarie a livello potenziale) saranno necessari complessivamente n 26 transiti al giorno di automezzi, corrispondenti a 3,25 transiti/ora. Analogamente a quanto visto per il transito degli automezzi che trasportano le materie prime in ingresso all impianto, tenendo conto del peso medio dei mezzi coinvolti, del numero di transiti l ora e dell efficienza di abbattimento del 90% si ottiene il seguente risultato: Tipologia mezzo Automezzi della ditta che trasportano le materie prime in uscita dall impianto Linghezza della pista in Km N di transiti/ora EFi PM10 (Kg/Km) EF PM10 (g/h) EF PM10 (g/h) con efficienza di abbattimento del 90% 0,100 3,25 1, ,9 49,7 A questo punto poiché il 15% delle materie prime in ingresso (corrispondenti a 45 Mg/giorno ovvero a 5,625 Mg/h) possono subire anche lavorazioni di frantumazione con molino a martelli, selezione,ovvero vagliatura, e lavaggio, occorre considerare per il calcolo del rateo emissivo complessivo anche le seguenti fasi lavorative: [B6] Carico della tramoggia del frantumatore per l invio del materiale alla frantumazione con mulino a martelli Tale operazione analogamente a quanto visto al paragrafo A3 può essere assimilata allo Scarico camion alla tramoggia (codice SCC ) per il quale viene indicato un fattore di emissione per PM10 senza abbattimento di 8 x 10-6 Kg/Mg. Considerando che il quantitativo frantumato (45 Mg/giorno corrispondente ovvero 5,625 Mg/h) il fattore di emissivo risulta: - Fattore emissivo: 0,045 g/h; Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 16 di pagg. n. 20

17 [B7] Frantumazione Anche in questo caso, date le dimensioni ottenute dei prodotti frantumati, si tratta di frantumazione terziaria per la quale le linee guida ARPAT indicano un fattore di emissione per PM10 senza abbattimento di 0,0012 Kg/Mg. Il rateo emissivo per la fase di frantumazione associato diventa: - Fattore emissivo: 6,7 g/h; [B8] Carico della tramoggia dell impianto di vagliatura e lavaggio + nastro trasportatore Per l ulteriore carico della tramoggia dell impianto di selezione e lavaggio analogamente a quanto visto sopra, il fattore emissivo è uguale a 0,045 g/h. Data poi la presenza di un nastro trasportatore per il trasferimento del materiale alla vagliatura occorre considerare anche il rateo emissivo derivante da questo passaggio, per il quale le linee guida ARPAT indicano un fattore di emissione per PM10 senza abbattimento di 5, Kg/Mg. Considerando un quantitativo corrispondente a 5,625 Mg/h, il fattore di emissivo risulta: - Fattore emissivo: 3,1 g/h; [B9] Vagliatura ad umido Il fattore emissivo relativo alla fase di vagliatura dipende dalle dimensioni del particolato ottenuto. Nel caso particolare in esame può trattarsi di vagliatura fine, per la quale le linee guida ARPAT indicano un fattore di emissione per PM10 senza abbattimento di 0,036 Kg/Mg. In caso tuttavia sia presente un sistema di abbattimento, ed in particolare si tratta in questo caso di una vagliatura ad umido, il fattore di emissione scende a 0,0011 Kg/Mg, quindi il rateo emissivo per la fase di frantumazione associato diventa: - Fattore emissivo: 6,2 g/h; Dopo la vagliatura si ha lo scarico del materiale più grosso per caduta dai nastri trasportatori ed in questo caso, trattandosi di materiale vagliato umido, il fattore di emissione è nullo, oppure il materiale più fine viene trasferito con un nastro trasportatore al lavaggio con idrociclone ed in questo caso si considera, analogamente al paragrafo B8, un contributo di 3,1 g/h dovuto al nastro trasportatore. La fase del lavaggio con idrociclone non produce polveri. Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 17 di pagg. n. 20

18 C) Conclusioni Visto quanto sopra, il rateo emissivo complessivo derivante dall attività di gestione rifiuti in forma semplificata ai sensi dell art. 216 del DLvo 152/06 considerata a livello potenziale e dall attività di commercializzazione e lavorazioni inerti, risulta di 318,6 g/h, tenendo conto di tutti i sistemi di abbattimento delle polveri messi in atto dalla ditta. Relativamente all individuazione dei recettori sensibili si osserva che la zona immediatamente limitrofa allo stabilimento in esame non è caratterizzata dalla presenza di edifici adibiti a civili abitazioni o da luoghi di usuale e prolungata permanenza della popolazione. Gli edifici residenziali più vicini indicati con R1 ed R2, come si osserva dall estratto di mappa allegato, si trovano rispettivamente a circa 120 metri e più di 200 metri dalle sorgenti emissive. Per verificare l impatto delle emissioni di polveri diffuse derivante dal rateo emissivo sopra calcolato, le Linee guida ARPAT propongono delle soglie assolute di emissione di PM10 al variare della distanza dalla sorgente e al variare del numero di giorni di emissione. Per un numero di giorni di attività pari a 220, occorre in particolare fare riferimento alla tabella 16 delle Linee Guida Arpat che riporta i seguenti valori: Intervallo di distanza (m) del recettore dalla sorgente >150 Soglia di emissione di PM10 (g/h) < >158 < >347 < >720 < >986 Risultato Nessuna azione Monitoraggio presso il recettore o valutazione modellistica con dati sito-specifici Non compatibile Nessuna azione Monitoraggio presso il recettore o valutazione modellistica con dati sito-specifici Non compatibile Nessuna azione Monitoraggio presso il recettore o valutazione modellistica con dati sito-specifici Non compatibile Nessuna azione Monitoraggio presso il recettore o valutazione modellistica con dati sito-specifici Non compatibile Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 18 di pagg. n. 20

19 Dai valori della tabella soprastante si osserva che per emissioni al di sotto di 360 g/h, non è richiesto alcun intervento né valutazione suppletiva modellistica con dati sito-specifici per insediamenti recettori compresi nella fascia metri di distanza dallo stabilimento. L attività della ditta produce e produrrà polveri diffuse in quantità inferiore alla soglia di 360 g/h: l attività in esame non necessita così di alcun intervento di adeguamento ed è compatibile con il territorio in cui è insediata. Gracci Laboratori S.r.l. Pag. n. 19 di pagg. n. 20

20

21 R1 Colabeton srl Bartoli srl Carrozzeria R2

22